INCLUSIONE e PERSONALIZZAZIONE del percorso didattico. degli ALUNNI con DISTURBI SPECIFICI di APPRENDIMENTO
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1 INCLUSIONE e PERSONALIZZAZIONE del percorso didattico degli ALUNNI con DISTURBI SPECIFICI di APPRENDIMENTO 1
2 le metodologie didattiche adatte per i bambini con DSA sono valide per ogni bambino, e non viceversa (Linee guida DM 12/07/2011) 2
3 1 - Alcune premesse Rifletteremo su: 2 - Gli alunni con DSA nella scuola italiana 3 - DSA: disturbi, disabilità o caratteristiche? 4 - Caratteristiche cognitive e stili di apprendimento nei DSA 5 - Il PDP strumento della personalizzazione 3
4 Il decreto attuativo della Legge 170 sui DSA dichiara: La scuola garantisce ed esplicita, nei confronti di alunni e studenti con DSA, interventi didattici individualizzati e personalizzati, anche attraverso la redazione di un Piano didattico personalizzato, con l'indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative adottate [DM 5669 del 12 luglio 2011, art.5] 4
5 Di personalizzazione dell'apprendimento si parlava già nella legge n.59 sull'autonomia scolastica del 15 marzo 1997 che, all'art.21, recita: si permette alle scuole e per tutti gli studenti di concretizzare gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali tesi alla realizzazione del diritto di apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, che riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al successo formativo 5
6 Inoltre nel DPR del 1999 n.275 (Regolamento sull'autonomia delle istituzioni scolastiche), all'art.4 si legge: 1 - Le istituzioni scolastiche... riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento. A tal fine... possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune e tra l'altro... [anche] l'attivazione di percorsi didattici individualizzati 6
7 Il Piano Didattico Personalizzato cui si fa riferimento nella Legge 170 sui DSA e poi nella normativa successiva (che estende la possibilità di redigerlo ai casi degli alunni per cui sono individuati Bisogni educativi speciali), è quindi la coerente conseguenza della normativa scolastica degli ultimi decenni, in cui è stata posta sempre maggiore attenzione al successo nell'apprendimento e al problema della dispersione scolastica. 7
8 La legge 170 del 2010 con il relativo decreto attuativo e in particolare le allegate Linee guida, rappresentano il punto di arrivo di un percorso legislativo iniziato diversi anni prima. Propongono non più generiche indicazioni, ma un percorso ricco di suggerimenti operativi per la realizzazione pratica di percorsi didattici personalizzati. 8
9 Con la personalizzazione si persegue l'obiettivo di raggiungere i medesimi obiettivi attraverso itinerari diversi. Questa strategia implica la messa a punto di nuove forme di organizzazione didattica e di trasmissione dei processi del sapere e del saper fare in modo da predisporre piani di apprendimento coerenti con le capacità, i ritmi e i tempi di sviluppo degli alunni. 9
10 Le scuole sono chiamate infatti a predisporre piani di studio personalizzati ovvero capaci di rispondere all esigenza di percorsi di apprendimento e di crescita degli allievi che rispettino le differenze individuali in rapporto a interessi, capacità, ritmi e stili cognitivi, attitudini, carattere, inclinazioni, esperienze precedenti di vita e di apprendimento. 10
11 Si tratta, detto in altre parole, di accomodare la pratica didattica alle peculiari esigenze di ciascun allievo. Questa impostazione ha per scopo di fornire a tutti uguali opportunità di apprendimento presidiare e contenere il rischio di insuccesso scolastico sviluppare le capacità di auto-orientamento elevare gli standard di apprendimento e, più avanti nella carriera scolastica, consentire un primo approccio con il mondo del lavoro e delle professioni. [G. Chiosso 2010] 11
12 L iter da seguire per redigere il PDP: 1. Deposito della diagnosi in segreteria, protocollo ed archiviazione nel fascicolo personale dell alunno. 2. Acquisizione della diagnosi da parte dei docenti e incontro con la famiglia per raccogliere informazioni e ipotizzare le soluzioni più funzionali al caso specifico. 3. Stesura del documento e sottoscrizione della famiglia che ne tratterrà una copia. [F. Barbera 2013] 12
13 Il PDP degli alunni con DSA è di piena competenza della scuola la stesura del PDP spetta ai docenti del Consiglio di classe e non richiede la partecipazione vincolante e la sottoscrizione di operatori socio-sanitari. È previsto il raccordo con le famiglie: Nella predisposizione della documentazione è fondamentale il raccordo con la famiglia, che può comunicare alla scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastici [Linee guida] 13
14 Nel paragrafo delle Linee guida dedicato alla Documentazione dei percorsi didattici si legge Le attività di recupero individualizzato, le modalità didattiche personalizzate, nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative dovranno essere dalle istituzioni scolastiche esplicitate e formalizzate, al fine di assicurare uno strumento utile alla continuità didattica e alla condivisione con la famiglia delle iniziative intraprese. A questo riguardo, la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non superino il primo trimestre scolastico, un documento... 14
15 PDP - La documentazione del percorso didattico La scuola DEVE (Linee guida 3.1): esplicitare e formalizzare le attività di recupero, le modalità didattiche personalizzate, gli strumenti compensativi, le misure dispensative in un documento articolato per le discipline coinvolte dal disturbo entro il primo trimestre scolastico 15
16 PDP - La documentazione del percorso didattico Il documento deve contenere almeno le seguenti voci: dati anagrafici dell alunno tipologia di disturbo attività didattiche individualizzate e personalizzate strumenti compensativi misure dispensative forme di verifica e valutazione personalizzate [Linee guida 3.1] 16
17 Il paragrafo 4.3 delle Linee guida, dedicato alla scuola secondaria, suggerisce strategie didattiche e metodologiche per gli alunni con DSA suddividendo le indicazioni a seconda dell'abilità scolastica interessata dal disturbo. Si hanno quindi strategie didattiche e metodologiche per: Disturbo di lettura Disturbo di scrittura Area del calcolo 17
18 Disturbo della lettura [Linee guida 4.3.1] Nel caso di studenti con dislessia, la scuola secondaria dovrà mirare a promuovere la capacità di comprensione del testo. La decodifica, ossia la decifrazione del testo, e la sua comprensione sono processi cognitivi differenti e pertanto devono essere considerati separatamente nell attività didattica. A questo riguardo possono risultare utili alcune strategie riguardanti le modalità della lettura. 18 Disturbo della lettura - 1
19 E infatti opportuno: insistere sul passaggio alla lettura silente piuttosto che a voce alta, - in quanto la prima risulta generalmente più veloce e più efficiente; insegnare allo studente modalità di lettura che, anche sulla base delle caratteristiche tipografiche e dell evidenziazione di parole chiave, consenta di cogliere il significato generale del testo, all interno del quale poi eventualmente avviare una lettura più analitica. 19 Disturbo della lettura - 2
20 Per uno studente con dislessia, gli strumenti compensativi sono primariamente quelli che possono trasformare un compito di lettura (reso difficoltoso dal disturbo) in un compito di ascolto. A tal fine è necessario fare acquisire allo studente competenze adeguate nell uso degli strumenti compensativi. Si può fare qui riferimento: alla presenza di una persona che legga gli items dei test, le consegne dei compiti, le tracce dei temi o i questionari con risposta a scelta multipla; alla sintesi vocale, con i relativi software, anche per la lettura di testi più ampi e per una maggiore autonomia; all utilizzo di libri o vocabolari digitali. 20 Disturbo della lettura - 3
21 Per lo studente dislessico è inoltre più appropriata la proposta di nuovi contenuti attraverso il canale orale piuttosto che attraverso lo scritto, consentendo anche la registrazione delle lezioni. Per facilitare l apprendimento, soprattutto negli studenti con difficoltà linguistiche, può essere opportuno semplificare il testo di studio, attraverso la riduzione della complessità lessicale e sintattica. 21 Disturbo della lettura - 4
22 Si raccomanda, inoltre, l impiego di mappe concettuali, di schemi, e di altri mediatori didattici che possono sia facilitare la comprensione sia supportare la memorizzazione e/o il recupero delle informazioni. A questo riguardo, potrebbe essere utile che le scuole raccolgano e archivino tali mediatori didattici, anche al fine di un loro più veloce e facile utilizzo. 22 Disturbo della lettura - 5
23 In merito alle misure dispensative, lo studente con dislessia è dispensato: dalla lettura a voce alta in classe; dalla lettura autonoma di brani la cui lunghezza non sia compatibile con il suo livello di abilità; da tutte quelle attività ove la lettura è la prestazione valutata. 23 Disturbo della lettura - 6
24 In fase di verifica e di valutazione, lo studente con dislessia può usufruire di tempi aggiuntivi per l espletamento delle prove o, in alternativa e comunque nell ambito degli obiettivi disciplinari previsti per la classe, di verifiche con minori richieste. Nella valutazione delle prove orali e in ordine alle modalità di interrogazione si dovrà tenere conto delle capacità lessicali ed espressive proprie dello studente. 24 Disturbo della lettura - 7
25 Disturbo di scrittura [Linee guida 4.3.2] In merito agli strumenti compensativi, gli studenti con disortografia o disgrafia possono avere necessità di compiere una doppia lettura del testo che hanno scritto: la prima per l autocorrezione degli errori ortografici, la seconda per la correzione degli aspetti sintattici e di organizzazione complessiva del testo. Di conseguenza, tali studenti avranno bisogno di maggior tempo nella realizzazione dei compiti scritti. In via generale, comunque, la valutazione si soffermerà soprattutto sul contenuto disciplinare piuttosto che sulla forma ortografica e sintattica. 25 Disturbo di scrittura - 1
26 Gli studenti in questione potranno inoltre avvalersi: di mappe o di schemi nell attività di produzione per la costruzione del testo; del computer (con correttore ortografico e sintesi vocale per la rilettura) per velocizzare i tempi di scrittura e ottenere testi più corretti; del registratore per prendere appunti. 26 Disturbo di scrittura - 2
27 Per quanto concerne le misure dispensative, oltre a tempi più lunghi per le verifiche scritte o a una quantità minore di esercizi, gli alunni con disgrafia e disortografia sono dispensati dalla valutazione della correttezza della scrittura e, anche sulla base della gravità del disturbo, possono accompagnare o integrare la prova scritta con una prova orale attinente ai medesimi contenuti. 27 Disturbo di scrittura - 3
28 Area del calcolo [Linee guida 4.3.3] Riguardo alle difficoltà di apprendimento del calcolo e al loro superamento, non è raro imbattersi in studenti che sono distanti dal livello di conoscenze atteso e che presentano un impotenza appresa, cioè un vero e proprio blocco ad apprendere sia in senso cognitivo che motivazionale. Sebbene la ricerca non abbia ancora raggiunto dei risultati consolidati sulle strategie di potenziamento dell abilità di calcolo, si ritengono utili i seguenti principi guida: 28 Area del calcolo - 1
29 ... si ritengono utili i seguenti principi guida: gestire, anche in contesti collettivi, almeno parte degli interventi in modo individualizzato; aiutare, in fase preliminare, l alunno a superare l impotenza guidandolo verso l esperienza della propria competenza; analizzare gli errori del singolo alunno per comprendere i processi cognitivi che sottendono all errore stesso con intervista del soggetto; pianificare in modo mirato il potenziamento dei processi cognitivi necessari. 29 Area del calcolo - 2
30 In particolare, l analisi dell errore favorisce la gestione dell insegnamento. Tuttavia, l unica classificazione degli errori consolidata nella letteratura scientifica al riguardo si riferisce al calcolo algebrico: errori di recupero di fatti algebrici; errori di applicazione di formule; errori di applicazione di procedure; errori di scelta di strategie; errori visuospaziali; errori di comprensione semantica. L analisi dell errore consente infatti di capire quale confusione cognitiva l allievo abbia consolidato in memoria e scegliere, dunque, la strategia didattica più efficace per l eliminazione dell errore e il consolidamento della competenza. 30 Area del calcolo - 3
31 Riguardo agli strumenti compensativi e alle misure dispensative, valgono i principi generali secondo cui la calcolatrice, la tabella pitagorica, il formulario personalizzato, etc. sono di supporto ma non di potenziamento, in quanto riducono il carico ma non aumentano le competenze. 31 Area del calcolo - 4
32 Didattica per le lingue straniere [Linee guida 4.4] In sede di programmazione didattica si dovrà generalmente assegnare maggiore importanza allo sviluppo delle abilità orali rispetto a quelle scritte. Poiché i tempi di lettura dell alunno con DSA sono più lunghi, è altresì possibile consegnare il testo scritto qualche giorno prima della lezione, in modo che l allievo possa concentrarsi a casa sulla decodifica superficiale, lavorando invece in classe insieme ai compagni sulla comprensione dei contenuti. 32 Didattica per le lingue straniere - 1
33 Strumenti compensativi proposti per i compiti di lettura: gli alunni e gli studenti con DSA possono usufruire di audio-libri e di sintesi vocale con i programmi associati. La sintesi vocale può essere utilizzata sia in corso d anno che in sede di esame di Stato. Strumenti compensativi proposti per i compiti di scrittura: computer con correttore automatico e con dizionario digitale. Anche tali strumenti compensativi possono essere impiegati in corso d anno e in sede di esame di Stato. 33 Didattica per le lingue straniere - 2
34 Come misure dispensative gli alunni con DSA possono usufruire: di tempi aggiuntivi; di una adeguata riduzione del carico di lavoro; in caso di disturbo grave e previa verifica della presenza delle condizioni previste all Art. 6, comma 5 del D.M. 12 luglio 2011, è possibile in corso d anno dispensare l alunno dalla valutazione nelle prove scritte e, in sede di esame di Stato, prevedere una prova orale sostitutiva di quella scritta, i cui contenuti e le cui modalità sono stabiliti dalla Commissione d esame sulla base della documentazione fornita dai Consigli di Classe. 34 Didattica per le lingue straniere - 3
35 Vale la pena ricordare che secondo quanto previsto all Art. 6, comma 5 del D.M. 12 luglio 2011 è possibile la dispensa dalla valutazione delle prove scritte nel caso in cui ricorrano tutte le condizioni di seguito elencate: certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa dalle prove scritte; richiesta di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera presentata dalla famiglia o dall allievo se maggiorenne; approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma temporanea o permanente, tenendo conto delle valutazioni diagnostiche e sulla base delle risultanze degli interventi di natura pedagogico-didattica. 35 Didattica per le lingue straniere - 4
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