IPOTESI DI TRACCIATO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA NUOVA PISTA CICLO-PEDONALE NEI QUARTIERI DI SELVA CANDIDA, PALMAROLA E IPOGEO DEGLI OTTAVI

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1 IPOTESI DI TRACCIATO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA NUOVA PISTA CICLO-PEDONALE NEI QUARTIERI DI SELVA CANDIDA, PALMAROLA E IPOGEO DEGLI OTTAVI Obiettivi di progetto: - garantire il transito in sicurezza ai pedoni ed alle biciclette in una zona che ad oggi è dotata di strade strette e sprovviste anche di semplici marciapiedi (ad esempio v. di Selva Candida); - raccordare e rendere raggiungibili, anche a piedi od in bicicletta, alcuni servizi essenziali e luoghi di culto (farmacia di via Nosate, supermercati, chiesa di via dei Santi Martiri di Selva Candida) che ad oggi sono raggiungibili solo in automobile poiché le strade attualmente esistenti sono strette e prive di marciapiedi, quindi pericolose per pedoni e ciclisti (ad esempio v. di Selva Candida); - dotare la zona di infrastrutture "green", secondo gli orientamenti dell'urbanistica più moderna (v. considerazioni espresse più avanti in premessa), prima che il suolo sia stato consumato eccessivamente e divenga quindi difficoltoso, se non impossibile, realizzare questo tipo di infrastrutture; - ultimo punto: piste ciclabili viste anche come luoghi di aggregazione, di possibilità di vivere all'aria aperta, oltre che come risposta ai problemi della mobilità. Data emissione documento: 21/10/2013 Tot. Pagine: 7 1

2 SCOPO DEL DOCUMENTO Il presente documento è stato predisposto dal Comitato Futuro Ponderano per rispondere all'invito rivolto ai Cittadini, da parte della Commissione Urbanistica del Municipio 14, di presentare "proposte progettuali relative al completamento, al raccordo e all individuazione di piste e itinerari ciclabili, al fine di elaborare un piano di interventi per la mobilità ciclabile del Municipio XIV". PREMESSA I più moderni studi in tema di urbanistica affermano che ENTRO IL 2030 IL 60 PER CENTO DELLA POPOLAZIONE MONDIALE ABITERÀ NEI CENTRI URBANI, i quali dovranno massimizzare il loro potenziale green per sopravvivere. Gli stessi studi di urbanistica affermano che tra le principali caratteristiche "green" che le città del futuro (ormai prossimo) dovranno possedere, al fine di garantire risorse, aria pulita e sicurezza ai propri abitanti, troviamo la presenza di "INFRASTRUTTURE PER UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE". Le città del futuro dovranno in particolare agevolare il transito a piedi ed in bicicletta, aumentando così i mezzi alternativi all'automobile. La città verde richiede un esteso e capillare sistema di trasporti pubblici a prezzi accessibili, nonché piste ciclabili e altre infrastrutture di supporto alla mobilità car-free. Gli uffici dovranno essere costruiti pensando a questo tipo di spostamenti, incorporando rastrelliere per biciclette (più docce e spogliatoi) e accesso diretto ai mezzi pubblici. FINALITA DEL DOCUMENTO Il presente documento intende fornire alla Commissione Urbanistica del Municipio 14 una proposta progettuale per la realizzazione di un itinerario ciclabile nelle zone di Selva Candida, Selva Nera e Palmarola. Tali zone ad oggi sono quasi completamente sprovviste di questo tipo di infrastrutture. La nuova pista ciclopedonale, che una volta realizzata garantirà il transito dei pedoni e delle biciclette in tutta sicurezza, servirà anche da raccordo ciclo-pedonale per i vari servizi ivi presenti (farmacia, supermercati, chiesa etc). Le strade oggi presenti, infatti, sono molto insicure per pedoni e ciclisti, perché sono quasi sempre prive anche dei marciapiedi. Il tracciato proposto è compatibile con: - l'attuale PRG; - i grandi progetti viari già approvati e con i quali si ipotizza di integrare il presente progetto. DESCRIZIONE SOMMARIA DEL PROGETTO Descrizione sommaria del tracciato ipotizzato N.B. I tracciati di seguito indicati sono puramente indicativi. Per i tracciati effettivi bisogna consultare gli elaborati progettuali inerenti i progetti di raddoppio della 2

3 via di Selva Candida e del raccordo Casorezzo- Esperia Sperani, disponibili sul sito del comune di Roma al seguente link: tavole.pdf Le figure seguenti riportano 4 immagini tratte da GOOGLE MAPS e contenenti una traccia per l'itinerario proposto (traccia in colore rosso). In sintesi, la proposta prevede di collegare la via di Boccea, partendo dalle vicinanze con l incrocio con l attuale via di Selva Candida, per arrivare fino alla stazione Fs di Ipogeo degli Ottavi, seguendo il tracciato delle seguenti e "realizzande" opere: - tracciato dei lavori del realizzando raddoppio di via di Selva Candida, da via Boccea (punto 1 della figura sottostante) a via della Riserva Grande (punto 4 delle figure seguenti - -per maggiori dettagli su questo tracciato consultare il link al sito del Comune di Roma sopra indicato); - tracciati dei lavori del realizzando collegamento Casorezzo-Esperia Sperani, in modo da poter proseguire da via della Riserva Grande (punto 4 delle figure seguenti) e giungere fino alla Stazione Fs di Ipogeo degli Ottavi (punto 5 delle figure seguenti). 3

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6 Fattibilità Poiché il tracciato ciclopedonale proposto ricalca quello del realizzando "raddoppio di via di Selva Candida" e del realizzando "raccordo Casorezzo-Esperia Sperani", di conseguenza non dovrebbero sorgere ostacoli realizzativi di natura alcuna, trattandosi di percorsi già da tempo approvati e compatibili con il PRG. CONCLUSIONI La realizzazione del tracciato ipotizzato consentirebbe il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - garantire il transito in sicurezza ai pedoni ed alle biciclette in una zona che ad oggi è dotata di strade strette e sprovviste anche di semplici marciapiedi (ad esempio v. di Selva Candida); 6

7 - raccordare e rendere raggiungibili, anche a piedi od in bicicletta, alcuni servizi essenziali e luoghi di culto (farmacia di via Nosate, supermercati vari, chiesa di via dei Santi Martiri di Selva Candida etc) che ad oggi sono raggiungibili solo in automobile, poiché le strade attualmente esistenti sono strette e prive di marciapiedi, quindi pericolose per pedoni e ciclisti (ad esempio v. di Selva Candida); - dotare la zona di infrastrutture "green", secondo gli orientamenti dell'urbanistica più moderna (v. considerazioni espresse in premessa), prima che il suolo sia stato consumato eccessivamente e divenga quindi difficoltoso, se non impossibile, realizzare questo tipo di infrastrutture; - ultimo punto: piste ciclabili viste anche come luoghi di aggregazione, di possibilità di vivere all'aria aperta, oltre che come risposta ai problemi della mobilità. 7