Autonomia e decisioni nella pratica clinica: ripensare alle competenze partendo dalla complessità assistenziale.

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1 MONFALCONE 20 NOVEMBRE 2012 Autonomia e decisioni nella pratica clinica: ripensare alle competenze partendo dalla complessità assistenziale. Stefano Fabris stefano.fabris@uniud.it Tutor Didattico Corso di Laurea in Infermieristica Università degli Studi di Udine il caso 1

2 il punto Dibattito: complessità assistenziale risorse professionali competenze Nodi: complessità decisioni esiti raggiungere e mantenere livelli competenza Clinica & Formazione nella pratica clinica La complessità nella pratica clinica, ovvero assumere decisioni per gestire situazioni flessibili, nel mondo reale. 2

3 l evoluzione 1995 La complessità assistenziale è determinata dal carico di lavoro/intensità, inteso come la quantità e tipo di risorse per assistere il paziente (Patryshen et al.,1995) 2011 Tempo, competenze, risorse, esiti Capacità decisionale complexity of care Quantità e tipo di risorse usate per assistere il paziente, intensità, abilità degli operatori. l ipotesi Conoscere o prevedere le mosse dell avversario rende la partita più semplice, non complessa. Possibile ipotizzare che tanto meno una situazione è prevedibile, tanto maggiore è la complessità assistenziale del caso. 3

4 il passaggio Modificate caratteristiche pazienti Nuovi problemi / nuove risposte la destinazione La strada verso l autonomia passa attraverso la prevedibilità della situazione il livello di complessità del caso. 4

5 sviluppare competenze Bisogni e planning (dai bisogni al piano) Portfolio Simulazione Strategie: il debriefing da dove partire La risoluzione dei problemi assistenziali dei pazienti richiede specifiche competenze L epidemiologia e lo studio delle caratteristiche dei pazienti possono in qualche misura guidare ad una migliore comprensione e prevenzione dei problemi. Riflettere sui percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali. 5

6 chiave di lettura Gravità della malattia Dipendenza del paziente Tempo dedicato (nursing workload) Attività diretta ed indiretta Competenze (Skill mix) (Cologna et al, 2010) Non semplice somma algebrica La complessità assistenziale non coincide necessariamente con la complessità clinica focus. Focus su: - Paziente anziano; - Potenzialità; - Risorse; - Rischi: incremento disabilità sviluppo di nuova disabilità aderenza e compliance; eventi avversi. 6

7 sviluppare competenze Bisogni e planning (dai bisogni al piano) Portfolio Simulazione Strategie: il debriefing dai bisogni al piano Continuing Professional Development (CPD) - processo sistematico; - mantenere, ampliare; - conoscenze, competenze. (Maioli e Mostarda, 2008) 7

8 dai bisogni al piano Processo di apprendimento professionale - livello competenza atteso; - grado di decisionalità; - conseguenze team paziente - sul campo, nella pratica clinica; - condivisione quotidiana. (Maioli e Mostarda, 2008) consente: promuovere un reciproco supporto tra novizi ed esperti. sviluppare competenze Bisogni e planning (dai bisogni al piano) Portfolio Simulazione Strategie: il debriefing 8

9 portfolio Collezione in forma scritta, di evidenze, processi apprendimento. Documenta raggiungimento, sviluppo professionale. (Jasper, 2006) Nato come strumento di valutazione; Integra teoria pratica? Elevata componente riflessiva; Promuove pensiero critico; Coinvolgimento attivo. (Mc Mullan, 2006) sviluppare competenze Bisogni e planning (dai bisogni al piano) Portfolio Simulazione Strategie: il debriefing 9

10 simulazione Riproduzione artificiale della realtà; Consente di valutare e prevedere lo svolgersi dinamico di una serie di eventi; Modifica condizioni da parte di EVENTI PROCESSI ATTIVITA simulazione per TEAM Interdisciplinari: Integra conoscenze differenti professionalità / discipline; Multidisciplinari: Attuano programmi specifici, senza reale integrazione; (Molinari, 2005) Transdisciplinari: Numero variabile membri, diverse professionalità, cooperano, condividono ruoli e responsabilità. 10

11 simulazione Standard Vs. Virtual 2012 Crisi Studenti, neo-assunti, professionisti Nuova strategia apprendimento virtuale Capitalizza abilità tecnologiche nuove generazioni MUVEs (second life) simulazione Standard Vs. Virtual - Usato in molte strutture - Manichini = realtà virtuale - Ottimo rapporto costo/efficacia - Facile accesso - Molto efficaci, non tecnica - Logistica non vincolante - Potenzialità: membri, interagire tra loro Abilità gestione Delega Organizzazione presa in carico Giudizio clinico 11

12 sviluppare competenze Bisogni e planning (dai bisogni al piano) Portfolio Simulazione Strategie: il debriefing debriefing Debriefing Riflessione Non è una fase conclusiva, prepara Consente passaggio da riportare eventi ad analisi dell esperienza Quando? Durata? Ogni quanto? Argomenti: sicurezza del paziente, riservatezza, informazione/diritti studenti, linee guida, 12

13 debriefing Riflessione durante l azione dopo l azione (learning in action) Riflessione non porta a risposte definitive, ma genera ancora domande debriefing Il punto cruciale è costituito dall acquisizione di una serie di abilità mentali quali: - la capacità di porre e porsi domande; - la capacità di riflettere; - la capacità di elaborare nuove conoscenze. Bisogna rinunciare all idea che la lunga permanenza nell area clinica, senza attività formative strutturate, garantisca prima o poi la costruzione degli abiti professionali. 13

14 debriefing Varietà di tecniche di debriefing: Face to face Compilazione di strumento grafico Video replay Non accertato in modo indipendente: non solo debriefing opportunità di mettere Solo in pausa 1 (Dine et evento al, 2008) clinico 11 Studi infermieristici consente maggiori Strategie formative individuali opportunitàincluso di riflessione debriefing da parte di studente/novizio/esperto debriefing Esiste la traccia per un buon debriefing? La traccia proposta da ALS groups UK (1999) 14

15 tra simulazione e debriefing: esempi in Europa Sviluppo e mantenimento di competenze riassumendo Un elevata instabilità clinica, ad esempio, richiede alti livelli di competenza tecnica, capacità di integrazione multiprofessionale/multidisciplinare, competenze educative e relazionali qualora la persona presenti una ridotta capacità di scelta, un elevata discrezionalità decisoria del professionista. 15

16 proposte Studio multicentrico sull impiego di debriefing e simulazioni; Condivisione delle risorse a livello regionale; Skill mix expertise; Portfolio / stage. come lasciarci L allocazione delle risorse, integra e prevede in se le competenze e l expertise necessarie per risolvere i problemi degli assistiti o prevenirli? Verso complessità multidisciplinare? Siamo pronti per l intensità di cura? 16

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