CHRISTMAS PARTY KUCHINATE TEL AVIV 12 Gennaio 2017

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Filomena Rossini
7 anni fa
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1 CHRISTMAS PARTY KUCHINATE TEL AVIV 12 Gennaio 2017 Un po di storia Kuchinate Artigianato femminile I Governo Israele non incoraggia l assimilazione sociale ed economica dei circa Africani che cercano rifugio in questo paese. I rifugiati non ricevono alcun sostegno dal Governo come: assistenza sanitaria [soprattutto per i bambini inferiori ai tre anni], accesso a case popolari o benefici sociali, e si trovano cosi ad affrontare molti ostacoli per ottenere un lavoro che spesso e mal retribuito. Queste condizioni di vita insicura hanno portato i rifugiati a situazioni di stress emotivo e psicologico diminuendo in questo modo la capacita di provvedere a loro stessi. Noi, Suore Missionarie Comboniane, ci sforzano di rispondere alle numerose sfide che si trova ad affrontare chi cerca rifugio in Israele. Pur essendo a disposizione di tutti coloro che sono in difficolta, ci concentriamo in modo particolare sui bisogni delle donne che sono sopravvissute alle torture nel Sinai. Alcune di loro, abusate, si sono ritrovate a portare avanti gravidanze a rischio dalle quali sono nati bambini anche portatori di handicap. Queste donne provengono dall Eritrea, Etiopia, Sudan, Nigeria e da altri paesi dell Africa. Il gruppo include ragazze madri, donne incinte, e/o con bambini con bisogni particolari. Spesso si trovano a dover affrontare i problemi dell alloggio, dell insicurezza alimentare e dell assistenza medica. Sono le persone piu vulnerabili della societa. I sopravvissuti alle torture soffrono di ansia, depressione, trauma, e di altri disturbi mentali. Noi cerchiamo di offrire un sostegno speciale a queste donne, attraverso: - Un progetto di confezionamento di cestini ad uncinetto; - Iniziative di sensibilizzazione; - Servizi di supporto emotivo e psicologico, tra cui la terapia individuale e di gruppo. I nostri obiettivi sono: - Migliorare la sicurezza economica e il benessere psico-sociale delle donne che partecipano ai laboratori Kuchinate; - Aumentare la consapevolezza pubblica delle quesioni che sono di particolare importanza per coloro che richiedono rifugio, come la tratta di esseri umani; - Provvedere all assistenza medica dei bambini. 1

2 Per queste donne confezionare e vendere questi cestini diventa una fonte di reddito per far fronte alle tante necessita del quotidiano e un ritrovarsi insieme scoprendo la solidarieta di tante altre persone. Per sdrammatizzare la situazione gia difficile e precaria in cui si trovano a vivere le donne rifugiate africane, ogni anno cerchiamo di organizzare momenti ricreativi e distensivi per alleggerire un po il peso e i traumi subiti. A Kuchinate, il Christmas Party e ormai diventato un momento per queste donne e i loro figli per mantenere vive le loro tradizioni e per dare un po di sollievo alla vita di questi rifugiati. Grazie alla generosita di alcuni benefattori, siamo riuscite a realizzare questo evento portando un po di gioia non solo alle mamme ma anche e soprattutto ai bambini. Quest anno la qualita e il buon gusto hanno preso il sopravvento, accompagnati anche da un po di fantasia immaginando la gioia dei bambini quando indosseranno i vestitini, i calzoncini, le magliette e le scarpe. 65 bambini registrati dai tre mesi agli 11 anni. Dopo aver girato da un negozio all altro e caricato la nostra auto, arrivate al Centro di Tel Aviv, e iniziata la fase numero due: incartare i regali !!! 2

3 E stato un lavoro di equipe, ben organizzato, una specie di catena di montaggio ma con la differenza che ad animarci e stata la consapevolezza della gioia che ne avremmo ricevuto in cambio dai bambini. E quest anno anche un altra novita : abbiamo pensato di onorare le donne africane richiedenti asilo regalando loro una pianta di ciclamino, quale segno di speranza per un futuro migliore, perche tra tutte le drammatiche vicende vissute e subite, possa fiorire qualcosa di nuovo e di bello per loro e i loro figli. Sono donne sole, lasciate dai loro mariti; mamme con bambini disabili che portano su di loro il peso di questa sofferenza; donne abusate e maltrattate che non chiedono altro se non dignita e rispetto. Ed eccoci alla fase tre: decorare il locale della festa. Ogni anno ci piace cambiare e anche qui e entrata in gioco la nostra fantasia. Da alcuni fogli colorati abbiamo ritagliato delle strisce che poi abbiamo unito insieme formando striscioni variopinti. Ma non potevano mancare i tradizionali palloncini colorati per la gioia dei bambini. 3

4 Nel pomeriggio sono arrivate le mamme con i bambini, ognuna portando con se cio che aveva cucinato, un piatto tipico della loro cultura, da condividere tutti insieme: anjera, embascia, zighini, lenticchie, sciro, macaroni, riso, insalata e poi tanti dolci... 4

5 La festa si stava animando... i bambini divertendosi a fare bolle di sapone e a farsi dipingere il viso, mentre le mamme danzando tipiche danze africane, cercando di dimenticare anche solo per un momento il dramma della loro vita, le angosce, le incertezze e le precarieta quotidiane. Ed eccoci al momento tanto atteso dai bambini: la distribuzione dei regali... finalmente!!! Ogni tanto, i bambini, tra una corsa e l altra, si avvicinavano con curiosita e tanta aspettativa, alla montagna dei doni che ricopriva un angolo della stanza... 5

6 a tutti voi che avete contribuito a rendere questo giorno una giornata memorabile! Sr. Azezet & Sr. Agnese 6

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