Ampliamento telecontrollo ed installazione di avviatori ad inverter nelle. pompe in regolazione dei principali sollevamenti PROF.

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1 REGIONE SICILIANA Ampliamento telecontrollo ed installazione di avviatori ad inverter nelle pompe in regolazione dei principali sollevamenti PROGETTO ESECUTIVO IL PRESIDENTE ACOSET spa PROF. FABIO FATUZZO SPECIFICHE TECNICHE E FUNZIONALI SOFTWARE I PROGETTISTI Dott. Ing. Vincenzo Indelicato T.E. Giuseppe Giuffrida IL RUP Dott. Ing. Giuseppe Rapisarda G G G

2 **** Indice**** SPECIFICHE TECNICHE GENERALI...1 NORME DI RIFERIMENTO...1 REQUISITI DI CARATTERE GENERALE...2 PRESTAZIONI RICHIESTE DAL SISTEMA...3 SPECIFICHE FUNZIONALI SOFTWARE RTU...10 SPECIFICHE TECNICHE SOFTWARE FIU...11 SPECIFICHE FUNZIONALI SOFTWARE FIU...11 SPECIFICHE TECNICHE PER L INTERFACCIAMENTO CON IL SOFTWARE SCADA...12 SPECIFICHE FUNZIONALI SOFTWARE SCADA...12

3 SPECIFICHE TECNICHE GENERALI NORME DI RIFERIMENTO Le norme a cui l impresa si deve attenere nella realizzazione del sistema di telecontrollo sono definite dalle IEC TC 57, e in particolare dalle IEC Tali norme disciplinano le caratteristiche degli apparati e l architettura dei sistemi. IEC Telecontrol equipment and systems IEC General considerations IEC Operating conditions IEC Interfaces (electrical characteristics) IEC Performance requirements IEC Transmission protocols IEC Telecontrol protocols compatible with ISO and ITU T recommendations IEC General considerations IEC General principles IEC Guide for specifications IEC Glossary Supplement IEC Basic aspects of telecontrol data transmission and organization of standards IEC and 70-6 IEC Operating conditions IEC Power supply and electromagnetic compatibility IEC Environmental conditions (climatic, mechanical and other non electrical influences) IEC Transmission protocols IEC Transmission frame formats IEC Link transmission procedures IEC General structure of application data IEC Definition and coding of application information elements IEC Basic application functions IEC Companion standard for basic telecontrol tasks IEC Companion standard for transmission of integrated totals in eletric power systems IEC Protection Communication Comparison Standard IEC Telecontrol protocols compatible with ISO and ITU-T recommendations IEC Application contex and organization of standards IEC Use of base standards (OSI Layers 1-4) IEC Use of base standards (OSI Layers 5-7) Draft IEC Network management Draft IEC Telecontrol application service element Draft - 1 -

4 REQUISITI DI CARATTERE GENERALE Il sistema di telecontrollo deve possedere i seguenti requisiti: Impostazione tecnica adeguata; Riferimento a standard; Rispetto delle normative; Manutenibilità; Espansibilità; Processi produttivi in regime di qualità; In particolare il sistema dovrà essere compatibile con i più diffusi standard ed espandibile al fine di poter prevedere: - la realizzazione di ulteriori siti di telecontrollo con successivi intereventi; - l integrazione di ulteriore strumentazione e/o apparecchiature elettroidrauliche nei siti realizzati con il presente intervento; - la connessione con altri sistemi standard esistenti, salvaguardando l investimento già realizzato. Inoltre l apertura del sistema deve garantire all amministrazione la possibilità di reperire sul mercato, senza alcun regime di monopolio, tutta la componentistica hardware e software per realizzare tali interventi di espansione e/o di interconnessione. Tali condizioni dovranno essere dimostrate dall impresa alla D.L. nelle fasi di accettazione, sia del complesso della proposta di soluzione implementativa, sia nella fase di accettazione dei singoli componenti del sistema. Gli obbiettivi progettuali del sistema di telecontrollo possono essere compiutamente raggiunti mediante la realizzazione di un sistema che dovrà essere: di altissima affidabilità; con interfaccia sistema-operatore semplice ed efficace; di semplice installazione; facilmente espandibile, sia in termini dimensionali che funzionali; realizzato con le tecnologie hardware e software più aggiornate; rispondente agli standard più recenti; facilmente mantenibile; La fornitura del sistema di telecontrollo deve comprendere: la progettazione di dettaglio nel caso di soluzioni alternative che dovranno comunque essere sottoposte alla D.L. (hardware, software, collegamenti); la realizzazione e i collaudi in fabbrica; l adeguamento della strumentazione presente in campo; la predisposizione al telecontrollo degli organi di manovra esistenti degli impianti; la predisposizione al telecontrollo degli organi di manovra degli impianti di nuova installazione; - 2 -

5 l installazione, l avvio e la messa in servizio del sistema di telecontrollo e della strumentazione di campo necessaria; la realizzazione, presso il centro di telecontrollo e presso le postazioni periferiche, degli opportuni impianti di derivazione dell alimentazione elettrica e dei supporti di trasmissione sino alle apparecchiature fornite; i corsi di istruzione e formazione degli operatori. PRESTAZIONI RICHIESTE DAL SISTEMA Dovranno essere garantite le seguenti prestazioni: 1. Controllo in tempo reale: monitoraggio continuo dello stato di funzionamento e di efficienza degli impianti; monitoraggio continuo delle grandezze fisiche rilevanti nelle varie fasi del processo; segnalazione di anomalie ed allarmi di processo e degli apparati, in relazione sia allo stato di funzionamento dell impianto che ai parametri fisici; Le procedure di regolazione degli impianti saranno preventivamente stabile da Acoset e comunicate all integratore dei sistemi affinché possa procedere alla scrittura e al caricamento degli appositi algoritmi. In linea generale si tratta di correlare le informazioni provenienti dai dispositivi di misura (pressioni, livelli, portate, assorbimenti elettrici) con i valori di set point dinamici impostati, in funzione della fascia oraria di funzionamento. Grandezze da controllare e relativa strumentazione Le grandezze da acquisire e gestire sono: Postazione Periferica Segnali (allarmi) mancanza comunicazione con il centro; mancanza alimentazione elettrica; intrusione locale; manomissione quadro; manomissione periferica. Comandi Modalità comando, locale-remoto-automatico

6 Pozzo Misure livello pozzo (dove non presente, solo predisposizione); portata idrica (per ciascuna pompa ove prevista); pressione (per ciascuna pompa se immette in rete); parametri elettrici (per ciascuna pompa); stato marcia-arresto-scatto protezione termica (per ciascuna pompa). Comandi avvio pompa; arresto pompa. Segnali (allarmi) intervento protezione; dati non congruenti. Serbatoio Misure livello; portata all arrivo; portata in uscita. Segnali (allarmi) stato livello; livelli allarme (max, min); stato attuatori aperto/chiuso/scatto termico. Comandi apertura/chiusura valvole motorizzate; impostazione portata in uscita.. Criteri identificativi del software di base Tutte le macchine dovranno essere fornite con il necessario software di base e diagnostico occorrente, affinché il sistema di telecontrollo svolga tutte le funzioni richieste in modo efficiente e facilmente mantenibile. Eventuali oneri per licenze d uso, o altro, per l utilizzazione da parte del committente del software fornito saranno a carico del fornitore, il quale garantirà al committente il suo libero utilizzo per l uso specifico. Il committente si impegna ad utilizzare il software esclusivamente per gli scopi previsti dal sistema di telecontrollo, e sui calcolatori a tale scopo forniti. Le specifiche del software applicativo sono definite nel paragrafo Specifiche tecniche software

7 Criteri identificativi del software applicativo Colloquio centro/periferia Dovranno essere adottati, per il colloquio fra posto centrale e posti periferici, protocolli di comunicazione e modalità di colloquio tendenti ad assicurare: tempi di scansione, di aggiornamento e di risposta ridotti (adeguati alla dinamica del campo ) ed in particolare - segnalazione allarme: 2 secondi - risposta al comando: 4 secondi - polling completo: 10 secondi. elevata affidabilità anche in presenza di disturbi sulle linee di trasmissione; contenimento delle comunicazioni durante il normale funzionamento. In particolare dovranno essere attivate le due differenti filosofie di colloquio: scansione ciclica (detta anche chiamata-risposta, cyclic method) delle periferiche da parte del centro. In caso di mancata o errata risposta di una periferica, il centro deve ritentare l interrogazione di quella unità almeno due volte. Saranno previste procedure automatiche di sicuro affidamento per il riallineamento del data-base del centro in occasione di spegnimento e riaccensione della periferica, di caduta e ripresa del colloquio, di inizializzazione, ecc. La trasmissione delle misure dovrà avvenire anche su iniziativa della periferica anche durante il periodo intercorrente tra due scansioni automatiche, laddove si verifichi una variazione percentuale (+- 10%) della grandezza sotto controllo. L interrogazione da parte del centro dovrà essere continua (polling); cambio di stato (change-of-state method). Con questo metodo le periferiche interessate unicamente da variazioni di stato (raggiungimento di predeterminate soglie di allarme), trasmettono automaticamente al centro le necessarie informazioni. Questo approccio consente di minimizzare le trasmissione dati durante i lunghi periodi di regime degli impianti da controllare. Tempi di aggiornamento I tempi di aggiornamento dovranno essere coerenti con la dinamica del processo. I tempi ottimali di aggiornamento sono: tempo massimo di scansione di tutte le periferiche in assenza di variazioni di stato e di comandi: 10 secondi; tempo massimo di aggiornamento di tutte le misure in assenza di variazioni di stato e di comandi: 10 secondi; tempo intercorrente fra l invio di un comando e l acquisizione della risposta (supposto un tempo di reazione dell organo comandato in periferia di 5 secondi): non superiore a 10 secondi

8 Protezione delle informazioni Le informazioni trasmesse saranno protette con efficaci codici per l autorilevazione degli errori. I protocolli di comunicazione, con formato FT , devono essere in accordo con la normativa vigente. Organizzazione, validazione, elaborazione delle informazioni Al centro di controllo, le informazioni provenienti dai posti periferici, le informazioni calcolate e le informazioni di sistema (informazioni diagnostiche, ecc.), saranno opportunamente organizzate in una struttura logica che consenta: la facile individuazione dell informazione da parte dell integratore del sistema SCADA; il raggruppamento per parti di impianto, impianti e servizi, a prescindere dalla provenienza topografica e dalla periferica di telecontrollo di provenienza; la propagazione automatica e gerarchica di codici di qualità. Le informazioni saranno caratterizzate da codici di qualità, attribuiti dall operatore o generati da elaborazioni di sistema. I codici di qualità attribuibili da operatore saranno i seguenti: fuori scansione: sono inibite tutte le elaborazioni; manuale: questo codice caratterizza informazioni che, dopo essere state messe fuori scansione, sono forzate ad un valore introdotto da operatore; tali informazioni sono considerate valide ai fini delle successive elaborazioni. Il codice di qualità generato da elaborazioni di sistema sarà non attendibile quando il controllo di validità in acquisizione, o una segnalazione diagnostica ha rilevato una anomalia tale da invalidare il dato; in tale caso sono inibite tutte le successive funzionalità. I codici di qualità si propagheranno gerarchicamente e automaticamente, nel senso che la messa fuori scansione di una linea porterà alla messa fuori scansione dei periferici collegati alla linea, dei dati di processo relativi ed inibirà tutte le funzioni conseguenti. Per quanto concerne l elaborazione delle informazioni e l assegnazione del codice non attendibile vale quanto riportato nel seguito. Misure Le misure saranno codificate su un numero di bit non inferiore ad 11 + segno. Tutte le misure sono unidirezionali (4 : 20 ma) come segnale elettrico; per ogni misura dovrà essere prevista la seguente procedura di controllo ed elaborazione: controllo di attendibilità del valore della misura in livelli logici, con corrispondente segnalazione di allarme; - 6 -

9 conversione della misura in unità ingegneristiche con possibilità di variazione del fondo scala; attribuzione del valore 0 alle misure oscillanti in una fascia configurabile del fondo scala di quantizzazione; la conversione in unità ingegneristiche dovrà potersi effettuare con formula lineare (ax + b), con curva di linearizzazione a segmenti; confronto della misura con 4 limiti di controllo (1l, 1, h., hh,) prefissati ed aggiustabili e generazione di allarmi per fuori limite ed un tempo di permanenza oltre il limite, al di sotto del quale il superamento non genererà allarme; le misure dovranno subire un controllo di massima variazione: se da un ciclo di scansione al successivo la misura è variata di una quantità superiore ad una soglia prefissata, la misura non sarà considerata attendibile. Allarmi Per quanto concerne le segnalazioni d allarme, sarà prevista la possibilità di attuare un filtraggio temporale nel senso che l allarme sarà inoltrato ai programmi di elaborazione e visualizzazione solo se lo stesso permane oltre un prefissato tempo t

10 Verifica dell esito di comando Oltre alla funzione di verifica del corretto invio e ricezione del comando, con eventuale ripetizione dello stesso, già in precedenza descritta, dovrà essere possibile la verifica automatica dell esito della manovra desunta dalla variazione di stato dell organo comandato. Dovrà essere individualmente programmabile per ogni comando: il tempo di attesa per la verifica dell esito (tempi di trasmissione più tempo di reazione dell organo in campo); il segnale (ed il relativo stato) associato all organo comandato. Comandi multipli Dovrà essere possibile programmare delle sequenze di comandi individuali, che il sistema provvederà automaticamente ad inviare con cadenza temporale (intervallo fra due comandi individuali) prefissabile. Anche per questi comandi, sarà effettuabile la verifica dell esito prima descritta.in caso di esito negativo di un comando, sarà programmabile sia la continuazione della sequenza sui comandi successivi, sia in alternativa, l interruzione della stessa con avvertimento dell operatore. Programmi di controllo automatico Dovranno essere sviluppati programmi di controllo automatico basati su opportuni algoritmi di calcolo. Caratteristiche generali e comuni a tutti i programmi di controllo automatico sono le seguenti: tutti i programmi automatici devono poter essere disinseriti/inseriti (disattivati/attivati) con un unico comando comune, opportunamente protetto; ogni programma automatico deve poter essere inserito/ disinserito con un comando individuale, opportunamente protetto. (Nota: il comando comune di inserimento attiverà i soli programmi in precedenza inseriti con comando manuale individuale); la non attendibilità delle variabili che comandano gli algoritmi deve provocare un allarme e la messa fuori servizio temporanea del relativo programma automatico; gli organi asserviti ai programmi automatici sono normalmente sottratti al comando manuale; per effettuare comandi bisogna o disinserire il programma automatico, o togliere dal programma l organo interessato

11 SPECIFICHE TECNICHE SOFTWARE RTU La programmazione della stazione di controllo remota (RTU), dovrà essere realizzata con un linguaggio di alto livello, di tipo grafico, che include funzioni Booleane, aritmetiche e funzioni specifiche come il controllo proporzionale, integratore e derivatore (P.I.D.) definito dallo standard IEC L applicazione della RTU dovrà essere definita usando un sistema di sviluppo in ambiente Windows XP-7 che permette, oltre alle normali operazioni di sviluppo, anche funzioni di analisi e diagnostica sia a livello software che a livello di hardware. Tale software dovrà permette di creare i database di processo oltre allo sviluppo ed il debugging dei sorgenti dei programmi applicativi. Il terminale programmatore può essere collegato alla RTU sia localmente tramite la porta seriale, sia a distanza, da ciascuna postazione periferica, attraverso i canali di comunicazione previsti. Il sistema dovrà essere inoltre predisposto per l interfacciamento a reti TCP/IP. Il sistema di sviluppo del software della RTU e del pannello di interfaccia operatore dovranno essere consegnati unitamente ai sorgenti di tutti i programmi realizzati

12 SPECIFICHE FUNZIONALI SOFTWARE RTU Il software di controllo delle periferiche dovrà essere in grado di effettuare essenzialmente le seguenti tipologie di operazioni, oltre alle funzioni di controllo antieffrazione: - lettura periodica di tutti i canali di ingresso digitali ed analogici con la memorizzazione del loro stato e trasmissioni, al centro e/o ad altre RTU del sistema, delle variazioni di stato rilevate; - esecuzione immediata di particolari azioni in caso di superamento dei limiti imposti, come allarmi, dopo le opportune verifiche di congruenza e plausibilità; - esecuzione di comandi semplici e/o multipli, secondo quanto trasmesso dal centro di supervisione e controllo; - attuazione della logica locale di gestione delle pompe e delle valvole in accordo alle specifiche cliente; - sistema di comunicazione su doppia eccezione Il software locale deve provvedere al controllo dell'effettiva esecuzione del comando impostato e che tale esecuzione avvenga nell'ambito di un certo tempo prestabilito. Situazioni anomale di funzionamento dovrà essere immediatamente individuate e trasmesse al centro per l'allertamento dell'operatore. Gli apparati periferici dovranno essere inoltre programmati con le opportune logiche di funzionamento al fine di garantire la funzionalità di ogni singola RTU anche in assenza di collegamento con il centro. Il software locale dovrà provvedere al controllo dell'effettiva esecuzione del comando impostato e che tale esecuzione avvenga nell'ambito di un certo tempo prestabilito. Situazioni anomale di funzionamento saranno immediatamente individuate e trasmesse al centro per l'allertamento dell'operatore. Gli apparati periferici dovranno essere inoltre programmati con le opportune logiche di funzionamento al fine di garantire la funzionalità di ogni singola RTU anche in assenza di collegamento con il centro

13 SPECIFICHE TECNICHE SOFTWARE FIU Il software della FIU dovrà essere realizzato utilizzando lo stesso sistema di sviluppo usato per le RTU. Nella FIU dovrà essere inoltre installato un driver Modbus - TCP-IP un per la comunicazione con lo SCADA. Attraverso il driver standard Modbus sarà possibile anche interfacciare il sistema ad un DCS. La FIU deve avere anche la possibilità (predisposizione) di gestire schede di I/O per la gestione di apparecchiature centro di controllo o per eventuali quadri sinottici. Il driver Modbus/OPC server di collegamento con lo SCADA deve essere consegnato unitamente al software sorgente dell FIU. SPECIFICHE FUNZIONALI SOFTWARE FIU La FIU dovrà essere in grado di gestire la comunicazione con le periferiche in campo, implementando la trasmissione in polling ed in eccezione semplice e doppia, monitorare lo stato delle periferiche in relazione agli stati di allarme ed alla mancata comunicazione. Inoltre essa deve provvedere al colloquio con lo SCADA Node in modo da aggiornare il data base dinamico di quest ultimo e fornire informazioni in tempo reale per l operatore

14 SPECIFICHE TECNICHE PER L INTERFACCIAMENTO CON IL SOFTWARE SCADA Il sistema SCADA presente e attualmente utilizzato da Acoset è basato su un applicativo Oracle. L interfaccia con il campo dovrà essere realizzata tramite la FIU costituita da una RTU, realizzata con la stessa tecnologia di quelle presenti nei nodi, con a bordo un ulteriore driver di comunicazione standard Modbus / OPC server. L interfacciamento con lo SCADA sarà realizzato attraverso un driver OPC server compatibile con il protocollo Modbus. Il sistema dovrà essere quindi standard tanto a livello di sistema operativo, quanto a livello di applicativo e di interfaccia di comunicazione. Lo SCADA (System Control And Data Acquisition) esistente è un pacchetto software standard per impiego industriale per la supervisione ed il controllo generale di uno o più impianti. Lo SCADA supervisiona i PLC (Programmable Logic Controller) dell'impianto, abilitando l'operatore a visualizzare ed interagire con le attività dell'impianto attraverso figure animate presentate sullo schermo del computer sul quale è installato. Lo SCADA dovrà essere personalizzato, a cura del committente, per la gestione della parte di impianto di telecontollo prevista nel presente progetto. Il fornitore dovrà quindi interfacciarsi con i sistemisti di Acoset alfine di definire le tabelle di interscambio dei dati tra lo SCADA ed il campo, attraverso la FIU. Tutte le tabelle relative ai dati di campo dovranno essere residenti presso la FIU. In questo modo il protocollo di scambio dati tra la FIU ed il resto del campo e le stesse tabelle di appoggio saranno indipendenti dallo SCADA. SPECIFICHE FUNZIONALI SOFTWARE SCADA Al fine di individuare il flusso e tipologia di dati per l interfaccia FIU S.C.A.D.A. vengono di seguito descritte le specifiche funzionali dell applicativo SCADA. Il software SCADA dovrà provvedere alla gestione centralizzata dell impianto ed in particolare dovrà essere in grado di: - controllare e memorizzare lo stato della rete nel tempo; - acquisire i dati di impianto e segnalare situazioni richiedenti interventi; - consentire la gestione operativa degli impianti attraverso videate sinottiche a ciò predisposte; - effettuare le manovre atte ad adeguare la rete alle proprie variazioni di stato, eseguendo comandi semplici, multipli o sequenziali e set point di regolazione impostati dall operatore;

15 - effettuare stampe di eventi e protocolli speciali a richiesta dell operatore e/o periodiche a tempi prefissati modificabili; - consentire l archiviazione dei dati a breve, a medio e a medio lungo termine. I dati archiviati possono essere richiamati in qualsiasi momento ed essere rappresentati sotto forma di tabulati o sotto forma di curve particolarmente utili per scopi statistici o di confronto; - archiviare i dati in forma definitiva su database Oracle residente sul Data Server, in modo da rendere disponibili i dati in rete per altri usi. Mediante la tastiera l operatore dovrà realizzare in modo colloquiale ed in forma interattiva le seguenti funzioni: - impostazione di set-point ove previsti; - tabella di variazione dei set point in funzione della fascia oraria; - richiesta di visualizzazione dati; - richiesta stampa dati; - aggiornamento calendario; - aggiornamento parametri di sistema; - tutte le funzioni previste dal programma di utilità appartenenti al software di base (come modifica dati nella memoria, stampa dei dati contenuti in memoria ecc.). Prima di essere registrati, i dati ricevuti dalle RTU devono poter essere sottoposti a diverse elaborazioni tendenti ad accertare la validità della rilevazione effettuata e l integrità e correttezza dei dati stessi. Elaborazione misure Le misure devono poter essere sottoposte alle seguenti elaborazioni e controlli: - controllo di validità della misura fatte sul range di funzionamento dello strumento, onde rilevare eventuali guasti dello stesso ed eventuali compatibilità con altri parametri misurati; - conversione di superamento di valori di soglia alto e/o basso assegnati alla misura e modificabili in linea. Una qualunque transizione dallo stato di allarme e viceversa sarà rilevata e registrata sulla stampante degli allarmi e visualizzata sul video per il riconoscimento da parte dell operatore. Elaborazione allarmi digitali Le segnalazioni che concorrono a definire lo stato di un apparecchiatura di impianto dovranno essere sottoposte alle seguenti elaborazioni e controlli: - generazione della configurazione rappresentante il nuovo stato delle apparecchiature; - controllo della congruenza degli stati associati all apparecchiatura; - rilevamento delle variazioni da uno stato all altro. Una configurazione non permessa dovrà provocare una condizione di allarme con stampa sulla stampante degli allarmi e la visualizzazione sul video per il riconoscimento da parte dell operatore. Gli allarmi dovranno essere distinti sia per categoria rispetto a tutti gli allarmi definiti per gli impianti installati, che per tipologia rispetto al tempo di intervento e riconoscimento

16 Un allarme infatti potrà essere: - attivo e non ancora riconosciuto; - attivo e già riconosciuto; - non più attivo e non riconosciuto; - non più attivo e già riconosciuto. Nell ultimo caso l allarme dovrà scomparire dalla finestra di gestione allarmi e rimarrà traccia solo negli storici del sistema. Elaborazione sulle variabili di impianto Di seguito sono riportate le elaborazioni che dovranno essere previste dal sistema di supervisione sulle variabili di impianto: - calcolo della portata istantanea e totalizzata; - calcolo dei livelli istantanei e medi; - calcolo dei volumi di acqua dei serbatoi; - bilanci giornalieri, mensili ed annuali. Sulle portate dovranno essere eseguiti i seguenti calcoli: - integrazione oraria; - determinazione del valore massimo giornaliero e dell ora in cui si è verificata. Per le misure di livello dovranno essere effettuate le seguenti elaborazioni: - determinazione valore massimo giornaliero ed ora in cui si è verificato; - determinazione valore minimo giornaliero ed ora in cui si è verificato; - determinazione dei volumi di acqua disponibili. Per le pompe sarà possibile realizzare, oltre alle normali operazioni di gestione, anche programmi di turnazione e/o inserimento e disinserimento in base a particolari condizioni degli impianti e/o delle misure. Allarmi e registrazione cronologica degli eventi Gli stati anormali di funzionamento (allarmi) dovranno essere comunicati all operatore con messaggi evidenziati tramite terminale video e nello stesso tempo registrati su stampante, riservata per questi eventi, precisando data, ora e minuto, nome della stazione, tipo di allarme, apparecchiatura interessata. Dovrà essere possibile, a un operatore con livello password adeguata, disabilitare la stampa automatica di questi allarmi. In ogni caso gli allarmi saranno registrati nella memoria di massa. Stato di funzionamento

17 L operatore potrà a richiesta, richiamare sul terminale video lo stato completo di funzionamento di ogni stazione. Videate Sinottiche Sullo SCADA dovranno essere disponibili le videate sinottiche con le quali l operatore potrà interagire. Dovrà essere realizzata una videata sinottica generale che visualizzerà in modo grafico la rete nel suo complesso evidenziando (sempre graficamente) le diverse zone controllate, costituite essenzialmente dai vari nodi individuati nella rete. Ad ogni nodo controllato dovrà essere collegato un ulteriore videata, contenente tutti i dettagli necessari al telecontrollo, richiamabile da menù e/o attraverso un semplice clic del mouse sulla zona di interesse. Normalmente viene visualizzato la videata generale; nel caso in cui si presenti un allarme in una zona controllata, questo dovrà essere evidenziato attraverso l utilizzo di colori diversi a seconda della classe di priorità cui ogni allarme appartiene. Dalla videata sinottica generale dovrà essere possibile richiamare diversi Report di Tendenza, Report sullo stato del sistema e Report Statistici. Videate sinottiche delle stazioni Per ogni stazione dovrào essere disponibile una videata sinottica richiamabile dalla videata generale o da menù oppure tramite mouse facendo clic sul simbolo del nodo stesso. Essa presenterà in maniera grafica animata lo schema idraulico della stazione comprensivo degli apparati componenti il nodo e gli elementi con cui interagire per eseguire comandi e/o ottenere informazioni. Tutte le rappresentazioni dei sensori presenteranno gli ultimi valori acquisiti in unità ingegneristica. Dovrà essere possibile agire sulle valvole in modo da impostare il grado di apertura a un valore prefissato oppure comandarne l apertura o la chiusura. Dovrà essere possibile agire sulle pompe in modo da avviare automaticamente le linee di pompaggio anche in relazione allo stato delle valvole. Tutti i segnali di stato e tutti gli allarmi resi disponibili dai sensori e dagli attuatori delle valvole dovranno essere riportati al centro. Per sicurezza, e per consentire un agevole manutenzione, su ogni valvola e su ogni pompa dovrà essere previsto un commutatore di remoto/locale che deve essere riportato al centro. Nel caso in cui l interruttore sia in locale non sarà possibile eseguire alcun comando sull apparato e ciò apparirà chiaro, attraverso l utilizzo di colori diversi e/o messaggi descritti, sulle videate sinottiche

18 Report Le informazioni che saranno stampate si dovranno suddividere essenzialmente nelle categorie di seguito indicate: - stampe asincrone su base evento; - stampe riepiloghi (su base temporale); - report di stato; - altri report. La prima categoria di stampe si esplicherà in modo totalmente automatizzato in tempo reale al verificarsi dell evento, mentre la seconda categoria potrà effettuarsi sia in forma automatica che a richiesta degli operatori. Stampe asincrone su base evento Appartengono a questa categoria: - le segnalazioni di superamento/rientro dalle soglie di allarme delle telemisure; - le variazioni di stato di organi di impianto sia dovute ad azionamenti da parte degli operatori che a intervalli spontanei; - le rilevazioni di allarmi di impianto; - le registrazioni dei telecomandi inviati alle periferiche; - le registrazioni delle richieste al sistema comportanti modifiche ai parametri del data base; - i malfunzionamenti delle periferiche remote (stazioni) e delle periferiche del centro; - l entrata in servizio e l uscita dal servizio dei terminali remoti e del centro; - eventuali malfunzionamenti di sistemi individuati. Queste informazioni normalmente dovranno essere stampate in automatico. Solo l amministratore del sistema potrà disabilitare la stampa di alcune o tutte le informazioni anzidette che saranno archiviate, in ogni caso, nella memoria di massa. Riepiloghi Il sistema di elaborazione, oltre a memorizzare in modo organizzativo i dati dinamici ed istantanei dell impianto, dovrà effettuare la registrazione su memoria di massa di alcuni dati significativi, sia rilevati dall impianto ad intervalli fissi che elaborati ed integrati o mediati nel tempo dal sistema stesso. La memorizzazione dei dati integrati a totalizzare avverrà ad accumulo progressivo sui periodi assoluti di tempo definiti, con azzeramento nell origine. I dati disponibili per la composizione dei riepiloghi (rapporti protocollari) da parte del sistema dovranno essere raggruppati nelle seguenti categorie: - valori effettivi istantanei di grandezze (acquisite dal campo o calcolate); - valori rilevati nel tempo e memorizzati ad archivio. Questi dati, ove richiesto, devono poter essere rielaborati e memorizzati su memoria di massa per formare un archivio storico allo scopo di permettere: - consultazione in linea da parte dell operatore;

19 - elaborazione statistiche sui dati memorizzati. L archivio su memoria di massa sarà costituito secondo il principio del maggior livello di sintesi per i dati più lontani nel tempo. Secondo questo criterio l organizzazione data all archivio storico è sulle seguenti basi: Giornaliera. I dati memorizzati si riferiscono a: - 24 valori orari - totale giornaliero, media giornaliera, minimo, massimo Mensile. I dati memorizzati si riferiscono a: - 31 valori giornalieri - totale mensile, media mensile Annuale. I dati memorizzati si riferiscono a: - 12 valori mensili - totale annuale, media annuale I dati memorizzati negli archivi mensili e annuali devono poter essere stampati a fine mese e a fine anno in modo automatico o a richiesta operatore. Report di stato A richiesta dell utente oppure, opzionalmente, ad intervalli prestabiliti, tutti i dati relativi a ciascuna stazione periferica saranno riportati automaticamente su una stampante riservata alle registrazione periodiche. Il formato di stampa prevederà: - la data; - l ora; - l intestazione delle colonne. Sarà riportato il nome di ciascuna stazione periferica ed i valori di misura della stazione stessa relativi all ultima segnalazione e deve poter essere stampato un riepilogo giornaliero con le misure rilevate. L amministratore di sistema deve poter specificare che questo tipo di report vengano stampate periodicamente ad intervalli prestabiliti. In ogni caso l operatore ha la possibilità di richiederli in ogni momento. Altri Report e stampe L operatore deve avere la possibilità di stampare, in qualunque momento, ogni sinottico visibile sullo schermo utilizzando una stampante a colori

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