OPEN - Fondazione Nord Est Ottobre 2011
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- Aldo Marchesi
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1 A4. TENDENZE DELLA NATALITÀ E DELLA MORTALITÀ Il saldo naturale del Nord Est è positivo dal 2004; quello dell Italia rimane negativo Il saldo naturale del Nord Est nel periodo è risultato sempre negativo, raggiungendo il massimo valore negativo di oltre unità nel Dal 1994 fino al 2001 i valori, sempre negativi, del saldo naturale sono andati riducendosi, a seguito soprattutto dell incremento dei nati (dai nati del 1994 si è passati ad oltre già nel 1997) a fronte di un numero di morti abbastanza costante (circa unità, a parte la riduzione osservata nel 2001 e i picchi del 2003 e 2008). Nel 2004 è avvenuto il sorpasso dei nati sui morti dovuto a ulteriori consistenti incrementi delle nascite (nel 2004 in parte dovuto anche ad effetti di ritardo nelle registrazioni delle nascite degli stranieri avvenute l anno prima). Nel 2008 i nati hanno superato le unità; per poi ridiscendere nel biennio successivo per attestarsi poco oltre le unità nel 2010 (-641 rispetto al 2009 pari a -0,9). A livello di singole aree si registra che: - le province di Trento e Bolzano hanno entrambe sempre evidenziato un saldo naturale positivo (particolarmente accentuato a Bolzano); - il Veneto è in tale condizione a partire dal 2000, ma nel 2010 si è registrata una significativa riduzione; - in Friuli Venezia Giulia il saldo naturale nel periodo osservato non è mai stato positivo. L incremento della natalità dopo il 1994 risulta dovuto sia a cause contingenti (aumento delle donne trentenni) che a fattori strutturali (incremento della popolazione immigrata) Dopo il 1994 il tasso di natalità (allora dell'8,58 per mille) è risultato sempre crescente; in particolare a partire dal 1997 si è collocato costantemente oltre il 9 per mille (9,47 per mille nel 2010, valore più basso dal 2002). Il recupero della fecondità è attribuibile al concorrere di diverse cause: - presenza di popolazioni immigrate con maggior quoziente di fertilità (per il Nord Est nel 2010 le stime indicano che il numero medio di figli per donne straniere è di 2,27, in costante diminuzione rispetto al 2006 quando era risultato pari a 2,6; il valore corrispondente per le donne italiane è 1,25 in leggero aumento rispetto al 2006 quando era risultato pari a 1,2); - aumento del numero di donne in età fertile; - concentrazione di nascite da madri di età diversa (ultime trentenni che vogliono recuperare la maternità e nuove trentenni che arrestano la tendenza al rinvio); - percentuale in aumento di mamme over 40 anni (rappresentano il 6 delle donne che hanno avuto un figlio nel 2008). Dal 2000 il tasso di natalità del Nord Est supera quello dell Italia Rispetto all'italia si osserva una convergenza nei valori del tasso di natalità: la distanza ancora significativa osservata nel 1992 (10,1 per mille in Italia contro il 9 per mille nel Nord Est) si è azzerata; anzi, a partire dal 2000, il tasso di natalità registrato nel Nord Est è risultato quasi sempre leggermente superiore a quello corrispondente dell Italia: ciò è dovuto soprattutto alla maggior presenza di stranieri e ai conseguenti effetti dei più elevati tassi di fecondità della popolazione femminile straniera. All'interno del Nord Est le differenze sono marcate. Come di consueto, per quanto riguarda i fenomeni demografici, si distinguono le province di Trento e Bolzano da un lato, con un tasso di natalità che, seppur con oscillazioni annuali, rimane in entrambe superiore al 10 per mille (e dunque nettamente superiore alla media nazionale) e il Friuli Venezia Giulia dall'altro, con un tasso che in alcuni anni si è collocato sotto il 7 per mille e che solo dal 2000 ha superato l 8 per mille (ha raggiunto il valore più elevato degli ultimi anni - 8,7 per mille - nel 2007 per poi scendere a 8,37 nel 2010). Il Veneto, con un tasso di natalità tra il 9,5 e 10 per mille negli ultimi anni, si pone in una situazione intermedia rispetto alle altre due aree del Nord Est. Infine, per tutte le aree considerate, il tasso di natalità nel 2010 è risultato in sensibile diminuzione negli ultimi due anni, in parte per l esaurimento del recupero della maternità delle donne del baby boom e in parte per un avvicinamento nei comportamenti riproduttivi delle donne straniere rispetto alle donne locali. Le oscillazioni del tasso di mortalità Il tasso di mortalità è risultato in lenta crescita fino al 1998, quando sia in Italia che nel Nord Est ha superato il 10 per mille. Successivamente è diminuito fino al 2001, ritornando a crescere nel biennio suc- 1
2 cessivo. In particolare nel 2003 in Italia ha raggiunto il livello record del 10,2 per mille ed anche nel Nord Est ha sfiorato il 10 per mille. L incremento nel numero dei morti osservato nel 2003 è dovuto non solo all invecchiamento della popolazione ma anche alle condizioni climatiche registrate nel periodo estivo. A livello nazionale, infatti, l incremento nel numero di morti è risultato pari al +5,2, ampiamente concentrato nei mesi da giugno a settembre (+11,5). Questa tendenza è risultata comune anche alle regioni del Nord Est: in Trentino Alto Adige l incremento dei morti è risultato del 16,5 nei mesi estivi e del 4,3 nel resto dell anno; in Veneto rispettivamente dell 8,0 e dell 1,4, in Friuli Venezia Giulia del 5,8 e del 2,8. Dopo il 2003 il valore del tasso di mortalità ha oscillato in Italia tra il 9,4 e il 9,8 per mille; nel Nord Est ha oscillato su valori leggermente inferiori tra il 9,2 e il 9,5. La diversa struttura per età della popolazione incide sulla varietà del tasso di mortalità nelle regioni del Nord Est: il Friuli Venezia Giulia, caratterizzato da una popolazione più anziana, evidenzia un indice sempre compreso tra 11,2 e 12,7 per mille (11,4 nel 2010), mentre, al lato opposto, la provincia di Bolzano evidenzia un tasso di mortalità quasi sempre inferiore all 8 per mille. In Veneto e nella provincia di Trento il tasso di mortalità si è mantenuto negli ultimi anni attorno al 9 per mille. Note sulla fonte Natalità e fecondità della popolazione residente: caratteristiche e tendenze recenti, Anno 2008, 18 marzo 2010 Ricostruzione della popolazione residente per età e sesso nei comuni italiani Anni , 16 giugno 2006, Istat Censimento della Popolazione per il dato al , Istat Bilancio demografico nazionale. Anno 2002, 28 ottobre 200, Istat Bilancio demografico nazionale. Anno 2003, 15 luglio 2004, Istat Bilanci demografici regionali. Anno 2004, 27 giugno 2005, Istat Bilanci demografici regionali. Anno 2005, 10 luglio 2006, Istat Bilanci demografici regionali. Anno 2006, 5 luglio 2007, Istat Bilanci demografici regionali. Anno 2007, 3 luglio 2008, Istat Bilanci demografici regionali. Anno 2008, 23 giugno 2009, Istat Bilanci demografici regionali. Anno 2009, 7 giugno 2010, Istat Indicatori demografici, anno 2010, 24 gennaio 2011, Istat Glossario Tasso di mortalità: è il rapporto morti su popolazione media dell anno di riferimento moltiplicato per Tasso di natalità: è il rapporto nati vivi su popolazione media dell anno di riferimento moltiplicato per
3 Tav. A4 - TENDENZE DELLA NATALITÀ E DELLA MORTALITÀ Nati vivi Morti Saldo Tassi di Tassi di naturale natalità mortalità Nati su tot.. Italia Morti su tot. Italia Popolazione NORD EST ,00 9,87 10,14 11, ,69 9,94 10,18 11, ,58 10,02 10,37 11, ,68 9,89 10,71 11, ,98 9,93 10,88 11, ,21 9,99 11,14 11, ,28 10,14 11,41 11, ,34 10,01 11,43 11, ,60 9,73 11,68 11, ,36 9,46 11,61 11, ,46 9,65 11,76 11, ,48 9,93 11,78 11, ,95 9,34 12,10 11, ,71 9,42 12,11 11, ,78 9,21 12,14 11, ,81 9,31 12,21 11, ,86 9,54 12,14 11, ,61 9,37 12,08 11, ,47 9,41 11,97 11, ITALIA ,12 9, ,72 9, ,44 9, ,25 9, ,44 9, ,49 9, ,36 10, ,44 10, ,54 9, ,39 9, ,42 9, ,44 10, ,67 9, ,45 9, ,50 9, ,50 9, ,64 9, ,45 9, ,29 9,
4 Tav. A4 (segue) TENDENZE DELLA NATALITÀ E DELLA MORTALITÀ Nati vivi Morti Saldo Tassi di naturale natalità Tassi di mortalità Nati su tot. Italia Morti su tot. Italia Popolazione BOLZANO ,16 8,07 0,94 0, ,71 8,11 0,94 0, ,71 8,18 0,97 0, ,60 7,80 0,99 0, ,05 8,18 1,01 0, ,40 7,88 1,04 0, ,97 8,27 1,02 0, ,23 8,24 1,04 0, ,80 7,94 1,00 0, ,83 7,80 1,02 0, ,19 7,86 0,97 0, ,48 8,39 0,99 0, ,49 7,93 0,97 0, ,51 7,92 1,00 0, ,15 7,64 0,97 0, ,21 7,55 0,98 0, ,00 7,78 0,95 0, ,44 7,58 0,92 0, ,64 7,66 0,95 0, TRENTO ,31 9,82 0,81 0, ,88 9,79 0,81 0, ,87 9,93 0,84 0, ,03 9,92 0,87 0, ,29 9,75 0,88 0, ,38 9,78 0,89 0, ,50 9,96 0,92 0, ,67 9,56 0,93 0, ,87 9,51 0,95 0, ,41 9,07 0,93 0, ,55 8,94 0,94 0, ,18 9,53 0,91 0, ,03 9,06 0,97 0, ,39 8,92 0,94 0, ,29 9,04 0,93 0, ,15 9,01 0,92 0, ,50 9,05 0,94 0, ,25 8,85 0,94 0, ,35 9,01 0,96 0,
5 Tav. A4 (segue) TENDENZE DELLA NATALITÀ E DELLA MORTALITÀ Saldo Nati su tot. Italilia Popolazione Morti su tot. Ita- Nati vivi natalità mortalità Tassi di Tassi di Morti naturale VENETO ,97 9,34 6,84 7, ,72 9,39 6,93 7, ,57 9,56 7,02 7, ,68 9,47 7,27 7, ,97 9,40 7,38 7, ,21 9,58 7,57 7, ,31 9,69 7,78 7, ,32 9,62 7,77 7, ,63 9,35 7,97 7, ,34 9,07 7,88 7, ,54 9,30 8,07 7, ,52 9,50 8,07 7, ,08 8,94 8,37 7, ,80 9,10 8,35 7, ,89 8,86 8,40 7, ,92 9,06 8,45 7, ,01 9,22 8,43 7, ,73 9,06 8,38 7, ,53 9,13 8,25 7, FRIULI VENEZIA GIU- LIA ,48 12,48 1,55 2, ,00 12,70 1,51 2, ,97 12,45 1,54 2, ,03 12,27 1,58 2, ,34 12,62 1,61 2, ,54 12,41 1,64 2, ,66 12,62 1,69 2, ,73 12,38 1,69 2, ,12 11,96 1,76 2, ,07 11,75 1,78 2, ,06 12,01 1,78 2, ,24 12,39 1,81 2, ,41 11,59 1,80 2, ,36 11,50 1,82 2, ,55 11,30 1,85 2, ,67 11,16 1,87 2, ,56 11,72 1,82 2, ,49 11,53 1,84 2, ,37 11,40 1,82 2,
6 Graf. 1 TASSI DI NATALITÀ E MORTALITÀ DEL NORD EST E DELL ITALIA 10,3 10,1 9,9 9,7 9,5 9,3 9,1 8,9 Tassi di natalità - Nord Est Tassi di mortalità - Nord Est 8,7 Tassi di natalità - Italia Tassi di mortalità - Italia 8,
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