Il Sistema Nazionale di Valutazione: un occasione per far crescere la scuola italiana
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1 Il Sistema Nazionale di Valutazione: un occasione per far crescere la scuola italiana Milano 21 Novembre 2013 Angelo Paletta Alma Mater Studiorum Università di Bologna
2 RENDICONTAZIONE SOCIALE Il Bilancio sociale è un processo volontario attraverso il quale una scuola definisce e condivide con egli stakeholder le scelte, i risultati e le risorse in rapporto alla missione, alla visione ed ai valori etici posti a fondamento della propria attività. Il Bilancio sociale presuppone il concetto di responsabilità ed il dovere di coinvolgimento a tutto campo degli stakeholder, dall analisi dei bisogni e delle aspettative alla costruzione del consenso intorno alle scelte, fino al monitoraggio ed alla comunicazione dell effettiva creazione di valore pubblico.
3 Gli SCOPI e le OPPORTUNITA cosa abbiamo imparato 1. Favorire il coordinamento interistituzionale sulle politiche di sviluppo locale a base territoriale, facendo del bilancio sociale uno strumento di governance per dialogare con i molti interlocutori sociali che condividono con la scuola tali responsabilità. 2. Creare le condizioni reputazionali rispetto a richieste di fondi (fund raising) che le scuole già da tempo avanzano alle famiglie e ad altri stakeholder e che per il futuro rappresenta un tema centrale di sviluppo della scuola a causa della riduzione di finanziamenti pubblici 3. Promuovere un senso diffuso di responsabilità per dimostrare l impegno alla sostenibilità della missione educativa e per accrescere la legittimazione sociale della scuola e del personale nei confronti di tutti gli stakeholder, interni ed esterni. 4. Portare a sistema esperienze in molti casi già avviate in merito ai sistemi di gestione della qualità e all autovalutazione di istituto, riconoscendo nel bilancio sociale l epilogo di un ciclo unitario di gestione della performance scolastica
4 Il bilancio sociale come strumento di Governance su base territoriale Nel modello di governance distribuita la scuola è obbligata a influenzare ambiti decisionali determinanti fuori dal suo controllo diretto: politiche di pianificazione dell offerta e della rete formativa territoriale (indirizzi di studio, localizzazione geografica e dimensionamento) politiche locali per il diritto allo studio (libri di testo, sussidi e agevolazioni di accesso al servizio scolastico) accordi territoriali per le azioni d integrazione e di promozione del successo formativo (mediazione culturale, orientamento, prevenzione della dispersione scolastica, alternanza scuola lavoro, sostegno alla disabilità) adeguamento delle infrastrutture (spazi, attrezzature, ecc.) coordinamento e funzionalità dei servizi di supporto alla scuola (trasporti, mensa, pre e post scuola, ecc.) assegnazione di risorse umane e finanziarie
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6 Education Governance in OECD Countries
7 C o u Netherlands England Czech Republic Belgium (Fl.) Estonia Hungary Slovak Republic Iceland Scotland Sweden Slovenia Australia Korea Denmark OECD average Italy France Austria Spain Portugal Germany Japan Turkey Norway Mexico Luxembourg Education Governance in OECD Countries 100 Share of decisions taken at the school level (2003, 2007, 2011)
8 Il nuovo SNV (DPR 28 marzo 2013, n. 80) Piano di Miglioramento
9 Legge 4 marzo 2009, n. 15 La logica del decreto 150/09 Responsabilità dei risultati Qualità Produttività Merito Trasparenza Monitoraggio e eventuali interventi correttivi Collegamento tra gli obiettivi e l'allocazione delle risorse b c Definizione e assegnazione degli obiettivi, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori Utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito a f Rendicontazione e d Misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale
10 Il piano di miglioramento delle scuole Identità istituzionale Missione, Visione, Valori Obiettivi strategici selettivi, centrati sugli apprendimenti degli studenti, ambiziosi, realizzabili con impegno, temporalmente definiti, falsificabili Pianificazione dell Implementazione Coerenza e consonanza tra: Obiettivi strategici Organizzazione Clima educazionale Pratiche educative
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12 La missione e gli obiettivi strategici della scuola SEC SEC Conoscenze disciplinari Padronanza del Curriculum d istituto Valori, conoscenze, comportamenti di cittadinanza attiva Sapere esperienzale Capacità d utilizzo delle conoscenze attraverso l esperienza del fare Competenze trasversali (motivazioni, atteggiamenti,, capacità organizzative in senso lato) SEC SEC
13 La visione La visione della leadership sulla scuola del futuro E una visione intorno alla creazione di valore pubblico
14 Ambiente fisico, normativo, sociale, economico, tecnologico e culturale Ambiente fisico, normativo, sociale, economico, tecnologico e culturale Contesto organizzativo Conoscenza Esperienza Dirigente scolastico Valori Credenze Instructional Leadership Transformational Leadership Administrative Leadership Nucleo tecnico-operativo Qualità dell insegnamento e Ambiente di apprendimento Partecipazione e coinvolgimento degli studenti Esiti formativi e Apprendimenti degli studenti Conoscenze Esperienze Studenti Valori Credenze
15 La visione di sviluppo disegna l organizzazione del futuro per contestualizzare la missione educativa nel tempo e rispetto alla comunità di appartenenza Sistema di management Clima educazionale Risultati DIREZIONE Leadership MOTIVAZIONI Esiti formativi e apprendimenti degli studenti PRATICHE PROFESSIONALI Angelo Paletta Università di Bologna
16 Obiettivi strategici e obiettivi operativi Gli obiettivi strategici sono direttamente collegati alla missione istituzionale (rispondono alla domanda: perché esiste la scuola?) Gli obiettivi operativi sono strumentali al perseguimento degli obiettivi strategici (rispondono alla domanda: come intendo raggiungere gli obiettivi strategici?) Gli obiettivi operativi sono sviluppati attraverso scelte educative, organizzative e relazionali, in una mappa strategica che collega: processi didattici primari e di supporto, sviluppo delle risorse umane, coinvolgimento e partecipazione degli stakeholder, sviluppo organizzativo
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18 I rischi della rendicontazione sociale Progetti alla ricerca di strategie Focus su input e output rispetto ad outcome e impatti Ranking Misure forti sugli apprendimenti di base per promuovere scelta della scuola e competizione (quasi mercato) Apparire per esistere Valore simbolico e strumentale della comunicazione agli stakeholder Equilibrare specificità e confrontabilità
19 Linee guida per il bilancio sociale: Ufficio Scolastico Regionale Lombardia definire la propria identità istituzionale e gli obiettivi strategici perseguiti 1. comunicare agli stakeholder gli obiettivi della scuola e i suoi risultati 1. tener conto del punto di vista degli stakeholder, interni ed esterni, e costruire un autentica condivisione sugli scopi della scuola e sulle sfide del cambiamento 1. collegare agli obiettivi strategici i relativi indicatori per misurare le attese di risultato e i risultati effettivamente raggiunti
20 Linee guida per il bilancio sociale (2) 5. rendicontare gli apprendimenti degli studenti anche in relazione ai dati forniti dal sistema nazionale di valutazione 6. rendicontare le risorse economiche e finanziarie sulla base dell anno scolastico, coniugando il ciclo amministrativo delle entrate e delle spese con le scelte didattiche ed organizzative assunte dalla scuola 7. bilanciare le risorse disponibili con la visione strategica della scuola, rendendo leggibili le risorse rispetto alle scelte e ai risultati
21 Struttura del bilancio sociale Parte L Identità prima istituzionale Parte seconda Parte terza Parte quarta Parte quinta Gli Stakeholder Le scelte educative e i risultati Siamo qui per raggiungere quali scopi? Con chi condividiamo le responsabilità educative e gestionali? Quali sono i fondamenti valoriali? Chi vogliamo diventare? 1.1 Mission, vision valori 1.2. Contesto 1.3 Offerta formativa 1.4 Governance condivisa 1.5. Organizzazione Chi sono i nostri stakeholder? Come sono coinvolti? Cosa pensano di noi? Quanto sono soddisfatti per il nostro lavoro? 2.1 I nostri studenti 2.2 Le famiglie 2.3 Il personale docente 2.4 Il personale tecnico amministrativo 2.5 Le reti di scuole 2.6 Gli enti pubblici territoriali 2.7 I fornitori 2.8 I partner della comunità territoriale Quali erano i nostri obiettivi educativi e quali risultati abbiamo raggiunto? Mettendo in atto quali scelte didatticopedagogiche? 3.1 Esiti formativi 3.2 Competenze di base 3.3 Equità degli esiti 3.4 Risultati a distanza 3.5. Qualità dell insegnamento La gestione dei servizi Che cosa facciamo e come siamo organizzati, per presentarci ai nostri stakeholder come un ambiente lavorativo e un partner efficiente, efficace, giusto, trasparente? 4.1 Gestione dei servizi generali e amministrativi 4.2 Gestione dei servizi tecnici e ausiliari 4.3 Gestione delle infrastrutture La gestione delle risorse economiche e finanziarie 4.4 I servizi al territorio Siamo capaci di legittimarci nei confronti degli stakeholder diversificando i fondi disponibili? Gestiamo le risorse rispettando condizioni di efficienza efficacia ed economicità?
22 Partire dai risultati
23 Grazie per l attenzione!
24 Esiti formativi e apprendimenti Successo scolastico - rimanda agli esiti degli studenti e alla padronanza del curriculum della scuola Competenze di base sono competenze di tipo generale, trasferibili a differenti compiti, rilevanti per la formazione e la preparazione generale della persona (es. competenze linguistiche, matematiche, di cittadinanza come le competenze sociali e civiche e la competenza digitale) Equita degli esiti - rimanda alla necessità di assicurare a tutti i propri studenti il raggiungimento di alcuni livelli essenziali di competenza necessari per la partecipazione attiva alla vita sociale e allo sviluppo professionale Risultati a distanza rimanda alla riuscita degli studenti al termine del percorso scolastico, nei successivi percorsi di studio e nel mondo del lavoro (efficacia formativa)
25 Pratiche educative Selezione dei saperi, scelte curricolari e offerta formativa - Individuazione del curricolo fondamentale a livello di istituto e capacità di rispondere alle attese educative e formative provenienti dalla comunità di appartenenza. Attività opzionali ed elettive che arricchiscono l offerta curricolare. Progettazione della didattica e valutazione degli studenti - Modalità di progettazione didattica, monitoraggio e revisione delle scelte progettuali impiegate dagli insegnanti. Predisposizione delle condizioni organizzative di esercizio del lavoro d aula (es. spazi, tempi, regole, attori). Modalità impiegate per valutare i livelli di apprendimento degli allievi. Sviluppo della relazione educativa - Attenzione alla dinamica relazionale tra allievi e insegnanti Inclusione, integrazione, differenziazione dei percorsi - Strategie di gestione delle diverse forme di diversità, adeguamento dei processi di insegnamento e apprendimento ai bisogni formativi di ciascun allievo nel lavoro d aula e nelle altre situazioni educative. Continuità e orientamento - Attività per garantire la continuità dei percorsi scolastici. Attività finalizzate all orientamento personale, scolastico e professionale degli allievi.
26 Ambiente organizzativo per l apprendimento Identità strategica e capacità di direzione della scuola (leadership) - Identificazione e condivisione della missione, dei valori e della visione di sviluppo dell istituto. Stile di direzione, modalità di gestione della scuola da parte del dirigente e dei suoi collaboratori. Promozione di una comunità professionale che cerca il coinvolgimento e l impegno proattivo del personale. Gestione strategica delle risorse - Capacità della scuola di allineare le risorse alle priorità strategiche, catalizzando le energie intellettuali interne, i contributi e le risorse del territorio, le risorse finanziarie e strumentali disponibili verso il perseguimento degli obiettivi strategici d istituto. Sviluppo di sistemi di informazione e comunicazione a supporto dei processi didattici e organizzativi Sviluppo professionale - Capacità della scuola di prendersi cura delle competenze del personale, investendo nella formazione e promuovendo un modello organizzativo collegiale per far crescere il capitale professionale dell istituto Capacità di governo del territorio e rapporti con le famiglie - Capacità della scuola di proporsi come partner strategico di reti territoriali e di coordinare i diversi soggetti che hanno responsabilità per le politiche dell istruzione nel territorio. Capacità di coinvolgere le famiglie. Attività di autovalutazione - Attività di autovalutazione d istituto e forme di controllo e monitoraggio (es. pianificazione strategica, misurazione delle performance, rendicontazione sociale).
27 L idea di buona scuola Esiti formativi e apprendimenti (conoscenze, competenze, valori degli studenti Sostenibilità economico finanziaria della scuola e delle comunità di appartenenza Qualità dell insegnamento Ambiente organizzativo per l apprendimento (leadership, sistema di management, clima educazionale) Immagine e Reputazione della scuola rispetto alle attese degli stakeholder Identità istituzionale (missione, valori, visione)
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