La ricerca del rischio estremo: teoria e clinica. Fiorenzo Ranieri Dipartimento delle Dipendenze Az USL 8 Arezzo

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1 La ricerca del rischio estremo: teoria e clinica Fiorenzo Ranieri Dipartimento delle Dipendenze Az USL 8 Arezzo

2 Mille modi per farsi male Tra i tanti modi in cui ci si può far male, la ricerca del rischio estremo è uno dei più interessanti. A differenza dei pericoli, i danni da ricerca del rischio sono dovuti a scelte volontarie che presuppongono processi decisionali, una qualche stima delle capacità possedute e calcoli anche intuitivi delle possibilità di successo. risk taking indica la scelta di intraprendere volontariamente comportamenti potenzialmente pericolosi o dannosi.

3 Aristocratici, popolari, distruttivi Sport estremi, imprese record, esplorazioni e turismo estremo, alcuni casi di trading online, alcuni tipi di gioco d azzardo Gare di velocità con automobili o moto, i più comuni giochi d azzardo, frequenza di gruppi di tifosi violenti, attività sessuali non protette, sfide estemporanee Uso di sostanze stupefacenti,comportamenti di devianza sociale, rapine e altre tipologie di comportamento criminale, alcune forme di bullismo, alcuni tipi di turismo sessuale

4 Una condizione di stress acuto autodeterminata Prima fase: allarme adrenalina, noradrenalina, dopamina, cortisolo, beta-endorfine Seconda fase: resistenza Terza fase: esaurimento

5 DPTS e ricerca del rischio Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD) Ricerca del Rischio Estremo (RRE) Dolore e tristezza Colpa per i propri impulsi di rabbia e distruttivi Paura di diventare distruttivi Sentimenti di colpa per essere sopravvissuti Paura di identificarsi con la vittima Vergogna rispetto al sentimento di impotenza e di vuoto Paura di ripetere il trauma Intensa rabbia diretta verso la fonte del trauma Piacere e gioia Senso di onnipotenza Orgoglio per le proprie azioni Fierezza per essere sopravvissuti o aver superato la prova Emulazione delle azioni di altri risk taker Orgoglio per le proprie capacità Desiderio di ripetere l esperienza Attaccamento alle proprie fonti d esperienza Horowitz Aspetti soggettivi del DPTS Aspetti soggettivi della RRE March Esperienza di estrema paura Vissuto soggettivo di impotenza Percezione di minaccia per la vita Percezione di una potenziale violenza fisica Esperienza di estrema eccitazione Vissuto soggettivo di onnipotenza Percezione di invulnerabilità Percezione di rischi minimi o nulli per l integrità fisica

6 Alcune ipotesi sull origine del rischio irrazionale Polo ossessivo Spettro Hollander e altri Polo compulsivo Low sensation seeking Harm Avoidance Cloninger Zuckerman Novelty Seeking Alterazioni cerebrali (corticostriatal dysfunction) High sensation seeking Tratto di personalità geneticamente determinato Neurotrasmettitori (anomalia regolazione dopamina)

7 Zuckerman e la Sensation Seeking Sensation Seeking Trait: tratto di personalità proposto da Zuckerman che comporterebbe la ricerca di sensazioni ed esperienze intense, da cui una tendenza ad assumersi rischi. Il tratto sensation seeking può essere misurato con questionari self-report (ad es. l SSS-V). Viene suddiviso in quattro dimensioni: 1. Ricerca del brivido e dell avventura; 2. Ricerca dell esperienza; 3. Disinibizione; 4. Suscettibilità alla noia. Zuckerman ipotizza che il SST sia geneticamente determinato. E stata dimostrata la correlazione tra sensation seeking e uso di alcol e droghe, guida pericolosa, attività antisociale, crimini, sport estremi, attività sessuali non protette, impulsività, gioco d azzardo impulsivo Tuttavia la propensione al rischio correlata alla ricerca di sensazioni non è la prima motivazione al comportamento. Inoltre è stato rilevato che alcune attività di sensation seeking sono prive di rischio ( good and bad forms ): attività lavorativa, incontri con persone stimolanti, visione di film o programmi intensi, Ludic dating styles nelle relazioni affettive, musica, viaggi, arte, sport non rischiosi, sport di squadra, videogiochi, media

8 Modelli psicosociali: l edgework Perché alcune persone hanno bisogno di rischiare per stare bene? In alternativa ai modelli psico-biologici e psicoanalitici Lyng propone un approccio psicosociale. PAURA Felicità ed eccitazione Percezione focalizzata del tempo Iperrealismo Autorealizzazione Autodeterminazione Purificazione e amplificazione del Sé Edgework è il «lavoro al limite» tra la vita e la morte, una forma di anarchia sperimentale finalizzata alla realizzazione del Sé oltre l alienazione sociale.

9 Passione del rischio e ordalia vertigine affronta- mento candore soprav- vivenza L ordalia o giudizio di Dio era una forma di prova giudiziaria utilizzata nel medioevo. Le Breton spiega la ricerca del rischio come una moderna ordalia motivata dalla ricerca dei limiti e dal bisogno, in adolescenza, di un rito di iniziazione. Le condotte ordaliche: Marc Valleur e Aimèe Charles-Nicholas nel 1980 utilizzano la metafora dell ordalia per spiegare la ricerca del rischio: la persona si affida ad una potenza assoluta che decide l esito del comportamento rischioso. La necessità di un giudizio è dovuto al bisogno di rigenerazione e si accompagna alla ricerca di sensazioni forti.

10 Psicopatologia del rischio: Pedinielli Sintomi esperienza rischiosa di rivelazione all origine della dipendenza; spinta a ripetere le azioni rischiose; dipendenza (auto-costrizione al rischio senza poter rimettere in discussione il proprio comportamento); utilizzo del rischio come soluzione generalizzata, per ogni genere di problema; tendenza a ricorrere al rischio a scapito della mentalizzazione; primato della produzione di sensazioni corporee a scapito delle emozioni. vera e propria dipendenza patologica assetto narcisistico carente che porta a controllare col rischio le emozioni Rischio patologico da: condotta ordalica che si perpetua dimensione fisica della sensazione a scapito di quella emotiva

11 Rischio e relazioni oggettuali: Balint Balint (1959) propone due orientamenti nelle relazioni oggettuali: la ocnofilia e il filobatismo, reazioni al difetto fondamentale. Nelle situazioni-brivido, amate dai filobatici: Ritornare sani e salvi evitare il pericolo speranza di tollerare la paura coscienza del pericolo reale esposizione al pericolo Chi sfida la sorte si illude di non aver bisogno di alcun oggetto interno. L acquisizione di abilità nell affrontare i pericoli comporta la perdita della capacità di creare e mantenere rapporti con le persone

12 Ocnofilia e filobatismo Nell ocnofilia (da oknéo, esitare, aggrapparsi), il soggetto iperinveste gli oggetti; vi si aggrappa nell illusione di essere al sicuro fintanto che rimarrà in contatto con essi. Di conseguenza, il mondo dell ocnofilo si struttura sulla vicinanza e sul tatto. Il soggetto deve negare che l oggetto primario possa essere inaffidabile, rivelando in tal modo la sua mancanza di fiducia che gli oggetti si prendano cura di lui e lo sostengano. Diametralmente opposto è l atteggiamento del filobate ( colui che ama le situazioni-brivido ). Egli iperinveste non gli oggetti ma le proprie funzioni egoiche; in altre parole, confida solo nelle proprie risorse. La sua convinzione è di non aver bisogno di oggetti particolari all infuori della propria attrezzatura che gli consentirà di affrontare qualunque situazione. Ne deriva un esperienza di fiduciosa autosufficienza dove gli oggetti sono qualcosa o da trasformare in elementi di quest attrezzatura o da evitare e da controllare a distanza.

13 I rifugi della mente I «rifugi della mente» sono luoghi mentali in cui ritirarsi per sfuggire a una realtà insostenibile perché angosciosa. Si tratta di zone della mente in cui trionfa l'onnipotenza e, in fantasia, qualunque cosa è permessa. Il sollievo che si ricava dal ritirarsi in questi rifugi comporta il rischio dell'isolamento e quindi della compromissione delle relazioni con gli altri, e di una perdita di contatto con la realtà, che diventa gravissima nel caso di soggetti con un'organizzazione patologica della personalità. I rifugi della mente hanno molte forme; talvolta è vissuto come un asilo piacevole, tal altra come un luogo crudele poiché il sollievo che assicura è ottenuto al prezzo di isolarsi completamente. Anche la sua portata e pervasività sono variabili.

14 Relazione terapeutica Il primo contatto e avvio della relazione terapeutica Motivazione al trattamento Meccanismi di difesa (enactment) Comportamenti di rischio nel corso del trattamento) Relazione terapeutica (transfert e controtransfert) Le interruzioni del trattamento Il materiale terapeutico attività di ricostruzione La conclusione della psicoterapia Grazie per l attenzione

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