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2 Sommario Executive summary... 4 Guida alla lettura Piemonte digitale Che cosa è il Piemonte digitale Il metodo Analisi di contesto Società ed economia digitale La domanda dei cittadini La domanda delle imprese La domanda della Pubblica amministrazione locale L offerta di servizi in rete Accesso e connettività Stato dell arte Verso il Nuovo Piano NGN (Next Generation Network) Ricerca e innovazione Posizionamento La crescita digitale: punti di forza e debolezza (SWOT) Le traiettorie della strategia Società digitale Economia digitale Accesso e connettività Ricerca e innovazione Innovazione sociale digitale Le azioni Quadro sinottico delle azioni Dettaglio delle azioni Infrastrutture Accesso a internet veloce e ultra veloce Piattaforma cloud regionale e razionalizzazione dei Data Center del Piemonte Gestione identità digitale del cittadino e sicurezza informatica nei servizi della PA Piattaforme Giugno 2015 V02 2

3 Semplificazione dei procedimenti e dematerializzazione Pagamenti elettronici multicanale Dati: Open Data, Internet of Things, Big e Smart Data Servizi Servizi per il cittadino Servizi per le imprese Il Digitale per il turismo e la cultura Sostenibilità ambientale Energia Governo e sicurezza del territorio Mobilità Intelligente Sanità digitale Competenze Investire sulle competenze digitali Fabbisogno finanziario Cronoprogramma Monitoraggio Indicatori per la traiettoria Società Digitale Indicatori per la traiettoria Economia Digitale Indicatori per la traiettoria Accesso e connettività Indicatori per la traiettoria Ricerca e sviluppo Allegati Quadro di riferimento istituzionale: il livello europeo e nazionale L Agenda Digitale europea Il quadro delle strategie nazionali Partecipazione alle consultazioni nazionali Risultati delle consultazioni Approfondimenti al contesto del Piemonte Trasparenza e Open Gov Smart living Giugno 2015 V02 3

4 Executive summary L Agenda digitale è una strategia in divenire che punta a far leva sull ICT per rendere il nostro territorio favorevole al lavoro e all impresa. La PA deve ridurre la burocrazia, diventare più efficiente e trasparente; offrire infrastrutture e piattaforme abilitanti, mentre imprese e cittadini possono diventare co-produttori di servizi pubblici grazie al web 2.0 e alle nuove competenze. Le politiche di coesione previste dalla Commissione Europea prevedono, tra le condizionalità ex ante per la negoziazione definitiva del POR-FESR, la presenza di un documento di Crescita digitale, o Agenda digitale, che delinei un quadro politico strategico dedicato alla crescita digitale, per stimolare servizi privati e pubblici accessibili, di buona qualità e interoperabili consentiti dalle TIC e aumentarne la diffusione tra cittadini, compresi i gruppi vulnerabili, imprese e pubbliche amministrazioni, anche con iniziative transfrontaliere. La definizione della Digital Agenda for Europe ha stimolato molte regioni europee ed italiane ad adottare nello scorso triennio proprie agende regionali di largo respiro, finanziandone almeno in parte significativa la realizzazione attraverso i fondi delle programmazioni europee e Il Piemonte si colloca oggi nella stessa logica e intende cogliere l opportunità posta dalla programmazione per costruire una propria Agenda digitale a partire dal rilancio di un piano strategico per la banda ultra larga (al fine di colmare il digital divide ancora esistente in questo ambito) secondo le linee della Digital Agenda for Europe recepite negli obiettivi della nuova programmazione dei fondi SIE. L orizzonte dell Agenda si estende al di là dei confini e dei contenuti del POR-FESR e delle relative condizionalità ex ante, definendo il quadro di riferimento complessivo delle politiche regionali per la digitalizzazione. In questo senso, oltre a declinare gli obiettivi dell'agenda digitale europea, da cui derivano le politiche di coesione, l Agenda regionale integra le linee essenziali dell'agenda digitale italiana, così come definita nei due macro piani nazionali, la Strategia italiana per la Banda Ultra Larga e la Strategia per la Crescita Digitale Al tempo stesso, pur mantenendo un ampio respiro programmatico, l Agenda si confronta concretamente con le condizioni della finanza pubblica e di conseguenza con le ridotte capacità di investimento del bilancio regionale. Perciò valorizza pienamente l impiego dei fondi dell Obiettivo tematico 2 del FESR per realizzare il rinnovamento del Sistema Informativo regionale in una logica di digitalizzazione e di maggiore apertura a cittadini e imprese, (anche in linea con gli obblighi imposti dalla legge 114/2014 sulla semplificazione) L Agenda digitale del Piemonte, mantenendo la piena coerenza con le logiche della Digital Agenda for Europe e delle sue traiettorie (che ne sono la chiave di lettura privilegiata, come si vedrà più avanti), si articola sui seguenti livelli di intervento: - Infrastruttura. Si tratta di un azione volta al dispiegamento della banda ultra larga nell intero territorio piemontese, mettendo a sistema le risorse e gli strumenti di intervento di tutti gli attori pubblici e privati e utilizzando i fondi pubblici come strumento di complemento al mercato. A questo si affianca il Giugno 2015 V02 4

5 potenziamento e il dispiegamento delle altre infrastrutture di base abilitanti rappresentate da cloud computing e dall identità e sicurezza digitali. - Piattaforme. Attraverso un complesso di azioni la Regione intende mettere a disposizione delle piattaforme trasversali (valorizzazione dei dati, dematerializzazione, pagamenti, ecc.) utilizzabili da enti pubblici, cittadini ed imprese, per sviluppare una società civile in rete ed accrescere la competitività del territorio. - Servizi. Si tratta di un complesso di azioni volto a razionalizzare e potenziare i servizi in rete, così da consentire al sistema pubblico di presentarsi in modo unitario, omogeneo e accessibile a tutti. Gli interventi sono rivolti sia alle imprese (a partire dalla riorganizzazione dello Sportello Unico) sia ai cittadini (implementando il fascicolo sanitario elettronico verso un vero e proprio Fascicolo digitale del cittadino). Attività che implicano la semplificazione e coinvolgono anche l erogazione di servizi regionali digitali agli utenti finali (quali ad esempio quelli in ambito ambiente, energia, sicurezza del territorio e turismo), in linea con gli assi della Digital Agenda for Europe. - Competenze. La crescita del livello di competenze digitali della popolazione piemontese, sia a livello generale che in ambiti specialistici, è condizione per la creazione di una società digitale aperta, competitiva e inclusiva: la Regione intende perciò promuovere la realizzazioni di azioni specifiche volte a questo obiettivo. I livelli di intervento dell Agenda e le relative azioni di dettaglio sono costruiti secondo una logica di coordinamento strategico plurifondo delle politiche e delle attività, anche in coerenza con le richieste dell Unione Europea recepite con il Piano di Rafforzamento Amministrativo adottato dalla Regione con DGR del In particolare, i livelli di intervento prevedono l utilizzo delle seguenti disponibilità finanziarie a valere su diversi fondi: Infrastrutture: impiego di circa 135 milioni per la diffusione della banda ultra larga provenienti da POR- FESR (44 milioni, OT 2) e PSR (45 milioni, M07) ai quali si aggiungono 45 milioni derivanti da un accordo di programma con il MISE. Piattaforme e servizi: impiego di circa 44 milioni (POR-FESR, OT 2) realizzati principalmente con interventi a regia regionale. Interventi a sostegno del territorio per l adozione delle piattaforme regionali e la diffusione dei servizi per imprese e cittadini con fondi da erogare direttamente alle Autorità Urbane, quali Poli a valenza strategica nell ambito dei quadranti territoriali di sviluppo regionale per l erogazione dei servizi rivolti a cittadini e imprese, pari a 9,5 milioni a valere sull asse Sviluppo urbano sostenibile del POR-FESR. Sono inclusi nell Agenda anche temi che non trovano rispondenza (e finanziamento) sugli obiettivi del POR-FESR precedentemente indicati, ma che possono essere oggetto di investimenti a valere su altri obiettivi dei fondi SIE, in particolare in materia di adozione delle ICT per la competitività delle imprese (POR-FESR OT 3), ricerca e Giugno 2015 V02 5

6 innovazione in ambito ICT (POR-FESR OT 1), cultura e turismo (POR-FESR OT 6), innovazione sociale (POR FSE- OT 9) e competenze digitali (POR-FSE, OT 10). Vi sono infine alcune azioni (mobilità intelligente, smart communities, sanità elettronica in parte) che non ricadono negli ambiti finanziabili con il meccanismo dei fondi SIE, ma che rappresentano tuttavia azioni significative in un quadro politico strategico regionale dedicato alla crescita digitale, per le quali dovrà essere definito il finanziamento su altre fonti. Giugno 2015 V02 6

7 Guida alla lettura L Agenda digitale del Piemonte o, meglio, per il Piemonte rappresenta il programma che, da qui al 2020, farà convergere tutte le iniziative che Regione Piemonte, con la collaborazione degli altri soggetti che lavorano agli stessi obiettivi, realizzerà per accrescere la capacità del territorio di cogliere le opportunità del digitale. Il documento si configura come un agenda aperta per pianificare nel tempo le azioni, le scadenze, i ruoli e le responsabilità che saranno via via definiti in un processo in costante divenire. La struttura dell Agenda digitale del Piemonte prende spunto nella sua articolazione dall Agenda nazionale e dalle relative strategie e si raccorda con il più ampio scenario europeo delineato dalla Digital Agenda for Europe. L Agenda infatti ruota intorno ad un obiettivo generale (vision), strettamente collegato ad una serie di elementi che, con un ordine preciso, si susseguiranno nel corso del tempo. Il punto di partenza è il contesto in cui ci si trova ad operare, una fotografia del Piemonte oggi, un quadro complessivo dei risultati raggiunti e un punto di partenza verso i prossimi traguardi. Il Piemonte non parte da zero: le azioni intraprese e alcuni indicatori chiave posizionano il Piemonte nel panorama nazionale ed europeo. I numeri e le informazioni ad oggi disponibili rappresentano punti di forza e debolezza, rischi ed opportunità che, se opportunamente considerati aiuteranno la regione a raggiungere l obiettivo finale di un migliore posizionamento del Piemonte nel panorama nazionale ed europeo. Da qui la scelta di strutturare l Agenda per il Piemonte secondo le direttrici della Digital Agenda for Europe e di utilizzare progressivamente gli stessi indici 1 per misurare e confrontare i progressi realizzati. Società digitale, economia digitale, accesso e connettività, ricerca e innovazione rappresentano il quadro complessivo entro il quale convergeranno le azioni poste in essere dalla Regione. Nell ambito di alcune di queste traiettorie, il Piemonte può vantare esperienze e competenze consolidate che gli hanno permesso di essere riconosciuto come interlocutore nella definizione delle strategie nazionali, altre rappresentano vere e proprie sfide, traiettorie di frontiera, in costante divenire, che andranno perseguite con il contributo di nuove risorse, nuove competenze e nuovi modelli di attuazione. Il tema che forse esemplifica meglio l esigenza di cimentarsi con nuove politiche e nuovi modelli di investimento che puntino sul digitale come leva di crescita inclusiva e sostenibile è l innovazione sociale che si colloca in posizione trasversale rispetto alle quattro traiettorie. La descrizione delle azioni rappresenta la parte più dinamica, quella che richiederà un continuo aggiornamento della roadmap complessiva, con l indicazione di nuovi obiettivi e nuove scadenze, secondo un approccio incrementale che terrà conto delle istanze e dei bisogni espressi dal territorio, attraverso un processo partecipato. Un sistema di monitoraggio, affiancato a strumenti di comunicazione, permetterà di fornire un rendiconto aggiornato per condividere con tutti i portatori di interesse i risultati raggiunti. 1 La Digital Agenda for Europe si basa sul Digital Economy and Society Index ( DESI ), composto da indicatori sulle prestazioni digitali dei vari paesi europei e segue l'evoluzione degli Stati membri dell'ue in materia di competitività digitale. Giugno 2015 V02 7

8 1. Piemonte digitale 1.1. Che cosa è il Piemonte digitale Costruire il Piemonte digitale significa realizzare progressivamente un ecosistema digitale, in cui tutti gli attori (cittadini, imprenditori, Pubblica Amministrazione) condividono e beneficiano di tutte le opportunità offerte dal digitale. La costruzione di un ecosistema digitale richiede un cambio di paradigma che porti a ripensare i tradizionali confini tra gli individui, le imprese e i vari livelli di governo. Gli strumenti dell'ict permettono infatti di aprire processi precedentemente chiusi all'interazione con gli utenti e con l'innovazione, fino a consentire ai cittadini stessi di co-progettare nuovi interventi e servizi e creare valore pubblico. Dall e-government al we-government Questo passaggio implica una trasformazione in cui imprese e cittadini hanno un ruolo di partner più che di clienti nella fornitura di servizi pubblici, diventando co-produttori di servizi e soluzioni grazie ai social media, al web 2.0 e alla connettività. Questo processo prevede il salto di qualità della Pubblica Amministrazione: da soggetto che pianifica, progetta e offre soluzioni e servizi, a partner pro-attivo che rende disponibili i suoi asset, configurandosi come una sorta di piattaforma collaborativa per co-pianificare, co-progettare condividere soluzioni e servizi grazie al ruolo abilitante dell ICT. Quindi il ruolo della Pubblica Amministrazione nell ecosistema è quello di delineare e garantire il quadro abilitante. La Pubblica Amministrazione fornisce risorse, stabilisce le regole e media le controversie, ma permette ai cittadini, imprese e terzo settore di supportarla nell affrontare le sfide della società, abilitando così le persone e supportando al tempo stesso l'innovazione sociale. Le tecnologie digitali sono infatti Giugno 2015 V02 8

9 particolarmente adatte a stimolare l'azione civica, attraverso la mobilitazione di grandi comunità, la condivisione delle risorse e l empowerment. L Agenda digitale è lo strumento per cogliere un opportunità non più rinviabile di crescita: un territorio che fa del digitale un potente motore di sviluppo dell economia e della società, concentrando iniziative e risorse in una strategia pluriennale in continua evoluzione. Un disegno in divenire che prende forma e si sostanzia di azioni che saranno via via adottate e che, pur nella sua declinazione regionale, è coerente con l iniziativa della Digital Agenda for Europe 2 e ne richiama le quattro principali traiettorie: 1. La traiettoria Accesso e connettività ha l obiettivo di potenziare al massimo i collegamenti a internet veloci e affidabili in ogni abitazione, ogni azienda, ogni edificio pubblico del territorio. 2. La traiettoria Società digitale mira a diffondere a tutti i cittadini le competenze e il diritto di fruire e coprogettare un ampio spettro di servizi pubblici on-line, secondo i principi dell open government e grazie alla semplificazione degli iter burocratici connessi alla Pubblica Amministrazione. I cittadini potranno disporre di servizi altamente tecnologici in grado di migliorare il loro benessere e al contempo di renderli protagonisti delle opportunità legate al mercato digitale. 3. Nella traiettoria Economia digitale le nuove tecnologie diventano il fattore abilitante per accelerare la trasformazione del tessuto economico del Piemonte che, forte di una tradizione manifatturiera e imprenditoriale, va rilanciato per cogliere le sfide globali, senza trascurare gli aspetti di sostenibilità e inclusione sociale. Inoltre, grazie al digitale le imprese e le startup piemontesi potranno cogliere le opportunità e i benefici derivanti dal mercato unico digitale sfruttando appieno le potenzialità dei big data e delle tecnologie cloud. 4. La traiettoria Ricerca e Innovazione intende garantire il costante aggiornamento delle infrastrutture, la sperimentazione di nuove soluzioni e adeguati investimenti alla ricerca in linea con l evoluzione continua di internet e delle tecnologie digitali. Trasversale rispetto alle quattro traiettorie, il tema dell Innovazione sociale digitale. Un ecosistema digitale deve poter sfruttare al meglio l interconnessione crescente dovuta alla digitalizzazione delle informazioni e delle relazioni fra i cittadini, consentendo alle istituzioni pubbliche di essere più ricettive ai bisogni sociali e alle innovazioni che vengono dal basso. Obiettivo dell agenda piemontese è dunque quello di orientare la governance e lo sviluppo degli output digitali derivanti dalle traiettorie (infrastrutture, piattaforme, servizi e dati) anche in ottica di innovazione sociale, evitando che le iniziative prodotte rimangano frammentate sul territorio e concentrate nelle aree ad alta densità urbana. 2 Digital Agenda for Europe è una delle sette iniziative faro di Europa 2020 che fissa obiettivi per la crescita nell Unione europea da raggiungere entro il Essa propone di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell informazione e della comunicazione per favorire l innovazione, la crescita economica e il progresso. Giugno 2015 V02 9

10 Declinare l innovazione sociale nell Agenda digitale per il Piemonte significa inoltre permettere: agli attori locali di far scalare le proprie iniziative di innovazione sociale, facilitando il processo di integrazione di nuove tecnologie digitali, adattando le sperimentazioni a nuovi contesti locali o internazionali e facilitando l accesso a nuove forme di agevolazioni finanziarie; alla Pubblica Amministrazione di meglio analizzare e interpretare i dati provenienti dall innovazione sociale stessa, grazie a strumenti di misurazione digitale trasversale basati su un numero crescente di dati e modelli e a misurarne l impatto per poter meglio indirizzare ulteriori iniziative. Il disegno dell Agenda piemontese è coerente con l Agenda Digitale Italiana, istituita il 1 marzo 2012 in seguito alla sottoscrizione da parte di tutti gli Stati Membri dell Agenda Digitale Europea, che ha recepito parte dei contributi espressi dal Piemonte nelle fasi di consultazione delle strategie nazionali e che declina i 7 pilastri della strategia europea in obiettivi che puntano a rendere disponibili i dati delle pubbliche amministrazioni; incentivare la trasparenza, la responsabilità e l efficienza del settore pubblico; alimentare l innovazione e stimolare la crescita economica, entro il L Agenda Digitale Italiana rappresenta la strategia nazionale che ha individuato priorità e modalità di intervento per garantire la realizzazione dei propri obiettivi in coerenza con l Agenda digitale europea, sulla base di specifici indicatori allineati con gli scoreboard dell Agenda Digitale Europea. Operativamente gli obiettivi dell Agenda Digitale Italiana sono stati declinati in due macro piani nazionali: Strategia italiana per la Banda Ultra Larga Strategia per la Crescita Digitale Per quanto riguarda la Strategia per la Banda Ultra Larga, il nuovo Piano dovrà partire dall evoluzione dei precedenti Piani Banda Larga, che con pianificazioni degli anni e hanno sviluppato il programma regionale WI-PIE. Nell ambito della nuova pianificazione si colloca anche l Accordo di programma sottoscritto il 13 marzo 2013 tra Regione Piemonte e Ministero dello Sviluppo Economico. L Accordo prevede il piano di investimenti infrastrutturali basato su un analisi economica che tiene in considerazione infrastrutture esistenti e piani di investimento privati, secondo quanto successivamente articolato all interno della strategia nazionale. Per quanto riguarda la Strategia per la Crescita Digitale , Regione Piemonte, insieme alle altre Regioni, ha riconosciuto la trasversalità degli obiettivi dell Agenda Digitale Italiana nel documento Agire le agende digitali per la crescita, nella programmazione , elaborato in seno alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Attraverso questo documento si definisce una sistematizzazione dei livelli e degli strumenti di intervento dei piani regionali sugli obiettivi dell Agenda Digitale europea e dell Agenda Digitale italiana. Inoltre, riconoscendo la sfida che richiede il rispetto dell integrazione e della coerenza fra il livello europeo, quello nazionale e quello regionale, il documento Agire le agende digitali valorizza la collaborazione inter- Giugno 2015 V02 10

11 istituzionale fra le regioni quale fattore irrinunciabile per rendere sostenibile ed efficace la realizzazione delle varie Agende digitali sul territorio, proponendo un insieme di azioni leader sui seguenti temi strategici: community cloud & cybersecurity centri inter-regionali per le competenze digitali una PA con servizi digitali che superino la logica dei procedimenti fascicolo digitale del cittadino Il disegno di legge n "Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche", recentemente approvato dal Senato, riafferma il diritto dei cittadini e delle imprese di accedere a tutti i dati, i documenti e i servizi di loro interesse in modalità digitale, riducendo quindi la necessità dell accesso fisico agli uffici pubblici e garantendo al contempo la semplificazione nell accesso ai servizi alla persona (art. 1 Carta della cittadinanza digitale ). L Agenda per il Piemonte tiene inoltre conto del comune impegno che il Governo, con le Regioni, i Comuni, le Province e le Città Metropolitane hanno assunto con l Agenda per la semplificazione : assicurare l effettiva realizzazione degli obiettivi di semplificazione individuati, utilizzando tutti gli strumenti utili: innovazione tecnologica, amministrativa, organizzativa, normativa nei 5 settori strategici individuati che rappresentano gli ambiti fondamentali della vita quotidiana di un cittadino e di una impresa: cittadinanza digitale welfare e salute fisco edilizia impresa Anche una efficace semplificazione concorre agli obiettivi dell Agenda digitale in quanto contribuisce in modo significativo ad innalzare la competitività dell intero paese e migliorare, al contempo, la qualità della vita delle persone. L Agenda digitale è coerente, infine, con la Strategia di specializzazione intelligente del Piemonte dove la crescita digitale è componente fondamentale dell ecosistema dell innovazione, che punta creare le condizioni favorevoli e abilitanti per l innovazione, la crescita competitiva e la trasformazione economica e sociale del Piemonte. Giugno 2015 V02 11

12 1.2 Il metodo L Agenda si configura come un percorso in costante evoluzione e non come una programmazione chiusa: questo sia nel senso che l impianto complessivo è definito in progress attraverso la consultazione degli stakeholder, sia in quanto le linee implementative delle diverse azioni sono soltanto parzialmente definite ex ante e sono destinate ad evolversi nel tempo, a fronte delle rapide trasformazioni del contesto economico, tecnologico e sociale, e a definirsi progressivamente anche in rapporto agli altri strumenti di programmazione europea, nazionale e regionale. L avanzamento dell Agenda seguirà quindi una roadmap che sarà via via implementata con le azioni programmate in funzione della logica aperta e in divenire della strategia. L Agenda rappresenta un percorso che organizza temi e azioni che, nel corso del tempo, sono stati affrontati e verranno via via sviluppati, integrati e rivisti in una logica implementativa. L Agenda individua i bisogni espressi e impliciti del territorio, tiene conto del posizionamento del Piemonte nel panorama nazionale ed internazionale, degli altri strumenti di programmazione regionale e delle risorse ad oggi disponibili, in un percorso che terrà conto dell evoluzione del contesto e dei rapidi cambiamenti dettati dall evoluzione delle tecnologie. La definizione dell Agenda digitale del Piemonte si realizza, in coerenza con le strategie e con i documenti nazionali, attraverso un processo partecipato che intende coinvolgere attivamente i cittadini, le imprese, le società e gli enti interessati al processo di digitalizzazione, la comunità degli innovatori e gli attori pubblici, gli atenei e i centri di ricerca. Il percorso che ha portato alla stesura del presente documento (che sarà ulteriormente definito e consolidato nelle fasi successive) è articolato in fasi. Un primo ciclo di consultazioni sui temi dell Agenda digitale (vedi 27 marzo e 22 maggio 2013) 3. La stesura del documento di Strategia di Specializzazione intelligente del Piemonte - S3 (capitolo Crescita digitale in Ecosistema dell innovazione ), la consultazione 4, il forum on line per la raccolta dei suggerimenti ( l invio alla Commissione europea (luglio 2014), la fase di negoziazione e la costituzione di un Tavolo sui temi del digitale. Le consultazioni sul POR FESR e la presentazione delle misure dell OT 2 Agenda digitale in occasione dell incontro con il partenariato di febbraio Il workshop del 27 marzo 2013 Verso la Digital Agenda Piemontese, che ha visto la partecipazione di circa 80 esperti e attori dell ICT piemontese ai 6 tavoli tematici,e il confronto organizzato nel corso della presentazione del Rapporto dell Osservatorio ICT del Piemonte il 22 maggio 2013 sono state le prime occasioni di confronto con alcuni dei principali attori dell ICT piemontese. Si vedano in allegato i risultati delle consultazioni. 4 Il 21 febbraio 2014 si è svolto un incontro di presentazione del documento e di discussione. All incontro hanno partecipato i rappresentanti del sistema della ricerca piemontese, delle imprese, del mondo accademico e dell ICT. Giugno 2015 V02 12

13 La risposta alle consultazioni sulle strategie nazionali Crescita Digitale e Banda ultra larga (cfr. Allegati). La partecipazione ai tavoli nazionali e alla redazione di documenti programmatici. Consultazioni mirate sui temi dell Agenda, come quella in occasione di Smau Torino (29-30 aprile 2015) dedicata alle imprese e alle startup sui temi delle competenze digitali, dei dati e dell innovazione sociale digitale. Altre occasioni di incontro/confronto su temi specifici che continueranno anche nelle fasi successive alla definizione del documento iniziale. A tendere completeranno il disegno: i risultati del lavoro di mappatura/analisi di contesto per definire/raffinare ambiti tematici/di intervento (p. es. il lavoro commissionato alla RTI ToWireless Ernst&Young sulla banda larga ed ultra larga). Momenti di confronto tematici con gli stakeholder in relazione allo stato di avanzamento dell Agenda. L implementazione delle azioni e delle iniziative, in base ai cui sviluppi via via l Agenda si evolverà in un quadro più completo rispetto alle priorità individuate. L avanzamento dell Agenda seguirà una roadmap che sarà via via implementata con le azioni programmate in funzione della logica aperta e in divenire della strategia. Accanto a una revisione continua dei singoli piani attuativi, sono in ogni caso previsti momenti di revisione formale della strategia in funzione del raggiungimento dei macro obiettivi/target (le traiettorie combinate agli ambiti tematici già individuati) e degli allineamenti necessari ai cambiamenti del contesto. L Agenda prevede iniziative di comunicazione ad hoc non come semplice strumento di rendicontazione, ma come strumento di partecipazione e condivisione (sito internet, consultazioni, eventi dedicati). Nelle fasi di attuazione dell Agenda, la comunicazione servirà per dialogare con i territori, per coinvolgere i portatori di interesse, le imprese e i cittadini. Sarà pertanto adottata una strategia di comunicazione generata dalla vita stessa dell Agenda, adattata alle esigenze che via via si manifesteranno. Essa si articolerà su più livelli: diretta al grande pubblico orientata a informare e sensibilizzare i cittadini, a renderli partecipi ed aggiornati (sito web come strumento di rendicontazione e aggiornamento continuo, campagne ad hoc, ecc.). Mirata verso target specifici (portatori di interesse, beneficiari potenziali e finali), realizzata attraverso tutti gli strumenti più opportuni per comunicare, socializzare, coinvolgere, condividere, co-progettare. Giugno 2015 V02 13

14 2. Analisi di contesto Dal confronto con il quadro emergente dal Digital Agenda Scoreboard, si evidenzia una situazione di debolezza, sia a livello nazionale, sia a livello piemontese, nell utilizzo dei servizi di rete da parte dei cittadini e delle imprese. Questo ritardo si innerva in un contesto infrastrutturale in cui la dotazione di banda larga è allineata agli standard europei ma la dotazione di banda ultra larga, nuovo standard tecnologico, è altamente deficitaria. Il Piemonte ha investito, negli anni, per dotare l intero territorio, altamente eterogeneo per caratteristiche geomorfologiche e per dispersione demografica, di un infrastruttura minima di base, in grado di garantire connettività. Con gli interventi che si sono succeduti nel corso di quasi un ventennio 5, gli accordi con l amministrazione Centrale (Ministero per lo Sviluppo economico), la sinergia con gli Enti Locali (Province, Comuni) la partecipazione a progetti internazionali (B3 Regions) e la ricerca di partnership con gli operatori privati (Telecom, Eutelsat), la Regione Piemonte ha gradualmente conseguito l obiettivo della copertura quasi totale del territorio regionale in termini percentuali di popolazione abilitata all accesso alla rete. Tenendo conto di tutte le tecnologie disponibili, il Piemonte dispone oggi, di una copertura pressoché completa del territorio con una connessione a banda larga superiore a 2 Mbps di tipo terrestre su tutti i Comuni: è' inoltre disponibile una copertura satellitare a banda larga fino a 22 Mbps su tutto il territorio per quelle porzioni, seppur piccole, comunque ancora non raggiunte. Date le caratteristiche geo-morfologiche della Regione, il ricorso a tecnologie diverse si è reso necessario per raggiungere anche le aree più isolate. Nel 2010, ad esempio, sono stati raggiunti i rifugi montani con connettività satellitare, mentre fin dal 2006 diversi interventi hanno promosso la connettività wireless. Il wireless in Piemonte. È del 2011 la legge regionale 6 con la quale la Regione ha disposto l erogazione di contributi / voucher ai soggetti che offrivano a terzi servizi di accesso Wi-Fi gratuiti e aperti, oltre ad incentivare gli enti pubblici all installazione di hot spot Wi-Fi nei luoghi pubblici, ed ha altresì previsto l installazione di almeno un accesspoint gratuito presso ogni sede della Regione. Nel 2013 viene avviato un progetto pilota per l'estensione a tutte le strutture sanitarie piemontesi di servizi per l'accesso Wi-Fi gratuito e aperto da mettere a disposizione dei pazienti e visitatori, in attuazione della L.R. 5/2011. Sempre nel 2013, viene emesso un bando per finanziare progetti di innovazione a sostegno dei Wireless 5 Risale al 1998 il primo programma di connettività per il territorio piemontese, denominato Piemonte in rete. Dopo pochi anni seguì il programma Rupar con l obiettivo di consentire al maggior numero di Enti della Pubblica Amministrazione piemontese di connettersi alla rete, fruire di servizi Internet, ridurre il divario digitale. 6 L.R. 22 aprile 2011, n. 5, recante Interventi a sostegno della realizzazione di servizi di accesso Wi-Fi gratuiti e aperti. Giugno 2015 V02 14

15 Internet Service Providers, cofinanziato dal FESR. Ancora nel 2013, viene emesso un Bando che prevede contributi per l'acquisto, installazione e attivazione di tecnologia satellitare per imprese e cittadini nelle aree rurali, con l obiettivo di favorire lo sviluppo della banda larga in zone rurali e a scarsa densità abitativa (attraverso fondi FEASR). Gli effetti di queste politiche si vedono: nelle immagini che seguono, è visibile l evoluzione nel numero degli Operatori wireless che servono ciascun Comune. E scontato dire che un maggior numero di operatori facilita l accessibilità all infrastruttura digitale da parte dei cittadini, generando migliori condizioni economiche e di qualità dei servizi offerti. In Piemonte, il 43% del territorio, in termini di località principali, è coperto da ADSL fornita da operatori Wireless, presenti tuttavia in modo molto frammentato sul territorio in quanto gli operatori sono attivi a livello locale. Distribuzione operatori Wireless sul territorio regionale, Fonte: elaborazioni Osservatorio ICT 2014 Il livello medio di disponibilità di banda sull'intero territorio piemontese risulta quindi ben superiore ai 2 Mbps e si colloca intorno ai 7 Mbps sia per le tecnologie su rame che quelle via radio. Sul territorio poi sono presenti una dorsale regionale ad alta capacità che già raggiunge tutte le province e infrastrutture costituite da fibra ottica spenta a partire dai nodi di detta dorsale per uno sviluppo di oltre 700 km 7. 7 Nel 2004 il Programma WI-Pie ha permesso alla Regione Piemonte di realizzare un infrastruttura a banda larga su tutto il territorio piemontese, connettendo ad alta velocità istituzioni, cittadini e imprese, favorendo la diffusione di servizi innovativi per lo sviluppo sociale, economico e culturale regionale e riducendo il digital divide nelle aree più svantaggiate. Dal punto di vista tecnologico si è passati dalle costosissime CDN alle ISDN, alle XDSL fino ad arrivare in alcune parti del territorio alla fibra ottica. Giugno 2015 V02 15

16 Tuttavia, nell inseguire una doverosa dotazione di minimo, si è persa di vista l evoluzione tecnologica dell infrastruttura, che rende attualmente obsoleta la connettività realizzata, ormai troppo lenta per consentire di cogliere le opportunità offerte dai servizi on line avanzati. Gli obiettivi della Digital Agenda europea in tema di connettività, prevedono di raggiungere la copertura totale della popolazione, entro il 2020, con banda a 30Mbps ed almeno il 50% della popolazione con copertura 100Mbps. Allo stato attuale, la situazione del Piemonte è di ritardo, anche rispetto alla media nazionale, in quanto la banda Ultra larga è disponibile solo per il 20% della popolazione, contro il 22,3 % dell Italia e addirittura il 64% in Europa. Distribuzione Banda Ultra larga e digital divide correlato- Confronto tra Piemonte, Italia ed Europa Fonte : Infratel Sul fronte dell utilizzo, gli utenti regolari di internet 8 in Piemonte sono solamente il 60% della popolazione di età compresa tra i 16 e i 74 anni, in linea con la media nazionale (59%), contro una media europea del 72%, mentre per converso sono il 37% 9 i piemontesi che non hanno mai usato internet contro il 21% medio europeo. Il livello di utilizzo dei diversi servizi in rete è di norma poco superiore alla metà del valore medio riscontrabile all interno dell Unione Europea e, pertanto, risulta molto distante dagli obiettivi europei fissati per l anno in corso. 8 Eurostat, Individuals regularly using the Internet by NUTS2 regions, % of individual aged 16 to 74, ISTAT, I cittadini e le nuove tecnologie,persone di 6 anni e più che non hanno mai usato internet per motivo del non utilizzo, regione, ripartizione geografica e tipo di comune, Giugno 2015 V02 16

17 In base ai dati Eurostat 2014, le famiglie piemontesi che hanno un accesso ad internet a casa sono il 73% del totale 10 : un dato in posizione intermedia rispetto al grosso oscillare della situazione italiana, che va dal 63% della Regione Calabria all 80% della Provincia Autonoma di Bolzano ed in genere anche in posizione intermedia rispetto alla situazione Europea, come si vede dai grafici sottostanti. Famiglie con accesso internet da casa e raffronto sul totale La diffusione in Piemonte dell acquisto di beni e servizi in rete è in linea, invece, con il dato medio dell Unione Europea (47% degli utenti internet) 11.Gli utenti internet piemontesi che hanno utilizzato servizi di e- government negli ultimi tre mesi sono il 24%, rispetto al 42% medio europeo, in particolare, coloro che hanno inviato moduli compilati alla Pubblica Amministrazione sono poco più del 13% 12 contro il 21% ISTAT, I cittadini e le nuove tecnologie,persone di 14 anni e più che hanno usato Internet negli ultimi 12 mesi e hanno ordinato o comprato merci e/o servizi per uso privato su Internet per regione, ripartizione geografica e tipo di comune - Anno 2014 (per 100 persone di 14 anni e più della stessa zona che hanno usato Internet negli ultimi 12 mesi). 12 ISTAT, I cittadini e le nuove tecnologie,persone di 14 anni e più che hanno usato Internet negli ultimi 12 mesi per relazionarsi per uso privato con la Pubblica Amministrazione o con i gestori dei servizi pubblici per regione, ripartizione geografica e tipo di comune, 2014 Giugno 2015 V02 17

18 Il divario è significativo anche per le piccole e medie imprese (imprese con 10 e più addetti), che vendono on line: poco più dell 8% delle imprese attive nell anno precedente nel commercio elettronico vendono in rete. 2.1 Società ed economia digitale La domanda dei cittadini Mentre le attività legate alla comunicazione e all informazione, realizzate dai cittadini, presentano livelli di diffusione allineati rispetto alla media europea, per quanto riguarda le attività transattive il divario rimane particolarmente ampio (26% di acquisti on line contro il 61% a livello europeo), benché la situazione sia migliore della media nazionale(22%) 13, lo stesso discorso vale per l on line banking (il 48% degli utenti internet ha utilizzato servizi di on line banking contro il 55% della media europea) 14. Regioni Europee per acquisti on-line da parte dei cittadini, Eurostat,2014 (in grigio i dati non disponibili) 13 Eurostat, Individuals who ordered goods or services over the Internet for private use, ISTAT, I cittadini e le nuove tecnologie,2014- Persone di 6 anni e più che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi per altre attività svolte, regione, ripartizione geografica e tipo di comune. Giugno 2015 V02 18

19 Negli ultimi anni la crescita maggiore delle attività svolte on line è relativa all interazione con altri utenti attraverso i social network (52% degli utenti internet del Piemonte accedono ai social network) 15, mentre si riscontrano sensibili diminuzioni delle altre attività svolte on line. Ad es. dal 2013 al 2014, l utilizzo di Internet per la ricerca di informazioni sanitarie è sceso dal 54,4% al 45%, così come l utilizzo del web per leggere informazioni, giornali e riviste è passato dal 61,7% al 55, 8% nell ultimo anno. Le motivazioni principali che guidano le relazioni on line dei cittadini con la Pubblica Amministrazione sono il pagamento delle tasse (33%), l iscrizione a scuole superiori o all università (20%) e l accesso alle biblioteche pubbliche, mentre valori più bassi sono riscontrabili per le richieste di cambio di residenza (1%), di certificati (5%) 16. Per quanto riguarda il gradimento dei servizi on line della Pubblica Amministrazione e le criticità riscontrate, si può notare come: rispetto alla facilità di utilizzo dei servizi, viene rilevato un elevato livello di soddisfazione da poco più del 4% degli utenti di internet 17, mentre il 6% degli utenti non è per nulla soddisfatto. Per quanto invece riguarda l utilità delle informazioni disponibili, la maggior parte degli utenti piemontesi si dichiara abbastanza soddisfatto (69%), mentre è un po inferiore l apprezzamento per le informazioni sullo stato delle pratiche (52%); la qualità delle informazioni (completezza, chiarezza, aggiornamento), viene citata dal 25% degli utenti internet come la principale criticità, seguita da problemi tecnici del sito (22%) e dalle carenze del servizio di assistenza(11%) 18. Infine, per quanto concerne le motivazioni che spiegano il mancato utilizzo di Internet da parte delle famiglie, il principale ostacolo rimane la non conoscenza di cosa sia internet (27%), seguita dal disinteresse (26%) e dalla mancanza di skills (24%), mentre la barriera dell accessibilità economica riveste un peso relativamente meno importante (3,9% degli intervistati cita il costo del collegamento e il 4,6% il costo degli strumenti per connettersi). Si evidenzia, quindi, un divario digitale culturale, fenomeno presumibile in una popolazione che invecchia. Inoltre, è da rilevare come il 24% delle famiglie dichiari di collegarsi in realtà da luoghi diversi dalla propria abitazione ( 19 ). Questo aspetto deve essere tenuto presente nello sviluppo di servizi in rete, vista la rapida crescita dell utilizzo dei dispositivi mobili per lo svolgimento delle diverse attività in rete. 15 ISTAT, I cittadini e le nuove tecnologie, 2014,Persone di 6 anni e più che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi per tipo di attività di comunicazione, ISTAT I cittadini e le nuove tecnologie, ISTAT I cittadini e le nuove tecnologie, Persone di 14 anni e più che hanno utilizzato negli ultimi 12 mesi, per uso privato, siti web della Pubblica Amministrazione o dei gestori dei servizi pubblici,per giudizio dato su alcuni aspetti relativi all'uso, regione, ripartizione geografica e tipo di comune. 18 ISTAT I cittadini e le nuove tecnologie, Persone di 14 anni e più che hanno usato, negli ultimi 12 mesi per uso privato, siti web della Pubblica Amministrazione o dei gestori di servizi pubblici, per problemi riscontrati, regione, ripartizione geografica e tipo di comune. 19 ISTAT I cittadini e le nuove tecnologie, 2014-Persone di 6 anni e più che non hanno mai usato Internet per motivo del non utilizzo, regione, ripartizione geografica e tipo di comune. Giugno 2015 V02 19

20 L obiettivo dell Agenda Digitale Europea di avere entro il 2015 il 75% dei cittadini utenti regolari di internet difficilmente potrà essere raggiunto in Piemonte; negli ultimi sei anni l utilizzo di Internet è cresciuto dal 41,5% al 58,4% con incrementi annui nell ordine del 3-4% nell ultimo periodo ( 20 ). La domanda delle imprese I dati Istat 21 relativi al panorama delle imprese piemontesi medio-grandi (con più di 10 dipendenti) mostrano risultati in linea con la tendenza nazionale: le imprese con una connessione ad Internet in banda larga (fissa o mobile) nel 2013 sono il 94,2%; solo il 64,58% delle imprese dispone di un sito o pagina su internet; sono l 85,5% le imprese che nel corso del 2012 hanno utilizzato internet per interagire con la Pubblica Amministrazione. Imprese che utilizzano la banda larga per regione, anno 2013 (valori percentuali) 20 ISTAT, Noi Italia Indagine ISTAT Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle imprese attive con almeno 10 addetti. Dove l'indicatore è indietro di un anno perchè esso si riferisce esplicitamente all'anno precedente Giugno 2015 V02 20

21 Fonte: Istat, Rilevazione sull uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle imprese Il grafico seguente mostra i principali servizi internet della Pubblica Amministrazione utilizzati dalle imprese piemontesi in base all indagine Istat già citata (% sulle imprese che utilizzano servizi della Pubblica Amministrazione). Servizi della PA per le imprese - Utilizzo Principali servizi internet della Pubblica Amministrazione utilizzati dalle imprese piemontesi in base all indagine Istat (% sulle imprese che utilizzano servizi della PA) Gli acquisti on-line sono, nel 2012, effettuati dal 42,8% delle imprese (rispetto ad una media nazionale del 41,7%) e solo il 6,5% usano il web per vendere (rispetto alla media nazionale del 7,6%). Per quanto riguarda invece la dotazione informatica dei dipendenti di queste imprese e il loro accesso alla rete, il Piemonte si colloca per certi aspetti al di sopra della media nazionale: il 53,6% delle imprese fornisce agli addetti dispositivi portatili e connessioni mobili a Internet, in linea con la media nazionale; il 49,66% degli addetti utilizza il computer almeno una volta alla settimana (a fronte del 45,92 nazionale); il 41,38% degli addetti utilizza il computer collegato ad internet almeno una volta la settimana (a fronte del 37,54 nazionale). Per quanto riguarda le micro imprese 22, l ultimo censimento dell industria e dei servizi Istat disponibile 23 offre alcune informazioni sulla dotazione ed utilizzo delle tecnologie e sulla propensione all innovazione delle imprese piemontesi con 3-9 addetti. L 80% di queste imprese possiede una connessione, con una predominanza della connessione fissa in banda larga (68%). Solo il 36% dichiara di aver introdotto almeno un tipo di innovazione, in 22 Le micro imprese sono le imprese aventi fino a 9 dipendenti. In Piemonte, secondo il censimento ISTAT dell industria e dei servizi, nel 2011 esse rappresentavano circa il 95% delle unità locali delle imprese piemontesi Censimento generale dell'industria e dei servizi Giugno 2015 V02 21

22 prevalenza innovazioni organizzative e di prodotto (17%) rispetto alle innovazioni di marketing e di processo dimostrando una ridotta propensione all innovazione. Solo il 4,6% di imprese vende on-line e il 28% effettua acquisti in rete. Secondo una recente indagine sull utilizzo della rete da parte delle imprese che rappresentano l innovation core in Piemonte 24, sono ancora poche quelle che utilizzano il web: più dell 80% ha un proprio sito web; solo il 16% vende on-line (ecommerce); gli acquisti on-line sono utilizzati dal 46% delle imprese; l 84% delle imprese utilizza l on-line banking; l 81% delle imprese interagisce on-line con la Pubblica Amministrazione. con un elevato livello di soddisfazione per i servizi offerti on-line (il 69% delle imprese). L attività più diffusa è lo scarico e l invio di moduli, seguito a stretta distanza dalla ricerca di informazioni. Attività online delle imprese Numero di imprese per attività on-line, Indagine Osservatorio ICT-Progetto FINNO 24 I dati si riferiscono ad una indagine condotta nel corso del 2014 dall Osservatorio ICT della Regione Piemonte, in collaborazione con il progetto FINNO - Mechanism for fostering innovation in South East Europe e con il progetto Interreg IVC ONE, condotto su un insieme di imprese piemontesi con un alta sensibilità verso i temi dell innovazione. Giugno 2015 V02 22

23 La domanda della Pubblica amministrazione locale Il territorio regionale del Piemonte è notoriamente molto frammentato, essendo costituito da 1207 Comuni, dei quali il 90% ha meno di abitanti, con conseguente complessità gestionale e necessità di ottimizzare l utilizzo delle risorse, comprese le spese relative all ICT. Secondo l ultima rilevazione ISTAT disponibile 25 il 75,4% delle pubbliche amministrazioni locali piemontesi disponeva di una connessione Xdsl, il 27,4% disponeva di dotazioni wireless e il resto di altra connettività a bassa velocità. Attualmente la connettività dovrebbe essersi allineata ai dati forniti da Infratel (86% circa di popolazione connessa con tecnologia Xdsl fino a 20Mbps) considerando che le sedi amministrative sono situate nelle località centrali dei Comuni, meglio servite. Solo il 7,4% dei Comuni, corrispondenti alle amministrazioni di più grandi dimensioni, sono dotate di un autonomo ufficio ICT. Le dotazioni tecnologiche di base sono alla portata di tutti gli enti locali (88,3% dei dipendenti è dotato di un pc fisso), ma i divari dimensionali ed organizzativi hanno effetto sull adozione di tecnologie più sofisticate come quelle mobili: solo il 7,3% dei dipendenti dispone di un pc portatile e l 1,8% di altri dispositivi mobili (tablet, smartphone, netbook). Si sta diffondendo l utilizzo di soluzioni volte a ridurre i costi della PA, come il ricorso al VOIP (12,4% degli Enti locali), all e-procurement (20,8%) e l utilizzo di soluzioni Open source (37,6%). Tra i principali ostacoli evidenziati dagli Enti Locali piemontesi per l uso dell ICT vi sono: carenza di staff qualificato in materia ICT (66,3%) spesa ICT troppo elevata (60,7%) mancanza di integrazione tra applicazioni (28,9%). 25 Le tecnologie della informazione e della comunicazione nella pubblica amministrazione locale, 2012 Giugno 2015 V02 23

24 L offerta di servizi in rete I servizi pubblici on line sono ancora poco diffusi in Piemonte rispetto alla media Ue e pagano da un lato la scarsa percezione dei cittadini dell utilità di internet e l incapacità del pubblico di offrire servizi realmente utili. La rilevazione ISTAT I cittadini e le nuove tecnologie del 2014, relativa alle persone di 14 anni e più che hanno usato, negli ultimi 12 mesi, i siti web della Pubblica Amministrazione, ha evidenziato: un basso tasso di interazione dei cittadini del Piemonte con la Pubblica Amministrazione (solo il 6,8% degli utenti internet ha inviato moduli compilati alla Pubblica Amministrazione nell ultimo anno) da imputare prevalentemente alle scarse competenze digitali; un livello d interattività dei servizi on line che si limita generalmente alla fornitura della modulistica necessaria all avvio dei procedimenti (livello di interattività pari a 2); che i servizi rivolti ai cittadini sono mediamente più informatizzati di quelli rivolti alle imprese, tuttavia il 22% dei cittadini non trova ancora informazioni chiare e aggiornate. La Websurvey sui siti web istituzionali dei Comuni realizzata nel 2015 dal CRC Piemonte (Centro Regionale di Competenza del Piemonte) ha rilevato che oltre il 15% dei 34 servizi di base (tra i quali, ad es. cambio di indirizzo, pagamento di alcuni tributi comunali, iscrizioni e pagamento mensa scolastica, contrassegno disabili ecc.) non è disponibile sui siti web dei Comuni. Giugno 2015 V02 24

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