Metodi di Studio - III Fac

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Metodi di Studio - III Fac"

Transcript

1 Facoltà dell Informazione Studiare meglio Imparare di più Quale obiettivo? Progetto di Ateneo per Migliorare la resa dello studio Metodo, non contenuti : - incontro di Ateneo 22 Novembre 06 - sperimentazioni nelle varie Facoltà - III Fac: questo incontro : - incontri a inizio corsi Questa presentazione Derivata da quella del 22/11 (Cinzia Ninetto) Luisella Caire Marco Codegone Dante Del Corso Cinzia Ninetto Anita Tabacco Spazio per discussione Questionario di valutazione Argomenti L ambiente L organizzazione dello studio Il metodo di studio Conclusioni Ambiente Voglio fare l ingegnere vado al Politecnico L ambiente Entusiasmo e disorientamento Maggior autonomia maggior responsabilità ampia iniziativa individuale L impegno è cambiato riorganizzare il bilancio tra lezioni, studio, svago, spostamenti, 1

2 Conoscere le regole L ambiente e le regole Come funziona il Poli: regole, strutture, servizi Cosa? Dove? Come?.? Guida, colleghi, docenti,. Al Politecnico Un solo dovere: imparare Tanti diritti: - chiedere e ottenere chiarimenti - cosa studiare? - come studiare? - quale materiale didattico? - quali modalità di esame? - dire cosa non funziona Diritti Doveri informazioni (guide, sito, bacheche, mappe) Leggere, documentarsi, conoscere le regole Servizi Conoscerli e usarli Formazione Materiale didattico Supporti didattici Esercitazioni Frequentare i corsi Usare materiale didattico Studiare Preparare gli esami Ricordate che Si può chiedere sempre Non esistono domande stupide È vostro diritto sapere dove poter reperire il materiale didattico e conoscere le modalità d esame L ambiente e le regole Nessuno sa fare tutto da subito Non si finisce mai di imparare Allenarsi a imparare: gradualità,costanza L Università serve sopratutto per imparare a imparare L organizzazione dello studio 2

3 Punti chiave 1. Organizzarsi in modo autonomo lo studio 2. Pianificare i tempi 3. Sviluppare capacità di studio individuale e in team Da solo o con gli amici? Studio individuale: - indispensabile, - non può essere totalmente sostituito dallo studio in gruppo Studio con compagno o piccolo gruppo: - altrettanto importante, - alleviare la fatica, mantenere i ritmi 4. Rapportarsi con i docenti 5. Preparare gli esami 6. Imparare a fare l ingegnere Organizzazione del tempo 1. Fare quanto è necessario per lo studio 1. definire le priorità 2. programmazione degli impegni 3. lezioni, esercitazioni, tempi individuali di studio 5. confronto con compagni/docenti 2. Fare anche qualcosa d altro interessi diversificati per garantire il proprio benessere Organizzazione dello studio 1. Conoscere i propri ritmi e la propria curva di attenzione 2. Individuare le priorità 3. Definire un programma di lavoro, valutando l importanza delle varie attività e il tempo da dedicarvi 3. Fare una cosa per volta, seguendo il programma 4. Troppo perfezionismo, può portare fuori strada e far perdere molto tempo 5. Fermarsi e analizzare come vanno le cose Quale metodo di studio? Non c è una ricetta universale, ognuno deve elaborare il proprio metodo di studio, conoscendo: Il metodo di studio le caratteristiche personali, cioè i propri punti di forza e di debolezza, analizzando il modo con cui si è abituati a studiare e memorizzare le caratteristiche delle materie, cioè i contenuti e le modalità con cui questi sono organizzati, come si svolge l attività didattica e di esame le principali tecniche di apprendimento, cioè procedure che hanno come scopo un apprendimento efficace delle materie studiate 3

4 La memoria I rischi della memoria Apprendere non vuol dire solo imparare a memoria La MEMORIA permette di ricordare parole, avvenimenti, volti, persone, numeri, eccetera... Ricordare serve ma non basta ragionare Due tipi di memoria: - a Breve Termine (MBT) - a Lungo Termine (MLT) La memorizzazione delle formule risolutive è pericolosa: i nomi delle variabili cambiano, un disegno può essere fatto in vari modi,. MBT rielaborazione MLT È importante sapere come si arriva alla formula MLT: recupero e uso delle informazioni e dei concetti immagazzinati con lo studio Il metodo di studio Quando e quanto studiare? Molte informazioni vengono immagazzinate senza averne coscienza, fino al momento in cui queste vengono richiamate per via di uno stimolo particolare Qualità e quantità dell apprendimento non sono sempre proporzionali al numero di ore dedicate Il livello di attenzione varia nel tempo e da persona a persona Per esempio, spesso prima di un esame si ha la sensazione di non ricordare nulla; non appena il docente pone la domanda (stimolo esterno), tutto torna in mente Massimo tra i 30 e i 50/60 minuti In aula Chiedete l intervallo! In proprio Conoscere i propri ritmi di concentrazione e di memorizzazione Curva di attenzione I tempi dello studio Curva di attenzione media per 1 ora di attività Pause: necessarie per - ripristinare la concentrazione - continuare a memorizzare Livello di attenzione Occorre richiamare periodicamente le informazioni - esercizi, ripasso Le informazioni non utilizzate vengono dimenticate Minuti Il richiamo e l uso rendono permanente l apprendimento 4

5 Vado a lezione? FREQUENTARE I CORSI È ESTREMAMENTE IMPORTANTE! La lezione deve essere un momento di studio attivo, che implica attenzione e interazione con il docente e i compagni I DUBBI DEVONO ESSERE RISOLTI SUBITO FACENDO DOMANDE!! PRENDERE BUONI APPUNTI È UN ABILITÀ FONDAMENTALE PER MIGLIORARE QUALITÀ E RESA DELLO STUDIO Come organizzo gli appunti? Prendo appunti? Gli appunti collegano la lezione con lo studio individuale e facilitano il ripasso Prendere appunti rende attivi e concentrati durante la lezione Sono personali, rispecchiano la struttura mentale di chi li prende Schemi e mappe Darsi una struttura degli appunti adatta alla materia (schema) Può essere utile dividere il foglio in più parti, oppure segnare parole chiave e concetti significativi, o ancora utilizzare rappresentazioni grafiche Dopo la lezione occorre fare una revisione degli appunti ed integrare le parti mancanti memorizzate durante la stessa Come uso appunti e schemi? Sottolineare, facilita anche il ripasso. Si selezionano i concetti fondamentali evidenziando parole chiave Concetti poco chiari individuati con punti interrogativi da integrare con ricerche di concetti aggiuntivi Prendere appunti contestualmente alla lettura con parole chiave o piccole frasi significative Esercizi, esercizi, esercizi, eser Utilizzare mappe o schemi, in modo da sintetizzare i contenuti affrontati nella loro globalità Effettuare gli esercizi, confrontando lo svolgimento con la teoria, prestando attenzione al percorso fatto per giungere al risultato Ripetere quanto studiato ad alta voce, serve a memorizzare meglio e ad imparare ad esporre in vista della prova d esame Acquisire un linguaggio tecnico/formale 5

6 Il metodo di studio Ripasso periodico Dopo 1 ora di studio => 10 per revisione del materiale per consolidarlo fino al giorno successivo Dopo 1 giorno => 5/6 per veloce revisione, si prolunga l immagazzinamento per tutta la settimana Dopo 1 settimana => ripasso di pochi minuti, si prolunga il ricordo per un periodo significativo Concludendo Cosa imparare oggi La motivazione è il motore trainante Il tempo deve essere gestito al meglio È importante avere un metodo di studio È importante studiare da soli e in gruppo È fondamentale seguire le lezioni e usare i servizi a vostra disposizione E alla fine la laurea arriva, con minor fatica e migliori risultati! Dove rivolgersi Sportello tutorato c/o l Ufficio Orientamento orienta@polito.it tel. 011/ Sito Servizio di Counseling: counseling@polito.it tel. 011/ Docenti dei corsi Rappresentanti nei vari organi (CdP, CdF, ) Coordinatore I anno: Anita Tabacco Coordinatore corso di laurea: Dante Del Corso 6

Il Politecnico incontra gli studenti Studiare meglio Imparare di pi

Il Politecnico incontra gli studenti Studiare meglio Imparare di pi Il Politecnico incontra gli studenti Studiare meglio Imparare di più 1 Quale obiettivo? Progetto di Ateneo per Migliorare la resa dello studio Metodo, non contenuti 2006-07: 07 - incontro di Ateneo 22

Dettagli

Progetto DSA: Guida al metodo di studio

Progetto DSA: Guida al metodo di studio Progetto DSA: Guida al metodo di studio CESPD - Centro Studi e Ricerche per la Disabilità Scuola di Psicologia Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia Scuola di Ingegneria Dipartimento di

Dettagli

OBIETTIVI PRIMO BIENNIO

OBIETTIVI PRIMO BIENNIO OBIETTIVI PRIMO BIENNIO OBIETTIVI FORMATIVI COMUNI 1 ACQUISIRE UN COMPORTAMENTO CORRETTO 1a rispetta gli orari 1b rispetta le scadenze dell attività didattica 1c rispetta i locali, gli arredi, gli strumenti

Dettagli

Consigli metodologici su come studiare la matematica. Liceo Scientifico S. Cannizzaro E. Modica

Consigli metodologici su come studiare la matematica. Liceo Scientifico S. Cannizzaro E. Modica Consigli metodologici su come studiare la matematica Liceo Scientifico S. Cannizzaro E. Modica Il lavoro a scuola Uno dei comportamenti che favorisce l apprendimento nelle materie scientifiche è quello

Dettagli

Accendi la Memoria Pordenone, 20 e 21 Aprile 2013

Accendi la Memoria Pordenone, 20 e 21 Aprile 2013 Accendi la Memoria Pordenone, 20 e 21 Aprile 2013 Corso di memoria, tecniche di apprendimento rapido e metodologie di studio Marco De Fortunati cell.3343114160 Email: marco@mindteam.it www.mindteam.it

Dettagli

Abilità di studio per DSA... o per tutti?

Abilità di studio per DSA... o per tutti? Abilità di studio per DSA... o per tutti? Come studiano i nostri figli? IN GENERE Eseguono per prima cosa i compiti scritti Leggono più volte il testo (con eventuali sottolineature) A volte riassumono

Dettagli

IMPEGNI STUDIO LUN MAR MER

IMPEGNI STUDIO LUN MAR MER ORE ATTIVITA STUDIO IMPEGNI LUN MAR MER Capacità di organizzare e pianificare la propria attività di studio = componente critica nell ambito delle abilità di studio. Soprattutto in ambito universitario

Dettagli

Strategie cognitive. PDF created with pdffactory trial version

Strategie cognitive. PDF created with pdffactory trial version Strategie cognitive Studio due caratteristiche: Intenzionalità Attenzione; Concentrazione; Obiettivi di apprendimento chiari Autoregolazione Capacità di saper gestire la propria attività di studio Conoscere

Dettagli

Impariamo un metodo di studio. Come studiare

Impariamo un metodo di studio. Come studiare Come studiare Sono pronto per studiare? Dove studiare Quando studiare Alcuni consigli utili Sono pronto a studiare? Prova rispondere alle seguenti domande: Hai dormito abbastanza questa notte? Hai fatto

Dettagli

EPTATHLON MANUALE DI CONSIGLI E ASTUZIE PER LA SOPRAVVIVENZA DELLE MATRICOLE, OVVERO CHI BEN COMINCIA

EPTATHLON MANUALE DI CONSIGLI E ASTUZIE PER LA SOPRAVVIVENZA DELLE MATRICOLE, OVVERO CHI BEN COMINCIA EPTATHLON MANUALE DI CONSIGLI E ASTUZIE PER LA SOPRAVVIVENZA DELLE MATRICOLE, OVVERO CHI BEN COMINCIA Provenendo dalle scuole medie superiori, il primo anno di università può non essere facile. La realtà

Dettagli

CONSIGLI PRATICI SUL METODO DI STUDIO

CONSIGLI PRATICI SUL METODO DI STUDIO CONSIGLI PRATICI SUL METODO DI STUDIO Uno dei maggiori ostacoli al successo scolastico è rappresentato dalla cattiva organizzazione dello studente Questa breve lezione ha lo scopo di aiutare lo studente

Dettagli

I.I.S. "VIA TIBURTO 44" - TIVOLI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

I.I.S. VIA TIBURTO 44 - TIVOLI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE I.I.S. "VIA TIBURTO 44" - TIVOLI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CL ANNO SCOLASTICO 2018/2019 DOCENTE COORDINATORE: Eletti Pierangela CL: II SEZIONE: D a. Analisi della situazione di partenza N alunni

Dettagli

METODO DI STUDIO EFFICACE

METODO DI STUDIO EFFICACE ATTENZIONE! Nessun metodo di studio può garantire buoni risultati a prescindere dal tempo e dall impegno dello studente. Si può rendere l apprendimento più appagante e duraturo ma nessun metodo produce

Dettagli

Consapevolezza sui propri problemi di studio. Obiettivi.?

Consapevolezza sui propri problemi di studio. Obiettivi.? Consapevolezza sui propri problemi di studio Obiettivi.? Capacità di organizzare e pianificare la propria attività di studio = componente critica nell ambito delle abilità di studio. Soprattutto in ambito

Dettagli

IL METODO DI STUDIO. Prof.ssa Donatiello Angela

IL METODO DI STUDIO. Prof.ssa Donatiello Angela IL METODO DI STUDIO Prof.ssa Donatiello Angela Cosa vuol dire studiare? Applicarsi metodicamente all apprendimento di qualcosa (studiare il pianoforte, studiare una lingua straniera, ) Ricercare, indagare

Dettagli

I.I.S. VIA TIBURTO 44 - TIVOLI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

I.I.S. VIA TIBURTO 44 - TIVOLI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE I.I.S. VIA TIBURTO 44 - TIVOLI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CL ANNO SCOLASTICO 2018-2019.. DOCENTE COORDINATORE Capasso Iole CL 1 SEZIONE C n alunni Maschi 11 Femmine 19 Ripetenti / Provenienti da altri

Dettagli

STRUTTURA COOPERATIVA I 4 CANTONI (Kagan)

STRUTTURA COOPERATIVA I 4 CANTONI (Kagan) SPERIMENTAZIONE APPRENDIMENTO COOPERATIVO Collegio Docenti scuola dell infanzia c.so Cincinnato 200 marzo 2009 STRUTTURA COOPERATIVA I 4 CANTONI (Kagan) E un modo di strutturare l interazione che, a prescindere

Dettagli

Perchè mi sono iscritto all Università

Perchè mi sono iscritto all Università IMPARARE A STUDIARE qualche spunto di riflessione per matricole, preso dal Corso di Chimica Fisica del brillante collega Dario Bressanini, Università dell Insubria. Perchè mi sono iscritto all Università

Dettagli

Disciplina: Tecnologie della Comunicazione

Disciplina: Tecnologie della Comunicazione 2 ANNO 1 ANNO Indirizzo Anno scolastico 2017/2018 Classe Docente Relazioni Internazionale per il Marketing 4RA-4RB Maria Corongiu Disciplina: Tecnologie della Comunicazione I risultati di apprendimento

Dettagli

Rispondere a domande su un testo letto dall adulto o su Schemi, tabelle, scalette. un video.

Rispondere a domande su un testo letto dall adulto o su Schemi, tabelle, scalette. un video. SCUOLA INFANZIA IMPARARE A IMPARARE COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Acquisire ed interpretare l informazione Rispondere a domande su un testo letto dall adulto o su Schemi, tabelle, scalette. un video. Individuare

Dettagli

La didattica inclusiva: da una lezione per ognuno a una lezione per tutti

La didattica inclusiva: da una lezione per ognuno a una lezione per tutti La didattica inclusiva: da una lezione per ognuno a una lezione per tutti Dott.ssa Cristina Potente Dir. Psicologa Psicoterapeuta Centro Leonardo c.potente@centroleonardo.net www.centroleonardo-psicologia.net

Dettagli

Martedì 3 ottobre 2006 UNIVERSITÀ DI TERAMO: NUOVO SERVIZIO "SOS" PER LE MATRICOLE (ASTRA) - 2 ott - Teramo Da domani sarà attivo per tutte le matricole dell'università degli Studi di Teramo, il nuovo

Dettagli

CURRICOLO PER COMPETENZE TRASVERSALI

CURRICOLO PER COMPETENZE TRASVERSALI Allegato A CURRICOLO PER COMPETENZE TRASVERSALI Ambito individuale: favorire la crescita, l'autonomia e la fiducia in se stessi termine della Prende coscienza di sé, riconosce i propri pensieri, i propri

Dettagli

IMPARARE A IMPARARE. SEZIONE A: Traguardi formativi ABILITA CONOSCENZE ABILITA CONOSCENZE. memorizzazione. Schemi, tabelle, scalette

IMPARARE A IMPARARE. SEZIONE A: Traguardi formativi ABILITA CONOSCENZE ABILITA CONOSCENZE. memorizzazione. Schemi, tabelle, scalette SEZIONE A: Traguardi formativi COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: COMPETENZE SPECIFICHE Acquisire ed interpretare l informazione Individuare collegamenti e relazioni; trasferire in altri

Dettagli

Prot. 1101/A15 Verona, 1 aprile 2016

Prot. 1101/A15 Verona, 1 aprile 2016 ISTITUTO COMPRENSIVO n. 19 Santa Croce - VERONA Via S. Felice Extra 15/a 37131 Verona Tel. 045526583 Fax 045 8402228 vric89100p@istruzione.it www.ic19verona.gov.it Prot. 1101/A15 Verona, 1 aprile 2016

Dettagli

IMPARARE A IMPARARE. Sezione A: Traguardi formativi

IMPARARE A IMPARARE. Sezione A: Traguardi formativi DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: tutte DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte Imparare a imparare è una competenza metodologica e metacognitiva fondamentale per potere acquisire, organizzare e recuperare l apprendimento.

Dettagli

Come studiare: consigli pratici sul metodo di studio COME STUDIARE MATEMATICA

Come studiare: consigli pratici sul metodo di studio COME STUDIARE MATEMATICA Via Carcano, 31 - DIPARTIMENTO DI MATEMATICA Come studiare: consigli pratici sul metodo di studio COME STUDIARE MATEMATICA Studiare matematica, perché? In questo contesto qualunque risposta sarebbe necessariamente

Dettagli

Metodologie per potenziare il metodo di studio

Metodologie per potenziare il metodo di studio Associazione Italiana per la Ricerca e l Intervento nella Psicopatologia Metodologie per potenziare il metodo di studio Civitanova Marche 7 luglio 2017 C. Zamperlin E-mail: info@airipa.it www.airipa.it

Dettagli

Stile personale di apprendimento

Stile personale di apprendimento Stile personale di apprendimento Come scoprire il proprio stile di apprendimento attraverso l analisi dei diversi tipi di intelligenza A cura della Dott.ssa Eleonora Crestani Come scoprire il proprio stile

Dettagli

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA n. 5

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA n. 5 ISTITUTO COMPRENSIVO NOVENTA DI PIAVE Via Guaiane 30020 NOVENTA DI PIAVE (Venezia) Tel. 0421/307516 - Fax 0421/307814 - Cod. Min. VEIC817005 - Cod. fisc. 93000020276 Sito Web: www.icnoventadipiave.edu.it

Dettagli

CREARE MAPPE CONCETTUALI

CREARE MAPPE CONCETTUALI 18 MARZO 2016 LE VOSTRE IDEE CREARE MAPPE CONCETTUALI 1. Cosa sono le mappe? 2. Perché si usano? 3. Come devono essere fatte? 4. Quando si costruiscono? 5. Quando si usano? Dott.ssa Faietti Lisa Psicologa

Dettagli

GLI STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI. Il libro di testo

GLI STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI. Il libro di testo GLI STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI Il libro di testo IN SINTESI COS È LO STUDIO METACOGNIZIONE CATTIVE ABITUDINI STUDIARE UN CAPITOLO DEL LIBRO CHE COS E LO STUDIO? Studiare è un particolare tipo

Dettagli

I.I.S. VIA TIBURTO 44 - TIVOLI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

I.I.S. VIA TIBURTO 44 - TIVOLI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE I.I.S. VIA TIBURTO 44 - TIVOLI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CL ANNO SCOLASTICO 2018-2019.. DOCENTE COORDINATORE Stefania Montanari CL_II SEZIONE C n alunni Maschi7 Femmine16 Ripetenti Provenienti da

Dettagli

Si ritiene opportuno un percorso differenziato per la propria disciplina? SI NO

Si ritiene opportuno un percorso differenziato per la propria disciplina? SI NO TRACCIA COMPILAZIONE PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Docente: Materia Si ritiene opportuno un percorso differenziato per la propria disciplina? SI NO Si ritiene opportuno

Dettagli

Lettura per l apprendimento

Lettura per l apprendimento Lettura per l apprendimento Richiede otto strategie di studio: 1. Scorrere velocemente il testo (qual è lo scopo per cui mi avvicino al testo; cosa so su questo tema; cosa cerco) 2. Leggere 3. Tornare

Dettagli

Incontri di benvenuto con le matricole Corsi di laurea in ingegneria dell informazione, elettronica e informatica

Incontri di benvenuto con le matricole Corsi di laurea in ingegneria dell informazione, elettronica e informatica UNIVERSITÀ PORTE APERTE 2017-2018 Incontri di benvenuto con le matricole Corsi di laurea in ingegneria dell informazione, elettronica e informatica Proff. M. Agosti, A. Gerosa, ME. Valcher, M. Zorzi Dove

Dettagli

COSTITUZIONE IN GIOCO

COSTITUZIONE IN GIOCO Compito di realtà ALUNNI OPEN DAY CLASSI SECONDE DELLA S ALL. A COSTITUZIONE IN GIOCO Situazione problematica, inedita, vicina al reale Contribuire alla formazione del cittadino come crescita della persona,

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO N

UNITÀ DI APPRENDIMENTO N SCUOLA MEDIA STATALE VIRGILIO CREMONA UNITÀ DI APPRENDIMENTO N DATI IDENTIFICATIVI TITOLO: C è tempo per ANNO SCOLASTICO: 2005/2006 DESTINATARI: Classi prime della Scuola Media Virgilio DISCIPLINE COINVOLTE:

Dettagli

C T S Centro. Piano di formazione per i docenti di sostegno non specializzati. a.s Territoriale di Supporto T R E V I S O

C T S Centro. Piano di formazione per i docenti di sostegno non specializzati. a.s Territoriale di Supporto T R E V I S O C T S Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Piano di formazione per i docenti di sostegno non specializzati a.s. 2018-2019 Argomenti C T S Centro Territoriale di T R E V Supporto I S O La normativa

Dettagli

WG F: Didattica Universitaria e Abbandoni

WG F: Didattica Universitaria e Abbandoni Roma, 12 Maggio 2015 Gruppo di lavoro su didattica e abbandoni nasce dal punto ad essi dedicato dal DL sul fondo giovani l Scopo: preparare il progetto per le specifiche azioni PLS l Riduzione degli abbandoni

Dettagli

Presentazione del Servizio Fulvio Corno

Presentazione del Servizio Fulvio Corno Presentazione del Servizio Poli@Home 2011-10-13 Fulvio Corno fulvio.corno@polito.it Per intervenire Inserire pseudonimo Chat interattiva 2 Sommario La Formazione a Distanza al Politecnico di Torino Lezioni

Dettagli

Flipped Classroom. 12 e 26 aprile A cura di Anna Meani

Flipped Classroom. 12 e 26 aprile A cura di Anna Meani 1 Flipped Classroom 12 e 26 aprile 2016 A cura di Anna Meani 2 Gli studenti Chi sono i nostri studenti Cosa conoscono Come conoscono Nativi digitali Telefonini, tablet, PC, videogiochi,.. Wikipedia, Youtube,

Dettagli

IL METODO DI STUDIO COME SI STUDIA (VERAMENTE)?

IL METODO DI STUDIO COME SI STUDIA (VERAMENTE)? IL METODO DI STUDIO COME SI STUDIA (VERAMENTE)? PREMESSA: SAPERE PERCHÉ Sempre è fondamentale una domanda: perché si studia? È una bella domanda con la quale iniziare insieme l anno di scuola! Avremo tempo

Dettagli

TECNICHE DI MEMORIZZAZIONE

TECNICHE DI MEMORIZZAZIONE TECNICHE DI MEMORIZZAZIONE COME FUNZIONA LA MEMORIA REGISTRIAMO L INFORMAZIONE CODIFICHIAMO L INFORMAZIONE L INFORMAZIONE È TRASMESSA ALLA MEMORIA A LUNGO TERMINE QUANDO È RIELABORATA DAL CERVELLO IL CONSOLIDAMENTO

Dettagli

DOCENTI a.s. 2014/15

DOCENTI a.s. 2014/15 QUESTIONARIO AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO DOCENTI a.s. 2014/15 80% DOCENTI (70 risposte) Fra gli insegnanti c'è comunicazione efficace 70% Gli insegnanti collaborano regolarmente per programmare le attività

Dettagli

Occorre la mediazione dell adulto per cogliere le esigenze proprie ed altrui.

Occorre la mediazione dell adulto per cogliere le esigenze proprie ed altrui. COMPETENZA IMPARARE AD IMPARARE Sapersi relazionare anno scolastico 2013-14 Oh che bel castello: la trasmissione di ciò che abbiamo scoperto ai bambini piccoli Classe V Ins. Bianco Antonella Dimensioni

Dettagli

!!! CREA IL MIGLIOR ANNO DELLA TUA VITA

!!! CREA IL MIGLIOR ANNO DELLA TUA VITA ANNO DELLA Scopri come pianificare in modo intelligente, divertente ed equilibrato i tuoi obiettivi e raggiungere risultati mai ottenuti prima. Seminario con Alberta Cuoghi CREA IL MIGLIOR ANNO DELLA Durata:

Dettagli

Corso di intensivo. 2014, dalle ore alle ore , Il 10 aprile. Presentazione gratuita delle prime tecniche di apprendimento veloce

Corso di intensivo. 2014, dalle ore alle ore , Il 10 aprile. Presentazione gratuita delle prime tecniche di apprendimento veloce Corso di intensivo Il 10 aprile 2014, dalle ore 14.00 alle ore 18..00, Presentazione gratuita delle prime tecniche di apprendimento veloce L 11 e il 12 aprile 2014, dalle ore 14.00 alle ore 18.00, Corso

Dettagli

Caro studente e cara studentessa,

Caro studente e cara studentessa, Servizi DSA Caro studente e cara studentessa, poiché la legge 170/2010 riconosce le difficoltà che potresti incontrare nel tuo percorso universitario, ti garantisce un pieno diritto allo studio, quindi,

Dettagli

CHE PROBLEMA TABULAZIONE QUESTIONARIO

CHE PROBLEMA TABULAZIONE QUESTIONARIO CHE PROBLEMA TABULAZIONE QUESTIONARIO Scrivi nei cerchi le parole che ti vengono in mente se pensi alla parola problema : dati 14 alunni operazione 16 alunni domande 12 alunni risposte 12 alunni diagramma

Dettagli

TUTOR DELL APPRENDIMENTO

TUTOR DELL APPRENDIMENTO TUTOR DELL APPRENDIMENTO Hattivalab Giulia Quaglia Prima di iniziare INDICE DELLA PRESENTAZIONE Parte teorica: Gli stili cognitivi La mappa come mediatore didattico Un po di terminologia Utilità per studenti

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO RELATIVO ALLA DISCIPLINA ECONOMIA AZIENDALE A.S. 2016/2017 INDIRIZZO ECONOMICO SIA CLASSE TERZA

PERCORSO FORMATIVO RELATIVO ALLA DISCIPLINA ECONOMIA AZIENDALE A.S. 2016/2017 INDIRIZZO ECONOMICO SIA CLASSE TERZA PERCORSO FORMATIVO RELATIVO ALLA DISCIPLINA ECONOMIA AZIENDALE A.S. 2016/2017 INDIRIZZO ECONOMICO SIA CLASSE TERZA PROGRAMMAZIONE RIPASSO FATTURAZIONE ORE 10 BLOCCO TEMATICO: L AZIENDA E LA SUA ORGANIZZAZIONE

Dettagli

Metodologia di studio

Metodologia di studio Metodologia di studio Angela Gentili METODOLOGIA DI STUDIO Manuale www.booksprintedizioni.it Copyright 2019 Angela Gentili Tutti i diritti riservati Ai miei genitori Ulderico e Maria. Lo studio e in

Dettagli

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE A. Acquisire ed interpretare l informazione.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE A. Acquisire ed interpretare l informazione. SEZIONE A: Traguardi formativi FINE CLASSE TERZA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE A. Acquisire ed interpretare l informazione. B. Individuare collegamenti e relazioni; trasferire in altri contesti C. Organizzare

Dettagli

Il mio stile di apprendimento

Il mio stile di apprendimento Il mio stile di apprendimento 2009 Diffusione Scolastica Srl - Novara. Pagina fotocopiabile e scaricabile dal sito: www.scuola.com Riduzione e adattamento a cura del Prof. Walter Galli GLI STILI DI APPRENDIMENTO

Dettagli

Programmazione Collegiale delle Attività Didattiche Anno scolastico Di

Programmazione Collegiale delle Attività Didattiche Anno scolastico Di Liceo Tecnico Chimica Industriale Meccanica Elettrotecnica e Automazione Elettronica e Telecomunicazioni Informatica Istituto Tecnico Tecnologico Statale Ex -Istituto Tecnico Industriale Statale Alessandro

Dettagli

RISULTATI QUESTIONARIO SULLE VIDEOLEZIONI NEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN INGEGNERIA ELETTRONICA a.a. 2012/2013. Maurizio Zamboni

RISULTATI QUESTIONARIO SULLE VIDEOLEZIONI NEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN INGEGNERIA ELETTRONICA a.a. 2012/2013. Maurizio Zamboni RISULTATI QUESTIONARIO SULLE VIDEOLEZIONI NEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN INGEGNERIA ELETTRONICA a.a. 2012/2013 Maurizio Zamboni Il questionario e stato somministrato a tutti gli studenti del secondo

Dettagli

PRESENTAZIONE 30 SETTEMBRE 2014

PRESENTAZIONE 30 SETTEMBRE 2014 PROGETTO ORIENTAMENTO FORMATIVO A.A. 2014-2015 PRESENTAZIONE 30 SETTEMBRE 2014 Prof.ssa Anita Tabacco Vice Rettore per la Didattica Il progetto COS È Un attività formativa per la preparazione iniziale

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) DATI DELL ALUNNO/A Cognome e nome: Classe: Coordinatore: Eventuale diagnosi: Redatta da: Presso: DATI RELATIVI AL BISOGNO

Dettagli

PROGETTO "CRESCERE INSIEME CON IL MODELLO ICF" PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. 1. CONDIZIONI FISICHE (ev. Diagnosi clinica fornita alla scuola)

PROGETTO CRESCERE INSIEME CON IL MODELLO ICF PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. 1. CONDIZIONI FISICHE (ev. Diagnosi clinica fornita alla scuola) 28/03/2012 PROGETTO "CRESCERE INSIEME CON IL MODELLO ICF" Anselmi - Biancheri - Raimondo - Savina PROFILO DINAMICO FUNZIONALE 1. CONDIZIONI FISICHE (ev. Diagnosi clinica fornita alla scuola) Nata post

Dettagli

Progettazione dell attività di peer tutoring con l individuazione di alcune variabili problematiche. Simulazione di alcune situazioni ricorrenti

Progettazione dell attività di peer tutoring con l individuazione di alcune variabili problematiche. Simulazione di alcune situazioni ricorrenti Progettazione dell attività di peer tutoring con l individuazione di alcune variabili problematiche Simulazione di alcune situazioni ricorrenti Organizzativi Didattici Relazionali QUALE TUTOR su QUALE

Dettagli

Programmazione del Consiglio di Classe BIENNIO classe prima

Programmazione del Consiglio di Classe BIENNIO classe prima Programmazione del Consiglio di Classe BIENNIO classe prima ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE TITO LUCREZIO CARO - CITTADELLA (PD) PROFILO DELLA CLASSE _I_ sez. D a.s. 2008/09 Composizione della classe alunni

Dettagli

APPRENDIMENTO Acquisizione di comportamenti, abitudini, conoscenze, reazioni emotive secondo modalità diverse

APPRENDIMENTO Acquisizione di comportamenti, abitudini, conoscenze, reazioni emotive secondo modalità diverse METODO DI STUDIO A cura della Dr.ssa Eleonora Crestani Tecniche di apprendimento APPRENDIMENTO Acquisizione di comportamenti, abitudini, conoscenze, reazioni emotive secondo modalità diverse STUDIO DI

Dettagli

Istituto Statale d'istruzione Secondaria Superiore. " U. Foscolo " Teano - Sparanise. Disciplina: Economia Aziendale

Istituto Statale d'istruzione Secondaria Superiore.  U. Foscolo  Teano - Sparanise. Disciplina: Economia Aziendale Istituto Statale d'istruzione Secondaria Superiore " U. Foscolo " Teano - Sparanise Disciplina: Economia Aziendale ANNO SCOLASTICO 2017/2018 Classe prima /sez. AFM Prof. Adriano De Monaco 1 COMPOSIZIONE

Dettagli

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO V. Severino PARITARIO Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO V. Severino PARITARIO Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing ISTITUTO TECNICO ECONOMICO V. Severino PARITARIO Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing SCHEDA PROGRAMMAZIONE ATTIVITA EDUCATIVE E DIDATTICHE Consiglio classe Indirizzo Sezione Anno Scolastico

Dettagli

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO IIS SILVIO CECCATO ANNO SCOLASTICO 2017/18 INDIRIZZO CLASSE 3^ ITE SEZIONE AR - RIM DISCIPLINA RELAZIONI INTERNAZIONALI DOCENTE MARIAROSARIA NUZZI QUADRO

Dettagli

SCHEMA DI UNITA DI APPRENDIMENTO

SCHEMA DI UNITA DI APPRENDIMENTO SCHEMA DI UNITA DI APPRENDIMENTO 1 Titolo ASCOLTANDO SI IMPARA 2 Compito / prodotti finali Approfondimento delle Regioni italiane attraverso appunti individuali e rielaborazione di gruppo. Produzione di

Dettagli

CORSO PER TECNICI DELLA CAT. ESORDIENTI

CORSO PER TECNICI DELLA CAT. ESORDIENTI CORSO PER TECNICI DELLA CAT. ESORDIENTI MODELLO DI SEDUTA DI ALLENAMENTO DI COSA PARLIAMO OGGI? Organizzazione di una seduta Modello Operativo Principi di un allenamento efficace Esempio di organizzazione

Dettagli

GENITORI 8 MARZO 2012

GENITORI 8 MARZO 2012 Servizio di Psicologia Scolastica SPAZIO ASCOLTO I.C. PEZZANI CRESCERE GENITORI 8 MARZO 2012 ETIMOLOGIA DELLA PAROLA COMPITO Computare: calcolare Complere: completare I compiti a casa variano: 1. nella

Dettagli

La scheda di valutazione del tirocinio da parte dello studente: uno strumento di Classe

La scheda di valutazione del tirocinio da parte dello studente: uno strumento di Classe La scheda di valutazione del tirocinio da parte dello studente: uno strumento di Classe Il tirocinio: finalità Riveste un ruolo di primaria importanza nella formazione delle professioni sanitarie; momento

Dettagli

Caratteristiche personali: sesso F 79%

Caratteristiche personali: sesso F 79% Caratteristiche personali: sesso M 21% F 79% Hai avuto difficoltà a seguire le lezioni regolarmente 96% 4% No Si I risultati raggiunti da questo corso sono in linea con le tue aspettative % Si Si No Altro

Dettagli

Piano Educativo Individualizzato

Piano Educativo Individualizzato MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO VIA T. MOMMSEN, 20 00179 Roma Via T. Mommsen n.20 fax-tel.06 787849 tel. 06 78398074

Dettagli

PROGETTAZIONE DIDATTICA DEL DOCENTE

PROGETTAZIONE DIDATTICA DEL DOCENTE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE C. BERETTA PROGETTAZIONE DIDATTICA DEL DOCENTE SCUOLA INDIRIZZO ARTICOLAZIONE LICEO SCIENZE UMANE ANNO SCOLASTICO 2018/19 CLASSI V E DISCIPLINA MATEMATICA DOCENTI BELLERI

Dettagli

FONDAZIONE MALAVASI. Scuola secondaria di 1 grado A. MANZONI

FONDAZIONE MALAVASI. Scuola secondaria di 1 grado A. MANZONI FONDAZIONE MALAVASI Scuola secondaria di 1 grado A. MANZONI PIANO DI LAVORO E PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINA: TECNOLOGIA DOCENTE: Golinucci Valentina CLASSE 1 SEZ. A A.S.2016 /2017 1. OBIETTIVI E

Dettagli

DEFINIZIONE DI ATTIVITA E INTERVENTI

DEFINIZIONE DI ATTIVITA E INTERVENTI Gruppo: Pappalardo, Banaudi, Gatti, Schembri DEFINIZIONE DI 2. FUNZIONI CORPOREE (Es. Funzioni mentali; abilità cognitive e metacognitive come: attenzione, memoria, relazioni visuo-spazio-temporali, logica,

Dettagli

Noi siamo quello che facciamo ripetutamente, perciò l eccelenza non è un evento, è un abitudine. Aristotele

Noi siamo quello che facciamo ripetutamente, perciò l eccelenza non è un evento, è un abitudine. Aristotele Metodo Noi siamo quello che facciamo ripetutamente, perciò l eccelenza non è un evento, è un abitudine. Aristotele Selezioniamo e prepariamo i nostri allievi affinché raggiungano il massimo grado di

Dettagli

PIANO DI LAVORO A.S. 2015/16

PIANO DI LAVORO A.S. 2015/16 Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO A.S. 2015/16

Dettagli

PROGETTO FORMATIVO INDIVIDUALE BIENNIO ANNI SCOLASTICI

PROGETTO FORMATIVO INDIVIDUALE BIENNIO ANNI SCOLASTICI Reg. N. Quadro 1: Dati generali e anagrafici PROGETTO FORMATIVO INDIVIDUALE BIENNIO ANNI SCOLASTICI 2018 2020 Cognome e Nome: Scuola di provenienza (solo per i nuovi iscritti) Eventuale segnalazione /certificazione

Dettagli

Fondazione dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania. Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania

Fondazione dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania. Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania Corso della durata di 12 ore Verranno rilasciati n 12 Crediti Formativi Professionali (CFP) INTRODUZIONE: Il corso è strutturato in un modulo di 12 ore (3 lezioni da 4h/cad) compreso il Test finale di

Dettagli

Sintesi narrativa. Scuola : 1 C.D. di Giugliano in Campania. Docente: Luisa Abbate. Classe: II A a.s

Sintesi narrativa. Scuola : 1 C.D. di Giugliano in Campania. Docente: Luisa Abbate. Classe: II A a.s Sintesi narrativa Scuola : 1 C.D. di Giugliano in Campania Docente: Luisa Abbate Classe: II A a.s. 2016-17 Nella mia classe, così come in altre classi del nostro circolo, si adotta il metodo dello Spaced

Dettagli

FONDAZIONE MALAVASI. Scuola secondaria di 1 grado A. MANZONI

FONDAZIONE MALAVASI. Scuola secondaria di 1 grado A. MANZONI FONDAZIONE MALAVASI Scuola secondaria di 1 grado A. MANZONI PIANO DI LAVORO E PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINA: TECNOLOGIA DOCENTE: Golinucci Valentina CLASSE 2 SEZ. A A.S.2016 /2017 1. OBIETTIVI E

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE C. BERETTA

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE C. BERETTA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE C. BERETTA PROGETTAZIONE DIDATTICA DI DIPARTIMENTO SCUOLA INDIRIZZO ARTICOLAZIONE LICEO ANNO SCOLASTICO 2018/19 CLASSI V G SCIENZE UMANE opzione ECONOMICO- SOCIALE DISCIPLINA

Dettagli

DIPARTIMENTO DI LETTERE ANNO SCOLASTICO MATERIA: SCIENZE UMANE ORE ANNUALI: 132 CLASSE: PRIMA INDIRIZZO: IPSS

DIPARTIMENTO DI LETTERE ANNO SCOLASTICO MATERIA: SCIENZE UMANE ORE ANNUALI: 132 CLASSE: PRIMA INDIRIZZO: IPSS DIPARTIMENTO DI LETTERE ANNO SCOLASTICO 2016-2017 MATERIA: SCIENZE UMANE ORE ANNUALI: 132 CLASSE: PRIMA INDIRIZZO: IPSS PROGETTO DIDATTICO DELLA DISCIPLINA In relazione a quanto richiesto dal Piano dell

Dettagli

Prima della lezione: a casa

Prima della lezione: a casa Prima della lezione: a casa Definire gli obiettivi in termini di abilità scolastiche e sociali. Ogni lezione ha obiettivi connessi alle abilità sia scolastiche che interpersonali e di interazioni nel piccolo

Dettagli

Lo STUDIO, questo sconosciuto!

Lo STUDIO, questo sconosciuto! Lo STUDIO, questo sconosciuto! 1.A. che cosa penso della GEOGRAFIA Evidenzia due risposte fra le seguenti, poi scrivi la tua motivazione. Geografia è interessante è noiosa aiuta a capire il mondo è difficile

Dettagli

Matematica Corso Base a.a INTRODUZIONE LEZIONE I Federica Ricca

Matematica Corso Base a.a INTRODUZIONE LEZIONE I Federica Ricca Matematica Corso Base a.a. 2019-2020 INTRODUZIONE LEZIONE I Federica Ricca Informazioni generali Introduzione: informazioni generali INSEGNAMENTO DOCENTE MATEMATICA CORSO BASE (Scienze Aziendali E-M) Prof.ssa

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE ANNO SCOLASTICO.. DISCIPLINA.. DOCENTE CLASSE SEZIONE N ORE SETTIMANALI NELLA CLASSE N alunni Maschi Femmine a. Analisi della situazione di partenza Situazione

Dettagli

Giochi di parole. Percorsi estivi di lingua italiana per alunni ed alunne non italofoni Estate 2012

Giochi di parole. Percorsi estivi di lingua italiana per alunni ed alunne non italofoni Estate 2012 Giochi di parole Percorsi estivi di lingua italiana per alunni ed alunne non italofoni Estate 2012 Il contesto Il progetto Giochi di parole si rivolge agli alunni non italofoni delle scuole del Comune

Dettagli

Non c è una risposta in assoluto!! Ma avete degli alleati dalla vostra parte per ridurre i tempi! 2 QUANTO STUDIARE?

Non c è una risposta in assoluto!! Ma avete degli alleati dalla vostra parte per ridurre i tempi! 2 QUANTO STUDIARE? 2 QUANTO STUDIARE? Non c è una risposta in assoluto!! Ma avete degli alleati dalla vostra parte per ridurre i tempi! Motivazione (visto che ti sei iscritto al classico ) Concentrazione (dipende da te )

Dettagli

Individuare le tracce. Usare le tracce come fonti per ricavare informazioni e ricostruire il proprio passato.

Individuare le tracce. Usare le tracce come fonti per ricavare informazioni e ricostruire il proprio passato. INSEGNANTE/I....Scuola..classe 1^ PROGRAMMAZIONE ANNUALE DISCIPLINA: STORIA NUCLEO FONDANTE COMPETENZE OBIETTIVI METODOLOGA E ATTIVITA Uso delle fonti Organizzazione delle informazioni L alunno riconosce

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO RELATIVO ALLA DISCIPLINA ECONOMIA AZIENDALE A.S. 2018/2019 INDIRIZZO ECONOMICO SIA CLASSE TERZA

PERCORSO FORMATIVO RELATIVO ALLA DISCIPLINA ECONOMIA AZIENDALE A.S. 2018/2019 INDIRIZZO ECONOMICO SIA CLASSE TERZA PERCORSO FORMATIVO RELATIVO ALLA DISCIPLINA ECONOMIA AZIENDALE A.S. 2018/2019 INDIRIZZO ECONOMICO SIA CLASSE TERZA PROGRAMMAZIONE RIPASSO FATTURAZIONE ORE 10 BLOCCO TEMATICO: L AZIENDA E LA SUA ORGANIZZAZIONE

Dettagli

Corso di Laurea Ingegneria Civile

Corso di Laurea Ingegneria Civile Corso di Laurea Ingegneria Civile Presentazione del corso di Fondamenti di Informatica Dm. 270 6 cfu Carla Limongelli Marzo 2009 1 Benvenuti!!! 2 Docenti del corso Prof. Carla Limongelli limongel@dia.uniroma3.it

Dettagli

Modulo. PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE Scuola Secondaria di Primo Grado

Modulo. PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE Scuola Secondaria di Primo Grado 1 di 5 AREA Tecnoligica MATERIE COINVOLTE DOCENTI Tecnologia Manuela Sora RIFERIMENTO AI DOCUMENTI NAZIONALI E DI ISTITUTO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L alunno: - organizza il proprio apprendimento

Dettagli

DOTT.SSA ISABELLA BELLAGAMBA PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA

DOTT.SSA ISABELLA BELLAGAMBA PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA IL METODO DI STUDIO PER LE CONDIZIONI DI DSA Il primo strumento compensativo DOTT.SSA ISABELLA BELLAGAMBA PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA ISABELLABELLAGAMBA@LIBERO.IT COSA SI INTENDE PER METODO? Strategie e modalitàche

Dettagli

UNITA DI APPRENDIMENTO 1

UNITA DI APPRENDIMENTO 1 UNITA DI APPRENDIMENTO 1 Denominazione Prodotti Competenze mirate Comuni/cittadinanza LA COSTITUZIONE Cartelloni con: la Costituzione della classe prodotta dagli alunni, storia dell Inno di Mameli e della

Dettagli

PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D

PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia

Dettagli

Studio del caso di una alunna con ritardo cognitivo lieve. Scuola Secondaria di II grado

Studio del caso di una alunna con ritardo cognitivo lieve. Scuola Secondaria di II grado Studio del caso di una alunna con ritardo cognitivo lieve Scuola Secondaria di II grado Laboratorio neo-immessi in ruolo 2015/2016 Daniele Leporatti Marini Caterina Anna Lisa giuntini Drogo Teresa Rosa

Dettagli

PROGRAMMARE PER COMPETENZE: ELABORARE COMPITI DI REALTA. Maurizio Muraglia DeA Formazione Maglie, 10 marzo 2017

PROGRAMMARE PER COMPETENZE: ELABORARE COMPITI DI REALTA. Maurizio Muraglia DeA Formazione Maglie, 10 marzo 2017 PROGRAMMARE PER COMPETENZE: ELABORARE COMPITI DI REALTA Maurizio Muraglia DeA Formazione Maglie, 10 marzo 2017 LESSICO PROFESSIONALE INDISPENSABILE: PAROLE A RITROSO 1. COMPITI DI REALTA (OGGETTI) 2. COMPETENZE

Dettagli