COMPRENSORIO LADINO DI FASSA- C11 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE DELLE RACCOLTE DIFFERENZIATE DEI RIFIUTI URBANI IN VAL DI FASSA

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1 COMPRENSORIO LADINO DI FASSA C11 PROVINCIA DI TRENTO COMPRENJORIE LADIN DE FASCIA C11 PROVINZIA DE TRENT APPROVATO CON DELIBERAZIONE DELL ASSEMBLEA COMPRENSORIALE N. 24 DEL 28 NOVEMBRE 2007 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE DELLE RACCOLTE DIFFERENZIATE DEI RIFIUTI URBANI IN VAL DI FASSA (ADEGUAMENTO IN BASE AL 3 AGGIORNAMENTO DEL PIANO PROVINCIALE DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO) pagina di 53

2 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE DELLE RACCOLTE DIFFERENZIATE DEI RIFIUTI URBANI IN VAL DI FASSA. Indice: CAP. - 1 PREMESSA RELAZIONE DELLE ATTIVITÁ REALIZZATE a) I riferimenti storici. b) L organizzazione del sistema di raccolta. c) La dimensione del bacino d utenza. d) Tipi e quantitativi di rifiuti da smaltire. CAP. - 2 IL PROGETTO PILOTA Prima e seconda fase. CAP. - 3 CAP. - 4 CAP. - 5 CAP. - 6 LA SITUAZIONE IMPIANTISTICA. a) La stazione di compattazione e trasferimento Ciarlonch. b) Il Centro di Raccolta Zonale (C.R.Z.) Ramon. c) I Centri di Raccolta Materiali (C.R.M.) d) Programmazione futura. I CONTENUTI DEL PROGETTO. a) Completamento del sistema integrato di raccolta. b) Adeguamento alle rese del 3 Aggiornamento PAT. c) Integrazioni. d) La comunicazione. e) L educazione ambientale. f) Attività decentrate. g) Servizi supplementari integrativi. GLI ONERI FINANZIARI ED I COSTI DI GESTIONE a) I costi del servizio. b) Criteri di ripartizione. L ORGANIZZAZIONE DEI FLUSSI INFORMATIVI a) Risorse del personale ed organizzazione operativa. b) La gestione del flusso informatico. CONCLUSIONI pagina di 53

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4 PREMESSA La L.P. 14 aprile 1998, n. 5 e s.m. Disciplina della raccolta differenziata dei rifiuti stabilisce che i soggetti competenti ad organizzare la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati, ossia i comuni o le loro forme associative in ambiti territoriali sovra comunali in modo da superare la frammentazione nella gestione dei servizi (art. 3, 1 comma), devono gestire tali attività, ivi compresa la raccolta differenziata, sulla base di un apposito programma di gestione approvato... in coerenza con il piano provinciale di smaltimento dei rifiuti e con le eventuali direttive della Giunta provinciale (articolo 4, 1 e 2 comma). In base a tali norme, e secondo le direttive emanate dalla Giunta provinciale di Trento con deliberazione n del , questo Comprensorio che gestisce da anni i servizi attinenti alla raccolta ed allo smaltimento, anche differenziati, dei rifiuti urbani ed assimilati in Val di Fassa per conto dei 7 comuni che ne fanno parte ha approvato il primo Progetto di riorganizzazione del servizio di gestione della raccolta differenziata dei rifiuti in Val di Fassa con deliberazione assembleare nr. 9 del 16 giugno Successivamente, il Progetto comprensoriale è stato integrato con deliberazione giuntale nr. 256 del (ratificata dall Assemblea con deliberazione nr. 12 del ), a seguito delle richieste e delle indicazioni in tal senso formulate dall Agenzia Provinciale per la Protezione dell Ambiente la quale deve esaminare i piani ed i programmi dei soggetti gestori in base alla citata legge provinciale con lettera prot. nr /U221 del 30 luglio 1999 e con successiva lettera prot. nr /U221 del 29 marzo Il Progetto così approvato ed integrato dal Comprensorio è stato esaminato favorevolmente dall A.P.P.A. con lettera prot. n. 1770/00-U221 del 18 luglio 2000, subordinatamente però al rispetto di alcune ulteriori prescrizioni per la necessità di adeguarlo alle nuove disposizioni normative in materia di raccolte differenziate dei rifiuti intervenute nel frattempo. La Giunta provinciale di Trento con deliberazione n del 9 agosto 2002 ha approvato il secondo Aggiornamento del Piano provinciale di smaltimento dei rifiuti, obbligando con questo i soggetti gestori dei servizi (fra cui appunto anche questo Comprensorio) ad aggiornare i loro progetti ed a presentare le proposte di aggiornamento entro il 28 febbraio 2003, tenendo conto anche delle linee guida per l aggiornamento stabilite con deliberazione n del 6 dicembre 2002 della stessa Giunta provinciale. Le integrazioni e l aggiornamento del «Progetto» relativo alla riorganizzazione delle raccolte e dello smaltimento differenziati dei rifiuti sono state richieste al Comprensorio dall A.P.P.A. con lettera prot. n. 909/2003-U221 del 4 aprile 2003; il Comprensorio ha inviato all Agenzia una prima versione provvisoria delle integrazioni proposte il 22 aprile 2003 con lettera prot. nr N2/1, mentre la seconda versione definitiva, in base alla richiesta di ulteriori integrazioni ed approfondimenti formulata dalla stessa A.P.P.A. con lettera prot. n. 1205/2003-U221 del 5 maggio 2003 è stata inviata all Agenzia nel mese di maggio 2003 con lettera prot. nr N2/6. Sul nuovo «Progetto di riorganizzazione delle raccolte differenziate dei rifiuti urbani in Val di Fassa» aggiornato ed adeguato, l Agenzia Provinciale per la Protezione dell Ambiente (A.P.P.A.) ha espresso il suo parere favorevole in via preliminare con comunicazione del 10 luglio 2003, prot. n. 1876/2003-U221; il parere favorevole è tuttavia stato subordinato alle seguenti 3 prescrizioni formulate dall A.P.P.A.: 1) che il progetto venga formalmente approvato ai sensi dell art. 4 della citata L.P. 5/ dal competente organo del soggetto che lo ha inoltrato (ossia dall Assemblea del Comprensorio); 2) che l atto di approvazione definitiva del progetto venga trasmesso entro 30 giorni dalla sua adozione all A.P.P.A.; 3) che il Comprensorio comunichi alla stessa Agenzia, non appena disponibili, i costi relativi al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti in seguito al nuovo appalto dei servizi previsto nel corso del In data 6 settembre 2003 il Progetto è stato approvato dall Assemblea comprensoriale e la relativa deliberazione di approvazione è stata inoltrata all A.P.P.A. con comunicazione prot. n N2/1 del Con lettera prot. n N2/1 del sono stati comunicati anche i costi relativi al nuovo capitolato di raccolta dei rifiuti con decorrenza 1 dicembre pagina di 53

5 Il Comprensorio Ladino di Fassa deve ora aggiornare il suo «Progetto di riorganizzazione delle raccolte differenziate dei rifiuti urbani in Val di Fassa» tenendo conto da un lato, del terzo Aggiornamento del Piano provinciale di smaltimento dei rifiuti approvato con deliberazione della Giunta Provinciale di Trento n del 18 agosto 2006, delle linee guida provinciali sopra ricordate, ma anche, dall altro lato, del «Progetto Pilota per l introduzione in Val di Fassa di un nuovo sistema di raccolta e di gestione dei rifiuti con passaggio dalla tassa alla tariffa» che era stato approvato ancora con deliberazione della Giunta comprensoriale nr. 266 dell 1 luglio 1998 e che è stato completato nel corso dell anno Sinteticamente le finalità da perseguire sono: a) La riduzione progressiva del rifiuto residuo conferito in discarica sino ad arrivare a smaltire meno di 175 kg per abitante equivalente all anno; b) L attivazione della raccolta del rifiuto organico su tutto il territorio comprensoriale; c) Il raggiungimento entro la fine del 2008 di una percentuale di raccolta differenziata superiore al 65%; d) La riorganizzazione delle raccolte differenziate nei Centri di Raccolta Materiali con modalità operative omogenee su tutto il territorio comprensoriale. Il Comprensorio deve tener conto - ovviamente - anche delle indicazioni, delle aspettative, delle proposte e delle scelte espresse dai 7 comuni della Valle per conto dei quali l Ente gestisce i servizi attinenti ai rifiuti e predispone i documenti programmatori, dal momento che i 7 comuni di Fassa sostengono pressoché per intero gli oneri relativi a tali attività. Per elaborare questo documento che costituisce il nuovo «Progetto di riorganizzazione delle raccolte differenziate dei rifiuti urbani in Val di Fassa» aggiornato ed adeguato agli strumenti pianificatori appena ricordati, il Comprensorio si è avvalso del suo Ufficio Centrale di Igiene Urbana ed Ambientale nella persona del Responsabile dott. Stojan Deville. È così che viene dunque presentato il seguente «Progetto» nel suo nuovo testo, completamente aggiornato secondo quanto già detto in precedenza. pagina di 53

6 CAP. - 1 RELAZIONE DELLE ATTIVITÁ REALIZZATE a) I riferimenti storici. Fino al 1986 i Comuni del Comprensorio Ladino di Fassa curavano direttamente la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani, assimilabili ed ingombranti prodotti sul rispettivo territorio; i Comuni di Moena e Soraga, pur mantenendo l autonomia nel servizio di raccolta, provvedevano allo smaltimento dei rifiuti in forma consorziata con alcuni Comuni della Valle di Fiemme mediante l impianto di incenerimento consorziale di Predazzo. I restanti comuni della Valle conferivano i propri rifiuti presso la discarica comunale di Mazzin. Nell ottobre 1986 il Comprensorio, a ciò delegato dai 7 Comuni che ne fanno parte, subentrava a questi nella gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, anche a seguito della chiusura di tutte le discariche esistenti sul territorio comprensoriale e dell inceneritore di Predazzo. Veniva così realizzata la stazione comprensoriale di compattazione e trasferimento dei rifiuti in località Ciarlonch a Vigo di Fassa, dove vengono tuttora conferiti e compattati i rifiuti urbani residui ed assimilati prodotti, per poi essere trasportati per lo smaltimento finale alla discarica comprensoriale del C10 dei Lavini di Marco a Rovereto (fino al 12 febbraio 2002 la discarica di riferimento è stata quella di Ischia-Podetti di Trento). A partire dal 1998, il Comprensorio gestisce in maniera unitaria per conto dei 7 Comuni che ne fanno parte anche la prima fase di raccolta dei rifiuti: tale servizio così come gli altri viene gestito mediante affidamento in appalto ad una Ditta esterna del settore. Dalla fine degli anni Ottanta ad oggi il Comprensorio ha inoltre progressivamente attivato i servizi di raccolta e smaltimento differenziati su tutto il territorio di alcuni rifiuti particolari, ossia: vetro, lattine e barattoli in alluminio; pile esauste; farmaci e medicinali scaduti; carta; rifiuto organico. A partire dal 1 dicembre 2004 è stato affidato un nuovo appalto per la gestione di tutte le raccolte di competenza comprensoriale ad un unica Ditta superando la frammentazione che in precedenza vedeva attivi sei diversi contratti; vale a dire la raccolta nei sette comuni ed il trasporto alla stazione di compattazione di Vigo di Fassa dei rifiuti residui; la gestione della stazione con la compattazione ed il trasporto alla discarica di Lavini di Marco a Rovereto; la raccolta, trasporto e smaltimento delle frazioni stradali differenziabili. L obiettivo è stato quello di ottimizzare le fasi della gestione, soprattutto i tempi e le modalità di raccolta, e di ridurre i costi dei servizi. b) L organizzazione del sistema di raccolta. L organizzazione di una gestione razionale del sistema di raccolta dei rifiuti in un area montana non può trascurare diversi fattori che, per arrivare agli stessi risultati, impongono sforzi a volte maggiori e più costosi rispetto ad altre zone geografiche. In primo luogo le caratteristiche del territorio influiscono sulle modalità gestionali del servizio; la presenza della neve al suolo nei mesi invernali, la dispersione abitativa di determinati tipi di utenza (passi, rifugi, impianti di risalita, ecc.) il rilievo che riduce lo spazio disponibile per la predisposizione di punti di raccolta, non possono essere esclusi dalla programmazione gestionale. Inoltre l orientamento prettamente turistico di tutta la valle obbliga ad organizzarsi per far fronte a picchi stagionali di produzione. In questo periodo la popolazione può aumentare fino a dieci volte rispetto a quella residente. Una popolazione che è in costante movimento e cambiamento. Pertanto si determinano conseguenze più o meno variabili a seconda del momento dell anno; la natura dei rifiuti per tipologia è diversa da quella prodotta dalla popolazione residente; le attrezzature programmate per la raccolta devono essere ben calibrate altrimenti si potrebbe corre il rischio di sovradimensionare o peggio di sottodimensionare alcune aree; le risorse impiegate devono essere correttamente gestite all intensificarsi della frequenza delle raccolte nei periodi di maggiore afflusso. pagina di 53

7 Oltre a ciò i comuni della valle presentano una situazione eterogenea dal punto di vista turistico e morfologico; concentrazioni diverse di alberghi, seconde case e abitazioni di residenti unite alla disposizione fisica di paesi, piazze, frazioni, ecc. hanno aggiunto vincoli tecnici alla realizzazione di un modello standard di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Pertanto in ogni comune è stato predisposto un progetto su misura in base alle reali necessità. La somma di questi piani d intervento comunali costituisce il Progetto di riorganizzazione delle raccolte differenziate dei rifiuti in Val di Fassa. Tale programma prevede la distribuzione sul territorio di attrezzature a sostegno della raccolta differenziata dei rifiuti e soprattutto di strumenti che consentono di misurare la produzione di rifiuto residuo per ogni nucleo famigliare. Questo al fine di ridistribuire equamente i costi sostenuti in maniera proporzionale secondo il principio di «chi inquina paga»; il costo non deve gravare esclusivamente sull intera comunità ma deve essere individualizzato e pesare su chi è all origine dell inquinamento. Questo approccio implica il contributo di tutti gli attori coinvolti, produttori ed amministrazioni locali, secondo un concetto di responsabilità condivisa della buona gestione dell intero ciclo di vita dei rifiuti. La collaborazione degli utenti è di fondamentale importanza non solo per la riuscita del progetto ma anche per il contenimento dei costi e per il raggiungimento delle quote minime di raccolta differenziata stabilite dalla legge nazionale e provinciale. Il comune di Soraga, nel 2000, è stato il primo ad adeguare le raccolte dei rifiuti ad modello che prevede la raccolta differenziata del rifiuto secco riciclabile domestico con due sistemi complementari: le isole ecologiche distribuite sul territorio per la raccolta della carta del vetro/lattine/barattoli e un Centro di Raccolta Materiali attrezzato con container e press-container per la raccolta delle altre tipologie di rifiuti differenziabili (cartone, ingombranti, ferro e metalli, vestiti e scarpe usati e rifiuti pericolosi in generale). Le utenze non domestiche assimilate sono dotate di campane e/o cassonetti personalizzati per la raccolta della carta del vetro/lattine/barattoli mentre per le altre tipologie conferiscono, nei limiti consentiti, presso il CRM. La raccolta del rifiuto residuo viene effettuata con cassonetto personalizzato assegnato all utenza e con un cassonetto multiutenza accessibile 24 ore su 24 utilizzando una card identificativa e/o monete. Questo sistema è dedicato principalmente alle utenze domestiche non residenti (ad esempio camper e ville esterne all abitato). Nel dicembre 2001 anche il comune di Campitello di Fassa ha attivato il nuovo sistema di raccolta che prevede la raccolta del rifiuto secco riciclabile con i due sistemi complementari già adottati nel comune di Soraga sia per le utenze domestiche che quelle non domestiche. La raccolta del rifiuto residuo viene effettuata con il cassonetto personalizzato domiciliare integrato con sistemi di raccolta multiutenza Kanguro accessibili 24 ore su 24 mediante card identificativa. Questo sistema è dedicato alle utenze domestiche residenti e non residenti e alle piccole utenze non domestiche concentrate principalmente nel centro storico dell abitato. Il comune di Mazzin, nell autunno del 2003, ha adottato lo stesso sistema completando l attivazione dei tre comuni pilota, i più piccoli della valle, che dovevano testare il modello di raccolta che doveva essere esteso nei restanti comuni. In particolare, vista l alta concentrazione di seconde case di non residenti in condominio, il modello di Mazzin prevede per utenze domestiche non residenti presenti nei residence e condomini (grandi utenze domestiche), la raccolta differenziata del rifiuto secco residuo e riciclabile sia con il sistema multiutenza Kanguro che con la distribuzione di appositi contenitori personalizzati posizionati su suolo privato con l obiettivo di sensibilizzare il turista e le amministrazioni di condominio alla raccolta differenziata mediante contenitori a «portata di mano». Sulla base dell esperienza maturata nei tre comuni della prima fase e soprattutto sulla base delle specifiche esigenze dei comuni più popolosi, ancora da attivare, è stata impostata una procedura di approccio sistematico per la progettazione della seconda fase di estensione del progetto. E stato elaborato un progetto territoriale per ogni comune che prevede diversi punti di raccolta con isole ecologiche attrezzate in modo da offrire un servizio adeguato alle esigenze dei cittadini e dei turisti ma, nello stesso tempo, finalizzato al contenimento dei costi con un industrializzazione dei servizi di raccolta stessi. Sono stati perfezionati il posizionamento e l individuazione definitiva dei Punti di Raccolta e sono state scelte, da parte dei Comuni, le pagina di 53

8 tecnologie e/o le attrezzature da utilizzare per garantire un servizio flessibile nelle punte stagionali con contenuti costi di gestione e un buon inserimento ambientale. Infatti già nei comuni di Campitello di Fassa e di Mazzin era emersa la necessità di dotare il modello di raccolta di sistemi multiutenza che da un lato si inserivano meglio nella realtà montana della valle e dall altro andavano incontro alle esigenze di servire un utenza turistica fluttuante nei diversi periodi dell anno e difficilmente educabile alle frequenze di raccolta con cassonetto. La scelta dei sistemi da utilizzare per le isole ecologiche è stata quella di contenitori seminterrati, della capienza interna di litri ciascuno, a bassa manutenzione, attrezzati con opportuni sistemi elettronici per l'identificazione dell'utente e la pesatura dei rifiuti (solo rifiuti residui) e per la gestione centralizzata telematica del grado di riempimento degli stessi finalizzato ad un'ottimale, efficiente ed economica gestione dei servizi. Il sistema è alimentato da una batteria caricata con un pannello fotovoltaico che permette la completa autonomia energetica del sistema. Ogni struttura è composta da un involucro esterno in polietilene ad alta densità rivestito, nella parte alta ed affiorante dal terreno, di stecche in legno trattato. Internamente è collocato un cilindro in metallo zincato con un fondo sufficiente al contenimento di eventuali liquidi. Il cesto interno poggia su celle di carico che registrano la variazione del peso. Lo svuotamento avviene mediante apertura del coperchio esterno ed aggancio del cesto interno con un attacco di tipo a fungo rispondente alle normative di sicurezza. Si tratta di una speciale campana interrata a grande capienza con un apertura sul fondo azionata dal gancio. Il contenitore per la raccolta del rifiuto residuo è provvisto di un sistema elettronico per il riconoscimento dell utente e per la pesatura del rifiuto L utilizzo è semplice: basta posizionare uno speciale portachiavi (ecard) esternamente al contenitore nell apposito spazio, per sbloccare l elettro-serratura del coperchio e permettere il conferimento. Per il rifiuto cartaceo e vetroso non è prevista la serratura ed il conferimento è libero, limitato unicamente da particolari bocche sagomate. Le strutture sono accessibili 24 ore su 24 e sul coperchio di ogni contenitore sono riportate le chiare istruzioni d utilizzo e la tipologia di materiale che può essere introdotta. I coperchi per il conferimento sono adeguati esteticamente e cromaticamente alle direttive indicate nelle linee guida emanate nel 2002 dalla Provincia Autonoma di Trento. Così, a partire dalla primavera del 2004 sono state installate nel territorio comunale del comune di Canazei 10 isole ecologiche per la raccolta del rifiuto residuo, della carta e del vetro. Nel corso del 2005 lo stesso è stato fatto per i rimanenti comuni di Moena, Vigo di Fassa e Pozza di Fassa che hanno installato rispettivamente 12, 8 e 9 isole ecologiche. Nei comune di Moena è stato affiancato anche un contenitore per la raccolta del rifiuto organico di provenienza domestica e da piccole utenze non domestiche (bar, pizzerie, ecc..); invece nel comune di Pozza di Fassa sono stati affiancati, in via sperimentale, contenitori per la raccolta delle lattine e barattoli e per le bottiglie e flaconi di plastica. Le utenze domestiche residenti e non residenti e piccole utenze non domestiche (uffici, negozi ecc..) conferiscono principalmente in isole ecologiche, accessibili 24 ore su 24. Le grandi utenze domestiche (condomini), le utenze non domestiche assimilate e tutte le abitazioni distanti dalle isole ecologiche usufruiscono di cassonetti personalizzati per la raccolta del rifiuto residuo e, a richiesta, anche per il rifiuto vetroso. Per le periferie o immediate adiacenze al centro nelle isole ecologiche sono ancora utilizzate le classiche campane dedicate per carta e vetro che nel tempo saranno progressivamente sostituite con i sistemi seminterrati. Il rifiuto organico non domestico di utenze provviste di cucina viene raccolto con l utilizzo di appositi cassonetti di colore marrone. Lo svuotamento avviene due volte alla settimana in periodo turistico e una volta (solo su prenotazione) nei periodi fuori stagione. Per le altre tipologie di materiale (cartone, ferro e metalli, abiti, ingombranti, inerti, verde, pericolosi, plastica, pneumatici, ecc..) ogni utenza conferisce, nei limiti, presso il Centri di Raccolta Materiali comunali. pagina di 53

9 Le attrezzature distribuite: LEGENDA SSI Sistema seminterrato CMP Campana KGN Sistema interrato Kanguro CSN cassonetto CST cestino RACCOLTE INDIFFERENZIATE MATERIALE METODO VOLUME LT. NR. VOL. TOT. LT FREQUENZA SVUOTAMENTO SSI volte settimana KNG volte settimana CSN volte settimana CSN volte settimana RESIDUO CSN volte settimana CSN volte settimana CSN volte settimana CSN volte settimana CSN volte settimana RACCOLTE DIFFERENZIATE STRADALI E DOMICILIARI MATERIALE METODO VOLUME LT. NR. VOL. TOT. LT FREQUENZA SVUOTAMENTO CMP volte settimana CMP volte settimana SSI volte settimana VETRO KNG volte settimana CSN volte settimana CSN volte settimana CSN volte settimana CMP volte settimana SSI volte settimana CARTA KNG volte settimana CSN volte settimana CSN volte settimana CSN volte settimana FARMACI CSN bimestrale PILE CST bimestrale ORGANICO CSN volte settimana SSI volte settimana CMP volte settimana PLASTICA SSI volte settimana CSN volte settimana CSN volte settimana CMP volte settimana LATTINE SSI volte settimana CSN volte settimana CSN volte settimana TONER CSN periodica pagina di 53

10 ISOLA ECOLOGICA SEMINTERRATA STANDARD. L isola ecologica standard è composta da tre contenitori seminterrati per la raccolta della carta, del vetro e del rifiuto residuo (quest ultimo con identificazione e pesatura). Nel comune di Moena è stato affiancato anche un contenitore seminterrato per la raccolta del rifiuto organico di origine domestica e piccole utenze non domestiche. Il funzionamento è analogo a quello previsto per il seminterrato del rifiuto residuo (identificazione ed apertura) ma non avviene la pesatura del rifiuto. Nel comune di Pozza di Fassa, in via sperimentale, sono stati installati anche dei seminterrati per la raccolta degli imballaggi di plastica (bottiglie e flaconi) e lattine e barattoli. c) La dimensione del bacino d utenza. Le caratteristiche prettamente turistiche della Val di Fassa esigono che, ai fini dell analisi dello stato di fatto e del conteggio dell utenza, si considerino, oltre degli abitanti residenti, anche le presenze turistiche; cosicché i dati numerici sull utenza servita sono espressi in abitanti equivalenti, intendendo per tali la somma del numero degli abitanti residenti nel Comprensorio e del numero che risulta dalle presenze turistiche registrate ogni anno nel Comprensorio, diviso per i 365 giorni dell anno. La seguente tabella espone il calcolo degli abitanti equivalenti negli ultimi sei anni. In essa non sono tuttavia considerate tutte le presenze turistiche giornaliere che stazionano sul territorio sia durante la stagione estiva che quella invernale. Non sono altresì quantificate le presenze nelle seconde case di proprietà di non residenti e le presenze non registrate. Tali presenze dovrebbero essere in qualche modo stimate al fine di ottenere un dato degli abitanti equivalenti/anno il più reale possibile. Abitanti equivalenti del C11. ANNO RESIDENTI PRESENZE TURISTICHE EQUIVALENTI RESIDENTI PRESENZE TURISTICHE / 365 gg pagina di 53

11 (A) RESIDENTI AL 31/12/06 PRESENZE TURISTICHE 2006 (B) PRESENZE / 365 GIORNI (A) + (B) ABITANTI EQUIVALENTI Canazei Campitello Mazzin Pozza Vigo Soraga Moena Tot. C Pur aumentando nel corso degli anni i posti letto in residence ed alberghi e le abitazioni acquistate da non residenti, il bacino d utenza comprensoriale negli ultimi anni non ha subito una variazione sostanziale sia per quanto riguarda la popolazione residente che per quanto concerne la popolazione turistica. d) Tipi e quantitativi di rifiuti da smaltire. Di seguito viene riportata graficamente la produzione di rifiuti nel Comprensorio Ladino di Fassa. L attivazione graduale e progressiva dei comuni al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti ha portato ad un aumento della raccolta differenziata e la conseguente diminuzione del rifiuto residuo. In particolare l anno 2006 rappresenta la svolta: il differenziato è maggiore rispetto all indifferenziato raccolto; il rifiuto totale è complessivamente minore rispetto ai due anni precedenti. L inversione di tendenza coincide con l adozione di sistemi di raccolta personalizzati che hanno responsabilizzato l utenza verso una migliore gestione dei propri rifiuti Produzione totale di RU e RD (ton) RESIDUO DIFFERENZIATA * 2007 dati sei mesi * DIFFERENZIATA 1.005, , , , , , , ,1 RESIDUO 7.417, , , , , , , ,4 L aumento delle volumetrie disponibili per la raccolta differenziata e la diminuzione dei volumi per il residuo, l attivazione graduale dei Centri Raccolta Materiali e la crescente sensibilizzazione e collaborazione delle utenze hanno portato al netto decremento nella produzione di rifiuto residuo pro capite. Sono state raggiunte, nel corso degli anni, percentuali di raccolta differenziata in linea con quanto stabilito dalla legislazione nazionale e provinciale: 35% entro il 2004, 40% entro il 2005 e il 50% al 31 dicembre pagina di 53

12 Incremento della raccolta differenziata 60,00% 50,00% 55,91% 56,82% % anno 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% 40,78% 35,69% 30,74% 21,23% 11,93% 12,78% * * 2007 dati sei mesi. Composizione merceologica del rifiuto residuo raccolto. Con cadenza semestrale, o almeno due volte l anno, il Comprensorio Ladino di Fassa, con la collaborazione di una ditta specializzata nel settore, ha svolto delle analisi merceologiche sul rifiuto indifferenziato seguendo i criteri approvati con deliberazione provinciale n. 311 del 14 febbraio Le analisi sono state effettuate in periodi dell anno con diversa presenza della popolazione turistica in modo da poter registrare le variazioni nella composizione dei singoli materiali. Media Analisi 2006 Media Analisi 2007 Categorie merceologiche Codice categorie % P/P % P/P Materiale Organico OR (org. da cucina) 22,15% 14,97% OR (verde) 5,20% 5,94% Carta CT 7,91% 3,54% Cartone CN 6,36% 4,73% Poliaccopiati PT 6,55% 2,31% Metalli ME (imballaggi) 2,64% 0,93% ME (non imballaggi) 1,31% 2,14% PL (contenitori) 2,47% 4,46% Plastica PL (imballaggi e film) 8,26% 7,74% PL (altra plastica) 4,00% 4,94% Vetro VE 3,18% 1,67% Legno LE 1,78% 0,37% Tessili, pelle cuoio TE + PC 9,90% 14,54% Materiali inerti IN 2,50% 5,35% Tessili sanitari TS 10,04% 15,32% Pericolosi PE 0,18% 1,49% Gomma GO 0,64% 0,62% Altro non classificabile ANC 1,54% 5,07% Sottovaglio SV 3,44% 3,91% TOTALE 100,00% 100,00% pagina di 53

13 GO; 0,62% PE; 1,49% ANC; 5,07% SV; 3,91% OR (org. da cucina); 14,97% TS; 15,32% OR (verde); 5,94% CT; 3,54% CN; 4,73% PT; 2,31% IN; 5,35% ME (imballaggi); 0,93% ME (non imballaggi); 2,14% PL (contenitori); 4,46% TE + PC; 14,54% LE; 0,37% VE; 1,67% PL (altra plastica); 4,94% PL (imballaggi e film); 7,74% MEDIA DELLE ANALISI MERCEOLOGICHE SVOLTE NEL 2007 (due analisi) Le frazioni merceologiche maggiormente presenti sono costituite da materiale organico (20,91%), plastiche diverse (17,14%), tessili sanitari (15,32%) e tessili (14,54%). Accorpamenti come da D.M. 36/2003 Analisi del 3/03/2007 Analisi del 03/07/2007 Media Analisi 2007 RSD mesi Kg per classe Kg/ab/die Kg/ab/anno Categorie merceologiche % P/P % P/P % P/P kg kg kg kg Sostanza organica 48,52% 49,04% 48,78% ,256 93,295 Tessili e legno 10,46% 19,35% 14,91% ,078 28,507 Plastica e gomma 20,75% 14,76% 17,75% ,093 33,948 Metalli 3,15% 5,28% 4,22% ,022 8,062 Inerti 17,12% 11,58% 14,35% ,075 27,445 TOTALE 100,00% 100,00% 100,00% , ,258 Relativamente alla caratterizzazione di base del rifiuto smaltito in discarica, determinato ai sensi del D.Lgs. 36/03, nonché agli obiettivi indicati dal decreto stesso in termini di rifiuti urbani biodegradabili ammessi in discarica, i dati evidenziano che nella frazione residua smaltita in discarica del campione rappresentativo dei comuni appartenenti al Comprensorio Ladino di Fassa C11, sono presenti 0,256 kg/ab/die di sostanza pagina di 53

14 organica, pari a 93,295 kg/ab/anno, ossia un valore già ampliamente in grado di soddisfare il limite di 173 kg/ab/anno per il 2008 e di poco inferiore al limite di 115 kg/ab/anno previsto per il Il quantitativo di rifiuto residuo prodotto dai comuni del C11 fa registrare un valore pro capite annuo di 194,26 kg. Tale valore è superiore a quello contenuto nel 3 Aggiornamento del Piano provinciale fissato a 175 kg/ab/anno. Interventi nell immediato futuro come l estensione della raccolta del rifiuto organico domestico in tutti i comuni della valle e il miglioramento delle raccolte dedicate al rifiuto verde nei C.R.M. porteranno al raggiungimento dei limiti provinciali stabiliti. Per disporre di informazioni aggiuntive sulla composizione del rifiuto residuo e per pianificare meglio le strategie da affrontare nel breve-medio periodo, dal 1 gennaio 2007, così come stabilito dal 3 Aggiornamento del Piano provinciale, le analisi merceologiche saranno effettuate con cadenza trimestrale. Le raccolte differenziate. Di seguito sono riportati i dati delle raccolte differenziate svolte dal Comprensorio Ladino di Fassa divise per singolo materiale. Al fine di evidenziare gli andamenti ed i miglioramenti ottenuti sono state prese in analisi le produzioni negli ultimi cinque anni e sei mesi del RIFIUTI CARTACEI. Sul territorio comprensoriale sono distribuite campane classiche da 2,5 m 3, sistemi seminterrati da 4 m 3 e cassonetti per la raccolta differenziata dei rifiuti cartacei; negli enti pubblici (municipi, uffici postali, scuole) sono presenti uno o più contenitori di piccole dimensioni per la raccolta di questo materiale, mentre i grandi produttori (banche, supermercati) provvedono in proprio alla raccolta differenziata dei rifiuti cartacei da loro prodotti. L andamento delle quantità raccolte, pressoché stabile attorno alle 300 ton/anno, ha subito un sensibile aumento nel 2006 con l attivazione di tutti i comuni al nuovo sistema di raccolta. RIFIUTO CARTACEO STRADALE ton ANNO TON , , , , , * 254, * * 2007 dati sei mesi. RIFIUTI VETROSI. Sul territorio sono dislocate campane, sistemi seminterrati e cassonetti di diversa volumetria per la raccolta differenziata dei rifiuti vetrosi. pagina di 53

15 La raccolta di questa tipologia di rifiuto è rimasta stabile nel corso degli anni. Questo dato va letto sulla base della storicità e semplicità della raccolta del vetro, abitudine ormai acquisita da parte dei cittadini. RIFIUTO VETROSO STRADALE ton ANNO TON , , , , , * 571, * * 2007 dati sei mesi. RIFIUTO ORGANICO. La raccolta e lo smaltimento differenziati di questa tipologia di rifiuto è stata attivata per le grandi utenze non domestiche assimilate (attività alberghiere e di ristorazione) a partire dal mese di gennaio 2002 a Soraga, dal marzo 2002 a Campitello e da luglio 2002 a Moena. Nel periodo febbraio-marzo 2003 il servizio è stato esteso anche agli altri comuni della valle, ottenendo da subito ottimi risultati sia in termini quantitativi di materiale raccolto che in termini qualitativi. A partire dal mese di dicembre 2005, unicamente nel comune di Moena, sono stati attivati contenitori seminterrati per la raccolta del rifiuto organico proveniente da utenze domestiche e piccole utenze non domestiche (bar, pizzerie d asporto, ecc.). Dal 1997 ad oggi, nel territorio comprensoriale, sono stati distribuiti circa 750 composter e si prevede di potenziare questa rete nell immediato futuro, con l obiettivo di coprire almeno il 30% delle famiglie residenti della valle; va precisato che comunque già adesso la maggior parte dei composter assegnati servono più di una famiglia. La pratica del compostaggio domestico è stata incentivata sia con un prezzo di acquisto agevolato posto a carico delle famiglie che acquistano i composter che mediante una riduzione del 30% sulla tassa smaltimento rifiuti. Quest ultima riduzione è scomparsa con il passaggio definitivo al regime tariffario dal 1 gennaio ANNO non domestico domestico ,098 0, ,641 0, ,357 0, ,175 0, , , * 622,110 50,780 pagina di 53

16 1.400 RIFIUTO ORGANICO non domestico domestico ton * 2007 dati sei mesi * PILE ESAUSTE E FARMACI SCADUTI. In ogni comune sono presenti appositi contenitori per la raccolta di pile esauste e dei farmaci scaduti. La raccolta di queste tipologie di rifiuto presenta una situazione altalenante nel corso degli anni. L attivazione del nuovo sistema di raccolta non ha portato all intercettazione di quantitativi maggiori rispetto agli anni precedenti. KG RACCOLTA STRADALE PILE E FARMACI pile farmaci * ANNO pile farmaci * * 2007 dati sei mesi. Nei Centri di Raccolta Materiali comunali vengono raccolte altre tipologie di rifiuto con rese che sono state sempre maggiori negli ultimi anni. Infatti i CRM non sono stati attivati in maniera uniforme ma progressiva. ANNO / ton METALLI CARTONE IMB PLA IMB VTR VERDE LEGNO RAEE , ,290 23, , , ,580 74,430 13,43 52, , , ,490 99,620 55,11 80, ,100 9, , , , ,57 138, ,400 14, , , , ,61 239, ,720 47, * 267, , ,840 46,94 92, ,140 19,264 * 2007 dati sei mesi. pagina di 53

17 800 METALLI CARTONE 500 VERDE (t) LEGNO (t) ton ton * * ton IMB PLASTICA IMB VETRO R.A.E.E * ton * ton ALTRE RACCOLTE - CRM * PNEUMATICI PERICOLOSI ALTRI RIF. ABITI * 2007 dati sei mesi. pagina di 53

18 CAP. - 2 IL PROGETTO PILOTA L analisi dello stato di fatto va completata con l illustrazione di quanto è stato realizzato finora dal 1998 in poi secondo il «Progetto Pilota per l introduzione in Val di Fassa di un nuovo sistema di raccolta e di gestione dei rifiuti con passaggio dalla tassa alla tariffa», che era stato approvato ancora con deliberazione della Giunta comprensoriale nr. 266 dell 1 luglio 1998 e finanziato dalla Giunta Provinciale di Trento con la deliberazione nr del , che ha concesso al Comprensorio un contributo del 40% (totali / ,61) ai sensi della L.P. 29 agosto 1988, n. 28 e s.m. B4.1: B4.1.I: B4.1.II: B4.1.III: PRIMA FASE: Predisposizione dei capitolati prestazionali d appalto, assistenza tecnica aggiudicazione gara, elaborazione nuovo sistema S.I.P.I. ( Sistema di Identificazione e Pesatura Integrato ). Fornitura ed installazione completa hardware e software di base e corsi di formazione professionale (V. Capitolo C.2.). Fornitura ed installazione parziale (1998) di nr. 3 S.I.P.I. da montare su 3 autocompattatori in dotazione del Comprensorio (V. Capitolo C.3.). B4.1.IV: Fornitura ed installazione di circa nr transponders sui cassonetti personali nei 3 Comuni Pilota e sui cassonetti stradali degli altri Comuni per consentire un primo monitoraggio dei flussi dei rifiuti a livello comprensoriale e comparativo. B4.1.V: B4.1.VI: B4.1.VII: B4.1.VIII: B4.1.IX: Verifica sul territorio dello stato di fatto (contenitori, modalità di raccolta, etc.); rilievo fotografico piazzole e predisposizione della Banca Dati completa su base G.I.S. (prerequisiti: cartografie descritte ai Capitoli B B B e supporto cartografico cartaceo di base di cui al Capitolo B.3.3.1). Analisi dello stato di fatto e prima progettazione per una gestione integrata dei rifiuti a livello comprensoriale. Progettazione del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti residui nei Comuni Pilota (con cassonetto personale) e predisposizione della Banca Dati per la gestione della raccolta negli altri Comuni con i cassonetti stradali anonimi, da dotare di transponders (monitoraggio generale). Assistenza nelle diverse fasi di introduzione del nuovo sistema integrato per la gestione dei rifiuti (residui): predisposizione delle Banche Dati per l assegnazione transponders/cassonetti/utenti, organizzazione della logistica per la distribuzione dei cassonetti personali. Consulenza per la predisposizione della parte tecnica del nuovo Regolamento per i servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani (con cassonetto personale), da adottare nei Comuni Pilota. - Consulenza per la predisposizione della parte tecnica del nuovo Regolamento per l applicazione della tassa/tariffa (fase transitoria) da adottare in modo omogeneo in tutti i Comuni Pilota. Sulla base dei dati rilevati nei primi 3 Comuni Pilota (Soraga, Campitello di Fassa e Mazzin), e considerando gli obiettivi di raggiungimento delle quote di raccolta differenziata previste dalla legge e dal Piano provinciale di smaltimento dei rifiuti e del contestuale passaggio dalla tassa alla tariffa, è stata impostata una procedura di approccio sistematico per la progettazione della seconda fase di estensione del «Progetto Pilota» anche agli altri 4 Comuni della valle. B4.2: B4.2.I: B4.2.II: SECONDA FASE: Assegnazione cassonetti personali alle singole utenze nei 3 Comuni Pilota. Predisposizione di un piano di servizi per la gestione integrata giornaliera, su base pagina di 53

19 settimanale, del servizio raccolta rifiuto residuo e differenziata, secondo i nuovi standards definiti nella progettazione (B.4.1.VII). B4.2.III: Collaudo e messa a punto del nuovo S.I.P.I.. B4.2.IV: B4.2.V: B4.2.VI: B4.2.VII: B4.2.VIII: B4.2.IX: B4.2.X: Analisi dei dati provenienti dal progetto pilota, elaborazione degli stessi, studio e proposta di un primo modello di calcolo della tariffa di transizione fra tassa e tariffa (modello presuntivo) per i 3 Comuni Pilota. Proposta delle nuove tariffe da applicare nei 3 Comuni Pilota a partire dall anno di competenza Allestimento dei rimanenti autocompattatori con il S.I.P.I. ; acquisto e montaggio transponders sui cassonetti personali dei rimanenti Comuni del Comprensorio. Progettazione del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti residui (cassonetto personale) nei rimanenti Comuni, secondo gli stessi standard adottati nei Comuni Pilota, opportunamente modificati ed integrati in base alle esperienze maturate sul campo, e predisposizione della Banca Dati. Progettazione del nuovo Piano giornaliero dei servizi (su base settimanale) per la gestione integrata su tutto il territorio comprensoriale dei servizi di raccolta dei rifiuti residui e di quelle differenziate. Analisi ed elaborazione dei dati provenienti dai 3 Comuni Pilota dopo un anno di sperimentazione, per l introduzione del nuovo sistema di raccolta e per lo studio e la proposta di un primo modello di calcolo della tariffa a regime sulla base di costi fissi e costi variabili calcolati per centri di costo. Analisi dei dati provenienti dai Comuni interessati dalla Seconda Fase del Progetto Pilota (estensione del progetto ai rimanenti Comuni) per l applicazione di un primo modello di calcolo della tariffa di transizione (modello presuntivo), in attesa di andare a regime con il nuovo sistema integrato di raccolta. Attività propedeutiche e di completamento. - Banche dati: ogni Comune ha provveduto a convertire la sua banca dati, relativa alla tassa smaltimento rifiuti solidi urbani, secondo le 21 categorie del metodo normalizzato previsto dal D.P.R n. 158/99 per le utenze non domestiche, prevedendo un ulteriore distinzione per le utenze domestiche, suddivise in case di residenti - seconde case di residenti - seconde case di non residenti - abitazioni di proprietà di persone giuridiche: categorie che prendono in considerazione il numero dei componenti il nucleo famigliare (per i residenti rilevato dai dati dell anagrafe di ogni comune e per le seconde case calcolato mediante una tabella di conversione superficie numero di persone equivalenti). Questo per permettere, in primo luogo un dimensionamento rispondente alla realtà e, in secondo luogo, una gestione centralizzata ed omogenea della tariffa. - Zonizzazione del territorio Sistema informatico GIS. Programmi AutocadMap SamView e ArcView. Tutti i comuni del Comprensorio hanno predisposto delle cartografie digitali riportanti la situazione aggiornata del territorio. Successivamente queste cartografie sono state unificate in un'unica banca dati comprensoriale. Attualmente è in fase di studio il collegamento dei singoli n. civici con le relative posizioni contributive e il peso di produzione di rifiuti ad esse associato. Come strumento progettuale moderno e di gestione operativa del nuovo sistema integrato di raccolta rifiuti, il Comprensorio ha realizzato - in collaborazione con lo Studio dell'ing. Corrado Giacomelli di Laives - un sistema informativo territoriale impostato su una cartografia vettoriale nella quale è stata inserita tutta la rete stradale con la toponomastica aggiornata; sono poi stati inseriti tutti i numeri civici preventivamente allineati con le banche dati delle anagrafe e della TARSU dei Comuni (stradario aggiornato); sono stati rilevati, infine, tutti i contenitori per rifiuti, inserendoli in cartografia unitamente alla fotografia del punto di raccolta ove sono pagina di 53

20 dislocati. Grazie agli interventi di monitoraggio ed alla distribuzione urbanistica dei Comuni, il territorio di questi è stato suddiviso in Zone e Settori Operativi di Raccolta (ZOR e SOR), che ospiteranno le nuove isole ecologiche; sono state predisposte delle cartografie tematiche contenenti una zonizzazione per aree, un dimensionamento delle stesse per vie e per numeri civici presenti di ogni singolo Comune, con l obiettivo di ottenere informazioni precise e dettagliate sulla tipologia e sul potenziale carico di utenti che le singole isole e zone dovranno sostenere nei diversi periodi dell anno. (Nelle tavole esempio di cartografia del centro del comune di Campitello di Fassa) - Nuovi software: tutti i Comuni si sono dotati di un software unico per la gestione della TARSU, ed ora della TIA (Tariffa di Igiene Ambientale), ossia il sistema ASCOT WEB fornito da Informatica Trentina S.p.A.. Dal momento che tutti i Comuni hanno normalizzato - in occasione del progetto tariffario - le banche dati TARSU con uno stesso standard informatico e amministrativo i dati così acquisiti ed archiviati, unitamente a quelli pagina di 53

21 provenienti dal software gestionale delle pesature, dal software per la gestione della contabilità analitica per centri di costo, e da quello delle variazioni anagrafiche, consentono al C11 di elaborare i Piani finanziari comunali annuali, il calcolo delle tariffe ed in futuro anche la riscossione delle stesse. In definitiva, sono stati creati i tutti i presupposti tecnici ed informatici per la prossima unificazione delle banche dati comunali della TIA in un unica banca dati comprensoriale, con una gestione centralizzata. - Nuovo regolamento: nel corso del mese di dicembre 2002, tutti i 7 Comuni di Fassa approvarono un unico regolamento standard relativo alla tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU) al quale venne affiancato anche uno specifico Progetto Tariffario Transitorio che teneva conto anche della pesatura dei rifiuti. Il regolamento, si riferiva al D. Lgs. n. 507/93 e s.m., ma introduceva la nuova classificazione delle utenze domestiche e non domestiche secondo quanto stabilito dal D.P.R n. 158/99. In sostanza, vennero presi in considerazione i coefficienti di produzione potenziale stabiliti dalla legge gestendoli in modo libero (non vincolato al valore minimo o massimo) e tali da rendere graduale il passaggio dalla vecchia tassa, calcolata a m 2, alla tariffa, calcolata invece in base all'effettiva produzione di rifiuti (tassa con criteri tariffari). In definitiva si approvò un regolamento di transizione che ha consentito di fare un primo passo di avvicinamento al metodo stabilito dal D. Lgs. n. 22/97 e s.m. (Decreto Ronchi ) e dal D.P.R. n. 158/99, i quali sono stati la base normativa di riferimento per la predisposizione di un regolamento per la Tariffa di Igiene Ambientale (così come previsto dalla deliberazione della Giunta provinciale di Trento n del 30 dicembre 2005). Infatti nel corso del dicembre 2006 tutti i comuni hanno adeguato il loro regolamento a quanto previsto dalla normativa provinciale e nazionale. - Piano Finanziario: ogni Comune approva annualmente (già dal 2002) un Piano Finanziario strutturato secondo gli stessi standard, che prende in considerazione i centri di costo imputabili alla gestione della raccolta dei rifiuti previsti dal D.P.R n. 158/99: costi amministrativi comuni di gestione, costi operativi di gestione (sia per il ciclo della raccolta differenziata che per il ciclo di quella indifferenziata), costi d uso del capitale, etc.: tutto ciò con l obiettivo di evidenziare i reali centri di costo da prevedere per la stesura annuale del bilancio preventivo di ciascun comune. - Sistema di raccolta: è stato elaborato, definitivamente approvato e realizzato un progetto territoriale per ogni Comune, nel quale sono stati definiti il posizionamento e l individuazione dei Punti di Raccolta ( Isole Ecologiche ); sono state installate le tecnologie e le attrezzature da utilizzare per conseguire gli obiettivi prefissati dal «Progetto Pilota» e dai suoi aggiornamenti successivi. Si tratta dei sistemi seminterrati a basso costo e a grande capienza descritti in precedenza che presentano una sostanziale innovazione. Si sottolinea il fatto che le tecnologie e/o le attrezzature previste dal nuovo sistema di raccolta RSU*Gest rendono tale sistema estremamente flessibile, in grado cioè di assorbire le punte stagionali legate al flusso turistico che interessa la Val di Fassa: questa flessibilità deriva dall adozione di sistemi di raccolta ad alta capacità volumetrica e dalla scelta di adottare, per realtà particolari quali i condomini o residences di grandi dimensioni, molto interessate dal flusso turistico, cassonetti personalizzati, così da poter regolare il sistema di svuotamento in funzione della stagionalità dei fabbisogni. L informatizzazione del sistema di raccolta dei rifiuti tramite transponder e tessere di riconoscimento ha permesso da subito di conoscere l esatta ripartizione della produzione del rifiuto residuo all interno delle diverse categorie d utenza, sia domestiche che non domestiche. L indicazione precisa della produzione del rifiuto urbano assimilabile non domestico rispetto a quello domestico, soprattutto in una realtà economica come quella del Comprensorio Ladino di Fassa, ha consentito una corretta distribuzione dei costi che sono andati progressivamente a gravare in maniera direttamente proporzionale sulle categorie. Se prima dell introduzione del sistema il rapporto di distribuzione tra domestico e non domestico veniva ipotizzato, ora si possiedono i mezzi per una precisa ricognizione della produzione. pagina di 53

22 CAP. 3 LA SITUAZIONE IMPIANTISTICA. Stazione trasferimento RSU Centro Raccolta Zonale - CRZ Centro Raccolta Materiali - CRM pagina di 53

23 a) La stazione di compattazione e trasferimento di Ciarlonch. I rifiuti solidi urbani ed assimilati raccolti nei comuni del Comprensorio Ladino di Fassa confluiscono in una Stazione di compattazione e trasferimento sita in località Ciarlonch nel comune di Vigo di Fassa. I rifiuti vengono scaricati dai mezzi di raccolta autocompattatori in una tramoggia di carico e pressati all interno di semirimorchi agganciati alla bocca di spinta di una pressa stazionaria. Una volta ultimate le operazioni di carico i rifiuti pressati vengono trasferiti alla discarica di Lavini di Marco a Rovereto. Stato attuale. L impianto di pressatura e spinta dei rifiuti presta servizio ininterrottamente dal 1986 ed allo stato attuale abbisogna di un opera complessiva di ammodernamento delle strutture impiantistiche interne ormai obsolete. Sono soprattutto le parti meccaniche soggette ad usura come il pistone di spinta della pressa e la pesa esterna che necessitano di essere urgentemente sostituite. pagina di 53

24 A servizio della Stazione sono attualmente in uso tre semirimorchi Calabrese ; sono «mezzi d opera» con portata utile di 300 q.li e sono collegati alla pressa in maniera non completamente aderente pertanto le procedure di spinta dei rifiuti al loro interno, ma soprattutto la successiva chiusura dei due portelloni posteriori dopo lo sgancio dalla pressa, provocano la fuoriuscita di rifiuti a terra che devono essere palati a mano. Onde evitare di sostituire sia i non più validi impianti interni (pressa di spinta) che i tre semirimorchi, per il prossimo futuro un opzione è rappresentata dall acquisto di mezzi «mezzi stradali» con una portata inferiore ( q.li ca.), soggetti a spese di gestione e usura minori e sottoposti ad un regime autorizzatorio meno restrittivo. Inoltre tali mezzi non necessiterebbero della presenza di una pressa stazionaria per il caricamento dei rifiuti in quanto provvisti di sistema auto-caricante sul fondo con pianale mobile a doghe. I nuovi semirimorchi per il trasporto del secco non riciclabile potranno essere anche nel numero di due in luogo dei tre attuali; questo poiché nel corso degli anni la quantità di rifiuti da trasportare si è più che dimezzata. Il terzo semirimorchio potrebbe essere acquistato per il trasporto delle frazioni differenziate. Queste attrezzature potrebbero essere richieste come dotazione iniziale nel capitolato generale per la gestione dei rifiuti essendo mezzi molto usati dai trasportatori e meno specifici di quelli attuali. Ipotesi di progettazione. B A Rifiuto residuo senza pressa stazionaria raccolto nell attuale Stazione con rimorchio autocaricante. Rifiuto differenziato nella nuova buca di carico realizzata a fianco della Stazione esistente. A B pagina di 53

25 Il cambiamento di sistema di trasbordo dei rifiuti solidi urbani comporterebbe anche la realizzazione di una seconda buca di carico dedicata esclusivamente al rifiuto organico e alle altre frazioni differenziate provenienti dalle raccolte stradali (carta, vetro, plastica) e da quelle selettive presso i Centri di Raccolta Materiali. Questa sarebbe realizzata nella scarpata sita di fianco a alla tramoggia esistente semplicemente sfruttando il dislivello presente tra il piazzale di scarico dei mezzi autocompattatori ed il piazzale di carico sottostante (- 4,5 mt.). Infine, sul piazzale sottostante le buche di carico, dovrebbe essere predisposta anche un area per la messa in riserva R13 delle raccolte stradali per almeno quattro container e provvista di adeguata pavimentazione di tipo industriale e impianto di captazione degli svasi e delle acque meteoriche. I terreni su cui è stato edificato l impianto persistono su di una proprietà privata concessa in locazione a favore del Comprensorio Ladino di Fassa. Dalla SS 48 delle Dolomiti, prima del comune di Vigo di Fassa in località Ciarlonch, si giunge alla Stazione di trasferimento per mezzo di una strada privata sulla quale grava una servitù di transito. Tra le varie clausole del contratto, nel rispetto degli accordi intervenuti tra le parti nel corso delle trattative che avevano portato al rinnovo dello stesso, figurava anche la realizzazione a spese del Comprensorio di una nuova strada di accesso all impianto di compattazione. Con deliberazione giuntale n. 31 del , l ing. Paolo Rizzi di Vigo era stato incaricato di elaborare il progetto esecutivo della nuova strada, nonché della direzione lavori e del coordinamento della sicurezza e con la deliberazione giuntale n. 71 del , era stato approvato ai fini tecnici il primo progetto di rettifica della suddetta strada predisposto dallo Studio Tecnico incaricato e corredato da tutte le autorizzazioni, nulla osta e pareri necessari per la sua realizzazione, che però non ha più avuto seguito per mancanza dei finanziamenti necessari per realizzare l opera. Sebbene si sia già provveduto al frazionamento del nuovo tracciato della strada, alla richiesta dell autorizzazione per i lavori al Servizio Strade della P.A.T., l opera non è stata ancora realizzata per l alto costo preventivato: circa ,00. Tale costo si è ridimensionato stralciando alcuni dettagli progettuali non necessari. Con deliberazione giuntale n. 3 del è stato approvato il progetto esecutivo di rettifica della strada d accesso ed i lavori per la sua esecuzione sono stati appaltati. Con Determinazione n. 39 del , il Dirigente del Servizio per le Politiche di Gestione dei rifiuti della Provincia Autonoma di Trento ha delegato questo Comprensorio la progettazione e la realizzazione dei lavori in questione, concedendo allo stesso il finanziamento necessario. Il i lavori di esecuzione dell opera sono stati aggiudicati per l importo di ,38 al netto del ribasso del 20,68%, sul prezzo a base d appalto di ,25 oltre agli oneri per la sicurezza di 5.365,96 totali e quelli di discarica per totali ,31, e quindi per l importo complessivo di ,65, oltre all I.V.A. nella misura di legge. b) Il Centro di Raccolta Zonale (C.R.Z.) Ramon. Costruito in località Ramon fra la confluenza del rio Sojal ed il torrente Avisio, il nuovo centro sarà prossimamente adibito allo stoccaggio provvisorio di materiali provenienti da aziende/ditte/imprese, preventivamente convenzionate con il Comprensorio Ladino di Fassa. L impianto è facilmente raggiungibile con ogni mezzo ed è destinato a servire, anche l utenza domestica di Pozza e di Vigo, comune quest ultimo al quale è stata negata l autorizzazione per realizzare un proprio C.R.M.; pertanto il C.R.Z. fungerà anche da C.R.M. per questi due paesi. Infatti sarà adibito non soltanto al conferimento, da parte di ogni tipo di utenza, di tutte le frazioni soggette a raccolta differenziata (riciclabili, ingombranti, pericolosi), ma sono previste anche delle attrezzature per la riduzione del volume e la compattazione dei materiali raccolti prima del loro trasporto definitivo agli impianti di recupero e riciclaggio. A regime, il C.R.Z. potrà essere attrezzato con un trituratore su ruota per la lavorazione della frazione verde e con una pressa multimateriale per l imballaggio dei materiali voluminosi come cartone, plastica, lattine e barattoli. pagina di 53

26 Attualmente presso il CRZ sono in funzione 5 press-container e 4 container scarrabili a servizio delle utenze del comune di Pozza di Fassa come CRM ed altrettante attrezzature a servizio del comune di Vigo di Fassa. Nel corso dell autunno 2007 saranno completate le poche opere (finitura uffici, accessi controllati, box pericolosi) che consentiranno l apertura definitiva del CRZ. Questa struttura diverrà lo standard operativo al quale tutti i CRM comunali dovranno tendere nell arco di un anno e mezzo. Sotto la copertura troveranno posto 4 container con coperchio e 4 press-container. Al di fuori della copertura, nel piazzale, potranno essere collocati container e press-container fino ad un numero di dodici. Parte dell area potrà essere dedicata anche alla messa in riserva dei materiali differenziati raccolti nei comuni del Comprensorio a livello stradale come ad esempio carta, vetro, ecc.. L apertura ed il funzionamento di tutti i container e press-container è regolata da un impianto oleodinamico centralizzato. In data sono stati ultimati i lavori di costruzione del nuovo Centro di Raccolta Zonale (C.R.Z.) in località Ramon nel C.C. di Pozza di Fassa ma l iter progettuale e quello di realizzazione sono stati lunghi. Con determinazione del Dirigente del Servizio Opere Igienico Sanitarie n.122 del , la Provincia Autonoma di Trento aveva finanziato l opera per ( ,35). Il progetto esecutivo era stato però presentato in ritardo rispetto ai termini previsti a causa di difficoltà emerse in fase di progettazione in ordine alla localizzazione esatta del Centro. Le motivazioni erano legate alla messa in sicurezza del fiume Avisio e del rio Sojal (realizzazione della scogliera) e quindi alle relative distanze di sicurezza imposte dai Servizi provinciali. Per questo motivo il C.R.Z. era stato più volte arretrato rispetto alla posizione di progetto iniziale con notevoli aumenti di costi per scavi e movimentazione terra non previsti. In seguito il progetto venne approvato dal Dirigente del S.O.I.S. con determinazione n. 153 del pagina di 53

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