La valutazione del rischio da esposizione ad Agenti Chimici e Cancerogeni Dati di esposizione a fumi di saldatura nell esperienza di Piacenza

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1 Seminari monografici di Medicina del Lavoro «Rischio cancerogeno ed altri rischi per la salute dei saldatori» Università degli Studi di Parma 13 maggio 2016 La valutazione del rischio da esposizione ad Agenti Chimici e Cancerogeni Dati di esposizione a fumi di saldatura nell esperienza di Piacenza A cura di Anna Bosi - Chimico a.bosi@ausl.pc.it AUSL di Piacenza Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro 1

2 I punti principali del mio intervento: La valutazione del rischio per la Salute: da Agenti Chimici Pericolosi da Agenti Cancerogeni La misurazione dell esposizione e la Norma UNI EN 689/97 Dati di esposizione durante attività di saldatura in Metalmeccanica : da Piano di Promozione e Assistenza da indagini effettuate da AUSL di Piacenza 2

3 Obblighi del Medico Competente (art.25- D.Lgs.81/08) Collabora con il datore di lavoro e con il Servizio di Prevenzione e Protezione alla valutazione dei rischi. Partecipa alla programmazione del controllo dell esposizione dei lavoratori i cui risultati gli sono forniti con tempestività ai fini della valutazione del rischio e della sorveglianza sanitaria. 3

4 Sostanze Pericolose Titolo IX D.Lgs. 81/08 Capo I : Protezione da Agenti Chimici (art ) Capo II: Protezione da Agenti Cancerogeni e Mutageni (art ) Capo III: Protezione dai rischi connessi all esposizione all amianto (art )

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6 Il Capo I determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che DERIVANO O POSSONO DERIVARE dagli effetti degli agenti chimici PRESENTI sul luogo di lavoro O COME RISULTATO di ogni attività lavorativa

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8 AGENTI CHIMICI PERICOLOSI Classificati come: Sostanze pericolose D.Lgs.52 del 3/2/1997 non più in vigore dal 1/12/2010 Miscele pericolose D.Lgs.65 del 14/03/2003 non più in vigore dal 1/6/2015 nonché gli agenti chimici che corrispondono ai criteri di classificazione esclusi le sostanze e le miscele pericolose solo per l ambiente Con il D.Lgs.39 del 15/2/2016 per la classificazione sono stati inseriti i riferimenti del Reg.to CLP(1272/2008) MISCELA sostituisce PREPARATO

9 I nuovi Pittogrammi per l immissione sul mercato (Regolamento CLP) cornice simbolo pittogramma infiammabile colore GHS01 Esplosivo GHS04 Gas sotto pressione GHS06 Tossico acuto GHS05 Corrosivo GHS07 Effetti più lievi per la salute GHS02 GHS03 GHS09 Pericoloso per l ambiente Infiammabile Ossidante GHS08 Gravi effetti per la salute

10 AGENTI CHIMICI PERICOLOSI Pur non essendo classificabili come pericolosi possono comportare un rischio per la salute e la sicurezza a causa: delle loro proprietà chimico-fisiche oppure tossicologiche del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi quelli cui è stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

11 Per la valutazione dei rischi da agenti chimici pericolosi Prendere in esame la mansione e/o la postazione del lavoratore o del gruppo omogeneo esposto Individuare tutti gli agenti chimici utilizzati o che si sviluppano La valutazione riguarda il Rischio a cui è esposto il lavoratore durante la sua giornata di lavoro In caso di elevata variabilità è consigliato considerare la giornata peggiore 11

12 I punti per la valutazione (D.Lgs.81/08-Titolo IX-art.223) Determinare la presenza di agenti chimici pericolosi Valutare i rischi: Il Livello, il modo, la durata dell esposizione Le circostanze La quantità di sostanze e preparati che li contengono o li possono generare I Valori Limite di Esposizione Professionale (All. XXXVIII) Effetti delle misure preventive e protettive adottate o da adottare Se disponibili, le conclusioni di azioni di Sorveglianza Sanitaria 12

13 La valutazione del rischio (Art. 223 comma 3) Nel caso di attività lavorative che comportano l esposizione a più agenti pericolosi, i rischi sono valutati in base al rischio che comporta la combinazione di tutti i suddetti agenti chimici 13

14 Individuazione degli Agenti Chimici Pericolosi Lista completa degli agenti chimici presenti Numero di CAS dell agente chimico Etichetta e Scheda di Sicurezza (SDS) aggiornata I pericoli per la Salute (Indicazioni di pericolo H) : Inalazione, pelle, occhi, ingestione (SDS-Sezioni 2 e 3) I pericoli per la Sicurezza Le caratteristiche chimico-fisiche (SDS-Sezione 9) La stabilità e la reattività (SDS-Sezione 10) Considerare il Valore Limite di esposizione Professionale Per ulteriori informazioni Siti web e banche dati 14

15 Tipo e Quantità Se i risultati della valutazione dimostrano che in relazione a: di un agente chimico pericoloso (Art.224-D-Lgs.81/08) Modalità e Frequenza di esposizione Vi è un rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute Non si applicano Le disposizioni degli articoli 225, 226, 229, D.Lgs.81/08

16 Le Misure da applicare Se il Rischio non risulta basso per la sicurezza e irrilevante per la salute Misure specifiche di prevenzione e protezione (art.225) Misure di emergenza (art.226) Sorveglianza sanitaria (art.229) Cartelle sanitarie e di rischio (art.230)

17 La misurazione per gli agenti chimici (art.225) Salvo che non si possa dimostrare con altri mezzi il conseguimento di un adeguato livello di prevenzione e protezione il datore di lavoro effettua la misurazione degli agenti che possono presentare un rischio per la salute periodicamente e in caso di modifiche delle condizioni. Quando sia superato il valore limite di esposizione professionale il datore di lavoro deve rimuovere le cause adottando immediatamente misure appropriate. I risultati della misurazione devono essere allegati al documento di valutazione dei rischi. Il datore di lavoro tiene conto di queste misurazioni per l adempimento degli obblighi conseguenti alla valutazione dei rischi di cui all art

18 Cartelle sanitarie e di rischio (Articolo 230 del D.Lgs.81/08) Il Medico Competente per ciascun lavoratore istituisce ed aggiorna la cartella sanitaria..e fornisce la lavoratore interessato tutte le informazioni. Nella cartella di rischio sono tra l altro indicati i livelli di esposizione professionale individuali forniti dal Servizio di Prevenzione e Protezione. 18

19 Il percorso previsto dal Titolo IX- D.Lgs.81/08 per gli Agenti Chimici Pericolosi (estratto da Linee Guida n.7 dell AUSL di Piacenza su sito) Applicare le Misure Generali di Prevenzione Valutare i rischi: Per la Sicurezza Per la Salute Identificazione pericoli Valutazione: con Modelli con Misurazioni Identificare ed adottare le Misure di Prevenzione e Protezione 19

20 Sostituzione Le Misure di Prevenzione e Protezione Progettazione processi lavorativi Misure organizzative DPI Sorveglianza Sanitaria Effettuare le Misurazioni Periodiche Il Documento di valutazione per il Rischio Chimico 20

21 Protezione da agenti Cancerogeni Mutageni Titolo IX Capo II -D.Lgs.81/08 Si applica a tutte le attività nelle quali i lavoratori sono o possono essere esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

22 Sostanza cancerogena agli effetti del D.Lgs.81/08 (art.234) modificato da D.Lgs.39 del 15/2/2016 Una sostanza o miscela che corrisponde ai criteri di classificazione come sostanza cancerogena di categoria 1A o 1B di cui all allegato I del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio (Reg.to CLP); una sostanza, miscela o procedimento menzionato all allegato XLII del presente decreto, nonché sostanza o miscela liberate nel corso di un processo e menzionate nello stesso allegato. 22

23 Classificazione ed etichettatura di Sostanza o Miscela Cancerogena (secondo Reg.to CLP) 1) Sostanza o miscela classificata nella categoria cancerogena Carc.Cat.1A o 1B 2) Indicazioni di Pericolo: H350 Può provocare il cancro e H350i:Può provocare il cancro per inalazione

24 ALLEGATO XLII 1. Produzione di auramina col metodo Michler 2. Lavori che espongono agli Idrocarburi Policiclici Aromatici presenti nella fuliggine, nel catrame o nella pece di carbone 3. Lavori che espongono alle polveri, fumi e nebbie, prodotti durante il raffinamento del nichel a temperature elevate 4. Processo agli acidi forti nella fabbricazione di alcool isopropilico 5. Lavoro comportante esposizione a polvere di legno duro

25 ALLEGATO XLIII VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE BENZENE 3,25 mg/m 3 CLORURO DI VINILE MONOMERO 7,77 mg/m 3 POLVERI DI LEGNO DURO 5,00 mg/m 3 (se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno, il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione)

26 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO (art.235) ELIMINAZIONE O SOSTITUZIONE se non è tecnicamente possibile SISTEMA CHIUSO se non è tecnicamente possibile RIDUZIONE DELL ESPOSIZIONE al più basso livello tecnicamente possibile L esposizione non deve comunque superare il valore limite (allegato XLIII)

27 La valutazione del rischio (art.236) Il documento dell art.28 deve essere integrato con: Le attività lavorative che comportano LA PRESENZA di con agenti cancerogeni o mutageni o di processi industriali (allegato XLII) I quantitativi prodotti o utilizzati o presenti come impurità o sottoprodotti con i motivi dell impiego Il numero di lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti L esposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa Le misure preventive e protettive e il tipo di DPI utilizzati Le indagini per la possibile sostituzione 27

28 LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO (ART.236) Fatto salvo quanto previsto all art.235 il datore di lavoro effettua una valutazione dell esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni i cui risultati sono riportati nel documento di cui all art.17. La valutazione tiene conto in particolare: delle caratteristiche delle lavorazioni Della loro durata e frequenza dei quantitativi prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacità di penetrare nell organismo per le diverse vie di assorbimento, anche in relazione al loro stato di aggregazione e, qualora allo stato solido, se in massa compatta o in scaglie o in forma polverulenta e se o meno contenuta in matrice solida che ne impedisce la fuoriuscita

29 LA VALUTAZIONE deve tener conto di TUTTI i possibili MODI DI ESPOSIZIONE compreso quello in cui vi è ASSORBIMENTO CUTANEO 29

30 Sorveglianza Sanitaria (art.242) I lavoratori per i quali la valutazione del rischio da agenti cancerogeni o mutageni ha evidenziato un rischio per la salute sono sottoposti a Sorveglianza sanitaria Sulla base del parere del MC il datore di lavoro adotta misure preventive e protettive particolari per singoli lavoratori (anche l allontanamento) I lavoratori di cui all art.242 sono iscritti in un registro (art.243) istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del Medico Competente

31 Il datore di lavoro In relazione ai risultati della valutazione adotta le Misure Preventive e Protettive 31

32 La misurazione per gli agenti cancerogeni e mutageni (Articolo 237 comma 1 lettera d) Il datore di lavoro provvede alla misurazione di agenti cancerogeni o mutageni per verificare l efficacia delle misure che il datore di lavoro deve aver progettato e programmato in modo che non vi sia emissione di agenti cancerogeni nell aria e se ciò non è tecnicamente possibile l eliminazione deve avvenire il più vicino possibile al punto di emissione con aspirazione localizzata per individuare precocemente le esposizioni anomale causate da un evento non prevedibile o da un incidente 32

33 Le caratteristiche principali del Capo II (Cancerogeni) che lo differenziano dal Capo I (agenti chimici pericolosi) Per l esposizione a Cancerogeni NON è prevista la Giustificazione e neppure una soglia da cui ne discende una gradualità delle misure da adottare come il Rischio Irrilevante per la salute per gli agenti chimici. Il documento deve contenere l esposizione dei lavoratori esposti o potenzialmente esposti le indagini svolte per la possibile sostituzione. La valutazione va ripetuta in ogni caso dopo 3 anni. La Sorveglianza Sanitaria e la tenuta di un Registro per i lavoratori per i quali la valutazione ha evidenziato un Rischio per la Salute 33

34 Per determinare l esposizione ad agenti chimici: 1. Quali dispositivi/sistemi per il campionamento? 2. Quali tecniche analitiche per la determinazione quali-quantitativa? 3. Come valutare i risultati? 34

35 La Norma UNI EN 689/97 Guida alla valutazione dell esposizione per inalazione a composti chimici ai fini del confronto con i valori limite e strategia di misurazione Esposizione La presenza di un agente chimico nell aria entro la zona di respirazione di un addetto Si esprime in termini di concentrazione dell agente ricavata dalle misurazioni dell esposizione e riferita allo stesso periodo di riferimento utilizzato per il valore limite 35

36 Norma UNI EN 689/97 Fornisce una strategia per Effettuare la misurazione, Confrontare i valori ottenuti con i Valori Limite di Riferimento e Programmare la periodicità delle misurazioni Prevede una valutazione iniziale : tutti gli agenti chimici, analisi processi produttivi, fonti di emissione, configurazione posto di lavoro, procedure applicate, misure esistenti, tempi di esposizione, carico di lavoro Per i confronto con il Valore Limite indica: Appendice C: Metodo Formale Appendice D: Metodo Statistico 36

37 La Norma UNI EN 689/97 prevede che: Il campionamento deve essere realizzato con un dispositivo personale che segue sempre il lavoratore Occorre Misurare la situazione peggiore Se gruppi omogenei misurare almeno 1 addetto su 10 Campionare preferibilmente tutta la durata dell esposizione, in ogni caso almeno il 25% della durata Se la media aritmetica è prossima alla metà Valore Limite è probabile che alcuni risultati superino il Valore Limite Quanto più il risultato si avvicina al Valore Limite tanto più frequenti dovrebbero essere le Misurazioni e la Norma fornisce indicazioni sulla periodicità 37

38 Esempi di schemi per confrontare le esposizioni con i valori limite sono le Appendici C e D che portano a tre conclusioni: a) L esposizione supera il valore limite: Identificare le ragioni e attuare i provvedimenti opportuni poi ripetere la valutazione b) L esposizione è ben al di sotto del valore limite ed è probabile che resti tale a lungo Non sono necessarie misurazioni periodiche c) L esposizione non rientra né nel caso a) né b): Sebbene l esposizione possa essere al di sotto del valore limite si richiedono misurazioni periodiche 38

39 Criterio statistico Norma 689/97 Appendici D e G

40 Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro PIANO DI PROMOZIONE E ASSISTENZA LAVORO RISCHIO SALUTE Gruppo di lavoro: AGENTI CHIMICI IN METALMECCANICA Claudio Arcari Barbara Mazzocchi Anna Bosi Maria Teresa Cella Mariacristina Mazzari Giorgio Passera Alessandra Pompini 40

41 IMPEGNO RECIPROCO da parte delle imprese che hanno aderito in maniera volontaria: attivare i processi di miglioramento individuati nel percorso previsto dal PIANO; comunicare con indicatori a carattere generale (secondo un fac simile precostituito) i risultati delle valutazioni (misurazioni) e le azioni di miglioramento intraprese. 41

42 IMPEGNO RECIPROCO da parte dell AUSL: - inviare materiali, indicazioni e informazioni - realizzare incontri sulle singole tematiche della saldatura e della verniciatura - realizzare incontri sulle richieste di Assistenza - rispondere ai quesiti di Assistenza tramite la casella di posta elettronica dedicata - Report finale con bibliografia messa a disposizione delle aziende e con indicazioni tecniche e soluzioni operative (disponibile su sito AUSL di Piacenza) 42

43 Le Attività indagate nell ambito del Piano di Promozione e Assistenza Saldatura su acciaio comune: Esposizioni a frazione inalabile e a Manganese Saldatura su acciaio INOX: Esposizione a frazione inalabile Verniciatura: Esposizione a frazione inalabile e ad alcuni solventi 43

44 Procedure operative per la misurazione della frazione inalabile Campionatore IOM Flusso pompa = 2 l/min Per Almeno 3 ore Norma UNI EN :2002) Almeno 1 saldatore su 4 di ogni gruppo omogeneo 44

45 I Risultati SALDATURA SU ACCIAIO COMUNE 45

46 Criteri per la frazione inalabile in Saldatura Se concentrazione > 5 mg/m 3 : Misure di prevenzione Fuori controllo Se concentrazione compresa tra 5 e 2,5 mg/m 3 : Misure da migliorare Se concentrazione compresa tra 2,5 e 1 mg/m 3 : Misure da controllare Se concentrazione inferiore a 1 mg/m 3 : Buone misure di prevenzione Sui grafici si è aggiunta: una linea rossa in corrispondenza di 5 mg/m 3 una linea arancio corrispondenza di 2,5 mg/m 3 una linea verde in corrispondenza di 1 mg/m 3 46

47 Le 53 frazioni inalabili in saldatura 1 esposizione (TIG) è superiore a 5 mg/m 3 12 ricadono nell intervallo delle misure da migliorare (23%) 20 sono nell intervallo delle misure da controllare 20 esposizioni (38%) risultano inferiori a 1 mg/m 3 47

48 Risultati da ALTREX per frazione inalabile in saldatura (rispetto a 5 mg/m 3 ) (Applicazione Appendice D-Norma 689/97) Distribuzione Log-Normale Pn = 4,4 % (Intervallo confidenza=1,6-10 %) Situazione: ARANCIO/ROSSA GSD = 2,16:Gruppo Omogeneo 48

49 Le Esposizioni a Manganese in saldatura N aziende N esposizioni MIG MAG ALTRO Valore Minimo ( g/m 3 ) Valore Massimo ( g/m 3 ) Media Aritmetica ( g/m 3 ) GSD Valore Limite ( g/m 3 ) Manganese 0, ,24 200

50 Le esposizioni a Manganese in saldatura 23 dati (43%) si collocano al di sopra del decimo del valore limite 1 dato è pari al valore limite

51 Le 12 frazioni inalabili per saldatura su acciaio INOX 8 valori misurati risultano > a 1 mg/m 3 51

52 I risultati delle misure per la saldatura effettuate dalle aziende che hanno aderito al Piano di Promozione e Assistenza Le esposizioni che risultano inferiori al valore collegato alle «Buone misure di prevenzione» sono 20 su 53 (38%) Le esposizioni a frazione inalabile indicano che per il 62% delle situazioni indagate occorre provvedere a migliorare o almeno a controllare le misure di prevenzione attuate al momento delle misurazioni, al fine di ridurre l esposizione dei lavoratori addetti. 52

53 Frazioni inalabili misurate durante saldatura su acciaio INOX in indagini condotte in passato da AUSL di Piacenza in diverse carpenterie metalliche 10 Dati di esposizione personale Media aritmetica= 3,2 mg/m 3 Valore Minimo= 1,7 mg/m 3 Valore Massimo = 6,5 mg/m 3 Deviazione standard= 1,86 Nessun dei 10 dati risulta inferiore a 1 mg/m 3 53

54 Dati di esposizione personale a Manganese durante operazioni di saldatura su acciaio INOX misurati da AUSL di Piacenza in passato 10 Valori di esposizione personale Media aritmetica = 95 ( g/m 3 ) con GSD= 3,07 Situazione ROSSA (Pn = 13,67%): «attuare provvedimenti per ridurre l esposizione» 54

55 Sul sito AUSL di Piacenza Link: rmativo/linee_guida.asp Per le «nostre» Linee guida: N 1: La collaborazione del medico competente nella valutazione del rischio N 7: Sostanze pericolose-protezione da agenti chimici Il report completo del Piano di Promozione e Assistenza link: piano_promozione_assistenza.asp Grazie per l attenzione a.bosi@ausl.pc.it 55

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