Consiglio di amministrazione DGTVi: Andrea Ambrogetti (Mediaset)

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2 DGTVi è l associazione italiana per lo sviluppo della tv digitale terrestre costituita da Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, DFree, FRT e Aeranti-Corallo. L'Associazione ha l'obiettivo di promuovere l'avvio ed il pieno sviluppo della televisione digitale terrestre in Italia. Scopo dell'associazione è di cooperare, in costante consultazione con il Ministero dello Sviluppo Economico-Comunicazioni, l'autorità per le garanzie nelle Comunicazioni e ogni altra autorità competente alla transizione dal sistema analogico a quello digitale nei tempi previsti dalle leggi vigenti curando gli interessi dei broadcaster associati in sintonia con le indicazioni delle istituzioni e le aspettative degli utenti. DGTVi pubblica mensilmente la newsletter DIGITA, distribuita gratuitamente a mezzo e contenente informazioni, notizie e dati sulla tv digitale terrestre in Italia e in Europa. Consiglio di amministrazione DGTVi: Presidente: Consiglieri: Segretario generale: Andrea Ambrogetti (Mediaset) Luca Balestrieri (Rai) Maurizio Giunco (Frt) Bianca Papini (Telecom Italia Media) Marco Rossignoli (Aeranti-Corallo) Egidio Viggiani (DFree) Per informazioni: 2

3 Il presente lavoro è stato realizzato dall Associazione DGTVi (Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, DFree, FRT, Aeranti-Corallo) con il contributo delle seguenti società: Booz & Company, che ha curato la parte relativa alle politiche di sostegno allo switch-off; e-media Institute, che ha curato le parti relative all offerta e la cronologia iniziale; IT Media Consulting che ha curato le parti relative a diffusione e dotazione, ascolti, risorse; Studio Frasi, che ha curato il focus relativo agli ascolti Tdt in Italia e Sardegna. Le due associazioni FRT e Aeranti-Corallo hanno curato il focus relativo alle tv locali in Italia. Giuseppe Flores D Arcais ha curato il focus sulle tv locali spagnole. Il coordinamento editoriale è di Elena Cappuccio. 3

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5 Prefazione Siamo arrivati alla terza edizione di questo rapporto annuale che ogni anno, dalla Conferenza di Napoli in poi, ci racconta le linee di sviluppo e di diffusione del digitale terrestre in Europa. Si tratta di uno strumento prezioso, per non dire indispensabile, per tutti coloro che si occupano di televisione nel nostro Paese. Non solo perché è l unico rapporto commissionato congiuntamente dai principali soggetti televisivi italiani (RAI, Mediaset, Telecom Italia Media, DFree e le associazioni di tv locali Aeranti-Corallo e FRT, che poi sono i soci di DGTVi) e perché è realizzato da quattro tra i primari istituti di ricerca italiani e internazionali (Booz & Company, e- Media Institute, IT Media Consulting e Studio Frasi). Ma soprattutto perché fotografa con precisione e profondità qual è lo stato dell arte e quali sono le tendenze in atto nei sistemi televisivi dei principali Paesi europei nel momento storico del passaggio al digitale. Se le prime due edizioni di questa ricerca sono servite a sprovincializzare il dibattito molto italiano sul digitale terrestre, rappresentando un Europa che aveva alcuni tratti comuni sull affermazione della tv digitale e dimostrando così l ineluttabilità del processo di transizione, questa terza edizione rappresenta un ulteriore passo in avanti. Fino a un paio di anni fa, infatti, le linee di tendenza facevano intravedere le potenzialità di sviluppo del digitale terrestre e prefiguravano il futuro che si sarebbe manifestato. Questa edizione rappresenta invece definitivamente la realtà del digitale terrestre e la sua affermazione in atto. Se il 2007 era stato l anno in cui in Europa il digitale nel suo complesso (satellite, terrestre e Iptv) aveva superato l analogico, il 2008 si conferma come l anno del doppio sorpasso: il digitale terrestre non solo è divenuto la prima piattaforma in Europa, sopravanzando il satellite, ma ha anche superato, da solo, la diffusione dell analogico già oggi, dunque, affermandosi come la prima piattaforma televisiva universale. I risultati della ricerca, documentati da un imponente mole di dati, spingono verso alcune importanti riflessioni. Una tra tutte è quella che coinvolge direttamente i broadcaster, vecchi e nuovi, intorno al nuovo modello di offerta da perseguire in un ambiente digitale in cui i programmi si sono moltiplicati. Un modello alla ricerca di un equilibrio tra la tradizionale offerta generalista, la nuova offerta tematica e semigeneralista e quella a pagamento. È questa una riflessione che è già cominciata e che ci accompagnerà nei prossimi anni lungo tutta la strada del passaggio al digitale. Con una certezza in più. Che non solo il digitale terrestre ha assunto definitivamente, come abbiamo visto, il ruolo di nuova piattaforma televisiva universale, ma ha anche reso possibile una nuova stagione da protagonista della televisione generalista e dei suoi interpreti tradizionali, così come di quelli nuovi. Una nuova stagione della televisione generalista che si sta trasformando in una tv sempre più ricca e completa ma soprattutto, accessibile davvero a tutti, a garanzia di tutti. Una tv generalista che già oggi ha saputo sconfiggere il paradigma secondo cui ci saremmo tutti inevitabilmente dovuti arrendere di fronte al declino di una vecchia tv - gratuita, ma ormai superata e povera di contenuti - a favore di una nuova tv, straordinariamente ricca di offerte e programmi. Una nuova 5

6 televisione che però, purtroppo, era e rimane accessibile unicamente a quei pochi che possono permetterselo. In Italia come in Europa. È alla luce di questa considerazione, che da sola vale l intera ricerca, che auguro a tutti una buona lettura del testo, dei dati e delle schede. Certo che DGTVi, il cui scopo primario è accompagnare la crescita e lo sviluppo del digitale terrestre nel nostro Paese, abbia svolto con la pubblicazione di questo testo un servizio non solo nei confronti dei suoi associati, ma anche dell intero sistema televisivo, delle istituzioni che lo governano e degli utenti. Andrea Ambrogetti Presidente DGTVi 6

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11 : dalle parole ai fatti 11

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14 : dalle parole ai fatti Il contesto normativo e regolamentare Nel corso del 2007 e del 2008, nei principali Paesi europei vengono definite le modalità pratiche del passaggio dalla televisione analogica terrestre a quella digitale con una serie di provvedimenti normativi e regolamentari. Il biennio è di fatto decisivo da questo punto di vista: dopo una prima fase in cui molti Paesi hanno mostrato incertezza nel lancio della piattaforma o anche valutazioni contrastanti sul suo futuro, si passa a una fase operativa in cui gli stakeholders della piattaforma sembrano trovare convergenza di interessi e strategie. In Italia, una serie di passaggi chiave permetteranno di concretizzare le diverse fasi di switch-over e i primi switch-off dopo un periodo di grande incertezza che ha caratterizzato lo sviluppo della piattaforma durato circa due anni. Richiamiamo i passaggi salienti: a ottobre del 2007, il Ministero delle Comunicazioni, in attuazione della legge finanziaria, fissa ad aprile 2009 il termine per la vendita al pubblico dei televisori analogici. A fine 2008 i produttori dovranno cessarne la distribuzione. L iniziativa intende fornire un impulso alla diffusione dei ricevitori digitali e produrre una sorta di switch-over a livello dei terminali d utenza. Manca però ancora un piano tecnico di migrazione e la lacuna viene colmata quasi un anno dopo, a settembre del 2008, con la pubblicazione del calendario dello switch-off da parte del Ministero dello Sviluppo Economico: il Paese è suddiviso in 16 aree tecniche che progressivamente spegneranno il segnale. Il completamento del progetto è previsto per il 31 dicembre del Nel frattempo l Italia guadagna la maggiore area all digital europea: dopo una serie di stop and go la Sardegna effettua la transizione al segnale digitale che si conclude nell ottobre In Sardegna, per accompagnare l imminente switch-off, lo Stato offre 50 di incentivi per l'acquisto di decoder Tdt a coloro che sono in regola col canone Rai. Anche in Francia il 2007 si apre con un provvedimento cruciale per lo sviluppo della Tdt. L'Assemblea Nazionale e il Senato approvano la legge "Télévision du futur" che fissa lo switch-off al 30 novembre Un canale Tdt aggiuntivo verrà assegnato alle emittenti commerciali private (Tf1, Canal+, M6) per compensarle della rinuncia anticipata alla licenza analogica. La Francia apre la strada dello switch-over dei terminali: a partire dal 2008 tutti gli apparecchi televisivi venduti devono essere dotati di tuner Mpeg-2 Tdt. E fa anche un passo in più: da dicembre 2009 i televisori dai 26 pollici in su dovranno anche essere HD ready. Il Csa, a maggio 2008, comunica il piano di switch-off per aree geografiche: inizierà a novembre 2008 da Coulommiers. 14

15 Le prime aree all-digital e l approssimarsi dello switch off La maggiore diffusione dei ricevitori per l accesso alla Tdt ha reso possibile, nel corso degli ultimi due anni, i primi switch-off, in regionali o di area e in alcuni casi addirittura nazionali. Il 2007 si apre con il completamento del passaggio al segnale digitale dei Paesi Bassi: nella notte tra il 10 e 11 dicembre del 2006, sono il primo territorio nazionale in Europa (se si esclude il Lussemburgo, che aveva spento il segnale analogico nel settembre 2006) a completare lo switch-off del segnale analogico hertziano. Con una penetrazione del cavo di molto superiore a quella della televisione terrestre è agevole per il Governo olandese gestire le fasi di passaggio al digitale. Il 1 settembre del 2007 è la Finlandia ad accendere il segnale digitale terrestre. Poco più di un mese dopo, Il 15 ottobre, la Svezia si aggiunge alla lista dei Paesi alldigital. Fra i Paesi scandinavi, la Norvegia è rimasta indietro al punto che nello stesso periodo inaugura la rete digitale terrestre per iniziare lo spegnimento solo nel primo quadrimestre del Per la Sardegna, prima area all-digital italiana, il percorso inizia a marzo del 2007 con lo switch-off del segnale analogico in alcuni comuni. Rai 2, Rete 4 e Qoob di Telecom Italia Media sono i primi canali ad essere trasmessi esclusivamente in digitale nella regione. Segue subito la Valle d Aosta, in alcuni suoi comuni, che completerà la transizione al digitale nella primavera In Sardegna lo switch-off completo si effettua circa 18 mesi dopo (dal 15 al 31 ottobre 2008). Con i suoi 1,6 milioni di abitanti, è l area interamente digitale più vasta d'europa. Nel Regno Unito, Paese che ha fatto da apripista per la diffusione della Tdt in Europa, si testano le prime due aree all-digital: Copeland e Whitehaven (in Cumbria). A luglio del 2008 si pratica lo spegnimento analogico nella provincia di Soria in Spagna: il Governo ha investito 3,3 milioni per la campagna informativa e per gli incentivi. In Francia, nelle ultime settimane del 2008, comincia lo switch-off nella provincia di Coulommiers, nel dipartimento della Seine-et-Marne. Il 2008 si chiude con la transizione al digitale della Germania: la copertura è del 90% della popolazione, 74 milioni di persone. 15

16 Più canali e servizi Parallelamente al definirsi del contesto normativo e alle prime esperienze di spegnimento del segnale analogico, fra il 2007 e il 2008 aumenta la ricchezza delle offerte - sia in termini di numero di canali e servizi, sia in termini di innovazione tecnologica - che sembrano preparare la piattaforma a un ulteriore salto. I servizi offerti aumentano sia nella forma gratuita sia in quella a pagamento. In Italia, dopo una consultazione pubblica, ad aprile 2008 Agcom apre i bandi per l'assegnazione del 40% della capacità trasmissiva rilasciata da Rai, Mediaset e Telecom Italia Media per permettere l ingresso di nuovi fornitori di contenuti. L iniziativa è tesa a garantire un maggiore pluralismo sulla piattaforma Tdt. Nei mesi seguenti Agcom, dopo aver analizzato 25 richieste di 18 soggetti, approva la graduatoria di aggiudicazione delle frequenze. Nel frattempo la channel line-up della Tdt prende corpo dopo i primi anni di incertezza: si sviluppano e articolano le offerte gratuite e a pagamento. A maggio 2007 prendono il via le trasmissioni di Rai Gulp, il nuovo canale per bambini della Rai. A luglio 2008 il servizio pubblico lancia anche Rai 4, sempre in esclusiva sul digitale terrestre, servizio semi-generalista a target giovanile, mentre poche settimane prima Raisport Più, canale tematico fuso con RaiSport satellitare, era stato inaugurato con la partenza del 91 Giro d'italia. Da parte sua l operatore privatocommerciale Mediaset muove passi decisivi nell incremento del proprio presidio della piattaforma. L'offerta di Mediaset sul digitale terrestre si arricchisce di Iris, nuovo canale gratuito dedicato a cinema, fiction e teatro. Mediaset Premium inizia a trasmettere Joy, Mya, Steel e le rispettive versioni time-shifted "+1" che compongono la base della nuova offerta a pagamento Premium Gallery che si trasforma così da pay-per-view a pacchetto pay. Anche la piattaforma Tdt britannica, Freeview, si arricchisce di nuovi canali sebbene la sua channel line-up si fosse già delineata nel biennio precedente. Ad agosto del 2007 Channel 4 lancia Channel 4 +1, il primo servizio time-shifted di un canale generalista terrestre disponibile sulla Tdt. Ofcom spinge nella direzione di un aggiornamento della rete Tdt e di un potenziamento dei servizi avanzati che possono renderla competitiva con il satellite e con il cavo. È in questo contesto che Freeview rilancia il servizio Personal Video Recorder (Pvr) proprietario, Freeview Playback, che assumerà la denominazione di Freeview+. In occasione degli Europei di Calcio, Rai sperimenta la trasmissione digitale in alta definizione sul Multiplex B. Il segnale è ricevibile tramite apposito televisore Hd e decoder Mpeg-4 solo nelle zone di Roma, Milano, Torino e in Sardegna e Valle d'aosta (le due regioni che hanno già avviato la transizione al digitale). Ofcom apre il bando per l'assegnazione di due licenze per la trasmissione in alta definizione sulla piattaforma Tdt. La terza è già riservata all'emittente pubblica Bbc. Anche in Francia l alta definizione è all ordine del giorno dello sviluppo della Tdt: a febbraio 2008 il Csa assegna a Tf1, France 2 e M6 i diritti per le trasmissioni in Hd. 16

17 Parte I - Lo sviluppo della piattaforma digitale terrestre in Regno Unito, Francia, Spagna, Italia

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19 1. DIFFUSIONE E DOTAZIONE. 2008: la Tdt prima piattaforma di accesso alla tv digitale La penetrazione della Tv digitale in Europa Occidentale 1 negli ultimi due anni è cresciuta a ritmi sostenuti, al punto che a fine 2008 sono 108 milioni le abitazioni televisive digitali, pari a oltre il 65% del totale. Diffusione della tv digitale in Europa Occidentale ( ) milioni abitazioni mln HH % 33,3% 27,6% 55,6 41,6 40,7% 67,9 54,0% 89,9 65,1% ,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% % E2008 0,0% Fonte: ITMedia Consulting Tale penetrazione subirà un ulteriore accelerazione nei prossimi anni poiché in molti Paesi europei è stato approvato un calendario per lo spegnimento del segnale analogico via etere che porterà al completo switch-off al più tardi nel Il contributo alla digitalizzazione del segnale televisivo atteso da tale transizione è significativo, anche se lo sviluppo varia da paese a paese, a seconda della presenza e diffusione delle altre piattaforme televisive, in particolare del satellite e del cavo. Il satellite storicamente ha rappresentato il traino alla diffusione della televisione digitale e all introduzione della multicanalità, con un modello prevalentemente 1 Europa occidentale: 15 paesi UE, Norvegia e Svizzera. 19

20 basato sulla televisione a pagamento. La piattaforma satellitare continua a crescere in penetrazione, ma a tassi più contenuti che in passato. Nei Paesi dove il cavo analogico è molto diffuso, il processo di digitalizzazione del segnale televisivo richiederà tempi lunghi, a causa degli ingenti investimenti richiesti per la conversione delle reti, che peraltro già supportano la trasmissione multicanale. La diffusione dell Iptv, pur registrando un continuo incremento, rimane contenuta e interessa solo 5,2 milioni gli abbonati, principalmente concentrati in Francia (che registra la metà della base abbonati dei 4 Paesi, Regno Unito. Francia, Spagna e Italia, che andremo a considerare in dettaglio). In alcuni Paesi la piattaforma terrestre è residuale o comunque complementare rispetto al cavo e al satellite, mentre in altri è la modalità prevalente di trasmissione televisiva. In questi ultimi la Tdt è la piattaforma deputata a trainare e completare la conversione del sistema televisivo al digitale. È per questo motivo che l analisi che segue prenderà in considerazione i 4 Paesi europei - Francia, Italia, Spagna e Regno Unito - nei quali la televisione terrestre ha storicamente costituito l infrastruttura prevalente in ambiente analogico e il processo di digitalizzazione è comparabile per dimensioni demografiche e dinamiche di transizione. Rispetto agli anni precedenti, viene esclusa dall analisi comparata la Germania, dove viceversa l etere terrestre è mezzo trasmissivo assolutamente residuale e l alta penetrazione del cavo e del satellite hanno da tempo introdotto un mercato multicanale. Proprio per questa residualità della trasmissione via etere, la Germania ha già completato lo switch-off, due anni in anticipo rispetto a quanto programmato dal Governo Federale: da fine 2008 oltre il 90% della popolazione (74 milioni di persone) può ricevere il segnale digitale via etere con un offerta di canali, a seconda dell area. Per l ultimo studio di Media Broadcast la digitalizzazione del segnale via etere ha fatto crescere l utilizzo di questa piattaforma in Germania. Gli utenti accedono al segnale via decoder, Idtv, ma anche chiavette Usb e device portatili: la mobilità di ricezione del segnale è un valore aggiunto della piattaforma Tdt che è stato molto sottolineato in Germania. Tdt: prima piattaforma di accesso al digitale nei big 4 Nel corso del 2008, nei suddetti quattro Paesi complessivamente considerati, la Tdt ha operato un doppio sorpasso diventando la piattaforma di accesso più diffusa sui primi televisori: 1. ha superato il satellite e rappresenta oggi il primo canale di accesso alla tv digitale in quasi la metà delle abitazioni digitali; 2. ha superato la televisione analogica che si è ridotta, come accesso esclusivo, a meno di un terzo delle abitazioni tv. 20

21 Diffusione della tv digitale (4 Paesi, stime dicembre 2008) Satellite 35,8% Solo analogico 33,2% Digitale 66,8% Tdt 47,2% IPTV 9,4% Cavo 7,6% Fonte: IT Media Consulting Scendendo nel dettaglio dei singoli Paesi, si nota come la Tdt sia la prima piattaforma televisiva tout court (analogica e digitale) sui primi televisori in Regno Unito e Francia (rispettivamente 39% e 33%) e la prima piattaforma digitale in Spagna (36%). In Italia, dove i primi televisori che accedono al digitale attraverso l etere terrestre hanno già oltrepassato i ricevitori di satellite a pagamento (24% vs 20%), si prevede il superamento della piattaforma satellitare nel suo complesso (pay+ free) nel Il grafico che segue indica la diffusione della televisione digitale per piattaforma con riferimento al televisore principale. La presenza nelle famiglie di un decoder/ ricevitore digitale sul televisore principale è un dato fondamentale durante il processo di programmazione della transizione al digitale poiché attesta il livello di accesso (o accessibilità) al segnale digitale delle abitazioni televisive. In fase di transizione dal segnale analogico al digitale è fondamentale avere un grado di penetrazione garantito di tv digitale. Mano a mano che si procede nella transizione e si inizia a spegnere il segnale analogico per aree, acquista importanza anche un secondo dato, quello della digitalizzazione del parco televisori (o dotazione) delle famiglie. In fase di spegnimento del segnale analogico è importante infatti predisporre anche gli altri apparecchi televisivi (secondi e terzi televisori) alla ricezione del nuovo segnale televisivo. 21

22 Diffusione della tv digitale per piattaforma (su televisore principale, stime a dicembre 2008) 100% 90% 13% 2% 6% 19% 10% 2% 20% 80% 70% 35% 15% 11% 1% 7% 60% 50% 40% 2% 2% 33% 36% 24% 30% 20% 10% 0% 39% 47% 37% 27% 10% Regno Unito Francia Spagna Italia Analogico terrestre Tdt Satellite free Satellite pay Cavo digitale/iptv Cavo e sat. analogico Fonti: Ofcom, Impulsa Tdt, elaborazioni IT Media Consulting Tdt: prima piattaforma per dotazione su 2 e 3 televisori Ogni trimestre, nei 4 Paesi complessivamente considerati, vengono venduti in media oltre 5 milioni di apparecchi atti alla ricezione Tdt - siano essi set top box esterni, televisori con tuner digitale integrato (Idtv), decoder ibridi o ricevitori integrati in altri apparati (ad esempio in lettori Dvd, Pc ) - con notevoli picchi in corrispondenza delle festività natalizie. Le vendite trimestrali di televisori e device integrati superano quelle di decoder esterni, a dimostrare che la tecnologia Tdt è ormai inserita di default nei nuovi terminali immessi sul mercato. Come si vedrà in dettaglio in seguito, nel Regno Unito un numero crescente di secondi e terzi televisori viene equipaggiato per la televisione digitale terrestre. Mercato multicanale maturo, il caso britannico appare emblematico di quella che verosimilmente sarà l evoluzione dei prossimi anni anche negli altri Paesi: la piattaforma Tdt avrà un ruolo determinate nella digitalizzazione di tutto il parco televisivo delle abitazioni. Giocano a favore di questo utilizzo massiccio della Tdt sui televisori secondari: la facilità di installazione (plug & play sull antenna esistente) e la mobilità di ricezione. Già preponderante sul primo televisore, la Tdt è quindi destinata ad esserlo in misura ancor maggiore sugli altri televisori presenti nelle case. Sono queste indicazioni chiare di come la Tdt sia a tutti gli effetti la 22

23 piattaforma a vocazione universale della televisione digitale, raccogliendo l eredità del segnale analogico hertziano. Vendite ricevitori Tdt (4 Paesi, giugno 2008) Stb Altro (Idtv, decoder ibridi ) ' , I trim 2007 II trim 2007 III trim 2007 IV trim 2007 I trim 2008 II trim 2008 Fonti: Ofcom, Impulsa Tdt, Gfk, elaborazioni IT Media consulting N.B.: Per il Regno Unito i dati disponibili si riferiscono unicamente a decoder esterni e Idtv e non a ricevitori integrati in altri device Regno Unito: ¾ dei 2 e 3 televisori su piattaforma Tdt Nel Regno Unito quasi il 90% delle famiglie riceve la televisione digitale, contro il 60% in media di Italia, Francia e Spagna. Le abitazioni con accesso primario tramite Tdt hanno superato quelle analogiche già nel 2005 e quelle satellitari nel Il driver della digitalizzazione del segnale televisivo in passato è stato il satellite, ampiamente diffuso per la televisione pay (il Regno Unito è il primo mercato pay per sottoscrittori in Europa con 12.5 milioni di abbonati a settembre 2008) ma il rilancio della Tdt con Freeview ha reso questa piattaforma preponderante negli ultimi due anni. La rete via cavo, completamente digitalizzata, riguarda una percentuale minore, ma comunque significativa, di famiglie mentre risulta ancora marginale l adozione dell Iptv. Le abitazioni solo analogiche che devono essere convertite al digitale entro il 2012 sono meno di 3 milioni (12% circa del totale). 23

24 Nel grafico e nelle tabelle che seguono si documenta l evoluzione della diffusione della televisione digitale (primo televisore) nel Regno Unito negli ultimi 5 anni e l apporto delle diverse piattaforme. Evoluzione della tv digitale nel Regno Unito ( , tutte le piattaforme) 100% 80% 71,8% 78,6% 88,7% 87,1% 62,6% 60% 54,4% 40% 20% 0% E2008 Cavo digitale/iptv Satellite Tdt Analogico terrestre Cavo analogico Fonte: Ofcom, elaborazioni IT Media Consulting Dal grafico risulta chiaramente come la trasmissione analogica (terrestre e residuale via cavo al 2008) vada scomparendo all avanzare del digitale. Dalla tabella che segue risultano invece i sorpassi: 2005 satellite digitale e Tdt (singolarmente presi) sull etere analogico, 2007 Tdt su satellite. Regno Unito: primo accesso digitale in milioni E2008 Tdt 2,9 4,6 6,5 7,7 9,6 10,0 Satellite* 7,1 7,7 8,3 8,8 9,1 9,6 Analogico terrestre 9,3 8,0 6,3 4,9 3,4 2,5 Cavo digitale/iptv 2,3 2,5 2,8 3 3,2 3,3 Cavo Analogico 1 0,8 0,6 0,4 0,1 0,0 Totale famiglie tv 22,6 23,6 24,5 24,8 25,4 25,4 Fonte: Ofcom, elaborazioni ITMedia Consulting *In UK tutto il satellite è digitalizzato 24

25 L ultima tabella documenta più direttamente il tasso di crescita, in leggera flessione per il Tdt rispetto al satellite, sintomo, probabilmente, di un fenomeno riscontrabile avvicinandosi all era all digital: le famiglie nel passaggio da analogico a digitale sul primo televisore fanno il salto direttamente al digitale pay. Regno Unito: primo accesso digitale in % E2008 Tdt 12,8% 19,5% 26,5% 31,0% 37,8% 39,4% Satellite 31,4% 32,6% 33,9% 35,5% 35,8% 37,6% Analogico terrestre 41,2% 34,0% 25,8% 19,8% 13,4% 9,9% Cavo digitale/iptv 10,2% 10,6% 11,4% 12,1% 12,6% 13,0% Cavo Analogico 4,4% 3,4% 2,4% 1,6% 0,4% 0,1% Totale famiglie tv 100% 100% 100% 100% 100% 100% Fonte: Ofcom, elaborazioni ITMedia Consulting Sul fronte della dotazione, ossia dei secondi e terzi televisori con accesso al digitale, dal lancio di Freeview, avvenuto nell ottobre 2002, sono stati venduti 32,2 milioni di apparati per la ricezione della Tdt, di cui 12,8 milioni costituiti da televisori integrati e 19,5 milioni da set top box. La dotazione delle abitazioni televisive sta però rapidamente volgendo a favore dei televisori integrati (Idtv) le cui vendite oggi superano di gran lunga quelle dei set top box: tra giugno 2007 e giugno 2008 sono stati venduti 1,4 milioni di televisori integrati contro decoder Tdt esterni: sintomo probabilmente che nel rinnovamento del parco televisori la scelta cade di preferenza sui terminali meno intrusivi (niente box e collegamenti esterni, niente telecomandi doppi) e comunque su apparecchi equipaggiati di default per il segnale Tdt. Regno Unito: digitalizzazione parco televisori (III trimestre 2008) 100% 80% 60% 40% 20% 0% 12,5% 3,0% 2,0% 6,1% 11,0% 9,0% 21,8% 37,3% 43,0% 42,0% 40,9% 38,0% 43,0% 47,0% 31,3% 12,2% 1 Televisore 2 Televisore 3 Televisore Tutti i televisori Analogico terrestre Tdt Satellite digitale Cavo digitale e Iptv Fonte: Ofcom Ma come accennato in precedenza, il fenomeno rilevante nel Regno Unito è la diffusione della Tdt sui televisori diversi dal primo: considerando l intero parco televisori del Paese, la Tdt è presente nel 43% delle abitazioni, più del doppio del satellite (19%); prendendo invece in considerazione solo i secondi e terzi televisori, 25

26 oltre la metà sono già digitalizzati con il contributo preponderante del digitale terrestre. Tale tasso di diffusione, è destinato a crescere in maniera significativa con l avvicinarsi dello switch-off, il cui completamento è previsto per il Regno Unito a fine 2012: è più economico (solo spesa decoder) e meno intrusivo (niente parabole) dotare i televisori secondari di set top box Tdt. Con l attuale tendenza delle vendite, tre quarti dei secondi e terzi televisori britannici riceveranno il segnale esclusivamente da digitale terrestre al momento dello switch-off. Francia: ruolo dell Iptv e dell Hd nella diffusione della Tdt In Francia la televisione digitale raggiunge, a fine 2008, il 70% delle famiglie: il digitale terrestre costituisce l accesso primario per il 33% delle abitazioni, l Iptv o cavo digitale per il 19%, il satellite per il 18%. La Francia si distingue per il successo della Iptv e del cavo digitale via Adsl, presenti in circa 5 milioni di abitazioni. Successo ascrivibile alla ricchezza dell offerta di base, con 100 canali digitali, alla possibilità di ricevere i 18 canali digitali terrestri in chiaro grazie a decoder ibridi messi a disposizione dagli operatori, e al costo competitivo dei servizi: l offerta triple play (Internet, telefonia e tv) costa 30 al mese. Un altro elemento importante per il successo della diffusione dell Iptv in Francia è legato ai limiti normativi per l installazione delle parabole nelle aree metropolitane. Nei grafici che seguono l offerta ibrida Iptv/Tdt viene attribuita per intero all Iptv, ma bisogna tener conto che i programmi più popolari sono in realtà fruiti via etere terrestre. Se la diffusione della Tdt è del 33%, l accessibilità alla sua offerta, veicolata da tutte le piattaforme, è molto più ampia. Oltre alla già citata Iptv, in Francia è infatti possibile ricevere l intera offerta Tdt in chiaro (18 canali gratuiti) via satellite, attraverso appositi decoder. Stimati nel numero di mezzo milione presso le famiglie francesi (2% delle abitazioni tv), tali decoder consentono di fruire dell offerta TntSat, la Tv digitale terrestre via satellite distribuita da CanalSat. Contrariamento al cavo, la maggior parte delle famiglie dotate di satellite sono abbonate a un bouquet televisivo a pagamento: 3,7 milioni a metà Gli utenti della televisione digitale terrestre comprendono anche circa mezzo milione di abitazioni abbonate a uno dei bouquet a pagamento disponibili attraverso la Tdt: esse rappresentano un ulteriore 2% delle abitazioni televisive francesi attribuibili alla Tdt. Le famiglie francesi solo analogiche sono stimate in meno di 7 milioni a fine 2008 (28%). Il grafico e le tabelle che seguono, analogamente al Regno Unito, documentano la penetrazione della televisione digitale in Francia. Dal grafico risulta evidente come la digitalizzazione del sistema televisivo sia più indietro rispetto al Regno Unito, perchè più recente; ma risulta anche il forte contributo della piattaforma Tdt nella diffusione della nuova tecnologia trasmissiva negli ultimi 3 anni. 26

27 Evoluzione della tv digitale in Francia ( , tutte le piattaforme) 100% 80% 70,6% 60% 57,8% 40% 20% 17,5% 24,1% 27,7% 40,8% 0% E2008 Cavo digitale/iptv Satellite digitale Tdt Analogico terrestre Cavo/Sat analogico Fonte: elaborazione ITMedia Consulting. NB: In questo grafico cavo e satellite analogico sono accorpati, poiché non costituiscono un problema ai fini dello spegnimento del segnale analogico terrestre. Entrambe le reti hanno un proprio processo di digitalizzazione, distinto da quello della rete terrestre. Allo switch-off terrestre, le abitazioni dotate di Tv via cavo o satellite analogico potranno comunque continuare a vedere i programmi televisivi. A livello di sorpassi, nel 2007 la diffusione della televisione digitale (complessiva, tutte le piattaforme) supera l analogico e la Tdt si attesta come prima piattaforma digitale per diffusione. Il 2008 è invece l anno del sorpasso della Tdt sull analogico (tutte le piattaforme, terrestre e cavo/sat). Francia: primo accesso digitale in milioni E2008 Tdt ,9 5,6 8,4 Satellite digitale 3,7 4,3 4,2 4,4 4,3 4,5 Analogico terrestre 16,51 15,7 14,6 11,9 8,8 6,9 Cavo digitale/iptv 0,5 1,5 1,8 2,55 4,2 4,9 Cavo/sat analogico 3,1 2,6 2,6 2,45 1,5 0,5 Totale famiglie tv 23,81 24,1 24,2 24,216 24,4 25,2 Fonte: elaborazione ITMedia Consulting. 27

28 Anche a livello di tasso di crescita la Tdt si conferma come prima piattaforma per diffusione del digitale (+10 punti percentuali nel 2008, rispetto a un +1,8 del cavo Iptv, seconda piattaforma digitale per diffusione e tasso di crescita). Francia: primo accesso digitale in % E2008 Tdt 0,0% 0,0% 4,1% 12,0% 23,0% 33,3% Satellite digitale 15,5% 17,8% 17,4% 18,2% 17,6% 17,9% Analogico terrestre 69,3% 65,1% 60,3% 49,1% 36,1% 27,4% Cavo digitale/iptv 2,1% 6,2% 7,4% 10,5% 17,2% 19,4% Cavo/sat analogico 13,0% 10,8% 10,7% 10,1% 6,1% 2,0% Totale famiglie tv 100% 100% 100% 100% 100% 100% Fonte: elaborazione ITMedia Consulting. Nel 2008 il Consiglio Superiore dell Audiovisivo (Csa) ha pianificato una mappa per lo spegnimento del segnale analogico. Il piano, che suddivide il territorio nazionale in 71 aree, verrà attuato a partire dal Sul piano della dotazione delle famiglie, da marzo 2005 a giugno 2008 sono stati venduti 13,5 milioni di apparecchi Tdt. Oltre ai set top box, disponibili a partire da 25 e ai decoder ibridi offerti dagli operatori Adsl, si trovano in commercio lettori portatili e altri device integrati in Pc o Dvd player. A giugno 2008 erano presenti nelle abitazioni francesi 6,7 milioni di decoder esterni, 5 milioni di televisori digitali integrati, 1,5 milioni di tuner integrati in altri apparecchi e 4,9 milioni di decoder ibridi. La particolarità della Francia è che ha disposto, prima in Europa, che a partire dal marzo 2008 tutti i televisori messi in commercio sul territorio nazionale dovevano obbligatoriamente integrare un tuner per la ricezione dei segnali televisivi digitali. L introduzione di quest obbligo sta contribuendo ad accelerare il processo di digitalizzazione degli apparati televisivi, inclusi quelli diversi dal primo. Ad oggi la metà del parco televisori complessivo è digitale; se ci si limita ai secondi e terzi televisori la dotazione digitale è del 22%, ma tre quarti di questi sono equipaggiati per la ricezione digitale terrestre: una conferma dell importanza della Tdt sui televisori secondari, già riscontrata nel Regno Unito. La Francia ha inoltre puntato fin da subito sull alta definizione, che gioca un ruolo importante nel rinnovo del parco televisori: nel 2007 su quasi 6 milioni di televisori venduti, oltre la metà erano Hd Ready, e per il 2008 si prevede che tale quota salirà ai 2/3 dei televisori venduti. Secondo le stime dell associazione dei costruttori di apparati audiovisivi, nel 2011 più della metà delle abitazioni francesi sarà equipaggiata di un televisore Hd Ready. Anche in questo campo peraltro la Francia ha introdotto, prima in Europa un obbligo sulla commercializzazione di apparati: a partire da dicembre 2008, tutti i ricevitori venduti sotto la denominazione Hd dovranno integrare obbligatoriamente un tuner per la ricezione Tdt. Come vedremo più in dettaglio nella parte dedicata alle politiche di sostegno al Tdt, le iniziative della Francia a favore dell Hd non si esauriscono nel settore degli 28

29 apparati: il Csa ha rilasciato 5 licenze per la diffusione di canali nazionali in alta definizione in chiaro su rete digitale terrestre, mentre tutti i canali a pagamento su Tdt trasmettono in Hd già dal momento del lancio. All offerta di contenuti si affiancherà il progressivo ampliamento della copertura, che a ottobre 2008 raggiungeva il 40% della popolazione metropolitana, toccherà il 65% nel corso del 2009 e raggiungerà il 95% al termine del processo. Evoluzione parco televisori in Francia ( ) 100% 90% 80% 70% 44 44,5 8% 21% 22% 35% 45 45,5 48% 46 59% mln di apparati 60% 34% 50% 40% 30% 20% 70% 45% 43% 46% 40% 10% 22% 0% 6% 3% Tv analogiche Tv con decoder Idtv Fonte: Simavelec Spagna: verso lo switch-off anticipato Anche in Spagna il digitale terrestre è la principale piattaforma televisiva digitale, che ha permesso al paese di recuperare il ritardo nel processo di digitalizzazione. Tra i quattro Paesi esaminati, infatti, la Spagna è stata l ultima, in ordine cronologico, a lanciare l offerta digitale terrestre in chiaro, a novembre Si stima che entro il 2008 la penetrazione della tv digitale nella penisola iberica raggiunga il 57%, con un 38% attribuibile al digitale terrestre. La diffusione della Tdt registra tuttavia dei picchi del 50% a livello locale (Madrid e Catalogna). Il satellite digitale invece non cresce, e anzi, il numero di abbonati al bouquet a pagamento Digital+ è in leggera diminuzione. Interessante viceversa è la crescita del segmento Iptv: la Spagna è il secondo mercato europeo dopo la Francia per 29

30 diffusione di questa piattaforma, grazie ai abbonati di Imagenio di Telefonica. Oltre a Imagenio, sono disponibili sul territorio spagnolo altre 3 offerte commerciali da parte di altrettanti operatori. Infine l operatore cavo Ono ha un milione di abbonati a servizi televisivi digitali. Evoluzione della tv digitale in Spagna ( , tutte le piattaforme) 100% 80% 60% 57,1% 43,7% 40% 34,2% 20% 12,9% 13,5% 20,9% 0% E2008 Cavo digitale/iptv Satellite digitale Tdt Analogico terrestre Cavo/Sat analogico Fonte: elaborazioni ITMedia Consulting In questo grafico cavo e satellite analogico sono accorpati. Si veda nota al grafico: Evoluzione della tv digitale in Francia. A fine 2008 le abitazioni legate alle trasmissioni televisive terrestri in tecnica analogica sono stimate in meno di 6 milioni (37% del totale). In Spagna inoltre circa un milione di abitazioni accedono ai servizi televisivi tramite satellite analogico. Anche la Spagna ha adottato un piano per il progressivo spegnimento delle trasmissioni analogiche: esso ha già avuto inizio lo scorso luglio, con la realizzazione dello switch-off di Soria, città di abitanti in Castilla y Leòn, e proseguirà per tutto il La Spagna, tra tutti i Paesi oggetto d indagine, ha fissato la data più prossima per lo switch-off definitivo nel Nel grafico che precede appare evidente come la digitalizzazione del sistema televisivo spagnolo, abbastanza arretrata rispetto a Regno Unito e Francia sia decisamente trainata dalla Tdt a partire dal rilancio della piattaforma nel 2005: in tre anni il tasso di penetrazione della televisione digitale è raddoppiato grazie al 30

31 contributo preponderante della Tdt. La prima tabella indica come già nel 2006 la Tdt diventa la prima piattaforma digitale per diffusione. Ma anche come l obiettivo di spegnere il segnale analogico nel 2010 sia molto ambizioso: l analogico terrestre rimane ancora nel 2007 la maggiore piattaforma trasmissiva, e il sorpasso della tv digitale (tutte le piattaforme) è previsto solo nel La Tdt si conferma la piattaforma deputata a trainare la diffusione della televisione digitale: dalla seconda tabella risulta come il tasso di crescita del cavo e dell Iptv sia decrescente, mentre il satellite sia addirittura in calo in termini di penetrazione sul totale famiglie tv. Spagna: primo accesso digitale in milioni E2008 Tdt 0,02 0,02 0,7 2,3 3,7 5,8 Satellite digitale 1,6 1,6 1,9 2 1,8 1,8 Analogico terrestre 11,7 11,7 10,4 8,5 7,1 5,9 Cavo digitale/iptv 0,4 0,5 0,7 1,1 1,4 1,6 Cavo/sat analogico 1,9 1,9 2,1 1,9 1,9 1 Totale famiglie tv Fonte: elaborazioni ITMedia Consulting Spagna: primo accesso digitale in % E2008 Tdt 0,1% 0,1% 4,4% 14,6% 23,3% 36,0% Satellite digitale 10,2% 10,2% 12,0% 12,7% 11,3% 11,2% Analogico terrestre 74,9% 74,4% 65,8% 53,8% 44,7% 36,6% Cavo digitale/iptv 2,6% 3,2% 4,4% 7,0% 8,8% 9,9% Cavo/sat analogico 12,2% 12,1% 13,3% 12,0% 11,9% 6,2% Totale famiglie tv 100% 100% 100% 100% 100% 100% Fonte: elaborazioni ITMedia Consulting Per quanto concerne la dotazione, ad oggi sono stati venduti 12,4 milioni di apparati per la ricezione della Tdt di cui 4 milioni solo nel Quasi la metà delle vendite di ricevitori digitali è costituito da televisori integrati che rappresentano già l 88% delle vendite complessive di apparecchi televisivi. I ricevitori esterni (set top box e ricevitori integrati in apparecchi diversi dal televisore) conservano tuttavia una quota significativa del mercato e le vendite sono relativamente stabili nel tempo. Con l approssimarsi delle date locali di switchoff è prevedibile un incremento delle vendite dei set box per consentire la ricezione sui secondi e terzi televisori. Già oggi quasi la metà dei ricevitori Tdt venduti vengono utilizzati per televisori diversi dal primo. Si stima che a giugno 2008 circa il 30% dei televisori secondari sia attrezzato per la ricezione Tdt. 31

32 Spagna, rivendita ricevitori Tdt ' Q2007 4Q2007 1Q2008 2Q2008 Set Top Box Idtv Dvd PC Fonte: Impulsa Tdt NB: Per lettori Dvd e Pc si intendono quelli che incorporano tuner per la ricezione Tdt Italia: il sorpasso sul satellite pay In Italia la diffusione della Tdt, intesa come numero di famiglie in possesso di almeno un ricevitore per il digitale terrestre nella propria abitazione ha raggiunto a fine 2008 quota 7,6 milioni, pari al 24% del totale. La Tdt risulta così più diffusa presso le famiglie rispetto al satellite: le famiglie dotate di almeno un ricevitore satellitare sono infatti in 6,6 milioni, ossia il 28% del totale. Di queste, 4,7 milioni ricevono la tv a pagamento. L Iptv, con le offerte commerciali di 4 operatori, raggiunge circa abitazioni. Le abitazioni solo analogiche si stimano in circa 11 milioni a fine 2008, pari al 47% del totale. A settembre 2008 l Italia ha adottato un piano di spegnimento del segnale analogico che coinvolgerà progressivamente tutte le regioni, fino al completo switch-off nel Sulla base del calendario previsto dal Governo, le trasmissioni analogiche si spegneranno nel 2010 già per il 70% della popolazione italiana, 32

33 imprimendo un accelerazione alla diffusione della tv digitale e televisori integrati e set top box. alle vendite di Dal grafico risulta come anche in Italia la piattaforma Tdt sia quella in maggiore crescita rispetto alle altre digitali. La particolarità italiana, come vedremo più in dettaglio in seguito nella parte dedicata, è che la penetrazione della Tdt nel paese è stata inizialmente sostenuta anche da un offerta pay estremamente innovativa per offerta e formula di adesione e pagamento. Il 2008 è un anno importante poiché segna l accesso di oltre il 50% delle famiglie italiane al segnale televisivo digitale. Evoluzione della tv digitale in Italia ( , tutte le piattaforme) 100% 80% 60% 52,8% 40% 33,5% 39,3% 46,0% 20% 16,5% 23,5% 0% E2008 Cavo/Iptv Satellite Tdt Analogico terrestre Fonte: elaborazioni ITMedia Consulting NB: per comparare i dati agli altri Paesi considerati il grafico si riferisce alla diffusione della TV digitale sul televisore principale (il televisore più guardato, e se ne conta uno solo per ciascuna abitazione). Stime Dgtvi sul primo accesso Quest anno viene fatto il primo tentativo per rendere i dati italiani relativi alla penetrazione della Tdt confrontabili con quelli degli altri Paesi. Viene infatti proposta una stima del primo accesso televisivo, già definito come il televisore più guardato 33

34 all interno di un abitazione. In ciascuna abitazione esiste un solo televisore principale, e la loro somma corrisponde al numero di abitazioni televisive. È importante specificare che per questi dati di penetrazione e quelli che seguono di primo accesso ci si basa su dati Makno (C.A.T.I., Computer Assisted Telephone Interview sulle dotazioni delle famiglie) confrontati per controllo con dati Gfk (sell in e sell out dei ricevitori digitali). Non esiste infatti un dato ufficiale di primo accesso come avviene per gli altri Paesi. La stima di primo accesso permette peraltro di fare interessanti induzioni anche sulle sovrapposizioni delle piattaforme digitali. Ma andiamo con ordine. La stima dei primi accessi digitali fornita nelle tabelle che seguono si basa sulle seguenti ipotesi: 1. tutte le famiglie abbonate a Sky Italia, anche se dotate di Tdt, utilizzano il decoder Sky sul primo televisore o televisore principale, e vengono pertanto attribuite come primo accesso al satellitare; 2. le famiglie dotate di Tdt e di satellite free potrebbero avere comportamenti diversi: alcune di esse potrebbero aver acquistato un decoder Tdt per fruire dell offerta pay e averlo pertanto collegato al primo televisore; altre potrebbero averlo collegato ad altri televisori presenti in casa. In questo caso una quota delle famiglie sat free + Tdt è stata attribuita alla Tdt; 3. infine, per convenzione e in analogia a quanto avviene negli altri Paesi, le famiglie dotate di decoder integrati Iptv/Tdt vengono attribuite come primo accesso all Iptv, anche se i dati di consumo potrebbero indicare un utilizzo consistente dell offerta gratuita della piattaforma digitale terrestre in queste famiglie. Italia: primo accesso digitale in milioni E2008 Tdt 0,02 0,9 2,7 3,6 4,7 5.7 Satellite pay 2,4 3,1 3,6 3,9 4,4 4,7 Satellite free 1,3 1,35 1,3 1,4 1,5 1,6 Cavo digitale/iptv 0,1 0,1 0,2 0,2 0,3 0,4 Analogico terrestre Totale famiglie tv Fonte: Elaborazioni ITMedia Consulting su dati Makno Italia: primo accesso digitale in % E2008 Tdt 0.1% 3.9% 11.6% 15.4% 20.0% 24.2% Satellite pay 10,4% 13,4% 15,5% 16,7% 18,6% 20,0% Satellite free 5,6% 5,8% 5,6% 6,0% 6,4% 6,8% Cavo digitale/iptv 0,4% 0,4% 0,9% 0,9% 1.3% 1.8% Analogico terrestre 83.5% 76.5% 66.5% 60.7% 54.0% 47.2% Totale famiglie tv 100% 100% 100% 100% 100% 100% Fonte: Elaborazioni ITMedia Consulting su dati Makno 34

35 Le sovrapposizioni Oltre all accesso tout court alla televisione digitale è interessante analizzare il fenomeno delle sovrapposizioni tra le diverse piattaforme digitali. La famiglia del futuro sarà platform neutral e probabilmente accederà alla televisione digitale da più di una piattaforma. La televisione digitale terrestre, che di fatto si sostituirà alla televisione analogica, sarà la maggiore piattaforma per diffusione ma in molte famiglie si sovrapporrà a quella satellitare e all Iptv. Si stima che già a fine 2008 oltre il 10% delle famiglie italiane siano dotate, oltre che del digitale terrestre, anche di un accesso al satellite (pay o free) o all Iptv. In valori assoluti si tratta di 2 milioni e mezzo di famiglie che oltre ad accedere alla Tdt sono abbonate a Sky Italia (1,5 milioni) o collegate a un decoder free sat ( ) o hanno accesso all Iptv ( ). Nel caso dell Iptv le due piattaforme coesistono sul primo televisore per definizione in quanto tutti gli operatori Iptv al momento commercializzano decoder integrati Iptv/Tdt (esiste una legacy dovuta alla diffusione in passato di decoder solo Iptv, ma il fenomeno è destinato a sparire con la sostituzione dei nuovi decoder). Il fenomeno delle sovrapposizioni è destinato a crescere: a partire da aprile 2009 per effetto della normativa adottata nel 2007, tutti i televisori in vendita dovranno incorporare un sintonizzatore digitale (si tratta di circa 5 milioni di pezzi l anno). Inoltre l imminenza degli switch-off in alcune grandi regioni italiane Piemonte, Lazio, Campania - sempre nel corso del 2009, spingeranno le famiglie a dotarsi di nuovi televisori e/o decoder esterni per le proprie abitazioni. Come accennato in precedenza, anche in Italia le vendite di ricevitori digitali integrati (Idtv) sono diventate il principale traino della digitalizzazione delle famiglie sul televisore principale: a giugno 2008 rappresentano il 32% del totale cumulato degli apparati per la ricezione Tdt, e sono pari a 3 milioni di pezzi. Nel terzo trimestre del 2008, 2/3 degli apparati venduti erano ricevitori integrati. Il fenomeno è destinato a crescere per il già citato obbligo di vendita di tuner integrati da aprile La digitalizzazione dei secondi e terzi televisori è in leggero ritardo in Italia rispetto agli altri Paesi europei. In Sardegna, maggiore area all digital in Europa con abitazioni televisive, è avvenuta - e si presume che lo stesso avverrà nelle altre regioni che passeranno al digitale nei prossimi anni - prevalentemente mediante set top box per il digitale terrestre e in prossimità degli switch-off calendarizzati. Si stima che a fine 2008 in Italia circa il 22% dei televisori secondari sia equipaggiato per ricevere la Tv digitale. 35

36 Italia - Vendite ricevitori Tdt integrati (migliaia) ott-07 nov-07 dic-07 gen-08 feb-08 mar-08 apr-08 mag- 08 giu-08 lug-08 ago-08 set-08 ott-08 Fonte: Gfk Previsioni al 2012 Da un raffronto tra i principali mercati televisivi, si può notare come nel Regno Unito l 89% delle famiglie ha almeno un accesso alla televisione digitale (decoder o tv integrato), mentre in Italia, Francia e Spagna tale percentuale varia tra il 50% ed il 70%. Pur con le specificità nazionali, in tutti i Paesi la Tdt è la piattaforma digitale più popolare: in tre Paesi ha superato anche il satellite. Anche in Italia, la Tdt è comunque la più piattaforma di accesso digitale più diffusa, essendo presente in 7,6 milioni di famiglie, anche se non sempre come accesso primario, contro i 6,6 milioni di accessi satellitari. Soprattutto questa prevalenza della Tdt è ormai consolidata e destinata ad accentuarsi con l avvicinarsi degli switch-off che tutti i Paesi hanno calendarizzato per aree geografiche. Per tutti questi Paesi la televisione terrestre costituisce l infrastruttura televisiva prevalente sui primi televisori e, in misura ancora più marcata sui secondi e terzi televisori. Rispetto alle medie europee nel Regno Unito si nota una maggior incidenza del satellite e in Francia dell Iptv. 36

37 Diffusione della tv digitale nei 4 Paesi (stime fine 2008) 25 89% 100% 90% ,3 71% 18 57% 53% 80% 70% 60% 50% 10 12,5 40% 9,2 30% 5 20% 10% 0 Regno Unito Francia Spagna Italia milioni di abitazioni % Fonte: ITMedia Consulting 0% Al 2012, a switch-off ultimato del segnale analogico hertziano nei 4 paesi considerati e qualora si confermassero le attuali tendenze e le prevedibili evoluzioni del mercato: la maggiore varietà di accesso al segnale digitale avverrà sul primo televisore: oltre il 50% attraverso il Tdt, seguito dal satellite (20-25%) e l Iptv (10-15%); a livello di secondi e terzi televisori l incidenza della Tdt sarà più alta, in quanto piattaforma tendenzialmente free o pay low cost. Tale incidenza influirà sul parco televisori in generale, dove la Tdt diventerà la piattaforma di accesso alla tv largamente maggioritaria. 37

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