Strumenti per la didattica, l educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno. Collana diretta da Dario Ianes
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- Agnese Gatto
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1 Strumenti per la didattica, l educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno Collana diretta da Dario Ianes Grazia Maria Santoro e Antonella Panero Le coppie minime 2 Attività di riabilitazione articolatoria e percettiva dei gruppi consonantici Illustrazioni di Cristina Cianetti Erickson
2 I n d i c e 7 Introduzione 11 CAP. 1 La riabilitazione delle semplificazioni dei gruppi consonantici con le coppie minime 17 CAP. 2 Materiale riabilitativo e attività 27 Bibliografia 29 SEZIONE O Materiali comuni 35 PARTE A I gruppi omosillabici 37 SEZIONE A1 /s/ + consonante 127 SEZIONE A2 /z/ + consonante 151 SEZIONE A3 consonante + /r/ 213 PARTE B I gruppi eterosillabici 215 SEZIONE B1 /l/ + consonante 245 SEZIONE B2 /n/ + consonante 271 SEZIONE B3 /m/ + consonante 285 SEZIONE B4 /r/ + consonante
3 Introduzione Un obiettivo molto frequente nella riabilitazione del linguaggio in età evolutiva è l acquisizione dei gruppi consonantici, che costituiscono una difficoltà sia nello sviluppo del linguaggio orale sia nell acquisizione di quello scritto. Questo secondo volume, rivolto alla rieducazione logopedica dei disturbi del linguaggio, vuol essere idealmente la continuazione del libro Le coppie minime (2011): l intento è offrire ai professionisti che si occupano di disturbi foneticofonologici in età evolutiva strumenti di lavoro operativi, organizzati in modo razionale, alla luce di quanto disponibile attualmente in ambito teorico-scientifico relativamente alla fisiologia del linguaggio nella fascia dello sviluppo. Lo scopo specifico del volume è fornire materiale strutturato sulla base di criteri fonetico-fonologici, con la finalità di far acquisire al bambino la capacità di produzione e/o di percezione dei nessi consonantici, nel linguaggio orale o scritto. Le coppie di immagini e di parole contenute in questo volume non sono «coppie minime» in senso stretto, in quanto, per definizione, dovrebbero essere costituite da coppie di parole che si differenziano per la presenza o assenza di un suono. L oggetto di questo volume è invece costituito dalle principali semplificazioni compiute in età evolutiva nella produzione di parole contenenti gruppi consonantici; pertanto le «coppie» di parole, in questa sede, si differenziano per la presenza o omissione di uno dei fonemi costituenti un gruppo consonantico. D ora in poi parleremo perciò di «coppie» di parole tenendo presente tale premessa. Inoltre è stata dedicata un ampia sezione del testo alla stabilizzazione dei gruppi consonantici acquisiti in contesti più ampi, come nella produzione di frasi in coppia (i «Paradossi») e nei racconti. Il materiale e le attività proposte per l allenamento percettivo-motorio sono utilizzabili anche con soggetti (bambini e adulti) con impianto cocleare e nei disturbi articolatori periferici (disartrie). Rappresentazione fonologica e ortografica dei gruppi consonantici Prima di affrontare la classificazione dei gruppi consonantici occorre premettere che il materiale linguistico trattato è analizzato dal punto di vista fonoarticolatorio, e non in base a criteri ortografici. Pertanto, nell individuazione
4 delle coppie di parole, il lettore troverà sia semplificazioni fonetiche con chiara corrispondenza a livello ortografico (es. CARNE-CANE), sia semplificazioni fonetiche alle quali non ne corrisponde una ortografica (es. FESTA-FETTA). Prendiamo, ad esempio, quest ultima coppia di parole: [fetta] costituisce la semplificazione del gruppo omosillabico /s / + consonante, presente in posizione intermedia all interno della parola [festa]. Dal punto di vista ortografico, saremmo portati a dire che il grafema S è stato sostituito con T, con il risultato di trasformare la parola FESTA in un altra, contenente la consonante geminata /t/ (FETTA). In realtà i bambini, quando realizzano il gruppo consonantico in posizione intermedia o finale di parola, lo semplificano con l allungamento della consonante prodotta, nel caso sopraccitato con /t/, quasi per «compensare» l omissione. In tal senso, pertanto, la selezione degli stimoli è stata dettata in primis da criteri fonoarticolatori; nelle attività che riguardano invece il linguaggio scritto, sono stati utilizzati adeguati bersagli con precisa corrispondenza fonetico-ortografica. Per quanto riguarda i gruppi eterosillabici, è uso comune in ambito scolastico considerare uno dei due membri come consonante «ponte» tra due sillabe e presentarlo come tale ai bambini. Ad esempio, in PALMA la /l/ è considerata un suono d unione tra [pa] e [ma] e viene presentata sottolineando ciò: PA-LL- MA. In realtà la sillaba contenente il primo suono del gruppo costituisce un unica unità fonologica con esso e va prodotta come tale: PAL-MA, rispettando così la struttura fonotattica della nostra lingua. Queste precisazioni, che possono apparire superflue agli «addetti ai lavori», sono necessarie per evitare fraintendimenti, soprattutto per chi utilizzi il libro senza aver avuto la possibilità di approfondire le proprie conoscenze della fonologia della lingua italiana, e tenendo conto di quanto il linguaggio scritto condizioni fortemente l analisi linguistica di una lingua a ortografia trasparente come la nostra. I gruppi consonantici nella lingua italiana Nella lingua italiana si distinguono i seguenti gruppi consonantici: gruppi eterosillabici e gruppi omosillabici. Gruppi consonantici eterosillabici I gruppi (o cluster) consonantici eterosillabici sono così chiamati perché le consonanti che li costituiscono appartengono a sillabe diverse della parola che li contiene: es. il gruppo /nt/ in [kan ta] o il gruppo /lk/ in [pal ko]. Per questo motivo sono gruppi che si possono trovare solo in posizione intervocalica. Essi sono formati da: nasale + consonante: /n/ o /m/ + qualsiasi fonema consonante (occlusiva, affricata, fricativa, ecc.). Es. [anke], [anten:a], [bambola]. Per la loro semplicità di realizzazione questi sono i gruppi che i bambini producono per primi. Tale semplicità è dovuta alla caratteristica articolatoria della consonante nasale, che diventa omorganica alla consonante seguente. 8 Le coppie minime 2
5 Questo significa che la consonante nasale nel gruppo assume lo stesso luogo articolatorio della consonante seguente (i suoni /ŋ/ e /ɱ/ sono allofoni del fonema /n/): se la consonante è bilabiale (/b/ o /p/), la nasale diventerà bilabiale: es. [bambola]; se è labiodentale (/f/ e /v/), la nasale diventerà labiodentale: es. [aɱfora]; se è velare /k/ e /g/, la nasale risulterà velarizzata: es. [aŋkora]. Pertanto questo tipo di gruppo consonantico viene prodotto attraverso un solo punto di contatto tra gli organi articolatori; da qui deriva la facilità di realizzazione motoria che li rende più semplici da produrre rispetto alle altre tipologie di gruppi; liquida + consonante: questi cluster consonantici vengono acquisiti dal bambino più tardi rispetto agli altri, in quanto le consonanti liquide (/l / e /r /) appaiono generalmente tra gli ultimi fonemi. Sono formati dal fonema liquido e da qualsiasi altra consonante che lo segua. Es. [albero], [karta]. Gruppi consonantici omosillabici Quando i due elementi del gruppo appartengono alla stessa sillaba i gruppi sono definiti omosillabici: es. il gruppo /st/ in [pa-sta]. Essi sono formati dalla sibilante + consonante (es. skopa) o da un qualsiasi fonema consonantico seguito da una liquida (es. treno, klava). I gruppi a maggior occorrenza nella lingua italiana sono quelli costituiti da sibilante + consonante occlusiva. La loro caratteristica è che li possiamo trovare sia in posizione iniziale, sia in posizione mediana o finale di parola: es. [skala], [kastello], [taska]. Processi di semplificazione: stadi fisiologici di riduzione dei gruppi e riduzioni anomale Ricordiamo, come già esposto nel libro Le coppie minime, che i processi di semplificazione delle parole si distinguono in processi di struttura e di sistema: i processi di struttura riguardano la struttura sillabica della parola, che viene semplificata cambiando la quantità di elementi e la sequenza di consonanti e vocali che la costituiscono (es. cancellazione della sillaba iniziale, semplificazione dei gruppi consonantici, ecc.); i processi di sistema riguardano invece la sostituzione di un fonema con un altro, restando inalterata la sequenza sillabica (es. stopping, desonorizzazione, ecc.). In questo secondo volume viene proposto materiale di lavoro per affrontare una fra le tipologie di semplificazione di struttura, ossia la riduzione dei gruppi consonantici. Nell acquisizione dei gruppi consonantici possiamo individuare quattro stadi, che solitamente si susseguono nello sviluppo fonologico normale, anche se va precisato che non sempre i bambini passano attraverso tutti questi stadi. È importante conoscerli per poter individuare a quale livello di sviluppo si trova il bambino e impostare il training riabilitativo. Introduzione 9
6 /S/ + CONSONANTE ELENCO DEI NOMI DELLE FIGURE IN COPPIA MINIMA /s/ + consonante: omissione /s/ /p/ /sp/ Posizione iniziale 1. pala spala 2. palla spalla 3. pacco spacco 4. para spara 5. pazza spazza 6. palma spalma 7. posa sposa 8. posta sposta 9. punta spunta 10. penna spenna 11. pesa spesa 12. pezza spezza 13. pende spende 14. preme spreme 15. picchio spicchio 16. pina spina Posizione intermedia e finale 1. rapa raspa 2. ceppo cespo 3. rupe ruspe /t/ /st/ Posizione iniziale 1. tacca stacca 2. tappa stappa 3. torta storta 4. top stop 5. telo stelo 6. teso steso 7. tende stende 8. tira stira 9. trilla strilla 10. tinto stinto , G.M. Santoro e A. Panero, Le coppie minime 2, Trento, Erickson
7 Scheda 166 /L/ + CONSONANTE Tavole con parole in coppia minima pacco palco DOcce DOlce facce falce 2013, G.M. Santoro e A. Panero, Le coppie minime 2, Trento, Erickson 225
8 Scheda 232 /R/ + CONSONANTE Il gioco dell oca ARRIVO! 2013, G.M. Santoro e A. Panero, Le coppie minime 2, Trento, Erickson 305
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