WORKSHOP. La tracciabilità dei rifiuti e certificazione dei flussi riciclati
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- Paolina Zanetti
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1 Mercoledì 30 Settembre 2009 WORKSHOP La tracciabilità dei rifiuti e certificazione dei flussi riciclati In collaborazione con Bureau Veritas Italia 1
2 Perché parlare di tracciabilità dei rifiuti? Il problema Ogni anno una montagna di rifiuti speciali sparisce nel nulla Anno Rifiuti speciali scomparsi (milioni di t) differenza tra rifiuti prodotti e rifiuti gestiti Fonti: Rapporto Ecomafia 2008, Rapporto Ecomafia Legambiente 2
3 Perché parlare di tracciabilità dei rifiuti? Il problema I rifiuti non controllati alimentano il traffico illecito, per un giro di affari che nel 2008 ha quasi toccato i 7 miliardi di euro (nel 2007, circa 4 miliardi e mezzo) Dal 2002, anno di entrata in vigore del delitto di organizzazione di traffico illecito di rifiuti: le operazioni giudiziarie ordinanze di custodia cautelare persone denunciate aziende coinvolte Fonti: Rapporto Ecomafia 2008, Rapporto Ecomafia Legambiente 3
4 Perché parlare di tracciabilità dei rifiuti? Il problema L illegalità può toccare ogni fase della filiera del rifiuto: La produzione (ruolo del produttore nella scelta del gestore cui affidare il proprio rifiuto) Il trasporto e lo stoccaggio (es. miscelazioni e diluizioni per declassare le sostanze pericolose; falsificazione documentazione di accompagnamento, ) Lo smaltimento (es. abbandono in mare, fiumi, reti fognarie, cave, discariche rifiuti urbani, distribuzione su campi coltivati, ) 4
5 Perché tracciabilità? La nuova Direttiva quadro sui rifiuti (Dir. 2008/98/CE) parla espressamente di TRACCIABILITA all articolo 17, riguardante il Controllo dei rifiuti pericolosi: Gli Stati membri adottano misure volte a garantire la tracciabilità dalla produzione alla destinazione finale e il controllo dei rifiuti pericolosi 5
6 Perché tracciabilità? Il Rapporto Rifiuti 2008 di ISPRA sottolinea la necessità di disporre di una più puntuale, tempestiva e rigorosa conoscenza del ciclo complessivo dei rifiuti, compresa la TRACCIABILITA dei flussi durante il loro spostamento da un sito all altro al fine di smascherare sul nascere (o meglio prevenire) attività illecite. I produttori e i gestori dei rifiuti hanno diritto ad una semplificazione degli adempimenti amministrativi e devono disporre di strumenti esaustivi di benchmarking, e, più in generale, di conoscenza, che supportino gli obiettivi sani di qualificazione del sistema produttivo nazionale 6
7 La produzione di Rifiuti Speciali in Italia Numero Dichiarazioni MUD - Italia Mud 2005 Mud 2006 Mud 2007 N MUD Produzione di Rifiuti Speciali (esclusi R C&D) - milioni di ton - Italia ,00 80,00 9,24 70,00 60,00 50,00 3,90 4,27 4,99 5,42 5,44 7,94 40,00 73,41 30,00 20,00 51,91 55,09 49,37 52,37 57,09 55,65 10,00 Fonte: Rapporto Rifiuti ISPRA 0, RS non pericolosi RS pericolosi 7
8 La produzione di Rifiuti Speciali in Italia Produzione di Rifiuti Speciali (RS) milioni di ton Italia RS non pericolosi 51,913 55,090 49,374 52,366 57,093 55,647 73,409* RS pericolosi 3,896 4,269 4,990 5,419 5,439 7,937 9,235 RS C&D 27,291 30,954 37,345 42,548 46,459 45,851* 52,083* Tot RS 83,100 90,313 91, , , , ,727 * dati stimati da ISPRA 8
9 La produzione di R S per Settore Economico Produzione di Rifiuti Speciali per attività economiche (peso percentuale) - Italia Servizi 6,7% Trattamento rifiuti 12,5% Agricoltura, caccia e silvicoltura 0,5% Estrazione di minerali 0,9% Attività manifatturiere 37,2% Pubblica amministrazion e 0,6% Costruzioni 38,9% Energia elettrica, acqua, gas 2,7% Fonte: Rapporto Rifiuti ISPRA 9
10 La produzione di R S del Manifatturiero Produzione di RS NON PERICOLOSI delle attività manifatturiere - suddivisione percentuale Industria minerali non metalliferi 7,2% Fabbricazione appar. elettrici, meccanici, elettronici 1,5% Altre industrie manifatturiere 9,4% Industria alimentare e tabacco 30,2% Industria del legno e della carta 9,6% Fabbricazione mezzi di trasporto 0,9% Industria metalli e prodotti metallici 26,0% Industria conciaria, tessile e del vestiario 4,2% Industria chimica 11,0% Produzione di RS PERICOLOSI delle attività manifatturiere - suddivisione percentuale Fabbricazione appar. elettrici, meccanici, elettronici 4,7% Altre industrie manifatturiere 24,7% Industria alimentare e tabacco 0,7% Industria conciaria, tessile e del vestiario 0,9% Fonte: Rapporto Rifiuti ISPRA Industria minerali non metalliferi 0,7% Industria del legno e della carta 0,9% Fabbricazione mezzi di trasporto 2,5% Industria metalli e prodotti metallici 16,6% Industria chimica 48,3% 10
11 Che cos è? RINTRACCIABILITA La capacità di ricostruire la storia TRACCIABILITA La capacità di un organizzazione di lasciare tracce La tracciabilità deve essere riferibile ad ogni singola fase del processo e deve consentire di risalire a tutte le aziende che hanno avuto un RUOLO CRITICO nella specifica fase del processo 11
12 Vantaggi Corretta pianificazione degli enti pubblici Sviluppo di economie di scala per il recupero ed il riciclo Evitare sistemi di smaltimento dei rifiuti speciali non conformi 12
13 Tipologie di Tracciabilità 1 Documentale 2 Fisica Fisica 13
14 Tracciabilità Documentale Modello Unico di Dichiarazione (MUD) Formulario di Identificazione dei Rifiuti Registro di Carico e Scarico In più: Conoscenza del Sistema Economico 14
15 Perché stimare la produzione di Rifiuti? La stima permette di fare delle proiezioni sull andamento della produzioni di rifiuti, attraverso le previsioni economiche Direttiva 2008/98/CE Articolo 28 Piani di gestione dei rifiuti 3. I piani di gestione dei rifiuti contengono, se opportuno e tenuto conto del livello e della copertura geografica dell area oggetto di pianificazione, almeno i seguenti elementi: a) tipo, quantità e fonte dei rifiuti prodotti all interno del territorio, rifiuti che saranno prevedibilmente spediti da o verso il territorio nazionale e VALUTAZIONE DELL EVOLUZIONE FUTURA DEI FLUSSI DI RIFIUTI; 15
16 Attività Sperimentale Stima di produzione di Rifiuti Speciali nei Settori Economici Quali Ostacoli? Esenzione per la compilazione del MUD: sei un piccolo imprenditore agricolo, con un volume di affari annuo minore di 8.000,00 sei un imprenditore con non più di 10 dipendenti e produci solamente rifiuti non pericolosi 16
17 Chi è soggetto a compilazione MUD? Consistenza e suddivisione percentuale delle imprese, per classe di addetti Regione Emilia Romagna Fonte: Archivio statistico delle imprese attive ASIA ; 5,70% ; 94,30% Consistenza e suddivisione percentuale delle imprese, per classe di addetti Regione Emilia Romagna Fonte: Archivio statistico delle imprese attive ASIA Imprese con meno di 10 addetti Imprese con 10 o più addetti ; 26,98% ; 73,02% Imprese con meno di 3 addetti Imprese con 3 o più addetti 17
18 Risultati sperimentazione della metodologia Confronto produzione dichiarata attraverso MUD e produzione stimata in una Provincia Italiana, ton MUD Stima MUD Stima MUD Stima MUD Stima
19 Tracciabilità Fisica La Tracciabilità fisica nasce nel settore Agroalimentare: Carne Bovina 19
20 E sui rifiuti? RFID (Radio Frequency Identification) - Sistema di riconoscimento a distanza di un micro-chip che, eccitato da una radiofrequenza, trasmette un codice memorizzato ad un lettore tramite un'antenna in miniatura. - Permette di identificare i cassonetti dove viene collocato in qualsiasi situazione - riconosce e certifica il contenitore da svuotare e/o pesare 20
21 Alcuni spunti di riflessione per il nostro workshop Quali strumenti ci permettono di avere un quadro conoscitivo esaustivo? Quali tecnologie possono migliorare la nostra capacità di controllare la filiera dei rifiuti? Quali soggetti possono ricoprire ruoli chiave nel controllo sulla filiera del rifiuto? 21
APPENDICE 3 - QUADRO REGIONALE - PIEMONTE
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