Il bilancio sociale quindi non è: Un bilancio obbligatorio Un bilancio fiscale Un bilancio di previsione processo rende conto

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1 BILANCIO SOCIALE Il Bilancio sociale è uno strumento attraverso il quale l amministrazione ha l opportunità di spiegare al cittadino e a tutti i suoi interlocutori come sono state impiegate le risorse in un determinato periodo di tempo, illustrando attività svolte, servizi erogati e risultati raggiunti. Il bilancio sociale quindi non è: Un bilancio obbligatorio perché non è previsto dalla legge Un bilancio fiscale perché analizza i dati economici per la sua efficacia Un bilancio di previsione perché analizza dati e risorse a consuntivo Si tratta di uno strumento volontario in corso di diffusione presso le pubbliche amministrazioni, promosso e disciplinato dal Dipartimento Funzione Pubblica con Direttiva del 17 febbraio 2006; che così lo definisce:... è l esito di un processo con il quale l amministrazione rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell impiego di risorse in un determinato periodo... Il bilancio sociale quindi è: Volontario lo si fa per scelta Un rendiconto Elabora dati consuntivi annuali o di mandato Strumento di relazione tra organo politico e cittadinanza

2 Il Bilancio sociale è quindi il frutto di un processo che deve coinvolgere sia la struttura interna che i portatori di interessi dell Ente, in quanto beneficiari delle politiche dell Ente. I cittadini portatori di interesse sono chiamati a: comprendere valutare forma e contenuti della rendicontazione Tale processo, integrato nel ciclo di formulazione e attuazione delle politiche può portare ad una riprogrammazione dinamica e partecipata delle risorse e degli obiettivi dell Amministrazione, concorrendo a rendere l azione amministrativa più efficace, efficiente e trasparente. A COSA SERVE IL BILANCIO SOCIALE? Se svolto attraverso un azione dinamica e partecipata a rendere l azione amministrativa più : EFFICACE EFFICIENTE TRASPARENTE

3 BILANCIO SOCIALE o RENDICONTAZIONE SOCIALE? Attraverso il BILANCIO SOCIALE, l Amministrazione pubblica si impegna nello sviluppo di un processo improntato sulla responsabilità, la trasparenza e l attendibilità, intesa, dalla traduzione letterale del termine inglese accountability, come disponibilità a rendere conto. DA DOVE SI PARTE??? ACCOUNTABILITY Dal principio di DISPONIBILITA A RENDERE CONTO L obiettivo del rendere conto alla cittadinanza e alle sue forme organizzate (associazioni, sindacato, comitati ecc.) di quanto e come l Amministrazione comunale abbia perseguito, anno dopo anno, lo sviluppo economico, sociale e territoriale e abbia dunque impiegato le risorse pubbliche a sua disposizione, ha portato, attraverso l elaborazione dei bilanci sociali, a offrire uno strumento volontario di informazione e di valutazione che oggi rientra tra le buone prassi di rilievo nazionale. A CHI? ALLA CITTADINANZA DI CHE COSA?? DI QUANTO E COME L amministrazione abbia SOSTENUTO / PERSEGUITO lo sviluppo ECONOMICO e SOCIALE del proprio territorio Se la scarsità delle risorse è stata la caratteristica dominante di questi anni di mandato, (in particolare dal 2010 per tutte le amministrazioni pubbliche in genere) altrettanto scarso è stato però l impegno nel documentare gli sforzi organizzativi e gestionali che hanno permesso di garantire i servizi erogati, tralasciando, molto spesso gli obiettivi rilevanti quali la qualità e l equità.

4 DISPONIBILITA A RENDERE CONTO VUOL DIRE: DISPONIBILITA AD ESSERE VALUTATI L organo politico da disponibilità ad essere valutato per le sue AZIONI e PROGETTI INTERVENTI e SERVIZI Che i bilanci sociali hanno il compito di mettere in evidenza attraverso non solo le analisi economiche ma e sopratutto le analisi di impatto sociale: efficienza ed efficacia delle azioni. Il processo di rendicontazione DEVE partire in primo luogo dalla volontà politica POI dalla preziosa e fattiva collaborazione di tutti i servizi dell Ente, delle società partecipate ed erogatrici di servizi, nonché IN FINE dai portatori di interessi raccogliendo un patrimonio di informazioni e dati sul proprio territorio per arrivare ad un percorso di apprendimento e di miglioramento sociale in termini di azioni, progetti, interventi e servizi. Che cosa rappresenta la rendicontazione sociale? Rappresenta la VERIFICA DELLA MISSION POLITICA ossia la misurazione dei risultati rispetto agli obiettivi di programma; In termini di pubblica amministrazione: la misurazione dell efficacia ed efficienza In termini di portatori di interessi : la qualità e l equità dell azione pubblica In ultima analisi possiamo dire che si analizza - valuta la: CAPACITA DI GOVERNO

5 1. Si parte dalla dimensione PERSONE ANALISI STRUTTURATA DELLA POPOLAZIONE Dato il numero di abitanti, questo deve essere analizzato nel tempo (per esempio un decennio) per vederne il trend di emigrazione ed immigrazione poi suddividerlo per fasce di età e per genere, famiglie o singoli, italiani o stranieri di cittadini occupati e disoccupati, pensionati, disabili ecc. Questo mi permetterà di valutare se il mio territorio è in CRESCITA o in CALO demografico Se dall analisi delle fasce di età ho un aumento di quella scolare dovrò rivolgere la mia analisi ad esempio a servizi del tipo: scolastici mensa biblioteca/ludoteche sport trasporto centri estivi linea internet /wii- fi 2. Si prosegue con la dimensione TERRITORIO Naturalmente questi servizi li devo gestire rispetto alla MORFOLOGIA DEL TERRITORIO Sono un comune territorialmente piccolo, pianeggiante, vicino ad una cittadina o capoluogo di provincia? Sono un territorio montano con diverse frazioni non collegate tra loro? Il mio territorio è a vocazione AGROCOLA, TURISTICA, INDUSTRIALE ecc. 3. Si prosegue con la dimensione ECONOMICA Parto dalla dimensione contabile già adottata dall ente quindi dal CONTO CONSUNTIVO e ne estrapolo la parte che ho destinato ai sevizi/settori sociali.

6 Prendo il QUANTO a livello di risorsa economica e dico COME lo ho speso Dovrei analizzare il QUANTO rendicontando la provenienza ossia FONDI PROPRI o TRASFERIEMENTI stato /regione Dovrei analizzare il COME rendicontando l USO delle risorse dispetto ai SERVIZI 4. Si prosegue con la dimensione COMUNICATIVA Alla fine si elaborano questi dati in modo da costruire banche dati omogenee e aggiornate per poter formulare indicatori, utili al fine del controllo di gestione e di quello strategico, confrontandoli con quelli di altre aree omogenee o anche quelli a livello nazionale, Dopodiché si dovrebbero fornire informazioni sulle dinamiche e i bisogni sociali, ed è proprio in questo momento che gli interlocutori definiti portatori di interesse (cittadini, associazioni ecc.) entrano in gioco per formulare proposte di miglioramento circa i parametri e gli indicatori utilizzati dall Amministrazione per la rendicontazione e la presentazione dei dati; individuare nuove aree di collaborazione, anche per la creazione di banche dati comuni, ai fini di un miglior controllo delle attività sul territorio. esprimere valutazioni, in termini di chiarezza, leggibilità, completezza e rispondenza dei contenuti;

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