Il ruolo del laboratorio di Microbiologia nella diagnosi delle zoonosi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il ruolo del laboratorio di Microbiologia nella diagnosi delle zoonosi"

Transcript

1 SORVEGLIANZA DELLE ZOONOSI Jesi, 8 settembre 2012 Il ruolo del laboratorio di Microbiologia nella diagnosi delle zoonosi Paola Pauri Direttore U.O. Patologia Clinica Ospedale di Jesi Area Vasta 2 Delegato regionale Associazione Microbiologi Clinici Italiani (AMCLI)

2 LE ZOONOSI: ALLEANZA E PREVENZIONE, OSPEDALE E TERRITORIO Incontrarsi Fabriano, 29 gennaio 2010 GRUPPO DI LAVORO DEL PROGETTO DEL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE: LOTTA A CHIKUNGUNYA, WEST NILE lungo la DISEASE, DENGUE E PRINCIPALI ZOONOSI (PF TECNOLOGIE - ARS MARCHE, ISTITUTO ZOOPROFILATTICO) Ancona, 29 febbraio 2012 (1 riunione) strada. INCONTRO SCIENTIFICO REGIONALE AMCLI 15 dicembre febbraio 2012 PRESENTAZIONE PROTOCOLLI E PROCEDURE CONDIVISE PER LA STANDARDIZZAZIONE DELL APPROCCIO DIAGNOSTICO: DIARREE, LIQUOR CEREBRO-SPINALE, INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMESSE

3 EUROPA DATI EPIDEMIOLOGICI CAMPYLOBACTER: zoonosi più notificata (45.2/ ) SALMONELLA: zoonosi seconda per notifica ma con trend significativamente in diminuzione negli ultimi anni (31/ ) BRUCELLA: il maggior numero di casi si osserva nei Paesi non ancora ufficialmente indenni da brucellosi negli animali (EU 0.1/ ; Grecia 0.9/ ) ITALIA SALMONELLA: zoonosi più notificata ma con trend significativamente in diminuzione negli ultimi anni (7.6/ ) CAMPYLOBACTER: zoonosi sottostimata (1.1/ ) BRUCELLA: zoonosi in forte diminuzione negli ultimi anni (0.1/ ): 7 Regioni e 20 Provincie sono ufficialmente indenni da Brucella e 8 Regioni e 5 Provincie sono ufficialmente indenni da B. melitensis RAPPORTO ZOONOSI 2007 EFSA (European Food Safety Authority) ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control)

4 MARCHE DATI EPIDEMIOLOGICI SALMONELLA: zoonosi più notificata (13.6/100.00) CAMPYLOBACTER: zoonosi sottostimata BRUCELLA: Le Marche sono ufficialmente indenni da brucella bovina e ovi-caprina dal Negli ultimi anni 5 casi autoctoni, ma tutti con consumo di alimenti a rischio ARCHIVI Schede di Dimissione Ospedaliera (SDoVISION ARS Marche) Notifiche malattie infettive obbligatorie D.M 15/12/90 Dati IZS per Profilassi di Stato bovina e ovina

5 MARCHE: DATI ATTIVITA 2011 e % POSITIVITA (dati preliminari) LABORATORI RISPONDENTI: Ospedali Riuniti, Fabriano, Fano, Jesi, Osimo, Senigallia GERME N % positivi prestazioni Salmonelle Campylobacter E. Coli VTEC ,9 Epatite A IgG ,9-55 Epatite A IgM Statistiche prestazioni effettuate 2011 Laboratori rispondenti raccolti nell ambito delle attività del GdL Zoonosi

6 I PROBLEMI DELLA DIAGNOSI Difficoltà di diagnosi clinica Grave sottonotifica in ambito medico e veterinario Difficoltà di diagnosi di laboratorio (sono necessarie richieste specifiche) Difficoltà di ricercare e riconoscere i fattori di rischio Mancanza di una formazione specifica degli operatori sanitari Mancanza/difficoltà di raccordo fra gli operatori sanitari coinvolti

7 DIAGNOSI MICROBIOLOGICA A causa della epidemiologia attuale l'utilità della coprocoltura convenzionale è discussa (cercare solo Salmonelle?) E' necessario che il medico richiedente (MMG/ospedaliero) usi un approccio diverso alla richiesta Un'accurata indagine clinico-anamnestica permetterebbe di utilizzare flow-chart decisionali microbiologiche POTREBBE ESSERE UTILE UN APPROCCIO SINDROMICO/ PERSONALIZZATO?

8 STUDIO ISS 2010 su 36 LABORATORI ITALIANI Pochi patogeni ricercati routinariamente Scarsa sensibilità dei metodi utilizzati (colturali, immunocromatografia per antigeni, ecc) Criticità della fase pre-analitica rispetto a: Intervallo fra insorgenza dei sintomi e raccolta del campione Trasporto, conservazione, consegna del campione rispetto al momento della semina VI Workshop Nazionale di Epidemiologia Veterinaria L epidemiologia veterinaria nel contesto one world, one health - Orvieto, 1-2 dicembre 2011

9 STUDIO ISS 2010 su 36 LABORATORI ITALIANI N campioni % positivi Salmonella Shigella spp Campylobacter spp Giardia spp ,22 Entamoeba histolitica ,21 Rotavirus Norovirus Aeromonas spp Clostidium perfringens Bacillus cereus

10 TARIFFARIO REGIONALE IN VIGORE La coprocoltura standard prevede solo la ricerca di Salmonella e Shigella (cod ) Ricerche microbiologiche specifiche ulteriori da eseguire devono essere espressamente richieste ESEMPIO 1. E. coli enteroemorregica con eventuale identificazione (cod ) 2. Campylobacter coltura con eventuale ATB (cod ) 3. Yersinia (cod ) 4. Vibrio (cod )

11 I COMPONENTI OPERATIVI DEL GRUPPO DI LAVORO MARCHE Lotta a Chikungunya, West Nile Disease, Dengue e principali zoonosi Rigorosamente in ordine alfabetico Barocci S, Bellesi J, Ciarrocchi G, Duranti A, Gavaudan S, Gironacci L, Manganaro F, Manso E, Marziali A, Maurizi E, Pauri P, Pieretti B, Luzi R Pubblica Funzione Tecnologie ARS Marche Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche Laboratori Aziende Ospedaliere e ASUR Marche

12 COSA HA FATTO IL GRUPPO DI LAVORO MARCHE Lotta a Chikungunya,.principali zoonosi Confrontato, ragionato, condiviso Studiato strategie Raccolto dati ed evidenze Deciso passo per passo gli approcci migliori da adottare IN UN OTTICA DI RETE DEI SERVIZI ORIENTATA AL MIGLIORAMENTO

13 COSA HA FATTO IL GRUPPO DI LAVORO MARCHE Lotta a Chikungunya,.principali zoonosi Gli strumenti e le fonti utilizzate Percorso Diagnostico presentato al XXXVIII Congresso Nazionale AMCLI Rimini, novembre 2009 Enteriti d origine infettiva (Esame microbiologico delle Gastroenteriti) a cura di Stefano Andreoni con la collaborazione di: Gruppo di lavoro Nomenclatore e Percorsi Diagnostici Ricerca bibliografica su Medline

14 ESTREMA CRITICITA DELLA FASE PRE-ANALITICA RACCOLTA, CONSERVAZIONE E TRASPORTO DEL CAMPIONE

15 PRECAUZIONI DA OSSERVARE Quando possibile, effettuare la raccolta delle feci prima dell assunzione di antimicrobici Il paziente deve essere istruito ad evacuare in un recipiente pulito (es. padella, piatto di plastica) e a trasferire nell apposito contenitore con tappo a vite un aliquota del campione delle dimensioni di una noce (feci semiformate) o di 5-10 ml (feci liquide) E opportuno selezionare le porzioni delle feci maggiormente rappresentative raccogliendo eventuali fiocchi di muco, sangue o pus I campioni prelevati mediante tampone rettale non sono idonei per le ricerche di antigeni e/o tossine e/o per l esame parassitologico: per quest ultimo è possibile inviare feci fresche o già fissate in relazione alle tecniche che il laboratorio intende utilizzare I campioni di feci devono essere inviati in laboratorio entro 2-4 ore dall emissione (ottimale 1-2 ore) La conservazione a temperatura di frigorifero (+4 C) può compromettere la vitalità di alcuni patogeni, per contro la conservazione del campione in appositi terreni di trasporto può non essere idonea per tutte le ricerche In ogni caso il laboratorio dovrebbe fornire al paziente istruzioni scritte circa le modalità di raccolta, conservazione e trasporto del campione di feci in riferimento alle indagini richieste dal curante

16 Coprocoltura Il contenitore in plastica con tappo a vite e palettina può essere fornito dalla Segreteria dell UO, oppure acquistato in farmacia. L uso del tampone è ammesso solo per i pazienti non collaboranti e per i pazienti pediatrici. Il materiale deve essere raccolto nella fase acuta, cioè nel momento della diarrea e comunque il più presto possibile dopo l insorgenza dei sintomi (al massimo entro 4 giorni), possibilmente prima dell inizio della terapia antibiotica. La coprocoltura standard prevede la ricerca di Salmonella e Shigella. La ricerca di altri germi (Clostridium difficile, Campylobacter, ecc) deve essere richiesta separatamente e comunque sono esami riservati a feci diarroiche. Effettuare la raccolta delle feci emesse spontaneamente, non contaminate da urine o altri fluidi biologici (sangue mestruale, liquido spermatico) defecando in un contenitore pulito ed asciutto (piatto di carta, catino, vaso da notte, ecc) posto eventualmente nel bidet. Non utilizzare per la raccolta del campione carta igienica, che potrebbe contenere sali di bario, che inibiscono la crescita di alcuni patogeni gastroenterici. Raccogliere il campione mediante la palettina, prelevando una quantità equivalente ad una nocciola (del peso di 1-2 grammi) includendo eventuali fiocchetti di muco. I campioni di feci devono essere trasportati in laboratorio e processati il più presto possibile (entro 2 ore al massimo). Rev. 3 del 15 giugno Esame parassitologico delle feci Per la raccolta è necessario munirsi dell apposito contenitore in plastica con tappo a vite, contenente un terreno liquido di trasporto e formalina che migliora la conservazione di parassiti, uova e cisti; il contenitore deve essere ritirato presso la Segreteria dell UO. Effettuare la raccolta delle feci emesse spontaneamente...è preferibile secondo le indicazioni delle più recenti linee guida internazionali, raccogliere 3 campioni di feci a giorni alterni, che possono essere conservati a temperatura ambiente e consegnati tutti insieme alla Segreteria dell UO.

17 APPROPRIATEZZA DELLA RICHIESTA Si concorda sulla necessità di condividere con MMG le indicazioni della letteratura internazionale riguardo alle manifestazioni cliniche che richiedono il ricorso ad accertamenti microbiologici fecali, come riportato nel documento AMCLI Marche proposto, ma comunque da sottoporre ad ulteriore validazione diarrea acquosa con segni di disidratazione febbre >38 C 3-6 evacuazioni nelle 24 ore diarrea acuta protratta (> 5 giorni) o persistente diarrea con presenza di sangue nelle feci diarrea in paziente proveniente da aree endemiche per patologie gastroenteriche diarrea associata a probabile evento epidemico presenza di dolori addominali in soggetti età >50 anni diarrea in soggetti anziani ed in soggetti immunocompromessi (sempre)

18 SCHEDA DI RICHIESTA Tutte le Linee Guida sostengono in questo ambito la necessità che il campione clinico sia accompagnato da una scheda di richiesta (informatica o cartacea), in cui vanno indicati i dati del paziente, la sindrome clinica, la data di esordio dei sintomi, il motivo per cui si richiede l accertamento Si concorda la preparazione di una scheda anamnestica, tramite software SCS per l invio dei campioni interni, cartacea per gli esterni

19 IDONEITA DEL CAMPIONE Spesso vengono inviate in laboratorio per la ricerca di patogeni fecali anche campioni di feci formate, nei quali la probabilità di isolare gli enteropatogeni è molto bassa Si concorda di scartare i campioni di feci formate, considerandoli come non idonei e di testare solo i campioni diarroici, identificando anche quelli emorragici da sottoporre alla ricerca di E. coli. Per fare ciò deve essere risolto il problema del pagamento anticipato del ticket, per rimborsare l utente che avendo già pagato la prestazione non riceve la risposta, ma deve portare un ulteriore campione. In fase di sensibilizzazione dei MMG, per i pazienti esterni verrà sottolineata la necessità di effettuare le ricerche solo su campioni di feci diarroiche

20 Gastroenteriti da Salmonella vie di trasmissione Serbatoio: animali domestici e selvatici (zoonosi) Sono causate da sierotipi ubiquitari, ampiamente diffusi negli animali Trasmissione per via orale e alimentare (carne cruda di maiale, più raramente di manzo; interiora; insaccati; prodotti caseari; pollame, uova; pesci; molluschi, soprattutto cozze e ostriche crude) Dose infettante molto elevata

21 SALMONELLE Il Centro di Referenza Enteropatogeni (CRE) effettua su ogni ceppo inviato la tipizzazione sierologica per la definizione della specie e un antibiogramma che testa un set di antibiotici utile per la sorveglianza dell antibioticoresistenza Tale set è utile anche per individuare similitudini tra ceppi diversi, che vengono poi confermate con la caratterizzazione genetica (pulsotipo) al fine di evidenziare focolai di infezione Tutti i campioni positivi saranno inviati al CRE e sarà possibile utilizzare un accesso al servizio VIEW per la consultazione del referto sul sito Enternet

22 CAMPYLOBACTER I laboratori dell INRCA, Jesi, Fano, Fabriano, Senigallia, Ospedali Riuniti di Ancona effettuano la ricerca colturale del Campylobacter Il germe è labile ed esigente: richiede arricchimento, terreni selettivi, microaerofilia, ecc Si sta valutando l utilità di effettuare la ricerca del Campylobacter mediante il test cromatografico per l antigene, che non è influenzato dalla perdita di vitalità del

23 L INFEZIONE DA E. COLI VTEC E UNA ZOONOSI: I RUMINANTI SONO IL SERBATOIO NATURALE Appartengono principalmente al sierotipo O157:H7, riconosciuto come causa crescente di infezioni acquisite per via alimentare. Il cibo più spesso coinvolto è la carne macinata di manzo contaminata durante la lavorazione e consumata poco cotta (malattia dell hamburger); ma anche alimenti liquidi (acqua, latte, succhi di frutta) contaminati da feci bovine. È sufficiente una carica infettante bassissima (circa 50 batteri)

24 E. COLI Secondo il rapporto ECDC 2010 i siero gruppi da ricercare sono O26, O91, O103, O111, O145, O157. Tali ricerche (tranne O91) sono possibili presso la Microbiologia dell Azienda Ospedali Riuniti mediante metodica immunoenzimatica Si concorda di effettuare la ricerca in tutti i casi di feci emorragiche, inviando i campioni direttamente al laboratorio di Microbiologia di Ancona, che effettua la ricerca mediante amplificazione genica realtime multiplex e che permette di rilevare le tossine shiga-like stx1/stx2, ipah, eae. Tale metodica permette di rilevare in 2 ore (da feci o da coltura) se si tratta di un ceppo enteroemorragico (EHEC), produttore di shigatossina (STEC), enteropatogeno enteroinvasivo. Il costo per test è intorno a 18 euro Viene inoltre sottolineata l importanza di effettuare, per i ceppi isolati, una caratterizzazione di specie; per individuare gli alimenti fonte di infezione e poter intervenire, in alcuni casi negli allevamenti origine dei prodotti, in altri con il rintraccio degli alimenti contaminati, oppure con la prevenzione delle contaminazioni da parte dei servizi dei Dipartimenti di Prevenzione che si occupano di vigilanza sugli alimenti

25 Rete Internazionale di Sorveglianza per le infezioni Enteriche da Salmonella e da VTEC 0157 SORVEGLIANZA delle INFEZIONI da E.COLI PRODUTTORI di VEROCITOTOSSINA (VTEC) nella POPOLAZIONE UMANA: * In Italia nel periodo compreso tra il 1988 e il 2004 sono stati notificati complessivamente 344 casi di infezione da VTEC. Si tratta per lo più di infezioni sporadiche. Tuttavia negli anni 1992, 1993 e 1997 sono stati evidenziati alcuni episodi epidemici identificati attraverso la registrazione di cluster di casi di SEU. Nel grafico è rappresentato il numero di casi di infezione da VTEC identificati, per anno e ripartiti tra i casi di SEU notificati principalmente attraverso la sorveglianza SEU pediatrica (73% dei casi totali) e i casi di diversa provenienza

26 PARASSITI FECALI Le procedure di rilevazione dovrebbero prevedere secondo le Linee Guida Operative AMCLI per la diagnosi delle parassitosi intestinali la raccolta di 3 campioni in media, a giorni alterni l'esame microscopico a fresco per identificare i trofozoiti la concentrazione mediante sedimentazione ed in particolare concentrazione Formolo Etere o Etilacetato (FEA) colorazioni permanenti (tricromica, ematossilina ferrica, Giemsa) per Dientamoeba fragilis, con Lugol per GIARDIA scotch test per ossiuri, che rappresentano l'elmintiasi più diffusa in Italia tecniche specifiche per Strongyloides stercoralis (metodo di Baermann e/o coltura; per Cryptosporidium (colorazione Ziehl Neelsen) La parassitologia fecale potrebbe essere centralizzata a livello di area vasta, con personale formato ad hoc

27 SORVEGLIANZA BASATA SUI LABORATORI A causa dei problemi di sottonotifica si sta valutando se possa essere utile organizzare una sorveglianza basata sui Laboratori Si concorda inoltre sulla necessità di raccogliere i dati di attività con % di positività a livello dei Laboratori della regione Verrà definita nel dettaglio la rete identificando test di 1 livello, di approfondimento e di conferma

28 STANDARDIZZAZIONE PROCEDURE E LINEE GUIDA REGIONALI Il Gruppo ritiene necessario standardizzare le procedure utilizzate da ogni laboratorio ed anche procedere ad una specifica formazione del personale su questi argomenti Si concorda sulla necessità di predisporre Linee Guida regionali da ufficializzare e da diffondere anche agli specialisti ospedalieri e ai MMG Per quanto riguarda l inserimento del Campylobacter all interno della voce coprocoltura nel tariffario regionale si propone di effettuare una valutazione dei costi (anche sulla base delle positività rilevate mediante l indagine regionale 2011) ed una indagine di mercato dei kit disponibili per l antigene

29 ALCUNI ESEMPI PER LA COSTRUZIONE DI UN PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO PAZIENTE AMBULATORIALE/NON RICOVERATO Diarrea con presenza di sangue nelle feci = Coprocoltura + E. Coli STEC/EHEC + Esame parassitologico feci (protozoi, metazoi parassiti, loro uova o cisti a fresco e dopo arricchimento). Diarrea acuta con presenza di dolore al quadrante addominale inferiore destro e febbre = Coprocoltura + Yersinia enterocolitica Diarrea in paziente reduce da recente ricovero in ospedale, intervento chirurgico e/o in terapia chemioantibiotica = Coprocoltura + Clostridium difficile Diarrea acuta in individui provenienti da paesi extracomunitari (diarrea dei viaggiatori) = Coprocoltura + Esame parassitologico feci Diarrea acuta in contatti di pazienti in età pediatrica sintomatici = Coprocoltura + ricerca Rotavirus e Adenovirus Diarrea acuta protratta o persistente in soggetto immunocompetente = Coprocoltura + Esame parassitologico feci + Cryptosporidium Deve essere sempre specificata la richiesta dei seguenti parassiti: Cryptosporidium, Microsporidi; antigeni di G.lamblia, di E.hystolitica e Cryptosporidium, che richiedono l impiego di tecniche speciali microscopiche e non

30 MORSO DI ZECCA Vista l importanza sia per il fastidio e le irritazioni che provocano, sia per le patologie che possono trasmettere e visto che l IZS è la struttura territoriale di riferimento per l identificazione, si propone di redarre una procedura che prevede il prelievo degli ectoparassiti dai pazienti che si presentano al Pronto Soccorso e l invio all IZS che procederà all identificazione ed all esecuzione di test biomolecolari per la ricerca di alcune patologie da vettori, se necessario

31 I PROBLEMI DOVUTI ALLE PERFORMANCE DEI TEST I risultati della sierologia devono essere interpretati con cautela, ponendo attenzione sia al falso negativo, che più frequentemente al falso positivo, soprattutto IgM (borreliosi, malattie autoimmuni, ( sifilide Uno studio già del 1996 (Seltzer) ha messo in evidenza i problemi che nascono con l uso eccessivo di test sierologici in pazienti con una bassa probabilità di avere la malattia di Lyme Test con sensibilità e specificità sotto il 90%, come è il caso dei test per la Borrelia, dovrebbero essere utilizzati in una popolazione di pazienti con alta probabilità di avere la malattia, quindi con sintomi il più possibile specifici L uso eccessivo e inappropriato dei test porta ad un eccesso di diagnosi (con tutti i problemi conseguenti per il paziente) e di terapia non necessaria

32 USA - AREE DI RISCHIO DI INFEZIONE Montana Maine

33 Test EIA con sensibilità 70% e specificità 83% LR(+) 4,1 LR(-) 0.36 Caso A. Ragazzo del Montana (bassissima prevalenza nella popolazione generale stimabile intorno allo 0.1%) con sintomi aspecifici (astenia, mialgia, artralgia aspecifica) che raddoppiano la probabilità clinica (0.2%) con un test positivo la P-post-T è del 2% con un test negativo la P-post-T è sotto lo zero In questo caso il test non andrebbe richiesto: la positività non aggiunge niente ad una probabilità clinica già estremamente bassa (la positività in questo caso sarebbe con ogni probabilità falsa) Nel caso di negatività ovviamente è possibile escludere la diagnosi

34 Test EIA con sensibilità 70% e specificità 83% LR(+) 4,1 LR(-) 0.36 Caso B. Ragazzo del Montana (bassissima prevalenza nella popolazione generale stimabile intorno allo 0.1%) con rush cutaneo tipo eritema migrante e puntura di zecca 1 mese prima (probabilità clinica del 60%) con un test positivo la P-post-T è del 92% con un test negativo la P-post-T è del 35% In questo caso il test è utile perché modifica significativamente le probabilità pre-test: una probabilità clinica elevata, anche in presenza di una bassa prevalenza dell infezione, deve essere approfondita. Il caso rientra nelle indicazioni delle linee guida ACP-CDC Nel caso di negatività una P-post-T del 35% non permette di escludere la diagnosi

35 Test EIA con sensibilità 70% e specificità 83% LR(+) 4,1 LR(-) 0.36 Caso C. Ragazzo del Mayne (prevalenza elevata circa 3%) con vaga storia di lesioni cutanee e attacchi ricorrenti di dolore ad un ginocchio (probabilità clinica del 50%). con un test positivo la P-post-T è del 83% con un test negativo la P-post-T è del 18% In questo caso il test è utile perché modifica in qualche modo le probabilità pre-test: una probabilità clinica sospetta, in presenza di una prevalenza elevata dell infezione, deve essere approfondita. Il caso rientra nelle indicazioni delle linee guida ACP-CDC Nel caso di negatività una P-post-T del 18% non permette di escludere la diagnosi

La sorveglianza delle zoonosi: Prevenzione

La sorveglianza delle zoonosi: Prevenzione Dipartimento di Prevenzione Fabriano Corso di Formazione SORVEGLIANZA DELLE ZOONOSI E NUOVO PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE VACCINALE Jesi - 08/09/2012 La sorveglianza delle zoonosi: I Il Lavori Progetto

Dettagli

DIARREA D ORIGINE INFETTIVA PERCORSI

DIARREA D ORIGINE INFETTIVA PERCORSI DIARREA D ORIGINE INFETTIVA PERCORSI Modalità di attivazione di un percorso Definizione di quale percorso utilizzare Iter diagnostico e microrganismi da considerare Procedure da adottare Valutazione clinicoanamnestica

Dettagli

Epidemiologia e sorveglianza delle gastroenteriti ed episodi di MTA. Luca Busani

Epidemiologia e sorveglianza delle gastroenteriti ed episodi di MTA. Luca Busani Epidemiologia e sorveglianza delle gastroenteriti ed episodi di MTA Luca Busani Gestione per il contenimento ed il controllo delle malattie trasmesse da alimenti Torino, 9-10 aprile 2013 Scopi dell Epidemiologia

Dettagli

Giorgia Capezzone U.O. Epidemiologia Servizio Igiene e Sanità Pubblica

Giorgia Capezzone U.O. Epidemiologia Servizio Igiene e Sanità Pubblica Dipartimento di Prevenzione Fabriano Corso di Formazione SORVEGLIANZA DELLE ZOONOSI E NUOVO PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE VACCINALE Jesi - 08/09/2012 I Lavori in Zoonosi: corso del Servizio le dimensioni

Dettagli

Sorveglianza e gestione MTA in Piemonte

Sorveglianza e gestione MTA in Piemonte Malattie trasmesse da alimenti (MTA): procedure per la gestione e il controllo Torino 15.12.2017 Sorveglianza e gestione MTA in Piemonte Marcello Caputo Settore Prevenzione e Veterinaria Regione Piemonte

Dettagli

Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003

Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003 Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003 Nelle tabelle seguenti sono riassunti gli esiti delle analisi effettuate sui campioni di alimenti di origine animale

Dettagli

Prevenire e gestire i pericoli microbiologici nelle mense scolastiche

Prevenire e gestire i pericoli microbiologici nelle mense scolastiche IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO 16 Settembre 2014 Prevenire e gestire i pericoli microbiologici nelle mense scolastiche Lucia Decastelli SC Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni

Dettagli

LE MALATTIE TRASMESSE DAGLI ALIMENTI

LE MALATTIE TRASMESSE DAGLI ALIMENTI ASSESSORATO SANITÀ settore Prevenzione & Veterinaria Centro di Riferimento Regionale per le MTA LE MALATTIE TRASMESSE DAGLI ALIMENTI DATI EPIDEMIOLOGICI REGIONE PIEMONTE BIENNIO 2016-2017 IL CONTESTO INTERNAZIONALE

Dettagli

La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti

La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti Il ruolo dei Laboratori Ufficiali per il controllo degli alimenti Dr. Francesco Casalinuovo Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno

Dettagli

Urinocolture. Ricerca parassiti fecali. Coprocolture

Urinocolture. Ricerca parassiti fecali. Coprocolture APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA PER INDAGINI MICROBIOLOGICHE Urinocolture Ricerca parassiti fecali Coprocolture 26 Maggio 2018 Cube Ravenna Dott. Francesco Congestrì francesco.congestri@auslromagna.it Unità

Dettagli

Andamento (%) annuale dei principali sierotipi di Salmonella (infezioni umane) EPIS

Andamento (%) annuale dei principali sierotipi di Salmonella (infezioni umane) EPIS Andamento (%) annuale dei principali sierotipi di Salmonella (infezioni umane) 60 50 40 30 S.Enteritidis S.Typhim S.4,5,12:ì:- 20 10 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 S. Napoli in prodotti

Dettagli

Dott.ssa Silvia Bonetta, Prof.ssa Elisabetta Carraro

Dott.ssa Silvia Bonetta, Prof.ssa Elisabetta Carraro Malattie Trasmesse da Alimenti (MTA): procedure per la gestione e il controllo Risultati della sorveglianza di laboratorio in Piemonte: nuovi dati e criticità Dott.ssa Silvia Bonetta, Prof.ssa Elisabetta

Dettagli

IL PESO DELLE MALATTIE VEICOLATE DA ALIMENTI IN TOSCANA

IL PESO DELLE MALATTIE VEICOLATE DA ALIMENTI IN TOSCANA IL PESO DELLE MALATTIE VEICOLATE DA ALIMENTI IN TOSCANA Un anno di sorveglianza integrata attraverso la rilevazione del numero di isolati nei Laboratori di Microbiologia PISTOIA 4 FEBBRAIO 2012 SCOPO DEL

Dettagli

Le infezioni gastroenteriche in Italia

Le infezioni gastroenteriche in Italia Giornata di studio Il Laboratorio Nazionale di Riferimento per Campylobacter Teramo, 13 dicembre 2017 Le infezioni gastroenteriche in Italia Ida Luzzi Istituto Superiore di Sanità (2016) Vol. 388, No.

Dettagli

SORVEGLIANZA REGIONALE DELLE GASTROENTERITI EMORRAGICHE IN ETÀ PEDIATRICA

SORVEGLIANZA REGIONALE DELLE GASTROENTERITI EMORRAGICHE IN ETÀ PEDIATRICA SORVEGLIANZA REGIONALE DELLE GASTROENTERITI EMORRAGICHE IN ETÀ PEDIATRICA Report sulle attività svolte dal 21/06/2018 al 21/07/2018 a cura di: Maria Chironna e Daniela Loconsole Gruppo di lavoro: Mario

Dettagli

EU Reference Laboratory for E.coli Registro Italiano della SEU

EU Reference Laboratory for E.coli Registro Italiano della SEU EU Reference Laboratory for E.coli Registro Italiano della SEU Istituto Superiore di Sanità Attività di sorveglianza delle infezioni da VTEC in pazienti pediatrici con Sindrome Emolitico Uremica nell anno

Dettagli

Patogeni emergenti e loro caratterizzazione

Patogeni emergenti e loro caratterizzazione Antonia Anna Lettini 1. Patogeni alimentari 2. Ruolo dei Laboratori Biofood dell IZSVe 3. Metodi molecolari: strumento per individuare patogeni emergenti 4. Metodi molecolari: strumento per caratterizzare

Dettagli

Nuovi scenari nelle malattie trasmesse da alimenti. I dati epidemiologici della Toscana.

Nuovi scenari nelle malattie trasmesse da alimenti. I dati epidemiologici della Toscana. Nuovi scenari nelle malattie trasmesse da alimenti. I dati epidemiologici della Toscana. Azienda USL di Prato Dipartimento della Prevenzione 29 Ottobre 2014 Nuovi agenti patogeni (emergenti e riemergenti)

Dettagli

Porre nel contenitore 0,5-2 grammi di feci (quantitativo corrispondente alla grandezza di una noce) emesse spontaneamente;

Porre nel contenitore 0,5-2 grammi di feci (quantitativo corrispondente alla grandezza di una noce) emesse spontaneamente; 3.1 CoproColtura Contenitore sterile in materiale plastico con paletta o cucchiaino inserito nel tappo a vite o PARA-PAK (contenitore sterile con terreno di trasporto) N.B. Il para-pak si acquista presso

Dettagli

LE SCHEDE DI DIMISSIONE OSPEDALIERA IN TOSCANA

LE SCHEDE DI DIMISSIONE OSPEDALIERA IN TOSCANA Nel 2016 l Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un rapporto ISTISAN dal titolo Zoonosi in Italia nel periodo 2009-2013 Nell introduzione del rapporto è scritto : In Italia le zoonosi sono incluse

Dettagli

EU Reference Laboratory for E.coli Registro Italiano della SEU

EU Reference Laboratory for E.coli Registro Italiano della SEU EU Reference Laboratory for E.coli Registro Italiano della SEU Istituto Superiore di Sanità Attività di sorveglianza delle infezioni da VTEC in pazienti pediatrici con Sindrome Emolitico Uremica nell anno

Dettagli

Ordinanza del DFI sulla dichiarazione di osservazioni relative alle malattie trasmissibili dell essere umano

Ordinanza del DFI sulla dichiarazione di osservazioni relative alle malattie trasmissibili dell essere umano Ordinanza del DFI sulla di osservazioni relative alle malattie trasmissibili dell essere umano Modifica del 19 ottobre 2016 Il Dipartimento federale dell interno (DFI) ordina: I L ordinanza del DFI del

Dettagli

Ordinanza del DFI sulla dichiarazione di osservazioni relative alle malattie trasmissibili dell essere umano

Ordinanza del DFI sulla dichiarazione di osservazioni relative alle malattie trasmissibili dell essere umano Ordinanza del DFI sulla di osservazioni relative alle malattie trasmissibili dell essere umano Modifica del 10 novembre 2017 Il Dipartimento federale dell interno (DFI) ordina: I Gli allegati 1 4 dell

Dettagli

Le intossicazioni alimentari

Le intossicazioni alimentari Le intossicazioni alimentari Porte Aperte 22 novembre 2014 DI COSA PARLIAMO OGGI EFSA Intossicazioni & tossinfezioni alimentari Esempi Prevenzione 2 AMBITI DI COMPETENZA DELL EFSA Salute delle piante Protezione

Dettagli

Il punto di vista del medico igienista: risorse e ricadute di un controllo integrato

Il punto di vista del medico igienista: risorse e ricadute di un controllo integrato Il punto di vista del medico igienista: risorse e ricadute di un controllo integrato Roberto Biagini Il peso delle malattie veicolate da alimenti in Toscana Pistoia, 4 febbraio 2012 1 a) Notifica medica

Dettagli

SORVEGLIANZA della SINDROME EMOLITICO-UREMICA (SEU) nella POPOLAZIONE PEDIATRICA:

SORVEGLIANZA della SINDROME EMOLITICO-UREMICA (SEU) nella POPOLAZIONE PEDIATRICA: SORVEGLIANZA della SINDROME EMOLITICO-UREMICA (SEU) nella POPOLAZIONE PEDIATRICA: 1988-2004 Queste pagine sono dedicate alla memoria del prof. Gianfranco Rizzoni, recentemente scomparso, che con il suo

Dettagli

Sorveglianza MTA. Incontro Gruppo Referenti SMI

Sorveglianza MTA. Incontro Gruppo Referenti SMI Sorveglianza MTA Incontro Gruppo Referenti SMI Bologna, 2 marzo 2017 Sorveglianza casi singoli di MTA Miglioramento della sorveglianza dei casi singoli di malattie potenzialmente trasmissibili da alimenti

Dettagli

Salmonella. Rapporto regionale sulla sorveglianza di laboratorio - Anno A cura di:

Salmonella. Rapporto regionale sulla sorveglianza di laboratorio - Anno A cura di: 2272.Cop_Salm_03 18-01-2007 8:57 Pagina 2 Salmonella Rapporto regionale sulla sorveglianza di laboratorio - Anno 2005 A cura di: Stefano Bilei, Rita Tolli, Gina Di Giampietro, Maria Grazia Marrocco Centro

Dettagli

Epidemiologia e sorveglianza di gastroenteriti infettive e episodi di MTA

Epidemiologia e sorveglianza di gastroenteriti infettive e episodi di MTA Gestione per il contenimento ed il controllo delle MTA Ministero della Salute, 28-29 Maggio 2013 Epidemiologia e sorveglianza di gastroenteriti infettive e episodi di MTA Caterina Graziani caterina.graziani@iss.it

Dettagli

IL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE Anna Barbui S.C. Microbiologia e Virologia U Città della Salute e della Scienza di Torino

IL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE Anna Barbui S.C. Microbiologia e Virologia U Città della Salute e della Scienza di Torino IL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE Anna Barbui S.C. Microbiologia e Virologia U Città della Salute e della Scienza di Torino Roma 27 novembre 2014 Sorveglianza delle malattie batteriche

Dettagli

LE MALATTIE ALIMENTARI di origine batterica. ERUCON - ERUditio et CONsultum

LE MALATTIE ALIMENTARI di origine batterica. ERUCON - ERUditio et CONsultum LE MALATTIE ALIMENTARI di origine batterica INTOSSICAZIONI ALIMENTARI consumo di alimenti contenenti tossine prodotte da microrganismi che si sono moltiplicati nell alimento precedentemente al suo consumo

Dettagli

Indagini sierologiche per la ricerca di anticorpi verso Brucella suis e Yersinia enterocolitica in suini al macello

Indagini sierologiche per la ricerca di anticorpi verso Brucella suis e Yersinia enterocolitica in suini al macello I risultati della ricerca corrente condotta dall Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del Molise "G. Caporale Anno 2013 Teramo, 6 Giugno 2014 Indagini sierologiche per la ricerca di anticorpi

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA n 1/2009. Revisione 0 GASTROENTERITI DA NOROVIRUS: LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO IN AMBITO OSPEDALIERO

ISTRUZIONE OPERATIVA n 1/2009. Revisione 0 GASTROENTERITI DA NOROVIRUS: LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO IN AMBITO OSPEDALIERO ISTRUZIONE OPERATIVA n 1/2009 Revisione 0 GASTROENTERITI DA NOROVIRUS: LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO IN AMBITO OSPEDALIERO Ratificato dalla Commissione Aziendale per la Sorveglianza e il Controllo delle

Dettagli

Il sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario

Il sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario Il sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario Leishmaniosi canina Grave malattia del cane, con andamento generalmente

Dettagli

Patogeni emergenti nel latte: il ruolo di Salmonella spp. Salmonellosi. Salmonellosi nei bovini

Patogeni emergenti nel latte: il ruolo di Salmonella spp. Salmonellosi. Salmonellosi nei bovini 5 Congresso annuale Mastitis Council Italia LODI 9 febbraio 2007 Patogeni emergenti nel latte: il ruolo di Salmonella spp Dott. Antonio Barberio Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Sezione

Dettagli

La sorveglianza e il controllo delle Malattie Trasmesse da Alimenti alla luce dei cambiamenti dei contesti epidemiologici, dei veicoli e degli agenti

La sorveglianza e il controllo delle Malattie Trasmesse da Alimenti alla luce dei cambiamenti dei contesti epidemiologici, dei veicoli e degli agenti La sorveglianza e il controllo delle Malattie Trasmesse da Alimenti alla luce dei cambiamenti dei contesti epidemiologici, dei veicoli e degli agenti Costanza Pierozzi Centro di Riferimento Regionale per

Dettagli

EXPOSICURAMENTE. La sicurezza alimentare. DALLA TERRA ALLA TAVOLA. BRESCIA, 25 gennaio dalle alle BRESCIA, martedì 10 aprile 2018

EXPOSICURAMENTE. La sicurezza alimentare. DALLA TERRA ALLA TAVOLA. BRESCIA, 25 gennaio dalle alle BRESCIA, martedì 10 aprile 2018 Convegno Nazionale con workshop EXPOSICURAMENTE. La sicurezza alimentare. DALLA TERRA ALLA TAVOLA Relatore: Dr. Paolo Daminelli, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'emilia Romagna

Dettagli

Diarrea da tossinfezione

Diarrea da tossinfezione d origine infettiva: percorsi a b comunitaria del Viaggiatore acuta protratta c nosocomiale persistente d in immunocompromesso e da tossinfezione a d origine comunitaria Acuta Protratta Persistente Moderata/

Dettagli

DIAGNOSI E SORVEGLIANZA DI ENTERITE DA CLOSTRIUM DIFFICILE BASATA SUI DATI DI LABORATORIO

DIAGNOSI E SORVEGLIANZA DI ENTERITE DA CLOSTRIUM DIFFICILE BASATA SUI DATI DI LABORATORIO DIAGNOSI E SORVEGLIANZA DI ENTERITE DA CLOSTRIUM DIFFICILE BASATA SUI DATI DI LABORATORIO La diarrea associata a Clostridium difficile (CD) è una entità clinica sempre più frequente in ambito ospedaliero

Dettagli

Ministero della salute. Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie

Ministero della salute. Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie Ministero della salute Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie PROGETTO ESECUTIVO - PROGRAMMA CCM 03 TITOLO: Sorveglianza delle zoonosi e delle malattie da vettori: razionalizzazione

Dettagli

Dr.ssa M. Vitale responsabile del CETOX

Dr.ssa M. Vitale responsabile del CETOX CENTRO REFERENZA NAZIONALE TOXOPLASMOSI CETOX IZS Sicilia A. Mirri PARASSITI d ITALIA Una rete al servizio del SSN Animali + Esseri umani = una sola salute ROMA 20-21 ottobre 2011 Trasmissione di T. gondii

Dettagli

Norme in Vigore. pag. 1/5

Norme in Vigore. pag. 1/5 Elenco Norme Abbonamento UNICOU590002 Agroalimentare - Agroalimentare - Analisi microbiologica Totale norme 80 di cui 48 in lingua inglese Aggiornato al 25/04/2019 22:40:52 Norme in Vigore UNI EN ISO 22117:2019

Dettagli

Acqua e parassiti: Cryptosporidium

Acqua e parassiti: Cryptosporidium PARASSITI d ITALIA Una rete al servizio del SSN Animali + Esseri umani = una sola salute ROMA 20-21 ottobre 2011 Acqua e parassiti: Cryptosporidium Simone M. Cacciò Reparto di Malattie Parassitarie Gastroenteriche

Dettagli

IL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE Anna Barbui S.C. Microbiologia AOU San Giovanni Battista di Torino

IL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE Anna Barbui S.C. Microbiologia AOU San Giovanni Battista di Torino Azienda Ospedaliero-Universitaria San Giovanni Battista di Torino IL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE Anna Barbui S.C. Microbiologia AOU San Giovanni Battista di Torino Workshop Sorveglianza

Dettagli

La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti

La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti Le gastroenteriti infettive legate al consumo degli alimenti Caterina Graziani caterina.graziani@iss.it Feroleto Antico (CZ) T Hotel 13, 14 e 15

Dettagli

Centro MTA Regione Piemonte: esperienze

Centro MTA Regione Piemonte: esperienze Aosta 15-22 Gennaio 214 MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI (MTA) : PROCEDURE PER LA GESTIONE E IL CONTROLLO Centro MTA Regione Piemonte: esperienze Marcello Caputo Regione Piemonte-ASL CN1 Sorveglianza delle

Dettagli

Sorveglianza della Sindrome Emolitico Uremica pediatrica e delle infezioni da E.coli produttore di verocitotossina, in Italia ( )

Sorveglianza della Sindrome Emolitico Uremica pediatrica e delle infezioni da E.coli produttore di verocitotossina, in Italia ( ) Sorveglianza della Sindrome Emolitico Uremica pediatrica e delle infezioni da E.coli produttore di verocitotossina, in Italia (1988-2010) Gaia Scavia Alfredo Caprioli Istituto Superiore di Sanità Dipartimento

Dettagli

La valutazione del rischio: zoonosi. Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ)

La valutazione del rischio: zoonosi. Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ) La valutazione del rischio: zoonosi Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ) Workshop sulla Sicurezza degli Alimenti Parma, 5 maggio 2011 1 Zoonosi di origine alimentare Malattie causate

Dettagli

Le salmonelle nell uomo: i sistemi di sorveglianza nazionale e internazionale

Le salmonelle nell uomo: i sistemi di sorveglianza nazionale e internazionale Le salmonelle nell uomo: i sistemi di sorveglianza nazionale e internazionale Luca Busani Le salmonellosi nell animale, nell alimento e nell uomo Torino 15 Novembre 2013 I flussi informativi per MTA in

Dettagli

Curriculum Vitae. CATERINA MAMMINA Dipartimento di Scienze per la Promozione della Salute e Materno-Infantile "G. D'Alessandro"

Curriculum Vitae. CATERINA MAMMINA Dipartimento di Scienze per la Promozione della Salute e Materno-Infantile G. D'Alessandro Curriculum Vitae INFORMAZIONI PERSONALI Nome Cognome Recapiti CATERINA MAMMINA Dipartimento di Scienze per la Promozione della Salute e Materno-Infantile "G. D'Alessandro" Telefono 348-0024678 091-6553623

Dettagli

Ce.R.R.T.A. Centro di Riferimento Regionale sulle Tossinfezioni Alimentari

Ce.R.R.T.A. Centro di Riferimento Regionale sulle Tossinfezioni Alimentari Cosa chiede l Unione l Europea La distinzione tra focolai verificati e focolai possibili viene abbandonata. per i focolai in cui nessun particolare veicolo è sospettato o per quei focolai in cui le evidenze

Dettagli

Esami effettuati dagli IZS per la ricerca di Salmonella e Listeria negli alimenti nel periodo gennaio 2001 giugno 2002

Esami effettuati dagli IZS per la ricerca di Salmonella e Listeria negli alimenti nel periodo gennaio 2001 giugno 2002 Esami effettuati dagli IZS per la ricerca di Salmonella e Listeria negli alimenti nel periodo gennaio 2001 giugno 2002 Gli IZS effettuano le indagini di laboratorio per valutare la presenza di agenti patogeni

Dettagli

Strategie d intervento in focolai di tossinfezione

Strategie d intervento in focolai di tossinfezione Strategie d intervento in focolai di tossinfezione Luca Busani Dipartimento di Sanita Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Department Of Veterinary Public Health and Food Safety Le tossinfezioni

Dettagli

pag. 1/8 Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2013

pag. 1/8 Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2013 pag. 1/8 Linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto, anno 2013 Giugno 2013 pag. 2/8 Premessa Il presente protocollo integra e parzialmente modifica le linee operative indicate

Dettagli

Il Piano Regionale di Sorveglianza della Fauna Selvatica

Il Piano Regionale di Sorveglianza della Fauna Selvatica Il Piano Regionale di Sorveglianza della Fauna Selvatica Maria Cristina Radaelli Osservatorio Epidemiologico IZS Piemonte, SOMMARIO Criteri di costituzione del Piano Documentazione Risultati BACKGROUND

Dettagli

EnterNet e FWD network : i dati italiani ed europei Ida Luzzi Dipartimento Malattie Infettive Parassitarie e Immunomediate

EnterNet e FWD network : i dati italiani ed europei Ida Luzzi Dipartimento Malattie Infettive Parassitarie e Immunomediate EnterNet e FWD network : i dati italiani ed europei Ida Luzzi Dipartimento Malattie Infettive Parassitarie e Immunomediate Salmonella e patogeni enterici: il Certis e la rete EnterNet a confronto Torino,

Dettagli

Università degli Studi di Torino Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia

Università degli Studi di Torino Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia Anno Accademico 2013/2014 Università degli Studi di Torino Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia Ricerca di Salmonella spp., Listeria monocytogenes, E.coli O157:H7 e Yersinia enterocolitica

Dettagli

REGIONE CAMPANIA Assessorato alla Sanità

REGIONE CAMPANIA Assessorato alla Sanità REGIONE CAMPANIA Assessorato alla Sanità Osservatorio Epidemiologico Regionale Bozza di protocollo per la Vigilanza Sanitaria sull emergenza Rifiuti nella Regione Campania Programma VISARI Sorveglianza

Dettagli

La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti

La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti La sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie trasmesse da alimenti nella Regione Piemonte Marcello Caputo Regione Piemonte-ASL

Dettagli

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Santagada Gianfranco Data di nascita 16/01/1959 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero Telefonico dell ufficio Medico Veterinario Dirigente responsabile

Dettagli

OSPEDALE DI VIGEVANO - U.O. MEDICINA MONITORAGGIO MICRORGANISMI ISOLATI 2 SEMESTRE 2018

OSPEDALE DI VIGEVANO - U.O. MEDICINA MONITORAGGIO MICRORGANISMI ISOLATI 2 SEMESTRE 2018 OSPEDALE DI VIGEVANO - U.O. MEDICINA MONITORAGGIO MICRORGANISMI ISOLATI 2 SEMESTRE 2018 Informazioni generali per la lettura dei dati Gli isolamenti rappresentano i germi sentinella indicati da Regione

Dettagli

Il ruolo del Laboratorio di Microbiologia nella diagnostica delle MTA

Il ruolo del Laboratorio di Microbiologia nella diagnostica delle MTA Il ruolo del Laboratorio di Microbiologia nella diagnostica delle MTA Edoardo Carretto Laboratorio di Microbiologia IRCCS Arcispedale Santa Maria Nuova, Reggio Emilia Malattie trasmesse da alimenti: strategie

Dettagli

Focolaio di listeriosi nell uomo nella Regione Marche: aspetti epidemiologici

Focolaio di listeriosi nell uomo nella Regione Marche: aspetti epidemiologici Focolaio di listeriosi nell uomo nella Regione Marche: aspetti epidemiologici Anna Duranti Osservatorio Epidemiologico Veterinario Marche Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche Listeriosi

Dettagli

DIARREA ACUTA: PERDITA DI ACQUA CON LE FECI, SUPERIORE A 10 ml/kg/die E DI DURATA INFERIORE A 2 SETTIMANE

DIARREA ACUTA: PERDITA DI ACQUA CON LE FECI, SUPERIORE A 10 ml/kg/die E DI DURATA INFERIORE A 2 SETTIMANE DIARREA ACUTA: PERDITA DI ACQUA CON LE FECI, SUPERIORE A 10 ml/kg/die E DI DURATA INFERIORE A 2 SETTIMANE DIARREA CRONICA: DIARREA CHE DURA DA 14 GIORNI O PIU DIARREA PROTRATTA: DIARREA CRONICA ASSOCIATA

Dettagli

SISTEMA INFORMATIVO NAZIONALE

SISTEMA INFORMATIVO NAZIONALE Pag. 1 di 5 SISTEMA INFORMATIVO NAZIONALE 8.1.1 SCOPO... 2 8.1.2 ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA... 2 8.1.2.1 SCHEDE DI REGISTRAZIONE DEI DATI... 2 8.1.2.2 TRASMISSIONE E FLUSSO DEI DATI... 2 8.1.2.4 DIVULGAZIONE

Dettagli

Fasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio

Fasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio Fasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio Anna Duranti Osservatorio Epidemiologico Veterinario Marche Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche Le tappe dell indagine /1

Dettagli

Urinocoltura : dal prelievo all antibiogramma

Urinocoltura : dal prelievo all antibiogramma Urinocoltura : dal prelievo all antibiogramma antibiogramma Dott.ssa Franca Benini U.O.Microbiologia Centro Sevizi Laboratorio Unico Pievesestina Forlì 17 maggio 2011 Il campione microbiologico: il percorso

Dettagli

Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2004

Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2004 Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2004 La direttiva 2003/99/CE ed il Regolamento CE 2160/2003 richiedono che gli agenti delle malattie trasmissibili

Dettagli

ATS di Brescia. Formazione sul campo Appropriatezza dell antibioticoterapia in MG. Caso L.

ATS di Brescia. Formazione sul campo Appropriatezza dell antibioticoterapia in MG. Caso L. ATS di Brescia Formazione sul campo 2018 Appropriatezza dell antibioticoterapia in MG Caso L. Sig. Luigi, 80 anni vive in «casa albergo» Cardiopatia ischemica cronica Diabete mellito II in terapia insulinica

Dettagli

Il ruolo del Laboratorio Controllo Alimenti

Il ruolo del Laboratorio Controllo Alimenti Corso di Formazione Gestione per il contenimento ed il controllo delle malattie trasmesse da alimenti 28-29 maggio 2013 Il ruolo del Laboratorio Controllo Alimenti Eda Maria Flores Rodas Istituto Zooprofilattico

Dettagli

2- OBIETTIVI DEL TEST INTERLABORATORIO

2- OBIETTIVI DEL TEST INTERLABORATORIO Community Reference Laboratory for E.coli Department of Food Safety and Veterinary Public Health Unit of Foodborne Zoonoses and Veterinary Epidemiology Istituto Superiore di Sanità Risultati del 1 test

Dettagli

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus

Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus Bollettino N. 3 del 22 agosto 2019 RISULTATI NAZIONALI 1 In Evidenza 2 Sorveglianza umana 3 Sorveglianza equidi 4 Sorveglianza uccelli bersaglio 5 Sorveglianza

Dettagli

Toxoplasmosi negli animali

Toxoplasmosi negli animali Toxoplasmosi negli animali fonte alimentare per l uomo Prof. ssa Daniela Piergili Fioretti Dipartimento di Scienze Biopatologiche ed Igiene delle Produzioni Animali e Alimentari, Sezione di Parassitologia

Dettagli

Acronimo progetto: EMIDA Brucmel Barbara Bonfini

Acronimo progetto: EMIDA Brucmel Barbara Bonfini Cross-reattività nei test sierologici per brucellosi: valutazione della risposta immunitaria indotta da Escherichia coli O157:H7 e Yersinia enterocolitica O:9 Acronimo progetto: EMIDA Brucmel Barbara Bonfini

Dettagli

Panoramica sulla strategia regionale

Panoramica sulla strategia regionale San Bonifacio 13 maggio 2011 Panoramica sulla strategia regionale Francesca Russo Servizio Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità Pubblica Direzione Prevenzione Regione Veneto Notifiche in Veneto 2008 2009

Dettagli

Coxiellosi o Febbre Q

Coxiellosi o Febbre Q Coxiellosi o Febbre Q Descritta per la prima volta in Australia nel 1936 in addetti alla macellazione. Impatto È una zoonosi: causa una malattia simil-influenzale, polmonite, epatite granulomatosa, aborto

Dettagli

SEDE E CONTATTI. afferente al Dipartimento Medicina di Laboratorio. Direttore Struttura Complessa: Prof.ssa Rossana CAVALLO. Ospedale Molinette

SEDE E CONTATTI. afferente al Dipartimento Medicina di Laboratorio. Direttore Struttura Complessa: Prof.ssa Rossana CAVALLO. Ospedale Molinette afferente al Dipartimento Medicina di Laboratorio Direttore Struttura Complessa: Prof.ssa Rossana CAVALLO SEDE E CONTATTI Ospedale Molinette - Ingresso: Corso Bramante, 88-10126 Torino - Studio Direttore:

Dettagli

Relazione conclusiva del progetto Ce.R.R.T.A. (Centro di Riferimento Regionale sulle Tossinfezioni Alimentari) CCM (Centro Controllo Malattie)

Relazione conclusiva del progetto Ce.R.R.T.A. (Centro di Riferimento Regionale sulle Tossinfezioni Alimentari) CCM (Centro Controllo Malattie) Relazione conclusiva del progetto Ce.R.R.T.A. (Centro di Riferimento Regionale sulle Tossinfezioni Alimentari) CCM (Centro Controllo Malattie) Valutare tramite il Centro di Riferimento Regionale sulle

Dettagli

LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI

LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI 1 OMS : 10 punti alla base della prevenzione delle malattie trasmesse dagli alimenti: 1. Scegliere i prodotti che abbiano subito trattamenti idonei ad assicurarne l innocuità

Dettagli

RINTRACCIO DI ANIMALI USCITI DA ZONA DI PROTEZIONE

RINTRACCIO DI ANIMALI USCITI DA ZONA DI PROTEZIONE Pag. 1 di 7 RINTRACCIO DI ANIMALI USCITI DA ZONA DI PROTEZIONE 4.1 RINTRACCIO DI ANIMALI DELLE SPECIE RECETTIVE USCITI DA TERRITORI INFETTI... 2 4.1.1 CONTROLLI NEGLI ALLEVAMENTI DI DESTINAZIONE... 2 4.1.2

Dettagli

Il ruolo del laboratorio nella sorveglianza: la segnalazione e il referto

Il ruolo del laboratorio nella sorveglianza: la segnalazione e il referto I GERMI SENTINELLA: L IMPATTO LABORATORISTICO E GLI ASPETTI ASSISTENZIALI Il ruolo del laboratorio nella sorveglianza: la segnalazione e il referto Dott.ssa M.F.Pedna Pievesestina 22 febbraio 2012 La diagnosi

Dettagli

I risultati delle Sorveglianze sostenute dal CCM

I risultati delle Sorveglianze sostenute dal CCM SANIT 5 Forum Internazionale della Salute Roma 23-26 giugno 2008 Maria Grazia Pompa Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale D.G. Prevenzione Sanitaria Principali interventi: estensione e

Dettagli

ELENCO PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0

ELENCO PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0 pag. 1 di 6 UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 ELENCO PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0 Alimenti Ricerca Campylobacter jejuni, Campylobacter coli, Campylobacter lari - PCR Real Time (pres/ass) MP 09/135 rev

Dettagli

La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti. Epidemiologia e prevenzione delle MTA

La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti. Epidemiologia e prevenzione delle MTA La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti Epidemiologia e prevenzione delle MTA Caterina Graziani caterina.graziani@iss.it Feroleto Antico (CZ) T Hotel 13, 14 e 15 marzo 2013 Definizione

Dettagli

DETERMINAZIONE N del Aggiornamento del Piano regionale integrato per la sorveglianza della West Nile Disease

DETERMINAZIONE N del Aggiornamento del Piano regionale integrato per la sorveglianza della West Nile Disease DETERMINAZIONE N. 1511 del 28.11.2016 Oggetto: Aggiornamento del Piano regionale integrato per la sorveglianza della West Nile Disease 2015-2018. IL DIRETTORE GENERALE lo Statuto Speciale della Regione

Dettagli

Linee guida 882: un traguardo per una nuova partenza

Linee guida 882: un traguardo per una nuova partenza Linee guida 882: un traguardo per una nuova partenza Lucia Decastelli S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni - IZSTO BOLZANO BOLZANO Linee guida per il controllo ufficiale ai sensi dei Reg (CE)

Dettagli

OLYMPIC WATCH. Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici. Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza del giorno

OLYMPIC WATCH. Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici. Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza del giorno Report dell 11 marzo 2006 OLYMPIC WATCH Sorveglianza e controllo dei giochi paralimpici Sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza del giorno 11 marzo 2006 Ogni giorno alla valutazione

Dettagli

Linee guida per la gestione dei pazienti nel sospetto di sindrome influenzale da nuovo virus tipo A/H1N1

Linee guida per la gestione dei pazienti nel sospetto di sindrome influenzale da nuovo virus tipo A/H1N1 Linee guida per la gestione dei pazienti nel sospetto di sindrome influenzale da nuovo virus tipo A/H1N1 Contenuto Scopo A chi si rivolge Responsabilità di applicazione Linee guida per la gestione dei

Dettagli

P. De Iaco Oncologia Ginecologica Policlinico S.Orsola - Bologna

P. De Iaco Oncologia Ginecologica Policlinico S.Orsola - Bologna Protocolli di terapia antibiotica in ginecologia: dalla flogosi pelvica non chirurgica alla complicanza post operatoria. P. De Iaco Oncologia Ginecologica Policlinico S.Orsola - Bologna Chirurgia generale

Dettagli

MONITORAGGIO EPIDEMIOLOGICO OSPEDALI DI CASORATE PRIMO, MEDE, MORTARA periodo monitorato: 1 luglio dicembre SEMESTRE 2018

MONITORAGGIO EPIDEMIOLOGICO OSPEDALI DI CASORATE PRIMO, MEDE, MORTARA periodo monitorato: 1 luglio dicembre SEMESTRE 2018 MONITORAGGIO EPIDEMIOLOGICO OSPEDALI DI CASORATE PRIMO, MEDE, MORTARA periodo monitorato: 1 luglio 2018 31 dicembre 2018 2 SEMESTRE 2018 Informazioni generali per la lettura dei dati Gli isolamenti rappresentano

Dettagli

Verso un sistema integrato di sorveglianza delle malattie infettive

Verso un sistema integrato di sorveglianza delle malattie infettive Verso un sistema integrato di sorveglianza delle malattie infettive Francesco Innocenti Osservatorio di epidemiologia ARS Toscana Salone delle Robbiane - Villa la quiete Firenze, 10 ottobre 2018 TEMI TRATTATI

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI SORVEGLIANZA PER LA BLUE TONGUE

SISTEMA NAZIONALE DI SORVEGLIANZA PER LA BLUE TONGUE SISTEMA NAZIONALE DI SORVEGLIANZA PER LA BLUE TONGUE PROCEDURE PER LA REGISTRAZIONE ED INVIO DELLE INFORMAZIONI Centro di Referenza Nazionale per le Malattie Esotiche Istituto Zooprofilattico Sperimentale

Dettagli

ZONA DI PROTEZIONE E ZONA DI SORVEGLIANZA

ZONA DI PROTEZIONE E ZONA DI SORVEGLIANZA Pag. 1 di 6 ZONA DI PROTEZIONE E ZONA DI 3.1 MISURE SANITARIE PREVISTE IN PRESENZA DI CIRCOLAZIONE VIRALE... 2 3.1.1 COMPETENZE DEL LIVELLO CENTRALE Autorità Centrale... 2 3.1.1.1 Definizione della zona

Dettagli

La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti. LA GESTIONE DELLE MTA NELLA REGIONE TOSCANA Costanza Pierozzi

La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti. LA GESTIONE DELLE MTA NELLA REGIONE TOSCANA Costanza Pierozzi La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti LA GESTIONE DELLE MTA NELLA REGIONE TOSCANA Costanza Pierozzi Feroleto Antico (CZ) T Hotel 13, 14 e 15 marzo 2013 Il sistema di sorveglianza delle

Dettagli

NOTIFICHE DELLE MALATTIE

NOTIFICHE DELLE MALATTIE NOTIFICHE DELLE MALATTIE INFETTIVE IN PIEMONTE ANNO 2017 SEREMI ASL AL Nel presente report sono pubblicati i dati del Sistema informativo di sorveglianza delle malattie infettive del Piemonte che raccoglie

Dettagli

SVILUPPO E APPLICAZIONE DI UN PROTOCOLLO INNOVATIVO PER LA RICERCA DI ESCHERICHIA COLI VEROCITOTOSSICI IN CAMPIONI DI LATTE E FILTRI DI MUNGITRICE

SVILUPPO E APPLICAZIONE DI UN PROTOCOLLO INNOVATIVO PER LA RICERCA DI ESCHERICHIA COLI VEROCITOTOSSICI IN CAMPIONI DI LATTE E FILTRI DI MUNGITRICE SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN IGIENE E TECNOLOGIA DEL LATTE E DERIVATI Dipartimento di Medicina Veterinaria SVILUPPO E APPLICAZIONE DI UN PROTOCOLLO INNOVATIVO PER LA RICERCA DI ESCHERICHIA COLI VEROCITOTOSSICI

Dettagli

PRESTAZIONI MICROBIOLOGIA

PRESTAZIONI MICROBIOLOGIA CODICE D.M. ESAMI BATTERIOLOGIA ESAME PUS DA CAVITA' (AEROBIA/ANAEROBIA) 90.9.5 HELICOBACTER PYLORI ESAME 90.95.5 LEGIONELLA IN MATERIALE BIOLOGICO ESAME TAMPONE GENGIVALE ESAME 9.09.2 STREPTOCOCCO PYOGENES

Dettagli

PRIMO ANNUNCIO. Istituto Superiore di Sanità. con il patrocinio

PRIMO ANNUNCIO. Istituto Superiore di Sanità. con il patrocinio PRIMO ANNUNCIO Istituto Zooprofilattico Sperimentale Regioni Lazio e Toscana Istituto Superiore di Sanità Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie con il patrocinio Regione Lazio VI Workshop

Dettagli