La procedura di approvazione dei piani scavo e connessioni con le bonifiche
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- Aureliano Francesco Boscolo
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1 La rigenerazione delle aree dismesse. Riqualificazione ambientale e urbanistica: problemi e soluzioni La procedura di approvazione dei piani scavo e connessioni con le bonifiche Milano, 2 dicembre 2009 Fondazione Riccardo Catella Annalisa Gussoni - Alba De Salvia Servizio Piani di Bonifica Settore Piani e Programmi Esecutivi per l Edlizia Comune di Milano
2 Evoluzione della normativa Bonifica D.G.R. Lombardia n. 6/17252 / 96 obiettivi della bonifica riferiti all uso dell area legati ad obiettivi a protezione della falda : Uso a verde Uso agricolo Uso residenziale Uso industriale Gestione terre e rocce D.G.R. Lombardia n. 6/40518 / 98 criteri di classificazione e riutilizzo di terreni di scavo derivanti da operazioni di bonifica I terreni derivanti da operazioni di bonifica sono rifiuti A MENO di quelli con valori < uso agricolo e rischio alto falda. Per questi: libero riutilizzo => Piano scavi inserito nel progetto di bonifica
3 Evoluzione della normativa 1999 pochi mesi 2000 Bonifica DM 471/99 obiettivi della bonifica riferiti all uso dell area Uso verde/residenziale TAB A Uso industriale/commerciale TAB B Ricorso ad AR solo in casi di impossibilità a bonificare (CRA) Gestione terre e rocce D.G.R. RL n. 6/40518 / 98 e parere Ministero Ambiente 2000 criteri di classificazione e riutilizzo di terreni di scavo derivanti da operazioni di bonifica Solo i terreni, derivanti da operazioni di bonifica, con valori < uso VR Tab A DM 471/99 non erano assimilabili a rifiuti ed il riutilizzo era libero => Piano scavi inserito nel progetto di bonifica
4 Evoluzione della normativa Bonifica DM 471/99 obiettivi della bonifica riferiti all uso dell area Uso verde/residenziale TAB A Uso industriale/commerciale TAB B Ricorso ad AR solo in casi di impossibilità a bonificare (CRA) Gestione terre e rocce Parere Ministero Ambiente 2000 esclusione dalla categoria dei rifiuti del materiale con caratteristiche qualitative compatibili con gli obiettivi di qualità previsti dal DM 471/99 Tab. 1/A => Piano scavi????
5 Evoluzione della normativa Bonifica DM 471/99 obiettivi della bonifica riferiti all uso dell area Uso verde/residenziale TAB A Uso industriale/commerciale TAB B Ricorso ad AR solo in casi di impossibilità a bonificare (CRA) Gestione terre e rocce Legge n. 443/01 (Lunardi) Legge n. 306/03 esclusione dal regime giuridico dei rifiuti per le rocce e terre di scavo, anche di gallerie,..anche quando contaminate, durante il ciclo produttivo, da sostanze inquinanti derivanti dall attività di escavazione, perforazione e costruzione.. purché fossero rispettate contestualmente alcune condizioni: la contaminazione entro i limiti previsti dal D.M. 471/99, all. 1, tab. 1, colonna B (salvo limiti più restrittivi per destinazioni urbanistiche diverse), riutilizzo effettivo, senza trasformazioni preliminari, e secondo le modalità previste nel progetto VIA o, se non sottoposto a VIA, secondo le modalità di progetto approvate dall autorità amministrativa previo parere di ARPA. => Piano scavi approvato con parere ARPA
6 Evoluzione della normativa Bonifica DM 471/99 obiettivi della bonifica riferiti all uso dell area Uso verde/residenziale TAB A Uso industriale/commerciale TAB B Ricorso ad AR solo in casi di impossibilità a bonificare (CRA) Gestione terre e rocce Legge n. 443/01 (Lunardi) Legge n. 306/03 Fino all emanazione del D.lgs.152/06 la gestione dei terreni di scavo, a Milano, è avvenuta secondo quanto previsto dal parere del Ministero dell Ambiente del 2000, escludendo quindi dalla categoria dei rifiuti il materiale con caratteristiche qualitative compatibili con gli obiettivi di qualità previsti dal DM 471/99 Tab. 1/A e ricorrendo alla Legge Lunardi e successive modificazioni, solo per l effettuazione dei controlli analitici sul materiale scavato ogni 1000 m3 (quindi con piano di gestione degli scavi, approvato da ARPA, per le aree con dati di caratterizzazione con concentrazioni inferiori alla Tab. 1/A del DM 471/99 Commissione UE ha avviato una nuova procedura d infrazione contro l Italia in quanto la legge Lunardi non era conforme agli obblighi previsti dalla Direttiva 75/442/CEE come modificata dalla Direttiva 91/156/CEE.
7 Evoluzione della normativa Bonifica D.lgs. 152/06 obiettivi riferiti all uso dell area (CSC): Uso verde/residenziale TAB A Uso industriale/commerciale TAB B Non sono concentrazioni definitive ma un valore al sopra del quale è necessario indagare e caratterizzare il sito Ricorso sempre ad AR sito specifica per definizione obiettivi reali (CSR) => Ogni sito avrà obiettivi di qualità diversi calcolati in base alle caratteristiche peculiari (prof.falda, permeabilità terreno, tipologia di inquinante, scenario edilizio) Gestione terre e rocce D.lgs. 152/06 art.186 esclusione dal regime giuridico dei rifiuti per le rocce e terre di scavo, anche di gallerie,..anche quando contaminate, durante il ciclo produttivo, da sostanze inquinanti derivanti dall attività di escavazione, perforazione e costruzione.. purché fossero contestualmente rispettate due condizioni: contaminazione entro i limiti previsti dal D.M. 471/99, all. 1, tab. 1, colonna B (salvo limiti più restrittivi per destinazioni urbanistiche diverse), riutilizzo effettivo, senza trasformazioni preliminari, e secondo le modalità previste nel progetto VIA o, se non sottoposto a VIA, secondo le modalità di progetto approvate dall autorità amministrativa previo parere di ARPA. => Piano scavi approvato con parere ARPA
8 Evoluzione della normativa Bonifica D.lgs. 152/06 obiettivi riferiti all uso dell area (CSC): Uso verde/residenziale TAB A Uso industriale/commerciale TAB B Non sono concentrazioni definitive ma un valore al sopra del quale è necessario indagare e caratterizzare il sito Ricorso sempre ad AR sito specifica per definizione obiettivi reali (CSR) => Ogni sito avrà obiettivi di qualità diversi calcolati in base alle caratteristiche peculiari (prof.falda, permeabilità terreno, tipologia di inquinante, scenario edilizio) Gestione terre e rocce D.lgs. 152/06 art.186 D.lgs. 4/08 modifica art 186 (186bis) esclusione dal regime giuridico dei rifiuti. purché siano rispettate alcune condizioni: Impiego diretto Integrale utilizzo senza trattamento Non provenienza da siti contaminati o in bonifica Compatibilità con sito di destinazione Scompare il parere ARPA => Piano scavi approvato con: VIA, quando prevista Nell ambito procedura DIA o permesso di costruire Progetto sottoscritto da progettista nell ambito di lavori pubblici
9 Art 1 la modifica dell art 186 Dlgs 152/06 apportata dal Dlgs 4/08 Dlgs 152/06 omissis 5. Per i materiali di cui al comma 1 si intende per effettivo utilizzo per reinterri, riempimenti, rilevati e macinati anche la destinazione progettualmente prevista a differenti cicli di produzione industriale, nonché il riempimento delle cave coltivate, oppure la ricollocazione in altro sito, a qualsiasi titolo autorizzata dall'autorità amministrativa competente, qualora ciò sia espressamente previsto, previo, ove il relativo progetto non sia sottoposto a valutazione di impatto ambientale, parere delle Agenzie regionali e delle province autonome per la protezione dell'ambiente, a condizione che siano rispettati i limiti di cui al comma 3 e la ricollocazione sia effettuata secondo modalità progettuali di rimodellazione ambientale del territorio interessato ing Alba De Salvia - Bonifica dei siti contaminati - Ordine dei Geologi della Lombardia - novembre /32
10 Art 1 la modifica dell art 186 Dlgs 152/06 apportata dal Dlgs 4/08 Dlgs 4/08 omissis 3. Ove la produzione di terre e rocce da scavo avvenga nell'ambito della realizzazione di opere o attività diverse da quelle di cui al comma 2 e soggette a permesso di costruire o a denuncia di inizio attività, la sussistenza dei requisiti di cui al comma 1, nonché i tempi dell'eventuale deposito in attesa di utilizzo, che non possono superare un anno, devono essere dimostrati e verificati nell'ambito della procedura per il permesso di costruire, se dovuto, o secondo le modalità della dichiarazione di inizio di attività (DIA). scompare parere obbligatorio delle ARPA!!! ing Alba De Salvia - Bonifica dei siti contaminati - Ordine dei Geologi della Lombardia - novembre /32
11 ma c è l art 95 del Regolamento Edilizio 3. Per ogni scavo, demolizione o altro intervento che comporti l allontanamento o il riutilizzo in loco di materiale di risulta, l esecutore dell opera deve, prima dell inizio dei lavori, comunicare all Unità organizzativa responsabile dell istruttoria nonché alla competente Unità operativa dell ASL i dati relativi alla quantità e alla natura del materiale ed il luogo di recapito dello stesso. La raccolta, il trasporto, lo smaltimento o l eventuale riutilizzo del materiale risultante dall attività edilizia sono soggetti alle vigenti disposizioni in materia di gestione dei rifiuti e di carattere igienico-sanitario si legga: dell ARPA
12 protocollo ARPA Comune di Milano
13 cosa prevede Aderendo (volontariamente) al protocollo, chi propone un intervento edilizio richiede parere preventivo sul piano scavi ad ARPA. La valutazione viene effettuata da ARPA a titolo oneroso. L operatore potrà allegare a DIA o richiesta di Permesso di Costruire piano scavi e parere favorevole di ARPA. Il Comune riterrà adempiuto l obbligo di verifica del contenuto del piano, sulla base del parere ARPA, e procederà con l iter edilizio-urbanistico senza ulteriori valutazioni
14 Per chi non aderisce Attualmente sul sito del Comune di Milano si può scaricare un modulo di dichiarazione sostitutiva di atto notorio, al fine di dichiarare che il piano è redatto conformemente all art 186 Dlgs 152/06 e s.m.i. N.B. Il modulo deve essere accompagnato da un documento i cui requisiti minimi sono: -destinazione d uso attuale e futura del sito -ricostruzione storica delle attività svolte sul sito -volume scavi edilizi -natura del materiale scavato (analisi) -modalità di effetuazione degli scavi -sito di destinazione, sue caratteristiche e disponibilità accettare il materiale ad
15 Per chi non aderisce A breve sarà inserita nel modulo della DIA una sezione relativa al piano scavi con un percorso guidato che porterà ad Attualmente c è la sezione relativa all indagine ambientale
16 L iter di bonifica superamento CSC: avvio procedimento autorizzazione certificazione indagine ambientale avvio cantiere edilizio procedimento amministrativo ex art 242 Dlgs 152/06 intervento di bonifica In questa fase non sono consentite attività edilizie. Alcune attività possono essere avviate (per es. demolizioni fuori terra), su nulla osta del Comune (Servizio piani di bonifica) con parere favorevole degli Enti coinvolti nella procedura di bonifica collaudi
17 La situazione ottimale superamento CSC: avvio procedimento autorizzazione certificazione indagine ambientale iter procedimento di bonifica avvio cantiere edilizio iter procedimento urbanistico/edilizio titolo abilitativo
18 Una situazione frequente indagine ambientale superamento CSC: avvio procedimento certificazione avvio cantiere edilizio pur avendo il titolo abilitativo per le attività edilizie, il cantiere è bloccato titolo abilitativo
19 come si può evitare per non incorrere in blocchi della procedura urbanistico edilizia, è estremamente utile anticipare il più possibile l indagine ambientale, per capire se il sito è potenzialmente contaminato o meno. I risultati delle indagini saranno comunque fondamentali ai fini della predisposizione del piano scavi
20 L indagine ambientale: cos è L indagine ambientale è l insieme di verifiche finalizzate a valutare lo stato di qualità di suolo, sottosuolo ed eventualmente acque sotterranee. Pertanto è lo strumento per capire se un sito è inquinato o meno e se quindi è necessario o meno un intervento di bonifica L indagine ambientale è l insieme di verifiche atte ad accertare sussistenza di residuali rischi o fattori di nocività ovvero contaminazioni (art del Regolamento di Igiene del Comune di Milano)
21 in quali casi va presentata? L indagine può essere Obbligatoria Opportuna per la normativa nazionale per la normativa locale in molti casi Consigliata SEMPRE, compatibilmente con le risorse disponibili
22 quando è obbligatoria A livello nazionale, l indagine ambientale non ha un preciso riferimento normativo. A livello comunale, a Milano, è regolamentata dai regolamenti comunali edilizio e di igiene: - art. 95 Regolamento Edilizio; - artt e Regolamento di Igiene; Inoltre, viene richiesta nei seguenti casi: - presenza di deposito incontrollato di rifiuti; - presenza di centri di pericolo (serbatoi [vedi linee guida ARPA], terreni di riporto, ecc ). ing Alba De Salvia - Bonifica dei siti contaminati - Ordine dei Geologi della Lombardia - novembre /32
23 Indagine preliminare RI artt RE art.95 Industrie insalubri all atto della dismissione, aree industriali dimesse destinate a riutilizzo o riqualificazione. Le indagini devono essere concordate con i tecnici ARPA Nell ambito delle attività edificatorie, siti nei quali sulla base delle lavorazioni industriali svolte in passato, insistono potenziali rischi di contaminazione. Le indagini devono essere concordate con i tecnici ARPA RE art.95 deve essere allegato a DIA o Permesso di costruire il documento con esito indagine Rispetto CSC Svincolo attività edilizie Senza scavi Con scavi RE art.95 deve essere allegato a DIA o Permesso di costruire il documento con esito indagine e Piano Scavi con indicazione destino materiale Art. 186 D.lgs.152/06 deve essere allegato a DIA o Permesso di costruire il documento Piano Scavi Qualora si intenda avviare terreno di scavo a riutilizzo devono essere dimostrate le caratteristiche idonee del materiale. Tali caratteristiche devono essere descritte in un Piano Scavi e verificate nell ambito delle DIA o delle procedure di rilascio dei titoli abilitativi. In caso di lavori pubblici è valido il medesimo percorso di indagine ed il Piano Scavi deve essere presentato in sede di presentazione di progetto dell opera e sottoscritto dal medesimo progettista. E evidente che se anche l area non ricade nell ambito di RI o RE l indagine preliminare si rende necessaria ai fini della predisposizione del piano scavi Non rispetto CSC Avvio procedimento bonifica Non sarà possibile svincolare attività edilizie prima della conclusione della procedura o parere Serv.Piani Bonif.
24 Rispetto CSC Svincolo attività edilizie Con scavi RE art.95 deve essere allegato a DIA o Permesso di costruire il documento con esito indagine e Piano Scavi con indicazione destino materiale Art. 186 D.lgs.152/06 deve essere allegato a DIA o Permesso di costruire il documento Piano Scavi Non riutilizzo No Piano scavi per 186 Comunicazione per RE?? Adesione protocollo Riutilizzo Comunicazione per RE Piano scavi per 186 Adesione protocollo Non adesione protocollo
25 applicabilità dell art 186 ad un sito contaminato collaudi certificazione avvio cantiere edilizio laddove possibile, si può presentare istanza di svincolo alle attività edilizie. Lo svincolo è rilasciato dal Servizio piani di bonifica, su parere favorevole degli altri Enti coinvolti nella procedura di bonifica. Non è applicabile l art 186 Dlgs 152/06 e s.m.i. l art 186 è applicabile SOLO dopo la certificazione dell intervento di bonifica
26 Certificazione dei vincoli Il D.Lgs. 152/06 (artt. 251 e 253) e la d.g.r. n. 8/2838 prevedono che dal certificato di destinazione urbanistica risultino le seguenti condizioni gravanti su un sito e che vi sia comunicazione all Agenzia del Territorio : vincoli derivanti dai programmi di monitoraggio approvati superamento delle CSR, interventi di bonifica necessari iscrizione dell onere reale solo per gli interventi effettuati d ufficio dalle autorità competenti esiti degli interventi adottati per la messa in sicurezza operativa nei siti contaminati con attività in esercizio Il Comune di Milano ha deciso di riportare nei certificati urbanistici anche: la condizione di superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) e non delle CSR nella fase post-analisi di rischio con relativi vincoli legati all eventuale modifica dei progetti edilizi il vincolo per alcune aree ad essere utilizzate solo per un uso Commerciale-Industriale in virtù dello stato di qualità dei terreni gli obiettivi di qualità raggiunti a conclusione dell intervento di bonifica
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