VADEMECUM AZIONE 1.2 INIZIATIVE GIOVANI

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2 VADEMECUM AZIONE 1.2 INIZIATIVE GIOVANI Il vademecum intende aiutare i promotori di Iniziative Giovani, in particolare i gruppi informali, nella definizione di un buon progetto, attraverso un processo logico di accompagnamento del lettore nelle tre macrofasi di un progetto: dall idea alla redazione del formulario di presentazione della domanda di sovvenzione, alla rendicontazione finale. Il vademecum non sostituisce in alcun modo la guida al Programma Gioventù in Azione che rimane il documento ufficiale della Commissione Europea cui dovete attenervi per la presentazione e realizzazione del progetto. Il presente opuscolo, da leggere solo dopo aver studiato con attenzione la guida ufficiale al Programma GiA, è così articolato: IDEAZIONE pag. 2 VALUTAZIONE EX-ANTE pag.43 IDENTIFICAZIONE pag.17 IL BUDGET pag.36 VISIBILITÀ pag. 31 DIFFUSIONE E VALORIZZAZIONE pag. 33 Azione 1.2

3 IDEAZIONE Cosa bisogna sapere prima di iniziare Azione 1.2

4 CONOSCIAMO L AZIONE 1.2 Iniziative Giovani Le Iniziative Giovani consentono a gruppi di giovani di essere coinvolti attivamente e direttamente nella propria comunità locale tramite l ideazione, la pianificazione e la realizzazione di attività da loro stessi concepite. Sono idee che diventano azioni. Questo tipo di esperienza, che li vede protagonisti in prima persona, rappresenta un occasione unica per favorire la nascita di idee originali e innovative e trasformarle in azioni concrete. Incentivando la condivisione di obiettivi e l impegno in progetti comuni, le iniziative offrono ai giovani l opportunità di un coinvolgimento concreto e vivace, attraverso il quale maturare e raggiungere insieme i risultati prefissati. Basate sulle idee, sullo spirito d iniziativa, sulla creatività e sulle capacità dei ragazzi, le Iniziative Giovani rappresentano l Azione del Programma più facilmente sperimentabile da un gruppo informale di giovani. Un Iniziativa Giovani può essere: NAZIONALE Il gruppo di giovani contribuisce con una propria idea e in modo innovativo alla crescita culturale, sociale, economica e politica della propria comunità locale, regionale o nazionale, lavorando su un tema di interesse comune ed europeo. TRANSNAZIONALE Realizzando un progetto in collaborazione con uno o più gruppi a livello internazionale, un gruppo di giovani combina attività locali - ogni gruppo partner realizza iniziative nel proprio contesto - con attività da realizzarsi attraverso la partnership internazionale (ad esempio scambi di esperienze, produzione di materiali comuni, organizzazione di eventi internazionali ecc.). Il presente vademecum si concentrerà in particolare sulle Iniziative Giovani Transnazionali per l indubbio valore aggiunto ravvisabile nel partenariato internazionale, nell apprendimento interculturale e nella possibilità per il progetto di raggiungere un impatto di più ampio respiro. I progetti di Iniziative giovani transnazionali, realizzati in collaborazione con i partner, consentono ai giovani di condividere l'esperienza dei colleghi europei nella propria realtà locale: una dimostrazione pratica di come i progetti transnazionali aumentino nei giovani la consapevolezza del proprio ruolo di cittadini europei attivi nella vita comunitaria. Nell ambito delle Iniziative Giovani un punto fondamentale é costituito dal valore dato alla partecipazione giovanile, intesa sia come partecipazione attiva dei giovani alla vita della comunità locale sia come educazione alla partecipazione attiva. D altra parte, le Iniziative Giovani costituiscono un interessante mezzo di produzione di esperienza nel campo della responsabilità, dell autonomia e dell impegno per il bene comune e rappresentano un importante strumento di apprendimento non formale ed esperienziale, prezioso anche dal punto di vista di un futuro inserimento professionale. Azione 1.2 3

5 La caratteristica specifica di tali progetti é che prendono come punto di partenza l esperienza quotidiana dei giovani. Attraverso le Iniziative Giovani i ragazzi hanno la possibilità di acquisire competenze cognitive, competenze sociali e relazionali (comunicare, negoziare, partecipare a dibattiti, lavorare in gruppo, promuovere progetti, entrare in relazione con gli altri, ascoltare, convincere, ecc.), competenze etiche (apertura agli altri, sviluppo della solidarietà, rispetto dei principi democratici della liberta e dell uguaglianza, ecc.), competenze pragmatiche e strategiche (saper compilare un modulo di domanda, rispettare le scadenze, pianificare e realizzare un'attività, ecc.) e persino competenze politiche (mettersi al servizio dell interesse comune). Sia che partecipiate ad un Iniziativa Giovani nazionale che transnazionale, dovrete condividere con tutti i soggetti coinvolti ciascuna fase di elaborazione del progetto, a cominciare dalla sua ideazione e dalle attività preparatorie. Nella fase di ideazione si intersecano e si sovrappongono due momenti che possono essere definiti di studio del programma Gioventù in Azione e studio preliminare del progetto: studio del programma: é fondamentale familiarizzare con i principali documenti e linee guida del programma GiA, in modo da aver chiari quali sono gli obiettivi generali e specifici che si pone, le priorità sulle quali i progetti devono concentrarsi, quali soggetti/beneficiari possono essere coinvolti; studio preliminare dell idea: consiste nel definire a livello generale l obiettivo del progetto, il tema del progetto e le competenze/conoscenze da acquisire, l idea di come pensate di realizzarlo, le priorità del Programma a cui aderire, la composizione del gruppo dei partecipanti. Per quanto concerne la formazione del vostro gruppo che verrà valutato ai fini della concessione della sovvenzione - ricordatevi di assicurare l equa partecipazione di genere (maschi/femmine) e di rispettare le disposizioni relative al numero dei partecipanti per gruppo (come da Guida al Programma ). Laddove motivato dalle finalità del vostro progetto, è possibile coinvolgere giovani con minori opportunità e/o con speciali necessità (mobilità, salute, culturali, economiche ecc.). Vi ricordiamo che un gruppo informale é un gruppo di giovani che si forma spontaneamente e che agisce collettivamente senza fini di lucro per perseguire, ad esempio, obiettivi o interessi comuni. Il gruppo informale non necessita, pertanto, di alcuna registrazione formale. In caso di richiesta della sovvenzione da parte di un gruppo informale, uno dei membri del gruppo assume il ruolo di rappresentante legale e la responsabilità di presentare domanda alla propria Agenzia Nazionale e di firmare l accordo di sovvenzione. L elenco delle possibili tematiche per un Iniziativa giovani é infinito. Avete infatti l opportunità di realizzare le vostre idee tramite iniziative in diverse aree quali l arte e la cultura, lo sviluppo urbano o rurale, l educazione tra pari, le pari opportunità, il lavoro con gli immigrati, il lavoro con i disabili, gli anziani e i senzatetto, oppure potete concentrarvi sull informazione giovanile, sulla tutela dell'ambiente, o anche sviluppare altri interessi. Azione 1.2 4

6 In conclusione gli elementi che contribuiscono alla realizzazione di un'iniziativa Giovani di qualità sono: PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI GIOVANI DIMENSIONE EUROPEA DEI TEMI SCELTI IDEE CHE DIVENTANO AZIONI CONCRETE IMPATTO SULLA PROPRIA COMUNITÀ LOCALE APPRENDIMENTO NON FORMALE DI NUOVE CONOSCENZE ED ABILITÀ INNOVAZIONE E CREATIVITÀ Infine, ricordate sempre che l Azione Gioventù per l Europa intende incoraggiare i giovani a proporre progetti propri, sostenendo in tal modo il loro spirito d'iniziativa, d'imprenditorialità e di creatività, e rafforzare il sentimento di cittadinanza europea supportando attività legate alla partecipazione dei giovani alla vita democratica. Tenendo presente questa premessa e la rilevanza delle parole-chiave sopra evidenziate, vi invitiamo a inquadrare il vostro progetto di Iniziative Giovani nell ambito dell obiettivo generale di GiA che mira a promuovere la cittadinanza attiva dei giovani in generale, e in particolare la loro cittadinanza europea. Azione 1.2 5

7 IL COACH Nelle Iniziative Giovani per i ragazzi tra i 15 e i 17 anni è prevista la possibilità di avvalersi di un Coach per tutta la durata dell iniziativa. In generale i coach sono persone - giovani o adulti - che hanno sviluppato una competenza nella gestione di progetti a favore dei giovani. Il coach può avere ruoli differenti a seconda delle necessità del gruppo ma deve sempre rimanere al di fuori delle decisioni del progetto dell Iniziativa Giovani. Il ruolo del coach dovrebbe essere quello di supportarvi nello svolgimento delle attività, di aiutarvi e suggerirvi idee oppure di seguirvi e stimolarvi nel processo di apprendimento di gruppo e individuale. Il coach é il vostro allenatore! Nelle differenti fasi del vostro progetto potrete avere l opportunità di sperimentare e imparare nuove competenze in differenti aree, quali ad esempio: lavoro di gruppo, comunicazione, project management, raccolta fondi, relazioni pubbliche e cosi via. Avrete un eccezionale possibilità di sviluppare nuove competenze o migliorare quelle di cui siete in possesso, ma dovrete garantirvi che lo sforzo che andrete a compiere si traduca in risultati effettivi un allenatore potrebbe essere molto utile! Realizzare un progetto necessita di energia e motivazione. I problemi che dovrete affrontare sono tanti: come tenere il gruppo unito, come motivare il gruppo quando sarà stanco e/o sfiduciato, come gestire i finanziamenti, come coinvolgere le istituzioni, come convincere gli adulti a supportarvi ecc. Il coach vi può aiutare ad affrontare e superare queste criticità. Nella scelta del coach si tende a preferire una persona che già conosciamo e di cui ci fidiamo, a prescindere dalle sue effettive abilità: non sempre tale soluzione é efficace. La scelta dovrebbe principalmente dipendere dal tipo di supporto di cui avete bisogno per realizzare la vostra Iniziativa Giovani. Infine tenete sempre a mente che un buon coach deve: conoscere gli obiettivi, la filosofia e le metodologie del programma Gioventù in Azione; aver maturato esperienze in progetti nel campo della gioventù; saper motivare e coinvolgere il gruppo attraverso processi e metodologie partecipative; saper ascoltare e rispettare l indipendenza e la capacità del gruppo; avere tempo a disposizione da dedicare al vostro progetto. Azione 1.2 6

8 CONOSCIAMO L OBIETTIVO GENERALE Promuovere la cittadinanza attiva dei giovani, in generale, e la loro cittadinanza europea in particolare L'obiettivo generale "Promuovere la cittadinanza attiva dei giovani" ha lo scopo di: dare la possibilità ai giovani e alle loro organizzazioni di partecipare allo sviluppo della società e dell'ue; sviluppare il loro sentimento di appartenenza all UE; incoraggiare la loro partecipazione alla vita democratica in Europa; rafforzare la loro mobilità in Europa; sviluppare l apprendimento interculturale; promuovere i valori fondamentali dell'ue; incoraggiare lo spirito d iniziativa, d imprenditorialità e di creatività; garantire la partecipazione al programma dei giovani svantaggiati, compresi i giovani disabili; assicurare e promuovere il principio di pari opportunità tra uomini e donne nella selezione dei partecipanti al programma; offrire possibilità di apprendimento informale e non formale avente una dimensione europea e creare possibilità innovative nel campo della cittadinanza attiva. Non esiste una definizione univoca di cittadinanza attiva. Una possibile che vi suggeriamo é la seguente: partecipazione e cittadinanza attiva significano avere i diritti, i mezzi, lo spazio e l opportunità e, laddove necessario, il supporto - per partecipare alle decisioni prese in una comunità, influenzarle, e impegnarsi in azioni e attività che possano contribuire a costruire una società migliore. Nell ambito delle politiche giovanili viene data particolare importanza all acquisizione delle competenze necessarie per l esercizio della cittadinanza attiva tramite attività volontarie, con lo scopo non soltanto di aumentare le proprie conoscenze, ma anche di rafforzare le proprie motivazioni, la capacità e l esperienza pratica dell essere un cittadino attivo. Essere un cittadino attivo vuol dire anche possedere l autonomia necessaria per sviluppare ed esprimere le proprie idee e la propria identità. Ecco perché le politiche a favore dei giovani dovrebbero sostenerli nel divenire autonomi, intraprendenti, creativi, responsabili e solidali. Potreste iniziare la vostra riflessione cercando di definire il vostro concetto di essere europei, come vedete il futuro del continente di cui fate parte, cosa significhi per voi essere un cittadino europeo attivo e che cosa l Europa possa fare per le vostre comunità locali e per il vostro gruppo in particolare. Non trascurate neppure le criticità legate al concetto di cittadinanza europea quali ad esempio le reali possibilità per un giovane di influenzare le decisioni a livello europeo, quali diritti sia necessario rivendicare e quali responsabilità assumersi, se siete consapevoli o meno delle numerose opportunità legate alla mobilità europea, se riteniate che i giovani siano esclusi dai grandi dibattiti legati alla cittadinanza europea Altro modo di affrontare l interazione individuo/comunità e il tema della cittadinanza è quello di guardare ad essi dalla prospettiva del senso di appartenenza. L identità degli individui è precisamente ciò che li rende diversi da qualunque altra persona. L identità di ciascun individuo viene pla- Azione 1.2 7

9 smata da appartenenze diverse. Potreste quindi chiedervi quali siano i vostri valori e in che modo li esprimiate, quali siano i vostri principali sensi di appartenenza e in che modo interagiate con le strutture culturali, sociali, politiche ed economiche e i sistemi delle vostre comunità. PER APPROFONDIRE Il sito del Ministero della Gioventù Il sito dell Agenzia Nazionale Giovani: Il Portale europeo dei giovani: Il sito sulle politiche giovanili del Consiglio d Europa: The European Youth Forum: European Citizenship Portal: Una volta presa confidenza con il programma Gioventù in Azione riflettete su come la vostra idea sia collegata alle priorità permanenti del Programma: cittadinanza europea, partecipazione dei giovani, diversità culturale, inserimento dei giovani con minori opportunità. Azione 1.2 8

10 IL MOTORE DEL PROGRAMMA GIOVENTÙ IN AZIONE Le quattro priorità permanenti e l apprendimento non formale Le quattro priorità e l apprendimento non formale rappresentano i pilastri su cui si é basata la costruzione del programma Gioventù in Azione; occorre dunque impadronirsi di questo concetti chiave per poter realizzare un iniziativa efficace. Come vedrete i temi affrontati sono fortemente legati tra loro. SUGGERIMENTI Il centro risorse Salto-Youth ( mette a disposizione un calendario con le attività formative organizzate nel campo della gioventù. In particolare con GET IN NET, il centro organizza dei seminari formativi per aiutare la ricerca di partner e migliorare la progettazione di Iniziative Transnazionali ( Se sono attinenti alla vostra idea correte a iscrivervi! Partecipazione dei giovani La nozione di partecipazione dei giovani nella società é in continua evoluzione. La Carta europea riveduta della partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale (vedere box pag. 11) afferma che partecipare ed essere un cittadino attivo, vuol dire avere il diritto, i mezzi, il luogo, la possibilità, e, se del caso, il necessario sostegno per intervenire nelle decisioni, influenzarle ed impegnarsi in attività ed iniziative che possano contribuire alla costruzione di una società migliore. Questa definizione non limita dunque la partecipazione alla vita democratica di una comunità, qualunque essa sia, unicamente al fatto di votare o di presentarsi a delle elezioni, per quanto importanti siano tali elementi; evidenzia, invece, come partecipare significhi esercitare influenza e responsabilità su decisioni e azioni che hanno un impatto sulla vita dei giovani o sono semplicemente importanti per loro. In questo approccio, che rispecchia anche le finalità del Programma Gioventù in azione, i giovani sono visti come attori attivi nelle proprie organizzazioni o nella vita delle proprie comunità e pertanto dovrebbero ricevere l opportunità di esprimere i propri bisogni e di trovare la strada per soddisfarli. Per introdurre i principi della partecipazione giovanile in una comunità possiamo utilizzare il modello ideato da Marc Jans e Kurt de Backer, che fa riferimento alle tre C per una partecipazione di successo : Challenge (Sfida), Capacity (Capacità), Connection (Connessione). Secondo questo approccio, per costruire un progetto di successo é necessario che i giovani trovino il giusto equilibrio tra i propri interessi, le proprie capacità e i propri limiti. In secondo luogo, bisogna che i giovani siano coinvolti in tutto il processo, in modo da accrescere il loro senso di appartenenza. Azione 1.2 9

11 Questo modello suggerisce dunque che: la partecipazione dovrebbe fondarsi su una sfida, ovvero su un attività stimolante, convincente e d interesse per i giovani; la partecipazione dovrebbe fondarsi sulla capacità: i giovani devono possedere le competenze necessarie per impegnarsi nella sfida, altrimenti potrebbero rinunciarvi con conseguente senso di sfiducia e frustrazione. Il progetto dovrà colmare le eventuali lacune dei ragazzi e offrire occasioni di apprendimento informale; la partecipazione dovrebbe fondarsi su una connessione, ovvero i giovani dovrebbero sentire un legame con l attività che deve essere adattata e compatibile con il loro mondo. La partecipazione nelle Iniziative Giovani Le Iniziative giovani rappresentano una grande risorsa per la partecipazione attiva dei ragazzi alla vita comunitaria locale, così come alle questioni regionali, nazionali o internazionali. L idea alla base di questa Azione é che i giovani stessi prendano l iniziativa assumendosi la responsabilità di rendere migliore la propria vita, risolvere i problemi attorno a sé e soddisfare, per quanto possibile, le proprie necessità. Lo schema che segue illustra l importanza della partecipazione attiva nelle Iniziative giovani. La partecipazione attiva vi dà il potere di influenzare il mondo attorno a voi e vi permette di esprimere la vostra creatività lavorando ad attività comuni! I vantaggi della partecipazione attiva dei giovani sono numerosi e si riflettono in particolar modo nell acquisizione di competenze chiave per l apprendimento non formale, come ad esempio sviluppare la capacità di influire su temi importanti per sé, imparare a fare cose nuove, esprimere la propria creatività e i propri interessi, lavorare in gruppi di coetanei che condividono le stesse prospettive, sviluppare il senso di responsabilità verso se stessi e nei confronti della comunità locale. La base comune di queste competenze comprende la capacità di comunicare in modo costruttivo in ambienti diversi, di mostrare tolleranza, di esprimere e di comprendere diversi punti di vista, di negoziare con la capacità di creare fiducia e di essere in armonia con gli altri. Azione

12 Un Iniziativa giovani rappresenta anche un occasione per analizzare il proprio approccio alla comunità locale, per riflettere su come quest ultima non debba essere considerata soltanto come una potenziale fonte di problemi - atteggiamento tipico di chi assume un ruolo passivo in società - ma anche come una risorsa fondamentale, un interlocutore da coinvolgere nella discussione sulle problematiche che la riguardano. PER APPROFONDIRE Participation Models - A chase through the maze. Citizens, Youth, Online Models pdf Consiglio d Europa - Carta europea riveduta della partecipazione alla vita locale e regionale articipation_it.pdf La cittadinanza europea e la dimensione europea La cittadinanza europea é sia un processo che uno status che idealmente permette agli individui di essere pienamente se stessi e allo stesso tempo essere una parte attiva delle proprie comunità in tutta Europa. Tutto questo senza rinunciare ad alcuna parte della propria identità o senso di appartenenza, quanto piuttosto approfondendoli. Nel concreto, il concetto di cittadinanza europea, alla luce dei continui cambiamenti sociali, politici e tecnologici, é un idea dinamica e under construction. Tale complessità va sempre tenuta a mente nella stesura dei progetti perché vi si chiede anche di indagare e arricchire il senso di appartenenza all Europa. In fondo la domanda semplice che ci dobbiamo porre é: abbiamo fatto l Europa ora come facciamo gli europei? Essere Cittadino Europeo in un Iniziativa di Giovani significa che i ragazzi, attraverso le loro idee e le azioni, possono ritagliarsi un ruolo attivo nell Europa politica e sociale. Il secondo elemento importante delle Iniziative, strettamente legato al precedente, é la dimensione Europea. Le Iniziative Giovani Transnazionali, ma anche quelle Nazionali, devono avere una dimensione europea, devono cioè affrontare temi di interesse europeo e/o problematiche comuni e/o i valori di riferimento dell UE. Ciò significa che nella scelta del tema che andrete a sviluppare nel progetto, oltre a definirlo chiaramente, dovrete rappresentare un esigenza/fabbisogno sia della vostra comunità locale sia dell Unione Europea. In linea di principio possiamo considerare la dimensione europea come un valore aggiunto per un progetto di natura locale. PER APPROFONDIRE Programma di Partenariato sulla Formazione Giovanile Europea, T-kit: "In Costruzione...Cittadinanza, Gioventù ed Europa" What could European Citizenship in youth work look like? Azione

13 Inclusione di giovani con minori opportunità Il concetto di Inclusione definisce una situazione ideale nella quale tutte le persone che vivono in una determinata società hanno pari diritti di accesso e di partecipazione. Situazione ideale che non si realizza nella realtà, trasformando l inclusione in un obiettivo da perseguire: favorire una migliore e piena integrazione della persona nel contesto sociale ed economico nel quale vive, incentivare il suo inserimento e la sua partecipazione. Il Programma Gioventù in azione si pone questo obiettivo in riferimento ai giovani con minori opportunità, ovvero quei giovani che si trovano in una situazione di svantaggio rispetto ai loro coetanei. Non ci sono solo condizioni soggettive all origine dell esclusione (una disabilità, una dipendenza, etc.) ma anche culture e contesti che generano esclusione sociale. Per rischio di esclusione si deve quindi intendere un concetto dinamico che consideri anche le condizioni che possono, in qualsiasi momento della vita di ciascuno, accrescere il rischio di essere esclusi (disoccupazione, basso reddito, basso, livello d istruzione, dover emigrare, ecc.). L inclusione in un Iniziativa Giovani può presentarsi sotto varie forme: I giovani con minori opportunità sono coinvolti direttamente come animatori/volontari dell idea-progetto; L inclusione dei giovani con minori opportunità é il tema e l oggetto dell idea progettuale. Le Iniziative Giovani possono essere un valido strumento, in un ottica di aiuto tra pari, nel sostenere gruppi di ragazzi (target) che hanno minori possibilità, ad esempio, occupandosi di ragazzi che sono spesso ai margini della società a causa della loro diversità (colore della pelle, capacita mentali o fisiche, cultura, orientamento sessuale, religione, ecc.) o perche si trovano in situazioni difficili (mancanza del sostegno della famiglia, povertà, basso titolo di studio, criminalità, abuso o dipendenza da droghe, disoccupazione, ecc.) o anche soltanto perché vivono in zone rurali o lontane, con accesso limitato alle informazioni; L inclusione può anche riguardare bambini e adulti. Pensate all impatto positivo in un contesto locale di iniziative di giovani volontari che lavorino con bambini disabili o sviluppino relazioni giovani-anziani. PER APPROFONDIRE Programma di Partenariato sulla Formazione Giovanile Europea, T-Kit Inclusione Sociale Salto-Youth ID Booklet Idee per l inclusione e la diversità La diversità culturale e la dimensione interculturale Il preambolo della Carta dei diritti fondamentali dell'unione Europea afferma che: L'Unione Europea si fonda sui valori indivisibili ed universali di dignità umana, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà; l Unione si basa sui principi di democrazia e dello Stato di diritto ( ). L'Unione contribuisce al mantenimento e allo sviluppo di questi valori comuni, nel rispetto della diversità delle culture e delle tradizioni dei popoli europei, dell'identità nazionale degli Stati membri". Il concetto di diversità costituisce dunque uno dei pilastri dell Unione Europea per conseguire i propri obiettivi strategici di cooperazione e integrazione e costruire un Europa più inclusiva. Azione

14 Seguendo questo approccio, la dimensione interculturale dei progetti costituisce uno strumento fondamentale per promuovere la diversità culturale e per coinvolgere i giovani europei nella vita politica e sociale delle proprie comunità. La comunicazione tra le diverse identità culturali richiede il riconoscimento dell altro sia come uguale che come diverso. L educazione interculturale può dunque rafforzare la propria identità individuale o di gruppo non in contrapposizione ma in comunicazione con gli altri; aiutare a sviluppare un personalità curiosa, attenta, disponibile, sensibile rispettosa dell altro; stimolare la riflessione su di sé, sugli altri, sugli stereotipi e i pregiudizi, dimostrando capacità autocritiche; aiutare a prendere coscienza della complessità dei punti di vista e quindi essere capace di cambiare il proprio essere, capace di accettare e convivere costruttivamente con il diverso, riconoscendone i diritti; in conclusione, sviluppare una migliore capacità di partecipazione nella società moderna. Nelle Iniziative Giovani Nazionali la dimensione interculturale, non verificandosi momenti di incontro con ragazzi di altri Paesi, é ridotta al dialogo tra le diversità culturali, sociali e di sesso degli stessi membri del gruppo. Nonostante ciò, lo sviluppo progressivo dell Iniziativa - comunicare, raccogliere informazioni, stare insieme, esprimersi, usare l immaginazione, sviluppare la creatività, realizzare una produzione comune e promuoverla - contribuisce all'apprendimento di valori sociali e civici essenziali quali l'uguaglianza, la tolleranza e il rispetto, particolarmente importanti per i giovani che devono confrontarsi costantemente con società sempre più diversificate e complesse. La dimensione interculturale è uno dei valori aggiunti delle Iniziative Giovani Transnazionali, che permette di sviluppare competenze sul piano interculturale, di imparare come si lavora e come si prendono decisioni all interno di un team internazionale, di condividere compiti e responsabilità con persone di altri Paesi. La partecipazione a questi progetti aiuta a sviluppare la necessaria fiducia in se stessi per assumere una posizione attiva nella propria comunità locale e a mettere in pratica idee sviluppate insieme ai coetanei europei. Pensa globale, agisci localmente! PER APPROFONDIRE Carta dei diritti fondamentali dell'unione Europea Consiglio d Europa Commissione Europea T-Kit Apprendimento Interculturale Arrivati a questo punto chiedetevi in che modo il vostro progetto sia collegato alle priorità annuali del Programma Gioventù in Azione. Per il 2011 esse sono: Anno Europeo del Volontariato, Disoccupazione giovanile, Crescita inclusiva, Sfide ambientali globali e cambiamento climatico, Creatività e spirito imprenditoriale. Ancora una volta non é necessario focalizzarsi su tutte le priorità, ma scegliere soltanto quelle in linea con il vostro progetto. Ricordatevi che gli obiettivi generali, le priorità permanenti e annuali, vi spiegano perché il vostro progetto é importante nel quadro del Programma Gioventù in Azione. Azione

15 APPRENDIMENTO NON FORMALE L'apprendimento non formale è quello che ha luogo al di fuori del curriculum previsto dall istruzione formale. Le attività di apprendimento non formale si svolgono su base volontaria e sono accuratamente progettate per favorire lo sviluppo personale, sociale e professionale dei partecipanti. In Europa, la maggior parte dei cittadini ha ricevuto nella propria vita una qualche forma di scolarizzazione. Questa istruzione scolastica formale si basa normalmente su una relazione verticale tra studente e insegnante: colui che possiede la conoscenza e la trasmette (insegnante) e colui che la riceve (discente). L istruzione non-formale, al contrario, può essere spiegata con la formula learning by doing, ovvero imparare direttamente sul campo. La metodologia di apprendimento consiste nell interazione tra i discenti e le concrete situazioni di cui fanno esperienza. Non vi sono insegnanti che impartiscono lezioni ex-cathedra: i giovani, gli animatori giovanili, gli educatori (trainer) sviluppano insieme conoscenze e competenze, in una relazione orizzontale. I principi dell'apprendimento non formale: Utilizza metodi partecipativi, incentrati su chi apprende; Costruito in base agli interessi dei giovani; La valutazione di fallimento o successo non è mai individuale ma collettiva, diritto di sbagliare; Realizzato in ambienti e situazioni nelle quali la formazione e l'apprendimento non sono l'unica attività; Il contesto di apprendimento deve mettere a proprio agio i partecipanti; Le attività sono guidate da facilitatori dell apprendimento, sia professionisti sia volontari; Le attività sono pianificate in base a obiettivi e si rivolgono a gruppi target specifici. Le metodologie partecipative utilizzate nell educazione non formale sono molte e sono strettamente legate agli obiettivi che si intendono raggiungere attraverso il proprio progetto - un iniziativa focalizzata sull inclusione di giovani con minori opportunità, svilupperà strumenti di apprendimento diversi da attività che mirano a educare alla cittadinanza europea. Ogni situazione è diversa. Leggete i metodi presentati nelle varie pubblicazioni che vi consigliamo come approfondimento e, in questa prospettiva, sceglieteli, adattateli o create qualcosa di nuovo a seconda delle particolari esigenze del gruppo. I metodi presentati non sono verità assolute, sono degli esempi, una raccolta di esperienze utili. Nello sviluppo delle attività educative e nella definizione dei contenuti è importante spiegare chiaramente quali sono le competenze chiave (vedi focus sullo Youthpass) sviluppate nel nostro processo di apprendimento. Gli elementi qualitativi da considerare nella realizzazione di un attività di apprendimento non formale sono: chiarezza degli obiettivi - qualità dello staff (volontari e professionali) - varietà dei metodi partecipativi utilizzati - equilibrio tra attività educative individuali e di gruppo - divisione appropriata del tempo tra studio, svago e tempo privato - equilibrio tra apprendimento cognitivo, emotivo e comportamentale nella definizione delle attività.. Azione

16 È utile sapere che il centro risorse Salto-Youth mette a disposizione un database denominato TOY di trainer esperti in educazione non formale che potete contattare direttamente o tramite Salto. ( Per maggiori approfondimenti e per esplorare e sviluppare nuovi metodi a seconda della vostra situazione di apprendimento e formazione, vi suggeriamo: T-Kit Fondamenti della Formazione (per animatori): T-Kit Inclusione sociale : Going International-Opportunities for All - practical Inclusion Methods: T-Kit Cittadinanza europea : Il sito sull educazione alla cittadinanza europea: T-Kit Apprendimento interculturale : La sezione di SALTO sulla diversità culturale: Azione

17 YOUTHPASS Tutti i partecipanti a un progetto di Gioventù in Azione nell ambito dell Azione Iniziative Giovani hanno diritto a ricevere il Certificato Youthpass che convalida la partecipazione all iniziativa, descrive le attività e il coinvolgimento del partecipante e mostra le competenze acquisite. È importante sapere che lo Youthpass é basato sulla raccomandazione dell Ue in merito alle competenze chiave per l apprendimento permanente (lifelong learning). Per competenza si intende una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini adeguate per affrontare una situazione particolare. Le competenze chiave sono quelle che contribuiscono alla realizzazione personale, all inclusione sociale, alla cittadinanza attiva e all occupazione e sono: 1. Comunicazione nella madrelingua - 2. Comunicazione nelle lingue straniere - 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia - 4. Competenza digitale - 5. Imparare a imparare - 6. Competenze sociali e civiche - 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità - 8. Consapevolezza ed espressione culturale I progetti in campo giovanile contribuiscono in varia maniera, attraverso l educazione e l apprendimento non formale, all acquisizione delle competenze chiave. Un Iniziativa Giovani può sviluppare, ad esempio, le competenze di spirito di iniziativa e imprenditorialità realizzando idee creative, oppure l espressione culturale partecipando ed organizzando un festival, una mostra o un concerto... Ma non solo, con lo Youthpass si vuole che le iniziative messe in campo mirino a dare ai giovani gli strumenti per imparare a imparare, competenza considerata cruciale per l acquisizione delle altre. Lo Youthpass è dunque uno strumento che promuove l importanza dell apprendimento non formale nelle Iniziative Giovani. Rende visibili e convalida le competenze sviluppate nella realizzazione del progetto. Valorizza i risultati delle attività dell Iniziativa. Aspira a migliorare l occupabilità dei giovani attraverso un arricchimento curriculare. Il vostro progetto di Iniziativa Giovani può/deve essere integrato sin dall inizio con lo Youthpass. Come? Scoprite quali siano le competenze e le abilità in possesso del vostro gruppo; Domandatevi se le competenze del gruppo siano sufficienti per l obiettivo del progetto; Definite le abilità e le conoscenze che andranno acquisite; Chiedetevi come svilupperete tali competenze, con chi e quanto vi costerà; Pensate a come incoraggiare il processo di imparare a imparare. Approfondimenti Raccomandazione UE sulle competenze chiave: Youthpass: Azione

18 IDENTIFICAZIONE Azione 1.2

19 Identificazione del progetto Arrivati a questo punto, è ora di identificare il progetto, ovvero di sviluppare l idea che intendete realizzare. Per far ciò è necessario procedere passo dopo passo, seguendo un percorso di analisi e pianificazione che attraverso fasi successive vi porterà a definire cosa volete fare (gli obiettivi), con chi e per chi volete farlo (partner e gruppi target) e come volete farlo (le attività). Per sostenere la teoria con esempi pratici e semplificare il collegamento e la comprensione delle diverse tappe del percorso, si è fatto riferimento al caso di studio seguente: In un centro alpino al confine con la Francia, data la difficoltà di trovare lavoro e il conseguente esodo giovanile verso le città limitrofe, alcuni ragazzi decidono di realizzare un iniziativa giovani volta a diffondere la cultura d impresa e a favorire la nascita di piccole imprese, scarsamente presenti in loco. Il partner individuato è costituito da un gruppo di ragazzi di un centro montano del versante francese delle Alpi, che si trova a dover fare i conti con il medesimo problema. L idea è di realizzare un sito informativo bilingue (italiano e francese) su come avviare un impresa, che contenga parti comuni e parti specifiche legate alle rispettive normative nazionali e di ideare un business game da mettere on-line che vedrà come primi contendenti i due gruppi. Azione

20 ANALISI DEI PROBLEMI E DEGLI OBIETTIVI Come si procede? Un Iniziativa Giovani nasce principalmente dal gruppo di giovani che la promuove e che ne rappresenta il primo beneficiario. Alla base c è un esigenza avvertita dal gruppo, alla quale il gruppo stesso intende rispondere attraverso la realizzazione di un progetto. Un progetto ben strutturato che miri realmente a rispondere ai fabbisogni dei beneficiari, deve necessariamente prendere le mosse dall analisi del contesto in cui si opera, deve avere un legame con la realtà/comunità locale in cui si inserisce. Se così non fosse, ogni progetto sarebbe trasferibile a scatola chiusa in qualsiasi altro contesto. SUGGERIMENTI Gruppi di giovani: il progetto nasce per rispondere a una vostra esigenza, i primi beneficiari siete voi che lo state ideando e che lo realizzerete. In secondo luogo, beneficiaria è la vostra comunità locale, sulla quale il progetto deve avere un impatto positivo. Se avete deciso di realizzare un Iniziativa giovani su uno specifico tema vuol dire che avete individuato, forse senza nemmeno pensarci, un esigenza, un fabbisogno vostro e della vostra comunità locale legato a quella tematica: è il momento di analizzarla! Stabilito e condiviso, da tutti i partecipanti del gruppo, il tema comune sul quale concentrarvi (Q), dovete individuare il beneficio che il progetto porterà a voi giovani che lo realizzerete e in maniera più ampia alla vostra comunità locale, chiedendovi: perché vogliamo realizzare il progetto? O anche, perché c è bisogno di questo progetto? La domanda potrà sembravi superflua e la risposta scontata, in quanto nella Q - CONTROLLO DI QUALITÀ Il tema del progetto deve essere chiaramente identificato e deve essere condiviso dai gruppi. Tema del caso di studio: Informazioni per i giovani ed educazione all imprenditorialità. vostra testa avete già chiari i motivi; ma proprio la risposta rappresenta il punto di partenza e di arrivo del vostro progetto. Se rispondete evidenziando gli aspetti negativi state individuando l esigenza che vi spinge a realizzarlo (il problema da cui nasce il vostro progetto), se vi concentrate su quelli positivi state invece definendo l obiettivo che volete raggiungere attraverso il vostro progetto. Sembrerà strano, ma se ci pensate bene un problema non è che l altra faccia di un obiettivo e viceversa. Se un problema/fabbisogno è la formalizzazione di un disagio, l'obiettivo corrispondente è l'eliminazione o riduzione di quel disagio. Azione

21 Non ne siete convinti? Ecco un esempio di due possibili risposte alla domanda precedente riferite al caso di studio proposto: Risposta in termini positivi obiettivo: per favorire la nascita di imprese promosse da giovani. Risposta in termini negativi problema: perché il numero di imprese promosse dai giovani è prossimo allo zero. Per passare dall uno all altro è sufficiente rispondere a domande del tipo: perché sino ad ora l obiettivo non è stato raggiunto? Cosa lo ha impedito? Dato che state analizzando la situazione iniziale che avete intenzione di migliorare, dovete in questa fase concentrarvi sull aspetto negativo della realtà attuale, quindi sulle criticità che presenta. Partendo dal problema/fabbisogno principale individuato, sempre in riferimento al contesto e alla vostra idea di progetto, cercate di individuare i problemi sottostanti e le cause che li determinano. I problemi non si presentano mai isolati, ma sono tra loro collegati e concatenati. Nel caso di studio proposto i problemi sottostanti possono essere individuati nella carenza di informazioni e nella difficoltà a ottenerle, nelle limitate competenze dei giovani in materia d impresa, nella scarsa cultura d impresa che esiste nella comunità locale, nella difficoltà di Fare Impresa. Una volta che li avete individuati non rimane che ordinarli gerarchicamente in base al nesso causa-effetto che li lega, costruendo, livello dopo livello, quello che comunemente si definisce Albero dei problemi. L'albero dei problemi permette di collocare i problemi in un diagramma di causa-effetto (ovvero determinare cosa provoca cosa e cosa è provocato da qualcos'altro), presentando, in senso verticale dal basso verso l'alto, i legami causali esistenti tra i problemi identificati. Per aiutarvi nella costruzione dell albero dei problemi scriveteli su dei post-it, in modo poi da poterli spostare e ordinare secondo il nesso che li lega, e cercate di rispondere a queste domande, vedrete che sarà tutto più semplice: da che cosa è generato il problema? in quali problemi più ampi si colloca? quali problemi genera? Per tornare al caso di studio: 1) cosa genera la limitata propensione imprenditoriale dei giovani? La carenza di informazioni e la difficoltà a ottenerle (causa); 2) tale difficoltà da cosa è generata? E/o quali problemi genera? Genera difficoltà nel Fare Impresa (effetto); 3) tale difficoltà da cosa è generata? E/o quali problemi genera? È generata dalle scarse competenze dei giovani in materia d impresa (causa) e dalla scarsa cultura d impresa che esiste nella comunità locale (causa). Azione

22 L albero corrispondente è così composto: Limitata propensione imprenditoriale dei giovani EFFETTI Difficoltà nel Fare Impresa CAUSA Carenza di informazioni Limitate competenze imprenditoriali dei giovani Mancanza di cultura d impresa Analisi degli obiettivi Definita la faccia negativa della medaglia, rappresentata dai fabbisogni che avete individuato e sintetizzato nell albero dei problemi, è ora necessario occuparsi di quella positiva, passando all analisi degli obiettivi e alla costruzione dell albero degli obiettivi, che nei suoi rami presenterà gli aspetti positivi della situazione desiderata per il futuro, una volta realizzato il vostro progetto. Immaginate l Albero degli obiettivi come lo specchio positivo dell albero dei problemi. A questo punto il passaggio dall uno all altro è tecnicamente molto semplice: basta trasformare ogni condizione attuale negativa (problema) in una condizione positiva futura (obiettivo), partendo dalla base dell albero. Problema Obiettivo Limitata propensione imprenditoriale Maggiore propensione imprenditoriale Per aiutarvi, ponetevi questa domanda: la soluzione del problema a cosa porterebbe? Partite dal livello inferiore, dal problema più piccolo: rispondete, sostituite ed avete costruito il vostro Albero degli obiettivi. Azione

23 Maggiore propensione imprenditoriale dei giovani SCOPI Semplificazione nel Fare Impresa MEZZI Sistema informativo e di facile accesso Sviluppo delle competenze imprenditoriali Familiarità con il concetto d impresa SUGGERIMENTI Controllate che i vostri obiettivi siano: espressi chiaramente, facilmente comprensibili, raggiungibili dal gruppo entro la durata del progetto, impegnativi ma realistici. Il prodotto di questa analisi genererà: il vostro obiettivo specifico, gli obiettivi intermedi, i problemi che vi proponete di affrontare..e sarete in grado di illustrali nel Formulario (Domanda di sovvenzione per Azione 1 - Gioventù per l Europa Sottoazione 1.2 Iniziative Giovani) nella sezione: Descrizione del progetto: Obiettivi e priorità!! Azione

24 DEFINIZIONE DELLA PARTNERSHIP E DEL GRUPPO TARGET La partnership Arrivati a questo punto dell analisi dovete chiedervi: con chi vogliamo realizzare la nostra Iniziativa Giovani Transnazionale? Quale potrebbe essere il partner ideale per il nostro progetto? La ricerca non è semplice, ma le soluzioni sono molteplici. In un progetto transnazionale non è necessario trovare un partner identico a voi, ma un partner che sia allo stesso tempo non troppo simile e non troppo diverso da voi. Il partner ideale dovrebbe certamente essere qualcuno che avverta la vostra stessa esigenza, al quale vi accomuni lo stesso interesse riguardo la tematica affrontata nel vostro progetto e che ritenga interessante lavorarci insieme. Stabilito ciò, potrebbe essere diverso da voi, potrebbe essere un partner con un differente approccio al problema, che utilizzi metodi di lavoro differenti dai vostri, alimentando quindi una sorta di sfida positiva, stimolando la vostra creatività e il vostro impegno. Ma anche simile a voi per approccio e metodi, in modo da trovare somiglianze e favorire il trasferimento di esperienze o sfruttare la complementarietà delle rispettive competenze e conoscenze. Nel ricercare dei partner internazionali per un Iniziativa Giovani è fondamentale essere curiosi, aprire la mente, essere pronti ad accettare il fatto che le loro realtà possano essere un po differenti rispetto a quelle che immaginavate osservandole dall esterno. Di certo non troverete il partner "vostro clone", in quanto a partner di Paesi diversi corrispondono culture, mentalità, modi di fare, storie umane e politiche diverse. Ma in realtà, questo è ciò che rende interessante la cooperazione internazionale. La qualità della partnership è legata fondamentalmente a due aspetti: il coinvolgimento attivo di tutti i gruppi partecipanti; la condivisione degli obiettivi del progetto, che presuppone un confronto delle diverse realtà locali e la comparabilità delle esigenze espresse da ciascuno. Se le esigenze non collimano perfettamente, dovete semplicemente considerare Q - CONTROLLO DI QUALITÀ L esigenza da cui nasce il progetto deve essere avvertita da tutti i partner nella loro realtà (esigenza comparabile), le strategie dei singoli gruppi per soddisfarla possono essere diverse purché coerenti con l obiettivo comune previsto. che esigenze diverse hanno bisogno di strategie diverse. Collaborare in un Iniziativa Giovani transnazionale non significa necessariamente portare avanti due progetti paralleli identici. Diversificare alcuni aspetti in modo da rispondere adeguatamente alle rispettive specificità locali deve essere visto come un opportunità di apprendimento e arricchimento, l importante è che sia frutto della discussione tra partner e che non venga meno la coerenza del progetto con l obiettivo (Q). Insieme ai partner selezionati è necessario verificare, alla luce delle esigenze di tutti i partecipanti e dei rispettivi contesti locali, alcuni dei passaggi precedenti (analisi dei problemi e degli obiettivi), provvedendo eventualmente ad aggiustare il tiro nella definizione dell obiettivo specifico del progetto. Nel caso non abbiate trovato partner adeguati, non preoccupatevi: il lavoro fin qui svolto non sarà stato fatica sprecata, potrete sempre realizzare un Iniziativa Giovani Nazionale. Azione

25 SUGGERIMENTI Considerate l opportunità della visita preliminare prevista dal programma, che vi consente di valutare sin dall inizio tutti gli aspetti del progetto con i partner. Per aiutarvi nella ricerca partner vi suggeriamo: il centro risorse Salto-Youth ( la banca dati Otlas ( Il gruppo target Superato lo step della partnership, il gradino successivo è rappresentato dalla definizione del gruppo target del vostro progetto. Per fare questo dovete rispondere a una semplice domanda: per chi vogliamo realizzare il nostro progetto? La domanda dovete porvela in riferimento a una platea più ampia rispetto a voi stessi, facendo riferimento in primis alla vostra comunità locale, provinciale e regionale. Partendo dall assunto che voi siete i primi beneficiari, dovete chiedervi: oltre al nostro gruppo che lo realizza, chi beneficia del progetto e dei suoi risultati nella nostra comunità? Considerate che gruppi target possono essere istituzioni politiche locali ed europee, organizzazioni non profit, istituzioni scolastiche e enti formativi.ma anche gruppi di persone che possono beneficiare direttamente o indirettamente del progetto. Maggiore è la percezione della necessità del progetto e del beneficio che ne deriva da parte dei gruppi target, maggiore sarà la loro partecipazione al progetto stesso e il supporto che otterrete. Più gruppi target saranno interessati dalla vostra azione, migliore sarà l impatto delle vostre attività. La Scala di accettazione degli obiettivi di seguito riportata chiarisce bene il legame esistente tra condivisione e partecipazione. Scala di accettazione degli obiettivi Condivido l obiettivo e farò di tutto affinchè possiamo raggiungerlo Farò di tutto affinchè tu possa raggiungere l obiettivo Rispetto il tuo obiettivo, ma non mi sento obbligato ad aiutarti Non mi sento obbligato verso il tuo obiettivo perché non mi interessa Non desidero avere nulla a che fare con il tuo obiettivo perché sono contrario ad esso Farò di tutto per ostacolarti nel raggiungere del tuo obiettivo Come avrete capito consultando la scala, il vostro progetto potrebbe essere sostenuto dalla vostra comunità locale o da parte di essa, ma potrebbe anche essere non condiviso e quindi ostacolato verificatelo. Al termine di questo laborioso processo di ricerca, coinvolgimento e condivisione di obiettivi e temi, non vi rimane che descriverlo nel Formulario (Domanda di sovvenzione per Azione 1 - Gioventù per l Europa Sottoazione 1.2 Iniziative Giovani) nella sezione: Descrizione del progetto: Struttura del progetto. Azione

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