2. EPIDEMIOLOGIA DELLA LEISHMANIOSI
|
|
- Annunziata Sorrentino
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 4 1. INTRODUZIONE La Leishmaniosi è una zoonosi protozoaria causata da varie specie del genere Leishmania. Nel cane oltre alla malattia manifesta, si conoscono forme pausci-sintomatiche o asintomatiche. Queste individuate grazie a test diagnostici di buona affidabilità. In Italia sono presenti tre principali forme di Leishmaniosi: quella sistemica nel cane, quelle viscerale e cutanea nell uomo. Nel nostro paese, la Leishmaniosi è endemica in aree costiere e interne a clima mediterraneo. Recentemente il numero di casi di Leishmaniosi umana è aumentato nei focolai del versante tirrenico dell Italia continentale e nelle isole maggiori (Sicilia e Sardegna). Su queste basi, appare sorprendente la segnalazione di focolai di Leishmaniosi canina in due regioni, Veneto e Piemonte, il cui clima non può certo definirsi di tipo mediterraneo. Scopo di questa tesi è stato lo studio della diffusione dei flebotomi nella provincia di Alessandria (Piemonte), per poter meglio comprendre l ecologia del vettore in un area geografica che in passato si riteneva sicura per quanto riguarda le possibilità dell instaurarsi di cicli endemici. L indagine è stata condotta mediante cattura di flebotomi con trappole oleate in due focolai di Leishmanosi canina recentemente individuati nella provincia di Alessandria (cd.focolaio di Acqui Terme e focolaio di Casale Monferrato).
2 5 2. EPIDEMIOLOGIA DELLA LEISHMANIOSI 1.1 Il Vettore Introduzione Wenion(¹⁰³) dimostrò che la mosca domestica poteva ingerire il parassita Leishmania su una lesione di Leishmaniosi cutanea o bottone d Oriente e trasportarlo sulla cute di un altro individuo. Archibald(⁴) sospettò che le scimmie potevano acquisire la Leishmaniosi viscerale o kala-azar mangiando una milza infetta. Shortt e collaboratori(⁹⁸) ipotizzarono la trasmissione per via congiuntivale o per altra via, poiché il parassita veniva ritrovato nelle urine di malati di kala-azar; ma il parassita non potè essere coltivato in quanto non sopravvive nell acqua e non si sviluppa nella fase flagellata se non in terreni di coltura appropriati e in condizioni fisiche ottimali. Patton(⁸³), nel 1907 trovò che il parassita che causava il kala-azar si sviluppava nella fase flagellata dello stomaco della cimice e Wenion(¹⁰¹) similmente riportò questo per il parassita della Leishmaniosi cutanea. Tuttavia il ruolo di questi artropodi venne escluso in quanto le lesioni di Leishmaniosi cutanea si manifestano quasi sempre sulle parti scoperte del corpo e la cimice raramente attacca queste parti. Inoltre per entrambe le malattie, Leishmaniosi cutanea e Leishmaniosi viscerale, non vi è stata mai una correlazione tra la loro distribuzione e quella delle cimici. Altra evidenza che ha fatto escludere la cimice è dato dal fatto che in un secondo pasto di sangue, lo stomaco della cimice rimane completamente pulito di eventuali parassiti flagellati sviluppatsi in seguito ad un precedente pasto di sangue infettante(⁶²).
3 6 Blanck e Caminopetros (¹⁵ ¹⁶) riportarono in Grecia che larve e zecche del cane nutrite su hamster o su cane leishmaniotico, si infettavano con il parassita e che quest ultimo sopravviveva alla muta.tuttavia in opposizione a questi risultati, diversi lavori precedenti(²¹ ⁸²) e successivi(² ⁹³) a quelli dei due autori non sono mai riusciti a mettere in evidenza parassiti del genere Leishmania in zecche nutrite su cani leishmaniotici. Inoltre la zecca del cane solo occasionalmente attacca l uomo e quindi è da escludere anche il suo ruolo vettore nella Leishmaniosi umana. Basile(⁸) ha riportato la trasmissione della leishmaniosi canina tramite le pulci ma Wenion(¹⁰²) ripetè gli esperimenti senza successo. Young(¹⁰⁵) fallì nel tentativo di trasmettere la malattia tramite pidocchi da un hamster infetto ad uno sano. Nel 1921, Sergent e collaboratori(⁹⁷), hanno condotto un esperimento su esemplari di Phlebotomus papatasi (Diptera: Psychodidae) catturati in un focolaio di Leishmaniosi cutanea, emulsionati in soluzione fisiologica ed inoculati mediante scarificazione della pelle, in un volontario, circa due mesi dopo, nel punto di inoculo si era formata una lesione tipica di Leishmaniosi cutanea contenente parassiti del genere Leishmania. Nel 1924, Knoles, Napier e Smith(⁵⁰), in India hanno osservato l infezione di Phlebotomus argentipes con Leishmania donovani dopo aver consumato un pasto di sangue su un individuo affetto da Leishmaniosi viscerale. Inoltre era stata riscontrata una correlazione fra la distribuzione della specie e quella della malattia. Alder e Theodor(²) furono i primi in Sicilia ad infettare flebotomi (Phlebotomus perniciosus) su cani leishmaniotici.
4 7 A tutt oggi più di 70 le specie di flebotomi note come vettori provati o sospetti di trasmettere le Leishmaniosi(¹⁰⁴), nella tabella 1, sono riportate le specie appartenenti al genere Phlebotomus che si ritengono vettori provati di Leishmaniosi umana. Tabella 1 - Vettori provati di Leishmaniosi umana (da WHO, 1984). Vecchio Mondo: genere Phlebotomus (Phlebotomus) P. duboscqi L. major Senegal, Africa Occ. P. papatasi L. major Sud-est Asia, Nord Africa, URSS P. salehi L. major India (Rajasthan) (Paraphlebotomus) P. sergenti L. tropica Afghanistan, India, Iran, (Larroussius) Iraq. Pakistan, URSS P. ariasi L. donovani* Francia P. longicuspis L. donovani Nord Africa P. major L. donovani Sud-est Asia P. orientalis L. donovani Sudan P. perniciosus L. donovani Italia, Nord-Africa P. smirnovi L. donovani URSS P. tobbi L. donovani Cipro P. longipes L. aethiopica Etiopia P. pedifer L. aethiopica Etiopia e Kenia (Synphlebotomus) P. martini L. donovani Kenia (Adlerius) P. chinensis L. donovani Cina P. longiductus L. donovani URSS (Euphlebotomus) P. argentipes L. donovani India * In base a recenti acquisizioni tassonomiche L. donovani è stata identificata come L. infantum in molte regioni qui riportate
5 8 Al di fuori di rarissime eccezioni (infezioni acquisite con trasfusioni di sangue) è provato che l uomo ed il cane si infettano con Leishmanie attraverso la puntura di un flebotomo infettatosi, a sua volta, con un pasto di sangue su un serbatoio domestico o selvatico. A tale proposito, una specie di flebotomo viene dichiarata vettore provato solo quando sono state verificate le seguenti condizioni: a) la sua distribuzione coincide con quella della malattia trasmessa, b) è stata dimostrata la sua antropofilia e zoofilia, c) è stata trovata infetta, in natura, con lo stesso parassita che causa la malattia nel uomo e nell animale, d) è stato provato sperimentalmente che è in grado di trasmettere il parassita(⁶²) Definizione La prima descrizione di un maschio di flebotomo fu pubblicata da Filippo Bonanni a Roma nel Nel 1786 John Anton Scopoli ha descritto il Bibio papatasi. Nel 1843 Camillo Rondani(⁹⁵) ha descritto il genere Phlebotomus. Nel 1907 Giambattista Grassi(⁴⁶) ha descritto per la prima volta l uovo, la larva, la ninfa e l adulto di P.papatasi. Attualmente, i flebotomi sono descritti come insetti ematofagi appartenenti all ordine Diptera, famiglia Psychodidae con due sottofamiglie, Psychodidinae e Phlebotominae. La sottofamiglia Phlebotominae comprende oltre 600 specie descritte di flebotomi. Secondo Lewis(⁵²), ai Phlebotominae appartengono cinque generi: Phlebotomus, Sergentomyia, Warileya, Lutzomyia e Brumptomyia.
6 9 Tutti i flebotomi dell antico mondo appartengono ai generi Phlebotomus e Sergentomyia mentre i flebotomi dell America Latina e dell America Centrale appartengono agli ultimi tre generi Morfologia I flebotomi sono piccoli insetti (2-3mm), di colore giallo pallido o brunastro con il corpo e le ali ricoperti da una fitta peluria (figura 1). I maschi hanno segmenti genitali molto sviluppati. Torace e addome formano un angolo quasi retto con il corpo in entrambi i sessi. Il capo è rotondeggiante; gli occhi di colore scuro sono situati ai lati della testa e appaiono rotondeggianti se visti di profilo. Il capo ha due antenne composte da 16 articoli, di cui il primo è cilindrico, il secondo è rotondeggiante e fornito del sensillo di Johnston e gli altri articoli sono muniti di ascoidi, che secondo alcuni autori sono organi di senso. L apparato boccale (figura 2a), pungente e succhiatore, è formato da: labrum-epifaringe, due mandibole, due mascelle, ipofaringe e labium. Le mandibole e le mascelle incidono la cute dell ospite nell atto di pungere. Ai lati delle mascelle sono presenti i palpi mascellari, composti da 5 articoli con il terzo recante le spine di Newstead, organi sensitivi con struttura caratteristica. Il torace è composto da tre segmenti. Il mesotorace, molto sviluppato, porta un paio di ali ricoperte da una fitta peluria mentre il metatorace porta i due bilancieri. Inoltre, ogni segmento toracico porta un paio di zampe. L addome è composto da 10 segmenti, di cui i terminali ( 3 nella femmina e 4 nel maschio) sono trasformati nell apparato genitale.
7 10 Nella femmina il nono urite si differenzia in una furca che circonda l apertura genitale ed il decimo segmento è ridotto a due cerci fra i quali sbocca l apertura anale (figura 2b). Nel maschio il settimo e ottavo urite sono invaginati l uno nell altro mentre il nono e il decimo segmento sono completamente modificati e costituiscono l armatura genitale (figura 3). Quest ultima è composta da tre appendici: la prima è formata da 2 articoli (coxite e stilo); la seconda ricca di setole, consta dei parameri che originano dalla base del coxite racchiudendo fra loro le due guaine dei filamenti del pene; la terza comprende i lobi laterali. Al margine dell ano, lateralmente, sono localizzati i cerci, poco visibili perché coperti dalla base dei lobi laterali. Figura 1 Veduta laterale di una femmina di Phlebotomus(⁴⁸).
8 11 Figura 2a Apparato boccale di femmina di flebotomo Figura 2b Femmina di flebotomo con la trasformazione degli ultimi tre segmenti addominali. (ridis.da Croset(²⁰)).
Sorveglianza entomologica dei flebotomi: dati acquisiti e prospettive per l anno in corso
Sorveglianza entomologica dei flebotomi: dati acquisiti e prospettive per l anno in corso Romeo Bellini Centro Agricoltura Ambiente G. Nicoli Seminario Malattie da vettore in Emilia-Romagna: piano di sorveglianza
DettagliLA LEISHMANIOSI protozoo parassita Leishmania Leishmania infantum flebotomi pappataci insetti ematofagi ore serali
LA LEISHMANIOSI La leishmaniosi è una malattia causata da un protozoo parassita chiamato Leishmania. Può colpire sia il cane sia l uomo; la principale specie di Leishmania che infetta il cane è Leishmania
DettagliEsercitazione pratica il riconoscimento delle specie
PARASSITOLOGIA E SANITA PUBBLICA VETERINARIA: I DITTERI VETTORI Genova, 08 Giugno 2012 Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Esercitazione pratica il riconoscimento delle specie Fabrizio
DettagliEmergenza Leishmaniosi in Italia
Ozzano Emilia, 23 novembre 2012 SORVEGLIANZA DELLA LEISHMANIOSI IN EMILIA-ROMAGNA Emergenza Leishmaniosi in Italia Raffaella Baldelli & Giovanni Poglayen Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie Progetto
DettagliZOONOSI. Malattie umane di origine animale. Anche in questo caso la sorgente d infezione può essere rappresentata da: ANIMALI PORTATORI ANIMALI MALATI
ZOONOSI Malattie umane di origine animale Anche in questo caso la sorgente d infezione può essere rappresentata da: ANIMALI MALATI ANIMALI PORTATORI ü sani ü convalescenti ü cronici ü precoci ZOONOSI Le
DettagliIl sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario
Il sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario Leishmaniosi canina Grave malattia del cane, con andamento generalmente
DettagliMalattie trasmesse da vettori artropodi piani di sorveglianza, risultati, criticità
Massimo Tassinari m.o. sorveglianza epidemiologica veterinaria Area di Sanità Pubblica Veterinaria Malattie trasmesse da vettori artropodi piani di sorveglianza, risultati, criticità Corso di ricaduta
DettagliSORVEGLIANZA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE DA ARTROPODI VETTORI (il caso della leishmaniosi) Ezio Ferroglio
Facoltà di Medicina Veterinaria Dipartimento di Produzioni Animali, Epidemiologia ed Ecologia Via L. DA Vinci, 44 10095 Grugliasco (TO) 011/6709002 ezio.ferroglio@unito.it SORVEGLIANZA E PREVENZIONE DELLE
DettagliI casi di Leishmaniosi nell uomo: gli interventi di sorveglianza integrata da attuare
Malattie da vettore in Emilia-Romagna Piano di sorveglianza e controllo 213 I casi di Leishmaniosi nell uomo: gli interventi di sorveglianza integrata da attuare Bologna, 17 maggio 213 Alba Carola Finarelli
DettagliDIFFUSIONE DEI VETTORI DI MALATTIE DI NUOVA INTRODUZIONE
DIFFUSIONE DEI VETTORI DI MALATTIE DI NUOVA INTRODUZIONE Alessandra Pautasso S.C. NEUROSCIENZE IZS PIEMONTE LIGURIA E VALLE D AOSTA Convegno Vettori di Malattie di nuova introduzione - Torino 5 ottobre
DettagliLeishmania. I Flagellati Kinetoplastida 30/04/2014. Leishmania: classificazione. Leishmania: classificazione LEISHMANIOSI DEL CANE
I Flagellati Kinetoplastida Leishmania Phylum Ordine Classe Famiglia Genere Sarcomatigophora Kinetoplastida Zoomastigophorea Trypanosomatidae Trypanosoma, Leishmania I protozoi del genere Leishmania causano
DettagliEpidemiologia e controllo della. Leishmaniosi canina
Epidemiologia e controllo della leishmaniosi canina Raffaella Baldelli Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie Alma Mater Studiorum Università di Bologna Leishmaniosi canina Metazoonosi protozoaria
DettagliMorfologia. Capo di odonato, con enormi occhi composti
Morfologia Capo di odonato, con enormi occhi composti Il capo Il capo rispetto al torace Il capo (larva) Le antenne Alcuni tipi di antenne di insetti: (a) filiforme, cioè lineare e snella; (b) moniliforme,
DettagliUn Piano per il controllo della Leishmaniosi canina nelle Marche. Stefano Gavaudan Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche
Un Piano per il controllo della Leishmaniosi canina nelle Marche Stefano Gavaudan Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche L Istituto Zooprofilattico Sperimentale Si occupa di diagnostica
DettagliESPOSIZIONE: materializzazione del pericolo derivante dal contatto con e/o utilizzo di fattori capaci di causare danno.
PERICOLO o RISCHIO? PERICOLO: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni. RISCHIO: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle
DettagliPiano di sorveglianza Leishmania in Emilia-Romagna dati storici e prospettive
Seminario Le malattie da vettore - 4 aprile 2012 Piano di sorveglianza Leishmania in Emilia-Romagna dati storici e prospettive Annalisa Santi Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e Emilia-Romagna
DettagliLa Leishmaniosi nel cane
La Leishmaniosi nel cane Che cos è? La Leishmaniosi canina è una malattia infettiva causata da un parassita microscopico chiamato Leishmania, trasmesso al cane attraverso la puntura di un insetto simile
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTA DI MEDICINA VETERINARIA DIPARTIMENTO DI PRODUZIONI ANIMALI, EPIDEMIOLOGIA ED ECOLOGIA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTA DI MEDICINA VETERINARIA DIPARTIMENTO DI PRODUZIONI ANIMALI, EPIDEMIOLOGIA ED ECOLOGIA FOCOLAI DI LEISHMANIOSI CANINA IN ZONE NON TRADIZIONALMENTE ENDEMICHE Rossi
Dettagli13/01/2017 I PIU EFFICIENTI VETTORI BIOLOGICI DI MALATTIE. Dr. Calovi Fausto SISTEMATICA. Famiglia Ixodidae o zecche dure Argasidae o zecche molli
LE ZECCHE I PIU EFFICIENTI VETTORI BIOLOGICI DI MALATTIE Dr. Calovi Fausto SISTEMATICA Regno Philum Classe Ordine Animale Artropodi Aracnidi Acari Famiglia Ixodidae o zecche dure Argasidae o zecche molli
DettagliI documenti di: quotidianosanità.it. Quotidiano online di informazione sanitaria
I documenti di: quotidianosanità.it Quotidiano online di informazione sanitaria Dossier Documentazione legislativa Studi e ricerche Interventi e relazioni MinisterodellaSalute Dipartimento della sanità
DettagliFamiglia Bunyaviridae
TOSCANA VIRUS Maria Paola Landini U.O. Microbiologia Centro di Riferimento Regionale per le Emergenze Microbiologiche Policlinico S.Orsola-Malpighi Bologna Famiglia Bunyaviridae 5 principali generi: O-bunyavirus
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 1395 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Direttive all'azienda provinciale per i servizi sanitari per l'attuazione del "Piano
DettagliVIVERE CON UN ANIMALE DOMESTICO
VIVERE CON UN ANIMALE DOMESTICO I POSSIBILI RISCHI PER LA SALUTE UMANA Dott.ssa Carlotta Vizio Medico veterinario ZOONOSI MALATTIE TRASMESSE DAGLI ANIMALI ALL UOMO E VICEVERSA Per ingestione di alimenti
DettagliAlessandra Franceschini Tecnico specialista della Sezione Zoologia degli invertebrati e idrobiologia
Insetti coinquilini e concittadini quelli legati all acqua Alessandra Franceschini Tecnico specialista della Sezione Zoologia degli invertebrati e idrobiologia Tè degli Insegnanti - 16 marzo 2012 moscerini
DettagliIL CONCETTO DI ZOONOSI CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI. Zoonosi dirette. Ciclozoonosi. Metazoonosi. Saprozoonosi
IL CONCETTO DI ZOONOSI Malattie ed infezioni che si trasmettono naturalmente dagli animali vertebrati all uomo e viceversa (O.M.S.) CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI Zoonosi dirette Trasmissione dall animale
DettagliAgripolis, 17 novembre 2010
Applicazioni Gis in Campo Territoriale e Ambientale Agripolis, 17 novembre 2010 Monitoraggio integrato delle malattie trasmesse da vettori attraverso la creazione di un GIS in ambiente Open Source Risultatipreliminari
DettagliLeishmaniosi canina in
Leishmaniosi canina in Triveneto: quali novità? Contributi pratici R. Cassini M. Pietrobelli Università di Padova F. Montarsi A. Natale G. Capelli I.Z.S. delle Venezie Legnaro (PD) P. Beraldo Università
Dettagli1 Eziologia. 1.1 Leishmania
Salta alla parte principale. MENU PRINCIPALE» Prima pagina» Leishmaniosi canina» Analisi urine» Analisi sangue» Anemia» Emergenze gatto» Parassiti» Patologia chirurgica» Pericoli estivi» Leishmania 2003»
DettagliLeishmania. I Flagellati Kinetoplastida 30/03/2017. Leishmania: classificazione. Leishmania: classificazione. Sarcomatigophora.
I Flagellati Kinetoplastida Leishmania Phylum Ordine Classe Famiglia Genere Sarcomatigophora Kinetoplastida Zoomastigophorea Trypanosomatidae Trypanosoma, Leishmania I protozoi del genere Leishmania causano
DettagliCenni di classificazione
Classe Protura Classe Collembola Cenni di classificazione Superclasse Hexapoda Classe Diplura Apterygota Archaeognatha Zygentoma Classe Insecta Palaeoptera Pterygota Neoptera Polyneoptera Paraneoptera
DettagliParassitologia (modulo 5CFU)
Corso di Laurea Magistrale in Scienze Biologiche Indirizzo Diagnostica molecolare Anno Accademico 2018/19 METODOLOGIE EPIDEMIOLOGICHE e PARASSITOLOGICHE e Laboratorio Parassitologia (modulo 5CFU) Prof.
DettagliLa Sorveglianza della Leishmania nei canili dell Emilia-Romagna. Risultati del primo anno di attività
La Sorveglianza della Leishmania nei canili dell Emilia-Romagna Risultati del primo anno di attività Obiettivi del progetto Creare una mappa di rischio per Leishmaniosi della Regione Gestire il rischio
DettagliSorveglianza della leishmaniosi canina in Emilia-Romagna: il progetto regionale
Sorveglianza della leishmaniosi canina in Emilia-Romagna: il progetto regionale Bologna 17 maggio 2013 Annalisa Lombardini & Silvano Natalini 1 D.P.R. 8 febbraio 1954 n.320 art. 5 comunicazione reciproca
DettagliVaccini anti-leishmania e Sanità Pubblica: nuove armi a disposizione del Medico Veterinario?
Seminario Interdisciplinare sulla Leishmaniosi Canina Viareggio (LU) 14 o
DettagliRhynchophorus ferrugineus (Punteruolo rosso delle palme)
Rhynchophorus ferrugineus (Punteruolo rosso delle palme) Morfologia Adulto L adulto di colore variabile dal ruggine al marrone rossastro presenta alcune macchioline nere nella parte superiore del torace.
DettagliSalute, lavoro e globalizzazione. Influenza aviaria: Patologia emergente
Salute, lavoro e globalizzazione Verona, 8 giugno 7 Influenza aviaria: Patologia emergente Dr Giambattista Zivelonghi Influenza Aviaria Infezione virale che può interessare i volatili selvatici e domestici,
DettagliUn organismo modello: la Drosophila melanogaster
PON B1 La Scienza fa rumore: ISS... osmosi, sistema Un organismo modello: la Drosophila melanogaster Presidio «Michelangelo» - Bari Perché proprio la Drosophila? È un piccolo insetto (2mm), facile da maneggiare.
DettagliGLI ARTROPODI artropodi con arti articolati ESOSCHELETRO INSETTI insetti
GLI ARTROPODI Gli artropodi appartengono agli invertebrati perchè non hanno la colonna vertebrale. Sono il gruppo di invertebrati più numeroso ed è diffuso in tutti gli ambienti. La parola artropodi significa
DettagliAllegato n. 1. Pagina 1 di 3
Allegato n. 1 Pagina 1 di 3 Allegato n. 1 0,35 LEISHMANIOSI VISCERALE - TASSI DI INCIDENZA PER 100.000 ABITANTI (REGIONE EMILIA-ROMAGNA E ITALIA, 1989-2008) 0,30 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 0,00 1989 1990
DettagliLe azioni in atto in Emilia-Romagna per la prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale
Il progetto Life Conops sistemi di sorveglianza delle zanzare invasive Le azioni in atto in Emilia-Romagna per la prevenzione delle malattie a trasmissione vettoriale Bologna 10 marzo 2014 Claudio Venturelli
DettagliSorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus
Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 1 del 1 agosto 2019 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza
DettagliDipartimento di Scienze Veterinarie. Scuola di Scienze Mediche Veterinarie Laboratorio Microbiologia Medica e Malattie Infettive INDICE
INDICE 1. INTRODUZIONE pag. 3 2. DESCRIZIONE DEL PRODOTTO pag. 4 3. PROPRIETA E CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO pag. 5 4. VALUTAZIONE DELL ATTIVITA SCACCIA ZANZARE pag. 7 5. CONCLUSIONI pag. 9 Pag. 2 di 9
DettagliSorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus
Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 3 del 12 luglio 2018 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza
DettagliPIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI IN REGIONE CAMPANIA
PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI IN REGIONE CAMPANIA 1 Sommario 1. BASE STORICA... 3 1.1 SCOPO... 3 1.2 COMPETENZE SPECIFICHE E RISORSE UMANE... 3 1.3 ASPETTI DA SOTTOPORRE A VERIFICA...
DettagliCongresso pediatria - Lazise Sul Garda, 31 Marzo Dott. Mario Raimondi
Dott. Mario Raimondi Dott. Mario Raimondi 1. Aspetto affettivo; 2. Aspetto formativo; 3. Aspetto terapeutico; Dott. Mario Raimondi Per evitare l insorgenza di malattie più o meno gravi, le norme igieniche
Dettagli62024 Matelica Via Circonvallazione, 93/95 Tel Fax
Scuola di Scienze Mediche Veterinarie 62024 Matelica Via Circonvallazione, 93/95 Tel. 0737.404001 Fax 0737.404002 vincenzo.cuteri@unicam.it www.cuteri.eu Matelica, 8 febbraio 2012 VALUTAZIONE DELL ATTIVITÀ
DettagliSorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus
Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 2 del 5 luglio 2018 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza
DettagliLE INFEZIONI: MODALITA ED ESITI
LE INFEZIONI: MODALITA ED ESITI LE INFEZIONI Lo sviluppo delle infezioni procede con le stesse tappe. 1. Contatto 2. Penetrazione 3. Colonizzazione 4. Effetto patogeno La patogenicità di un MO dipende
DettagliZIKA VIRUS. Prof. Enzo Raise Esperto di Malattie Tropicali Venezia
ZIKA VIRUS Prof. Enzo Raise Esperto di Malattie Tropicali Venezia ZIKA virus (Flavivirus) E trasmesso dalla zanzara AEDES AEGYPTI, che non è presente in Europa, qui è presente la zanzara tigre ( Aedes
DettagliLA LEISHMANIOSI. Che cosa è. Come si trasmette. Come ci si protegge
LA LEISHMANIOSI Che cosa è Come si trasmette Come ci si protegge LA LEISHMANIOSI In tutti i Paesi dell Europa meridionale e quanti si affacciano sul Mediterraneo, i flebotomi, conosciuti come pappataci,
DettagliFacoltà di Medicina Veterinaria. Corso di Laurea Specialistica in Medicina Veterinaria. Tesi di Laurea
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Facoltà di Medicina Veterinaria Corso di Laurea Specialistica in Medicina Veterinaria Tesi di Laurea ELABORAZIONE DI UN MODELLO PREVISIONALE SULLA PRESENZA DEI VETTORI
DettagliIl piano nazionale di sorveglianza della malattia di West Nile in Italia per gli aspetti veterinari. Paolo Calistri
Il piano nazionale di sorveglianza della malattia di West Nile in Italia per gli aspetti veterinari Paolo Calistri West Nile Disease La West Nile Disease (WND) è una malattia infettiva ad eziologia virale,
DettagliApprofondimenti sui VERMI. Giacomo Zagli e Renato Asenjo 29 Marzo 2012
Approfondimenti sui VERMI Giacomo Zagli e Renato Asenjo 29 Marzo 2012 Aspetti scientifici Nomi di animali invertebrati caratterizzati da una forma allungata,consistenza molle,assenza di zampe. Dal punto
Dettaglidefinizione (definizione sorveglianza in sanità pubblica, CDC) definizione Terrestrial Animal Health Code OIE
SORVEGLIANZA definizione sistematica raccolta, archiviazione, analisi e interpretazione di dati, seguita da una diffusione delle informazioni a tutte le persone che le hanno fornite e a coloro che devono
DettagliClade Unikonti. Clade Cromoalveolati. Clade Excavata. Amoebozoa. Euglenozoa. Alveolata. Opisthokonta. Diplomonadei. Cromisti. Rhizaria.
Clade Cromoalveolati Alveolata Ciliophora (Ciliati) Dinozoa (Dinoflagellati) Apicomplexa (Apicomplessi) Cromisti Stramenopili o Heterocontophyta Rhizaria Foraminiferi Radiolaria Cercozoi Clade Excavata
DettagliPREVENZIONE E PROFILASSI ARBOVIROSI: il caso West Nile
III Convegno regionale della prevenzione: Le competenze della prevenzione per far crescere il sistema regione PREVENZIONE E PROFILASSI ARBOVIROSI: il caso West Nile Assistente sanitaria Daniela Fabbro
DettagliIl nematode galligeno del riso Meloidogyne graminicola: caratteristiche e sintomatologia
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA Direzione Agricoltura Settore Fitosanitario e servizi tecnico-scientifici Il nematode galligeno del riso Meloidogyne graminicola: caratteristiche e sintomatologia
DettagliSorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus
Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 4 del 19 luglio 2018 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza
DettagliSorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus
Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 5 del 14 settembre 2017 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5
DettagliDue profili epidemiologici distinti
HEV Il virus dell epatite E (HEV) causa l epatite nona non B trasmessa entericamente, di tipo epidemico, detta indiana. Le particelle virali sono state visualizzate con la microscopia elettronica in preparati
DettagliCRIMEAN-CONGO HAEMORRHAGIC FEVER
CRIMEAN-CONGO HAEMORRHAGIC FEVER Crimean-Congo haemorrhagic fever Riconosciuta per la prima volta in Crimea nel 1944, poi più tardi in Congo nel 1969. Infezione virale di ruminanti ed erbivori domestici
DettagliLeishmaniosi. Il parassita responsabile della malattia è un protozoo appartenente alla Famiglia Trypanosomatinae, Specie Leishmania.
Leishmaniosi Leishmaniosi Il parassita responsabile della malattia è un protozoo appartenente alla Famiglia Trypanosomatinae, Specie Leishmania. Nel cane solamente L. infantum Questo parassita viene trasmesso
DettagliISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI
ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL'EMILIA ROMAGNA BRUNO UBERTINI (ENTE SANITARIO DI DIRITTO PUBBLICO) ------------------------------------- BRESCIA Via Bianchi, 9 25124 BRESCIA
DettagliPerché il flebotomo è associato alla leishmaniosi? 2
Seminario interdisciplinare sulla leishmaniosi - Bari 12 novembre 2017 Il flebotomo sapere dove, come e cosa può essere utile per difenderci dalla trasmissione di leishmaniosi Michele Maroli michele.maroli@gmail.com
DettagliSorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus
Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 3 del 22 agosto 2019 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza
DettagliSorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus
Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 6 del 2 agosto 2018 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza
DettagliLa prima chiave di riconoscimento
riconoscimento semplificato dei macroinvertebra ti bentonici La prima chiave di riconoscimento La chiave degli insetti Plecotteri: Metamorfosi emimetabola (larve simili all adulto, abbozzi alari evidenti)
DettagliAspetti sanitari. Dr. Chiara Caslini Medico Veterinario Studio Veterinario Associato FaunaVet
Aspetti sanitari Dr. Chiara Caslini Medico Veterinario Studio Veterinario Associato FaunaVet Esperienza a Morbegno (2008-2011) Controlli biometrici Ispezione dell animale Controlli sanitari Peso pieno/vuoto
DettagliArtropodi = invertebrati con zampe articolate e corpo rivestito di chitina. Anche l astice è un artropode ma è di interesse sanitario?
Artropodi = invertebrati con zampe articolate e corpo rivestito di chitina. Anche l astice è un artropode ma è di interesse sanitario? NO Aracnidi e insetti = ARTROPODI ARACNIDI INSETTI DITTERI ZANZARE
DettagliSorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus
Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 4 del 7 settembre 2017 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza
DettagliCydalima perspectalis
Cydalima perspectalis (la Piralide del bosso) Massimo Bariselli - SFR Inquadramento della specie Lepidottero piralide Origine: Asia Dal 2007 al 2011 inserito nell'alert List dell'eppo Non esiste attualmente
DettagliLeptoglossus occidentalis Heidemann Rinchota Heteroptera Coreidae
Leptoglossus occidentalis Heidemann Rinchota Heteroptera Coreidae Cos è e da dove proviene la Cimice americana delle conifere? Negli ultimi anni gli scambi commerciali e il trasporto di merci e mezzi tra
DettagliPROBELMATICHE. 1. Predazione su fauna selvatica oggetto di prelievo e domestica 2. Diffusione di zoonosi
PROBELMATICHE 1. Predazione su fauna selvatica oggetto di prelievo e domestica 2. Diffusione di zoonosi La predazione da parte della volpe viene indicata come uno dei possibili fattori responsabili del
DettagliBollettino epidemiologico 2016
Bollettino epidemiologico 2016 1 Situazione epidemiologica 2 Piano di sorveglianza 3 Risultati delle attività di sorveglianza 4 Definizione di caso negli equidi 28 luglio 2016 n. 4 1 Situazione epidemiologica
DettagliLeishmaniosi. Corso di Laurea Medicina e Chirurgia AA 2009 / 2010
Leishmaniosi Corso di Laurea Medicina e Chirurgia AA 2009 / 2010 LEISHMANIOSI UMANA FORME CLINICHE DIFFERENTI SOSTENUTE DA DIVERSI PARASSITI DEL GENERE LEISHMANIA. Le manifestazioni cliniche dipendono
DettagliDETERMINAZIONE N del Aggiornamento del Piano regionale integrato per la sorveglianza della West Nile Disease
DETERMINAZIONE N. 1511 del 28.11.2016 Oggetto: Aggiornamento del Piano regionale integrato per la sorveglianza della West Nile Disease 2015-2018. IL DIRETTORE GENERALE lo Statuto Speciale della Regione
DettagliAGGIORNAMENTI IN TEMA DI MEDICINA DEI VIAGGI
AGGIORNAMENTI IN TEMA DI MEDICINA DEI VIAGGI Arbovirosi di importazione : rischio di diffusione in Veneto Gioia Capelli Laboratorio di Parassitologia Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
DettagliATTENZIONE AL PUNTERUOLO ROSSO DELLA PALMA
ATTENZIONE AL PUNTERUOLO ROSSO DELLA PALMA Punteruolo rosso della palma Il punteruolo rosso della palma, Rhynchophorus ferrugineus (Olivier), è un coleottero curculionide originario dell Asia meridionale
DettagliLeishmaniosi canina CHE COSA E LA LEISHMANIOSI? LA DIFFUSIONE NEL NOSTRO PAESE LA DIAGNOSI LA SINTOMATOLOGIA SINTOMI GENERALI
Leishmaniosi canina CHE COSA E LA LEISHMANIOSI? La Leishmaniosi Canina è una malattia parassitaria causata da Leishmania infantum, un protozoo trasmesso dalla femmina di un insetto vettore, il flebotomo,
DettagliPiverone, Ruolo di Scaphoideus titanus nell epidemiologia della Flavescenza dorata
Piverone, 28-01-2017 Ruolo di Scaphoideus titanus nell epidemiologia della Flavescenza dorata Scaphoideus titanus Ball (Hemiptera: Cicadellidae) Specie originaria dell areale neartico (USA e Canada), diffusa
DettagliSorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus
Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 7 del 27 settembre 2017 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5
Dettaglidefinizione (definizione sorveglianza in sanità pubblica, CDC) definizione Terrestrial Animal Health Code OIE
SORVEGLIANZA definizione sistematica raccolta, archiviazione, analisi e interpretazione di dati, seguita da una diffusione delle informazioni a tutte le persone che le hanno fornite e a coloro che devono
DettagliIl Regno degli Animali
Il Regno degli Animali Il Regno degli Animali È un regno molto vasto, è quello che ha conquistato tutti gli ambienti. Invertebrati Vertebrati Vertebrati e invertebrati Si chiamano vertebrati gli animali
DettagliALLEGATO B) MODULISTICA DA UTILIZZARE IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA
ALLEGATO B) MODULISTICA DA UTILIZZARE IN ATTUAZIONE DEL PIANO DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA LEISHMANIOSI CANINA DGRER 240/205 Allegato COMUNICAZIONE CASO INCIDENTE
DettagliWest Nile Disease. La sorveglianza entomologica: significato, limiti e vantaggi. Gioia Capelli Laboratorio di Parassitologia ed Ecopatologia - IZSVe
West Nile Disease La sorveglianza entomologica: significato, limiti e vantaggi Gioia Capelli Laboratorio di Parassitologia ed Ecopatologia - IZSVe West Nile Disease Folgaria 22 febbraio 2010 Chi sono gli
DettagliI rischi nei diversi paesi divisi per zona
I rischi nei diversi paesi divisi per zona NORDAMERICA DENGUE (trasmessa da zanzare albopictus), FILARIOSI (zanzara culex), LEISHMANIOSI (flebotomi), ONCOCERCOSI (mosca nera), TRIPANOSOMIASI AMERICANA
DettagliStrongili gastro-intestinali
Ordine Strongylida Famiglia Strongilidae Oesophagostomatidae Trichostrongylidae Rhabditida Strongiloididae Famiglia Strongilidae Capsula boccale campanuliforme, fornita di struttura cuticolare di adesione
DettagliTutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare
Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare conosciamo meglio le malattie trasmesse dalle zanzare 1 2 3 u In molte parti del mondo, e in particolare
DettagliLa Leishmaniosi umana in Italia
Giornata formativa Sorveglianza della leishmaniosi in Emilia-Romagna La Leishmaniosi umana in Italia e in Emilia-Romagna Roberto Cagarelli Servizio Sanità pubblica Direzione generale Sanità e Politiche
DettagliBlue tongue aggiornamenti epidemiologici LEBANA BONFANTI IZSVE
Blue tongue aggiornamenti epidemiologici LEBANA BONFANTI IZSVE Blue tongue - 2015 In data 21 Agosto 2015 è stato segnalato un sospetto clinico di BT in un allevamento nella regione di Allier, nella Francia
DettagliUD2.1.2 Avversità causate da: insetti e acari. Avversità causate da parassiti animali. Insetti
UD2.1.2 Avversità causate da: insetti e acari Avversità causate da parassiti animali Insetti Gli insetti si distinguono da altri animali simili per la caratteristica presenza di 3 paia di zampe. Gli insetti
DettagliI CHELICERATI I Chelicerati sono un sub-phylum degli Artropodi e il loro corpo è diviso in due sezioni, capo-torace e addome. Il capo-torace porta
I CHELICERATI I Chelicerati sono un sub-phylum degli Artropodi e il loro corpo è diviso in due sezioni, capo-torace e addome. Il capo-torace porta gli occhi disposti in vario modo, due paia di appendici
DettagliPhilaenus spumarius L. Sputacchina media
Philaenus spumarius L. (Hemiptera, Aphrophoridae) Sputacchina media Giacinto S. Germinara Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell Ambiente Università di Foggia, Via Napoli 25 - Foggia E-mail:giacinto.germinara@unifg.it
DettagliContro. Speciale viaggi. facciamoci in. la zanzara tigre
Contro la zanzara tigre facciamoci in 4 Speciale viaggi Tutto quello che i viaggiatori devono sapere per difendersi meglio dalle malattie trasmesse dalle zanzare conosciamo meglio le malattie trasmesse
DettagliAlberto Partelli ASL ROMA 1 - C. P. S. I.
Ruolo delle MANI nella trasmissione delle infezioni associate all assistenza Virus dell Herpes simplex L herpes simplex è un virus che causa un infezione che colpisce soprattutto la bocca o la zona genitale.
DettagliAtlante degli artropodi del suolo
Atlante degli artropodi del suolo Chiave semplificata per il riconoscimento dei principali gruppi di micro-artropodi del suolo per il calcolo del QBS Educatamente www.educatamente.org A.S. 2007-2008 Gli
DettagliIl cinipide galligeno del castagno Dryocosmus kuriphilusyasumatsu
Il cinipide galligeno del castagno Dryocosmus kuriphilusyasumatsu Giovanni Bosio Regione Piemonte, Settore Fitosanitario Il cinipede galligeno Drycosmus kuriphilusyasumatsu è considerato uno degli insetti
Dettagli* da determinare nella pagina successiva
PERLIDAE * * da determinare nella pagina succesva ultimo articolo dei palpi mascellari molto ridotto e sporgente CHLOROPERLIDAE PERLODIDAE * presenti assenti LEUCTRIDAE tracheo branchie I II III NEMOURIDAE
DettagliIZSLER e IUV(ENE) Tavola rotonda: l Igiene Urbana veterinaria un opportunità da cogliere per la Sanità Pubblica Veterinaria
Marco Tamba Sorveglianza Epidemiologica Emilia Romagna Tavola rotonda: l Igiene Urbana veterinaria un opportunità da cogliere per la Sanità Pubblica Veterinaria IZSLER e IUV(ENE) Teramo 22 settembre 2017
DettagliBIOLOGIA ED ECOLOGIA DEL GRANCHIO DI FIUME (Potamon fluviatile)
I granchi sono crostacei decapodi (a dieci zampe) brachiuri, cioè con il corpo diviso in 3 parti: capo, torace e addome. I primi due segmenti sono fusi insieme in un cefalotorace molto robusto in quanto
Dettagli