RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA 30 GIUGNO 2014

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1 RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO

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3 Indice Parte I Relazione intermedia sulla gestione Lo scenario economico e di settore... 7 La congiuntura economica... 7 L economia nell Italia centrale focus sulla Toscana I mercati finanziari e creditizi in Italia La struttura e l organizzazione del Gruppo Banca Etruria La composizione del Gruppo Interventi normativi, regolamentari ed organizzativi L attività promozionale e commerciale di Gruppo Le iniziative sociali e culturali La rete distributiva e l organico La gestione dei rischi Le grandezze patrimoniali Principali Aggregati patrimoniali Gli impieghi alla clientela Impieghi in oro La raccolta diretta La raccolta indiretta Il portafoglio di proprietà La posizione interbancaria La dinamica del patrimonio netto L andamento reddituale Il conto economico I principali indicatori del Gruppo Banca Etruria Altre Informazioni I Soci Il titolo Banca Etruria Parti correlate Fatti di rilievo verificatisi nel semestre Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo L evoluzione prevedibile della gestione e i principali rischi e incertezze del Gruppo Prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato di periodo dell'impresa Capogruppo e il patrimonio netto e il risultato di periodo consolidati Parte II - Bilancio consolidato semestrale abbreviato Prospetti contabili consolidati Nota integrativa Parte A Politiche contabili Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato Parte C Informazioni sul conto economico consolidato Parte D Redditività consolidata complessiva Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F Informazioni sul patrimonio consolidato Parte G Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d azienda Parte H Operazioni con parti correlate Parte L Informativa di settore Attestazione del Dirigente Preposto Relazione della società di revisione Appendice La Capogruppo Banca Etruria Prospetti contabili della Capogruppo Banca Etruria

4 I principali aggregati patrimoniali Gli impieghi alla clientela La raccolta diretta La raccolta indiretta Altre grandezze patrimoniali Il conto economico I principali indicatori

5 Parte I Relazione intermedia sulla gestione 5

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7 1. Lo scenario economico e di settore La congiuntura economica Dopo la battuta d arresto nel primo trimestre dell anno, l espansione dell attività economica mondiale sembra aver recuperato vigore, in particolare negli Stati Uniti, dove è ripresa la crescita ed in Cina, dove si è interrotto il rallentamento 1. Nel complesso la crescita dell attività economica globale nel secondo trimestre 2014 sarebbe di misura modesta e con intensità difforme tra le principali regioni. Sono aumentati tuttavia i rischi connessi con le tensioni geopolitiche in alcuni paesi produttori di petrolio; un loro eventuale inasprimento avrebbe ripercussioni sull offerta e sul prezzo dei prodotti energetici, nonché sull attività e sugli scambi mondiali. Nel primo trimestre 2014 il prodotto degli Stati Uniti ha segnato la prima contrazione dal 2010 (-2,9% in ragione d anno), per effetto di fattori temporanei che hanno determinato una riduzione delle scorte e delle esportazioni. Secondo gli indicatori congiunturali più recenti, l attività economica avrebbe però ripreso ad espandersi nel secondo trimestre 2014, beneficiando anche del recupero delle esportazioni. L occupazione ha continuato a crescere a ritmi sostenuti ed a giugno 2014 il tasso di disoccupazione è sceso al 6,1%, il livello più basso da settembre In Giappone il PIL ha segnato una forte espansione nel primo trimestre 2014 (6,7%), per l anticipo delle decisioni di spesa in vista dell incremento delle imposte indirette in aprile, rilevando una contrazione nel secondo trimestre. In Russia la caduta del clima di fiducia e i deflussi di capitali seguiti all inasprimento della crisi con l Ucraina hanno comportato una diminuzione degli investimenti e una decelerazione del PIL nel primo trimestre che è proseguita anche nei mesi successivi. Nel secondo trimestre il PIL della Cina, dopo aver rallentato ulteriormente nei primi tre mesi dell anno, è cresciuto del 7,5%, sostenuto da misure di stimolo degli investimenti in infrastrutture e nel settore immobiliare e dal rafforzamento della domanda proveniente dalle economie avanzate. Secondo le ultime stime dell OCSE, che però non incorporano la contrazione del PIL statunitense nel primo trimestre 2014, la crescita del prodotto mondiale accelererebbe al 3,4% nel 2014 e al 3,9% nel 2015 (tav. 1). Tra marzo e giugno gli operatori professionali privati hanno progressivamente rivisto al ribasso le previsioni di crescita per l anno in corso per gli Stati Uniti, il Brasile e la Russia. I rischi per l economia mondiale restano orientati al ribasso. Il recente rallentamento dell attività nelle economie emergenti potrebbe rivelarsi più protratto del previsto. Pesano inoltre gli incerti sviluppi delle crisi in Libia e in Iraq, che si aggiungono alle tensioni in corso tra Russia e Ucraina. Nel medio periodo, inoltre, il protrarsi di condizioni monetarie fortemente espansive nei paesi avanzati potrebbe favorire l accumulo di nuovi squilibri nei mercati finanziari e immobiliari. 1 La fonte prevalente per delineare il quadro macroeconomico della presente relazione sulla gestione è il Bollettino economico n. 3 luglio 2014 di Banca d Italia. 7

8 L inflazione è rimasta moderata nei paesi avanzati (2,1% negli Stati Uniti a maggio 2014, 1,9% nel Regno Unito). In Giappone l inflazione ha raggiunto il 3,7% in maggio (1,6% in marzo), per il rialzo delle imposte indirette. Tra i paesi emergenti l inflazione è moderata in Cina (2,3% in giugno), mentre rimane elevata in India e in Brasile. La Federal Reserve ha proseguito il tapering e, nelle riunioni di aprile e giugno 2014, ha ridotto per complessivi 20 miliardi di dollari gli acquisti mensili di MBS e di obbligazioni del Tesoro a lungo termine. Dall avvio della rimozione dello stimolo monetario, avvenuta lo scorso gennaio, gli acquisti mensili di titoli sono diminuiti da 85 a 35 miliardi; è probabile che l intervallo-obiettivo dei tassi sui federal funds rimanga invariato ancora per diverso tempo dopo la conclusione del tapering, attualmente prevista per novembre Nei Paesi dell'area dell'euro la ripresa è proseguita, seppur modesta e diseguale, accompagnata da inflazione molto bassa e credito alle imprese in flessione. Nel primo trimestre del 2014 il PIL dell area dell euro è cresciuto dello 0,2% sul periodo precedente; l attività economica è aumentata marcatamente in Germania, beneficiando del forte rialzo dei consumi e dell accumulazione di capitale; in Francia il PIL ha ristagnato, frenato dal contributo negativo della domanda estera netta e di tutte le componenti di quella interna, con l eccezione delle scorte; in Italia il prodotto è diminuito lievemente. Sulla base delle informazioni disponibili, nel secondo trimestre 2014 l attività economica dell area sarebbe rimasta pressoché stabile. Gli indicatori hanno continuato a segnalare prospettive favorevoli in Germania, sia nell industria che nei servizi; in Francia, al contrario, gli indicatori sono scesi al di sotto della soglia coerente con la stabilità dell attività economica. Le proiezioni dello staff dell Eurosistema, diffuse nel mese di giugno 2014, prefigurano una crescita dell 1,0% nel 2014 e un accelerazione all 1,7% nel Le valutazioni degli operatori professionali non si discostano significativamente (1,1% nel 2014, 1,5% nel 2015). L'inflazione ha continuato a flettere più di quanto atteso, anche al netto delle componenti più volatili come energia e alimentari. Rimasta sistematicamente inferiore all 1% dallo scorso ottobre 2013, si è attestata allo 0,5% nel mese di giugno Secondo le ultime proiezioni dello staff dell Eurosistema, l'inflazione si manterrebbe bassa anche nel prossimo biennio, su un livello non coerente con la definizione di stabilità dei prezzi. Il Consiglio direttivo della BCE è intervenuto per allentare ulteriormente le condizioni monetarie e sostenere l erogazione del credito. Per la prima volta il tasso di interesse applicato sui depositi delle banche presso l Eurosistema è diventato negativo, per incentivare la circolazione della liquidità e contrastare l apprezzamento del cambio. Il tasso ufficiale sulle operazioni di rifinanziamento principali è stato abbassato allo 0,15%. Le banche potranno accedere a nuove 8

9 operazioni di rifinanziamento a lungo termine, erogate a condizioni vantaggiose, ma subordinate all espansione del credito a famiglie e imprese. Il Consiglio ha ribadito di essere pronto a varare ulteriori misure di stimolo, come un programma di acquisto di titoli, qualora le prospettive per l inflazione nel medio periodo lo rendessero necessario. Le misure di politica monetaria hanno avuto un impatto immediato: i tassi di interesse sono scesi, il cambio si è deprezzato e gli afflussi di capitali verso molti paesi dell area dell euro, tra cui l Italia, si sono intensificati. Dal progressivo ricorso delle banche alle nuove operazioni di rifinanziamento potrà derivare un ulteriore contributo espansivo. Nel complesso, le condizioni sui mercati finanziari internazionali sono migliorate nel secondo trimestre 2014, pur con oscillazioni e incertezze negli ultimi giorni. Al buon andamento dei corsi azionari e obbligazionari ha contribuito soprattutto la riduzione dei premi per il rischio, in un contesto di volatilità eccezionalmente contenuta. Nei paesi dell area dell euro è proseguito il calo degli spread sovrani, favorito dalle nuove misure espansive della BCE. Sono ripresi i flussi di capitali verso le economie emergenti. La ripresa dell economia italiana, pur in presenza di segnali di maggiore fiducia delle imprese, stenta ancora ad avviarsi. Il principale sostegno al prodotto continua a provenire dall andamento dell interscambio con l estero, anche se emergono prime indicazioni di miglioramento di alcune componenti della domanda interna. Nel primo trimestre 2014 il PIL italiano è diminuito dello 0,1% rispetto al periodo precedente; l attività ha risentito del calo della produzione di energia, in parte legato a fattori climatici, e della persistente debolezza del settore dell edilizia. Anche nel primo trimestre la domanda estera netta si è confermata la principale fonte di sostegno alla crescita dell attività, fornendo un apporto di 0,2 punti percentuali alla dinamica del prodotto. La spesa per investimenti dopo il rialzo segnato nel quarto trimestre del 2013 (riconducibile anche agli incentivi fiscali) si è contratta dell 1,1% nei primi tre mesi dell anno in corso. Tale riduzione deriva comunque da andamenti eterogenei delle diverse componenti degli investimenti: mentre si contrae la spesa in mezzi di trasporto, quella in macchinari ed attrezzature registra invece un primo incremento (0,5%), dopo dieci trimestri di calo consecutivo. Oltre a questo, sono emersi segnali incoraggianti su alcune componenti della domanda nazionale: in particolare, i consumi delle famiglie hanno ripreso a crescere, pur in misura assai modesta (0,1%), per la prima volta dall inizio del 2011 (tav.2). 9

10 Sulla base delle informazioni disponibili, secondo Banca d Italia nel secondo trimestre 2014 la domanda estera sarebbe nuovamente aumentata a fronte della debolezza di quella domestica. Le valutazioni dei consumatori sulla situazione economica del paese sono in miglioramento dal mese di febbraio, ma quelle sulle condizioni personali si mantengono caute, condizionate dall evoluzione ancora incerta dell occupazione. I dati definitivi sul secondo trimestre 2014 comunicati di recente dall Istat 2 non sono tuttavia incoraggianti: la produzione è infatti diminuita dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. Il confronto rispetto al 2013 restituisce però un risultato migliorativo: corretto per gli effetti di calendario, a giugno 2014, l indice è aumentato in termini tendenziali dello 0,4% rispetto a giugno 2013; nella media del primo semestre dell anno la produzione è aumentata dello 0,2% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Le proiezioni per l economia italiana nel biennio presentate nel Bollettino Economico di luglio della Banca d Italia prospettano una ripresa moderata, non esente da significative incertezze. Il PIL crescerebbe attorno allo 0,2% nella media dell anno in corso, con rischi al ribasso; aumenterebbe dell 1,3% nella media del Le valutazioni per il 2015 sono più favorevoli di quanto prefigurato da Banca d Italia lo scorso gennaio, rispecchiando principalmente l orientamento più espansivo della politica monetaria. Al contrario, per il 2014, le stima di Banca d Italia sono state riviste al ribasso rispetto a quello dello scorso gennaio (erano +0,7%); altrettanto ha fatto il Fondo Monetario Internazionale, riducendo in luglio le aspettative sulla ripresa italiana dal +0,6% al +0,3%. Negativa invece la recente analisi dell agenzia Moody s la quale, alla luce dei recenti dati sul PIL, ha deciso di rivedere le stime sull Italia abbassandole da una previsione di crescita dello 0,5% ad una contrazione dello 0,1% nel Secondo Moody s questo renderà più difficile ridurre deficit e debito pubblico, ma soprattutto renderà politicamente più complesso implementare le riforme strutturali. L attività ancora debole si riflette sui prezzi: l inflazione è scesa a livelli minimi storici, portandosi in giugno allo 0,2%. Il calo dell occupazione, in atto dalla seconda metà del 2012, si è pressoché arrestato nello scorso inverno. Resta però bassa l intensità d uso della manodopera, che frena nel breve termine la ripresa della domanda di lavoro. Il tasso di disoccupazione è nuovamente aumentato, raggiungendo un valore pari al 12,7%. Un segnale positivo e di inversione di tendenza viene invece dai dati Unioncamere in merito alla demografia imprenditoriale che, nel secondo trimestre 2014, registra un saldo positivo di circa 27 mila unità fra iscrizioni e cessazioni, considerando anche quelle d ufficio (migliore per oltre 10 mila unità rispetto al saldo del secondo trimestre 2013). Sul risultato ha influito, in particolare, il rallentamento delle cancellazioni - pari a 14 mila unità in meno rispetto al secondo trimestre del peraltro già in atto dai mesi precedenti. Il bilancio positivo del secondo trimestre 2014 segue però quello decisamente negativo dei primi tre mesi del 2014 quando all appello mancavano oltre 40 mila imprese, portando così il saldo del primo semestre dell anno a unità, comunque migliore di circa 11 mila unità rispetto al saldo negativo del primo semestre del Fonte: Istat, Flash giugno 2014, Produzione Industriale, 6 agosto

11 L economia nell Italia centrale focus sulla Toscana In base alle rilevazioni di Unioncamere Toscana ed IRPET, il 2013 è stato ancora un anno di recessione per l economia della Regione, anche se in attenuazione rispetto all anno precedente e con alcuni deboli segnali di ripresa verso la fine dell anno che lasciano presagire, se non un ritorno alla crescita, almeno la fine della fase recessiva. Le attuali previsioni indicano infatti che nel 2014 la crescita sarà pressoché pari a zero e rimandano la ripresa all anno successivo, che non sarà però particolarmente vigorosa nel La caduta del PIL in Toscana è stata stimata, nel 2013, attorno all 1,4% ed è ancora una volta meno grave di quella segnata nel resto del paese (-1,9% il calo del PIL in Italia). Il risultato finale, anche nel 2013, è stato pesantemente condizionato dalla componente interna della domanda. A calare è stato, infatti, il consumo delle famiglie al quale si è accompagnata la contrazione della domanda pubblica; a tutto questo si è aggiunto il nuovo ulteriore ridimensionamento degli investimenti. Anche nel 2013, quindi, la domanda estera ha rappresentato l unica componente in espansione. Secondo le previsioni pubblicate dall IRPET nel suo rapporto, la stagnazione dell economia caratterizzerà anche nel 2014 i risultati del sistema produttivo regionale. Questo sarà il frutto, ancora una volta, di forze che agiscono in direzione opposta e che si bilanceranno quasi perfettamente nel corso del Da una parte registreremo l ulteriore consistente flessione della domanda interna, che in tutte le sue componenti non conoscerà un ritorno alla crescita, e in alcuni casi addirittura permarrà in terreno negativo; a questa si contrapporrà ancora una volta l espansione delle esportazioni estere. Le attese sono che il 2015 rappresenti il vero momento di interruzione del lungo periodo di recessione che ha investito l economia regionale a partire dalla crisi di Lehman Brothers del Il PIL dovrebbe tornare a crescere dell 1,3%, sostanzialmente in linea con il tasso di crescita italiano. In merito alla demografia imprenditoriale della Regione, i dati trimestrali diffusi dall Unione delle Camere di commercio evidenziano un bilancio positivo per unità nel secondo trimestre 2014; a livello semestrale il saldo è invece negativo per unità considerando anche le cessazioni d ufficio, comunque in lieve miglioramento rispetto al primo semestre Considerando la sola provincia aretina, non si è ancora registrata una inversione di tendenza: il numero di imprese continua infatti a ridursi anche nel secondo trimestre del 2014, in controtendenza rispetto al dato regionale e nazionale. Le procedure concorsuali aperte in Regione nel primo semestre 2014 sono in cresciuta dell 8% circa rispetto allo stesso periodo del Scioglimenti e liquidazioni volontarie di imprese sono invece in calo del 4% circa 3. Il credito bancario alla clientela residente nella Regione, rimasto pressoché stazionario nel 2012, si è contratto nel 2013: includendo le sofferenze e le operazioni di pronti contro termine i prestiti si sono ridotti del 2,6% a dicembre In particolare è proseguita, intensificandosi, la flessione del credito alle imprese (-2,7%) e alle famiglie consumatrici (-0,7%); una contrazione ha interessato anche le società finanziarie, la cui forte crescita nel 2012 aveva più che bilanciato il calo negli altri settori. I dati provvisori diffusi da Banca d Italia relativi al primo trimestre del 2014 evidenziano come la flessione si sia attenuata, registrando nel complesso una variazione pari a - 1,9% (in particolare -1,7% per le imprese e -0,5%per le famiglie). Nel corso del 2013 è stata ancora debole la domanda di credito, limitata per le imprese alla sola ristrutturazione del debito esistente, ed in un contesto in cui le politiche di offerta sono rimaste improntate alla cautela, specialmente in termini di condizioni di prezzo applicate alle posizioni maggiormente rischiose. Alcune imprese di grandi dimensioni hanno sostituito i prestiti bancari con emissioni obbligazionarie; il fabbisogno di credito si è ridotto anche per effetto del pagamento di debiti pregressi della Pubblica Amministrazione. Sulla fine dell anno e nei primi mesi del Fonte: Infocamere, Cruscotto indicatori statistici Toscana, giugno

12 sono emersi segnali di ripresa della domanda e di normalizzazione delle condizioni dell offerta. I flussi di nuove sofferenze emersi nel 2013 sono stati considerevoli superando, in rapporto ai prestiti, il quadruplo dei livelli pre-crisi. Essi si sono concentrati nel settore produttivo, mentre il tasso di decadimento delle famiglie è rimasto contenuto. Nel 2013 i depositi detenuti dalle famiglie e dalle imprese toscane presso le banche hanno mostrato una dinamica pressoché analoga a quella dell anno precedente (+5,2% rispetto al +5,7% del 2012). Per le famiglie consumatrici la crescita dei depositi si è pressoché dimezzata (dall 8,0% della fine del 2012 al 4,3% del 2013); nel settore produttivo vi è stata una ripresa di vivacità, dopo il calo registrato dodici mesi prima (dal -2,1% del 2012 all 8,4% del 2013). La raccolta obbligazionaria regionale, che nel 2012 era rimasta pressoché stazionaria ( 0,2%) ha subito invece nel 2013 un calo importante, pari al -15,9%. I mercati finanziari e creditizi in Italia Le condizioni nei mercati finanziari internazionali sono migliorate nel secondo trimestre 2014, ma con oscillazioni e maggiore incertezza nelle settimane più recenti. Sono ripresi i flussi di capitali verso le economie emergenti. Al buon andamento dei corsi azionari e obbligazionari ha contribuito soprattutto la riduzione dei premi per il rischio, in un contesto di volatilità eccezionalmente contenuta. I tassi di interesse sui titoli pubblici decennali sono infatti scesi nell area dell euro a fronte di una sostanziale stabilità nelle altre economie avanzate. I differenziali di interesse dei titoli pubblici dei paesi dell area dell euro rispetto alla Germania sono complessivamente diminuiti, nonostante una temporanea risalita a metà maggio, indotta principalmente da timori circa l esito delle elezioni del Parlamento europeo e da un inattesa decelerazione del PIL nell area dell euro. Gli spread sovrani sono tornati a scendere dopo l adozione delle nuove misure di allentamento monetario da parte della BCE all inizio di giugno Nelle ultime settimane il miglioramento si è interrotto con l affiorare di incertezze sull entità della ripresa nell area e sulla solidità di una banca portoghese. Tra la fine di marzo e il 14 luglio 2014 i rendimenti dei titoli italiani con durata decennale sono diminuiti di 40 punti base, al 2,9%, mentre i differenziali rispetto ai corrispondenti titoli tedeschi si sono ridotti di 5 punti base, a 168 punti. La flessione dei premi per il rischio ha interessato anche il debito privato. Per le obbligazioni delle società non finanziarie, i differenziali di rendimento con i titoli di Stato dell area dell euro con merito di credito più elevato sono scesi di 19 punti base dalla fine di marzo. I premi sui credit default swap (CDS) delle maggiori banche italiane sono diminuiti di 23 punti base, portandosi a 141; si è inoltre ridotto il divario rispetto al livello medio dei premi sui CDS delle principali banche tedesche e francesi 4. Ancora molto articolata la fase congiunturale attraversata dalle banche nel corso del primo semestre I prestiti alle imprese sono nuovamente scesi, risentendo del debole quadro congiunturale e, in misura minore rispetto al passato, della presenza di condizioni di offerta tese. Le indagini presso le aziende mostrano infatti che le difficoltà di accesso al credito si sono attenuate nei mesi più recenti. Il costo dei nuovi finanziamenti al settore produttivo sta scendendo, anche se rimane al di sopra di quello medio dell area dell euro. A maggio 2014 i prestiti bancari al settore privato non finanziario sono diminuiti del 2,8% sui dodici mesi precedenti, che si confronta con il -3,2% registrato a febbraio E rimasto intenso il calo dei finanziamenti alle imprese mentre è modesta la diminuzione di quelli alle famiglie (-4,7% e -1%, rispettivamente). 4 Fonte: Banca d Italia, Bollettino economico n. 3 luglio

13 Il flusso di nuove sofferenze in rapporto ai prestiti alle imprese, pur restando elevato, ha continuato a scendere; nel primo trimestre 2014 si è collocato al 4,1%, al netto dei fattori stagionali e in ragione d anno (era 4,5% e 4,8% nel quarto e terzo trimestre del 2013, rispettivamente). Informazioni preliminari indicano che il miglioramento sarebbe proseguito nei mesi più recenti. Nel periodo aprile-maggio 2014 l esposizione complessiva nei confronti dei debitori segnalati per la prima volta in sofferenza è scesa del 20% sui dodici mesi. La raccolta presso i residenti rimane solida. Tra la fine di febbraio e quella di maggio 2014 la raccolta al dettaglio delle banche italiane presso i risparmiatori residenti è aumentata di 27 mld di euro, registrando una crescita sui dodici mesi del 2,6% (dall 1,4% di febbraio 2014), principalmente per l andamento dei depositi delle famiglie. Continua, anche se in attenuazione, il calo delle obbligazioni: -6,5% a maggio 2014 contro il -9% di febbraio

14 2. La struttura e l organizzazione del Gruppo Banca Etruria La composizione del Gruppo 14

15 Riportiamo di seguito la descrizione delle attività di periodo delle singole società che rientrano nell area di consolidamento. Banca Popolare dell Etruria e del Lazio Società Cooperativa, Capogruppo del Gruppo Banca Etruria: Capitale Sociale Numero dipendenti Nel corso del primo semestre 2014 Banca Etruria ha operato in un contesto economico ancora difficile ed articolato. Il quadro economico del nostro Paese resta infatti fragile, nonostante vi siano alcuni segnali favorevoli. Nei mesi invernali ed ancor di più a maggio e giugno la produzione ha subito dei cali inattesi, con il risultato per l intero semestre di un andamento ancora stagnante dell attività, in contrasto con gli indicatori congiunturali relativi alla fiducia ed alcuni segnali favorevoli emersi anche per i consumi delle famiglie cresciuti, anche se solo marginalmente, per la prima volta dal Di certo in questo percorso di ripresa sarà importante il sostegno da parte del sistema finanziario, anche se le condizioni del mercato del credito mostrano ancora una certa rigidità: da una parte la domanda resta debole, dall altra le tensioni dal lato dell offerta stentano a ridursi, comportando ancora una riduzione dei prestiti al settore privato. Le difficoltà permangono ancora nell accresciuto peso dei prestiti deteriorati nei bilanci delle banche; le politiche di prestito degli istituti sono infatti frenate dal peggioramento del rischio di credito provocato da una così lunga recessione. Nonostante il contesto economico appena descritto, la Banca è rimasta fedele al proprio ruolo di banca popolare. La responsabilità d impresa caratterizza da sempre l operato del Gruppo Banca Etruria che, ancora di più in questo periodo in cui il tessuto sociale è fortemente messo alla prova dalla congiuntura economica attuale, ha agito sostenendo le realtà servite. La vicinanza al territorio si è espressa in varie iniziative realizzate nel corso del semestre, tra le quali l adesione al progetto Minibond: con il Decreto Sviluppo è stata introdotta la possibilità per le società non quotate di emettere Minibond al fine di facilitare l accesso da parte delle PMI a fonti alternative al credito bancario e allo sviluppo e sfruttamento dei mercati dei capitali. Banca Etruria ha deciso di sostenerne lo sviluppo mediante la messa a disposizione di un plafond da utilizzare per la sottoscrizione diretta di Minibond emessi dalla propria clientela, nonché mediante la sottoscrizione da parte della Banca di quote di fondi mobiliari chiusi che hanno l obiettivo di investire in Minibond emesse da PMI. La Banca ha inoltre aderito - fin dalla sua prima costituzione - alla Convenzione ABI-CDP per il "Sostegno alla PMI" che, novità recente, ha messo a disposizione del sistema un plafond per crediti verso la pubblica amministrazione di 2 mld di euro, con l obiettivo di fornire un supporto alle PMI, al fine di mitigare gli effetti negativi dei ritardi nei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, immettendo liquidità attraverso il sistema bancario e riattivando la dinamica delle spese di investimento. Si ricorda inoltre che la Banca ha mantenuto attive anche in questo primo semestre 2014 iniziative e convenzioni avviate in precedenza (di microcredito, con i vari Confidi, o il progetto Shuttle per le ridefinizione degli impianti creditizie alle aziende), alle quali si sono aggiunte una nuova convenzione con FinMolise SpA "Finanziaria Regionale per lo Sviluppo del Molise", per lo sviluppo dell operatività delle filiali locali e delle piccole e medie imprese del territorio, ed una convenzione con CreditAgri Italia Soc. Cooperativa p.a. finalizzata a favorire l accesso al credito delle imprese agricole mediante il rilascio di garanzie su una vasta gamma di prodotti dedicati. Il sostegno ai territori serviti dalla Banca è continuato anche nei mesi successivi al primo semestre 2014, con l iniziativa lanciata a fine luglio Credito Ora e dedicata ad aziende e piccoli 15

16 operatori economici, per rispondere alle esigenze di sviluppo e di liquidità per nuovi investimenti a breve e medio termine. Si tratta di un plafond dedicato per oltre aziende selezionate con cui Banca Etruria garantisce una risposta concreta alle richieste di investimento dei propri clienti, tramite un finanziamento predeliberato con liquidità immediata ed un piano di rimborso calibrato sulle effettive dinamiche finanziarie dell impresa. In termini numerici, il sostegno al territorio da parte dell Istituto si è concretizzato, nel primo semestre 2014, accogliendo le richieste di credito di oltre clienti per un totale concesso alla clientela pari a circa 273 mln di euro, di cui oltre 250 mln erogati direttamente dalla Banca ed i restanti tramite accordi di partnership. Questi risultati sono stati possibili anche grazie all impegno profuso dalla Banca nell attività di funding, che ha conseguito l obiettivo industriale di consolidare una adeguata posizione di liquidità ed un equilibrato rapporto fra impieghi e forme stabili di raccolta. Tutte le iniziative descritte dimostrano come le azioni di Banca Etruria siano in continuità con gli obiettivi fondamentali di Piano che hanno consentito l ottenimento di importanti risultati in termini di liquidità, patrimonio e contenimento dei costi di struttura garantendo, anche in condizioni economiche avverse ed in presenza di un deterioramento del credito oltre ogni aspettativa, il rispetto nel continuo degli equilibri tecnici richiesti. Avuto inoltre conto delle difficoltà di contesto, le azioni della Banca sono state volte a garantire uno sviluppo ordinato ed in grado di generare valore, anche nell ottica del percorso aggregativo indicato dall Autorità di Vigilanza lo scorso dicembre Banca Federico Del Vecchio SpA Quota di partecipazione di gruppo 100% - di cui Banca Etruria 100% Capitale Sociale Numero dipendenti 103 Il primo semestre 2014 è proseguito secondo le linee guida del Piano Industriale di Gruppo che, per Banca Federico Del Vecchio SpA, vede nella gestione del risparmio, con il completamento della messa a regime del Polo di Wealth Management e la diffusione del Modello di Consulenza, la propria mission. A tale riguardo la Banca ha registrato un incremento della raccolta complessiva ed un miglioramento della forbice dei tassi, nonostante uno scenario economico ancora particolarmente articolato e complesso. L attività degli Organi Amministrativi nel primo semestre 2014 ha visto, tra l altro, le nomine per cooptazione di due membri del Consiglio di Amministrazione, l adozione di vari aggiornamenti ai Regolamenti Interni e Poteri Delegati ed alle Policy aziendali, l emanazione del Regolamento del credito delle Banche del Gruppo e del Processo Operativo Aziendale Gestione del Portafoglio Deteriorato, del Regolamento per la Gestione del Rischio Operativo e del relativo processo operativo aziendale. Fra le iniziative sviluppate nel primo semestre 2014 si segnalano l organizzazione, presso il Museo Nazionale del Bargello, dell Evento Vino: investimenti, cultura e passione in collaborazione con Soprarno SGR, in occasione del restauro della Sala dell Armeria Medicea a cui ha contribuito la Fondazione Federico Del Vecchio; la realizzazione di n. 3 serate di conversazione su tematiche macroeconomiche e finanziarie, organizzate presso prestigiose location fiorentine, con il coinvolgimento di clientela attuale e potenziale. Nel semestre le attività delle due filiere, Wealth Management e Banca Commerciale, hanno contribuito come segue al perseguimento delle linee di Piano. 16

17 Wealth Management Nell ambito delle principali attività svolte nella prestazione dei servizi di investimento nel corso del primo semestre 2014 si evidenzia, per l attività di negoziazione su strumenti finanziari, l introduzione della cosiddetta best execution dinamica anche per gli ordini di compravendita di azioni italiane, con la competizione alla ricerca del miglior prezzo per la clientela su due mercati: Borsa Italiana e BATS Chi-X. Sempre per l attività di negoziazione su strumenti finanziari si evidenziano una serie di iniziative a sostegno delle filiali attraverso un presidio costante delle attività, con particolare riferimento alle varie importanti operazioni (Offerta Pubblica di Sottoscrizione di Obbligazioni General Electric, Collocamento della VI emissione del BTP ITALIA, Offerta Pubblica di Vendita Anima, Cerved, Fineca e Fincantieri). Inoltre, relativamente alle attività di sviluppo e monitoraggio prodotti, il Polo Wealth Management ha seguito la predisposizione ed il lancio dei Prestiti Obbligazionari per tutte le Banche del Gruppo (in totale 15 prestiti nel semestre di riferimento). Nell ambito delle attività di gestione amministrativa di strumenti finanziari è stato attivato il nuovo servizio di ''Agente pagatore'' per le società emittenti di prestiti obbligazionari ed in particolare Mini Bond; sono state inoltre svolte numerose attività in relazione sia alla gestione del portafoglio titoli di proprietà che al recepimento delle nuove normative fiscali. Nel corso del primo semestre 2014 è stata ampliata la gamma di offerta degli OICR, tramite un nuovo accordo di collocamento con la società AcomeA. In merito al Servizio di Consulenza Portafogli, nel primo semestre 2014 si è registrata una crescita dei contratti relativi al Servizio di Consulenza, in modo particolare del Servizio di Consulenza Avanzata rivolto al segmento di clientela Affluent. Il Polo ha inoltre continuato a prestare il servizio che prevede il supporto in tema di Consulenza Finanziaria dedicato a Banche e a Società di Gestione del Risparmio ed il Servizio di Consulenza a soggetti istituzionali rivolto, nello specifico, alle Fondazioni Bancarie. Filiera Commerciale L attuale struttura della Banca si compone di 6 filiali, tutte presenti nella città di Firenze. Come previsto dal Piano Industriale è proseguito in questo primo semestre 2014 l impegno per lo sviluppo delle attività Private e l allineamento al modello della rete filiali con lo sviluppo del segmento Affluent. Nel mese di gennaio 2014 sono stati assunti tre nuovi gestori Private che, nel semestre, hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo della raccolta complessiva. Anche il comparto Retail ha visto l incremento della raccolta gestita, in particolare per il comparto dei fondi. Nel contempo, i tassi sulla raccolta hanno evidenziato una riduzione di 21 bps. L andamento della banca reale ha visto l incremento di 76 conti correnti (calcolati al netto delle chiusure). Il collocamento dei prodotti assicurativi BAP nel primo semestre 2014 ha registrato l emissione di 129 pacchetti ramo danni e 286 polizze puro rischio. Al 30 giugno 2014, il risultato netto di periodo della Banca è negativo per 92 mila euro. Banca Popolare Lecchese SpA Quota di partecipazione di gruppo 54,212% - di cui Banca Etruria 54,212% Capitale Sociale Numero dipendenti 31 17

18 L attuale struttura di Banca Popolare Lecchese SpA si compone di cinque filiali: Lecco, Oggiono, Monza, Merate e Bergamo. L Istituto conta un organico di 31 dipendenti (stabile rispetto a dicembre 2013) distribuiti fra struttura centrale (9) e rete di vendita (22). Nel primo semestre del 2014 Banca Popolare Lecchese SpA ha mantenuto alta l attenzione alla stabilità della raccolta diretta, necessaria per poter garantire continuità agli impeghi economici orientati al sostegno del tessuto produttivo. Questa attenzione ha permesso una sostanziale tenuta delle masse di raccolta a fronte di una lieve riduzione del costo della stessa. Per quanto attiene gli impieghi è continuata nel semestre l attività di monitoraggio ed analisi delle posizioni in essere, atta a prevenire eventuali deterioramenti dovuti al quadro macroeconomico ancora debole e vulnerabile. In questo contesto la Banca ha continuato anche ad agire sulla linea del rafforzamento delle posizioni creditizie, mediante acquisizione di garanzie reali e consortili, sia per le nuove concessioni di credito che per quelle già in essere. La debolezza del quadro economico ha condizionato ancora la qualità del credito, determinando svalutazioni per circa 3,2 mln di euro nel semestre e facendo attestare il dato dei crediti netti verso la clientela a circa 100 mln di euro al 30 giugno Sul fronte della raccolta diretta, la congiuntura economica ancora incerta e gli orientamenti della concorrenza hanno influenzato l operatività sulla clientela, tanto che sono state privilegiate le operazioni di breve durata, realizzate con operazioni di time deposit o certificati di deposito, alle quali sono stati affiancati strumenti del mercato obbligazionario. La particolarità della composizione della raccolta diretta impone alla Banca un atteggiamento prudente in termini di rapporto fra impieghi e raccolta diretta, oggi pari al 94,8%. Da segnalare l attività nell ambito della raccolta indiretta (ed in particolare di quella gestita) che, sfruttando le opportunità fornite dalle case di investimento con cui la Banca collabora, unitamente all apporto consulenziale fornito dal Polo di Wealth Management operativo presso Banca Federico Del Vecchio SpA, ha permesso una diversificazione dei portafogli dei clienti, orientandoli verso forme di risparmio che contemplino un maggior uso di fondi e di risparmio assicurativo. Al 30 giugno 2014, il risultato netto di periodo della Banca è negativo per 2,5 mln di euro. Etruria Informatica Srl Quota di partecipazione di gruppo 100% - di cui Banca Etruria 100% Capitale Sociale Numero dipendenti 46 Nel corso del primo semestre 2014 la Società ha incentrato, nel rispetto della sua mission, la propria gestione su attività ed assistenza nell ambito di progetti specifici del Gruppo Banca Etruria e su attività progettuali e servizi a supporto dell outsourcer Cedacri SpA. I principali progetti affrontati possono essere riassunti nei seguenti ambiti: Evoluzione dei servizi tecnologici a supporto del Gruppo: Nell ambito degli accordi di servizio tra Banca Etruria e Cedacri SpA, Etruria Informatica Srl è chiamata a fornire assistenza consulenziale e operativa alle società del Gruppo. La Società, congiuntamente al Dipartimento Organizzazione e Sistemi Informativi della Capogruppo, ha proseguito la fase preparatoria al rollout a Windows 7 di tutti i terminali del Gruppo Banca Etruria e ha concluso l aggiornamento del sistema operativo Explorer 8 per tutta la rete commerciale e sede centrale. Sono proseguite le attività nell ambito dell implementazione dei data base aziendali e 18

19 delle piattaforme di diffusione delle informazioni; sono inoltre continuate le attività del progetto datawarehouse e quelle di realizzazione, con tecnologie evolute, della nuova infrastruttura di presentazione dei dati nell ambito dell intranet aziendale (Monitor). In merito alle evoluzioni dei sistemi di incasso e pagamento del Corporate Banking Interbancario, sotto l egida dell ABI, è stato completato il progetto C-Bill, il nuovo servizio per il pagamento eseguibile, in una prima fase, attraverso l Home banking degli istituti di credito e, successivamente, tramite gli altri canali telematici. La Società continua inoltre a gestire l infrastruttura tecnologica, nonché la gestione dell Help Desk Integrato e del tavolo Operativo per la segnalazione di anomalie. Rete di trasmissione dati del Gruppo Relativamente alla rete di trasmissione dati del Gruppo, la Società ha continuato la sua attività di monitoraggio della stessa, perseguendone il miglioramento ed adeguando, tempo per tempo, le strutture tecnologiche. Attività su progetti del Gruppo Banca Etruria Nel corso del semestre si è consolidata e completata la migrazione della piattaforma FEU che ha sostituito tutti gli strumenti operativi (pws e nuovo sportello) anche per la sede centrale. Sono continuate le implementazioni delle policy di sicurezza e sono proseguite le fasi esecutive dei progetti di evoluzione dei servizi tecnologici forniti dalla società al Gruppo. E proseguita la gestione dei servizi di Application Management ed è in corso l analisi per lo sviluppo del servizio di Help Desk, funzionale a supporto delle Banche del Gruppo, con l utilizzo principalmente del canale web ticketing. Al 30 giugno 2014 il reporting package redatto ai fini dell inclusione nel bilancio consolidato della Capogruppo evidenzia un risultato positivo di periodo di 180 mila euro. Mecenate Srl Quota di partecipazione di gruppo 95% - di cui Banca Etruria 95% Capitale Sociale Mecenate Srl, società del Gruppo Banca Etruria, è la società veicolo (SPV) all uopo costituita, attraverso la quale Banca Etruria ha realizzato, ai sensi e per gli effetti della Legge 130/1999 e dell art. 58 del Testo Unico Bancario, quattro operazioni di cartolarizzazione di mutui in bonis, di cui tre attualmente in essere, perfezionate rispettivamente nel maggio del 2007, nel gennaio 2009 e nel luglio L operazione perfezionata nel 2007 è stata realizzata per ottimizzare la gestione del portafoglio crediti e la diversificazione delle fonti di finanziamento; quella perfezionata agli inizi dell esercizio 2009 ha avuto come obiettivo quello di diversificare e potenziare le fonti di funding attraverso la trasformazione di crediti ceduti in titoli rifinanziabili. L operazione Mecenate 2011 è stata realizzata, oltre che per garantire la diversificazione delle fonti di finanziamento a medio/lungo termine anche per una gestione diversificata del costo del funding. 19

20 Oro Italia Trading SpA Quota di partecipazione di gruppo 100% - di cui Banca Etruria 100% Capitale Sociale Numero dipendenti 2 Oro Italia Trading SpA è un operatore specializzato nel settore dell intermediazione di metalli preziosi e svolge la propria attività - attraverso l utilizzo di strumenti di trading - con l obiettivo di favorire l approvvigionamento e la distribuzione nei distretti del comparto, garantendo la gestione di tutte le fasi della filiera (controllo, stoccaggio, logistica e sicurezza). Il servizio è principalmente rivolto agli operatori professionali, come definiti dalla Legge 7/2000 e ad operatori esteri. Il metallo acquistato viene poi offerto, oltre che a primarie Bullion House Mondiali, agli operatori dei distretti orafi italiani, presso i quali Banca Etruria già vanta una lunga e significativa esperienza, in particolare nelle piazze di Arezzo, Roma e Milano, dove la società offre alla clientela e agli istituti di credito servizi complementari a quelli della Capogruppo. Nel primo semestre del 2014 l oro ha confermato la sua capacità di riserva di valore, inducendo molti privati ad acquistare lingotti e/o monete, incoraggiati anche dal livello del prezzo che si è mantenuto su valori notevolmente più bassi rispetto al picco registrato nel quarto trimestre Oro Italia Trading SpA ha registrato, al 30 giugno 2014, un volume di affari pari a 168,9 mln di euro, rispetto ai 297 mln di euro registrati nell analogo periodo del Le motivazioni della riduzione del volume di affari sono sostanzialmente da ricondurre alla forte diminuzione dell offerta di oggetti d oro manifestatasi sia in Italia che in altri Paesi, prevalentemente a causa del citato ridimensionamento del prezzo dell oro. Al 30 giugno 2014 il reporting package redatto ai fini dell inclusione nel bilancio consolidato della Capogruppo evidenzia un risultato positivo di periodo per circa 1,8 mln di euro. BancAssurance Popolari SpA Quota di partecipazione di gruppo 89,534% - di cui Banca Etruria 89,534% Capitale Sociale Numero dipendenti 37 Nel primo semestre 2014 la raccolta premi si è attestata a 153,6 mln di euro con una riduzione, rispetto allo stesso periodo del 2013, pari al 16,8%, da ricondurre in particolare alla raccolta sui prodotti rivalutabili di ramo I e V. La raccolta relativa ai prodotti unit linked di ramo III e sul fondo pensione aperto rimane contenuta (1,2 mln di euro). Gli oneri relativi a sinistri ammontano a 58,9 mln di euro (in crescita del 50,1% rispetto al 30 giugno dell esercizio precedente) e si riferiscono a liquidazioni per riscatti (44,7 mln di euro), sinistri (11,3 mln di euro) e scadenze (2,9 mln di euro). Complessivamente la raccolta netta si attesta quindi a 94,7 mln di euro rispetto ai 145,1 mln raccolti nel corso del primo semestre del precedente esercizio. Le riserve tecniche complessive ammontano a 1.332,9 mln di euro, in aumento del 26,1% rispetto a 1.146,7 mln di euro 31 dicembre La politica degli investimenti della Compagnia è stata attuata coerentemente con lo scopo di ottenere per gli assicurati rendimenti adeguati e poco volatili in un orizzonte temporale di 20

21 medio/lungo periodo, realizzando nel contempo il miglior matching tra i flussi di cassa dell attivo e del passivo, attraverso l utilizzo di strumenti di Asset Liability Management. Gli investimenti complessivi, comprensivi della liquidità, ammontano a mln di euro. Sono stati privilegiati investimenti in titoli di Stato (che ammontano a 734,1 mln di euro, pari al 54,0% del totale portafoglio). Il comparto azionario continua ad attestarsi su valori residuali e pari al 2,0% del totale portafoglio. I costi operativi netti si attestano a 2,9 mln di euro in linea con le previsioni di budget per il Al 30 giugno 2014 il reporting package redatto ai fini dell inclusione nel bilancio consolidato della Capogruppo evidenzia un risultato positivo di periodo pari a circa 1,1 mln di euro. BancAssurance Popolari Danni SpA Quota di partecipazione di gruppo 90,298 % - di cui Banca Etruria 46,22% - di cui Bap Vita SpA 49,23% Capitale Sociale Numero dipendenti 10 La raccolta premi della compagnia si attesta a euro 1,2 mln di euro nel primo semestre 2014 (+38,6% rispetto allo stesso periodo del 2013) e si concentra in particolare sui rami 1 (Infortuni), 2 (Malattia) e 3 (Incendio e altri elementi naturali) per un totale di euro 0,9 mln di euro, pari all 81,2% del totale. I premi di competenza, pari a 1,3 mln di euro, registrano un incremento del 13,3% rispetto al primo semestre del 2013 ed in linea con l andamento della produzione. Gli oneri netti relativi ai sinistri ammontano a 0,2 mln di euro, in riduzione del 14,3% rispetto a quanto registrato al 30 giugno L indice di sinistrosità, al netto delle cessioni in riassicurazione, si attesta al 14,5% in contrazione rispetto a quello dell intero esercizio 2013 (21,5%). I costi operativi netti si attestano a 0,7 mln di euro, in linea con le previsioni di budget per il La gestione finanziaria ha fatto registrare un risultato positivo pari a 0,2 mln di euro. Al 30 giugno 2014 il reporting package redatto ai fini dell inclusione nel bilancio consolidato della Capogruppo evidenzia un risultato positivo di periodo pari a circa 0,1 mln di euro. 21

22 Interventi normativi, regolamentari ed organizzativi Aspetti di carattere normativo ed organizzativo Anche il primo semestre del 2014 è stato caratterizzato da aggiornamenti normativi volti a garantire, con costanza e rigore, la conformità dell intero impianto regolamentare del Gruppo con quanto dettato dalle disposizioni legislative. In linea con la progettualità di Gruppo, finalizzata ad un costante efficientamento dei processi aziendali, si è proceduto all aggiornamento della normativa interna attraverso sistematiche analisi organizzative e di processo, tese a recepirne le varie esigenze tecniche ed operative. Come di consueto gli aggiornamenti hanno interessato vari comparti di attività delle società del Gruppo come, ad esempio, il regolamento per la gestione del supporto tecnico e logistico di immobili e impianti, quello per la gestione del rischio operativo, quello sui derivati finanziari OTC oppure il regolamento del credito, entrato in vigore lo scorso ottobre 2013 ed aggiornato per tener conto anche delle novità introdotte dal 15 aggiornamento della Circolare Banca d Italia n.263/2006 che determinano impatti in tema di controlli inerenti il monitoraggio andamentale delle singole esposizioni creditizie. L attività inerente la normativa interna ha visto anche l aggiornamento di varie policy, tra cui ricordiamo quella sull approvazione dei nuovi prodotti e quella sull esternalizzazione che, come disposto dalla citata Circolare 263/2006, formalizza l operatività da adottare in caso di esternalizzazione di Funzioni Aziendali, con la definizione del presidio dei rischi sottostanti, della responsabilità sulle attività esternalizzate nonché sui relativi flussi di monitoraggio. La normativa sulla quale è stata posta particolare attenzione e sulla quale sono stati attuati specifici interventi è inerente gli adeguamenti dettati dal 15 aggiornamento della Circolare Banca d Italia n. 263/2006. In ordine al citato documento, l entrata in vigore delle nuove disposizioni normative ha reso opportuno effettuare alcune integrazioni all attuale modello organizzativo della Capogruppo Banca Etruria, finalizzate a rendere lo stesso in linea con i dettami del nuovo disposto normativo. In conformità a quanto disciplinato dalla citata Circolare Banca d Italia, una delle principali novità è stata quella che ha riguardato i Responsabili delle funzioni aziendali di controllo che sono stati collocati in posizione gerarchico-funzionale adeguata, ovvero il Responsabile dell Internal Audit, il Compliance Officer e il Risk Manager, che, per l attuale modello di governance, sono stati posti alle dirette dipendenze del Consiglio di Amministrazione. Altre modifiche di particolare rilevanza sono state quelle relative alla separazione della Funzione di Compliance dalla Funzione di Risk Management, la separazione della Pianificazione e Controllo di Gestione dalle Funzioni Aziendali di Controllo, il rafforzamento della funzione di controllo dei rischi (Risk Management) attraverso l'istituzione del cd. CRO (Chief Risk Officer), la definizione di un modello di Compliance che individua alcuni presidi specialistici nelle strutture della Sicurezza e Prevenzione, Amministrazione del Lavoro, Procedure e Sistemi Informativi e Fiscale. E stata inoltre creata una linea di riporto funzionale al Consiglio di Amministrazione del Responsabile del Servizio Gestione Procedure e Sistemi Informativi. Sempre nell ambito delle norme dettate dall Organo di Vigilanza, si è provveduto, entro il 30 giugno 2014, ad aggiornare e/o predisporre anche la normativa aziendale inerente le Funzioni Aziendali di Controllo (Audit, Risk e Compliance), il Regolamento sulla Business Continuity Management, la Policy sulle esternalizzazioni nonché la regolamentazione sulle operazioni di maggior rilievo. Processi operativi e di controllo E proseguita l attività di mappatura/revisione dei processi aziendali in ottica di semplificazione del sistema normativo interno. Come previsto dal Piano Industriale è proseguita l attività di revisione dei processi del comparto sofferenze ed il relativo adeguamento della 22

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