STUDIO LEGALE CARNELLI
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1 11100 AOSTA - VIA LOSANNA CHATILLON - VIA CHANOUX 102 TEL FAX MAIL segreteria@studiolegalecarnelli.eu - PEC avvpiercarlocarnelli@cnfpec.it n prot. Aosta 11 settembre 2013 Spett. CELVA Servizio ADHOC P.zza Narbonne n A O S T A RICHIESTA PARERE COMUNE DI SAINT VINCENT MATERIA: ARGOMENTI: URBANISTICA E EDILIZIA Destinazione d uso Individuazione Variazione da laboratorio artigianale a palestra privata Ammissibilità Al Comune di Saint Vincent è stato richiesto un permesso di costruire per cambio di destinazione d uso, con opere interne, da laboratorio artigianale a palestra privata; la gestione di quest ultima verrebbe affidata ad una associazione sportiva dilettantistica senza scopo di lucro. Il fabbricato interessato all intervento si trova in zona urbanistica C2 del vigente PRGC, in cui sono ammesse le seguenti destinazioni:residenziale, ricettiva, agricola per quanto non in contrasto con la residenza, servizi pubblici e di pubblico interesse, artigianato di servizio le cui attività non producano alcun tipo di inquinamento ambientale. 1
2 Si chiede parere se la variazione richiesta sia compatibile con una delle destinazioni ammesse dal Piano Regolatore, ed inoltre, a sensi del art 73 della LR 11/98, a quale categoria corrisponde una palestra privata. I. L esercizio di una palestra consiste nella prestazione di un servizio sportivo attraverso l uso di un immobile e di una serie di attrezzature, e va ricondotto alle attività dirette alla prestazione di servizi, ossia alle attività artigianali così come generalmente definite dalla normativa, in primo luogo la Legge n. 443 dell'8 agosto Le prescrizioni di PRGC di Saint Vincent configurano la C2 come una cd. zona mista, pacificamente ammessa (Cfr. T.A.R. Lazio Roma, sez. II 12/09/2011 n T.A.R. Emilia Bologna, sez. I, 14 gennaio 1999, n T.A.R. Lombardia Milano, sez. II, 12 maggio 1990, n. 358 ecc.) nella quale è stata introdotta la destinazione ad artigianato di servizio, rientrando in tale ambito quelle attività artigianali al servizio della residenza da individuarsi, in via esemplificativa, nelle lavanderie, panetterie, pasticcerie, parrucchieri, calzolai, le piccole riparazioni, ecc.. Precedenti giurisprudenziali in termini collocano nella categoria artigianato di servizio anche l esercizio dell attività di palestra (Cfr. C.d.S. IV 5226/ T.A.R. Toscana III n dd. 10 ottobre 2003 ecc.). Poiché si ritiene che La individuazione dall ambito delle attività produttive - tra le quali si colloca la c.d. macrocategoria artigianale - di particolari attività artigianali connotate dalla loro immediata funzionalizzazione alla residenza e assimilabili a quelle commerciali di vendita al dettaglio, comporta in modo del tutto naturale che l utilizzazione di un immobile, già a destinazione artigianale, come palestra, ossia come attività artigianale posta al servizio della resi- 2
3 denza, si configuri anche come passaggio tra destinazioni d uso urbanisticamente rilevanti (Cfr. C.d.S. Sez. IV n. 226/ cit.), un passaggio da destinazione artigianale a destinazione artigianale di servizio, attese la particolarità di quest ultima e le implicazioni in punto carico urbanistico, accesso, standards, ecc., è urbanisticamente rilevante, e si rende possibile solamente in presenza di una destinazione ammessa dal PRGC. Ma nel caso in esame detta destinazione è, appunto, presente nella disciplina della Zona C2, onde il passaggio è legittimabile. Direi quindi, in ragione dei principi evidenziati, che l attività di palestra di cui al quesito è compatibile con la destinazione artigianato di servizio le cui attività non producano alcun tipo di inquinamento ambientale. II. Fra quelle elencate dall art. 73 LR 11/98, la categoria che meglio pare inquadrare una palestra privata è quella individuata alla lettera l): destinazione ad attività sportive, ricreative e per l impiego del tempo libero, richiedenti spazi specificatamente destinati ad attrezzature, impianti o servizi, o apposite infrastrutture. Se anche private e gestite senza scopo di lucro da società dilettantistiche, le palestre integrano strutture di rilevanza funzionale sul piano urbanistico, al di là della loro dimensione o configurazione, ospitando attività che comportano un flusso continuo di clientela e che presentano, dunque, particolari esigenze in termini di traffico e di parcheggi; che si prevedano, allora, spazi specificamente destinati ad attrezzature, impianti o servizi, o apposite infrastrutture, direi che è una prescrizione mirata non solo a realtà pubbliche o connesse a impianti scolastico-sportivi, ma ad ogni immobile edificato o convertito a pale- 3
4 stra, dal momento che la sua presenza e la sua funzionalità vanno ad incidere sul contesto. Mi preme un osservazione, a questo punto: vero che il PRGC di Saint Vincent non contempla per la Zona C2 le categorie raggruppate nella lettera l) dell art. 73 LR 11/98. Ma si è visto che è presente, invece, la destinazione ad artigianato di servizio nella quale comunque rientra, per quanto ho evidenziato al capo I. che precede, l attività di gestione di una palestra. Ora, quest ultima altro non è che una specificazione della macrocategoria ad usi ed attività produttive artigianali e industriali, presente nell art. 73 della LR 11/98 alla lettera e). E noto che se un comune, nell esercizio della discrezionalità riconosciutagli, non può creare altre categorie generali oltre quelle elencate dalla legge (Cfr. T.A.R. Valle d'aosta, 13/12/1997, n. 169), può tuttavia, nell ambito delle categorie indicate dalla legislazione regionale di riferimento, stabilire ulteriori articolazioni o specificazioni. La prescrizione di piano in questione (artigianato di servizio) è dunque perfettamente allineata ad una categoria prevista legislativamente, anche se non è quella che appare più pertinente, e per tanto non è improprio né forzato utilizzarla per assentire una palestra. Del resto, in senso più ampio, una qualificazione come attività artigianale di servizio, o una qualificazione come attività sportiva richiedente spazi da 4
5 destinarsi ad attrezzature, impianti o servizi, sotto il profilo delle destinazioni d uso e degli effetti sul contesto urbanistico sono evidentemente assimilabili, essendo fra l altro entrambe immediatamente funzionali alla residenza. Mi pare allora che la prescrizione di PRGC per cui è questione (artigianato di servizio), con riferimento all insediamento di una palestra, possa ritenersi come pienamente compatibile, in via interpretativa, anche con le categorie di cui alla lettera l) dell art. 73 LR 11/98. A disposizione per ogni ulteriore chiarimento o integrazione, ringrazio per l opportunità, ed invio il mio saluto cordiale - Avv. Piercarlo Carnelli - 5
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