CASI DI TRICHINOSI IN PROVINCIA DI AREZZO:
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- Giacomo Di Matteo
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2 CASI DI TRICHINOSI IN PROVINCIA DI AREZZO: AZIONI E MONITORAGGIO Dr. Giovanni Cardeti Azienda USL 8 Arezzo U.F. Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Setting Zona Aretina - Responsabile: Dr. Sauro Geppetti Viale Cittadini n Arezzo Tel Fax Indirizzo mail: g.cardeti@usl8.toscana.it
3 REG. CE 2075/2005 Riconoscimento azienda come ufficialmente esente da Trichine o di regioni con un livello di rischio trascurabile TRA I VARI REQUISITI (cfr. all. IV, cap. I e II)...la messo a punto di un programma di sorveglianza della fauna selvatica basata sul rischio nelle zone in cui coesistono fauna selvatica e aziende candidate alla qualifica di esenti da Trichine....il programma di monitoraggio ottimizza l individuazione dei parassiti utilizzando l animale indicatore e la tecnica d individuazione più adatti, mediante il campionamento di un ampio numero di animali e il prelievo di carne quanto più ampio possibile. -01
4 DELIBERAZIONE 926/2007 Prelievo di campioni per Trichine spp. da: 1. Suini domestici regolarmente macellati; 2. Suini macellati a domicilio per il consumo domestico privato delle carni; 3. Equidi e cinghiali di allevamento; 4. Selvatici indicatori: i. Cinghiali abbattuti a caccia per l immissione sul mercato delle carni; ii. Cinghiali abbattuti a caccia per il consumo domestico privato delle carni; iii. Volpi ed altri animali indicatori cacciati o rinvenuti morti sul territorio regionale conferiti alle Aziende USL. -02
5 DELIBERAZIONE 926/2007 SELVATICI INDICATORI 1. Cinghiali abbattuti a caccia per l immissione sul mercato delle carni: controllo sistematico per Trichine effettuato direttamente al centro di lavorazione della selvaggina; 2. Cinghiali abbattuti a caccia per il consumo domestico privato delle carni: campionamento di 4 cinghiali adulti (di oltre 12 mesi di età) cacciati per ciascuna delle squadre operanti in Regione Toscana (circa 700) conferimento campione tramite Azienda USL territorialmente competente; 3. Volpi ed altri animali indicatori cacciati o rinvenuti morti sul territorio regionale: carcasse di volpi e di altri selvatici indicatori quali corvidi e carnivori (tassi) conferiti alle Aziende USL. -03
6 DELIBERAZIONE 926/2007 DALLA STAGIONE Sulla base di una valutazione del rischio effettuata dall OEVR viene decisa la riduzione di alcuni campionamenti: Suini domestici macellati per autoconsumo: a livello regionale campione complessivo di 900 animali prelevati prevalentemente da: a) suini allevati allo stato brado e semibrado; b) allevamenti prossimi a siti di abbattimento di cinghiali. Cinghiali abbattuti a caccia per il consumo domestico privato delle carni: campionamento pari a 2 cinghiali adulti (di oltre 12 mesi di età) cacciati per ciascuna delle squadre operanti in Regione Toscana (circa 700). -04
7 DELIBERAZIONE 926/2007 RISULTATI -1 Tabella 1: Esami per Trichinella spp. effettuati in suini macellati per autoconsumo negli anni Provincia Campagna Campagna Campagna Campagna Campagna Campagna Campagna TOTALE AREZZO FIRENZE GROSSETO LIVORNO LUCCA MASSA PISA PRATO PISTOIA SIENA
8 DELIBERAZIONE 926/2007 RISULTATI -2 Tabella 2: Risultati sorveglianza cinghiali periodo Provincia Numero cinghiali controllati periodo Popolazionecinghiali stimata Probabilità diescludere al 95% una prevalenza dello 0,5% AREZZO ,09% FIRENZE ,89% GROSSETO ,99% LIVORNO ,11% LUCCA ,96% MASSA ,30% PISA ,19% PRATO PISTOIA ,10% SIENA ,94%
9 DELIBERAZIONE 926/2007 RISULTATI -3 Tabella 3: Risultati sorveglianza nei carnivori selvatici periodo Provincia TOTALE AREZZO 228 FIRENZE 58 GROSSETO 117 LIVORNO 7 LUCCA 18 MASSA 92 PISA 18 PRATO 4 PISTOIA 119 SIENA
10 DELIBERAZIONE 926/2007 RISULTATI -4 Tabella 1: Numero di volpi rinvenute morte e conferite a IZSLT. Provincia ANNO ANNO ANNO TOTALE AREZZO FIRENZE GROSSETO???? LIVORNO LUCCA MASSA PISA PRATO PISTOIA SIENA
11 DELIBERAZIONE 926/2007 FATTORI CRITICI -1 Mancato raggiungimento in alcune Province del numero di cinghiali abbattuti per il consumo domestico privato campionati sufficiente ad escludere che la prevalenza del parassita superi il limite imposto dal Reg. 2075/2005 (cfr. con una probabilità del 95% una prevalenza dello 0,5%); Diminuzione in corso d opera del controllo di categorie di animali potenzialmente a rischio (suini macellati per autoconsumo, cinghiali abbattuti a caccia per il consumo privato, volpi ed altri carnivori selvatici); Dinamiche commerciali sommerse o di altra natura (banchetti di beneficienza, sagre, etc.) legate alla carne di cinghiale; -09
12 DELIBERAZIONE 926/2007 FATTORI CRITICI -2 Alcune azioni previste rimaste esclusivamente sulla carta (p.e. cattura di selvatici indicatori) cfr. volpe miglior animale indicatore per svelare la presenza di Trichinella (spt. T. britovi); Scarso coinvolgimento di coloro che gestiscono la caccia e le popolazioni selvatiche (Amministrazioni Provinciali); Scarsa formazione sui cacciatori (cfr. Reg. CE n. 853/2004): infatti vista l impossibilità di controllare tutti i cinghiali abbattuti, necessario concentrarsi su un informazione completa e continua nei confronti dei comportamenti a rischio; Scarsa convinzione e perseveranza nell attuare il piano di monitoraggio previsto. -10
13 TRICHINELLOSI DICEMBRE 2012 Focolaio di infestazione umana da Trichine nel territorio della Azienda USL n. 2 di Lucca (zona Garfagnana); Sono stati confermati 34 casi umani riguardanti cacciatori e loro familiari; Origine dell infestazione: consumo domestico privato di salsicce crude e/o poco cotte preparate artigianalmente con carne di suino e carne di cinghiale abbattuto a caccia; L esame presso l IZS di Pisa delle suddette salsicce ha confermato l infestazione della carne di cinghiale; Tipizzazione: T. britovi; -11
14 TRICHINELLOSI FEBBRAIO 2013 Positività per Trichine diagnosticata dall IZS di Grosseto; Matrice esaminata: muscolo di un cinghiale abbattuto a caccia per l immissione in commercio delle carni; Zona di abbattimento: la Polverosa, nel Comune di Orbetello; Tipizzazione: T. pseudospiralis. -12
15 TRICHINELLOSI MARZO 2013 Positività per Trichine diagnosticata dall IZS di Arezzo; Matrice esaminata: muscolo di una volpe rinvenuta morta nei pressi di San Giuliano, nel Comune di Arezzo; Tipizzazione: T. pseudospiralis. Secondo molti campionare le volpi in pianura non aveva importanza dal punto di vista epidemiologico; La T. pseudospiralis è considerata tipica del cinghiale, mentre nella volpe la specie tipica è considerata T. britovi. -13
16 TRICHINELLOSI COSA E SUCCESSO? Fenomeni alluvionali verificatisi in Regione Toscana nel 2012 possono aver contribuito in maniera significativa all improvvisa diffusione di Trichinella spp. nel territorio regionale in quanto, durante le alluvioni, la morte di numerosi animali selvatici potenzialmente infestati da Trichine possono essere stati oggetto di predazione da parte dei cinghiali e altri mammiferi onnivori e carnivori; ALTRE IPOTESI.. Modifica delle metodiche di laboratorio? Aumento del numero dei controlli rispetto al passato? -14
17 DELIBERAZIONE 910/2013 PRELIEVO DI CAMPIONI PER TRICHINE DA: 1. Suini domestici regolarmente macellati; 2. Suini macellati a domicilio per il consumo domestico privato delle carni; 3. Equidi e cinghiali di allevamento; 4. Selvatici indicatori: i. Piano volpi; ii. Cinghiali abbattuti a caccia per l immissione sul mercato delle carni; iii. Cinghiali abbattuti a caccia per il consumo domestico privato delle carni; iv. Altri animali indicatori cacciati o rinvenuti morti sul territorio regionale conferiti alle Aziende USL. -15
18 DELIBERAZIONE 910/2013 PIANO VOLPI Numero di volpi rinvenute morte e conferite all IZS sono risultate costantemente scarse; Protocolli condivisi tra Aziende USL, IZS e Amministrazioni Provinciali per controllare tutte le volpi abbattute nell ambito dei piani provinciali in essere; Conferimento delle carcasse durante tutto l arco dell anno, controllo di tutto il muscolo tibiale anteriore o in alternativa della lingua e dei muscoli masseteri. -16
19 DELIBERAZIONE 910/2013 Tabella 5: Volpi abbattute in controllo nell'ambito dei piani di abbattimento provinciali nell anno 2013 Provincia Volpi abbattute Volpi conferite all'izs Volpi non conferite all'izs AREZZO FIRENZE GROSSETO Dato n.p LIVORNO LUCCA MASSA PISA PRATO PISTOIA SIENA
20 DELIBERAZIONE 910/2013 CINGHIALI ABBATTUTI A CACCIA PER IL CONSUMO DOMESTICO PRIVATO Campionamento da parte di ciascun capo squadra, previa adeguata formazione, di 20 cinghiali adulti (di oltre 12 mesi di età) in ambito di 4 diverse battute per ciascuna delle squadre operanti in Regione Toscana (circa 700) conferimento campione tramite Azienda USL territorialmente competente n.b. controlli a pagamento!!!!; Le carni dei cinghiali sottoposti ad esame devono essere congelate e non possono essere destinate al consumo umano fino alla comunicazione del risultato da parte dell IZS; Le carni di cinghiale destinate alla produzione di salsicce crude e salumi stagionati devono essere state controllate. -18
21 DELIBERAZIONE 910/2013 ALTRI ANIMALI INDICATORI Prelievo di campioni da altri selvatici indicatori quali carnivori (tasso, lupo), mustelidi (puzzola, faina), uccelli rapaci e corvidi prima di adesso molti non ritenevano utile il controllo degli uccelli selvatici carnivori, seppur formalmente previsto, e quindi poco incentivato a livello di laboratorio. -19
22 CASI PRATICI PROBLEMATICHE FALSI POSITIVI-1 IZS Arezzo: esame di campioni provenienti da un pool di 20 cinghiali cacciati in data Per gentile concessione dell IZSLT sez. Arezzo -20
23 CASI PRATICI PROBLEMATICHE FALSI POSITIVI-2 IZS Firenze: esame di campioni provenienti da un pool di 10 cinghiali cacciati in data Per gentile concessione dell IZSLT sez. Arezzo -21
24 CASI PRATICI PROBLEMATICHE FALSI POSITIVI-3 Adeguata formazione del personale per evitare falsi negativi (incapacità di eseguire correttamente la digestione o di leggere il sedimento) e falsi positivi (incapacità dell operatore di distinguere il parassita da altri nematodi, da fibre muscolari indigerite, altri contaminanti occasionali) cfr. proficiency test che sono di laboratorio e non di operatore; Possibilità di non avere una risposta certa e definitiva alla presunta positività; Conseguenti problematiche di Sanità Pubblica Veterinaria. -22
25 EPISODIO DI AREZZO -23
26 EPISODIO DI AREZZO marzo 2013: conferimento all IZSLT sez. Arezzo della carcassa di una volpe deceduta in seguito alle lesioni conseguenti all urto con un autoveicolo nei pressi di San Giuliano, paese a circa 5 km dal centro di Arezzo; marzo 2013: positività a Trichinella spp. comunicata dall IZS Lazio e Toscana sez. Arezzo ed invio delle larve all ISS per la tipizzazione; marzo 2013: convocazione straordinaria del tavolo tecnico tra l Amministrazione Provinciale, l Azienda USL 8 Arezzo, l Istituto Zooprofilattico Lazio e Toscana piano straordinario di monitoraggio; aprile 2013: tipizzazione dell ISS che identifica la presenza di larve di T. pseudospiralis agosto 2013: Termine del piano straordinario. -24
27 EPISODIO DI AREZZO 1. Zona con considerevole sviluppo di infrastrutture urbane e industriali, vicino a centri abitati, raccordo autostradale, ferrovia; 2. Buona parte dell area limitrofa al luogo di rinvenimento è sottoposta a divieto di caccia; 3. Nelle immediate vicinanze nessuna squadra di caccia al cinghiale, area di caccia di squadra autorizzata più vicina a 2 km dal luogo di ritrovamento abbattuto un solo cinghiale nel mese di dicembre a circa 3 km dal luogo di repere; -25
28 EPISODIO DI AREZZO 4. Presenza di volpi relativamente ridotta e concentrata nelle immediate vicinanze del canale Maestro della Chiana; 5. Nelle vicinanze di tale canale si rileva la presenza di specie sinantrope (corvidi, ratti e gabbiani) nei pressi era dislocata fino a pochi anni fa una discarica; -26
29 EPISODIO DI AREZZO PROVVEDIMENTI Controllo di tutti i cinghiali abbattuti ai sensi dell art. 37 della Legge Regionale n. 3/1994 (caccia di selezione) all interno dell intera Provincia; 2. Controllo di tutte le carcasse di volpi, lupi e tassi rivenute all interno dell intera Provincia; 3. Comunicazione a tutti i cacciatori, tramite le ATC di riferimento, della situazione in atto e delle misure precauzionali; 4. Comunicato stampa ai principali organi di informazione; -27
30 EPISODIO DI AREZZO PROVVEDIMENTI Nella zona buffer individuata, avente un raggio di 5 km dal punto di rinvenimento della volpe, le seguenti misure aggiuntive: Controllo mirato di animali sinantropi (cornacchie ed altri volatili); Monitoraggio della popolosità di animali sensibili presenti; Interventi di controllo straordinario su animali sensibili (cinghiali, volpi); Piano di monitoraggio dei ratti in zona. Termine del piano straordinario 30/08/2013 data in cui saranno discussi e resi disponibili i risultati -28
31 EPISODIO DI AREZZO COMUNICATO STAMPA -29
32 EPISODIO DI AREZZO RISULTATO PIANO STRAORDINARIO DI CAMPIONAMENTO dati aggiornati al 30 settembre 2013 SPECIE SOGGETTI CAMPIONATI IN TUTTA LA PROVINCIA SOGGETTI CAMPIONATI BUFFER POSITIVITA VOLPE Cane 2 0 Cinghiale * Cornacchia Grigia 2 2 Gatto 1 1 Istrice 1 0 Lupo 4 1 Puzzola 1 1 Tasso 8 2 Volpe 82 5 Totale * Interventi art. 37 L.R. 3/94 dal 15/3/2013 al 22/9/
33 EPISODIO DI AREZZO CONCLUSIONI Nessun nuovo caso di Trichinellosi è stato trovato né in Provincia, né all interno della zona buffer di rinvenimento; Ciclo silvestre del parassita legato a determinate specie (ruolo dei ratti?) ed a condizioni che si vengono a verificare in determinati momenti in areali ben definiti; Il rinvenimento del parassita è assolutamente sporadico; Impossibile pensare di eradicare la Trichinellosi (cfr. anche la CEE ne ha preso atto vedi Reg. CE 216/2014) ma necessario implementare il controllo dei fattori di rischio: la carne di cinghiale, se consumata cruda o poco cotta, deve essere controllata così come quella di suini allevati allo stato brado; Controllo mirato su selvatici indicatori: volpi, tassi, lupi; Controllo su uccelli selvatici carnivori? Da rivalutare.. -31
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157 all A.O.U. di Careggi per lo svolgimento di tali funzioni tramite il Centro Alcologico Regionale.
110.000,00 sul capitolo n. 26057 (classificato Fondo sanitario indistinto ) del Bilancio gestionale 2013 che presenta la necessaria disponibilità; Vista la nota n. DGPRE/0004108-P-1.3.b.i.2 del 15 febbraio
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