NOTA CONGIUNTURALE ROMANIA

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1 Istituto nazionale per il Commercio Estero NOTA CONGIUNTURALE ROMANIA 2010 Biroul de la Bucuresti Str. A.D.Xenopol, nr.15, sector Bucuresti T F bucarest@ice.it aprile 2011

2 CONGIUNTURA Secondo i dati dell INS (Istituto Nazionale di Statistica) il valore del Prodotto Interno Lordo nel 2010 è stato di 513,6 miliardi di Lei, ai prezzi correnti, in diminuzione del 1,3 % rispetto al Il valore del PIL in euro nel 2010 è stato di 122 miliardi, al cambio medio annuo della BNR di 1 euro = 4,21 lei. Dopo tre anni di crescita economica molto elevata (7,9% nel 2006, 6,3% nel 2007 e 7,3% nel 2008) il PIL romeno registra un brusco rallentamento nel 2009 (-7,1%) ed che continua nel 2010 (-1,3%). L andamento del PIL negli ultimi anni è stato il seguente: PIL (valori in miliardi di Lei) 344,6 416,0 503,9 491,3 513,6 PIL (valori in miliardi di euro)* 97,9 121,5 136,9 115,9 122,0 Variazione % rispetto all anno precedente** * al cambio medio annuo ** variazioni in termini reali 7,9 % 6,3% 7,3% -7,1% -1,3% Considerando il peso dei principali settori produttivi sul calo del 1,3% del PIL nel 2010, il settore dei servizi ha contribuito per il -1,1%, le costruzioni per il -1,0%, le imposte nette sui prodotti per il -0,3% e l agricoltura, la silvicoltura e la pesca per il -0,1%. L industria ha avuto un contributo positivo per il 1,2%. Considerando invece il contributo delle principali categorie di risorse alla formazione del PIL nel 2010, si evidenzia il forte peso dei servizi, con una quota del 47,5%, mentre l industria ha rappresentato il 26,4% del PIL, le costruzioni il 8,9%, l agricoltura il 6,0% e le imposte nette sui prodotti l 11,2%. I settori produttivi che hanno risentito di più degli effetti della crisi nel 2010 rispetto al 2009 sono: le costruzioni (-10,7%) e i servizi (-2,3%). L agricoltura, la silvicoltura e la pesca hanno registrato una diminuzione dello 0,8% mentre l industria è aumentata del 5,1%. Le imposte nette sui prodotti hanno registrato una diminuzione del 2,5% rispetto al La domanda interna ed il consumo finale delle famiglie hanno continuato il trend discendente già rilevato lo scorso anno, registrando rispettivamente un -1% e -2%. Gli investimenti nazionali sono diminuiti del 13,5% rispetto al 2009, in particolare nel settore delle nuove costruzioni (-18,9%) e nel settore delle macchine e attrezzature (inclusi i mezzi di trasporto) (-11,1%). 2

3 Nel mese di dicembre 2010, secondo i dati dell Agenzia Nazionale per l Occupazione, il tasso di disoccupazione è stato del 6,87%, in diminuzione del 0,9% rispetto a dicembre Alla fine del 2010 sono stati registrati in Romania disoccupati. I più alti tassi di disoccupazione sono stati registrati nelle province orientali e meridionali del Paese: Vaslui (11,4%), Teleorman 10,8% e Galati (9,8%). Il livello più basso è stato riscontrato a Bucarest (2,3%). Provincia Tasso disoccupazione al 31 dicembre 2009 Tasso disoccupazione al 31 dicembre 2010 VASLUI 14.0% 11.42% TELEORMAN 11.9% 10.76% GALATI 11.1% 9.84% MEHEDINTI 14.1% 9.81% DOLJ 11.2% 9.80% BUZAU 9.5% 9.73% GORJ 10.9% 9.62% CONSTANTA 6.3% 5.67% ARAD 6.8% 5.16% CLUJ 6.3% 4.88% TIMIS 4.4% 3.72% ILFOV 2.4% 2.76% BUCURESTI 2.3% 2.29% ROMANIA 7,8% 6,87% Il tasso di disoccupazione medio registrato nel 2010 è stato del 7,6% rispetto alla popolazione attiva, in netto aumento rispetto al valore registrato nel 2009 (6,3%). I dati pubblicati dell'istituto Nazionale di Statistica indicano un tasso medio annuo di inflazione del 6,1%. A dicembre 2010 il tasso è aumentato fino al 7,96%. Gli incrementi più elevati rispetto a dicembre 2009 sono stati riscontrati nel settore alimentare, in particolare per gli ortaggi e le conserve di ortaggi (+22,5%). Tra questi, le patate hanno registrato un aumento record del 45,6% e gli oli del 21,2%. Per quanto riguarda i prodotti non alimentari gli aumenti più significativi si sono verificati per i tabacchi (+26,3%) e per i carburanti (+15,4%). Riguardo il mercato valutario nel 2010 si è registrato un tasso di cambio medio annuo di 4,21 Lei per 1 Euro e di 3,18 Lei per 1USD Il deficit di conto corrente della Romania nel 2010 è aumentato del 5% rispetto all anno precedente; da milioni di euro nel 2009 a milioni di euro nel Il debito estero ha raggiunto un valore di 90,77 miliardi di euro alla fine di dicembre, in aumento dell 11,8% rispetto al mese di dicembre

4 Per quanto riguarda il deficit di bilancio nel 2010, esso è stato di 33.3 miliardi lei (circa 7,9 miliardi euro), pari al 6,5% del PIL. Per fronteggiare gli effetti negativi della crisi economica e finanziaria sullo sviluppo economico della Romania è stato raggiunto un accordo nel mese di marzo 2009 tra il Governo romeno e il Fondo Monetario Internazionale, l Unione Europea e la Banca Mondiale, la BERS e la BEI per la concessione di un prestito di circa 20 miliardi di euro in due anni (dal FMI 12,95 mld. di euro, dall UE 5 miliardi di euro, dalla Banca Mondiale 1 mld. di euro e dalla BERS e BEI 1 mld. di euro). Il prestito ha avuto l obiettivo di limitare la drastica riduzione di flussi di capitali, ridurre il deficit esterno e di bilancio, stabilizzare il tasso di cambio e aumentare la liquidità delle banche per favorire la concessione di crediti alle imprese. L erogazione del prestito e avvenuta nel biennio marzo marzo 2011 ad interessi agevolati, fissati al 3,5% annuo, e sarà rimborsabile gradualmente fino al L accordo e stato un successo, si sono raggiunti gli obiettivi fissati. Inoltre, non e stata più necessaria l erogazione dell ultima tranche dal FMI, pari a circa 1 miliardo di euro, perché la Banca Nazionale della Romania ha sufficienti riserve. Oltre al prestito internazionale, il Governo ha attuato una serie di misure di austerità atte a contrastare gli effetti della crisi sull occupazione. Fra queste le più importanti sono state l aumento dell IVA dal 19% al 24%. Il 31 marzo 2011 e stato firmato un nuovo accordo biennale con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) del valore di 3,46 miliardi di euro. L accordo e di tipo precauzionale e verrà utilizzato solo in caso di emergenza. Si prevede anche un accordo preventivo con l Unione Europea di 1,4 miliardi di euro e un prestito dalla Banca Mondiale di 0,4 miliardi di euro. Rischio Paese Per quanto riguarda il rischio SACE, la Romania è inserita nella categoria di rischio medio 4/7, con condizioni di assicurabilita aperte sia per il rischio sovrano che per il rischio bancario e corporate. Un forte elemento di rischio secondo la SACE è la dipendenza del settore bancario dal finanziamento estero. Ad agosto 2010 l agenzia di valutazione economica FITCH ha confermato i giudizi accordati alla Romania nel 2009 per i debiti a lungo termine in valuta e in moneta locale. al livello "BB +" / "BBB-", con outlook stabile. L agenzia di rating STANDARD & POOR S ha rivisto al rialzo a marzo 2010 il giudizio accordato alla Romania nel 2008 per i debiti a lungo termine in valuta e in moneta locale a "BB+/BBB-", con outlook stabile ( rispetto al precedente rating negativo ). Moody's ha mantenuto le stime di rischio paese al livello Baa3 nella categoria "investment grade", con prospettive negative. 4

5 INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI Secondo i dati pubblicati dalla Banca Nazionale della Romania, gli investimenti diretti esteri nel 2010 hanno raggiunto un valore complessivo di milioni di euro rispetto ai milioni di euro dello scorso anno, con un netto calo di circa il 25,6% causato dagli effetti negativi della crisi economica internazionale, che ha ridotto i flussi di capitali esteri e il sostegno delle banche ai nuovi progetti di investimento. Degli IDE in Romania nel 2010, i crediti intra-gruppo rappresentano il 21,4% mentre le partecipazioni al capitale il 78,6%. I settori preferiti dagli investitori stranieri sono stati: settore energetico (in particolare energia eolica), attività industriali (in particolare industria metallurgica, automobilistica e dei componenti auto, materiali da costruzione, industria alimentare e del tabacco) e servizi (in particolare servizi di intermediazione finanziaria, bancaria e assicurativa e servizi IT). Uno dei più importanti investimenti esteri in Romania, inaugurato nel 2010, è stata la costruzione di una fabbrica di shampoo a Urlati. L investimento di Procter&Gambel e stato di 72 milioni di euro e ha creato 240 posti di lavoro. Anche l impresa coreana di componenti elettronici la Shinheung Electronics ha investito in un nuovo stabilimento ad Oradea 20 mil. di euro creando 121 posti di lavoro. L impresa intende continuare gli investimenti, in questo senso investirà altri 5 milioni di euro e il numero totale dei dipendenti entro la fine dell anno arriverà a 600. Transdanube Industries SRL, parte del gruppo African Steel Mills, ha cominciato la costruzione di un'acciaieria e un laminatoio a Oltenita. Il progetto ha un valore complessivo di 150 milioni di euro. L'investimento produrrà in modo diretto 300 posti di lavoro e un indotto di circa posti di lavoro. I rappresentanti di Transdanube Industries SRL hanno dichiarato che il progetto sarà implementato in 30 mesi e si spera che sarà pronto alla fine del Investimenti degni di nota si sono verificati nel settore dell energia eolica: la compagnia ceca CEZ (per un totale di 1,1 miliardi euro), E.ON Regenerabile Romania con capitale tedesco (200 milioni di euro), il gruppo austriaco Verbund (300 milioni di euro), EDP Renewables Romania filiale della portoghese Energias (335 milioni di euro), Enel Green Power Romania (2 parchi eolici del valore complessivo di 114 mil. di euro), Petrom (100 mil. euro), Compania Eoliana SA (filiale dell Italiana Alerion Clean Power Spa investimento di 85 mil. di euro), Eviva Nalbant del gruppo portoghese Martifer (60 milioni di euro), Iberdrola Renovebles da Spagna e l italiana Sorgenia. Altri investimenti importanti in corso nel 2010 sono stati: Pepsi (150 mil. euro per un nuovo stabilimento ); Lufkin Industries (per una fabbrica di attrezzature e servizi per l industria petrolifera e del gas del valore di 91 mil. euro ); Renovatio Group (stabilimento di produzione panelli solari 10 mil. di euro), Gruppo Windex (stabilimento di produzione di turbine eoliche 25 mil. di euro). 5

6 Il notevole calo degli investimenti, legato agli effetti della crisi, continua nel 2010, come illustrato nella tabella seguente che riporta la serie storica degli IDE negli ultimi sette anni. Investimenti diretti esteri in Romania (valori in milioni euro) Flussi IDE Var. Annue (sem) % +166,3 +0,6 +73,8-20,0 +31,0-63,3-25,6 Elaborazione ICE Bucarest su dati BNR Considerando invece il numero di nuove imprese a partecipazione estera (dati del Registro del Commercio), nel 2010 sono state registrate in Romania nuove aziende, portando a il numero totale di imprese estere dal Anche in questo caso i dati sono inferiori rispetto al 2009 (-9,3%), quando erano state registrate ben nuove aziende con partecipazione estera. Al 31 dicembre 2010, secondo i dati dell Ufficio del registro del Commercio, erano registrate complessivamente imprese italiane, di cui attive, con un capitale versato di circa 1,38 miliardi di euro. Si nota un calo del 18,4% delle aziende italiane attive. Nel 2010 sono state registrate nuove aziende a partecipazione italiana, circa il 18,9% del totale delle nuove aziende a partecipazione estera registrate in Romania. L Italia continua ad essere, da oltre 10 anni, il principale paese investitore per numero di aziende registrate, mentre detiene il settimo posto tra i primi investitori per capitale investito. Primi 10 paesi investitori per numero di imprese dicembre 2010 N. Paese Nr. Aziende % Totale Romania ,0 1. ITALIA ,42 2. GERMANIA ,5 3. TURCHIA ,0 5. UNGHERIA ,2 4. CINA ,8 6. FRANCIA ,8 7. USA ,6 8. ISRAEL ,5 9. AUSTRIA ,5 10. IRAK ,3 Elaborazione ICE Bucarest su dati Ufficio del Registro del Commercio 6

7 Primi 10 paesi investitori per capitale sociale versato (mil. euro) dicembre 2010 N. Paese Mil. Euro % Totale Romania ,0 1. OLANDA ,1 2. AUSTRIA ,1 3. GERMANIA ,2 4. FRANCIA ,1 5. GRECIA ,7 6. CIPRO ,3 7. ITALIA ,7 8. ELVETIA ,6 9. SPAGNA ,5 10. GRAN BRETAGNA 857 2,9 Elaborazione ICE Bucarest su dati Ufficio del Registro del Commercio I primi investimenti italiani in Romania negli anni 90 si sono concentrati sui settori labour intensive, sviluppando tipologie di lavorazione per conto terzi di materie prime o semilavorati provenienti dall'italia. In seguito si è assistito ad un evoluzione della nostra presenza imprenditoriale, con l'affermarsi di joint ventures o contratti con produttori locali per la fornitura e l'assemblaggio di parti meccaniche o di beni strumentali, fino a investimenti diretti di alcuni grandi gruppi italiani per la produzione di beni e lo sviluppo delle infrastrutture. In seguito a tale cambio di passo sono ora presenti, oltre alle piccole e medie imprese, anche aziende italiane di medie e grandi dimensioni che hanno trasferito in Romania considerevoli investimenti finanziari e tecnologici, con una ricaduta in termini occupazionali di oltre 800 mila posti di lavoro, tra impiego diretto ed indotto. La presenza italiana è diffusa in molte aree del Paese, anche se nel corso dell'ultimo decennio ha manifestato la tendenza a concentrarsi in alcune zone specifiche. Tra queste, è rilevante la tradizionale presenza dei nostri imprenditori nel Nord-Ovest, in particolare nella provincia di Timisoara, dove si è riprodotto un vero e proprio modello distrettuale italiano (oltre aziende italiane e miste registrate). In tale area geografica e nelle province limitrofe (Arad, Bihor, Cluj) è ancora concentrato oltre un terzo delle presenze imprenditoriali italiane in Romania, mentre un quinto delle nostre aziende ha investito nella municipalità di Bucarest. Nella tabella della pagina seguente è illustrata la ripartizione per provincia delle società italiane attive in Romania al 31 dicembre 2010, in ordine di numero di presenze. Il maggior numero di aziende e attivo nella municipalità di Bucarest e nella provincia di Timis, e in generale nella regione del Nord-Ovest e della Transilvania (Bihor, Arad, Cluj e Brasov). 7

8 SOCIETA A PARTECIPAZIONE ITALIANA ITALIANE ATTIVE IN ROMANIA RIPARTIZIONE TERRITORIALE AL 31 DICEMBRE 2010 No. Provincia Numero aziende Percentuale su totale 1 Municipiul Bucuresti Timis Bihor Arad Cluj Brasov Ilfov Constanta Arges Alba Dolj Iasi Prahova Hunedoara Bacau Sibiu Maramures Neamt Mures Buzau Dambovita Braila Vrancea Galati Satu Mare Suceava Bistrita-Nasaud Olt Caras-Severin Valcea Botosani Salaj Mehedinti Gorj Tulcea Teleorman Ialomita Calarasi Giurgiu Vaslui Harghita Covasna TOTALE Elaborazione ICE Bucarest su dati del Registro del Commercio 8

9 Nella tabella seguente è illustrata invece la ripartizione della presenza italiana per settore di attività al 31 dicembre 2010, secondo i codici della Classificazione CAEN (Codificazione di Attività Economica Nazionale). Analizzando la presenza italiana per settori produttivi, al primo posto risulta il commercio all ingrosso (voce nr imprese), seguito dalle attività immobiliari (nr imprese). Seguono le attività di costruzione di edifici (nr imprese). Da segnalare anche una forte presenza nell agricoltura (nr imprese) e nel commercio al dettaglio (nr imprese). Nei settori manifatturieri tradizionali, indicati nella prima parte della tabella, e che hanno vissuto un boom di investimenti negli anni 90, la presenza e ancora significativa ma con numeri inferiori: articoli di abbigliamento 355 imprese, pelletteria 309, lavorazione del legno 243, industrie alimentari 151, fabbricazione di mobili 143. SOCIETA A PARTECIPAZIONE ITALIANA ITALIANE ATTIVE IN ROMANIA RIPARTIZIONE SETTORIALE AL 31 DICEMBRE Agricoltura, caccia e relativi servizi Silvicoltura e utilizzazione di aree forestali Pesca e acquacoltura Estrazione carbonifera 2 07 Estrazione di minerali metalliferi 1 08 Altre attività di estrazione Attività dei servizi di supporto all'estrazione 4 10 Industrie alimentari Produzione delle bevande Produzione del tabacco 1 13 Fabbricazione di articoli in materie tessili Fabbricazione di articoli di abbigliamento Preparazione e concia del cuoio e pelle; fabbricazione di altri articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e selleria, frustini e scudisci per equitazione; calzature; preparazione e tintura di pellicce Lavorazione del legno e fabbricazione di prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio Fabbricazione di carta e di prodotti di carta Stampa e riproduzione di supporti registrati Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio Fabbricazione di prodotti chimici Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi L'Industria metallurgica 48 9

10 25 L'industria delle costruzioni metalliche e dei di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica Fabbricazione di apparecchiature elettriche Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Fabbricazione di altri mezzi di trasporto Fabbricazione di mobili Altre attività industriali nca Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature Industria dei mezzi di trasporto stradale 7 35 Produzione e fornitura di energia elettrica e termica, gas, acqua calda e aria condizionata Captazione, depurazione e distribuzione acqua Raccolta e depurazione delle acque di scarico Raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; attività di recupero di materiali riciclabili; Attività e servizi di risanamento 2 40 Produzione e fornitura di energia elettrica e termica, gas e acqua Costruzioni di edifici Ingegneria civile Lavori di costruzione specializzati Commercio all'ingrosso e al dettaglio; manutenzione e riparazione di autoveicoli, motocicli Commercio all'ingrosso, escluso quello di autoveicoli e motoveicoli Commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e motocicli Trasporti terrestri e trasporto mediante condotte Trasporto per vie d'acqua Trasporto aereo Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti Servizi postali e attività di corriere 3 55 Alberghi e altre strutture ricettive Ristoranti e altre attività dei servizi di ristorazione Attività editoriali Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore Attività di programmazione e trasmissione Telecomunicazioni Attività dei servizi di tecnologie informatica Attività dei servizi d'informazione 55 10

11 64 Intermediazioni finanziarie, escluse le assicurazioni e i fondi pensione Assicurazioni, riassicurazioni e fondi pensione (escluse le assicurazioni sociali obbligatorie) 9 66 Attività ausiliarie dei servizi finanziari, delle attività assicurative e dei fondi pensione Attività ausiliarie dei servizi finanziari 8 68 Attività immobiliari Attività legali e contabilità Attività di direzione aziendale; degli uffici amministrativi centrali; attività di management e di consulenza gestionale Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi e analisi tecniche Ricerca scientifica e sviluppo Pubblicità e ricerche di mercato Altre attività professionali, scientifiche e tecniche Servizi veterinari 2 77 Attività di noleggio e leasing operativo Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e assistenza turistica Servizi di vigilanza e investigazione Attività di servizi per edifici e paesaggio Attività di segreteria e di supporto e altri servizi di supporto alle imprese Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 1 85 Istruzione Attività sanitaria Servizi di assistenza infermieristica e sociale residenziale 2 88 Assistenza sociale non residenziale 4 90 Attività creative e artistiche Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali 4 92 Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento Riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa Altre attività di servizi Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico 1 TOTALE Elaborazione ICE Bucarest su dati del Registro del Commercio 11

12 Sin dagli anni 90 la Romania ha attuato una politica di forte liberalizzazione degli investimenti esteri, incentivata anche da una serie di agevolazioni fiscali, in primis l aliquota unica di tassazione dei redditi al 16%, e dalla semplificazione delle procedure per la costituzione delle società. La Legge sulle società commerciali (Legge 31/1990), modificata ed aggiornata dalla Legge 441/2006, non distingue i soci persone fisiche/giuridiche romeni da quelli esteri, per un principio ormai acquisito dalla normativa romena di parità di trattamento tra operatori locali ed esteri. Pertanto, non vi è alcuna distinzione tra società mista ed investimento estero al 100%, né è prevista un'autorizzazione preventiva all'investimento, salvo per quelli nel settore bancario che richiedono l approvazione della Banca Centrale. Gli investitori esteri possono acquisire l'intero capitale nella maggior parte delle imprese da privatizzare oppure già privatizzate, con la sola eccezione dei settori della difesa e della sicurezza nazionale, per i quali è necessario il nulla osta delle autorità competenti. Continua l impegno del Governo per l implementazione definitiva del processo di privatizzazione delle principali aziende statali tramite l agenzia AVAS - Agenzia per la Valorizzazione degli Attivi Statali. Fondi Strutturali Nel 2010, il Governo romeno, dopo aver rilevato ritardi e rallentamenti nell utilizzo dei fondi, ha approntato misure per la semplificazione e accelerazione delle procedure di presentazione dei progetti e di assegnazione dei finanziamenti. In un contesto di crisi economica, è importante per il Paese un uso efficiente delle risorse messe a disposizione dall Unione Europea fino al 2013, circa 31 miliardi di euro di cui: - 19,2 miliardi finanziati dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), dal FSE (Fondo Sociale europeo) e dal Fondo di Coesione e suddivisi in 7 Programmi Operativi (PO per la Crescita della Competitività economica: PO Trasporti; PO Ambiente; PO Sviluppo Regionale; PO Sviluppo Risorse Umane; PO Sviluppo Capacità Amministrative; PO Assistenza Tecnica); - circa 12 miliardi destinati allo sviluppo agricolo e rurale e alla pesca, tramite il FEAOG (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) e il FEP (Fondo Europeo per la Pesca). Il primo programma di finanziamento europeo (tra i sette programmi avviati nel 2007) che si avvicina alla fase di completamento è il PO Sviluppo Risorse Umane (POS-DRU). Nell ambito del POS DRU sono stati stipulati contratti del valore di 3,51 miliardi di euro fino alla fine del 2010, cioè più di tre quarti (82%) della somma totale assegnata (4,25 miliardi di euro) per il periodo Fino al 18 marzo 2011, la Romania ha registrato un tasso di assorbimento pari all 11,3% dei fondi allocati alla Romania nel periodo , il valore totale dei pagamenti effettivi per i beneficiari è stato di 2,15 miliardi di euro. 12

13 L obiettivo seguito dal Governo per il 2011 è di spendere un quarto dai fondi allocati dall Unione Europea nel periodo , cioè circa 4,7 miliardi di euro. Presso l Ufficio ICE di Bucarest è attivo dal giugno 2008 un Desk Fondi Strutturali, strumento di supporto per le imprese italiane interessate ai fondi strutturali e alle misure che prevedono opportunità commerciali e di investimento. Nel sito dell ICE di Bucarest alla rubrica Desk fondi strutturali, sono reperibili informazioni sui vari Programmi Operativi, con collegamenti ai siti web dei Ministeri e delle autorità di management che gestiscono gli stanziamenti. COMMERCIO ESTERO Il grado di apertura al commercio internazionale dell economia romena è molto elevato, favorito da un economia aperta e dal ingresso nell Unione Europea. Dopo il calo nel 2009 dovuto alla crisi economica internazionale, il commercio estero e ritornato a crescere nel Secondo i dati pubblicati dall Istituto Nazionale di Statistica, il valore complessivo delle esportazioni FOB realizzate nel del 2010 è stato di 37,29 miliardi di euro, mentre quello delle importazioni CIF è stato di 46,8 miliardi di euro. Rispetto al 2009 le esportazioni sono aumentate del 28,2% e le importazioni del 20,1%. Le esportazioni hanno cambiato il trend da negativo a positivo già dal mese di novembre 2009 mentre le importazioni da gennaio Il deficit commerciale FOB-CIF nel periodo 1.I-31.XII.2010 è stato di 9,51 miliardi di euro, 360,8 milioni di euro in meno rispetto al periodo 1.I-31.XII Bilancia commerciale della ROMANIA (valori in miliardi euro e variazioni %) Esportazioni 25,9 29,4 33,6 29,1 37,3 Var. annua % 16,6% 13,7% 13,8% -13,7% 28,2% Importazioni 40,7 50,9 56,3 38,9 46,8 Var. annua % 24,8% 25,1% 9,8% -32,0% 20,1% Saldo (negativo) bilancia commerciale 14,9 21,5 22,7 9,8 9,5 L analisi settoriale dell interscambio romeno, illustrata nelle tabelle seguenti, evidenzia un peso preponderante nell export delle voci macchine e dispositivi meccanici; macchine, apparecchiature ed attrezzature elettriche, autoveicoli e altri mezzi ed attrezzature da trasporto, metalli comuni ed altri articoli in metallo ; voci per cui si sono registrano aumenti importanti. E da segnalare un forte aumento delle esportazioni di metalli comuni ed altri articoli in metallo (+52,5%). Relativamente all import, le principali 13

14 voci sono macchine e dispositivi meccanici; macchine, apparecchiature ed attrezzature elettriche, prodotti minerari, metalli comuni ed altri articoli in metallo, prodotti dell industria chimica, tutte con valori in aumento rispetto al ESPORTAZIONI IMPORTAZIONI Principali sezioni della Nomenclatura Combinata Esportazioni FOB Principali gruppi merceologici (73,5% del totale esportazioni) Tipologie merci Valore -milioni Euro- Quota % sul totale export Var. % 2010 / 2009 Macchine e dispositivi meccanici; macchine, apparecchiature ed attrezzature elettriche ,6 27,2% +32,1% Autoveicoli e altri mezzi ed attrezzature da trasporto 5.753,0 15,4% +17,8% Metalli comuni ed altri articoli in metallo 4.454,9 11,9% +52,5% Materiali tessili ed altri articoli connessi 3.133,9 8,4% +8,1% Prodotti minerali 2.059,5 5,5% +15,4% Materie plastiche, gomma e articoli connessi ,7 5,1% +31,2% Totale Esportazioni Mondo ,4 100,0% +28,2% Elaborazione ICE Bucarest su dati INS Importazioni CIF Principali gruppi merceologici (74,7% del totale importazioni) Var. % Valore Quota % sul Tipologie merci 2010 / Milioni Euro totale 2009 Macchine e dispositivi meccanici; macchine, apparecchiature ed attrezzature elettriche ,7 28,5 +26,8 Prodotti minerali 5.168,8 11,0 +33,1 Metalli comuni ed altri articoli in metallo 5.116,3 10,9 +34,1 Prodotti dell industria chimica 4.666,7 10,0 +8,5 Autoveicoli e altri mezzi ed attrezzature da trasporto 3.457,1 7,4 +19,6 Materie plastiche, gomma e articoli connessi 3.249,9 6,9 +27,8 Totale Importazioni Mondo ,6 100,0 +20,1% Elaborazione ICE Bucarest su dati INS In merito alla ripartizione geografica per aree, si conferma la leadership dell Unione Europea, che detiene una quota di circa il 72,3 % (rispetto al 73,8% del 2009) del totale dell interscambio. Il valore degli scambi intracomunitari è stato di 26,9 miliardi di euro per quanto riguarda l export e di 33,9 miliardi di euro per l import, rappresentando il 72,5% del totale delle esportazioni e il 71,9% del totale delle importazioni. Come illustrato nella tabella seguente, l aumento degli scambi e stato più accentuato con i paesi extracomunitari mettendo a confronto il 2010 ed il

15 Esportazioni FOB (valori in milioni di Euro) Valore Quote % sul totale - milioni Euro - Variazioni % 2010/ Mondo , ,4 100,0 100,0 +28,2 1. Commercio intracomunitario (UE 27) , ,1 74,3 72,2 +24,6 2. Commercio 7.483, ,3 25,6 27,8 +38,7 extracomunitario (non UE 27) Elaborazione ICE Bucarest su dati INS Importazioni CIF (valori in milioni di Euro) Valore Quote % sul totale - milioni Euro - Variazioni % 2010/ Mondo , ,6 100,0 100,0 +20,1 1. Commercio intracomunitario (UE 27) , ,9 73,3 72,5 +19,1 2. Commercio , ,7 26,7 27,5 +22,9 extracomunitario (non UE 27) Elaborazione ICE Bucarest su dati INS INTERSCAMBIO CON L ITALIA E PRINCIPALI PARTNERS COMMERCIALI Secondo i dati dell INS, l interscambio commerciale tra Italia e Romania ha raggiunto nel 2010 un valore complessivo di 10,57 miliardi di Euro, superiore ai livelli del 2009 (quando era stato pari a 9,04 miliardi di euro). In particolare la Romania ha esportato verso l Italia un valore di 5,16 miliardi di euro (+15,6% rispetto al 2009), mentre le importazioni dall Italia hanno raggiunto un valore di 5,42 miliardi di Euro (+19,1% rispetto al 2009). Pertanto nel 2010 la bilancia commerciale della Romania relativamente agli scambi con l Italia ha registrato un saldo commerciale negativo di 260,8 milioni di euro. 15

16 Interscambio commerciale Romania - Italia (valori in milioni di euro e variazioni %) Variazione % Export verso l'italia 4.469, ,1 +15,6 Import dall'italia 4.572, ,9 +19,1 Saldo -102,6-260,8 - Elaborazione ICE Bucarest su dati INS (Istituto Nazionale di Statistica) Analizzando la serie storica dell interscambio tra i due Paesi dal 2003 al 2010 si nota un progressivo aumento dei valori, che si e fermato nel 2008, anno in cui l interscambio e aumentato lievemente, per poi diminuire nel Inoltre, si nota una progressiva riduzione del saldo negativo che da milioni di euro del 2007 e arrivato a solo 103 milioni nel Nel 2010 si nota un leggero miglioramento dei valori. Interscambio commerciale Romania - Italia dal 2003 al 2010 (valori in milioni di euro) Export verso l Italia Import dall Italia Totale interscambio Saldo Elaborazione ICE Bucarest su dati INS e Eurostat (paese dichiarante Romania) Nelle tabelle seguenti sono riportate le graduatorie dei primi 10 partners commerciali della Romania, relativamente alle esportazioni ed alle importazioni. 16

17 Paese Esportazioni della Romania Principali Paesi acquirenti Valore Quote - milioni Euro - Variazioni % 2010/ Mondo , ,4 100,0 100,0 +28,2 1. Germania 5.465, ,8 18,8 18,1 +23,8 2. Italia 4.469, ,1 15,3 13,8 +15,6 3. Francia 2.384, ,0 8,2 8,3 +30,5 4. Turchia 1.451, ,5 5,0 6,9 +76,8 5. Ungheria 1.263, ,0 4,3 4,8 +40,7 6. Regno Unito 973, ,5 3,3 3,6 +39,3 7. Bulgaria 1.094, ,3 3,8 3,6 +20,9 8. Spagna 688, ,5 2,4 3,0 +30,4 9. Olanda 953, ,2 3,3 2,8 +7,7 10. Polonia 642,4 981,7 2,2 2,6 +51,7 Elaborazione ICE Bucarest su dati INS Paese Importazioni della Romania - Principali Paesi fornitori Valore Quote - milioni Euro - Variazioni % 2010/ Mondo , ,6 100,0 100,0 +20,1 1. Germania 6.727, ,3 17,3 16,7 +16,0 2. Italia 4.572, ,9 11,7 11,6 +19,1 3. Ungheria 3.254, ,8 8,4 8,7 +23,3 4. Francia 2.394, ,5 6,2 5,9 +15,4 5. Cina 1.901, ,7 4,9 5,5 +34,4 6. Russia 1.499, ,9 3,9 4,3 +35,8 7. Austria 1.849, ,9 4,8 4,1 +3,1 8. Polonia 1.380, ,9 3,5 3,7 +26,3 9. Turchia 1.459, ,9 3,8 3,7 +17,9 10. Olanda 1.497, ,9 3,9 3,5 +9,1 Elaborazione ICE Bucarest su dati INS 17

18 Nel 2010 l Italia si è trovata nella seconda posizione della classifica, dopo la Germania sia nella graduatoria dei Paesi fornitori sia in quella dei mercati di destinazione dell export romeno. Esportazioni della Romania - L Italia e il secondo Paese di destinazione con un valore di 5.159,1 milioni di euro, con una quota sul totale pari al 13,8% ed un aumento del 15,6% rispetto al La Germania conferma pertanto la sua posizione di leader come Paese di destinazione dell export (fino al 2007 occupata dall Italia), con un valore pari a 6.734,8 milioni di euro ed una quota del 18,1% sul totale, con un aumento del 23,8% nel 2010 rispetto al Tra i paesi extra-ue si distingue la Turchia al quarto posto con un aumento delle esportazioni del 76,8%. Importazioni della Romania - L Italia è il secondo Paese fornitore con un valore di 5.419,9 milioni di euro, una quota sul totale del 11,6% ed un aumento del 19,1% rispetto al La Germania e il primo Paese fornitore anche nel 2010, con 7.818,3 milioni di euro ed una quota sul totale del 16,7%, e un aumento del 16% rispetto al In terza posizione l Ungheria, con un valore di 4.060,8 milioni di euro di export verso la Romania e una quota sul totale dell 8,7 %. Da segnalare anche l entrata della Russia nella graduatoria dei primi 10 Paesi fornitori alla sesta posizione, con un aumento record di prodotti esportati pari al 35,8%. Anche se gli scambi con l Italia hanno un trend ascendente, la quota export della Romania verso l Italia risulta in diminuzione (dal 15,3% al 13,8%) mentre la quota import della Romania dall Italia rimane relativamente stabile (dal 11,7% al 11,6%). Nelle tabelle delle pagine seguenti sono illustrati i dati ISTAT (ATECO3) relativi alla graduatoria dei principali prodotti scambiati dall Italia con la Romania nel 2010 ed un confronto con il 2009, prendendo in considerazione prima le esportazioni e poi le importazioni. Romania - Italia: principali prodotti (ATECO3) esportati ed importati (valori in migliaia di euro e variazioni in percentuale) Graduatoria secondo il valore delle importazioni della Romania dall'italia nell ultimo periodo PRINCIPALI PRODOTTI Cuoio conciato e lavorato; articoli da viaggio, borse, pelletteria e selleria; pellicce preparate e tinte Importazioni Esportazioni Var % Var % , , Tessuti , , Altri prodotti in metallo , , Altre macchine per impieghi , ,3 speciali Articoli in materie plastiche , , Altre macchine di impiego generale , , Calzature , , Altri prodotti tessili , , Articoli di abbigliamento, escluso l'abbigliamento in pelliccia , ,3 18

19 201 - Prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie Motori, generatori e trasformatori elettrici; apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell'elettricità Nota Congiunturale Romania , , , , Prodotti della siderurgia , , Metalli di base preziosi e altri , ,1 metalli non ferrosi; combustibili nucleari Filati di fibre tessili , , Macchine di impiego generale , , Prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio , , Apparecchiature di cablaggio , , Parti ed accessori per autoveicoli e , ,6 loro motori Autoveicoli , , Altri prodotti della prima , ,6 trasformazione dell'acciaio Elaborazione ICE su dati ISTAT Romania - Italia: principali prodotti (ATECO3) esportati ed importati (valori in migliaia di euro e variazioni in percentuale) Graduatoria secondo il valore delle importazioni della Romania dall'italia nell ultimo periodo Esportazioni Importazioni PRINCIPALI PRODOTTI Var % Var % Articoli di abbigliamento, , ,8 escluso l'abbigliamento in pelliccia Calzature , , Tabacco , , Autoveicoli , , Mobili , , Apparecchi per uso domestico , , Apparecchiature per le , ,6 telecomunicazioni Articoli di maglieria , , Prodotti di colture agricole non , ,4 permanenti Filati di fibre tessili , , Metalli di base preziosi e altri , ,8 metalli non ferrosi; combustibili nucleari Tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio (esclusi quelli in acciaio colato) , ,9 19

20 221 - Articoli in gomma , , Prodotti in legno, sughero, , ,5 paglia e materiali da intreccio Altri prodotti in metallo , , Motori, generatori e , ,9 trasformatori elettrici; apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell'elettricità Prodotti chimici di base, , ,1 fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie Cuoio conciato e lavorato; , ,3 articoli da viaggio, borse, pelletteria e selleria; pellicce preparate e tinte Apparecchiature di cablaggio , , Merci dichiarate come provviste , ,3 di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie Elaborazione ICE su dati ISTAT PREVISIONI PER IL 2011 Dopo il calo del 1,3% del PIL registrato nel 2010 in Romania, le stime della Commissione Nazionale di Previsione (CNP) indicano una ripresa della crescita economica che dovrebbe portare ad un incremento del PIL del 1,5% nel Anche il Fondo Monetario Internazionale stima per la Romania un aumento del PIL del 1,5% e del 4,4% nel Per il 2011 il FMI prevede un deficit del conto corrente del 5% del PIL. Le previsioni riguardanti i vari settori produttivi per il 2011 indicano lievi aumenti: l industria +2,7%, l agricoltura +1%, costruzioni +1,6%, servizi +0,9%. La CNP prevede per il 2011 un tasso di inflazione medio annuo del 5,3%, rispetto al 6,1% del Nella bilancia commerciale, si prevede un saldo negativo per il 2011 di 8,6 miliardi di euro, diminuito rispetto ai 9,5 miliardi di saldo negativo del Per il 2011 si stima che il cambio Euro-Leu manterrà lo stesso livello del 2010: 4,21 lei/euro. Il tasso di disoccupazione diminuirà nel 2011 fino al 7,2%, rispetto al 7,6% del (previsioni CNP). Per il 2011 le prospettive sugli investimenti diretti esteri sono ottimistiche. Nel periodo gennaio febbraio 2011 gli IDE hanno registrato un valore di 294 milioni di Euro, doppio rispetto al corrispondente periodo del 2010, quando hanno registrato un valore di 140 milioni di euro. A febbraio 2011 si è notato un rallentamento dei valori rispetto a gennaio 2011, quando gli IDE hanno registrato un valore di 240 milioni di euro, in aumento di quasi 8 volte rispetto al corrispondente mese del

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