I CARATTERI DELL OFFERTA Lorenzo Birindelli

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I CARATTERI DELL OFFERTA Lorenzo Birindelli"

Transcript

1 I CARATTERI DELL OFFERTA Lorenzo Birindelli Quadro generale Nel periodo di osservazione rappresentato dagli anni che vanno dal 2000 al 2005 il quadro macro dell offerta a livello nazionale è contraddistinto da una crescita molto modesta, con un PIL che cresce in termini reali di poco più di mezzo punto l anno. Nonostante tale lentissima crescita dell economia. che in un passato non troppo remoto si sarebbe tradotta in una flessione accentuata dell occupazione 1, fino al 2003, l occupazione, misurata in termini di unità di lavoro 2 (una misura della quantità di lavoro utilizzata), e continuata a crescere, e solo il 2005 fa segnare a livello nazionale un valore negativo. Addirittura, se invece delle unità di lavoro consideriamo gli occupati 3 (il numero di individui risultano svolgere una qualsivoglia attività lavorativa), la crescita prosegue ininterrotta lungo tutto l arco del periodo di osservazione. Ne segue che la quantità di lavoro media prestata da ciascun occupato risulterebbe essere in diminuzione (meno ore procapite per più occupati). Sempre a livello nazionale (si veda la seconda sezione del presente contributo) la crescita degli occupati sopravanza quella delle unità di lavoro nelle in tutte le branche di attività economica. 1 Su tale questione si può vedere, dello stesso autore di questo contributo, Retribuzioni, produttività e distribuzione del reddito in Italia in Salari e contratti in Italia e in Europa (con G. D Aloia e A. Megale), Ediesse, Roma, Le unità di lavoro (ULA) rappresentano gli anni-uomo standard equivalenti a tempo pieno, ed includono sia i lavoratori regolari sia quelli del sommerso. Semplificando, il rapporto tra unità di lavoro (ULA) ed occupati si può riassumere nel modo che segue: - da un lato, gli occupati vengono tradotti in ULA tenendo conto di quelli elementi (part-time, CIG, lavoratori stagionali, ecc.) per i quali un individuo occupato può lavorare per un orario inferiore a quello standard (ad es. due lavoratori a part-time al 50% equivalgono ad un unità di lavoro); - dall altro, dopo aver riportato gli occupati in ULA, si aggiunge una stima della quantità di lavoro prestata come secondo lavoro (o posizione lavorativa secondaria); il numero delle ULA può quindi anche risultare superiore a quello degli occupati. 3 Si veda la Nota 2.

2 Il fatto che, in media, nella prima metà degli anni 2000 la crescita del PIL in Italia si è tradotta in una crescita pressoché delle stesse proporzioni delle unità di lavoro, si può ricondurre anche al fatto che la dinamica del costo del lavoro per dipendente non ha intaccato in modo considerevole i margini delle imprese, misurati dal rapporto tra margine operativo lordo 4 e valore aggiunto. Nello stesso tempo, la stessa coincidenza tra crescita del PIL in termini reali crescita delle unità di lavoro comporta poco più di mezzo punto l anno - e da una produttività lorda del lavoro lorda piatta 5. L analisi sviluppata nel presente contributo si articola in due sezioni: la prima dedicata alla descrizione del quadro macro e la seconda dedicata alle dinamiche a livello settoriale. La tabella 1 segnala innanzitutto una cosa: che nell arco temporale le distanze tra le entità geografico-amministrative (d ora in poi, per semplicità, aree ) tendono, in termini di dinamiche, a ridursi sensibilmente rispetto al quadro che si potrebbe trarre guardando alle variazioni dei singoli anni, dove si registrano invece scarti anche di una certa entità (ad esempio nel 2002 la variazione del PIL a prezzi costanti è per l Umbria di -1% e per le Marche di +2,1%). Concentrando quindi l attenzione sui singoli anni,si potrebbe trarre l impressione di trovarsi di fronte ad andamenti divergenti, andamenti che non trovano riscontro in un ottica di medio periodo. Ciò, insieme alla natura, come è di prassi, provvisoria degli ultimi due anni disponibili delle serie (il 2004 ed il 2005) consiglia di concentrare l attenzione sul dato di crescita medio piuttosto che sulle variazioni che si registrano nei singoli anni. Fatta questa premessa, la crescita media (aritmetica) del PIL dell Umbria a prezzi costanti dal 2001 al 2005 è stata dello 0,9%, la Toscana si colloca sullo 0,7% mentre la Marche fanno registrare una crescita dell 1,1%. La crescita media nazionale è stata dello 0.6% e quella della ripartizione Italia centrale dell 1,2%. Nelle altre ripartizioni la crescita è stata nel complesso del periodo abbastanza vicina a quella nazionale (Italia nord-occidentale +0,6%; Mezzogiorno +0,5%; Italia nord-orientale +0,3%). 4 In Contabilità nazionale, si arriva al margine operativo lordo (MOL) sottraendo al valore aggiunto (produzione al netto degli acquisti di beni intermedi e servizi ma non degli ammortamenti, per cui si utilizza anche la definizione di prodotto lordo, cioè al lordo degli ammortamenti) i redditi da lavoro dipendente. Per convenzione, si attribuisce agli indipendenti lo stesso reddito (costo) da lavoro medio dei dipendenti. 5 Il rapporto valore aggiunto/unità di lavoro si definisce produttività lorda del lavoro od anche per semplicità, produttività del lavoro. Tale produttività si può misurare sia a prezzi correnti sia a prezzi costanti.. Il termine lordo rimanda al fatto che nel valore aggiunto sono compresi (non vengono cioè dedotti, a differenza degli altri acquisti) gli ammortamenti. Nel caso del valore aggiunto a prezzi correnti, si ha la produttività lorda del lavoro a prezzi correnti, nel caso del valore aggiunto a prezzi costanti (deflazionato) la produttività lorda del lavoro a prezzi costanti. 100

3 Tab. 1 - Principali variabili macroeconomiche dell offerta. Regioni dell Italia mediana, ripartizioni geografiche ed Italia. Variazioni sull anno precedente e variazione media (aritmetica). Valori percentuali. Anni PIL a prezzi costanti Occupati totali Unità di lavoro totali PIL per ULA a prezzi costanti PIL per abitante a prezzi costanti Regione Media Umbria 3,0-1,0-0,3 1,7 1,1 0,9 Toscana 2,4 0,5 0,5 0,2-0,3 0,7 Marche 2,4 2,1-0,3 1,3-0,0 1,1 Italia centrale 2,2 1,7-0,1 2,5-0,2 1,2 Mezzogiorno 2,3 0,4-0,2 0,1-0,1 0,5 Italia nord-orientale 1,1-0,8 0,3 1,0 0,1 0,3 Italia nord-occidentale 1,7 0,3 0,1 0,8 0,0 0,6 ITALIA 1,8 0,3 0,0 1,1-0,0 0,6 Umbria 2,7-0,9 0,7 2,5 0,4 1,1 Toscana 2,0 1,1 3,2 0,0 0,3 1,3 Marche 1,7 1,6 3,1 1,3-0,9 1,4 Italia centrale 2,1 1,9 2,9 1,8 0,1 1,8 Mezzogiorno 2,3 2,1 0,6-0,5-0,3 0,8 Italia nord-orientale 1,8 1,3 1,2-0,3 0,3 0,9 Italia nord-occidentale 1,9 1,5 1,6 0,5 0,7 1,3 ITALIA 2,0 1,7 1,5 0,3 0,2 1,2 Umbria 2,4-1,0-0,4 2,2-0,6 0,5 Toscana 1,8 1,0 2,2-0,2-0,3 0,9 Marche 1,6 1,0 2,0 1,1-0,7 1,0 Italia centrale 1,9 1,6 1,7 1,4-0,7 1,2 Mezzogiorno 2,3 1,6-0,2-0,7-1,0 0,4 Italia nord-orientale 1,3 0,9 0,6-0,6-0,3 0,4 Italia nord-occidentale 1,6 1,0 0,7 0,3 0,2 0,8 ITALIA 1,8 1,3 0,6 0,0-0,4 0,7 Umbria 0,5 0,0 0,1-0,5 1,7 0,4 Toscana 0,7-0,5-1,7 0,4-0,0-0,2 Marche 0,8 1,1-2,3 0,2 0,7 0,1 Italia centrale 0,3 0,1-1,8 1,1 0,5 0,0 Mezzogiorno 0,1-1,2 0,0 0,8 0,9 0,1 Italia nord-orientale -0,3-1,8-0,3 1,7 0,4-0,0 Italia nord-occidentale 0,1-0,7-0,6 0,5-0,2-0,2 ITALIA 0,0-0,9-0,6 1,0 0,4-0,0 Umbria 2,6-1,6-1,6 0,2-0,1-0,1 Toscana 2,3 0,2-0,5-0,9-1,0 0,0 Marche 1,9 1,4-1,5 0,2-0,8 0,2 Italia centrale 2,1 1,3-1,1 1,3-1,1 0,5 Mezzogiorno 2,5 0,4-0,5-0,4-0,3 0,3 Italia nord-orientale 0,6-1,6-0,9-0,3-0,9-0,6 Italia nord-occidentale 1,6-0,1-0,8-0,5-1,1-0,2 ITALIA 1,7 0,0-0,7 0,1-0,8 0,1 Fonte: nostre elaborazioni su Conti economici territoriali , ISTAT, gennaio 2007 La crescita del numero degli occupati è proseguita nella prima metà degli anni in Umbria come in Italia, nonostante un crescita del PIL molto modesta. Con l eccezione del 2002, il segno della variazione per l Umbria è stato sempre positivo ed il dato di crescita media per il periodo è stato dell 1,1%. 101

4 Nelle altre due regioni dell Italia mediana la crescita degli occupati è stata, rispettivamente, dell 1,3% nella Toscana e dell 1,4% nelle Marche. Il dato della ripartizione di appartenenza è stato ancora più elevato (+1,8%) mentre quello nazionale (+1,2%) è appena sopra il dato dell Umbria. Nella altre ripartizioni, il risultato migliore si ha per l Italia nord-occidentale (+1,3%), seguita da quella nord-orientale (+0,9%) ed infine dal Mezzogiorno (+0,8%) Il passaggio dalla misurazione dell occupazione in termini di occupati, cioè di teste, a quella in termini di anni-uomo di lavoro standard a tempo pieno, cioè di unità di lavoro (ULA), determina un generale appiattimento della crescita. A tale quadro non sfugge l Umbria, che vede più che dimezzato il tasso di crescita passando dagli occupati alle ULA, passando da +1,1 a +0,5%. È una riduzione proporzionalmente maggiore di quella che si verifica a livello nazionale (da +1,2% per gli occupati a +0,7% per le ULA), per la ripartizione Italia centrale (da +1,8% a +1,2%) e, soprattutto, di quella che si registra nelle altre due regioni dell Italia mediana: infatti, nelle Marche si passa da +1,4% per gli occupati ad +1% per le ULA e nella Toscana da +1,3% a +0,9%. Il ridimensionamento della crescita occupazionale in Umbria è invece simile a quello che si verifica nel Mezzogiorno e nell Italia nord-orientale. In conseguenza di una crescita del PIL a prezzi costanti relativamente elevata ed una crescita dell occupazione misurata in ULA relativamente bassa, il PIL per unità di lavoro a prezzi costanti è cresciuto in Umbria di quasi mezzo punto in media dal 2001 al Tale risultato si confronta con una produttività assolutamente stazionaria se non in leggera flessione (Toscana, ripartizioni centro-settentrionali, media nazionale) oppure in crescita appena di un decimo di punto percentuale (Marche, Mezzogiorno). Invece, il rapporto PIL per abitante a prezzi costanti è in Umbria in leggera flessione (-0,1%) nel periodo di osservazione, a fronte comunque di un dato che appare poco più che stazionario in Italia e in Toscana ed in flessione nelle ripartizioni settentrionali. Leggermente migliore la situazione per il Mezzogiorno (+0,3%) e dell Italia centrale in complesso (+0,5%). A differenza di quanto si osserva per le altre aree, la crescita della sola occupazione dipendente tra il 2000 ed il 2005 è stata in Umbria inferiore al valore calcolato comprendendo gli indipendenti. Di conseguenza, la distanza dell Umbria rispetto alle altre aree considerate è maggiore per l occupazione dipendente che per quella totale. Lo scarto è particolarmente rilevante per quanto riguarda il confronto con la Toscana: la crescita media in tale regione delle ULA dipendenti è stata pari a +1,7%, contro solo +0.2% in Umbria. 102

5 Tab. 2 - Occupazione dipendente, redditi da lavoro dipendente unitari e produttività corrente. Regioni dell Italia mediana, ripartizioni geografiche ed Italia. Variazioni sull anno precedente e variazione media (aritmetica). Valori percentuali. Anni Occupati dipendenti Unità di lavoro dipendenti Redditi da lavoro dipendente per unità di lavoro dip. Valore aggiunto a p. correnti per unità di lavoro Regione Media Umbria 1,6-0,6 0,5 0,8 1,7 0,8 Toscana 2,7 1,9 3,7 0,3 2,3 2,2 Marche 0,9 1,4 2,9-0,1 0,7 1,2 Italia centrale 2,5 2,4 2,8 1,4 1,6 2,2 Mezzogiorno 2,9 3,1 1,9 0,0 1,2 1,8 Italia nord-orientale 2,4 1,6 0,2 0,2 1,9 1,2 Italia nord-occidentale 2,5 2,2 0,9 0,0 2,1 1,5 ITALIA 2,6 2,3 1,4 0,3 1,7 1,7 Umbria 1,7-0,9-0,9 0,0 0,8 0,2 Toscana 2,4 1,6 2,5 0,0 1,9 1,7 Marche 0,7 0,9 1,5-0,3 1,4 0,8 Italia centrale 2,4 1,9 1,3 0,8 0,9 1,5 Mezzogiorno 3,0 2,7 0,7-0,2 0,7 1,4 Italia nord-orientale 1,8 1,1-0,7-0,3 1,8 0,7 Italia nord-occidentale 2,0 1,5-0,4-0,2 1,9 1,0 ITALIA 2,3 1,8 0,2 0,0 1,3 1,1 Umbria 3,0 2,8 4,0 3,2 3,9 3,4 Toscana 2,8 2,3 3,3 3,8 3,1 3,0 Marche 2,8 2,6 3,8 3,4 2,8 3,1 Italia centrale 2,9 2,2 3,9 2,9 2,4 2,9 Mezzogiorno 3,3 2,6 3,8 3,2 4,1 3,4 Italia nord-orientale 3,0 3,1 3,8 4,0 2,7 3,3 Italia nord-occidentale 3,4 2,9 3,5 3,6 2,4 3,2 ITALIA 3,2 2,7 3,7 3,5 2,9 3,2 Umbria 3,9 2,8 3,3 2,2 3,0 3,1 Toscana 4,6 2,9 1,9 2,7 1,7 2,8 Marche 5,1 3,9 0,9 2,7 2,2 3,0 Italia centrale 4,3 3,1 1,5 4,2 2,7 3,1 Mezzogiorno 3,5 2,1 3,0 3,1 3,4 3,0 Italia nord-orientale 3,3 1,8 3,0 4,3 1,6 2,8 Italia nord-occidentale 3,9 2,8 2,8 3,2 1,6 2,9 ITALIA 3,7 2,5 2,6 3,7 2,3 3,0 Fonte: nostre elaborazioni su Conti economici territoriali , ISTAT, gennaio 2007 L incremento nominale medio dei redditi da lavoro dipendente per ULA dipendente è stato in Umbria di un paio di decimi di punto percentuale superiore a quanto si registra a livello nazionale; lo scarto positivo è maggiore rispetto alle altre regioni dell Italia mediana ed alla ripartizione di appartenenza. La più contenuta crescita dell occupazione può far ritenere che il dato dell Umbria risenta della minor entrata rispetto ad altre aree di nuovi soggetti con redditi mediamente più bassi. Dal punto di vista della produttività del lavoro lorda corrente misurata con il rapporto valore aggiunto a prezzi correnti/ula cresce in Umbria in modo marginalmente superiore alla media nazionale. La distanza tra le aree 103

6 considerata sono comunque sotto il profilo della produttività corrente aggregata piuttosto limitate. Tab. 3 - Redditività operativa lorda (MOL/Valore aggiunto). Regioni dell Italia mediana, ripartizioni geografiche ed Italia. Valori percentuali Media Umbria 35,5 36,2 36,2 35,8 35,2 34,6 35,6 Toscana 36,4 37,5 37,9 37,0 36,4 35,5 36,8 Marche 33,0 34,4 35,2 33,4 33,0 32,5 33,6 Italia centrale 35,8 36,7 37,2 35,8 36,5 36,7 36,5 Mezzogiorno 33,8 33,9 33,5 33,0 32,9 32,5 33,3 Italia nord-orientale 38,0 38,1 37,4 36,9 37,0 36,4 37,3 Italia nord-occidentale 38,9 39,2 39,2 38,8 38,6 38,1 38,8 ITALIA 36,8 37,1 37,0 36,3 36,5 36,1 36,7 Fonte: nostre elaborazioni su Conti economici territoriali , ISTAT, gennaio 2007 La redditività operativa lorda misurata tramite il rapporto margine operativo lordo (MOL) / valore aggiunto fornisce un indicazione sull esito del conflitto distributivo ed anche, soprattutto per quanto riguarda la media di periodo, sul tipo di struttura produttiva. Come di può vedere dalla tabella 3 l andamento della redditività operativa lorda segue in Umbria sostanzialmente l andamento nazionale, con un livello che resta nel periodo inferiore di un punto - un punto e mezzo il dato dell Italia. Rispetto alle regioni dell Italia mediana, l Umbria mantiene sostanzialmente le distanze sia nei confronti della Toscana, che presenta un livello di redditività superiore, prossimo al dato nazionale, che delle Marche, che presentano invece un livello di redditività più basso, simile a quello del Meridione. Si accresce nel periodo il divario in negativo dell Umbria nei confronti della media di ripartizione d appartenenza, l Italia centrale. Le ripartizioni settentrionali, presentano, in particolare l Italia nord-occidentale, un livello di redditività in media più elevato; tuttavia, mentre quest ultima ripartizione mantiene quasi inalterato il divario l Italia nord-orientale tende a convergere con l Italia centrale sui livelli medi nazionali. 104

7 Quadro per branca di attività economica A partire dalla tabella 4 (incrementi del valore aggiunto a prezzi costanti), l attenzione viene concentrata solo sulle regioni dell Italia mediana, l Italia centrale ed il dato nazionale complessivo. I dati sono questa volta riportati per branca di attività economica. Si noti che le variazioni relative al totale coincidono sostanzialmente, almeno nelle medie, con quelle del PIL a prezzi costanti. La differenza tra i due aggregati è nelle nuove serie dei conti economici ISTAT rappresentata solo dalle posta Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni e non anche come nella vecchie serie anche dai Servizi di intermediazione finanziaria indirettamente misurati (SIFIM) 6. L economia umbra nel periodo compreso tra il 2000 ed il 2005 ha fatto registrare una crescita relativamente vivace nella branca Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali (+1,9%), in cui rientrano anche i canoni di locazione, ed in quella Altre attività di servizi (+1,5%), che comprende i comparti di area pubblica ed i servizi domestici. In entrambi i casi, l incremento medio dell Umbria è superiore a quello nazionale (rispettivamente, +1,3% e +1,1%) anche se resta al di sotto di quello della ripartizione (rispettivamente, +2,6% e +1,8%). Una crescita in Umbria (+1,1%) superiore a quella nazionale (+0,8) e sostanzialmente allineata con il dato delle Marche e della ripartizione, anche se inferiore a quella della Toscana (+2%), caratterizza la branca Commercio, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni. Anche nell Industria in senso stretto la variazione che si registra per l Umbria, pur negativa (-0,4%), è comunque migliore di quella nazionale (-1,0%), della ripartizione (-0,9%) ed anche di quella della Toscana (- 1,5%); solo le Marche fanno registrare un dato migliore (+0,7%). Inferiore invece al dato medio nazionale ed anche ai dati relativi a tutte le altre aree considerate la crescita in Umbria nelle branche Agricoltura e Costruzioni. Sia in termini di occupati (tab. 5) che di ULA (tab. 6) la riduzione è stata nell Industria in senso stretto più forte per l Umbria che per l Italia centrale e l Italia in complesso. Tuttavia, mentre per gli occupati lo scarto a vantaggio dell Umbria è piuttosto modesto, tale scarto diventa più consistente in termini di ULA. In controtendenza le Marche che, nonostante il negativo risultato del 2005 presentano comunque nel periodo una variazione media positiva sia in termini di occupati (+0,7%) che di ULA (+0,6%). 6 Si rimanda al contributo della stesso autore nella Parte II della RES. 105

8 Tab. 4 - Valore aggiunto a prezzi costanti. Branche di attività economica. Regioni dell Italia mediana, Italia centrale ed Italia. Variazioni sull anno precedente e variazione media (aritmetica). Anni Agricoltura, silvicoltura e pesca Industria in senso stretto Costruzioni Regione Media Umbria -11,4 1,6-13,5 30,7-8,8-0,3 Toscana -2,8 13,2-11,8 27,8-6,8 3,9 Marche -2,5 1,9-14,7 9,1 1,5-0,9 Italia centrale -6,1 6,0-11,9 21,6-5,6 0,8 ITALIA -2,5-3,1-4,9 13,5-2,3 0,2 Umbria 1,7 4,0-2,2-4,1-1,2-0,4 Toscana 0,9-5,8-2,3 4,2-4,4-1,5 Marche 2,2-1,4-1,0 4,1-0,5 0,7 Italia centrale 1,6-3,6-2,3 2,4-2,3-0,9 ITALIA -0,7-0,8-2,3 1,3-2,3-1,0 Umbria 7,9-6,0-3,0 3,5-1,1 0,3 Toscana 8,3 4,9 1,9-0,8-0,5 2,8 Marche -2,0 7,0-4,9 9,4-3,4 1,2 Italia centrale 3,3-0,5 2,1 3,7-4,0 0,9 ITALIA 7,6 2,4 2,8 2,8 0,6 3,2 Umbria 2,3-4,8-3,5 2,6 8,6 1,1 Toscana 3,9 2,7 1,0-3,0 5,4 2,0 Marche 2,3 5,0-2,5 1,2 0,6 1,3 Italia centrale 3,3 2,4-4,5 4,4 0,5 1,2 Commercio, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni ITALIA 2,9-0,6-1,2 1,1 1,9 0,8 Intermed. Umbria 4,8 0,0 2,9 3,2-1,4 1,9 monetaria e Toscana 3,1 2,9 2,7-2,2-0,3 1,2 finanz.; att. Marche 3,6 4,6 1,8-3,9 1,4 1,5 immob. ed Italia centrale 2,9 5,4 2,5 1,9 0,5 2,6 imprend. ITALIA 2,4 2,4 1,6-0,2 0,1 1,3 Altre attività di servizi Umbria 3,1-0,1 2,7 1,6 0,1 1,5 Toscana -0,1 1,8 1,2 0,1-1,8 0,3 Marche 4,6 0,3 3,0 3,2-1,1 2,0 Italia centrale 2,0 1,3 2,7 1,9 1,0 1,8 ITALIA 1,9 1,0 0,4 1,6 0,5 1,1 Totale Umbria 2,7-0,7-0,7 1,9 1,0 0,8 Toscana 2,3 0,8 0,5 0,1-0,3 0,7 Marche 2,7 2,2-0,5 1,7 0,0 1,2 Italia centrale 2,4 1,7-0,4 3,0-0,2 1,3 ITALIA 1,8 0,5-0,3 1,3 0,0 0,7 Fonte: nostre elaborazioni su Conti economici territoriali , ISTAT, gennaio

9 Tab. 5 - Occupati totali. Branche di attività economica. Regioni dell Italia mediana, Italia centrale ed Italia. Variazioni sull anno precedente e variazione media (aritmetica). Valori percentuali. Anni Agricoltura, silvicoltura e pesca Industria in senso stretto Regione Media Umbria 5,7-6,0-13,5 3,7-1,4-2,3 Toscana 1,7-2,5-9,6 9,9-4,1-0,9 Marche 0,0 6,5 3,1 8,9-10,6 1,6 Italia centrale 5,9-2,5-14,5 2,3-5,7-2,9 ITALIA 0,7-2,8-6,5-0,7-4,1-2,7 Umbria -0,1 2,0 0,6-4,2-0,9-0,5 Toscana 0,3-3,2 2,1 1,3-2,3-0,4 Marche 0,5 1,0 1,9 3,2-2,9 0,7 Italia centrale -0,4-0,4 1,8-0,1-2,3-0,3 ITALIA -0,3 0,8 0,6-1,1-1,4-0,3 Costruzioni Umbria 6,3-3,6-1,0-0,7 4,5 1,1 Toscana 9,7 3,3 3,3 2,0 3,2 4,3 Marche 6,8 0,5 0,5 2,9 4,7 3,1 Italia centrale 8,5 2,7 2,9 2,2 2,8 3,8 ITALIA 6,6 2,5 3,0 2,2 2,9 3,4 Umbria 3,6-4,5 0,5 6,4 0,4 1,3 Toscana 2,3 1,3 4,2-1,9 1,4 1,5 Marche 2,2 0,1 3,7-0,8-0,1 1,0 Italia centrale 1,9 0,3 4,1 1,8 0,4 1,7 Commercio, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni ITALIA 2,4 0,6 1,6 0,1 0,5 1,0 Intermed. Umbria 4,9-0,7 1,0 7,6 1,8 2,9 monetaria e Toscana 2,4 4,9 5,0-0,6 2,9 2,9 finanz.; att. Marche 2,8 3,3 5,6-1,0 2,8 2,7 immob. ed Italia centrale 4,3 5,6 4,7 3,4 2,1 4,0 imprend. ITALIA 5,1 5,2 2,9 1,3 2,5 3,4 Altre attività di servizi Umbria 1,8 1,2 3,3 3,5-0,1 1,9 Toscana 1,3 3,2 3,7-0,4-0,1 1,5 Marche 1,3 2,4 3,7 0,3-0,2 1,5 Italia centrale 1,1 3,3 3,6 2,0 0,1 2,0 ITALIA 1,3 2,3 2,3 0,9-0,1 1,4 Totale Umbria 2,7-0,9 0,7 2,5 0,4 1,1 Toscana 2,0 1,1 3,2 0,0 0,3 1,3 Marche 1,7 1,6 3,1 1,3-0,9 1,4 Italia centrale 2,1 1,9 2,9 1,8 0,1 1,8 ITALIA 2,0 1,7 1,5 0,3 0,2 1,2 Fonte: nostre elaborazioni su Conti economici territoriali , ISTAT, gennaio 2007 L occupazione nel settore delle Costruzioni risulta in Umbria molto meno dinamica (occupati: +1,1%; ULA: +0,5%) che nelle regioni dell Italia mediana (Toscana: occupati +4,3% ed ULA 3,6%; Marche: occupati +3,1% ed ULA 2,4%) ed anche rispetto alla ripartizione di appartenenza (occupati: +3,8%; ULA: +3,2%) ed al dato nazionale (occupati: +3,4%; ULA: +3,0%). Nel comparto dei servizi market non finanziari (Commercio, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni) l Umbria (occupati ed ULA: +1,3%;) mostra una crescita superiore a quella nazionale (occupati ed ULA: +1%) ed 107

10 allineata a quella di Toscana e Marche, mentre il dato della ripartizione è superiore (occupati ed ULA: +1,7%). Tab. 6 - Unità di lavoro totali. Branche di attività economica. Regioni dell Italia mediana, Italia centrale ed Italia. Variazioni sull anno precedente e variazione media (aritmetica). Valori percentuali. Anni Agricoltura, silvicoltura e pesca Industria in senso stretto Regione Media Umbria 1,7-6,4-10,9 5,1-8,7-3,8 Toscana 1,8-0,4-8,0 8,4-8,1-1,3 Marche 0,0 2,0 0,5 4,5-12,6-1,1 Italia centrale 3,5-2,1-11,4 2,4-9,1-3,3 ITALIA 0,9-3,2-4,7-1,2-8,0-3,2 Umbria -0,4 2,4-0,5-4,5-1,6-0,9 Toscana 0,1-3,3 1,8 1,3-2,5-0,5 Marche 0,4 0,6 1,5 3,0-2,5 0,6 Italia centrale -0,9-0,4 1,4-0,3-2,2-0,5 ITALIA -0,6 0,7 0,0-1,2-1,6-0,5 Costruzioni Umbria 5,5-3,2-1,0-1,7 2,8 0,5 Toscana 8,7 3,1 2,7 1,1 2,5 3,6 Marche 5,5 0,2-0,2 2,4 4,2 2,4 Italia centrale 8,1 2,6 2,2 1,5 1,6 3,2 ITALIA 6,2 2,1 2,7 1,6 2,3 3,0 Umbria 3,0-3,0 0,8 5,9-0,4 1,3 Toscana 1,5 2,1 4,1-1,8 1,0 1,4 Marche 1,6 0,9 3,6-0,6 0,7 1,2 Italia centrale 1,3 1,2 4,0 1,9 0,3 1,7 Commercio, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni ITALIA 1,6 1,4 1,6 0,1 0,3 1,0 Intermed. Umbria 4,3-0,5 0,5 7,6 1,4 2,7 monetaria e Toscana 1,9 5,0 4,6-0,9 2,7 2,7 finanz.; att. Marche 2,6 3,2 5,4-1,0 3,6 2,7 immob. ed Italia centrale 3,7 5,7 4,1 2,5-0,1 3,2 imprend. ITALIA 4,3 5,1 2,3 0,7 2,1 2,9 Altre attività di servizi Umbria 2,6 0,0 0,5 2,4-0,4 1,0 Toscana 1,7 1,5 0,8-1,0-0,7 0,5 Marche 2,2 0,6 0,4 0,4-0,3 0,7 Italia centrale 1,8 1,7 0,6 1,4-0,5 1,0 ITALIA 1,8 0,7 0,0 0,5-0,7 0,4 Totale Umbria 2,4-1,0-0,4 2,2-0,6 0,5 Toscana 1,8 1,0 2,2-0,2-0,3 0,9 Marche 1,6 1,0 2,0 1,1-0,7 1,0 Italia centrale 1,9 1,6 1,7 1,4-0,7 1,2 ITALIA 1,8 1,3 0,6 0,0-0,4 0,7 Fonte: nostre elaborazioni su Conti economici territoriali , ISTAT, gennaio 2007 La branca Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari. ed imprenditoriali è nell Umbria quella con la variazione positiva più elevata, sia in termini di occupati (+2,9%) sia di ULA (+2,7%). Si tratta comunque di una crescita non molto diversa da quella che si registra per le altre aree esaminate. 108

11 Nelle Altre attività di servizi la crescita che l Umbria va registrare (+1,9% in termini di occupati e +1% di ULA) è molto vicina a quella della ripartizione e superiore sia a quella nazionale che delle altre due regioni dell Italia mediana. Nell Agricoltura, infine, la flessione dell occupazione in Umbria (-2,3% per gli occupati e ben -3,8% per le ULA) segue una tendenza generale ma è comunque più pronunciata che per Toscana e Marche Tab. 7 - Occupati dipendenti. Branche di attività economica. Regioni dell Italia mediana, Italia centrale ed Italia. Variazioni sull anno precedente e variazione media (aritmetica). Valori percentuali. Anni Agricoltura, silvicoltura e pesca Industria in senso stretto Costruzioni Regione Media Umbria -2,5-11,7-16,2-7,0 5,7-6,4 Toscana -0,8-6,8-18,3 10,4 8,1-1,5 Marche 9,0 1,0-13,3 9,4 5,4 2,3 Italia centrale 4,8-1,7-27,5 2,7 6,9-3,0 ITALIA 2,0-1,9-12,7 1,3 3,6-1,5 Umbria -1,5 4,8-0,3-4,7 0,2-0,3 Toscana 0,9-3,9 1,3 2,6-1,1 0,0 Marche 0,7-0,8 0,7 0,7-2,0-0,1 Italia centrale 0,0-1,2 0,9-0,9-1,3-0,5 ITALIA 0,0 0,7 0,3-1,1-0,7-0,1 Umbria 6,4-3,5-2,6-2,7 6,6 0,8 Toscana 11,4 8,2 3,9 3,7 6,0 6,7 Marche 6,3 3,2-1,3 1,8 7,9 3,6 Italia centrale 9,2 5,4 3,5 2,2 4,5 5,0 ITALIA 7,3 4,7 3,6 1,5 4,5 4,3 Umbria 3,7-7,0-0,4 4,5 4,3 1,0 Toscana 4,0 3,9 6,0-2,4 5,9 3,5 Marche 0,5 1,9 5,4-1,4 3,8 2,0 Italia centrale 3,2 1,4 4,7 1,7 3,8 3,0 Commercio, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni ITALIA 4,0 2,1 1,5 0,1 4,3 2,4 Intermed. Umbria 6,4-4,4 0,0 5,1 2,4 1,9 monetaria e Toscana 5,8 5,7 7,2-1,5 4,7 4,4 finanz.; att. Marche 2,3 2,7 7,7-3,1 3,2 2,6 immob. ed Italia centrale 7,7 5,3 5,0 2,3 3,0 4,6 imprend. ITALIA 8,2 5,4 3,1 0,7 3,5 4,2 Altre attività di servizi Totale Umbria 1,0 1,5 3,5 2,9 0,2 1,8 Toscana 1,2 3,9 4,2-0,2 0,6 2,0 Marche -0,2 3,3 4,3-0,1 0,0 1,5 Italia centrale 0,9 3,7 3,6 1,9 0,8 2,2 ITALIA 1,1 2,6 2,5 1,1 0,5 1,5 Umbria 1,6-0,6 0,5 0,8 1,7 0,8 Toscana 2,7 1,9 3,7 0,3 2,3 2,2 Marche 0,9 1,4 2,9-0,1 0,7 1,2 Italia centrale 2,5 2,4 2,8 1,4 1,6 2,2 ITALIA 2,6 2,3 1,4 0,3 1,7 1,7 Fonte: nostre elaborazioni su Conti economici territoriali , ISTAT, gennaio

12 Per quanto attiene le Costruzioni, l esame dell occupazione alle dipendenze in termini di occupati (tab. 7) e di ULA (tab. 8) amplifica lo scarto negativo tra l Umbria e le altre aree già osservato in termini di occupazione totale: l Umbria (occupati: +0,8%; ULA: +0,1%) presenta infatti una variazione media che diventa prossima allo zero in termini di ULA contro una crescita che per le altre aree è la più elevata tra le branche considerate sia in termini di occupati che di ULA (Toscana: occupati +6,7% ed ULA +6,3%; Marche: occupati +3,6% ed ULA +3,1%; Italia centrale: occupati +5% ed ULA +4,4%; Italia: occupati +4,3% ed ULA +3,9%). Nell Agricoltura, la flessione dell occupazione dipendente è particolarmente pronunciata in Umbria; sia per gli occupati che per le ULA la variazione negativa media annua è oltre i sei punti percentuali. Nell Industria in senso stretto le dinamiche che si osservano per i dipendenti non sono molto differenti da quelle già osservate per l occupazione totale. L eccezione è in questo caso rappresentata dalle Marche, dove l occupazione totale tiene molto meglio della sola occupazione dipendente. Nella branca Commercio, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni ed in quella Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali l occupazione dipendente cresce in Umbria significativamente meno che nelle altre aree qui considerate. In Commercio, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni la variazione media è per l Umbria di +1% in termini di occupati e di +0,8% in termini di ULA, valori che sono inferiori a quelli di tutte le altre aree qui considerate (Toscana: occupati +3,5% ed ULA +3,2%; Marche: occupati +2% ed ULA +2,2%; Italia centrale: occupati +3% ed ULA +2,9%; Italia: occupati +2,4% ed ULA +2,2%). Nella branca Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali la variazione media è per l Umbria di +1,9% in termini di occupati e di +1,3% in termini di ULA, valori inferiori a quelli di tutte le altre aree considerate (Toscana: occupati +4,4% ed ULA +4%; Marche: occupati ed ULA +2,6%; Italia centrale: occupati +4,6% ed ULA +3,3%; Italia: occupati +4,2% ed ULA +3,4%). Il confronto effettuato per l occupazione totale (tab. 5 e 6) da, si ricorda, invece valori dell Umbria prossimi a quelli di Marche e Toscana, della ripartizione e dell Italia in complesso. Inoltre, i tassi di crescita che si osservano per l occupazione totale sono in Umbria più elevati di quelli che si registrano per la sola occupazione dipendente; in minor misura che in Umbria si assiste allo stesso fenomeno nelle Marche per quanto riguarda però la sola Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali. Per la Toscana, la ripartizione Italia centrale l Italia la dinamica dell occupazione dipendente è invece sempre superiore a quella totale. L occupazione indipendente nei servizi market ha quindi rappresentato nella prima metà degli anni 2000 un elemento di 110

13 traino per la regione, il che rappresenta un elemento peculiare dell Umbria rispetto alle aree qui considerate. Tab. 8 - Unità di lavoro dipendenti. Branche di attività economica. Regioni dell Italia mediana, Italia centrale ed Italia. Variazioni sull anno precedente e variazione media (aritmetica). Valori percentuali. Anni Agricoltura, silvicoltura e pesca Industria in senso stretto Regione Media Umbria -1,4-11,6-16,4-7,8 4,3-6,6 Toscana 1,3-7,1-18,8 11,0 7,4-1,2 Marche 9,8 0,0-13,3 10,3 4,7 2,3 Italia centrale 6,4-1,8-28,0 3,0 6,3-2,8 ITALIA 3,3-1,9-13,5 1,4 3,6-1,4 Umbria -1,5 4,6-1,2-4,8-0,9-0,8 Toscana 0,6-4,0 1,0 2,7-1,3-0,2 Marche 0,4-1,2 0,1 0,4-1,6-0,4 Italia centrale -0,6-1,3 0,4-1,2-1,2-0,8 ITALIA -0,3 0,4-0,4-1,1-0,9-0,5 Costruzioni Umbria 5,0-2,6-2,7-3,4 4,0 0,1 Toscana 11,6 8,1 3,3 3,5 5,2 6,3 Marche 4,5 4,3-2,3 1,4 7,5 3,1 Italia centrale 9,0 5,6 2,9 1,9 2,8 4,4 ITALIA 7,2 4,7 3,2 1,1 3,5 3,9 Umbria 3,0-5,1-0,2 4,1 2,4 0,8 Toscana 2,7 5,0 5,8-2,5 5,1 3,2 Marche -0,5 3,0 5,0-1,5 5,1 2,2 Italia centrale 2,2 2,4 4,5 1,7 3,4 2,9 Commercio, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni ITALIA 2,7 3,1 1,3 0,0 3,8 2,2 Intermed. Umbria 6,0-5,3-0,9 4,7 1,8 1,3 monetaria e Toscana 4,9 5,8 6,8-2,2 4,9 4,0 finanz.; att. Marche 0,8 2,5 7,8-3,6 5,4 2,6 immob. ed Italia centrale 6,8 5,4 4,1 0,8-0,5 3,3 imprend. ITALIA 7,0 5,2 2,1-0,3 3,2 3,4 Altre attività di servizi Umbria 1,9 0,1 0,3 1,4 0,1 0,8 Toscana 1,8 2,1 0,9-0,8 0,1 0,8 Marche 0,6 1,2 0,7-0,1 0,1 0,5 Italia centrale 1,7 2,0 0,3 1,1 0,2 1,1 ITALIA 1,6 0,7-0,1 0,6 0,0 0,5 Totale Umbria 1,7-0,9-0,9 0,0 0,8 0,2 Toscana 2,4 1,6 2,5 0,0 1,9 1,7 Marche 0,7 0,9 1,5-0,3 1,4 0,8 Italia centrale 2,4 1,9 1,3 0,8 0,9 1,5 ITALIA 2,3 1,8 0,2 0,0 1,3 1,1 Fonte: nostre elaborazioni su Conti economici territoriali , ISTAT, gennaio

14 Tab. 9 - Produttività lorda del lavoro a prezzi costanti. Branche di attività economica. Regioni dell Italia mediana, Italia centrale ed Italia. Variazioni sull anno precedente e variazione media (aritmetica). Valori percentuali. Anni Agricoltura, silvicoltura e pesca Industria in senso stretto 112 Regione Media Umbria -12,9 8,5-3,0 24,4-0,2 3,4 Toscana -4,5 13,6-4,1 17,9 1,4 4,9 Marche -2,5-0,1-15,1 4,4 16,1 0,5 Italia centrale -9,3 8,3-0,6 18,8 3,9 4,2 ITALIA -3,4 0,2-0,2 14,9 6,3 3,6 Umbria 2,1 1,5-1,7 0,4 0,4 0,5 Toscana 0,8-2,6-4,0 2,9-1,9-1,0 Marche 1,8-2,0-2,4 1,1 2,1 0,1 Italia centrale 2,4-3,2-3,7 2,7-0,1-0,4 ITALIA -0,1-1,4-2,2 2,5-0,7-0,4 Costruzioni Umbria 2,3-2,8-2,0 5,3-3,7-0,2 Toscana -0,3 1,8-0,8-1,9-2,9-0,8 Marche -7,1 6,7-4,7 6,9-7,3-1,1 Italia centrale -4,5-3,0 0,0 2,1-5,5-2,2 ITALIA 1,3 0,3 0,0 1,2-1,6 0,2 Umbria -0,7-1,9-4,3-3,1 9,1-0,2 Toscana 2,3 0,5-3,0-1,2 4,3 0,6 Marche 0,7 4,0-5,9 1,9-0,1 0,1 Italia centrale 1,9 1,2-8,1 2,5 0,2-0,5 Commercio, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni ITALIA 1,3-2,0-2,7 0,9 1,5-0,2 Intermed. Umbria 0,4 0,5 2,4-4,1-2,7-0,7 monetaria e Toscana 1,2-2,0-1,9-1,3-3,0-1,4 finanz.; att. Marche 1,0 1,3-3,4-2,9-2,2-1,2 immob. ed Italia centrale -0,7-0,3-1,5-0,6 0,6-0,5 imprend. ITALIA -1,8-2,5-0,7-0,9-1,9-1,6 Altre attività di servizi Umbria 0,5-0,1 2,2-0,8 0,4 0,4 Toscana -1,8 0,4 0,4 1,1-1,1-0,2 Marche 2,4-0,3 2,6 2,7-0,8 1,3 Italia centrale 0,2-0,4 2,1 0,5 1,5 0,8 ITALIA 0,1 0,4 0,5 1,2 1,1 0,7 Totale Umbria 0,3 0,3-0,2-0,3 1,6 0,3 Toscana 0,5-0,1-1,7 0,3-0,1-0,2 Marche 1,0 1,2-2,5 0,5 0,7 0,2 Italia centrale 0,5 0,1-2,1 1,6 0,5 0,1 ITALIA 0,0-0,7-0,9 1,3 0,5 0,0 Fonte: nostre elaborazioni su Conti economici territoriali , ISTAT, gennaio 2007 Nella branca Industria in senso stretto la produttività lorda del lavoro a prezzi costanti (tab. 9), cioè il rapporto valore aggiunto a prezzi costanti/unità di lavoro totali (dipendenti + indipendenti), è stata in Umbria (+0,5%) superiore al dato nazionale ed a quello di ripartizione (in entrambi i casi pari a -0,4%); la crescita umbra è più elevata anche di quella di Marche (+0,1%) e Toscana (-1%). Una variazione relativamente superiore a quella nazionale si registra per l Umbria anche nella branca Intermediazione monetaria e finanziaria; attività

15 immobiliari. ed imprenditoriali (-0,7% contro -1,6%), ed anche in questo caso il risultato è migliore che per Toscana e Marche (ma non di quello dell Italia centrale). Tab Produttività lorda del lavoro a prezzi correnti. Branche di attività economica. Regioni dell Italia mediana, Italia centrale ed Italia. Variazioni sull anno precedente e variazione media (aritmetica). Valori percentuali. Anni Agricoltura, silvicoltura e pesca Industria in senso stretto Regione Media Umbria -8,2 3,3 4,7 15,3-21,0-1,2 Toscana 1,3 14,1 2,4 6,1-1,7 4,4 Marche 3,3-3,1-5,8-10,2 5,5-2,1 Italia centrale -4,6 8,6 7,6 9,0-1,5 3,8 ITALIA -0,1 2,9 6,9 5,1-1,1 2,7 Umbria 6,2 4,3-0,5 2,4 1,3 2,7 Toscana 5,9 0,1-2,8 4,9-0,9 1,4 Marche 7,5 0,5-1,2 3,7 2,7 2,6 Italia centrale 6,8-0,6-2,5 5,0 1,8 2,1 ITALIA 3,5 1,0-0,9 5,0 0,6 1,8 Costruzioni Umbria 5,8 1,9 3,6 10,6-1,1 4,2 Toscana 2,7 5,8 4,5 3,4 1,2 3,5 Marche -2,9 10,5-0,6 12,9-4,8 3,0 Italia centrale -0,2 1,2 5,1 7,2-1,8 2,3 ITALIA 4,5 4,6 4,6 6,2 2,6 4,5 Umbria 3,2 1,1-2,2-1,6 9,1 1,9 Toscana 6,4 3,4-0,8-0,1 4,8 2,7 Marche 4,3 7,0-3,6 2,9 0,2 2,2 Italia centrale 5,8 4,3-6,1 3,9 1,2 1,8 Commercio, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni ITALIA 5,0 1,0-0,5 2,4 2,0 2,0 Intermed. Umbria 3,7 3,8 7,6 0,0-0,1 3,0 monetaria e Toscana 3,9 2,6 3,6 2,7-0,4 2,5 finanz.; att. Marche 3,5 5,7 2,4 1,0 0,5 2,6 immob. ed Italia centrale 2,4 4,1 3,8 3,7 3,6 3,5 imprend. ITALIA 1,7 1,7 4,7 3,3 0,9 2,5 Altre attività di servizi Umbria 3,5 1,0 7,0 2,3 4,4 3,6 Toscana 2,8 1,9 5,2 4,4 1,7 3,2 Marche 6,4 1,0 6,0 4,4 2,3 4,0 Italia centrale 4,0 0,9 6,4 2,9 4,4 3,7 ITALIA 4,0 3,2 4,8 3,3 4,2 3,9 Totale Umbria 3,9 2,8 3,3 2,2 3,0 3,1 Toscana 4,6 2,9 1,9 2,7 1,7 2,8 Marche 5,1 3,9 0,9 2,7 2,2 3,0 Italia centrale 4,3 3,1 1,5 4,2 2,7 3,1 ITALIA 3,7 2,5 2,6 3,7 2,3 3,0 Fonte: nostre elaborazioni su Conti economici territoriali , ISTAT, gennaio Una variazione media identica a quella nazionale (-0,2%) si verifica per Commercio, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni. In tale branca il dato per Marche e Toscana si presenta migliore mentre la flessione è anche più accentuata per la ripartizione nel suo complesso (-0,5%). 113

16 Nelle Costruzioni la variazione della produttività a prezzi costanti, pur essendo per l Umbria negativa (-0,2%) ed inferiore a quella nazionale (pari a +0,2%), risulta comunque superiore sia al dato di Marche e Toscana (-1,1% e -0,8% rispettivamente) che a quello di ripartizione (-2,2%). Nell Agricoltura la dinamica della produttività umbra (+3,4%) è allineata a quella nazionale (+3,6%); la Toscana (+4,9%) e la ripartizione (+4,2%) presentano invece valori più elevati mentre la Marche si fermano ad un modesto +0,5%. Infine, nelle Altre attività di servizi l incremento per l Umbria (+0,4%) è di 3-4 decimi di punto inferiore a quello nazionale e di ripartizione mentre maggiore appare lo scarto con le altre regioni dell Italia mediana, scarto che è positivo nei confronti della Toscana (che fa registrare uno -0,2% medio) ed invece negativo nei confronti delle Marche (+1,3%). Gli andamenti della produttività lorda corrente (tab. 10) mostrano qualche discrepanza con quelli appena illustrati della produttività a prezzi costanti. Nell Agricoltura, in particolare, la posizione dell Umbria peggiora nettamente in termini relativi. Tuttavia, almeno prendendo le variazioni medie, le gerarchie viste per la produttività a prezzi costanti vengono sostanzialmente confermate. L esame delle dinamiche dei redditi da lavoro dipendente per ULA (tab. 11) restituisce una variabilità territoriale piuttosto modesta. L incremento per l Umbria si discosta comunque apprezzabilmente da quello nazionale nelle Costruzioni e nella branca Commercio, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni. Si tratta in entrambi casi di uno scarto positivo, che si verifica anche nei confronti delle altre aree considerate. Il valore aggiunto a prezzi correnti, combinato con i redditi da lavoro dipendente e con l occupazione espressa in ULA, contribuisce a determinare i livelli di redditività operativa lorda riportati nella tabella 12. Si tratta come è stato già illustrato nella sezione precedente del rapporto MOL/valore aggiunto. Soffermandoci in particolare sull Industria in senso stretto, si osserva un livello medio di redditività (34%) grosso modo a metà strada tra Marche (30,6%) e Toscana (37%), regione quest ultima che presenta il valore più elevato tra le regioni dell Italia mediana, valore vicino a quello che si riscontra per la ripartizione ed a livello nazionale. Dal punto di vista dell evoluzione, si assiste, a livello nazionale, in connessione con la brusca frenata della crescita, ad una compressione negli ultimi tre anni della serie ( ). dei margini di redditività Tale compressione si verifica anche per la ripartizione Italia centrale, e per Toscana e Marche, mentre la redditività delle imprese umbre appare risentire relativamente di meno del ciclo economico. Nelle Costruzioni, la redditività operative appare in Umbria (35%) mediamente più elevata che nelle altre aree (Toscana 33,5%; Marche 28,8%; Italia centrale 30,7%; Italia 31,6%). Nella branca non è facilmente individuabile nel periodo una qualche elemento di tipo ciclico. 114

17 Tab Redditi da lavoro dipendente per ULA. Branche di attività economica. Regioni dell Italia mediana, Italia centrale ed Italia. Variazioni sull anno precedente e variazione media (aritmetica). Valori percentuali. Anni Agricoltura, silvicoltura e pesca Industria in senso stretto Regione Media Umbria 2,3 1,3 3,8 1,5 5,2 2,8 Toscana 0,1 3,1 5,5 0,5 4,1 2,7 Marche 0,9 1,3 8,4 0,0 4,4 3,0 Italia centrale 0,8 2,2 6,6 1,2 4,1 3,0 ITALIA 1,3 1,6 6,1 1,0 4,4 2,9 Umbria 2,6 2,6 3,0 3,5 3,4 3,0 Toscana 3,7 2,4 3,1 3,8 2,9 3,2 Marche 2,8 3,1 3,6 4,4 2,7 3,3 Italia centrale 3,2 2,5 2,9 3,1 2,8 2,9 ITALIA 3,2 2,5 2,8 4,0 2,4 3,0 Costruzioni Umbria 3,5 1,8 5,6 3,1 5,0 3,8 Toscana 0,6 3,0 4,1 5,3 2,0 3,0 Marche 3,3 1,0 4,8 4,9 0,4 2,9 Italia centrale 0,7 3,2 4,8 3,9 4,0 3,3 ITALIA 1,8 3,0 3,9 4,4 2,7 3,1 Umbria 2,2 2,4 2,2 3,1 4,7 2,9 Toscana 3,2 1,7 2,0 3,9 2,1 2,6 Marche 2,9 1,8 2,8 3,6 1,4 2,5 Italia centrale 2,9 1,6 2,2 2,9 2,4 2,4 Commercio, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni ITALIA 2,7 1,7 2,5 3,4 2,5 2,5 Intermed. Umbria 1,5 2,1 2,2 1,7 2,3 2,0 monetaria e Toscana -2,5 0,5 0,2 3,7 4,2 1,2 finanz.; att. Marche -0,2 2,7 2,1 2,7 2,6 2,0 immob. ed Italia centrale 0,3 0,9 1,8 3,2-0,9 1,1 imprend. ITALIA 1,9 1,6 1,8 3,2 2,0 2,1 Altre attività di servizi Umbria 3,9 3,2 5,6 3,2 4,4 4,1 Toscana 4,2 2,6 4,8 4,2 3,9 4,0 Marche 4,3 2,7 4,1 2,8 4,1 3,6 Italia centrale 3,8 2,4 5,3 2,7 3,9 3,6 ITALIA 4,2 3,8 5,4 3,2 4,2 4,2 Totale Umbria 3,0 2,8 4,0 3,2 3,9 3,4 Toscana 2,8 2,3 3,3 3,8 3,1 3,0 Marche 2,8 2,6 3,8 3,4 2,8 3,1 Italia centrale 2,9 2,2 3,9 2,9 2,4 2,9 ITALIA 3,2 2,7 3,7 3,5 2,9 3,2 Fonte: nostre elaborazioni su Conti economici territoriali , ISTAT, gennaio 2007 Nella branca Commercio, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni il livello di redditività delle imprese umbre (32,9%) è mediamente più elevato di quello di Marche (30,1%) e Toscana (30,7%) ma inferiore al dato nazionale (35,2%) e di ripartizione (34,6%). In questi caso il cambiamento (peggioramento) di fase economica negli anni più recenti, pur se non così evidente come nel caso dell Industria in senso stretto, risulta abbastanza visibile. 115

18 Tab Redditività operativa lorda (MOL/valore aggiunto). Branche di attività economica. Regioni dell Italia mediana, Italia centrale ed Italia. Valori percentuali. Anni Agricoltura, silvicoltura e pesca Industria in senso stretto Regione Media Umbria 30,1 22,1 23,6 24,2 33,3 11,2 24,1 Toscana 20,3 21,2 28,8 26,6 30,4 26,3 25,6 Marche 17,0 18,9 15,2 2,5-8,7-7,5 6,2 Italia centrale 21,5 17,1 22,0 22,7 28,3 24,2 22,6 ITALIA 19,5 18,4 19,5 20,1 23,2 18,9 19,9 Umbria 33,0 35,2 36,3 34,0 33,3 32,0 34,0 Toscana 39,0 40,2 38,8 35,1 35,8 33,4 37,0 Marche 31,0 34,0 32,3 29,1 28,6 28,6 30,6 Italia centrale 37,6 39,7 37,8 34,4 35,6 35,0 36,7 ITALIA 39,0 39,2 38,3 35,9 36,5 35,4 37,4 Costruzioni Umbria 33,5 34,9 35,0 33,7 38,2 34,4 35,0 Toscana 26,7 28,1 30,1 30,4 29,1 28,5 28,8 Marche 33,8 29,5 35,5 32,1 36,9 33,4 33,5 Italia centrale 31,9 31,3 30,0 30,1 32,3 28,3 30,7 ITALIA 28,7 30,6 31,6 32,1 33,3 33,2 31,6 Umbria 35,1 35,7 34,8 31,9 28,6 31,6 32,9 Toscana 29,8 31,9 33,0 31,0 28,3 30,2 30,7 Marche 29,5 30,5 33,8 29,5 29,0 28,2 30,1 Italia centrale 35,3 37,0 38,7 33,3 33,9 33,1 35,2 Commercio, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni ITALIA 34,9 36,3 35,9 34,0 33,4 33,0 34,6 Intermed. Umbria 58,2 59,1 59,8 61,8 61,1 60,2 60,0 monetaria e Toscana 56,8 59,5 60,3 61,5 61,2 59,4 59,8 finanz.; att. Marche 59,3 60,8 61,9 62,0 61,4 60,6 61,0 immob. ed Italia centrale 55,6 56,5 57,8 58,6 58,8 60,6 58,0 imprend. ITALIA 59,3 59,3 59,3 60,4 60,5 60,0 59,8 Altre attività di servizi Umbria 21,2 20,8 19,1 20,2 19,5 19,5 20,0 Toscana 19,2 18,1 17,6 17,9 18,0 16,2 17,8 Marche 13,8 15,5 14,0 15,6 16,9 15,3 15,2 Italia centrale 17,3 17,4 16,1 16,9 17,1 17,5 17,0 ITALIA 18,5 18,3 17,8 17,4 17,5 17,5 17,9 Totale Umbria 35,5 36,2 36,2 35,8 35,2 34,6 35,6 Toscana 36,4 37,5 37,9 37,0 36,4 35,5 36,8 Marche 33,0 34,4 35,2 33,4 33,0 32,5 33,6 Italia centrale 35,8 36,7 37,2 35,8 36,5 36,7 36,5 ITALIA 36,8 37,1 37,0 36,3 36,5 36,1 36,7 Fonte: nostre elaborazioni su Conti economici territoriali , ISTAT, gennaio Infine, nell Agricoltura la redditività in Umbria appare allineata con quella della Toscana, su un livello superiore a quello nazionale e di ripartizione (le Marche presentano in questo caso un valore singolarmente basso) mentre nelle Altre attività di servizi il livello dell Umbria è superiore a quello, piuttosto simile, di tutte le altre aree prese qui in considerazione. 116

19 Riferimenti Bibliografici L. Birindelli 2007 Retribuzioni, produttività e distribuzione del reddito in Italia, in Salari e contratti in Italia e in Europa (L. Birindelli, G. D Aloia e A. Megale), Ediesse, Roma Elisabetta Tondini 2006 Umbria: ancora una regione di mezzo?, in Aur&s, anno 3, nn. 5-6 ISTAT 2006 Atti del Convegno, La revisione generale dei conti nazionali del 2005, tenutosi a Roma presso la sede dell Istituto il giugno 2006 Emilia Scafuri 2006 Il ruolo dei SIFIM, paper presentato al convegno, La revisione generale dei conti nazionali del 2005, tenutosi a Roma il giugno

20

RIEPILOGO INDICATORI MARCHE : CONTI ECONOMICI TERRITORIALI

RIEPILOGO INDICATORI MARCHE : CONTI ECONOMICI TERRITORIALI RIEPILOGO INDICATORI MARCHE : CONTI ECONOMICI TERRITORIALI Ottobre 2008 Conti economici territoriali Anno 2008 I dati resi noti dall ISTAT relativamente ai principali aggregati dei conti economici regionali

Dettagli

CONTABILITA' NAZIONALE - DATI TERRITORIALI

CONTABILITA' NAZIONALE - DATI TERRITORIALI 8 CONTABILITA' NAZIONALE - DATI TERRITORIALI VARIAZIONI PERCENTUALI (1999-2000) DI ALCUNI AGGREGATI ECONOMICI PER PROVINCIA 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Imperia Savona Genova La Spezia LIGURIA ITALIA Occupazione

Dettagli

Anni OCCUPAZIONE E VALORE AGGIUNTO PROVINCIA DI BRESCIA. QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 1/2009 Gennaio 2009.

Anni OCCUPAZIONE E VALORE AGGIUNTO PROVINCIA DI BRESCIA. QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 1/2009 Gennaio 2009. OCCUPAZIONE E VALORE AGGIUNTO PROVINCIA DI BRESCIA Anni 2001 2006 QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 1/2009 Gennaio 2009 Fonte dati ISTAT Elaborazioni Ufficio Studi ed Informazione Statistica INTRODUZIONE

Dettagli

Principali aggregati dei conti economici per la provincia di Trento - Anno 2008

Principali aggregati dei conti economici per la provincia di Trento - Anno 2008 Trento, novembre 2009 a cura di Cristina Mirabella Principali aggregati dei conti economici per la provincia di Trento - Anno 2008 Il Servizio Statistica presenta i risultati delle stime elaborate dall

Dettagli

Retribuzioni e distribuzione del reddito in Italia

Retribuzioni e distribuzione del reddito in Italia Retribuzioni e distribuzione del reddito in Italia 19 novembre 2007 Lorenzo Birindelli I) Evoluzione del quadro macro PIL Occupazione Produttività apparente del lavoro Inflazione Retribuzioni contrattuali

Dettagli

L economia del Lazio nel 2009

L economia del Lazio nel 2009 L economia del Lazio nel 2009 Evidenza dai conti regionali Istat pubblicati il 28 settembre 2010 Servizio Analisi e Finanza Sviluppo Lazio L economia del Lazio nel 2009 1. Premessa Il 28 settembre, l Istat

Dettagli

Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino - Anno 2010

Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino - Anno 2010 Trento, giugno 2011 a cura di Cristina Mirabella e Rosa Lippolis Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino - Anno 2010 Il Servizio Statistica presenta la stima della dinamica

Dettagli

Occupazione e valore aggiunto

Occupazione e valore aggiunto Provincia di Brescia Ufficio Statistica Febbro 2008 Occupazione e valore aggiunto Occupazione e valore aggiunto nelle province Anni 2001-2005 S O M M A R I O : Nel mese di genno 2008 l Istat ha reso disponibile

Dettagli

Il Prodotto interno lordo nelle Marche

Il Prodotto interno lordo nelle Marche Il Prodotto interno lordo nelle Marche Passando ad analizzare il Prodotto interno lordo delle Marche, per meglio fotografare l andamento reale della nostra economia, si fa riferimento al valore aggiunto

Dettagli

Lavoro News # 18 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro

Lavoro News # 18 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro Agenzia per il lavoro e l istruzione in liquidazione Osservatorio sul MdL Lavoro News # 18 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro I DATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2016 ISTAT Indagine Continua sulle

Dettagli

Lavoro News # 14 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro

Lavoro News # 14 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro Agenzia per il lavoro e l istruzione Osservatorio sul MdL Lavoro News # 14 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro I DATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2015 ISTAT Indagine Continua sulle Forze di Lavoro

Dettagli

La produttività, gli investimenti e l occupazione

La produttività, gli investimenti e l occupazione La produttività, gli investimenti e l occupazione 281 In questa parte del Rapporto economico-sociale dell Umbria, le caratteristiche e le dinamiche dell economia dell Umbria vengono messe a confronto con

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione PESCA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore della pesca; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

Lavoro News # 6 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro

Lavoro News # 6 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro Agenzia per il lavoro e l istruzione Osservatorio sul MdL Lavoro News # 6 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro I DATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2013 ISTAT Indagine Continua sulle Forze di Lavoro Napoli

Dettagli

Anni OCCUPAZIONE E VALORE AGGIUNTO PROVINCIA DI BRESCIA. QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 2/2010 Febbraio 2010.

Anni OCCUPAZIONE E VALORE AGGIUNTO PROVINCIA DI BRESCIA. QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 2/2010 Febbraio 2010. OCCUPAZIONE E VALORE AGGIUNTO PROVINCIA DI BRESCIA Anni 2001 2007 QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 2/2010 Febbraio 2010 Fonte dati ISTAT Elaborazioni Ufficio Studi e Statistica NOTA INTRODUTTIVA Il 14 gennaio

Dettagli

Lavoro News # 8 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro

Lavoro News # 8 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro Agenzia per il lavoro e l istruzione Osservatorio sul MdL Lavoro News # 8 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro I DATI DEL QUARTO TRIMESTRE 2013 ISTAT Indagine Continua sulle Forze di Lavoro Napoli

Dettagli

CONTABILITÀ NAZIONALE - DATI TERRITORIALI

CONTABILITÀ NAZIONALE - DATI TERRITORIALI 8 CONTABILITÀ NAZIONALE - DATI TERRITORIALI Nel 2005, in termini reali, il PIL ha avuto una crescita, a livello nazionale, pari allo zero (rispetto all'anno precedente), La staticità del PIL a livello

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ALBERGHI E RISTORANTI Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore del commercio; come misura dell attività si utilizza

Dettagli

Principali aggregati macroeconomici per la provincia di Trento anno 2009

Principali aggregati macroeconomici per la provincia di Trento anno 2009 Trento, dicembre 2010 a cura di Cristina Mirabella Principali aggregati macroeconomici per la provincia di Trento anno 2009 Il Servizio Statistica presenta i risultati per la provincia di Trento delle

Dettagli

Lavoro News # 22 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro

Lavoro News # 22 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro Agenzia per il lavoro e l istruzione in liquidazione Osservatorio sul MdL Lavoro News # 22 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro I DATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2017 ISTAT Indagine Continua sulle

Dettagli

Lavoro News # 10 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro

Lavoro News # 10 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro Agenzia per il lavoro e l istruzione Osservatorio sul MdL Lavoro News # 10 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro I DATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2014 ISTAT Indagine Continua sulle Forze di Lavoro

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell elettronica nell ultimo decennio ha rappresentato una quota pari all 1.5 per cento

Dettagli

Le lancette dell economia bolognese. Il lavoro

Le lancette dell economia bolognese. Il lavoro Le lancette dell economia bolognese Il lavoro Marzo 2014 2 L occupazione in Emilia-Romagna e in provincia di Bologna dal 2008 al 2013 600 Occupati in provincia di Bologna 2.500 Occupati in Emilia-Romagna

Dettagli

B R E S C I A. Nomisma 111 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A FEBBRAIO nuovi livelli record per la città di Brescia.

B R E S C I A. Nomisma 111 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A FEBBRAIO nuovi livelli record per la città di Brescia. Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Marzo B R E S C I A NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A FEBBRAIO 1 Evoluzione delle compravendite Figura 1 Settore residenziale Settore non residenziale (1)

Dettagli

Rapporto Economia Provinciale Valore aggiunto

Rapporto Economia Provinciale Valore aggiunto Rapporto Economia Provinciale 2009 61 Valore aggiunto Valore aggiunto 63 Quadro generale L Istituto nazionale di Statistica ha diffuso nel marzo scorso le stime annuali del Prodotto interno lordo: il

Dettagli

8. Occupazione e forze di lavoro

8. Occupazione e forze di lavoro 8. Occupazione e forze di lavoro I dati Istat-Rcfl relativi alle medie provinciali 2006 indicano un incremento dell occupazione nella provincia di Roma, rispetto all anno precedente, pari all 1,5%, inferiore

Dettagli

Lezione 1 Le principali variabili macroeconomiche (1)

Lezione 1 Le principali variabili macroeconomiche (1) Lezione 1 Le principali variabili macroeconomiche (1) Macroeconomia C. Petraglia Unibas 2012/13 1 Produzione, disoccupazione, inflazione Quando i macroeconomisti studiano un economia, considerano prima

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione INDUSTRIA DEL LEGNO Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il valore aggiunto prodotto dall industria del legno rappresenta lo 0.3 per cento del Pil italiano. Il settore è

Dettagli

7. P.I.L. e produzione di ricchezza

7. P.I.L. e produzione di ricchezza 7. P.I.L. e produzione di ricchezza Nel 2007 l Italia presenta una crescita del Prodotto Interno Lordo (+1,5%) più contenuta rispetto all anno precedente (+1,9%), per effetto della fase di rallentamento

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione INDUSTRIE CONCIARIE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore delle industrie conciarie; come misura dell attività

Dettagli

Lo scenario macroeconomico dell agricoltura italiana nell ultimo decennio

Lo scenario macroeconomico dell agricoltura italiana nell ultimo decennio Lo scenario macroeconomico dell agricoltura italiana nell ultimo decennio I redditi Dal 2007 (inizio della crisi economico-finanziaria mondiale) al 2010, il reddito netto delle imprese agricole, in Italia,

Dettagli

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI 1 dicembre 2015 III trimestre 2015 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel terzo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (PIL),

Dettagli

DISTRIBUZIONE FUNZIONALE DEL REDDITO Lorenzo Birindelli

DISTRIBUZIONE FUNZIONALE DEL REDDITO Lorenzo Birindelli DISTRIBUZIONE FUNZIONALE DEL REDDITO Lorenzo Birindelli In questo contributo si affronta il tema della distribuzione funzionale del reddito nell economia umbra, a confronto con l economia italiana nel

Dettagli

Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino - Anno 2008

Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino - Anno 2008 Trento, luglio 2009 a cura di Cristina Mirabella e Rosa Lippolis Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino - Anno 2008 Il Servizio Statistica presenta la stima della dinamica

Dettagli

STIMA PRELIMINARE DEL PIL E DELL OCCUPAZIONE TERRITORIALE ANNO Pil 2018: corre il Nord-est, ma frena il Sud

STIMA PRELIMINARE DEL PIL E DELL OCCUPAZIONE TERRITORIALE ANNO Pil 2018: corre il Nord-est, ma frena il Sud 26 GIUGNO 2019 ANNO 2018 Pil 2018: corre il Nord-est, ma frena il Sud Nel 2018 la crescita del Prodotto interno lordo è ben superiore alla media nazionale nel Nord-est (+1,4%), con una dinamica particolarmente

Dettagli

Dossier 4. Le spese delle amministrazioni locali nell'ultimo decennio

Dossier 4. Le spese delle amministrazioni locali nell'ultimo decennio Dossier 4 Le spese delle amministrazioni locali nell'ultimo decennio Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Luigi Biggeri presso le Commissioni riunite V Commissione "Programmazione

Dettagli

Principali aggregati dei conti economici regionali Anno 2008

Principali aggregati dei conti economici regionali Anno 2008 15 ottobre 2009 Principali aggregati dei conti economici regionali Anno 2008 Direzione centrale comunicazione ed editoria Tel. + 39 06 4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel. + 39 06 4673.3106

Dettagli

Condizioni e tendenze del sistema produttivo siciliano

Condizioni e tendenze del sistema produttivo siciliano Condizioni e tendenze del sistema produttivo siciliano 1. Le imprese attive Alla fine del 2011, in Sicilia erano attive poco meno di 381.000 imprese (le registrate erano oltre 463.000), in contrazione

Dettagli

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO La nuova indagine sulle forze di lavoro condotta dall Istat presenta profonde innovazioni rispetto a quella precedente, al punto che la nuova modalità di rilevazione ha creato

Dettagli

31 Marzo 2011 n 5 STATISTICA - COMUNE DI FERRARA. L occupazione a Ferrara nel 2010

31 Marzo 2011 n 5 STATISTICA - COMUNE DI FERRARA. L occupazione a Ferrara nel 2010 31 Marzo 2011 n 5 STATISTICA - COMUNE DI FERRARA L occupazione a Ferrara nel 2010 L andamento positivo dell economia italiana nel 2010, tornata a crescere dopo la crisi iniziata nella seconda metà del

Dettagli

ECONOMIA E AGRICOLTURA

ECONOMIA E AGRICOLTURA Itaconta2007 8 3-07-2007 4:5 Pagina 3 ECONOMIA E AGRICOLTURA Prodotto Interno Lordo Andamento del PIL (mio euro), dal 2000 al 2006.475.40.500.000.255.848.200.000 900.000 600.000 300.000 0 2000 200 2002

Dettagli

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (Anno Anno 2016)

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (Anno Anno 2016) Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (Anno 2015- Anno 2016) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Marzo 2017 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione COSTRUZIONI Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria delle costruzioni; come misura dell attività

Dettagli

Presentazione di Giovanna Altieri (Direttore Ires Cgil) Roma, 5 marzo 2007

Presentazione di Giovanna Altieri (Direttore Ires Cgil) Roma, 5 marzo 2007 I volti del sommerso Presentazione di Giovanna Altieri (Direttore Ires Cgil) Roma, 5 marzo 2007 La dimensione occupazionale del sommerso: unità di lavoro irregolari e tasso di irregolarità nel periodo

Dettagli

Occupati e disoccupati in FVG nel 2015

Occupati e disoccupati in FVG nel 2015 15 marzo #lavoro Rassegna stampa TG3 RAI FVG 10mar2016 Messaggero Veneto 11mar2016 Il Piccolo 11mar2016 Il Gazzettino 11mar2016 Occupati e disoccupati in FVG nel 2015 In Friuli Venezia Giulia nell ultimo

Dettagli

I volti I volti. sommerso. del. Presentazione di Giovanna Altieri (Direttore Ires Cgil) Roma, 5 marzo 2007

I volti I volti. sommerso. del. Presentazione di Giovanna Altieri (Direttore Ires Cgil) Roma, 5 marzo 2007 I volti I volti Percorsi di vita dentro il lavoro irregolare del sommerso Presentazione di Giovanna Altieri (Direttore Ires Cgil) Roma, 5 marzo 2007 Tra occupazione regolare e irregolare Occupazione regolare:

Dettagli

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI II trimestre 2014 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel secondo trimestre del 2014 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in

Dettagli

Lavoro News # 11 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro

Lavoro News # 11 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro Agenzia per il lavoro e l istruzione Osservatorio sul MdL Lavoro News # 11 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro I DATI DEL TERZO TRIMESTRE 2014 ISTAT Indagine Continua sulle Forze di Lavoro Napoli

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ALBERGHI E RISTORANTI Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore degli alberghi e dei pubblici esercizi rappresenta una quota non trascurabile dell economia italiana:

Dettagli

Lettura al cruscotto statistico. Provincia di Pavia

Lettura al cruscotto statistico. Provincia di Pavia Lettura al cruscotto statistico Provincia di Pavia Anno 2012 LETTURA AL CRUSCOTTO STATISTICO Provincia di Pavia 1. Struttura e andamento del sistema produttivo 1.1 Lo stock di imprese 1.2 Il peso delle

Dettagli

Conti Economici Territoriali

Conti Economici Territoriali Conti Economici Territoriali 18 CONTI ECONOMICI TERRITORIALI Nella presente edizione dell annuario viene presentata una nuova serie di stime provinciali, per gli anni 2001-2005, relative agli occupati

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione COMMERCIO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore del commercio; come misura dell attività si utilizza il valore

Dettagli

Principali aggregati dei conti economici regionali

Principali aggregati dei conti economici regionali Progetto cofinanziato dall'unione Europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) Ministero dell'economia e delle Finanze Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione 6 ottobre 2008 Principali

Dettagli

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI 29 maggio 2015 I trimestre 2015 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel primo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (PIL),

Dettagli

Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino - Anno 2007

Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino - Anno 2007 20 giugno 2008 Statistiche in breve Economia a cura di Cristina Mirabella e Rosa Lippolis Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino - Anno 2007 Il Servizio Statistica presenta

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione SERVIZI ALLE IMPRESE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dei servizi alle imprese; come misura dell attività

Dettagli

IL LAVORO IRREGOLARE IN ITALIA ED EMILIA ROMAGNA

IL LAVORO IRREGOLARE IN ITALIA ED EMILIA ROMAGNA IL LAVORO IRREGOLARE IN ITALIA ED EMILIA ROMAGNA novembre 212 Documento a cura Area Qualificazione e Sviluppo del Costruire SOMMARIO PREMESSA...3 PARTE PRIMA I PRINCIPALI ELEMENTI CARATTERISTICI DEL MERCATO

Dettagli

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria (*) (Anno 2016 Anno 2017)

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria (*) (Anno 2016 Anno 2017) Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria (*) (Anno 2016 Anno 2017) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Marzo 2018 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono

Dettagli

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO Provincia di Piacenza: Forze di lavoro e tassi di disoccupazione, occupazione e attività, medie annue 2000/2002 2000 2001 2002 FORZE DI LAVORO OCCUPATI 107 110 111 maschi

Dettagli

LA DONNA LAVORATRICE COME AMMORTIZZATORE SOCIALE: LE COPPIE IN CUI E SOLO LA DONNA A SOSTENERE IL REDDITO FAMILIARE

LA DONNA LAVORATRICE COME AMMORTIZZATORE SOCIALE: LE COPPIE IN CUI E SOLO LA DONNA A SOSTENERE IL REDDITO FAMILIARE LA DONNA LAVORATRICE COME AMMORTIZZATORE SOCIALE: LE COPPIE IN CUI E SOLO LA DONNA A SOSTENERE IL REDDITO FAMILIARE La crisi economica non ha solo aumentato il disagio economico delle famiglie diminuendone

Dettagli

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria (*) (Anno 2017 Anno 2018)

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria (*) (Anno 2017 Anno 2018) Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria (*) (Anno 2017 Anno 2018) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Marzo 2019 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono

Dettagli

Andamento congiunturale delle imprese campane al I trimestre /2013

Andamento congiunturale delle imprese campane al I trimestre /2013 Andamento congiunturale delle imprese campane al I trimestre /2013 Osservatorio Economico di Unioncamere Campania www.unioncamere.campania.it Luca Lanza - Responsabile luca.lanza@cam.camcom.it Loredana

Dettagli

INDAGINE ISTAT SULLA FORZA LAVORO

INDAGINE ISTAT SULLA FORZA LAVORO INDAGINE ISTAT SULLA FORZA LAVORO PROVINCIA DI PIACENZA: POPOLAZIONE DI 15 ANNI ED OLTRE PER CONDIZIONE E SESSO, RILEVAZIONE TRIMESTRALE ISTAT, MEDIE ANNUE 1999 2001 (*) 1999 2000 2001 OCCUPATI 110 107

Dettagli

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI 10 giugno 2014 I trimestre 2014 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel primo trimestre del 2014 il prodotto interno lordo (PIL),

Dettagli

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI 2 marzo 2018 IV trimestre 2017 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel quarto trimestre del 2017 il prodotto interno lordo (PIL),

Dettagli

Occupati - Totale economia livello, migliaia

Occupati - Totale economia livello, migliaia LOMBARDIA Le previsioni al 2016: impiego di lavoro La previsione relativa alla dinamica occupazionale che la Lombardia sperimenterà nel corso del periodo 2010-2016 1 mostra una variazione media annua negativa,

Dettagli

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI 1 settembre 2015 II trimestre 2015 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel secondo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (PIL),

Dettagli

L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI

L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI Estratto dall Osservatorio Congiunturale sull Industria delle Costruzioni Luglio a cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi ESTRATTO DALL'OSSERVATORIO

Dettagli

Il Valore Aggiunto. Il Valore Aggiunto

Il Valore Aggiunto. Il Valore Aggiunto Il Valore Aggiunto Il Valore Aggiunto Secondo la definizione adottata dal Sistema Europeo dei Conti SEC95, il prodotto interno lordo ai pressi di mercato viene definito come il risultato finale dell attività

Dettagli

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI 1 dicembre 2016 III trimestre 2016 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel terzo trimestre del 2016 il prodotto interno lordo (PIL),

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione AGRICOLTURA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell agricoltura; come misura dell attività si utilizza il

Dettagli

RAPPORTO sull economia della provincia. Palermo

RAPPORTO sull economia della provincia. Palermo RAPPORTO sull economia della provincia Palermo 3 Trimestre 2015 INDICE DEI CONTENUTI Executive summary 1. Dati congiunturali del terzo trimestre 2015 a. Il saldo tra iscrizioni e cessazioni b. L andamento

Dettagli

Analisi dei bilanci A cura del Centro Studi CTN Osservatorio sui bilanci

Analisi dei bilanci A cura del Centro Studi CTN Osservatorio sui bilanci Analisi dei bilanci A cura del Centro Studi CTN Premessa Società con bilancio pubblicato in ciascuno degli ultimi 5 anni (eccezione per le fusioni: inclusi tutti i soggetti coinvolti), non in liquidazione.

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione SERVIZI ALLE IMPRESE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore delle attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca e servizi alle imprese è un settore piuttosto

Dettagli

Lettura al cruscotto statistico. Umbria

Lettura al cruscotto statistico. Umbria Lettura al cruscotto statistico Umbria 1 Trimestre 2013 18 LETTURA AL CRUSCOTTO STATISTICO Regione Umbria 1. L andamento degli addetti delle imprese umbre al 31 dicembre 2012 2. L analisi congiunturale

Dettagli

IRES INFORMA OTTOBRE 2016 NUMERO UNO In questo secondo numero, successivo a quello di Settembre, Ires Informa vi presenta uno studio di Lorenzo Testa

IRES INFORMA OTTOBRE 2016 NUMERO UNO In questo secondo numero, successivo a quello di Settembre, Ires Informa vi presenta uno studio di Lorenzo Testa IRES INFORMA OTTOBRE 2016 NUMERO UNO In questo secondo numero, successivo a quello di Settembre, Ires Informa vi presenta uno studio di Lorenzo Testa sul mercato del lavoro umbro visto dalla prospettiva

Dettagli

Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia gennaio 2015 (a cura dell osservatorio sul mercato del lavoro Associazione Bruno Trentin)

Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia gennaio 2015 (a cura dell osservatorio sul mercato del lavoro Associazione Bruno Trentin) Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia gennaio 2015 (a cura dell osservatorio sul mercato del lavoro Associazione Bruno Trentin) Sommario 1. La congiuntura a novembre 2014 (dati destagionalizzati)...

Dettagli

Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia gennaio 2015 (a cura dell osservatorio sul mercato del lavoro Associazione Bruno Trentin)

Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia gennaio 2015 (a cura dell osservatorio sul mercato del lavoro Associazione Bruno Trentin) Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia gennaio 2015 (a cura dell osservatorio sul mercato del lavoro Associazione Bruno Trentin) Sommario 1. La congiuntura a novembre 2014 (dati destagionalizzati)...3

Dettagli

Occupati - Totale economia livello, migliaia

Occupati - Totale economia livello, migliaia LOMBARDIA Le previsioni al 2015: impiego di lavoro La previsione relativa alla dinamica occupazionale che la Lombardia sperimenterà nel corso del periodo 2008-2015 1 mostra una variazione media annua positiva,

Dettagli

STRUTTURA E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA DELLE IMPRESE INDUSTRIALI E DEI SERVIZI

STRUTTURA E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA DELLE IMPRESE INDUSTRIALI E DEI SERVIZI 27 novembre 2014 Anno 2012 STRUTTURA E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA DELLE IMPRESE INDUSTRIALI E DEI SERVIZI Nel 2012, le imprese attive dell industria e dei servizi di mercato sono 4,4 milioni e occupano

Dettagli

Rilevazione sulle forze di lavoro

Rilevazione sulle forze di lavoro Trento, 13 giugno 2019 Rilevazione sulle forze di lavoro primo trimestre 2019 L Istat ha diffuso oggi i dati sull occupazione e sulla disoccupazione relativi al 1 trimestre 2019 (da gennaio a marzo 2019).

Dettagli

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI 10 giugno 2013 I trimestre 2013 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel primo trimestre del 2013 il prodotto interno lordo (PIL),

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione TRASPORTI E COMUNICAZIONI Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il comparto dei servizi di trasporto e comunicazioni, producendo circa l 8.4 per cento del Pil italiano, rappresenta

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Puglia

Bollettino Mezzogiorno Puglia Bollettino Mezzogiorno 01 2014 Puglia INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 Struttura economica ed andamento del Pil in Puglia 1.2 Occupazione e disoccupazione in Puglia LE IMPRESE 1.3 Struttura e dinamica

Dettagli

Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino - Anno 2011

Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino - Anno 2011 Trento, settembre 2012 a cura di Cristina Mirabella e Rosa Lippolis Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino - Anno 2011 Il Servizio Statistica della Provincia autonoma

Dettagli

Andamento del prodotto interno lordo ai prezzi di mercato* in Piemonte, nel Nord-Ovest ed in Italia Anni (variazioni percentuali) 0,3 0,1

Andamento del prodotto interno lordo ai prezzi di mercato* in Piemonte, nel Nord-Ovest ed in Italia Anni (variazioni percentuali) 0,3 0,1 2 Questa nota di sintesi riguarda il Report sulla regione Piemonte realizzato nell ambito del Progetto S.I.S.PR.IN.T. Sistema Integrato di Supporto alla Progettazione degli Interventi Territoriali, finanziato

Dettagli

Lavoro News # 12 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro

Lavoro News # 12 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro Agenzia per il lavoro e l istruzione Osservatorio sul MdL Lavoro News # 12 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro I DATI DEL QUARTO TRIMESTRE 2014 ISTAT Indagine Continua sulle Forze di Lavoro (dati

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione INDUSTRIA DEL LEGNO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria del legno; come misura dell attività

Dettagli

Rilevazione sulle forze di lavoro 4 trimestre 2018 e Anno 2018

Rilevazione sulle forze di lavoro 4 trimestre 2018 e Anno 2018 Trento, 13 marzo 2019 Rilevazione sulle forze di lavoro 4 trimestre 2018 e Anno 2018 L Istat ha diffuso oggi i dati sull occupazione e sulla disoccupazione relativi al 4 trimestre 2018 (da ottobre a dicembre

Dettagli

Istituto di Ricerca dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

Istituto di Ricerca dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Documento n. 21 Rapporto 2013 sull Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Struttura e distribuzione degli iscritti sul territorio Un quadro di sintesi Giugno 2013 RAPPORTO 2013 SULL

Dettagli

L UNIONE TERRE DI CASTELLI E IL COMUNE DI MONTESE LA REALTA TERRITORIALE DEI COMUNI Analisi socio economica

L UNIONE TERRE DI CASTELLI E IL COMUNE DI MONTESE LA REALTA TERRITORIALE DEI COMUNI Analisi socio economica www.consorziomipa.it L UNIONE TERRE DI CASTELLI E IL COMUNE DI MONTESE LA REALTA TERRITORIALE DEI COMUNI Analisi socio economica Dicembre 2015, Integrazione del Comune di Castel d Aiano Giugno 2016 EVOLUZIONE

Dettagli

FONDAZIONE NAZIONALE DEI COMMERCIALISTI

FONDAZIONE NAZIONALE DEI COMMERCIALISTI RAPPORTO 2016. Nel 2015 gli Iscritti all Albo sono in crescita (+1%), mentre i redditi medi (dichiarazioni 2015, anno d imposta 2014) sono in calo dell 1,9% a fronte di una crescita del Pil nominale nel

Dettagli

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI III trimestre 2014 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel terzo trimestre del 2014 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori

Dettagli

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI 10 settembre 2013 II trimestre 2013 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel secondo trimestre del 2013 il prodotto interno lordo (PIL),

Dettagli

Andamento congiunturale delle imprese campane al II trimestre /2013

Andamento congiunturale delle imprese campane al II trimestre /2013 Andamento congiunturale delle imprese campane al II trimestre /2013 Osservatorio Economico di Unioncamere Campania www.unioncamere.campania.it Luca Lanza - Responsabile luca.lanza@cam.camcom.it Loredana

Dettagli

Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Centro Studi CNA NON SI ARRESTA IL PROCESSO DI SELEZIONE PER L ARTIGIANATO

Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Centro Studi CNA NON SI ARRESTA IL PROCESSO DI SELEZIONE PER L ARTIGIANATO APPROFONDIMENTI Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa Centro Studi CNA NON SI ARRESTA IL PROCESSO DI SELEZIONE PER L ARTIGIANATO IL 2018 SI CHIUDE CON 17.703 IMPRESE

Dettagli

Andamento congiunturale delle imprese campane al IV trimestre /2012

Andamento congiunturale delle imprese campane al IV trimestre /2012 Andamento congiunturale delle imprese campane al IV trimestre /2012 Osservatorio Economico di Unioncamere Campania Luca Lanza luca.lanza@cam.camcom.it Loredana Affinito loredana.affinito@cam.camcom.it

Dettagli

SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE

SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE Dicembre 2017 - n 23 Direzione Generale dei Sistemi Informativi, Innovazione Tecnologica, Monitoraggio dati e Comunicazione SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE ATTIVAZIONI Nel terzo trimestre 2017

Dettagli

Abruzzo. Cresa traccia il bilancio del 2014: Pil in flessione ma ci sono timidi segnali di ripresa

Abruzzo. Cresa traccia il bilancio del 2014: Pil in flessione ma ci sono timidi segnali di ripresa Abruzzo. Cresa traccia il bilancio del 2014: Pil in flessione ma ci sono timidi segnali di ripresa - 16 giugno 2015 In un contesto nazionale ancora negativo, per il 2014 le stime disponibili ed elaborate

Dettagli