Paolo Carrer. «La gestione dell invecchiamento nei luoghi di lavoro» Como, 15 maggio 2015
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1 Idoneità al lavoro e invecchiamento: l esperienza del medico competente nelle strutture sanitarie Paolo Carrer «La gestione dell invecchiamento nei luoghi di lavoro» Como, 15 maggio 2015
2 ICOH Congress2015 KeynoteSpeakers Preventingwork disability: challengesfor an aging workforce Dr. Glenn Pransky-USA
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4 Persone Anziane Principali problemi di salute/performance:. Disturbi muscolo-scheletrici. Capacità cardiorespiratoria e forza muscolare diminuiscono di 1-2% all anno (dopo i 30 anni). Riduzione di velocità e precisione. Mentali (la depressione è una delle cause più comuni dell inabilità al lavoro e del prepensionamento) Funzioni che migliorano:. Pensiero strategico, perspicacia, avvedutezza, saggezza, capacità di giudizio, capacità di razionalizzare, controllo della vita, percezione olistica e competenze linguistiche. l esperienza lavorativa acquisita compensa il declino di alcuni processi cognitivi di base quali le funzioni della memoria e le capacità psicomotorie Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro Promuovere l invecchiamento attivo sul luogo di lavoro
5 Problematiche emergenti e prospettive 5. L invecchiamento attivo Un traguardo che richiede un ulteriore sforzo delle Istituzioni pubbliche in termini di formazione, prevenzione e promozione di stili di vita corretti;
6 CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLE STRUTTURE SANITARIE 1. Edifici complessi con vari tipi di ambienti caratterizzati da sorgenti di inquinanti di natura chimica, fisica e biologica: - sale operatorie e di anatomia patologica, - laboratori chimici e microbiologici, - servizi radiologici, - sale di degenza, unità di rianimazione e di cura intensiva, - ambulatori specialistici, - farmacie, lavanderie, officine 2. Edifici frequentati da un numero elevato e diversificato di persone: - lavoratori; - pazienti ricoverati; - persone sottoposte a visite o accertamenti; - visitatori 3. Edifici frequentati in modo continuo 24 ore su 24 per tutto l anno. Ciò rende tutte le attività di pulizia, manutenzione e rinnovo degli ambienti estremamente complesse e più difficili da organizzare rispetto alle altre tipologie di edifici.
7 PRINCIPALI AGENTI DI RISCHIO PER LA SALUTE DEI LAVORATORI NELLE STRUTTURE SANITARIE # AGENTI CHIMICI - gas e vapori anestetici - reagenti per laboratori - farmaci chemioterapici antineoplastici - prodotti per radiodiagnostica - prodotti sterilizzanti-disinfettanti - detergenti - allergeni # MOVIMENTAZIONE MANUALE DI GRAVI - movimentazione manuale di materiali - movimentazione manuale di pazienti # AFFATICAMENTO VISIVO - lavoro al VDT e su schermi # RISCHI PSICOSOCIALI - lavoro in turno # AGENTI MICROBIOLOGICI - rapporti con pazienti - analisi su colture batteriche o virali - rapporti gerarchici e con colleghi - contatto con materiali biologici, strumentazioni o pazienti # AGENTI FISICI - radiazioni ionizzanti (radiologia diagnostica) - radioisotopi - radon - radiazioni non ionizzanti (laser, app. con ultravioletti o ultrasuoni, marconi-radar terapia, NMR) - rumore - microclima
8 Situazioni lavorative difficili negli operatori sanitari Situazione lavorative risultate più difficili dasostenere con l avanzare dell età Effettuare sforzi fisici importanti 69,0 % Restare a lungo in piedi 59,5 % Assumere o mantenere posture scomode 57,1 % Essere sottoposti a pressioni temporali 35,7 % Essere interrotti nel proprio lavoro 28,6 % Fare più cose contemporaneamente 26,2% Barbini N: Invecchiamento degli operatori sanitari e plurilocalizzazioni dolorose all apparato osteoarticolare. G Ital Med Lav Erg 2003
9 ULTIMO GIUDIZIO DI IDONEITA PER TUTTI I LAVORATORI E ASSIMILATI IN SERVIZIO PRESSO UNA A.O. GIUDIZIO DI IDONEITA ALLA MANSIONE SPECIFICA IDONEO (comprese idoneità con prescrizioni) N % ,0 IDONEO CON LIMITAZIONI SPECIFICHE ,0 TEMPORANEAMENTE NON IDONEO 0 0 NON IDONEO 0 0 TOTALE
10 Giudizi di idoneità negli infermieri in sorveglianza sanitaria 100,00% 80,00% 60,00% 40,00% 20,00% Lavoratore senza limitazioni Lavoratore con limitazioni 0,00% <45 anni anni >55 anni 38/432 (9%) 45/241 (19%) 20/62 (33%)
11 TIPOLOGIA DI LIMITAZIONI SUL TOTALE DEI LAVORATORI ATTIVI Tipologia di limitazione Numero di lavoratori con specifica limitazione* % sul totale dei lavoratori attivi (2035 soggetti)** TOTALE: ,00% % sul totale dei limitati** MMC/MMP 112 5,50% 54,9% turno notturno 59 2,90% 28,9% arti inferiori 34 1,70% 16,7% arti superiori 28 1,40% 13,7% psiche/carico mentale 15 0,70% 7,4% lattice/cute 15 0,70% 7,4% broncoirritanti 10 0,50% 5,4% immunodepressione 11 0,50% 4,9% cardiopatia 6 0,30% 2,9% cervicalgia 3 0,10% 1,5% manovre invasive 3 0,10% 1,5% rumore 3 0,10% 1,5% ipovisione 1 0,00% 0,5% N.B.: *ogni lavoratore può presentare più di una limitazione, pertanto il totale delle limitazioni supera il numero complessivo di lavoratori limitati. ** Allo stesso modo anche la somma delle singole percentuali supera il valore di 10%, corrispondente alla percentuale di limitati sul totale dei lavoratori attivi
12 Invecchiamento in ambito Ospedaliero Difficoltà a garantire un invecchiamento fisiologico e prevenire l insorgenza e aggravamento di patologie, in particolare per: -movimentazione pazienti e patologie a livello muscolo-scheletrico - ritmi e carichi lavorativi (turni, utenza, relazioni)
13 Criticità legate all invecchiamento degli operatori sanitari Mantenimento della capacità lavorativa degli operatori e buon livello di assistenza Difficoltà di riassegnazione del personale con limitazioni/prescrizioni con tendenza a posti meno pesanti Rischio di un invecchiamento patologico per gli operatori più giovani per carico maggiore
14 DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 Art. 28. Oggetto della Valutazione dei rischi La valutazione deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, nonche' quelli connessi alle differenze di genere, all'eta', alla provenienza da altri Paesi. Art. 18 -Obblighi del datore di lavoro e dirigente: c) nell'affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza
15 Responsabilità del Medico competente D. lgs. 81/08 Collaborazione ad attività di valutazione/gestione dei rischi Applicazione del D. lgs. 81/2008 Valutazione/gestione Rischi Sopralluoghi e pareri su specifici problemi Piano Emergenza / Primo Soccorso Collaborazione ad attività di informazione/formazione Collaborazione ad attività di promozione della salute Programmazione e esecuzione della sorveglianza sanitaria
16 ASSEGNAZIONE LAVORATIVA PROFICUA e SICURA DATORE DI LAVORO - DIRIGENTE - PREPOSTO (SPP) Prevenzione ambientale Organizzazione del lavoro Assegnazione e verifica compiti lavorativi Istruzione, formazione, addestramento LAVORATORE Svolgimento proficuo dei compiti lavorativi Attenzione a propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro ASSEGNAZIONE LAVORATIVA PROFICUA e SICURA MEDICO DEL LAVORO Collaborazione alla valutazione/prevenzione dei rischi e promozione salute Sorveglianza sanitaria finalizzata alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione ai fattori di rischio professionali
17 Promozione della gestione dell età sul lavoro 1. Una maggiore consapevolezza dell invecchiamento 2. Atteggiamenti positivi nei confronti dell invecchiamento 3. La gestione dell età come compito e dovere fondamentale per dirigenti e quadri 4. Gestione dell età nella politica del personale 5. Promozione della capacità lavorativa e della produttività 6. Apprendimento permanente 7. Accordi adeguati all età 8. Passaggio sicuro e dignitoso al pensionamento Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro 2012 Promuovere l invecchiamento attivo sul luogo di lavoro
18 a. Favorire un invecchiamento fisiologico Miglioramento ambienti, strumenti/attrezzature e metodi di lavoro Flessibilità gestionale Integrazione tra gruppi di età diverse per una formazione continuativa Promozione di stili di vita sani Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro 2012 Promuovere l invecchiamento attivo sul luogo di lavoro
19 b. Valorizzazione dei lavoratori anziani Saggezza Controllo della vita Capacità di giudizio Avvedutezza Perspicacia I punti di forza dei lavoratori anziani dovrebbero essere individuati e meglio utilizzati Competenze linguistiche Percezione olistica Capacità di razionalizzare Pensiero strategico Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro 2012 Promuovere l invecchiamento attivo sul luogo di lavoro
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22 Considerazioni conclusive I lavoratori anziani sono una parte attuale e in crescita della forza lavoro e senza la loro completa partecipazione si rischiano carenze sia di qualità che di quantità di capacità professionali: necessità di interventi per gestire l oggi e prevenire il domani Ottimizzazione tra compiti/carico di lavoro, capacità e risorse individuali e tutela della salute e sicurezza dei lavoratori durante l intero percorso lavorativo.
23 Investire nella prevenzione dei rischi e nel management del personale, favorendo da subito un invecchiamento attivo attraverso: - Promozione della tutela della salute e sicurezza Adeguamento degli ambienti e modalità di lavoro e adeguata formazione (riduzione dei rischi) - Promozione della capacità lavorativa Organizzazione dei compiti e del carico di lavoro in base ai cambiamenti fisiologici e funzionali del lavoratore che invecchia (miglioramento benessere e produttività)
24 Il ruolo dell individuo, dell impresa e della società Individuo Promozione di risorse fisiche, mentali e sociali Migliorare la salute Sviluppare competenze Far fronte ai cambiamenti Compartecipazione Impresa Gestione dell età Cooperazione tra gruppi d età Soluzioni individuali Adeguamento all età Orari di lavoro/riposo Orari di lavoro flessibili Lavoro part-time Competenze su misura Formazione Società Migliorare consapevolmente la politica sull età lavorativa Cambiare consapevolmente la politica del pensionamento Cambiamento degli atteggiamenti Prevenire la discriminazione in base all età IlmarinenJE Agingworkers. OccupEnvironMed2001
25 Grazie per l attenzione Prof. Paolo Carrer DIBIC, Università degli Studi di Milano U.O. Medicina del Lavoro, Ospedale L. Sacco paolo.carrer@unimi.it
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