Dal sito di YAHOO.Finanza, del 17 gennaio 2012

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1 Dal sito di YAHOO.Finanza, del 17 gennaio 2012 Mps, Deutsche Bank vede aumento di capitale da 2 miliardi di euro (Milano Finanza), 17 gennaio Le Banche proseguono bene la seduta a Piazza Affari con Unicredit che avanza più di tutti del 4,23% a 3,05 euro (+10,47% a 1,90 euro i diritti legati all aumento di capitale) seguita a ruota da Intesa Sanpaolo (+2,23% a 1,284 euro) e dal Banco Popolare (+1,86% a 0,9295 euro). Stenta, invece, Monte dei Paschi (+0,89% a 0,215 euro) con Deutsche Bank che ha ridotto la raccomandazione da buy a hold e il target price, più che dimezzato da 0,7 a 0,3 euro per il potenziale fabbisogno di capitale della banca senese in base alle regole dell'eba. Del deficit di capitale da 3,3 miliardi di euro, 2,3 miliardi devono essere coperti con la gestione degli asset ponderati per il rischio, le cessioni e la conservazione degli utili e un miliardo di euro con la conversione o ristrutturazione del Fresh, ma gli analisti di D. B. credono che queste mosse per alzare il capitale o saranno molto costose in termini di sforzi manageriali e impatto sul conto economico o saranno difficili da applicare entro giugno Allo stesso tempo, notano gli esperti, l'impossibilità per la Fondazione di contribuire a un eventuale aumento di capitale e le attuali condizioni di mercato possono prevedere il coinvolgimento di attori del settore non privato, come una partecipazione della Cassa Depositi e Prestiti. Fatte queste premesse, Deutsche Bank incorpora nella sua valutazione un aumento di capitale da 2 miliardi di euro. Senza questa nuova ipotesi, il target price di Mps sarebbe rimasto a 0,58 euro. Oltre alla diluizione sugli utili della Banca, gli esperti ritengono che l'incertezza riguardo al capitale della Banca continuerà ad aggiungere volatilità al prezzo delle azioni in Borsa. Chiaramente, visto che le decisioni sul capitale di Mps sono solo legate ai requisiti dell EBA, un miglioramento su tale fronte (rimozione o semplicemente un ritardo) potrebbe fungere da supporto per la performance del titolo. Vale la pena menzionare che il neo A. D., Fabrizio Viola, e il Presidente, Giuseppe Mussari, che terminerà il suo mandato ad aprile 2012, hanno confermato la loro intenzione di presentare alla Banca d'italia un Piano che non prevede alcun aumento di capitale per la copertura del deficit (20 gennaio 2012). Infatti, il management di Mps si propone di lavorare sull'ottimizzazione dei RWA, sulla vendita degli asset immobiliari, su una trattenuta degli utili (per esempio la cancellazione del dividendo nel 2012, non solo nel 2011 come Deutsche Bank ha già incorporato nelle sue stime), sulla partnership nel credito al consumo. Tuttavia, dopo l'attuazione di queste azioni, "a Mps mancheranno ancora circa 850 milioni di euro per soddisfare pienamente i requisiti dell EBA", calcola Deutsche Bank secondo cui l'istituto senese potrebbe emettere CoCo bond (Convertible Contingent bond, obbligazioni che possono essere trasformate in azioni dalla Banca emittente nel caso in cui questa dovesse scendere al di sotto dei requisiti patrimoniali prefissati, andando quindi a trasformare i suoi debiti in capitale, ndr), ma ancora sarebbe necessario il coinvolgimento di investitori esterni. Pertanto, considerando la natura delle mosse e il difficile contesto di mercato, "preferiamo avere una visione più prudente sul titolo per ora", concludono a Deutsche Bank. RBoS vende Divisione a Sumitomo Mitsui Banking (Finanza.com), 17 gennaio Royal Bank of Scotland ha annunciato di avere raggiunto un Accordo per la cessione di RBoS Aviation Capital a Sumitomo Mitsui Banking Corporation. Il valore dell'operazione è pari a circa 7,3 miliardi di dollari e il closing dell'acquisizione è atteso entro la fine del terzo trimestre Il Gruppo nipponico, si legge in una nota, agisce per conto di un Consorzio che comprende Sumitomo Mitsui Financial Group e Sumitomo Corporation.

2 RBoS Aviation Capital, fondata nel 2001, è la divisione del Gruppo RBoS attiva nel settore dei Leasing di aerei e ha il quartier generale a Dublino. Inflazione: Bankitalia, al 3,1% nel 2012, al 2,4% nel 2013 (Adnkronos) Roma, 17 gennaio L'inflazione sale al 3,1% quest'anno, per poi diminuire al 2,4% nel E' la stima di Bankitalia che evidenzia come sulla dinamica dei prezzi incide il rallentamento dell'attività economica nonchè gli aumenti dell'iva e delle accise già attuati e quelli previsti per la fine Bankitalia: Banche, in atto stretta sul credito (Agi) Roma, 17 gennaio "Le tensioni sul mercato dei titoli di Stato italiani hanno inciso negativamente sulla capacità di raccolta delle Banche" e "vi sono indicazioni che tali difficoltà si siano ripercosse sulle condizioni di offerta di credito all'economia". La stima è contenuta nel Bollettino economico della Banca d'italia secondo cui "in prospettiva" le difficoltà del credito "potrebbero essere attenuate dall'ampio ricorso alle nuove operazioni di rifinanziamento presso l'eurosistema". Tuttavia, avverte anche Via Nazionale, "le condizioni di offerta potrebbero risentire negativamente del deterioramento della qualità del credito". Positivo il giudizio sullo stato di patrimonializzazione degli Istituti: "La dotazione patrimoniale delle Banche italiane", si legge nel documento, "si è ulteriormente rafforzata". Bankitalia: essenziali nuovo Patto UE e rafforzamento Fondo Salva Stati (Asca) Roma, 17 gennaio Politiche ambiziose per ripristinare la fiducia e garantire la normalizzazione delle condizioni di mercato sono indispensabili anche a livello europeo. E' quanto indica la Banca d'italia nel Bollettino economico sottolineando che ''è essenziale mettere in atto tutti gli elementi delle nuove regole di governo economico dell'unione Europea approvate di recente. Nel contempo, è importante che sia reso rapidamente operativo il rafforzamento degli strumenti europei per la stabilità finanziaria, quali l'efsf e l'esm, aumentandone l'efficacia e sfruttandone tempestivamente le potenzialità''. Citigroup, utile -11% e ricavi in calo nel IV trimestre 2011 (LaPresse/AP) New York, 17 gennaio Utile in calo dell'11% per Citigroup nell'ultimo trimestre del La Banca d'affari statunitense ha comunicato un profitto pari a 1,2 miliardi di dollari, o 38 centesimi per azione, e ricavi per 17,2 miliardi. I risultati sono inferiori alle attese degli analisti intervistati da FactSet, che avevano previsto un utile a 54 centesimi per azione. Nel quarto trimestre dell'anno precedente Citigroup aveva realizzato un profitto pari a 1,3 miliardi di dollari su un fatturato di 18,4 miliardi. Sui risultati del periodo ottobre-dicembre 2011 pesano anche il calo registrato nell'investment Banking e una diminuzione del patrimonio. Nel premarket le azioni di Citi sono in calo del 2,5% a 29,98 dollari. Dal sito di YAHOO.Finanza, del 18 gennaio 2012 Contratto bancario allo sprint finale (Milano Finanza), 18 gennaio La matassa è quasi sciolta e i bancari italiani avranno presto il nuovo Contratto Nazionale di Lavoro.

3 Nella tarda serata, ABI e Sindacati erano ancora al lavoro per giungere alla firma definitiva. Salvo sorprese, quest ultima arriverà nella notte o nella mattinata di domani, anche se sarebbe già stata raggiunta un intesa sostanziale. Per prudenza, o forse per scaramanzia, Lando Sileoni, segretario generale della Fabi, ha cercato di frenare le fughe incontrollate di notizie: «Finché non viene condiviso fra ABI e Sindacati il testo del nuovo Contratto, non esiste alcun Accordo. Non abbiamo ancora sottoscritto nulla; altre versioni sono figlie della fantasia di qualche buontempone», ha concluso Sileoni. Insomma, non ci sono ancora i crismi dell ufficialità, ma la meta è davvero molto vicina. Liberalizzazioni: bozza, tariffe RC auto più basse con la scatola nera (Asca) Roma, 18 gennaio Sconti sulle tariffe RC auto per i clienti che installano ''la scatola nera'' sul proprio veicolo e gli agenti assicurativi dovranno presentare condizioni e tariffe di almeno tre diverse Compagnie assicurative. E' quanto prevede la bozza sulle liberalizzazioni che interviene sul settore assicurativo e in particolare sul ramo dell'rc auto. La novità principale è la possibilità di installare, con il consenso dell'assicurato, meccanismi elettronici (come la scatola nera) che registrano l'attività del veicolo. L'installazione della scatola nera è a carico della Compagnia assicurativa. Inoltre gli agenti plurimandatari sono tenuti, prima della sottoscrizione del contratto, a informare il cliente, in modo corretto, trasparente ed esaustivo, sulla tariffa e sulle altre condizioni contrattuali proposte da almeno tre diverse Compagnie assicurative non appartenenti a medesimi Gruppi, anche avvalendosi delle informazioni obbligatoriamente pubblicate dalle imprese di Assicurazione sui propri siti internet. Il contratto stipulato senza la dichiarazione del cliente di aver ricevuto le informazioni è affetto da nullità rilevabile solo a favore dell'assicurato. Il mancato adempimento comporta l'irrogazione da parte dell'isvap a carico della Compagnia che ha conferito il mandato all'agente in una misura non inferiore a euro e non superiore a euro Liberalizzazioni: bozza, per mutui almeno 2 preventivi Assicurazione (Asca) Roma, 18 gennaio ''Le Banche, gli Istituti di credito e gli intermediari finanziari se condizionano l'erogazione del mutuo alla stipula di un contratto di Assicurazione sulla vita sono tenuti a sottoporre al cliente almeno due preventivi di due differenti Gruppi assicurativi''. E' quanto prevede l'articolo 34 della bozza del D. L. 'Liberalizzazioni', che sarà esaminato dal Consiglio dei Ministri di venerdì 20 gennaio. Liberalizzazioni: bozza, per professionisti obbligo del preventivo (Asca) Roma, 18 gennaio Tutti i professionisti devono concordare in forma scritta con il cliente il preventivo per la prestazione richiesta. E' quanto prevede l'articolo 11 della bozza del D. L. 'Liberalizzazioni' che sarà esaminata dal Consiglio dei Ministri di venerdì 20 gennaio. ''La redazione del preventivo - si legge nella bozza - è un obbligo deontologico e l'inottemperanza costituisce illecito disciplinare. Nell'atto di determinazione del preventivo il professionista indica l'esistenza di una copertura assicurativa, se stipulata, per i danni provocati nell'esercizio dell'attività professionale, la sua durata e il suo massimale''. L'articolo ''non si applica all'esercizio delle professioni reso nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale o in rapporto di convenzione con lo stesso''. Milleproroghe: Lavoratori precoci in pensione senza penalità (Adnkronos) Roma, 18 gennaio

4 Nessuna penalità, per i Lavoratori precoci che andranno in pensione. Lo prevede un emendamento al Decreto Legge Milleproroghe, presentato dai relatori Gianclaudio Bressa (Pd) e Gioacchino Alfano (Pdl) nelle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera. I Lavoratori che decideranno di andare in pensione prima di aver compiuto 62 anni, ma con 42 anni e un mese di contributi (41 e un mese per le donne), potranno quindi lasciare il lavoro senza dover rinunciare a parte dell'assegno. La riduzione della percentuale di retribuzione, si legge nel provvedimento, ''non trova applicazione qualora l'anzianità contributiva ivi prevista derivi da prestazione effettiva di lavoro, includendo i periodi di astensione obbligatoria per maternità e per l'assolvimento degli obblighi di leva''. Nel conteggio degli anni di contributi, quindi, non saranno valutati gli anni di Università riscattati. Unicredit, Fondazioni manterranno ruolo strategico - Ghizzoni (Reuters), 18 gennaio di Gianluca Semeraro Le Fondazioni azioniste di Unicredit manterranno il ruolo fondamentale e strategico che hanno avuto finora anche dopo l'aumento di capitale della Banca e nonostante la possibile diluizione della loro quota dovuta all'operazione. Lo ha detto l'a. D. Federico Ghizzoni a margine di un evento a Milano ribadendo la propria fiducia nel fatto che l'operazione si concluda positivamente. "Le Fondazioni manterranno il ruolo fondamentale che hanno sempre avuto. La quota la vedremo alla fine ma il loro ruolo strategico non cambia", ha detto Ghizzoni. La diluizione della quota complessiva detenuta dalle fondazioni è pressoché certa se si tiene conto che sia Fondazione Cariverona sia Manodori hanno già comunicato che sottoscriveranno parzialmente l'aumento scendendo post aumento rispettivamente al 3,5% e allo 0,5% circa. Questo a fronte dell'annuncio, arrivato ieri, da parte di Aabar, Fondo di Abu Dhabi, che con l'aumento salirà fino al 6,5% dal 4,99. Quale sarà il peso complessivo degli azionisti esteri post aumento dipenderà dalle decisioni che prenderà Libyan Investment Authority (LIA), oggi detentore del 2,5%. Secondo alcuni quotidiani Aabar avrebbe acquistato i diritti proprio dalla società libica, circostanza che però non trova riscontri. Aabar - spiegano infatti fonti vicine alla situazione - ha acquistato sul mercato i diritti necessari per incrementare la quota. Central Bank of Libya manterrà invece invariata la sua quota, del 4,9%, anche post aumento. Sullo sfondo l'ingresso di nuovi soci, dato ormai per scontato anche per la taglia extra large dell'operazione, pari a 7,5 miliardi di euro, la più grande in Italia e una delle maggiori in Europa degli ultimi anni. A questo proposito Ghizzoni non ha commentato. "Non posso commentare - ha detto - finchè il processo non è concluso, rimango fiducioso sul fatto che tutto si chiuda positivamente ma non posso fare commenti specifici". Quale sarà la composizione della mappa azionaria di UniCredit post aumento avrà un suo peso anche sulla governance dell'istituto visto che l'intero CdA, vertici compresi, scade con la prossima Assemblea di bilancio in primavera. Ieri Ghizzoni ha incassato la fiducia del Presidente di Aabar, Khadem Al Qubaisi, che ha confermato il proprio sostegno al Management. Per contro sembra essere finito nel mirino di alcune Fondazioni dopo la partenza choc dell'aumento di capitale il 9 gennaio con il calo del titolo del 13% e dei diritti di oltre il 65%. Calo che seguiva a una settimana in cui il titolo, successivamente all'annuncio del prezzo di sottoscrizione, aveva già perso circa il 40%. Oggi il titolo ha chiuso in calo dell'1,2% a 2,976 euro, tirando il fiato dopo il galoppo delle ultime sedute. Rispetto al minimo del 9 gennaio ha però recuperato oltre il 35%. I diritti hanno perso lo 0,36% a 1,925 euro. Resta più conveniente acquistare azioni tramite i diritti piuttosto che direttamente sul mercato.

5 BPER: Norges Bank entra con il 2,003% (Finanza.com), 18 gennaio Norges Bank entra nel capitale sociale di Banca Popolare dell'emilia Romagna con la quota del 2,003%, detenuta in diretta proprietà. Lo comunica la Consob attraverso il suo sito web, nella sezione dedicata alle partecipazioni rilevanti delle società quotate, che riporta come data dell operazione lo scorso 13 gennaio. UBI: Zanetti, possibili svalutazioni in quarto trimestre (Adnkronos) Milano, 18 gennaio "Potrebbe essere" che UBI Banca debba procedere alla svalutazione di attivi immateriali nel quarto trimestre 2011, dice il Presidente del CdG Emilio Zanetti. Bpm: Annunziata, comunicazione Bankitalia? E problema degli amici (Asca) Milano, 18 gennaio ''Quella comunicazione non è rivolta alla Banca, l'hanno ricevuta gli amici e spetta a loro riscontrare quella comunicazione''. Così Filippo Annunziata, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Bpm, interviene sulle preoccupazioni espresse da Bankitalia per la presunta esistenza di un patto parasociale occulto all'interno della cosiddetta lista degli amici di Bpm. ''Non è indirizzata alla Banca - ha ribadito Annunziata a margine del Comitato Esecutivo ABI - ne siamo a conoscenza, ma l'istituto non ha ricevuto nessuna comunicazione''. Secondo Annunziata, è questo l'esempio di ''vicende che stanno venendo a maturazione'', anche se non ci saranno conseguenze per la Banca: ''Non credo proprio''. Quanto alla posizione del Direttore Generale Enzo Chiesa, Annunziata ha ribadito che per il momento resterà al suo posto: ''La squadra è questa almeno per ora. Siamo molto contenti di quello che abbiamo fatto'' Banche austriache esposte verso Polonia e Ungheria (Bluerating), 18 gennaio Secondo quanto riporta la stampa austriaca le Banche di Vienna erano esposte per 18,1 miliardi di euro verso il debito sovrano di altri Paesi europei a fine ottobre. La maggior parte dei titoli di stato sarebbero polacchi (2,84 miliardi di euro circa), ungheresi (2,82 miliardi), tedeschi (2,30 miliardi) e italiani, mentre l'esposizione al debito greco (736 milioni), spagnolo (450 milioni) e irlandese sarebbe ormai minima. I due Istituti più esposti erano Erste Bank e Bank Austria (Gruppo UniCredit). Pensioni: domani incontro Inps - Sindacati (Asca) Roma,18 gennaio Si terrà domani alle ore 15 presso la sede nazionale dell'inps a Roma un incontro tra le Organizzazioni Sindacali dei pensionati Fnp-Cisl, Spi-Cgil e Uilp e il Direttore Generale dell'istituto. Lo si legge in una nota dello Spi-Cgil. Tanti i temi che saranno affrontati, a cominciare da quello che riguarda la norma contenuta nell'ultima manovra del Governo che obbliga tutti quelli che ricevono una pensione superiore ai euro ad aprire un conto corrente sul quale farsela accreditare. Si discuterà, inoltre, del problema degli indebiti e delle dichiarazioni Isee.

6 ''All'incontro - conclude la nota - i Sindacati si presenteranno in modo unitario e con una posizione comune per chiedere all'istituto di ridefinire un sistema di relazioni e per costruire con esso un rapporto costante per affrontare una ad una le tante questioni che riguardano i pensionati italiani''. Regno Unito, disoccupazione novembre a 8,4%, livello peggiore da 1995 (LaPresse/AP) Londra, 18/ gennaio Il tasso di disoccupazione nel Regno Unito è salito all'8,4% a novembre, il livello più alto dal Nel mese precedente il dato si era fermato all'8,3%. Secondo l'ufficio Nazionale di Statistica, tra il settembre e novembre 2011 erano 2,7 milioni le persone senza lavoro nel Paese, risultato peggiore dal La disoccupazione nel Regno Unito sta aumentando a causa del rallentamento dell'economia per la crisi del debito nell'eurozona e poiché il Governo continua con il suo programma di riduzione del deficit. L'Ufficio Statistico ha inoltre rilevato che la crescita nei salari resta relativamente tiepida, poiché la forte disoccupazione tiene fermi gli stipendi. Dal sito di YAHOO.Finanza, del 19 gennaio 2012 Madrid offre il bis: richieste elevate e rendimenti in calo per i Bonos (Bluerating), 19 gennaio Ottimo risultato anche dall'asta di titoli di stato a medio-lungo termine spagnoli (scadenze 2016, 2019 e 2022). Sono infatti stati oggi collocati 6,609 miliardi di euro di titoli contro un target iniziale di 3,5-4,5 miliardi, con un rendimento medio lordo che sul decennale è sceso al 5,50% dal precedente 5,54% nonostante il taglio del rating sovrano deciso venerdì scorso da Standard & Poor's e una domanda discreta, pari a 2,2 volte l'offerta. Gb: Cameron all'attacco di bonus Banche, sono fuori controllo (Adnkronos) Roma, 19 gennaio I pagamenti dei bonus nei servizi finanziari negli ultimi anni "sono finiti fuori controllo". A sferrare l'attacco contro i maxi-premi ai manager della City è il Premier britannico David Cameron, sollecitando le Banche a rivedere la politica in materia. "Dovrebbe esserci un funzionamento del mercato appropriato, in modo da premiare il talento" ha detto, osservando che "questo comporterà inevitabilmente che alcune persone guadagnino molto". Ma, ha aggiunto, "il mondo di oggi è molto diverso da quello di alcuni anni fa dove la cultura dei bonus, in particolare nella City, è finita fuori controllo. Come ha ricordato questa settimana il Banchiere Centrale Britannico Mervin King bonus eccessivi riducono la capacità di prestito alle piccole imprese", ha sottolineato Cameron, annunciando che il Governo presenterà questa settimana delle proposte per limitare i premi stellari ai vertici degli Istituti finanziari. Crisi: Draghi, risorse FMI non sono solo per Europa (Agi) ( Roma, 19 gennaio Il Presidente della BCE, Mario Draghi, assicura che l'europa e altri Paesi ""stanno cercando di aumentare le risorse a disposizione del Fondo Monetario Internazionale. Il problema - aggiunge Draghi da Abu Dhabi - delle risorse del FMI è che non sono destinate solo all'europa". Crisi: Draghi, Europa deve creare la sua Agenzia di i Rating (Agi) Roma, 19 gennaio Dobbiamo creare una nostra agenzia di rating".

7 Lo ha detto il Presidente della BCE, Mario Draghi riferendosi all'europa. Draghi da Abu Dhabi ha poi aggiunto che "i regolatori e i partecipanti al mercato devono imparare a vivere senza rating". Crisi: Bombassei, Governo sta provvedendo ad accorciare tempi pagamento Stato (Adnkronos) Trieste, 19 gennaio Commentando i diversi suicidi di imprenditori del Nordest senza liquidità a causa dei ritardi dei pagamenti da parte dello Stato, il Vice Presidente di Confindustria, Alberto Bombassei, parlando a Trieste ha detto: "Credo che il Governo, che si rende conto di queste necessità, stia provvedendo per cercare almeno dalla parte pubblica di accorciare i tempi di pagamento. I sistemi di pagamento - ha aggiunto - dovrebbero essere fatti molto più brevi", tanto più, ha spiegato, a causa delle difficoltà ad accedere al credito da parte di tante piccole imprese. Di conseguenza, ha confermato Bombassei, "tante aziende sono in difficoltà non per mancanza di lavoro, ma per mancanza di benzina. Nell'incontro della settimana scorsa con il Ministro, abbiamo anche sollevato l'aspetto del credito", ha confermato Bombassei, che ha puntualizzato che i ritardi nei pagamenti sono in contraddizione con le indicazioni europee. Conti Pubblici: Giovannini, Istat farà previsioni su finanza pubblica (Adnkronos) Roma, 19 gennaio L'Istat farà previsioni macroeconomiche sulla finanza pubblica italiana, "la prima sarà tra aprile e maggio forse in occasione del rapporto annuale o in concomitanza della discussione sul DEF". Lo ha annunciato il Presidente dell'istat Enrico Giovannini durante la conferenza stampa spiegando l'istat ha accorpato le funzioni dell'sae. Sarà "un compito delicato - ha ammesso il Presidente - in quanto l'istat non ha ancora autonomia finanziaria". L'Istat inizia così quest'anno ''un anno turbolento, come dire non ci facciamo mancare niente'' ha detto nel corso della conferenza per presentare l'attività dell'istituto e il nuovo rapporto 2012 'Noi Italia -100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo'. Quanto a un possibile conflitto di interessi all'interno dell'istat tra chi fa previsioni e chi organizza i dati Giovannini ha garantito che nella riorganizzazione dell'istituto si è provveduto a "una divisione totale tra chi elabora dati e chi fa previsioni". Crisi: Marcegaglia, insopportabile (Adnkronos) Aosta, 19 gennaio atteggiamento della Germania ''L'atteggiamento della Germania è insopportabile dopo gli sforzi fatti dall'italia. Ci sono resistenze che vanno superate in una situazione così grave''. E' quanto ha dichiarato oggi il Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia intervenendo a un convegno organizzato ad Aosta dagli industriali valdostani. ''A livello europeo è necessario nell'immediato andare verso un maggiore coordinamento - ha aggiunto - così come va potenziato il Fondo Salva Stati per aiutare Paesi come il nostro a uscire dalla crisi. Chi specula deve capire che ci sono strumenti per contrastarli''. Liberalizzazioni: Maroni, su acqua Governo non vada contro volontà popolo (Adnkronos) Milano, 19 gennaio Il Governo Monti non deve andare contro l'esito del Referendum sull'acqua nel pacchetto sulle liberalizzazioni.

8 Lo ha detto Roberto Maroni, parlamentare della Lega Nord, a margine di un Salone alla Fiera di Milano. ''Io - ha spiegato l'ex ministro dell'interno - ho votato per il Referendum sull'acqua pubblica. Non credo che il Governo e il Parlamento possano disattendere una volontà popolare espressa in modo così plateale. Non sarebbe una liberalizzazione. Lì non c'è margine''. Liberalizzazioni, consumatori: da pacchetto una '14esima' per italiani (LaPresse) Roma, 19 gennaio Il Governo adotti le misure di liberalizzazione "senza ripensamenti né compromessi, senza cedere alle pressioni e ai ricatti delle corporazioni e delle lobby, come potrebbe accadere secondo alcune ipotesi per farmaci e carburanti". E' quanto chiedono all'esecutivo Monti in una nota congiunta Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e Movimento Consumatori. Secondo le Associazioni il risparmio generato per le famiglie, una volta che l'intero pacchetto di liberalizzazioni sarà a regime, corrisponderà a una mensilità media di stipendio, "una nuova '14esima' per gli italiani che potranno così tornare a respirare, mentre l'economia italiana potrà avviare quel processo di crescita da tempo atteso e rimasto solo sulla carta". Le Associazioni stimano una riduzione dei prezzi al consumo dei beni di prima necessità pari al 7%, un calo dei prezzi dei beni di consumo delle famiglie pari all'8%, la riduzione del 15% dei costi dei servizi finanziari, assicurativi, energetici e di trasporti, diminuzione del 5% dei costi delle tariffe professionali. La Guardia di Finanza negli uffici di S&P s (Trend.online), 19 gennaio di Pierpaolo Molinengo Standard & Poor's è al centro di una serie di verifiche che starebbe effettuando la Guardia di Finanza nei suoi uffici di Milano. La Procura di Trani indaga da tempo sull'operato delle agenzie di rating e, in particolare, sull'attività di Standard & Poor's e Moody's ritenendo che vi sia in atto una speculazione sui mercati e sui titoli di Stato. Da quello che ricostruisce l'agi l'inchiesta sarebbe "stata estesa anche agli ultimi declassamenti diffusi dall'agenzia di rating venerdì scorso. Negli uffici milanesi della società sono stati acquisiti documenti e sentite persone informate sui fatti. Nella sede, insieme ad una decina di agenti della Guardia di Finanza, anche il Pm titolare dell'indagine". Secondo quanto ricostruisce Il Sole 24 Ore "tre analisti di S&P sono accusati, oltre che di «manipolazione del mercato», anche di «abuso di informazioni privilegiate» per aver «elaborato e diffuso», nei mesi di «maggio, giugno e luglio anche a mercati aperti - notizie non corrette (dunque false anche in parte), comunque esagerate e tendenziose sulla tenuta del sistema economico-finanziario e bancario italiano»". Federconsumatori riferisce: "Si apprende che la Magistratura di Trani ha iscritto 3 analisti con funzioni apicali di S&P, 1 di Moody s ed altri 3 responsabili legali per l Italia delle predette agenzie nel registro degli indagati per aver manipolato il mercato con giudizi falsi in parte, infondati o comunque imprudenti, nonché di abuso di informazioni privilegiate per aver elaborato e diffuso nei mesi di maggio, giugno e luglio a mercati aperti - notizie non corrette, comunque esagerate e tendenziose sulla tenuta del sistema economico, finanziario e bancario dell Italia. Questa mattina, a seguito dell inchiesta anche la Guardia di Finanza si è recata presso l agenzia milanese dell agenzia di rating S&P s". Federconsumatori ed Adusbef avevano già diffidato le società Moody's e Standard & Poor's dall emettere valutazioni nei confronti dell Italia, in quanto era emerso che questo non avevano alcuna licenza per svolgere questo delicatissimo ruolo, non avendo superato l'esame di iscrizione richiesto dall'esma.

9 Rimaniamo ora in trepidante attesa degli esiti di questa coraggiosa inchiesta e rinnoviamo la nostra disponibilità alla collaborazione con le Autorità Giudiziarie al fine di far accertare tutte le gravissime responsabilità del caso, per procedere poi con azioni risarcitorie nei confronti di tutti coloro che sono stati danneggiati dall inaccettabile comportamento delle agenzie di rating indagate dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef. Standard & Poor s: impeachments! (Trend.online), 19 gennaio Non possiamo che accogliere questa lieta e buona novella con una corale ovazione! Fermo restando che forse tali "passi" si sarebbero dovuti fare tempo addietro. Detto questo non possiamo che rallegrarci per questa iniziativa intrapresa dalla Procura della Repubblica italiana. Insomma da questa mattina finalmente gli uomini della Guardia di Finanza stanno compiendo verifiche nella sede milanese dell'agenzia di rating Standard & Poor's. Gli accertamenti sono stati disposti dalla Procura della Repubblica di Trani che indaga da tempo sul poco trasparente operato e il dubbio modus operandi adottati dalle agenzie di rating e sul ruolo " determinante e destabilizzante" che le loro valutazioni hanno avuto nelle fluttuazioni dei mercati internazionali. Il sospetto più che legittimo degli investigatori è che i risparmiatori possano essere vittime della speculazione sui mercati e sui titoli di Stato in seguito alla diffusione di giudizi "arbitrari"sull'italia da parte delle sorelline "statunitensi ammazza economie S&P s e Moody's. Tre sono gli analisti di Standard & Poor s indagati dalla Procura di Trani per aver elaborato e diffuso giudizi falsi, parzialmente infondati o comunque imprudenti, tendenziosi e finanche scorretti sul sistema economicofinanziario e bancario italiano: certo Eilen Zhang, Frank Gill e Moritz Kraemer, quest'ultimo responsabile per il debito europeo. Ma nel registro degli indagati ci sarebbero anche un non meglio identificato dirigente senior analyst di Moody's e un numero cospicuo e imprecisato di personaggi da identificare. L'accusa pesante per i tre analisti di S&P s è di abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato, per il resto degli "attenzionati" viene contestato dagli inquirenti il solo reato di manipolazione del mercato. L'inchiesta consta e si compone di due procedimenti paralleli avviati dalla Procura diretta da Carlo Maria Capristo. Il primo dei due filoni d'inchiesta, aperto nel giugno dello scorso anno su denuncia di Adusbef e Federconsumatori, riguarderebbe l'agenzia Moody's e si riferisce specificamente a dei report diffusi il 6 maggio del 2010 a mercati aperti, in cui in Moody's si affermava che il sistema bancario italiano, a seguito del tracollo della Grecia, era tra quelli a rischio. La diffusione di tale report, che la procura ritiene basato su "giudizi infondati e imprudenti" provocò invero il crollo del mercato dei titoli italiani. Il secondo procedimento, avviato anche questo nevvero basato sempre sulla base di denunce delle due associazioni per la tutela dei consumatori, prende in esame tre differenti giudizi espressi sul sistema italiano in altrettante circostanze dagli analisti dall'agenzia Standard & Poor's. Nell'ultimo report, emesso da S&P s il primo luglio scorso, l'agenzia di rating in modo arbitrario secondo la tesi accusatoria degli inquirenti avrebbe espresso giudizi negativi sulla manovra finanziaria "quando il mercato era ancora aperto, dunque prima ancora che esistesse un testo definitivo della manovra e prima ancora che questo venisse presentato al Consiglio dei Ministri". Insomma meglio tardi che mai! Con questi estremi e precondizioni..non si poteva non indagare l'operato di queste due furbe agenzie di rating! L'inchiesta del magistrato Michele Ruggiero è partita nel 2010.

10 Le ipotesi di reato sono market abuse, la manipolazione del mercato finanziario, l'aggiotaggio, divulgazione di notizie false o non completamente vere che turbano il mercato azionario. Che dire speriamo che anche altri Paesi intraprendano tali iniziative dovute..contro queste"ormai illegali agenzie di rating dedite alla speculazione a interim" come ha fatto la Procura della Repubblica Italiana. Standard & Poor's: verifiche e controlli anche da Procura Milano (Asca) Milano, 19 gennaio Accanto all'inchiesta condotta dalla Procura di Trani, anche la Procura di Milano ha da tempo acceso un 'faro' su Standard & Poor's, l'agenzia di rating che nei giorni scorsi ha declassato il suo giudizio sull'italia e su diversi Paesi dell'eurozona. Secondo quanto si apprende da ambienti giudiziari milanesi, già da fine di novembre scorso la Guardia di Finanza ha avviato una verifica nella filiale milanese dell'agenzia. Verifiche e controlli messi nero su bianco in documenti e atti arrivati nei giorni scorsi sulla scrivania del Procuratore aggiunto Francesco Greco. Tocca ora al magistrato milanese protagonista dei casi Parmalat e Antonveneta decidere se avviare anche a Milano un'inchiesta Standard & Poor's. Occhi puntati su Mps, arriva in soccorso la Cassa Depositi e Prestiti? (Bluerating), 19 gennaio Riflettori puntati stamane a Piazza Affari sul titolo Mps, in crescita nelle prime battute dell'1,6% mentre il Financial Times parla di quasi inevitabile nuova iniezione di fondi pubblici, forse attraverso l'intervento di Cassa Depositi e Prestiti, per l'istituto toscano che non sarebbe in grado di approvare (oggi si riunisce il CdA) un credibile Piano di rafforzamento patrimoniale. Una situazione che non sarebbe molto dissimile da quella che vive la tedesca Commerzbank (che come Rocca Salimbeni continua a sostenere di essere in grado di rispettare i requisiti EBA senza aiuti esterni), ma che Siena spera di evitare convertendo in capitale i due bond fresh (circa 1,1 miliardi di euro) e cercando di stringere joint-venture e cedere Asset a rischio. Crisi: Mps e Commerzbank a rischio nazionalizzazione (Asca) Roma, 19 gennaio Monte dei Paschi di Siena e Commerzbank a rischio di nazionalizzazione, lo scrive il Financial Times. Il quotidiano britannico cita fonti dell'autorità Bancaria Europea (EBA), l'authority che ha richiesto a Mps e Commerzbank, insieme ad altri 29 Gruppi bancari UE, di rafforzare il capitale. Per la Banca senese uno sforzo da 3,2 miliardi di euro, a quella tedesca servono invece 5,3 miliardi. ''I regolatori europei'', scrive Ft, '' sono convinti che due delle Banche europee che devono aumentare il capitale saranno incapaci di produrre un Piano credibile per colmare il deficit patrimoniale''. I piani di ricapitalizzazione vanno redatti entro domani. Secondo le fonti citate da Ft, si ritiene ''quasi inevitabile ''una trasfusione di fondi pubblici per il Monte dei Paschi e la Commerzbank, ''questi sono i due grandi casi''. Mps: 80% azioni della Fondazione in mano alle Banche (Asca) Roma, 19 gennaio Circa l'80% delle azioni Mps possedute dalla Fondazione Mps è in mano alle Banche. Lo scrive il quotidiano La Stampa. La Fondazione Mps titolare del 48,8% del capitale di Mps per fornire garanzie sui debiti contratti, oggi pari a 900 milioni, ha dovuto dare in pegno il 40% del capitale di Mps.

11 Al momento l'ente senese ha un accordo di ''standstill'' con i creditori, a metà marzo dovrà presentare un Piano di riduzione del debito. ''Secondo la stima di una Banca d'affari'', scrive il quotidiano, il programma di vendita degli Asset ''varrebbe tra 300 e 350 milioni'', il resto verrà trovato vendendo azioni Mps, che porterebbero l'ente senese a scendere ''probabilmente al 33%'' nel capitale delle Banca. ''Si punta anche al coinvolgimento di altre Fondazioni che comprino gli Asset in vendita. Contatti sarebbero stati avviati con Crt e Cariplo'', scrive La Stampa. Mps: Fondazione Crt nega di voler acquisire Asset (Finanza.com), 19 gennaio La Fondazione Crt non investirà in Monte dei Paschi. Lo riporta l agenzia Reuters che cita le dichiarazioni di un dirigente dell'ente torinese. Secondo quanto riportato dalla testata La Stampa, la Fondazione Crt sarebbe stata contattata per acquistare Asset della Fondazione Mps. Unicredit: Maramotti, sottoscritte in tutto 25 Mln azioni (Agi) Milano, 19 gennaio Ammontano in tutto a 25,6 milioni le azioni Unicredit sottoscritte da Luigi Maramotti, azionista di peso e Consigliere dell'istituto. L'esborso per partecipare all'aumento di capitale è stato pari a 49,7 milioni di euro. Maramotti era accreditato di una partecipazione pari all'1,2% del capitale Unicredit, mentre la quantità di azioni finora sottoscritta corrisponde circa allo 0,66% del capitale. Unicredit: Ghizzoni, in Germania patrimonio adeguato (Agi) Milano, 19 gennaio La controllata tedesca di Unicredit HVB ha una patrimonializzazione "non eccessiva ma adeguata". Lo ha sottolineato l'amministratore Delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, a margine della Italian Conference di UBS. "Penso che la patrimonializzazione in Germania non sia eccessiva, ma adeguata", ha detto in risposta a una domanda sul tema del blocco delle Autorità tedesche al trasferimento di liquidità infragruppo, inserito nel prospetto dell'aumento di capitale nel capitolo relativo ai rischi. Unicredit: Capital Research and Management entra con il 2,547% (Finanza.com), 19 gennaio Capital Research and Management entra nel capitale sociale di Unicredit con la quota del 2,547%, detenuta in gestione discrezionale del risparmio. Lo comunica la Consob attraverso il suo sito web, nella sezione dedicata alle partecipazioni rilevanti delle società quotate, che riporta come data dell operazione lo scorso 12 gennaio. Unicredit, ancora tre giorni di passione (Trend.online), 19 gennaio Unicredit si avvicina alla scadenza del countdown, visto che venerdì 20 sarà l ultimo giorno di quotazione per i diritti dell aumento di capitale, e il torello si riaffaccia su Piazza Affari in maniera abbastanza minacciosa In questi giorni infatti la nostra attenzione è stata completamente calamitata da Unicredit, e pochi si sono resi conto che alcune blue chips del nostro listino hanno messo a segno performance a due cifre! In particolare, le performances a 10 giorni di titoli come FIAT e STMICROELECTRONICS sono state di assoluto valore, ma molti hanno preferito tagliare le nostre analisi sui titoli in prospettiva più performanti per continuare a preoccuparsi di quelli perdenti, su come mediare, dove trovare le risorse per partecipare all aumento di capitale, etc

12 Questa considerazione non è ovviamente casuale e nasce dalle e.mail che continuiamo a ricevere in questi giorni e che hanno un unico comune denominatore: cosa fare con Unicredit? Ammesso e non concesso che in questa particolare fase di mercato l osservazione dei grafici abbia un senso, proviamo a riepilogare lo stato dell arte del titolo evitando considerazioni soggettive ed emotive che potrebbero risultare solo dannose. Nessuna particolare configurazione tecnico-grafica ha fatto da supporto a questo recupero, e conseguentemente risulta difficile individuare dei livelli di uscita abbastanza affidabili. Al momento il supporto dinamico che sta sostenendo questo recupero appare molto vulnerabile, con una eventuale violazione di area 2.90 che riporterebbe il titolo in uno scenario decisamente ribassista. Necessario a breve una nuova accelerazione, con primo test in area 3.30 e successivamente 3.65 dove transita la prima resistenza dinamica degna di nota. Quanto al posizionamento del nostro indicatore di tendenza Supertrend (vedi post: ), sia la dinamica a 30 minuti che quella a 1 ora sono ancora posizionate al rialzo, con livello di stop (CLOSE LONG) in area Praticamente identica la situazione sui diritti, con area 1.75 che rappresenta un supporto fondamentale da qui a venerdì. E un supporto dinamico, e come tale soggetto a continuo adeguamento, ma andrà monitorato con attenzione nelle prossime sedute. Area 1.75, per chi avesse deciso di non premiare il management Unicredit, sarà il livello ideale per liquidare i diritti e investirne il ricavato in titoli più solidi ed affidabili. Dal punto di vista squisitamente grafico quindi le conclusioni non sono negative, anzi: il titolo è inserito in una chiara fase di recupero, i supporti dinamici che misurano questo recupero sono tutt ora intatti, i volumi sono ottimi e non vi sono configurazioni grafiche particolari a sfavore di questa fase di uptrend. Detto così sembra il titolo del secolo, quello su cui puntare tutto, ma purtroppo non lo è, anzi In conclusione, per gli amanti degli aumenti di capitale, una breve spiegazione pratica sulle modalità di sottoscrizione e sul relativo esborso necessario, basandoci su un quantitativo ipotetico di 500 azioni in portafoglio; ricordate che per ogni azione posseduta vi è stato assegnato un diritto (quotato fino al 20 gennaio..) che vi conferisce la possibilità di acquistare due nuove azioni Unicredit al prezzo di In pratica: Azioni In portafoglio: 500 Diritti ricevuti: 500 Azioni da sottoscrivere (2 azioni per ogni diritto ricevuto): Prezzo di sottoscrizione nuove azioni: 1,943 Esborso previsto: (numero diritti x 2 x 1,943) 1.943,00 Le strade percorribili entro venerdì 20 saranno quindi praticamente quattro: 1) Aderire all aumento di capitale ed esercitare i diritti, ossia non venderli e procurarsi il denaro necessario per procedere all acquisto delle azioni di nostra competenza che saranno attribuite nei dossier dei risparmiatori a partire dal 27 gennaio 2012 (riflessioni: questo è il terzo aumento di capitale di Unicredit negli ultimi tre anni, il settore bancario è nella bufera, il titolo è sui minimi di venti anni a questa parte ). 2) Vendere i diritti, rinunciare all aumento di capitale e utilizzare la liquidità ricavata per investire su Unicredit o altri titoli 3)Vendere parzialmente i diritti, liquidando la parte che ci serve per partecipare all aumento di capitale senza nuovi esborsi (riflessioni: sarebbe il segnale più logico e serio che il mercato potrebbe dare, in pratica non liquido perchè spero che vi scalino Arabi o non so chi, ma soldi freschi non ve ne do più!!!). 4) Vendere tutte le azioni in portafoglio e utilizzare il ricavato per sottoscrivere l aumento di capitale tramite i diritti (riflessioni: non è una grande intuizione, ma anche in questo caso soldi freschi non se ne tirano fuori ). In conclusione, ad ognuno il suo, non c è analista finanziario o consulente che possa davvero aiutarvi nel prendere questa importante decisione. Buonsenso e memoria lunga però dovrebbero aiutare.

13 Compagnia Sanpaolo: Chiamparino, no comment ma per Manghi giochi fatti (Asca) Torino, 19 gennaio Si trincera dietro un sostanziale no comment l'ex Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, che alcuni giorni fa ha ufficializzato la sua disponibilità ad assumere la presidenza della Compagnia di Sanpaolo, la Fondazione torinese i cui vertici saranno rinnovati in primavera. ''Quello che dovevo dire l'ho detto - ha dichiarato oggi Chiamparino a margine di un convegno della Cisl torinese su Fiat / Chrysler - non aggiungo neanche una virgola''. Ma per il sociologo Bruno Manghi, ex consigliere della Compagnia, dimessosi in polemica con il presidente, Angelo Benessia, non ci sono più margini di incertezza. Manghi si dichiara ''molto soddisfatto'' della ormai certa, a suo avviso, futura Presidenza Chiamparino: ''Le Fondazioni - ha osservato Manghi - non devono fare giochi strani sulle Banche. Abbiamo bisogno di un Presidente che abbia relazioni positive con il mondo e che sia rassicurante''. Secondo Manghi la gestione Benessia ha avuto il torto di ''ingaggiare con presunzione una battaglia confusa con Milano che non ha reso nulla e ha invece distratto dall'obiettivo più importante della Compagnia che è cosa si fa per il territorio. Adesso - aggiunge Manghi - con la riduzione del capitale legato alla Banca (Intesa Sanpaolo di cui la Compagnia è azionista con circa il 10% del capitale) c'è il problema della capacità di spesa che diminuisce proprio nel momento in cui bisognerebbe avere più risorse sia sociali che culturali. Bisogna riprendere - ha detto ancora - una capacità di intervento. E queste sono cose che Chiamparino sa a memoria''. Manghi ha anche voluto lanciare un segnale al sistema Camerale torinese, che nomina il maggior numero di Consiglieri della Compagnia, 6 su 17, e a cui vengono imputate riserve sul nome di Chiamparino. ''Il sistema Camerale - ha detto Manghi - che è importante, sarà valorizzato e così gli esponenti che vengono dal mondo delle Camere di Commercio''. E più specificamente in riferimento a Luca Rennert, Vice Presidente della Compagnia, in rappresentanza delle Camere di Commercio, ''è una persona che ha dimostrato sul campo di essere bravissimo'', ha concluso Manghi. Blackrock: calano del 165% i profitti trimestrali, male il titolo a Wall Street (Finanza.com), 19 gennaio Utili per azione a 3,06 dollari, in aumento del 17% annuo e oltre le attese degli analisti di Bloomberg che si attestavano a 2,98 dollari. Blackrock ha pubblicato oggi i suoi risultati trimestrali per il quarto trimestre e per l'intero I profitti del trimestre sono tuttavia scesi del 16% a causa di minori fees per la consulenza e per ritorni inferiori sulle securities. Calano anche le entrate nette trimestrali, 555 milioni di dollari, il 7% in meno rispetto al terzo trimestre Le entrate operative trimestrali e annuali sono state rispettivamente di 808 milioni e 3,2 miliardi di dollari. Il titolo perde il 2,1% sul NYSE. Bank of America: nel 2011 torna in nero. Vendute attività per 34 Mld (Asca) Roma, 19 gennaio Bank of America ha chiuso l'esercizio 2011 con un utile netto di 1,4 Miliardi di dollari dopo la perdita di 2,2 Miliardi dello scorso anno. Buono anche il 4 trimestre chiuso in nero per 2 Miliardi di dollari contro il rosso di 1,4 Miliardi del corrispondente periodo dello scorso anno.

14 Sul ritorno all'utile hanno inciso anche i proventi derivanti dalla dismissioni pari a circa 34 Miliardi di dollari, tra cui 8,3 Miliardi per la vendita del 10% della Banca Cinese CCB. Vendite che hanno contribuito a ridurre la dimensione dell'attivo e, conseguentemente, a rafforzare il patrimonio: Tier 1 al 9,86% dall'8,60% di fine Morgan Stanley: in rosso nel IV trimestre ma meno di attese (Agi) New York, 19 gennaio La Banca Usa Morgan Stanley registra una perdita di 275 milioni di dollari (15 cent ad azione) nel quarto trimestre del 2011 a fronte di un utile di 600 milioni di dollari di un anno prima. Il rosso è inferiore ai 57 cent ad azione previsto dagli analisti. Il risultato negativo del quarto trimestre è in larga misura legato a una perdita di 1,7 miliardi di dollari dovuta a un accordo legale con MBIA. Milleproroghe: approvato primo pacchetto emendamenti da Commissione Camera (Adnkronos) Roma, 19 gennaio E' stato approvato un primo pacchetto di emendamenti al D. L. Milleproroghe, nelle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali di Montecitorio. I lavori, iniziati questa mattina, sono proseguiti a rilento in attesa che venga sciolto il nodo sulla copertura delle proposte di modifica sulle pensioni (esodati e lavoratori precoci). Gli emendamenti approvati prima della pausa pranzo sono circa 15; le altre proposte di modifica dovrebbero essere votate entro la fine della giornata. Liberalizzazioni: Governo, da tassisti proposte ragionevoli, CdM le valuterà (Adnkronos) Roma, 19 gennaio Il Governo valuterà nel Consiglio dei Ministri di domani le proposte avanzate dai sindacati dei tassisti nell'incontro di oggi a Palazzo Chigi, alcune delle quali ritenute "ragionevoli". E' quanto si legge nel comunicato diffuso dalla Presidenza del Consiglio. Commerzbank fa da sé e vara misure su capitale per 6,3 Mld (Milano Finanza), 19 gennaio Commerzbank ha fatto bene i compiti richiesti dall'eba ed è determinata ad andare avanti senza aiuti di Stato. Prima della fine del 2011 ha già colmato il 57% (3 miliardi di euro) del deficit di capitale determinato dall'autorità Bancaria Europea in 5,3 miliardi di euro e ha avviato le misure per colmare il resto entro la fine di giugno 2012, senza ricorrere ad aiuti statali. Entro questa data l'eba ha infatti richiesto che le Banche europee raggiungano un coefficiente di capitale Tier 1 del 9% inclusa l'esposizione al debito sovrano nei Paesi dell'eurozona in crisi. Il management della seconda Banca tedesca ha così approvato una serie di misure tese a generare circa 6,3 miliardi di euro, almeno un miliardo di euro più del necessario, per rafforzare il coefficiente di capitale Tier 1 entro la fine di giugno A seguito del completamento di tali misure, la riduzione di Asset a rischio, la riserva di utili, la detrazione di capitale regolatorio attraverso una gestione efficiente del capitale, il contributo dal risparmio di costi non riguardanti il Personale e i Piani retributivi, Commerzbank punta a raggiungere un coefficiente di capitale Tier 1 superiore all'11% a giugno, quindi oltre il 9% imposto dall'eba. Alla fine dello scorso settembre il Core Tier 1 della Banca era pari al 9,4% e a fine dicembre a circa il 10%.

15 In questo modo rispetterà anche le norme sul capitale minimo di Basilea 3, che entreranno in vigore nel gennaio In particolare, Commerzbank intende ridurre le attività a rischio di altri 17 miliardi entro fine giugno, il che permetterà un aumento del capitale proprio di circa 1,5 miliardi, e mettere a riserva nella prima metà di quest'anno circa 1,2 miliardi di utili. La Banca ha inoltre indicato che la vendita del 14,4% nella russa Promsvyazbank sarà inclusa nel quarto trimestre 2011, anche se sarà formalizzata entro la fine di questo mese. Ulteriori aumenti di capitale e la conversione degli attuali strumenti di capitale in Tier 1 non sono al momento parte delle misure stabilite. Le misure previste, comunque, non andranno a svantaggio delle attività nazionali e internazionali orientate ai clienti in Germania e Polonia e la Banca continuerà a garantire l'approvvigionamento del credito in particolare alle Pmi tedesche, ai grandi clienti e a quelli istituzionali. Grazie poi a un quarto trimestre 2011, in cui Commerzbank è stata capace di generare 1,2 miliardi di euro di utile con il recupero di 735 milioni di euro attraverso la conversione di titoli ibridi, la Banca dovrebbe chiudere il bilancio con un utile netto di circa 1,6 miliardi di euro, stando alle previsioni dell'amministratore Delegato Martin Blessing. Nel 2010 la Banca tedesca aveva registrato un utile netto pari a 1,4 miliardi. Le attività Core forniranno un contributo decisivo all'ultima voce del bilancio 2011 anche perché godono di un ottimo stato di salute con soli 400 milioni di euro di deficit di capitale su un fabbisogno totale della banca di 5,3 miliardi di euro. "Il risultato 2011è superiore alle attese", ha aggiunto Blessing, senza precisare ulteriore dettagli in vista della pubblicazione dei risultati definitivi dell'anno scorso, il prossimo 23 febbraio. Ieri l'agenzia di rating Moody's ha declassato il rating della Banca da C- a D+, un livello pre fallimentare. La crisi di Commerzbank è iniziata nel 2008 a causa del crollo del mercato immobiliare dove l'istituto è tutt'ora molto esposto. Nel 2009, a seguito della crisi finanziaria, lo Stato tedesco era corso in aiuto della Banca, di cui detiene una quota del 25% più un'azione. Alla Borsa di Francoforte il titolo Commerzbank continua a volare, ora schizza del 12,97% a 1,594 euro, allontanandosi sempre di più dai minimi storici toccati il 22 novembre 2011 a quota 1,11 euro. Lavoro, Unioncamere: entro marzo 152mila nuove assunzioni (LaPresse) Roma, 19 gennaio Entro marzo si registreranno 152mila nuove assunzioni e una su tre riguarderà i giovani. Si tratta di 60mila in più rispetto a quelle registrate negli ultimi tre mesi del E' quanto emerge da un'analisi di Unioncamere e Ministero del Lavoro. Tuttavia, sottolinea la ricerca, le uscite di Personale dipendente attese sono pari a unità, con un saldo negativo totale di 75mila unità, equivalenti a un calo dell'occupazione Dipendente nell'industria e nei servizi dello 0,7%. La sofferenza toccherà soprattutto l'occupazione nelle Piccole imprese, investirà in maniera più consistente il Mezzogiorno e interesserà soprattutto (ma non esclusivamente) i Contratti a Tempo Determinato. A realizzare le assunzioni, invece, saranno quelle oltre 107mila imprese che, nonostante lo scenario congiunturale, sono legate all'andamento della domanda estera (circa 25mila) e all'innovazione (quasi 32mila). Lavoro: Abete, Art. 18 anomalia italiana ma non è priorità (Asca) Milano, 19 gennaio

16 E' vero che l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori ''è un'anomalia'' del mercato del lavoro italiano, ma la sua eliminazione e la conseguente introduzione della possibilità di licenziare ''non è una priorità'' per il Governo guidato da Mario Monti. Questo il parere di Luigi Abete, Presidente di Assonime, sul dibattito politico dedicato alla modernizzazione del mercato del lavoro. ''Condivido chi dice che l'articolo 18 è un'anomalia'', ha osservato Abete intervenendo a margine di un convegno in Assolombarda dedicato al fisco. Eliminarlo, però, ha puntualizzato, ''non è una priorità''. Istat: Nel Mezzogiorno irregolare un Lavoratore su cinque (LaPresse) Roma, 19 gennaio Nel Mezzogiorno un Lavoratore su cinque è irregolare, uno su quattro se si considera il settore agricolo. Il dato preoccupante emerge dall'edizione 2012 di 'Noi Italia', l'insieme di indicatori statistici sugli aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese, presentato oggi dall'istat. La percentuale di lavoro irregolare scende leggermente se si considera tutto il territorio italiano, dove il 12,3% delle persone occupate non ha un contratto regolare. E' l'intero mercato del lavoro che emerge dai dati elaborati dall'istat, però, a tracciare un quadro non proprio rassicurante, che mette in luce differenze di genere, di età e di condizioni sociali nella distribuzione del tasso di occupazione, inattività e disoccupazione. Nel 2010, in Italia risultano occupate sei persone su dieci nella fascia di età anni (61,1%). Soltanto il 49,5% delle donne, però, lavora e la maggior parte di questa percentuale lo fa con contratti a termine o a progetto. E' occupato, invece, il 72,8% degli uomini. Il tasso di occupazione dei 20-64enni è diminuito nel 2010 di sei decimi di punto rispetto al 2009, confermando l'inversione di tendenza rispetto al periodo precedente. Al contrario di quanto avvenuto per l'occupazione nel suo complesso, cresce, rispetto al 2009, il tasso di occupazione della popolazione in età anni. E' dell'italia, poi, il record europeo di inattività della popolazione, cioè di coloro che non lavorano e non sono nemmeno alla ricerca di un'occupazione: il 37,8% degli italiani tra i 15 e i 64 anni è inattivo, percentuale che raggiunge il 48,9% tra le donne. Per il terzo anno consecutivo cresce nel 2010 il tasso di disoccupazione, raggiungendo l'8,4%, valore comunque inferiore a quello della media dei 27 paesi dell'unione Europea (9,6%). Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è invece al 27,8%, contro il 21,1% registrato per l'ue a 27. La disoccupazione di lunga durata, che perdura cioè da oltre 12 mesi, riguarda il 48,5% dei disoccupati nazionali. EBA, niente aumenti e niente Stato (Milano Finanza) Roma, 19 gennaio Arriveranno oggi sul tavolo del Governatore di Banca d Italia Ignazio Visco i Piani delle Banche italiane per raggiungere il tetto di capitale fissato dall EBA. Intesa e Unicredit sono al riparo dopo le recenti ricapitalizzazioni, perciò l attenzione è su Mps, Banco Popolare e UBI. Tra i tre Istituti, quello senese ha il maggior deficit EBA (3,3 miliardi) e, secondo il Financial Times, per raggiungere la soglia potrebbe ricevere fondi dalla Cassa Depositi e Prestiti (direttamente o attraverso la Fondazione Montepaschi).

17 L indiscrezione viene però negata in ambienti vicini alla Fondazione: «Siamo sorpresi. Si tratta di voci che circolavano due mesi fa, nel frattempo le cose sono cambiate e abbiamo anche un nuovo D. G. Fabrizio Viola. Per il futuro non si può mai dire, ma per il momento non ha concretezza quello che ha scritto il Financial Times. Si andrà avanti secondo i programmi». Ieri il CdA Straordinario di Mps ha varato il Piano da presentare a Bankitalia, che segue la linea indicata da Viola (operazioni di capital management, ottimizzazione degli attivi, dismissioni di Asset) e non contiene aumenti di capitale sul mercato. Neppure Banco e UBI ricorreranno agli azionisti. Del resto, nelle prossime settimane potrebbe arrivare la «modifica sostanziale delle regole» auspicata da Giuseppe Mussari, Presidente ABI e Mps. Nelle ultime ore i segnali dalle Autorità del settore sono stati a favore delle Banche. Prima c è stata la bocciatura di Draghi alle misure varate dall EBA, definite «procicliche» e capaci di ampliare le difficoltà degli Istituti. Poi Visco ha anticipato alle Banche una possibile revisione dei buffer di capitale nel Consiglio UE di marzo. Pensioni: Sindacati confermano giudizio negativo su obbligo accredito (Asca) Roma, 19 gennaio I Sindacati confermano il loro giudizio negativo sulla norma del Governo che obbliga i pensionati all'accredito della loro pensione. Lo si legge in una nota congiunta di Spi, Fnp e Uilp che oggi hanno incontrato il Direttore Generale dell'inps ''al fine di ridurre i disagi che tale norma sta provocando in tanti anziani''. ''L'incontro - si legge nella nota - è stato utile, anche per la disponibilità dell'inps a trovare soluzioni condivise e finalizzate alla massima tutela dei pensionati coinvolti nelle normative del Governo. Gli incontri continueranno per valutare sia i casi più critici sia per individuare gli strumenti e le modalità più giuste e più idonee a difesa dei diritti dei pensionati e delle pensionate''. Arriva il nuovo Contratto bancario (Milano Finanza), 19 gennaio È rimasto appeso a un filo per ventiquattro ore, ma ieri sera il Contratto di Lavoro dei bancari si è finalmente concretizzato. La firma è arrivata dopo una giornata di profonda incertezza, iniziata con una dichiarazione shock di Lando Sileoni, segretario della Fabi: «C è il rischio concreto che salti tutto». Le parole di Sileoni hanno sconfessato gli auspici positivi della vigilia, quando i giochi sembravo fatti. Ma che cosa è accaduto esattamente? Secondo la ricostruzione fatta da MF-Milano Finanza, nel corso della notte tra mercoledì e ieri la delegazione ABI guidata da Francesco Micheli avrebbe apportato profonde correzioni al testo concordato con i Sindacati. Non è chiaro quali fossero i punti oggetto di controversia, ma le posizioni delle due Parti apparivano ancora molto distanti. Il confronto è ripreso ieri pomeriggio con una prima ricognizione del testo alla quale è seguito il dibattito. Nonostante le incertezze, la firma è arrivata a sorpresa in serata e i 340 mila addetti del settore hanno tirato un sospiro di sollievo. Innanzitutto l Accordo (che sarà valido per il triennio ) garantisce un recupero economico di oltre il 6% sugli stipendi, pari a 170 euro mensili in media a regime.

18 Un punto su cui i Sindacati hanno insistito molto è la nuova occupazione, soprattutto giovanile, che sarà garantita da un fondo per l assunzione di circa giovani nei prossimi tre anni, con l obiettivo di arrivare a 25 mila in cinque anni. I giovani entreranno in Banca con un salario temporaneamente ridotto del 18%; dopo quattro anni lo stipendio raggiungerà i livelli tabellari del Contratto Nazionale, ma le assunzioni saranno tutte a tempo indeterminato. Capitolo produttività. Per consentire un effettivo rilancio, che si ripercuoterà sul VAP e sulla Contrattazione Integrativa, gli sportelli potranno essere aperti dalle 8 alle 20 con possibile estensione fino alle 22, previo Accordo sindacale. Contratti: ABI, Contratto straordinario, primo posto a occupazione (Adnkronos) Roma, 19 gennaio Un Contratto "straordinario, di ampia solidarietà, che vede al primo posto l'occupazione", firmato in una fase "particolarmente difficile, con una dialettica serrata ma senza mai interrompere il dialogo". E' la posizione dell'abi dopo la firma del rinnovo del Contratto dei bancari. ''Il lavoro è la questione di maggior importanza in questo momento - ha detto Francesco Micheli, che è alla guida della Delegazione ABI - e crediamo che tutti dovrebbero impegnarsi su questo importante tema. Nel tenere conto delle oggettive condizioni di scenario, abbiamo trovato nuove compatibilità e nuovi equilibri, attraverso soluzioni originali e innovative, che possono efficacemente sostenere l'occupazione''. Tra i punti chiave dell'accordo l'abi segnala: - la valorizzazione e il rafforzamento dell'apprendistato, come contratto di riferimento per l'ingresso nel settore; - il salario d'ingresso in caso di nuove assunzioni; - diverse condizioni di salario e di orario di lavoro per le attività amministrative che dovessero ''rientrare'' in banca (l'insourcing), seguendo un cammino opposto all'outsourcing; - orario di sportello dalle 8 alle 20, con possibilità di ampliamento dalle 7 alle 22; - piena fungibilità tra i quattro livelli dei quadri; - l'istituzione di un fondo settoriale per sostenere l'occupazione; euro lordi in 3 anni compensati da recuperi derivanti dal raffreddamento della dinamica degli scatti di anzianità e degli accantonamenti per Trattamento di Fine Rapporto. Il Governo spagnolo vuole punire chi spende troppo (Italia Oggi), 19 gennaio di Ettore Bianchi La Spagna fa sul serio nella lotta contro il debito pubblico. Il governo, guidato dal nuovo Primo Ministro Mariano Rajoy, ha preso di mira le Regioni i cui responsabili non adottassero politiche di contenimento, riportando i bilanci in equilibrio. Gli Amministratori Locali saranno chiamati in Tribunale. L'Esecutivo ha annunciato l'intenzione di modificare la legge affinché le alte sfere regionali siano considerate responsabili penalmente dei loro atti, che si tratti di politici o di alti dirigenti. Le casse periferiche della Spagna sarebbero in gran parte responsabili del dissesto del Paese, il cui rapporto tra deficit e Pil è stato pari all'8% l'anno scorso rispetto al 6% preventivato. La Regione messa peggio è quella di Valencia, il cui rapporto deficit - Pil sfiora il 20%. Il Ministro delle Finanze, Cristobal Montoro, ha detto che nel settore privato non è possibile spendere più soldi di quanto contempli il budget, a meno che non si falsifichi la contabilità pubblica. E, se ciò avvenisse in un'azienda privata, i responsabili dovrebbero risponderne di fronte alla legge sul versante penale. Montoro ha aggiunto che intende prendere il controllo delle collettività che non dovessero raggiungere l'obiettivo di riequilibrio delle finanze: un intervento temporaneo per rimettere in sesto la situazione. Questo Piano, tuttavia, è stato rifiutato dalle forze di opposizione.

19 I partiti di sinistra parlano di confusione tra responsabilità penali e responsabilità politiche. Inoltre realtà come i nazionalisti del CIU, che governano la Catalogna, ritengono che i deficit regionali si spieghino con i finanziamenti insufficienti provenienti da Madrid. In ogni caso, il Partito popolare uscito vincente dalle recenti elezioni è al timone di 11 Comunità Autonome su 17. Anche per questo sarà difficile portare avanti un atteggiamento troppo rigido. Il Governo centrale, di fatto, utilizza il metodo del bastone e della carota. Ora sta preparando una speciale linea di credito che consentirà alle comunità locali in difficoltà di pagare i loro fornitori. Madrid ha promesso un occhio di riguardo verso coloro che si rimetteranno in carreggiata. Rajoy ha dichiarato la propria disponibilità ad andare in soccorso delle Regioni in cambio di un programma che garantisca il loro impegno a rispettare un tetto massimo di spesa.

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