I principali strumenti di policy per la Società dell Informazione a livello comunitario
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1 I principali strumenti di policy per la Società dell Informazione a livello comunitario Corso di Economia Industriale 2 Davide Arduini Facoltà di Economia - Università degli Studi di Urbino
2 1. La Strategia di Lisbona Marzo 2000: il Consiglio europeo (tenutosi a Lisbona) conviene di fare, entro il 2010, dell'europa: "l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale ; La strategia, che si basa sul paradigma innovazione, occupazione e crescita, affronta pressoché tutti gli aspetti dell economia: lavoro, investimenti, finanza, infrastrutture, trasporti, ricerca e sviluppo ecc. e pone tra gli obiettivi primari il piano per lo sviluppo delle tecnologie digitali e della Società dell Informazione (il cosiddetto eeurope Plan);
3 2. Il Piano eeurope 2002 Motivazioni: - Alla fine degli anni 90 era evidente il differenziale di crescita tra l economia americana e quella europea. L economia statunitense accelerava aumentando di anno in anno il tasso di crescita degli investimenti mentre l Europa rallentava perdendo competitività; - Diventò chiaro come il principale fattore di crescita degli Stati Uniti fosse il tasso di incremento degli investimenti in tecnologie digitali (anni 90). Proprio in quegli anni infatti l altissima produttività del settore ICT cominciava a trasferirsi in tutti gli altri settori dell economia americana; - In questo scenario è stato sviluppato eeurope 2002, che ha tradotto in un piano d azione per la Società dell Informazione la strategia di Lisbona, con l obiettivo di recuperare nel minor tempo possibile il differenziale di competitività con gli Stati Uniti; Obiettivi del Piano: 1) Rete internet più economica, veloce e sicura; 2) Investire in persone e competenze; 3) Stimolare l utilizzo di Internet
4 2. Rete internet più economica, veloce e sicura Accesso più economico e rapido a Internet: - Necessità di stimolare la concorrenza (soprattutto nel local loop), di abbassare i costi di accesso, di un nuovo quadro normativo, di incentivare le reti mobili (wireless); Accesso più rapido per ricercatori e studenti: - Necessità di creare/potenziare le reti, nazionali ed europee, a larga banda (almeno 2,5 Gbit/s); di collegare gli atenei europei in quanto le applicazioni che oggi vengono sviluppate negli ambienti accademici si prestano a futuri sbocchi commerciali; Reti e carte intelligenti sicure: - Necessità di aumentare la sicurezza nell'accesso ai servizi elettronici promuovendo l'impiego delle carte intelligenti in tutte le forme; Migliore coordinamento nella lotta alla criminalità informatica.
5 2. Investire in persone e competenze Giovani d Europa nell era digitale: - Necessità di garantire un numero sufficiente di PC nelle scuole, di garantire un collegamento rapido a Internet, di formare i docenti sull utilizzo di nuovi strumenti tecnologici per la didattica; Lavorare nell economia della conoscenza: - Necessità di investire in formazione che contribuirà a sviluppare nuove competenze (formazione continua, formazione IT, formazione per i soggetti più deboli); di migliorare le prospettive di occupazione dei gruppi maggiormente esposti alla disoccupazione (donne e lavoratori anziani); Partecipazione di tutti alla Società dell Informazione: - Garantire a tutti l accessibilità ai siti della PA; nuove postazioni di accesso pubbliche (biblioteche, comuni, ecc..).
6 2. Stimolare l utilizzo di Internet Accelerare la diffusione del commercio elettronico: - Necessità: di completare il quadro normativo per contribuire alla creazione di un mercato interno del commercio elettronico; di definire criteri comuni e di promuovere la trasparenza per aumentare la fiducia del consumatore (diritti d autore, moneta elettronica, ecc.); Amministrazioni pubbliche on-line (egovernment): - Necessità: di trasformare e semplificare le vecchie procedure di interazione dell Amministrazione con l utente finale creando servizi elettronici più rapidi ed efficienti (front office); di migliorare l organizzazione interna e i contatti per via elettronica tra le varie amministrazioni (back office);
7 3. eeurope 2005: una società dell informazione per tutti (1) Principali risultati di eeurope 2002: - La connettività a Internet è cresciuta rapidamente per le aziende, i cittadini e le amministrazioni pubbliche; - Attualmente, l Europa dispone della rete dorsale per la ricerca più veloce del mondo (denominata GEANT ); - È stato adottato un quadro legislativo per le comunicazioni elettroniche e per il commercio elettronico; - I prezzi delle telecomunicazioni sono diminuiti e la concorrenza è aumentata. Tuttavia era chiaro che queste realizzazioni non si sarebbero potute tradurre immediatamente in benefici economici tangibili, miglioramenti della qualità dei servizi, maggiore inclusione sociale e crescita rapida; Il piano eeurope 2002 si è concluso con la presentazione della relazione conclusiva, ampiamente positiva, ed è stato sostituito da un altro piano biennale ancora più ampio ed ambizioso, il piano eeurope 2005.
8 3. eeurope 2005: una società dell informazione per tutti (2) Motivazioni: - La società dell informazione presenta grandi potenzialità in termini di aumento della produttività e di miglioramento della qualità di vita. Potenzialità che crescono grazie agli sviluppi tecnologici della banda larga e dell accesso multi-piattaforma, ossia la possibilità di collegarsi ad Internet, non solo con il computer, ma anche con TV digitale e sistemi di comunicazione mobili di terza generazione; - I nuovi servizi, le nuove applicazioni e i nuovi contenuti porteranno alla creazione di mercati nuovi e forniranno gli strumenti necessari per aumentare la produttività e, di conseguenza, la crescita e l occupazione in tutti i settori dell economia. Garantiranno inoltre a tutti i cittadini un accesso più pratico agli strumenti di comunicazione e di informazione; - Sorge tuttavia un problema: il finanziamento di servizi multimediali avanzati dipende dalla disponibilità di un infrastruttura a banda larga che consenta di veicolare tali servizi; - eeurope 2005 intende stimolare lo sviluppo dei servizi e dell infrastruttura, al fine di creare una dinamica in cui la crescita di un fattore induca la crescita dell altro.
9 3. eeurope 2005: una società dell informazione per tutti (3) Sia lo sviluppo di nuovi servizi, che la costruzione dell infrastruttura sono compiti che spettano principalmente al settore privato; eeurope 2005 creerà un contesto favorevole agli investimenti privati attraverso la predisposizione di un quadro giuridico favorevole agli investimenti, ma anche attraverso misure che stimolino la domanda e riducano pertanto l incertezza degli investitori privati; Dal punto di vista della domanda, le azioni in materia di e- government, di e-health, di e-learning e di e-business sono destinate a stimolare lo sviluppo di nuovi servizi. Le autorità pubbliche possono far uso del loro potere di acquisto per raggruppare la domanda e dare così un impulso decisivo alla creazione di nuove reti; Dal punto di vista dell offerta, le azioni incentrate sulla banda larga e sulla sicurezza dovrebbero facilitare l installazione dell infrastruttura.
10 3. eeurope 2005: una società dell informazione per tutti (4) Obiettivi del Piano: Entro il 2005 l Europa deve dotarsi di: 1) moderni servizi pubblici on-line: - e-government (amministrazioni) - servizi di e-learning (istruzione) - servizi di e-health (sanità) 2) un ambiente dinamico di e-business; 3) ampia disponibilità di accesso a banda larga a prezzi concorrenziali;
11 3. Moderni servizi pubblici on-line (1) Azioni proposte per l egovernment: Collegamenti a banda larga (entro il 2005); Interoperabilità (per la fine del 2003); Servizi pubblici interattivi (entro la fine del 2004); Appalti pubblici on line (entro la fine del 2005); Punti di accesso pubblico a Internet..I risultati della rilevazione ICT nelle PAL italiane, condotta dall Istat nel 2005 in collaborazione con la rete CRC - CNIPA, rilevano forti ritardi su tutti i punti..
12 3. Moderni servizi pubblici on-line (2) Azioni proposte per l elearning Collegamenti a banda larga (entro la fine del 2005) Nuove iniziative del Programma elearning Campus virtuali per tutti gli studenti (entro la fine del 2005) Riqualificazione in prospettiva della società della conoscenza (donne, disoccupati, entro la fine del 2003)
13 3. Moderni servizi pubblici on-line (3) Azioni proposte per l ehealth Tessera sanitaria elettronica; Reti di informazione sanitaria; Servizi sanitari on - line; Un ambiente dinamico di ebusiness Revisione dell attuale legislazione allo scopo di individuare ed eliminare gli elementi che impediscono alle imprese di far uso dell'ebusiness: estendere le regole che disciplinano il commercio elettronico all'offerta di prodotti e servizi off-line al fine di creare condizioni di parità tra modalità commerciali diverse (on-line e offline); creazione di una rete europea per le controversie on-line; semplificazione del quadro fiscale con una direttiva sulla fattura elettronica; nuova direttiva sulle aliquote iva;
14 3. Ampia disponibilità di accesso a banda larga a prezzi concorrenziali PMI (istituzione di una rete europea per sostenere l ebusiness, programma Go Digital) Azioni proposte per la Banda Larga Accesso a banda larga nelle regioni svantaggiate attraverso forme di incentivo pubblico per gli operatori privati (nel rispetto delle norme sulla concorrenza); Eliminare gli ostacoli alla diffusione della banda larga (accesso a diritti di passaggio, piloni e condotti) e stimolare la concorrenza effettiva in grado di abbassare i costi di accesso; Contenuti multi-piattaforma: le autorità pubbliche e gli operatori privati devono offrire contenuti su piattaforme tecnologiche diverse (televisione interattiva digitale, servizi mobili 3G, ecc);
15 4. i2010: Una società europea dell informazione per la crescita e l occupazione (1) Motivazioni: Constatati e analizzati i ritardi e le difficoltà nel conseguire i risultati di eeurope 2005, il Consiglio europeo di Bruxelles di marzo 2005 ha rilanciato la strategia di Lisbona, puntando su tre aree chiave: 1) l Europa come area più interessante dove investire e lavorare; 2) sviluppare la conoscenza e l innovazione; 3) creare più numerosi e migliori posti di lavoro; In questo quadro, allo sviluppo della società dell informazione è riconosciuto un ruolo fondamentale: la nostra performance innovativa dipende in modo cruciale dal rafforzare gli investimenti e l utilizzo di nuove tecnologie, in specifico le ICT, nel settore privato e in quello pubblico; Le ICT costituiscono l asse portante dell economia della conoscenza; contribuiscono a circa metà della crescita della produttività nelle economie moderne; ma purtroppo l Europa ha investito di meno e in ritardo nelle ICT rispetto agli Usa, soprattutto nel terziario, in servizi quali i trasporti, la distribuzione, i servizi finanziari;
16 4. i2010: Una società europea dell informazione per la crescita e l occupazione (2) Le tecnologie dell informazione e delle comunicazioni costituiscono uno stimolo importante per la crescita e l occupazione. Il 25% della crescita del PIL e il 40% della crescita della produttività dell Unione europea sono dovuti alle TIC. Le differenze tra i risultati economici dei paesi industrializzati si spiegano, in larga misura, con il livello degli investimenti e della ricerca relativi alle TIC e del loro utilizzo e con la competitività della società dell informazione e del settore dei media1. I servizi, le competenze, i media e i contenuti nel campo delle TIC occupano un posto sempre più importante nell economia e nella società; Le TIC miglioreranno ancora in termini di intelligenza, miniaturizzazione, sicurezza, velocità, facilità d uso, la connessione sarà permanente e i contenuti saranno disponibili in formati multimediali tridimensionali; Anche se la responsabilità primaria in questo ambito compete alle scelte di investimento del mondo imprenditoriale e delle amministrazioni pubbliche, l Europa intende dare una mano con una nuova iniziativa i2010 che promuoverà l adozione e l utilizzo delle ICT per dare continuità all agenda di eeurope
17 3) Costruire una società europea dell informazione basata sull inclusione, capace di stimolare la crescita e l occupazione e che dia priorità al miglioramento dei servizi pubblici e alla qualità della vita. 4. i2010: la struttura del Piano La Commissione propone il nuovo quadro strategico i2010 (società europea dell informazione 2010) che definisce: - gli orientamenti strategici di massima; - promuove un economia digitale aperta e competitiva; - conferisce alle ICT un ruolo di primo piano nella promozione dell inclusione e della qualità della vita. La Commissione propone tre priorità per le politiche europee della società dell informazione e dei media: 1) Creare uno spazio unico europeo dell informazione capace di accogliere un mercato interno aperto e competitivo per la società dell informazione e i media; 2) Rafforzare l innovazione e gli investimenti nella ricerca sulle ICT per promuovere la crescita e la creazione di posti di lavoro più numerosi e di migliore qualità;
18 4. i2010: creare uno spazio unico La creazione di nuovi contenuti, di nuovi servizi e di nuovi modelli economici stimolano la crescita e l occupazione; Si stima che i mercati di contenuti on-line dell Europa occidentale triplicheranno entro il 2008 (mentre la parte dei consumatori decuplicherà); Si prevede che tali sviluppi si propagheranno in tutto il settore che rappresenta già l 8% del PIL dell UE; Pertanto la creazione di uno spazio unico europeo dell informazione deve affrontare fin da subito quattro principali sfide poste dalla convergenza digitale: la velocità: aumentare la velocità dei servizi in banda larga in Europa per fornire contenuti di qualità (filmati ad alta definizione, brani musicali, cartine georeferenziate); la ricchezza dei contenuti: accrescere la certezza giuridica ed economica per incoraggiare nuovi servizi e i contenuti on-line; l interoperabilità: migliorare le apparecchiature e le piattaforme in grado di comunicare tra di loro e i servizi in grado di migrare da una piattaforma all altra; la sicurezza: rendere internet più sicura dinanzi alle frodi, ai contenuti dannosi e ai problemi tecnologici per accrescere la fiducia degli investitori e dei consumatori.
19 4. i2010: innovazione e investimento nella ricerca (1) l Europa rappresenta circa un terzo dell insieme delle vendite nel settore delle TIC che aumentano del 5% all anno, con una crescita a due cifre in mercati emergenti quali l India e la Cina; L Europa è un leader mondiale nel campo delle comunicazioni elettroniche e rappresenta circa il 40-50% delle entrate dei 6 principali attori mondiali; L Europa è inoltre ai primi posti in settori quali la nanoelettronica, i microsistemi e i sistemi integrati; La strategia di Lisbona pone l accento sugli investimenti nella ricerca e nell innovazione al fine di stimolare la crescita e l occupazione; i2010 contribuirà attivamente a rimuovere gli ostacoli che separano i frutti della ricerca dalle ricadute economiche; Due gli strumenti per realizzare questo punto: 1) il Settimo programma quadro di ricerca (PQ7); 2) il Programma per la competitività e l innovazione (PCI); Nel PQ7 i pilastri tecnologici sono: le tecnologie al servizio della conoscenza, dei contenuti e della creatività, in particolare la cognizione, la stimolazione e la visualizzazione; reti di comunicazione avanzate e aperte; programmi software sicuri e affidabili; sistemi integrati; nanoelettronica
20 4. i2010: innovazione e investimento nella ricerca (2) In sintesi, per avviare l agenda i2010 relativa agli investimenti nella ricerca e nell innovazione la Commissione: Proporrà un aumento dell 80% del sostegno alla ricerca comunitaria sulle ICT entro il 2010 e inviterà gli Stati membri a fare altrettanto; Darà la priorità, nella ricerca strategica sulle ICT, ai principali pilastri tecnologici del PQ7 (2007); Avvierà iniziative di ricerca e diffusione volte a superare le principali strozzature che richiedono soluzioni tecnologiche e insieme organizzative (2006) Definirà misure complementari per incoraggiare gli investimenti privati nella ricerca e nell innovazione nel campo delle ICT (2006); Definirà politiche per il commercio elettronico volte a rimuovere gli ostacoli di natura tecnologica, organizzativa e giuridica all adozione delle ICT, con un occhio di riguardo alle PMI; Elaborerà strumenti per il sostegno a nuove forme di lavoro che favoriscono l innovazione nelle imprese e l adattamento ai nuovi bisogni in materia di competenze;
21 4. i2010: INCLUSIONE, MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI PUBBLICI E DELLA QUALITÀ DI VITA (1) La risposta contenuta in i2010 è triplice: 1) assicurarsi che le ICT apportino vantaggi a tutti i cittadini; 2) rendere i servizi pubblici migliori, più efficaci dal punto di vista dei costi e più accessibili; 3) migliorare la qualità di vita. 1.1) La Commissione fornirà orientamenti per estendere la copertura geografica della banda larga nelle zone ancora poco servite e rivedrà il campo di applicazione della direttiva servizio universale nel 2005 e la direttiva nel suo complesso nel 2006; 1.2) La Commissione riesaminerà il contributo delle ICT e dell alfabetizzazione digitale ai principali obiettivi in materia di competenze nell ambito dell iniziativa Istruzione e formazione 2010 ; 2.1) La Commissione intende promuovere i servizi pubblici basati sulle ICT, in particolare attraverso il suo progetto e-commission, che risultano essere più trasparenti, accessibili e efficaci in relazione ai costi (egov, eprocurement); 2.2) Restano da affrontare importanti sfide: dal punto di vista tecnico risultano necessarie interfacce comuni, la portabilità dell identità da un sistema all altro e sistemi di autenticazione;
22 4. i2010: INCLUSIONE, MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI PUBBLICI E DELLA QUALITÀ DI VITA (2) 3) La Commissione propone di avviare iniziative di grande visibilità che coinvolgono le ICT sulle sfide sociali più importanti. Le tre priorità iniziali sono: 3.1) le esigenze di una società alle prese con l invecchiamento della popolazione; 3.2) trasporti sicuri e meno inquinanti; 3.3) la diversità culturale 3.1) La prima iniziativa riguarderà le cure alla popolazione che invecchia per mezzo di tecnologie per il benessere, l autonomia e la salute; 3.2) La seconda riguarderà l automobile intelligente: più avanzata, più sicura e meno inquinante e affronterà i problemi ambientali e di sicurezza dovuti all aumento del traffico stradale; 3.3) La terza riguarderà le biblioteche digitali e sarà volta a rendere più agevole e attraente l utilizzo delle fonti multimediali. Tale iniziativa si baserà sul ricco patrimonio dell Europa e metterà in contatto gli ambienti multiculturali con i progressi tecnologici e i nuovi modelli economici
23 5. Programma per l Innovazione e la Competitività (PIC) Il Programma Quadro per l Innovazione e la Competitività (PIC) è il primo degli interventi proposti dalla CE per sostenere il conseguimento degli obiettivi di Lisbona nel periodo ; Mentre il 7PQ riguarderà le attività di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione, il PIC interverrà a valle per colmare il divario tra ricerca e innovazione, promuovendo l innovazione anche non tecnologica, le innovazioni che hanno superato la fase dimostrativa e sono pronte per la prima applicazione commerciale, nonché la prima applicazione commerciale di tecnologie esistenti, ma utilizzate in modo nuovo e innovativo; Il PIC si scompone in 3 programmi: - ICT Policy Support: riguarda in gran parte l attuazione di i2010 e darà continuità agli obiettivi dei programmi e-ten, Modinis e e-content, sostenendo le attività di regolazione e di ricerca della Commissione (in particolare sui nuovi mercati della convergenza digitale); - gli altri due programmi Entrepreneurship and Innovation Programme, rivolto soprattutto alle imprese, e, Intelligent Energy-Europe per diffondere l utilizzo delle fonti di energia rinnovabili e altri obiettivi; ll budget del CIP per il periodo è di 3.621,3 milioni di euro, da ripartire tra i 3 pilastri: ICT Policy Support (728 M ); Entrepreneurship and Innovation Programme (2.166 M ); Intelligent Energy-Europe (727 M ).
24 6. La società dell informazione nel 7 Programma Quadro (1) Diversamente dai cicli precedenti, il 7PQ per la ricerca coprirà sette anni invece dei cinque abituali, allineandosi così con le altre aree di programmazione comunitaria per il periodo ; Il budget previsto è di M ; Il 7PQ si articola in quattro programmi: 1) Cooperazione (32,3 M ) che prevede 4 sottoprogrammi di sostegno a: ricerca collaborativa; Joint technology initiatives (sviluppate sulla base delle Piattaforme tecnologiche europee); coordinamento tra programmi di ricerca non comunitari (nazionali); cooperazione internazionale; I 9 temi prioritari sono: salute; cibo, agricoltura e biotecnologie; ICT; nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione; energia; ambiente e cambiamenti climatici; trasporti e aeronautica; ricerca socio-economica e scienze umane; spazio e sicurezza (La quota destinata alla società dell informazione ammonta a circa 9 M );
25 6. La società dell informazione nel 7 Programma Quadro (2) 2) Idee (7,5 M ) che sostiene la ricerca di frontiera (Ad es. il PIC aiuterà le PMI ad accedere al 7PQ e a sfruttare il venture capital per portare sul mercato i risultati della ricerca; oppure, il PIC identificherà esempi di eccellenza che possano essere adattati e replicati negli interventi regionali rispetto agli obiettivi di coesione ecc..); 3) Persone (4,7 M ) che sostiene il potenziale umano e l alta formazione (ex Marie Curie fellowship); 4) Capacità (4,2 M ) che sostiene le infrastrutture per la ricerca; i cluster regionali per la ricerca in associazione con università, centri di ricerca, PMI (regioni della conoscenza) e al potenziale di ricerca delle regioni convergenza.
26 7. Il Programma d azione integrato per l apprendimento permanente Un altro programma importante, che mostra molta attenzione alle tematiche della società dell informazione, è quello che racchiude le principali iniziative comunitarie a sostegno dell apprendimento permanente, con un budget previsto per il periodo di M ; Nel programma, l obiettivo operativo promuovere lo sviluppo, nel campo dell apprendimento permanente, di contenuti, servizi, soluzioni pedagogiche e pratiche innovativi basati sulle ICT compare sistematicamente in tutti e quattro i sotto-programmi nei quali esso è strutturato: Comenius (istruzione scolastica), Erasmus (istruzione e formazione superiore), Leonardo da Vinci (istruzione e formazione professionale) e Grundtvig (educazione degli adulti).
27 8. Piano d azione egovernment i2010 (1) Il Piano d azione egovernment i2010 vuole contribuire agli obiettivi di Lisbona e di i2010 in base a due considerazioni: - che un governo/amministrazione moderno/a, efficiente, innovativo/a sia ormai un fattore chiave di competitività nell economia globale; - che le sfide dell ampliamento dell Europa ai nuovi Stati membri e dei cambiamenti interni (invecchiamento della popolazione, mobilità delle persone, multiculturalità ecc.) richiedano anch esse un governo/amministrazione migliore ; Il Piano risponde anche ad altre preoccupazioni: che si acceleri la produzione di benefici tangibili per gli utenti; che le iniziative di egovernment nazionali e locali non creino nuove barriere (ad es. di interoperabilità) e frammentazioni alla costruzione del mercato unico; Il Piano indica quattro obiettivi prioritari che vengono di seguito sintetizzati:
28 8. Piano d azione egovernment i2010 (1) 1. Non lasciare indietro nessuno accrescere l inclusione tramite l egovernment L egovernment inclusivo riguarda sia la lotta a possibili nuove esclusioni generate dalla messa in rete dei servizi, sia il potenziamento delle politiche per l inclusione sociale, grazie all uso delle ICT, in specifico nel campo dell egovernment; Gli obiettivi previsti per il 2010 sono: benefici significativi dall egovernment per tutti i cittadini, compresi quelli socialmente svantaggiati; informazioni e servizi pubblici più facilmente accessibili e che riscuotano la fiducia degli utenti; tramite un uso innovativo delle ICT, maggiore consapevolezza dei benefici dell egovernment, competenze e supporto agli utenti.
29 8. Piano d azione egovernment i2010 (2) 2. Concretizzare l obiettivo di un governo efficace ed efficiente La promessa dell egovernment su questo terreno deve ancora realizzarsi; Gli obiettivi previsti per il 2010 sono: un alto livello di soddisfazione degli utenti riguardo ai servizi della PA; la riduzione significativa del carico burocratico su cittadini e imprese; notevoli guadagni di efficienza della PA; (ove possibile e opportuno) maggiore trasparenza e responsabilità della PA. Lo sviluppo di sistemi di misurazione dei costi, dei benefici, dell impatto ecc. con indicatori e metodi condivisi e lo scambio di esperienze e soluzioni sono le misure già avviate che la Commissione intende rafforzare ed estendere per facilitare il conseguimento di questi obiettivi.
30 8. Piano d azione egovernment i2010 (3) 3. Servizi chiave ad alto impatto per i cittadini e le imprese A fianco delle centinaia di servizi pubblici che si stanno mettendo in rete a livello nazionale, regionale e locale, si identificano alcuni servizi paneuropei che possono avere un impatto importante per i cittadini, le imprese e le stesse PA, fungendo da esempi di riferimento del modello di egovernment europeo; Il principale servizio già identificato è l eprocurement, per l importanza degli acquisti pubblici nell economia europea (15-20% del PIL); Gli obiettivi previsti per il 2010 sono: tutte le PA devono gestire processi di eprocurement per il 100% degli approvvigionamenti; almeno il 50% dell approvvigionamento pubblico deve essere effettuato Elettronicamente;
31 8. Piano d azione egovernment i2010 (4) 3. Servizi chiave ad alto impatto per i cittadini e le imprese A fianco delle centinaia di servizi pubblici che si stanno mettendo in rete a livello nazionale, regionale e locale, si identificano alcuni servizi paneuropei che possono avere un impatto importante per i cittadini, le imprese e le stesse PA, fungendo da esempi di riferimento del modello di egovernment europeo; Il principale servizio già identificato è l eprocurement, per l importanza degli acquisti pubblici nell economia europea (15-20% del PIL); Gli obiettivi previsti per il 2010 sono: tutte le PA devono gestire processi di eprocurement per il 100% degli approvvigionamenti; almeno il 50% dell approvvigionamento pubblico deve essere effettuato Elettronicamente;
32 8. Piano d azione egovernment i2010 (5) 4. Garantire su larga scala i fattori abilitanti chiave per l egovernment Tra gli aspetti più critici da risolvere per poter proseguire con lo sviluppo dell egovernment sono considerati i sistemi interoperabili per la gestione elettronica dell identità (acronimo inglese, eidm), necessari per identificare gli utenti che vogliono accedere ai servizi in rete; quelli per l autenticazione dei documenti elettronici; e quelli per l archiviazione elettronica degli stessi; Per il 2010, si prevede che i cittadini e le imprese possano beneficiare di strumenti di identificazione per la fruizione, nel proprio paese o all estero, di servizi on-line, che siano sicuri e facili da usare, emessi a livello locale, regionale o nazionale, e in regola con le norme sulla protezione dei dati personali.; La CE punta alla interoperabilità dei diversi sistemi di eidm, a partire da quella delle firme elettroniche.
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