Ilterritorio, l economia, le imprese

Transcript

1 Ilterritorio, l economia, le imprese Ilterritorioe la sua popolazione La regione marchigiana si trova nella zona centroorientale della penisola e si estende per poco meno di chilometri quadrati, delimitata a est dal Mare Adriatico e a ovest dall Appennino Umbro- Marchigiano. Il territorio, prevalentemente collinare (69%) o montuoso (31%) - le uniche zone pianeggianti sorgono a ridosso delle coste - Ł abitato da circa un milione e mezzo di persone. Ancona, il centro piø importante della regione oltre che capoluogo, Ł la piø piccola delle province, ma quella che accoglie il maggior numero di abitanti, oltre 450 mila, distribuiti in 171 mila famiglie: la sua densit abitativa 233 abit anti per chilometro quadrato Ł ben piø alta anche della media italiana. La seconda provincia, sia per numero di abitanti (oltre 372 mila) sia per densit abitativa (178 ab/kmq), Ł quella di Ascoli Piceno, mentre la provincia piø estesa territorialmente Ł quella di Pesaro Urbino, che accoglie quasi 355 mila abit anti con 133 mila famiglie, e una densit abit ativa media di 122 abit anti per chilometro quadrato. Di poco piø piccolo il territorio provinciale di Macerata, dove si registra la densit abitativa piø bassa dell intera regione (110 ab/kmq). L urbanizzazione del territorio Le Marche nel complesso registrano un tasso di urbanizzazione piø basso di quello relativo alle regioni dell Italia centrale, ma superiore alla media nazionale. Dei 246 comuni in cui la regione Ł suddivisa dal punto di vista amministrativo sono infatti 15 quelli che accolgono oltre 20 mila abitanti, nei quali si concentra il 54,5% dell intera popolazione della regione, contro un dato medio nazionale del 51,9% e una media del 64,4% in riferimento al complesso delle regioni del Centro Italia. Analizzando il dettaglio provinciale ci accorgiamo per che a sostenere il Le Regione in cifre Provincia Superficie kmq Popolazione Densit ab/kmq N Comuni N Comuni con Rivendite Ancona , Ascoli Piceno , Macerata , Pesaro Urbino , Marche , Centro Italia , n.d. Italia , n.d /2004

2 Marche tasso di urbanizzazione Ł la sola provincia di Ancona: nei suoi sei comuni che superano i 20 mila abitanti risiede quasi il 60% dell intera popolazione della provincia. Nel caso delle altre tre province marchigiane, invece, il tasso di urbanizzazione Ł inferiore rispetto al dato medio italiano di dieci e addirittura, nel caso di Macerata, di L urbanizzazione Totale Comuni Quota % Comuni Quota % comuni > ab. pop. < ab. pop. residente residente Ancona , ,1 Ascoli Piceno , ,1 Macerata , ,2 Pesaro Urbino , ,9 Marche , ,5 Centro Italia , ,6 Italia , ,1 venti punti percentuali. Irisultati economici L e c o n o m i a marchigiana si Ł sviluppata negli ultimi decenni nei settori industriale (soprattutto cart ario) e terziario, che hanno assunto maggior rilevanza rispetto al passato, e il tessuto imprenditoriale annovera complessivamente oltre imprese. La composizione settoriale del tessuto produttivo evidenzia per una maggiore componente agricola rispetto alla media italiana (20,4%), dato che spicca in particolare per le province di Macerata e Ascoli Piceno, in cui le imprese agricole sono rispettivamente il 26,9% e il 31% del totale di quelle attive. Dopo l agricoltura, il settore numericamente piø consistente Ł quello commerciale, ma la media regionale (24,5%) Ł inferiore aldatoitaliano (28%). A spiccare nel tessuto produttivo della regione Ł l altissima quota di imprese di carattere artigiano. L artigianato, infatti, riveste maggiore importanza rispetto a quanto osservato initalia: sono infatti le imprese artigiane attive nelle Marche, che rappresentano il 32,3% del totale delle imprese, contro una media nazionale inferiore di quasi quattro punti percentuali. La provincia che annovera la maggior quota di imprese di questo tipo Ł quella di Pesaro-Urbino, il 35,6% del totale. Complessivamente, la densit imprenditoriale nelle Marche, pari a 10,5 imprese ogni 100 abitanti, Ł superiore al dato medio del Centro Italia (8,3%) e anche a quello italiano (8,6%); di assoluto rilievo la performance di Macerata, al quinto posto della graduatoria delle province italiane con 11,9 imprenditori ogni 100 abitanti. Le Marche, infine, contribuiscono alla 38/

3 creazione del valore aggiunto nazionale con milioni di euro (2002), pari al 2,6% del totale, un dato sostenuto in particolare dalla buona performance del capoluogo di provincia (0,85%). In termini relativi, il valore aggiunto Imprese e settore di attivit Marche Italia Agricoltura Industria Costruzioni Alberghi e p.e Commercio Trasporti e comunicazioni Credito e assicurazioni Servizi a imprese Altro Totale Fonte: Infocamere 2002 procapite marchigiano Ł di euro per abitante, in linea con il dato italiano (20.530), ma inferiore alla media delle regioni del Centro Italia (22.606) İl mercato del lavoro L area marchigiana spicca nel panorama italiano per la scarsa disoccupazione, con un dato medio del 4,4% contro una media nazionale del 9%. Tutte le province, infatti, registrano tassi di Le imprese disoccupazione contenuti e una dinamica che nel tempo si Ł rilevata in costante miglioramento. La provincia che evidenzia la minore sofferenza Ł quella di Pesaro-Urbino, immediatamente seguita da Macerata. Nella prima l andamento dal 1995 al 2002, seppur altalenante, Ł sempre stato di tendenziale decrescitae,in particolare, il livello di disoccupazione per la fascia piø giovane di et (15-24 anni) si Ł assestato al 7,8%, valore nettamente inferiore al dato nazionale (27,2%). Analoga la situazione presente in provincia di Macerata, mentre Ł leggermente peggiore quella dell area Imprese Densit Imprese Imp artigiane/ attive imprenditoriale* artigiane Tot. imprese Ancona , ,0 Ascoli Piceno , ,2 Macerata , ,4 Pesaro Urbino , ,6 Marche , ,3 Centro Italia , ,4 Italia , ,6 COMPOSIZIONE VALORE AGGIUNTO PER SETTORE (2001) (valori espressi in percentuale) MARCHE ITALIA CENTRALE ITALIA 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 AGRICOLTURA INDUSTRIA COSTRUZIONI COMMERCIO CREDITO E ALTRI COMUNICAZIONI ATTIVITA IMMBOBILIARI SERVIZI Fonte: Istat /2004

4 Marche anconetana. Qui infatti il tasso medio di disoccupazione si Ł assestato nel 2002 al 4,4%, ma sul lungo periodo vediamo che Ancona Ł la provincia che ha ottenuto il miglioramento piø sensibile, con una diminuzione del livello di inoccupazione del 2,7% dal Infine, la provincia di A - scoli Piceno Ł quella piø sofferente delle Marche, ma anche in questo caso la dinamica negli ultimi anni testimonia un netto miglioramento, con una diminuzione del tasso dal 1995 al 2002 di quasi due punti percentuali. Per quanto riguarda il lavoro irregolare, i lavoratori initalia che non godono di contratti regolari sono il 22,6% del totale, mentre la media marchigiana Ł decisamente migliore: 16,9%. Anche in questo caso Ł Ascoli Piceno la provincia in cui il lavoro irregolare Ł maggiormente diffuso, riguardando 21,7 lavoratori su 100, seguita a breve distanza da Macerata (20,1). Infrastrutture La dotazione infrastrutturale delle Marche Ł, nel complesso, leggermente inferiore alla media nazionale: l indice infatti si ferma a 92,5 punti contro il valore italiano uguale a 100. Solo la provincia di Ancona si colloca su valori positivi che bilanciano da La dinamica della disoccupazione Trend Ancona 7,1 4,4 F Ascoli Piceno 8,0 6,1 F Macerata 5,5 3,6 F Pesaro Urbino 5,2 3,5 F Marche 6,6 4,4 F Centro Italia 10,1 n.d. n.d. Italia 11,6 9,0 F 0 INDICI INFRASTRUTTURE ECONOMICHE E SOCIALI (2001) AN AP M C PU IL TREND DELLA DISOCCUPAZIONE AN AP M C PU Centro Italia Italia Marche Italia 1995 Italia 2002 Marche 1995 Marche 2002 soli le performance non brillanti delle altre tre province della regione. Per quanto riguarda il capoluogo, l indice di 143,4 punti Ł sostenuto dall ottima dotazione portuale, pari a 345,9 punti (il porto di Ancona Ł infatti una struttura di eccellenza che fa acquisire alla provincia il 12 posto nella graduatoria italiania in questo ambito), dalla buona dotazione delle strade (116,3), delle ferrovie (143,8) e degli aeroporti (110,6), mentre si segnala qualche sofferenza nelle reti telefoniche e telematiche. La performance migliore dopo quella di Ancona Ł registrata da Pesaro-Urbino, che assesta su 79,4 punti il proprio indice generale di infrastrutture economiche e 38/

5 sociali; l unico valore positivo Ł costituito dalla rete viaria (135,7), mentreintuttiglialtri ambiti la dotazione risulta sottodimensionata rispetto alle esigenze del territorio: particolarmente carenti le infrastrutture di trasporto, portuali, aeroportuali e ferroviarie. Ascoli Piceno e Macerata chiudono la graduatoria con valori prossimi, rispettivamente a 75,6 e 72,2 punti. Nel caso di Ascoli Piceno la maggiore sofferenza Ł registrata dalle infrastrutture aeroportuali, ferroviarie e protuali, seguite dalla dotazione di reti energetico-ambientali e telefonico-telematiche, mentre Ł buona la viabilit (132,9). A Macerata, invece, quello che riguarda la dotazione di strade e autostrade Ł l unico ambito che rientra nella media italiana. Deficitari tutti gli altri indici di dotazione, in qualche caso in modo anche grave, come accade per le infrastrutture per la mobilit e i trasporti /2004