REPUBBLICA ITALIANA. In Nome del Popolo Italiano LA CORTE DEI CONTI. Sezione Giurisdizionale Regionale dell Umbria S E N T E N Z A

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1 Sentenza N.72/2016 REPUBBLICA ITALIANA In Nome del Popolo Italiano LA CORTE DEI CONTI Sezione Giurisdizionale Regionale dell Umbria composta dai seguenti Magistrati: Dott. Angelo Canale Dott.ssa Acheropita Mondera Dott. Francesco Belsanti Presidente Consigliere rel. Primo Referendario ha pronunciato la seguente S E N T E N Z A nel giudizio di responsabilità promosso dalla locale Procura regionale nei confronti del Sig. BIANCHINI David, nato a Nocera Umbra (PG) il 21 agosto 1951 ed ivi residente in Via Garibaldi n. 42, C. F. BNC DVD 51M21 F911R, rappresentato e difeso dall Avv. Marzio Vaccari, presso il cui studio in Perugia, Via Baldo n. 7, ha eletto domicilio. Visto l atto introduttivo del giudizio, iscritto al n del registro di Segreteria, e tutti gli altri atti e documenti della causa. Uditi, alla pubblica udienza del 21 settembre 2016, con l assistenza del Segretario, dott.ssa Paola Paternoster; il relatore, nella persona del Cons. Acheropita Mondera; il P.M., nella persona del Vice Procuratore generale, dott. Pasquale 1

2 Principato; l Avv. Marzio Vaccari, per il convenuto. Svolgimento del processo 1) - Con atto di citazione del 31 marzo 2016, la Procura Regionale ha convenuto in giudizio il Sig. BIANCHINI David, in qualità di Assessore pro tempore del Comune di Nocera Umbra, per ivi sentirlo condannare alla somma di ,00, oltre rivalutazione monetaria, interessi legali e spese di giustizia, per avere causato un danno all immagine al predetto Ente locale, conseguente ad una condotta delittuosa posta in essere dallo stesso, accertata attraverso un processo penale, conclusosi con sentenza definitiva di condanna. 1.2) Dall atto introduttivo del giudizio, si evince che i fatti per i quali il predetto è stato convenuto sono i seguenti. Da alcuni articoli di stampa del 27 febbraio 2004, in particolare dal quotidiano Il Corriere dell Umbria, la Procura regionale è venuta a conoscenza della pendenza di un procedimento penale, nei confronti di due Assessori del Comune di Nocera Umbra, il Sig. David Bianchini ed il Sig. Sandro Picchiarelli. I suddetti Amministratori sono stati rinviati a giudizio, su richiesta della Procura della Repubblica preso il Tribunale di Perugia, per il delitto p. e p. dagli articoli 110, 317, e 56 del codice penale, perché, in concorso tra loro, nella qualità di Assessori dell Amministrazione Comunale di Nocera Umbra (il Bianchini quale Assessore alla Ricostruzione ed il Picchiarelli 2

3 quale Assessore al Personale), abusando della loro qualità e dei loro poteri, al fine di favorire Malacchi Enzo e Fischi Giampaolo, compivano atti idonei, diretti in modo non equivoco, a costringere ed a indurre Toni Amelia e Carboni Alvaro a non sostenere le prove dei concorsi interni per la progressione verticale alle qualifiche di istruttore direttivo alla Sezione Urbanistica Ordinaria ed alla Sezione Manutenzione e Lavori in Economia, senza riuscire nell intento, per cause indipendenti dalla loro volontà. Il giudizio penale, svoltosi a carico dei due Assessori, ha avuto il seguente esito: il Sig. Picchiarelli è stato assolto per non aver commesso il fatto, con sentenza n. 06/10562 del 16 settembre 2006, divenuta irrevocabile il 18 dicembre 2006; il Sig. Bianchini è stato condannato in primo grado con sentenza n. 503 del 1 giugno 2005 del Tribunale di Perugia, confermata dalla sentenza della Corte d Appello di Perugia n. 791 del 12 settembre 2013, divenuta irrevocabile in data 28 dicembre In conseguenza dei predetti fatti, la Procura regionale ha ritenuto che sia derivato un danno all immagine all Amministrazione comunale, quantificato in ,00, attribuibile alla responsabilità del Sig. Bianchini David, provvedendo ad emettere nei suoi confronti l atto di citazione in giudizio. 1.3) La citazione dà atto dell emissione dell invito a 3

4 dedurre e della presentazione di deduzioni scritte da parte del Sig. Bianchini (pag. 4 dell atto di citazione). 2) Il convenuto si è costituito con l assistenza dell Avv.to Marzio Vaccari, in data 1 settembre 2016, avversando la pretesa attorea ed eccependo quanto segue. In tema di an del danno, la difesa del Sig. Bianchini ha ricordato che la legge n. 190 del 2012 ha modificato il delitto di concussione, limitandolo alle sole condotte di tipo costrittivo, facendo rifluire quelle di tipo induttivo nel meno grave reato di induzione indebita, di cui all articolo 319 quater c.p. (pag. 2 delle memorie difensive del 1 settembre 2016), e, quindi, se l interessato avesse proposto ricorso in Cassazione, a seguito della sentenza di condanna delle Corte d Appello di Firenze, l entità della pena da infliggere al Sig. Bianchini sarebbe stata ridotta, in ragione della minore gravità del reato, operata con la novella legislativa del Relativamente al quantum del danno da risarcire, l Avv.to Vaccari ha rilevato che la quantificazione dello stesso, ad opera della Procura, è da considerarsi eccessiva, considerata la posizione non di rilievo dell interessato all interno dell Amministrazione comunale di Nocera Umbra e la limitata diffusione mediatica della notizia. 3) All odierna pubblica udienza, il rappresentante del convenuto ed il P.M. hanno ribadito le proprie posizioni, concludendo in conformità. 4

5 Motivi della decisione 4) Non essendo state eccepite questioni pregiudiziali, di rito o di merito, il Collegio ritiene di dovere trattare direttamente il merito della questione, ritenendo che la pretesa attorea è fondata, seppur per un importo minore di danno, rispetto a quello contestato in citazione. 5) - In primis si osserva che incontestato è il rapporto di servizio, che legava il convenuto all Amministrazione danneggiata, all epoca dei fatti, ed altrettanto certa è sia l antigiuridicità della condotta, costituente non solo un illecito amministrativo ma anche un fatto delittuoso, accertato in via definitiva e sia il nesso causale tra il comportamento contestato e l evento dannoso. A riguardo si ricorda che la definitività della condanna in sede penale fa stato nel giudizio contabile, costituendo un invalicabile limite che si dispiega nei confronti del condannato in ordine all accertamento della sussistenza del fatto ed all affermazione che sia stato l imputato a commetterlo, in applicazione dell art. 651 del c.p.p. (cfr., ex plurimis, Corte dei conti Sez. III Centrale 20 aprile 2006 n. 183, Sez. I Centrale 2 ottobre 2002 n. 336, SS.RR. 17 novembre 1993 n. 920/A). 5.1) Premesso quanto sopra, occorre verificare se, nel caso in esame, si sia verificato un danno erariale, precisamente danno all immagine, e se lo stesso sia attribuibile alla condotta del convenuto, a titolo di dolo o colpa grave. 5

6 5.2) Il Collegio ritiene che la commissione del reato di concussione, da parte di un pubblico Amministratore, nel caso di specie, Assessore di un piccolo Comune, determini una lesione dell immagine dell Ente, danneggiato da tale censurabile condotta. La vicenda dell Assessore che minaccia o induce dei dipendenti a non partecipare ad un pubblico concorso, al fine di favorire altri soggetti, genera sfiducia nelle istituzioni e discredito nei confronti dell Amministrazione Pubblica. Né rileva, ai fini dell an del danno, la qualificazione giuridica della condotta, concussione o induzione indebita, in quanto entrambi i reati sono ricompresi nel Titolo II, Libro II del codice penale, tra i delitti contro la Pubblica Amministrazione, ossia tra quei reati che, in caso di sentenza penale di condanna, legittimano l esercizio dell azione contabile per danno all immagine, ex art. 17 comma 30 ter del decreto legge n. 78 del 1 luglio 2009, convertito dalla legge n. 102 del 3 agosto Attualmente la qualificazione giuridica del reato, commesso da un pubblico dipendente o amministratore, è ancora più irrilevante, considerato che il decreto legislativo n. 174 del 26 agosto 2016, all articolo 4, lettera h), dell allegato 3 Norme transitorie ed abrogazioni, ha abrogato il primo periodo (Le procure regionali della Corte dei conti esercitano l'azione per il risarcimento del danno all'immagine subito dall'amministrazione nei soli casi previsti dall articolo 7 della 6

7 legge 27 marzo 2001, n. 9 ) dell art. 17 comma 30 ter del decreto legge n.78 del 1 luglio 2009, convertito dalla legge n. 102 del 3 agosto ) - Per quanto attiene al limitato clamor fori, contestato dal convenuto sulla base della diffusione giornalistica della vicenda solo in ambito locale, si ritiene che il clamor dipende dalla intrinseca gravità ed offensività della condotta tenuta dal convenuto, piuttosto che dalla diffusione che della condotta medesima ne dà la stampa, la quale esprime semmai solo il grado di interesse e di controllo democratico da parte dell opinione pubblica sulla vicenda. Da questo punto di vista, non è possibile escludere il clamor sia nella sua dimensione interna, propria all ambiente dell Amministrazione di appartenenza del convenuto, che nella sua dimensione esterna, tra i consociati, e segnatamente tra gli operatori di settore, interessati alle ispezioni del convenuto, oltre che negli ambienti giudiziari, dove è stato celebrato il processo penale (sentenza n. 37 del 2014 della Sezione Giurisdizionale per la Regione Umbria). 5.4) - Per quanto attiene all elemento psicologico è evidente la consapevolezza e volontà, da parte del Sig. Bianchini, di porre in essere una condotta delittuosa (sia essa di concussione o di induzione indebita) e, quindi, è incontestabile l esistenza del dolo. Sussistono, quindi, tutte le condizioni per una pronuncia di condanna per danno all immagine (cfr. Sez. III Centrale 4 7

8 novembre 2013 n. 716 e Sez. I Centrale 14 dicembre 2012 n. 809). 6) Accertata l esistenza del danno, occorre procedere alla quantificazione dello stesso. A riguardo, tenuto conto delle dichiarazioni rese dagli stessi soggetti concussi o indotti (depositate in atti), si ritiene equo determinare in ,00 il danno subito dall Ente locale, in conseguenza della condotta delittuosa del convenuto. 7) - Da quanto sopra esposto discende che il Sig. Bianchini David deve essere condannato al risarcimento del danno cagionato all immagine dell Amministrazione comunale di Nocera Umbra, quantificato in ,00, comprensivo degli accessori chiesti da parte attrice. 8) - Le spese di giudizio seguono la soccombenza. P. Q. M. LA CORTE DEI CONTI Sezione Giurisdizionale dell Umbria CONDANNA il Sig. BIANCHINI David al pagamento, in favore del Comune di Nocera Umbra, della somma omnicomprensiva di ,00 (euro diecimila). Condanna altresì il predetto alle spese di giudizio, nei termini di cui in parte motiva, che liquida, alla data della presente sentenza, in 309,36 (euro trecentonove/36). Sulle somme dovute per effetto della presente decisione 8

9 andranno calcolati gli interessi legali, dalla data della sentenza stessa, al soddisfo. Così deciso in Perugia, nella Camera di Consiglio del 21 settembre L Estensore f.to Acheropita Mondera Il Presidente f.to Angelo Canale Depositata in Segreteria 25 ottobre 2016 Il Direttore di Segreteria f.to Elvira Fucci 9