L importanza della cooperazione

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1 febbraio 2012 FEDERCASSE A pag 10 L ASSEMBLEA A pag 15 TERRITORIO A pag 32 L importanza della cooperazione

2 Editoriale DI ROBERTO SCAZZOSI Cooperative, rafforzare il sistema Apriamo il primo numero della Voce 2012 allargando la visuale, proiettandoci per una volta al di fuori del nostro territorio. Questo, infatti, è l anno internazionale della cooperazione; un anno che comincia sulla scia del Congresso Nazionale di Federcasse, che si è tenuto a Roma in dicembre. Sono tanti gli spunti di riflessione offerti da questi due argomenti. A proposito dell anno cooperativo da più parti ne sono stati ribaditi i valori (il mutualismo, la responsabilità sociale e la territorialità), il ruolo storicamente anticiclico giocato dalle cooperative, da sempre più apprezzate nei momenti di maggiore difficoltà, e la centralità della relazione come peculiarità e fattore competitivo sul mercato. Dal congresso nazionale sono emerse considerazioni che hanno inquadrato il movimento del Credito Cooperativo nel momento economico ribadendone la validità, ma evidenziando la necessità di rafforzare le strutture del sistema, di coniugare sempre meglio lo sviluppo e la solidarietà con l efficienza. Ma il discorso del presidente di Federcasse Alessandro Azzi ha anche toccato un argomento di fondamentale importanza, che è ancora più importante sottolineare in vista della nostra assemblea ordinaria: il socio. La Bcc del futuro dovrà essere mutualisticamente coerente, quindi aperta alla partecipazione dei soci e sempre più orientata al loro servizio, ma il rapporto non deve né può essere univoco. I soci, in altre parole, devono anche lavorare con la loro cooperativa bancaria, 2 esattamente come la Bcc con loro. La loro adesione a dei valori e a un modello, quelli cooperativi, devono tradursi coerentemente in comportamenti. Partecipazione, dunque, -ha dichiarato il presidente Azzi- non è soltanto essere presenti un giorno l anno all assemblea dei soci: è lavorare ogni giorno preferibilmente e convintamente con la propria cooperativa. Questo significa essere veramente soci; far discendere dai valori condivisi ed espressi nella nostra Carta una condotta conseguente. Cooperazione non è soltanto una bella parola: è una pratica, un modo di operare e di rapportarsi agli altri con i fatti. Questo ci ha sempre distinti, rispondere a un bisogno avvertito dalla comunità in cui lavoriamo, ma siamo anche consapevoli che per realizzare il nostro slogan degli ultimi anni, Aiutiamoci a crescere, serva un adesione convinta; serva che ognuno, a ogni livello, si metta in gioco, dia il suo contributo perché tutti possano beneficiarne. E questo perché la crescita vera e lo sperimentiamo in questi anni difficili non può mai realizzarsi ad esclusivo vantaggio di qualcuno. Crescita c è, nel nostro caso, se è crescita di un sistema, quindi del nostro territorio. Una crescita, quindi, cui concorrono tutti e di cui tutti beneficiano. Questa è l unica, vera, possibile cooperazione. La cooperazione che ci interessa e che vogliamo realizzare insieme con i nostri soci. Si è detto che le cooperative umanizzano l economia e costruiscono un mondo migliore: conoscete una risposta migliore alla crisi? 3

3 SOMMARIO Edicola L unione fa la forza Il 2012 è l anno internazionale delle Cooperative. Voluto dall ONU, questo importante appuntamento si affaccia sull economia mondiale in un momento di particolare gravità che, come ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, può essere superato seguendo il modello cooperativo. L assemblea/1 15 Torna l appuntamento per il rinnovo del CdA Tutte le informazioni Primo piano 18 copertina I magnifici sette del Crm: i dipendenti della nostra Bcc capaci di sfruttare le occasioni La Voce febbraio Federcasse La riunione nazionale delle Bcc che si è svolta a dicembre a Roma per affrontare il momento storico 16 L assemblea/2 Tutte le informazioni relative ai lavori previsti per il 29 aprile a Malpensa Fiere (Busto Arsizio) 17 L assemblea/3 Guida al voto elettronico per la nomina del CdA in carica per il triennio La nostra Banca L incontro con i nuovi Soci: un momento diventato una proficua tradizione 26 Economia Il prodotto MeritoCasa che piace a giovani e imprenditori rilancia l economia residenziale 32 Territorio/1 Il tradizionale concerto di Natale di Busto Arsizio: di casa il jazz di Dee Dee Bridgewater 33 Territorio/2 Le benemerenze consegnate alle realtà locali che si sono prodigate per il bene comune 35 Associazione Ccr Le attività del Circolo in vista dell assemblea per il rinnovo del Consiglio direttivo Il Panorama DI luca barni Noi ci siamo sempre Guardo alle mie spalle prima di parlare del nostro futuro. E torno al 2009, quando la crisi ha cominciato a far sentire i suoi effetti. Nel primo editoriale di quell anno scrissi che le previsioni negative sulle prospettive economiche avrebbero potuto portare al credit crunch, ossia alla stretta sul credito, ma avevo aggiunto noi ci saremmo stati comunque per la nostra clientela. E così è stato. Dodici mesi dopo, nell editoriale del marzo 2010, avevo scritto che noi, partner dell economia reale, avevamo continuato a dare credito, nonostante l aumento della rischiosità correlata e quindi l incidenza negativa sulla redditività. Ergo la Bcc soffriva con il suo territorio senza cedere alle tentazioni di una finanza ben più remunerativa fatta di pura speculazione. Facciamo un salto di altri dodici mesi, eravamo a inizio 2011 e davamo una notizia: per la prima volta nella loro storia le Bcc chiudevano in rosso il bilancio. In questo quadro la nostra banca teneva ancora alta la testa e manteneva la propria mission: sostenere il territorio. Per continuare a fare questo, e a farlo sempre meglio, abbiamo rivisto la mentalità aziendale e abbiamo speso il nostro impegno in un ottica di condivisione delle soluzioni sul territorio. Tre editoriali scritti con una speranza nemmeno troppo velata, che qualcosa potesse cambiare. È successo? Guardando i dati dell economia reale no; quindi a cosa improntare questo editoriale? Al più cupo pessimismo a oltranza? No, noi siamo una banca giovane con organi di governo e direzione giovani; quindi è naturale proiettarci attivamente nel futuro, non semplicemente pensarci su. Cosa dovremo essere lo ha spiegato chiaramente il presidente di Federcasse Alessandro Azzi: coerente e competitiva, mutualisticamente orientata, una banca dei soci e che ai soci offre non più solo condizioni bancarie vantaggiose, ma anche canali diretti a offrire servizi e vantaggi extrabancari, slegata quindi dall asservimento all intermediazione tradizionale. Una banca che, commercialmente, ci piace definire, proattiva e valoriale insieme, per i clienti e i soci. Ma le buone intenzioni devono fare i conti con una realtà profondamente globalizzata, con un mondo in cui i debiti sovrani dei Paesi europei influiscono direttamente e pesantemente, a causa della speculazione finanziaria, sulle dinamiche di costo nella raccolta diretta del denaro. E anche se con il Governo Monti i tassi dei titoli di Stato si stanno abbassando, avere di questi concorrenti non è proprio il sogno delle banche, tanto più delle banche locali. Ci siamo mossi da tempo, soprattutto dopo le enormi difficoltà del 2011, per estendere l area dei ricavi, per contenere i costi e controllare i rischi: ma non è detto che tutto ciò basti. Come procedere allora? Nulla di sconvolgente: esiste un territorio che ci conosce e che noi conosciamo bene. Se la Bcc deve continuare a fare la sua parte non abbiamo paura a ripeterci. Noi ci siamo, come sempre: via Manzoni 50, Busto Garolfo, chiunque voglia fare qualcosa per il territorio è benvenuto. La Voce Bimestrale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate L intervista 24 Viaggio nella Emmetec Srl di Ternate alla scoperta di soluzioni contro la crisi febbraio 2012 Redazione e grafica: Eo Ipso - Legnano Anno IX n 1 Stampa: Arti Grafiche Baratelli - Busto Arsizio Direttore Responsabile: Chiara Porta Editore: Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Registrazione del Tribunale di Milano n 163 del

4 COPERTINA COPERTINA non solamente ha saputo dimostrare il ruolo anticiclico svolto ma, adesso più che mai, è modello di sviluppo. Si candida quindi ad essere artefice di una risposta credibile e concreta alla crisi». Le idee e le strategie che il mondo della cooperazione porta con sé possono essere vincenti. «Sono idee che si fondano sul concetto della responsabilità sociale», aggiunge il vicepresidente vicario della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Ignazio Parrinello. «Per tanto tempo questo tema è stato tralasciato; adesso, in un momento di crisi che per certi aspetti si sta rivelando devastante, ci si è resi conto che è stato un grave errore non averlo considerato. Nell ottica di una ripartenza, le banche di credito cooperativo assumono un ruolo importante: rappresentano, in un certo senso, la parte più avanzata del modello cooperativo e quindi possono, anzi: devono giocare un ruolo fondamentale nell attuazione dei principi di responsabilità sociale. Nelle Bcc la responsabilità sociale non è un concetto astratto, ma un principio applicato e praticato quotidianamente». Responsabilità è anche restare ancorati profondamente al proprio territorio, senza tentare voli pindarici e senza guardare esclusivamente al tema del guadagno. «È rimanere ancorati alla realtà, o meglio, per quanto ci riguarda, all economia reale», prosegue il vicepresidente della nostra Bcc, Mauro Colombo. «La formula cooperativa è considerata un elemento fondamentale di coesione sociale che coinvolge migliaia di persone e aziende socie. È una formula di impresa specifica, basata su cooperazione, mutualità e localismo, e che dallo scoppio della crisi si è rivelata non solo una formula attuale e moderna, ma -soprattutto nell esperienza della cooperazione di credito- un antidoto essenziale alle distorsioni della finanza speculativa e creativa che, ancora in questi periodi, imperversano nella nostra economia. La nostra cooperativa, la nostra Bcc è una formula d impresa economica differente dove, soprattutto negli ultimi anni, ha ben dimostrato di saper rispondere adeguatamente alle esigenze di sostegno alle comunità, alle famiglie e alle imprese del nostro territorio, contribuendo - nel proprio piccolo - a costruire un modello di impresa cooperativa dove è possibile perseguire sia la redditività economica a sostegno dell economia reale, sia la responsabilità sociale, non il profitto economico a qualsiasi costo». Il mondo cooperativo si basa e non può fare a meno di un sistema valoriale sul quale costruire le proprie azioni. Pluralità, responsabilità sociale e localismo sono tre termini che qualificano concretamente un compor- Cooperative: l unione fa la forza Nate a metà del XIX secolo in Gran Bretagna, sotto la spinta delle tensioni nate con la rivoluzione industriale, oggi le cooperative riuniscono oltre un miliardo di membri sparsi in tutto il mondo e danno lavoro a più di 100 milioni di persone «Le cooperative costruiscono un mondo migliore». Questo lo slogan con cui l Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2012 come Anno Internazionale delle Cooperative. E nella forma cooperativa di impresa, l ONU ha riconosciuto un modello in grado di incidere positivamente sullo sviluppo economico e sociale di tutte le persone. «Le cooperative ricordano alla comunità internazionale che è possibile conciliare la produttività economica con la responsabilità sociale», ha motivato il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. In un momento in cui le difficoltà economiche hanno costretto a fermarsi e a ripensare il modo di fare impresa e di puntare allo sviluppo, alle cooperative viene attribuito in ruolo primario di responsabilità perché possono costruire un mondo migliore. «È un dato che ci rende molto orgogliosi», afferma il presidente di Federcasse Alessandro Azzi. «Lo slogan scelto si è dimostrato vero soprattutto in questo tempo di crisi. Parliamo di cooperative non residuali o relegate in un lontano spazio temporale, ma realtà vive, vere ed utili allo sviluppo dei territori e dell intero sistema Paese. In generale il pluralismo è una ricchezza. E questo è vero anche per quanto riguarda gli operatori economici e bancari, per uno sviluppo sostenibile ed equilibrato dei territori e delle comunità». Emergono gli elementi che contraddistinguono il mondo cooperativo. Innanzitutto l unità. «Nel movimento cooperativo c è la volontà di una pluralità di soggetti di muoversi in un unica direzione secondo dei principi ben precisi: il mutualismo e il non perseguimento del lucro», ricorda il presidente della nostra Banca di Credito Cooperativo, Roberto Scazzosi. Nella consapevolezza che l unione fa la forza, come recita un vecchio adagio, le cooperative hanno saputo essere promotrici di valore in ambito sociale e in ambito economico. Continua Scazzosi: «L azione che hanno svolto nel tempo è stata importante: sono state motore di solidarietà, testimoni di un dato territorio e occasione di risposte concrete. In un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo, il movimento cooperativo Bcc e Popolari, nuovo modello di impresa La cooperazione bancaria italiana come esempio. Banche di Credito Cooperativo e Banche Popolari hanno ribadito l unicità del loro modello di impresa -quello cooperativo- e il ruolo anticiclico svolto dall inizio della crisi ad oggi. Per questo, non solamente chiedono una maggiore attenzione, ma addirittura si candidano a svolgere una funzione trainante nel delicato e complesso processo di rilancio. È quanto emerso dalla conferenza stampa che si è svolta a gennaio a Milano. Alessandro Azzi, presidente di Federcasse, e Carlo Fratta Pasini, presidente dell Associazione nazionale fra le Banche popolari, hanno affermato il valore e il ruolo delle banche cooperative nell economia italiana. La cooperazione bancaria è una realtà di primo piano che conta oggi 511 aziende con circa 14mila sportelli, oltre 2 milioni e 300mila soci con 121mila dipendenti. Una realtà che «anche con la crisi non ha mai smesso di sostenere l economia reale», ha ricordato Azzi. «Nonostante il calo nella raccolta non abbiamo mai smesso di investire sul territorio e per il territorio». Quale realtà «viva, vera, utile», la cooperazione bancaria chiede allora Nell immagine la conferenza stampa congiunta tra Alessandro Azzi (Federcasse) e Carlo Fratta Pasini (Banche popolari). di poter essere tenuta in considerazione. Infatti «nel tentativo di mantenere in sicurezza il sistema, la proliferazione normativa che c è stata dallo scoppio della crisi sta condizionando pesantemente le banche italiane ed in particolare le banche locali e cooperative», ha proseguito il presidente di Federcasse. «Le regole devono tener conto del fatto che le banche sono al servizio dell economia reale, quindi non dovrebbero aggravare le situazioni già esistenti». Alle Bcc in particolare «deve essere consentito di poter crescere, ma anche di poter mantenere le dimensioni territoriali», ha proseguito Azzi. «Il Credito Cooperativo ha cercato di mantenere la propria dimensione ritenendo in questo modo più facile coinvolgere la comunità e dare delle risposte in termini finanziari. Tuttavia, davanti ad un economia di scala, la piccola dimensione deve portare a recuperare altrove gli spazi della propria azione: innanzitutto esternalizzando attività e funzioni, in secondo luogo creando delle strutture di rete. In questo modo ci si può concentrare su un elemento fondamentale: la relazione. E questo può essere un buon modello per le imprese italiane». 6 7

5 COPERTINA COPERTINA tamento orientato allo sviluppo, sia questo sociale, culturale o economico. «Esiste un quarto elemento che può qualificare il mondo cooperativo», aggiunge il direttore generale della nostra Bcc, Luca Barni, «l equilibrio. E questo vale soprattutto per il Credito Cooperativo. Bcc e banche popolari, che costituiscono il sistema bancario cooperativo italiano, nel 2011 hanno superato i 500 miliardi di euro negli impieghi all economia reale svolgendo una insostituibile funzione: hanno conferito stabilità ai sistemi bancari e finanziari, promosso la tenuta e lo sviluppo dei territori, diffuso la cultura della partecipazione nella gestione del risparmio nelle stesse comunità dove esso viene generato». Le cooperative trovano la loro genesi in tempi di difficoltà economica. Nate a metà del XIX secolo in Gran Bretagna, sotto la spinta delle tensioni innescate dalla rivoluzione industriale, oggi le cooperative riuniscono oltre un miliardo di membri sparsi in tutto il mondo e danno lavoro a più di 100 milioni di persone. In Italia sono affermate dall articolo 45 della Costituzione: «La Repubblica italiana riconosce la funzione della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità». Il rapporto Euricse, fondazione di ricerca europea che fa capo all università di Trento, pubblicato proprio in occasione del 2012, descrive un comparto che nel nostro Paese, quanto meno sul piano numerico, continua a crescere: alla fine del 2008 sono state censite società operative (il 7,5% del totale di quelle tenute alla pubblicazione dei bilanci) con lavoratori dipendenti, intorno al 5% dell occupazione totale e al 9% dell occupazione dipendente totale extra agricola. Il fatturato complessivo (senza contare la Banche di Credito Cooperativo e includendo i Consorzi cooperativi) era di oltre 108 miliardi di euro, pari al 3,5% del valore della produzione delle imprese private italiane. Le imprese cooperative sono risultate nel corso dell ultimo decennio particolarmente dinamiche. Oltre la metà è stata costituita tra il 1998 e il 2007, in controtendenza con la sostanziale stagnazione dell economia italiana. Solo nel 2008 ne sono nate oltre 5mila. Discorso a parte meritano invece le Bcc: più dell 83% ha una storia che risale a prima del Se con l Anno Internazionale delle Cooperative si vuole affermare l importanza che queste hanno avuto e hanno nello sviluppo della società, il mondo cooperativistico va oltre: punta ad affermarsi come modello contro la crisi. Ed è il direttore generale dell ILO (International Labour Organization), Juan Somavia, a ricordarlo: «Oggi nelle strade e nelle piazze di tutto il mondo le persone stanno reclamando il loro diritto ad avere dignità, giustizia sociale, possibilità di espressione e libertà, nonché una giusta opportunità di lavoro dignitoso: e le cooperative rappresentano un importante canale per collegare i valori di mercato con i valori umani». Il 2012 è quindi una grande occasione, ribadita anche dagli obiettivi posti dall ONU: far conoscere il ruolo delle cooperative; promuovere la formazione delle cooperative; incoraggiare i governi ad adottare politiche che favoriscano la crescita e la stabilità delle cooperative. Confcooperative Varese in continua crescita Cresce il movimento cooperativo a Varese. Anche in tempi difficili, sono i valori della mutualità, della territorialità e della solidarietà a prevalere, confermando il ruolo anticiclico che le cooperative stanno svolgendo. «Dal 2008 al 2011 le cooperative associate sono passate da 217 a 231 con un incremento del 6%. Ancora più saliente è il dato relativo all occupazione: nell arco temporale l aumento è stato del 20%, passando da a occupati. In netta crescita anche il numero dei soci, saliti a rispetto ai 22mila del 2008, generando nel complessivo un volume d affari di 11 milioni di euro». Questi i dati comunicati dal presidente di Confcooperative Varese, Claudio Marelli, nell ambito dell assemblea provinciale dell associazione che si è svolta sabato 28 gennaio al centro congressi Ville Ponti di Varese. Nell anno internazionale delle cooperative, come è stato definito il 2012 dall Onu, l assemblea di Confcooperative Varese ha assunto un ruolo importante per delineare la strada da seguire e guardare con maggiore fiducia al futuro. Le coop hanno un punto fermo da cui ripartire: LUCA BARNI ELETTO NEL CONSIGLIO DIRETTIVO Sei anni di attività; sei anni di crescita. È stata promossa a pieni voti la presidenza di Claudio Marelli alla guida di Confcooperative Varese. Il presidente uscente, subentrato nel 2005 a Luigi Gironimi, è stato riconfermato come numero uno dell associazione varesina. Con lui, a far parte del consiglio direttivo è stato chiamato anche un uomo Bcc: il direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Luca Barni. Il giusto riconoscimento a quanto svolto dalla Bcc per il movimento cooperativo: dall accordo tra la nostra banca e Confcooperative Varese era nato nel dicembre del 2010 Mutuo Cooperazione ; uno strumento finanziario mirato sulle esigenze delle cooperative e teso a rendere più facile il credito a fronte di un rafforzamento del patrimonio societario della cooperativa. Al termine dell assemblea, il consiglio direttivo di Confcooperative Varese è composto anche da Giancarlo Monti, Alberto Brusa Pasquè, Luigi Consegni, Teodoro Frontini, Ambrogio Luigi Gironimi, Cesare Montalbetti, Giancarlo Di Ronco, Letizia Avvisati, Giuseppe Filoni, Quintino Magarò, Matteo Dolci, Giovanni Pigni, Francesco Luoni, Aldo Montalbetti, Rita Nichele, Domenico Pietrantonio, Barbara Trebbi, Paolo Cova, Luisa Savogin. Presidente del collegio dei revisori è Massimo Galli; componenti effettivi sono Francesco Tomba e Giuseppe Marrone; i supplenti sono Sergio Pizzi e Riccardo Macchi. «Uno dei nostri capisaldi è la vicinanza al territorio», ha ricordato il presidente Marelli. E, facendo sinergia con il territorio, le cooperative hanno saputo affrontare la crisi. Il riferimento è andato espressamente all accordo siglato tra l associazione varesina e la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. In più, a conferma di una convinta sinergia, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate si è associata a Confcooperative Varese: «E questo è un fatto importante per il nostro movimento», ha ricordato Marelli. «Noi speriamo che il modello dell impresa cooperativa continui a crescere. La cooperativa è l unica forma di impresa nella quali i lavoratori, cioè i soci lavoratori, soni i padroni dell impresa per la quale lavorano, cioè eleggono presidente e consiglio di amministrazione, approvano il bilancio e quindi le scelte strategiche aziendali. Oltretutto questa forma di impresa, essendo incentrata sui lavoratori e non sul prodotto, non delocalizza e quindi è un patrimonio del Paese». Un aspetto nodale, come ha affermato il sindaco di Varese, Attilio Fontana, presente all assemblea provinciale insieme al presidente della Camera di Commercio di Varese Bruno Amoroso: «Nel mondo del lavoro, porre l accento sulla centralità dell uomo è un punto fondamentale. E il mondo cooperativo ha messaggi importanti da comunicare nel difficile mondo attuale». Sul palco anche l assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Cattaneo e il senatore Marco Follini. Alla politica Confcooperative si è rivolta chiedendo attenzione alle esigenze delle cooperative ed ai valori di cui esse sono portatrici. Ha concluso il direttore di Confcooperative Varese, Nicola Abalsamo:«Registriamo oggi il massimo numero di associate nel segno degli ideali che da decenni accompagnano il sistema cooperativo. Dalla nascita di Confcooperative Varese, nel 1945, abbiamo continuato l attività di rappresentanza, tutela e vigilanza sul movimento cooperativo varesino fondato sui valori cristiani». 8 9

6 FEDERCASSE FEDERCASSE Bcc a congresso per scrivere il futuro: «Tutto dipende dal nostro coraggio» La Federazione nazionale delle Bcc si è riunita a Roma dall 8 all 11 dicembre per inquadrare il sistema economico italiano e per affrontare il difficile momento storico con la forza, l impegno, ma soprattutto i capisaldi che hanno reso forte il sistema Bcc Un Futuro da scrivere in tempi di inquietudine e timore. Nel titolo del XIV Congresso Nazionale del Credito Cooperativo e nella prima frase della relazione del Presidente di Federcasse, Alessandro Azzi, c è una precisa assunzione di responsabilità da parte del sistema Bcc. «Il futuro non è ineluttabile -ha subito chiarito Azzi-. Non è già scritto. È da scrivere. Anche da come noi lo scriveremo dipende come sarà. Molto è nelle mani del Credito Cooperativo; dipende dal nostro coraggio di cambiare e di metterci in gioco». È andato subito al punto Azzi nell introdurre la tre giorni congressuale andata in scena alla nuova Fiera di Roma dall 8 all 11 dicembre; senza sconti ha dato radiografia dello status quo e agenda. Agenda a breve scadenza, perché la lezione ricavata dalla vicenda Italia è fin troppo chiara: «La cultura del rinvio dei problemi, del vediamo domani, del qualcun altro risolverà ha offerto un vantaggio di corto respiro -ha sottolineato Azzi-. Che diventa un danno, appena si guarda oltre l orizzonte del breve termine. La lezione che se ne ricava è che, prima o poi, chi non sceglie paga, in genere con gli interessi». Intervenire dunque, e farlo in prima persona, senza delegare, ma in uno spirito realmente cooperativo, ossia insieme. Ricetta che, alla luce di un contesto oggettivamente complesso, acquista ancora maggior senso. Cita un proverbio Azzi per rendere il concetto: «Se vuoi arrivare primo corri da solo, ma se vuoi arrivare lontano, cammina insieme». Che, tradotto, significa: la cooperazione nel breve termine può sembrare più lenta, faticosa e apparentemente inefficiente, ma nel lungo produce un dividendo ben maggiore e risultati più stabili. Una logica valida a livello europeo, italiano e di Credito cooperativo, che quindi mantiene la propria validità, ma che sempre parole del presidente «necessita di essere realmente e pienamente attuato, facendo robusta manutenzione di tutto ciò che non può andare avanti oggi, in una fase di mercato come l attuale, per inerzia o abitudine». Da dove comincia il futuro delle Bcc, ossia la programmazione dello sviluppo? Innanzitutto individuando i segmenti di mercato che mostrano margini di crescita significativi e dotandosi degli adeguati strumenti di supporto: quindi ridefinire l offerta di servizi e prodotti. Un obiettivo che non procede da sé, ma che cammina di pari passo con le persone che se ne occupano. Per questo il sistema delle Bcc deve sempre più investire in cultura, bancaria e cooperativa, in professionalità e competenze. Un progetto che dovrà interessare il rinnovamento della classe dirigente, in particolare per i ruoli di direzione generale; lo sviluppo professionale e organizzativo dei collaboratori, in particolare dei giovani (sono oltre 6mila gli assunti negli ultimi cinque anni); la formazione degli amministratori, perché acquistino e aggiornino gli elementi fondanti dell identità cooperativa e le migliori competenze finanziarie; lo sviluppo di relazioni più efficaci fra collegi sindacali e struttura interna finalizzate a un miglior equilibrio della conformità e dei controlli interni complessivi. E Azzi, nel delineare il dover essere delle Bcc, non ha dimenticato i Soci, che devono maturare «il pieno convincimento di essere proprietari e parte fondamentale della cooperativa di credito, lavorando più intensamente, da protagonisti, con essa e rendendosi disponibili anche a svolgere un ruolo più attivo in banca». E poi ci sono sempre i principi da calare nel momento difficile, la «valorizzazione dell identità e della rete come fattore di mercato», strategia, questa, ancora da realizzare appieno. Il primo obiettivo, in tal senso, è l aumento del numero di Soci che non deve né può essere raggiunto soltanto con condizioni di vantaggio. A differenziare le Bcc è la possibilità per i 10 11

7 FEDERCASSE FEDERCASSE Al convegno tutti d accordo: «Bcc fondamentali» Tante le personalità intervenute al Congresso nazionale delle Bcc. Il presidente ABI Giuseppe Mussari ha parlato del sistema bancario nazionale «sistema sano, indispensabile al Paese» rivendicando con orgoglio le tante iniziative messe in atto dal sistema dallo scoppio della crisi. Chiarendo compiti e ruoli, il sistema banche -ha detto Mussari- può offrire il proprio contributo al sistema Paese. Sul tema della tracciabilità e dell eccessiva quantità di contante in circolazione, che facilita l evasione fiscale, le banche danno la loro piena disponibilità a ragionare sui servizi da erogare a supporto della moneta elettronica. Il presidente di Confcooperative Luigi Marino si è concentrato sulla riscoperta dei valori della cooperazione. Un sistema, quello delle cooperative, lodato a parole, ma penalizzato nei fatti, come è successo con le due manovre dell agosto E questo mentre, proprio grazie alle cooperative, interi settori economici -pensiamo solo al welfare- hanno consentito al Paese di tenere in vita settori essenziali. Lo stesso si può dire per le BCC, che hanno davvero continuato a sostenere l economia reale. Le cooperative, anche in una situazione obiettivamente critica, continueranno a fare, nonostante tutto, con coscienza e coerentemente con la propria missione, il loro dovere. Sul palco è salito anche Giuliano Amato, come presidente del Comitato per le celebrazioni dei 150 anni dell Unità d Italia. Amato, nel mondo a competizione sempre più spinta del futuro, vede un vantaggio per l Italia, la capacità di creare invenzioni, stili, disegni, attingendo da esperienze diverse. In questo, ha concluso Amato, «il mondo cooperativo ha un ruolo fondamentale; quello del saper diffondere e promuovere la qualità italiana, di cui è piena la nostra economia molecolare». Fra le altri interventi che hanno onorato il Congresso, quello del cardinal Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura (nella foto); Lorenzo Ornaghi, ministro dei Beni culturali; Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea e Pierferdinando Casini. nasce il fondo di garanzia, prima rete italiana di aziende bancarie cooperative annuncio al Congresso lo ha dato il vice direttore L generale di Bankitalia Anna Maria Tarantola (nella foto): il governatore Ignazio Visco ha approvato lo Statuto del nuovo Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito Cooperativo. Il Fondo è un sistema di garanzie incrociate tra Banche di Credito Cooperativo/Casse Rurali che consentirà di creare la prima vera rete italiana di aziende bancarie cooperative. Con il FGI le Banche aderenti si sottopongono a un maggior controllo del loro operato, sia in termini di dati finanziari sia di presidio della liquidità, e, in anticipo sulle direttive europee, a un controllo sperimentale della corporate governance. «Le regole di organizzazione e di funzionamento definite dallo Statuto delineano un sistema volto a controllare in modo puntuale ed esteso la rischiosità delle BCC aderenti, la vulnerabilità potenziali, la sostenibilità delle strategia di sviluppo» ha detto Tarantola. Grande soddisfazione ha espresso Azzi, che ha salutato l approvazione dello statuto come «un risultato importante per il Credito Cooperativo, oggi sempre più sistema a rete». Il presidente di Federcasse ha ricordato come il nuovo Fondo consentirà ancora di più e meglio alle BCC di essere banche locali capaci di sostenere l economia reale nel rispetto dei principi della solidarietà economica, fattore di cui il Paese ha più che mai bisogno. Il rischio -ha ammonito Azzi- è che si dilatino i tempi per concludere il processo, quindi che le intuizioni siano superate dai fatti attenuando la loro portata. «Attendiamo che il Fondo possa diventare concretamente ciò che vuole essere: uno strumento per innalzare la protezione offerta dalle Bcc a soci e clienti adempiendo ancor più efficacemente e in modo innovativo a uno dei principi chiave dello statuto, la promozione del miglioramento economico e sociale dei territori serviti». soci di avere canali diretti e personalizzati di comunicazione e relazione con la banca, ma anche l offerta di iniziative extra-bancarie per salute, previdenza, sicurezza e protezione dagli imprevisti, il che apre evidenti spazi alla proattività. Il quid valoriale che rende uniche le Bcc non sono soltanto di nobili principi; questi, infatti, si concretizzano nella partecipazione a un progetto di democrazia economica, con la redditività come obiettivo strumentale e non il profitto come fine ultimo. Vantaggi, questi, spesso di lungo termine e a volte lontani dalla logica dominante e condizionata dai mercati finanziari. Una Bcc coerente e, al tempo stesso, competitiva quella prefigurata da Azzi, «capace di connotare mutualisticamente tutto il proprio catalogo di offerta». Ha tenuto a ribadire il presidente di Federcasse che una Bcc non può «reggersi esclusivamente sulla gamba dell intermediazione tradizionale, che assorbe capitale e genera margini sempre più compressi. Ergo la Bcc del futuro dovrà essere molte cose insieme: banca di sviluppo locale; per la gestione del risparmio; per il presidio del ciclo di vita finanziario del socio; di assicurazione, per il presidio dei rischi della vita; di copertura dei rischi finanziari dell impresa; per la previdenza in un sistema misto pubblicoprivato. Ed ecco l importanza della proattività commerciale che le Bcc sono chiamate a scoprire e interpretare per sottrarsi alla dipendenza esclusiva dei margini (in contrazione) e affermarsi nell innovazione e nella trasformazione dell offerta bancaria dai prodotti standardizzati e a basso valore aggiunto ai servizi personalizzati e ad alto valore aggiunto. «Se vogliamo continuare a essere la banca delle famiglie, delle piccole imprese, delle reti di impresa, delle cooperative, del terzo settore ha affermato Azzi non possiamo rivolgerci a questi mercati con un offerta indifferenziata». Bisogna dunque disporre di soluzioni ad hoc, ma anche di doti commerciali perché «spesso quello che difetta -aggiunge Azzi- non è la gamma di offerta, ma la capacità, o la convinzione nel proporla. È questione di cultura e competenza». Si gioca qui la capacità delle Bcc di stare sul mercato, ossia di fare reddito: estendere l area dei ricavi, contenere i costi e controllare i rischi. Un elemento, questo, con ampi margini di miglioramento, ma insufficiente di per sé e da legare a un altro fattore chiave del mondo cooperativo, la natura locale. Occorre cioè definire, nel mercato di riferimento, quale sia la dimensione ottimale della Bcc. Per il presidente la Bcc «non deve essere troppo piccola da non consentire il presidio efficiente del proprio mercato, né troppo grande da far smarrire le caratteristiche distintive del modello Bcc, o da generare un rischio per tutto il sistema». Ma in agenda stanno anche i temi della liquidità (necessità di realizzare una banca on line del Credito Cooperativo), i costi (evitare le duplicazioni che si traducono in aumento degli oneri) e i rischi (analisi piani di espansione in orizzontale, azioni di sistema per il recupero dei crediti inesigibili, miglioramento assetti di governo e sistemi di controllo). Sul tema crescita del Credito cooperativo è intervenuta, nel corso del congresso, anche il vice direttore generale della Banca d Italia. Anna Maria Tarantola ha individuato nello scoppio della crisi economica lo stop del trend di crescita delle Bcc in corso dal Incremento dei volumi, ampliamento dei margini reddituali e crescita del patrimonio hanno sostenuto la crescita, poi, già dal 2010, un quarto delle Bcc denunciavano una capacità inadeguata di generare utili, situazione peggiorata nel Da qui la necessità di «valutare attentamente la sostenibilità dei rapporti che le Bcc intrattengono con il territorio. I finanziamenti non possono costituire, come è successo in passato, i principali ammortizzatori di gravi situazioni di crisi nel tessuto produttivo delle economie locali». Ma il vice direttore di Bankitalia si è anche concentrato su una peculiarità del sistema cooperativo, l eterogeneità delle Bcc, non sempre e non completamente riconducibile al territorio, piuttosto da attribuire a scelte legate agli intermediari e riguardanti le 12 13

8 FEDERCASSE L ASSEMBLEA Assemblea 2012: record di Soci A pagina 11, gli interventi dell ex presidente del consiglio Giuliano Amato, dell onorevole Udc Pierferdinando Casini e la platea che ha assistito ai lavori che si sono svolti dall 8 all 11 dicembre a Roma. Nella pagina precedente, il presidente di Federcasse Alessandro Azzi durante il discorso di apertura dei lavori. Qui sopra a sinistra il presidente dell ABI (Associazione Banche Italiane) Giuseppe Mussari e il presidente di Confcooperative Luigi Marino. Molte le personalità politiche e del mondo dell economia che hanno partecipato ai lavori della Federazione delle Bcc; segno dell importanza del mondo cooperativo all interno del sistema bancario italiano. Tra gli altri ospiti anche Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea. scelte organizzative, la qualità dei processi gestionali e il governo societario. Situazioni di base, queste, che, combinate ai problemi posti dalla crisi, hanno concorso a operare una selezione fra Bcc in seria difficoltà e altre che hanno reagito con prontezza definendo linee di azione specifiche per processi gestionali, meccanismi organizzativi e criteri di gestione delle relazioni creditizie. Tarantola si è concentrata proprio sull equilibrio ottimale da raggiungere fra autonomia del singolo istituto e modello di rete del sistema: «Le federazioni locali hanno conseguito miglioramenti, ma continuano a presentare situazioni molto diverse intermini di organizzazione interna e professionalità». L utilizzo di sistemi informativi non omogenei da parte di Bcc nell ambito della stessa federazione, ad esempio, ha limitato la standardizzazione dei processi e l efficacia dei controlli. Da qui l esigenza di un organizzazione associativa che coniughi la democrazia cooperativa e l efficienza delle strutture di governo delle banche. Un passo in questo senso è stato fatto con l adozione del nuovo statuto, che, fra le altre cose, introduce criteri stringenti di selezione dei componenti gli organi aziendali. Anche il Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito, il cui Statuto è stato approvato da Banca d Italia a dicembre, va in questa direzione, promuovendo, attraverso l azione di analisi e controllo dei rischi, la diffusione delle best practises e l adozione di comportamenti virtuosi da parte delle Bcc. Sono tappe, queste, nel percorso di avvicinamento alla meta di una rete sistemica, in assenza -come ha fatto rilevare Tarantola- «di un centro di coordinamento dotato di adeguata capacità esecutive» e con la necessità -come ha sottolineato nelle conclusioni dei lavori Azzi- «di recuperare unità d intenti tra le diverse componenti della rete». Ma nelle conclusioni il presidente di Federcasse ha voluto dedicare un passo importante ai giovani. I giovani che in occasione del congresso hanno prodotto un manualetto per creare e far crescere gruppi di giovani soci nelle Bcc e chiesto di aggiungere un articolo alla Carta dei Valori; i seimila giovani collaboratori assunti in questi anni e investimento reale nel futuro; i giovani che potranno beneficiare del progetto Buona impresa! nello start up delle loro imprese. «Lavoriamo per i giovani e diamo loro spazio» -ha suggerito alla platea Azzi- : a chi, se non a loro, il Futuro da scrivere? è per domenica 29 aprile a Malpensa L appuntamento Fiere. L assemblea dei soci della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, quest anno, anticipa i tempi di un mese rispetto alla tradizionale ultima domenica di maggio e va a votare, oltre al bilancio, il Cda per il prossimo triennio. Una scadenza importante, quindi, che arriva in un momento delicatissimo per l economia locale e a pochi mesi di distanza dagli stati generali del mondo cooperativo, celebrati a inizio dicembre a Roma. Al voto, dunque, per chiudere con il documento contabile il 2011 e per scegliere gli amministratori della banca sino al L assemblea è sempre un ponte tra il passato, pur recentissimo, e il futuro. Lo è ancora di più quest anno con il rinnovo degli amministratori, quindi con una prospettiva triennale davanti a sé. Un assemblea che non è soltanto la relazione sui numeri dell esercizio appena chiuso, ma è anche la lettura della situazione economica che il territorio di competenza attraversa e che quei numeri nel bilancio contribuisce a comporre. Un discorso tanto più valido per una banca locale come la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che sul territorio è nata e cresciuta sino ad estendersi da Arluno ai confini con la Svizzera. Termometro della situazione e prospettive di uno dei territori più dinamici del Nord e che, a dispetto della crisi, mantiene la sua vitalità, come dimostrano le congiunturali della Camera di Commercio varesina e di Confindustria Altomilanese riferite all ultimo trimestre Cautela e attesa in ambito locale come su scale territoriali più vaste; questo il mood in cui si terrà l assemblea I VOTANTI IN 10 ANNI PER IL RINNOVO DEL CDA

9 L ASSEMBLEA L ASSEMBLEA dei soci Andando per ordine, l assise si aprirà con la determinazione del numero dei componenti il Consiglio d Amministrazione, quindi saranno messe al voto le politiche di remunerazione dei consiglieri. Cominceranno a questo punto le operazioni di voto elettronico per l elezione dei componenti il CdA (per cui rimandiamo alla guida al voto pubblicata a pag. 17). A seguire l illustrazione del bilancio e la sua discussione. Chiuderanno l assemblea la proclamazione degli eletti e la consegna delle benemerenze ai soci che hanno raggiunto i 25 e i 50 anni di anzianità. Ma la di là delle pur importantissime scadenze, l assemblea è sempre e comunque il momento per eccellenza dei soci; il momento in cui la loro voce diventa scelta nel pronunciamento rispetto al lavoro svolto dalla banca e nell indicazione ASSEMBLEA ANNUALE 29 APRILE 2012 Malpensa Fiere - Busto Arsizio ACCESSO ALL ASSEMBLEA Come ormai usuale, l accesso all Assemblea avverrà esclusivamente attraverso il riconoscimento ottico del codice di ogni Socio. È quindi indispensabile presentarsi all Assemblea con la tessera verde del Progetto Soci, oltre ad un documento di identità. La nostra struttura è a disposizione per rilasciare eventuali duplicati della tessera del Progetto Soci ai Soci che l avessero smarrita e al banco accoglienza dell Assemblea sarà organizzato un apposito servizio. DELEGHE I Soci che si trovassero nell impossibilità di partecipare all Assemblea, potranno farsi delegare da un Socio che non sia amministratore o dipendente della società. Ogni socio non potrà ricevere più di una delega. A norma di statuto, la delega dovrà essere scritta e la firma del Socio delegante autenticata dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o dalle persone a ciò autorizzate dallo stesso Consiglio di Amministrazione. dei propri rappresentanti in seno al CdA. Non sarà superfluo ricordare la consistenza della compagine sociale dall ultima assemblea. Numeri alla mano: erano i soci aventi diritto al voto nell ultima assemblea di rinnovo del Consiglio di Amministrazione, quella che si è tenuta l ultima domenica di maggio del 2009; sono alla fine di gennaio 2012 i soci che, domenica 29 aprile, potranno esprimersi sul bilancio della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e votare i componenti del Cda per il prossimo triennio. Un incremento di oltre 800 unità in tre anni (+ 29%) che la dice lunga sugli sforzi profusi e i risultati ottenuti dalla banca, filiale per filiale, nella campagna per irrobustire la compagine sociale. Un incremento che nell ultimo periodo è stato ritmato dagli incontri periodici che la Bcc ha istituito dall anno scorso per accogliere i nuovi sono stati tre nel 2011, a marzo, giugno e novembre e che danno la misura della crescita, grosso modo, ogni quadrimestre. Ma è un numero che può e deve trasformarsi da dato contabile in partecipazione reale alla vita della Bcc, come da indicazioni espresse nel corso del Congresso nazionale di Federcasse (vedi servizio) e più volte ribadito dal presidente Roberto Scazzosi. Del resto è la particolarità delle banche che aderiscono al sistema del Credito Cooperativo: i soci sono i padroni, quindi all attività quotidiana della Bcc e al suo momento culminante, l assemblea, non possono mancare. Positivo che all appuntamento clou, quest anno, possano fare il loro esordio molti soci nuovi: sarà il modo migliore, oltre che per esercitare un loro diritto-dovere, di conoscere ancora meglio la realtà in cui sono entrati a far parte. OSPITALITÀ E REGALO ASSEMBLEARE Verrà predisposto un servizio di accoglienza al bar che sarà allestito a Malpensa Fiere: all ingresso verrà perciò consegnato ai Soci un buono consumazione gratuito (caffè + brioche). Il consueto regalo assembleare, verrà consegnato solo ai Soci presenti all uscita dell assemblea. SERVIZIO TRASPORTI Al fine di facilitare la partecipazione all Assemblea di tutti i Soci, saranno disponibili dei pullman navetta da e per le sedi di Busto Garolfo e Buguggiate: gli orari saranno comunicati con la convocazione ufficiale. Guida al voto elettronico All ingresso in cabina di voto, il Socio trova sullo schermo la prima scheda di voto: quella per l elezione dei componenti del Consiglio di Amministrazione per l area di Busto Garolfo. Partendo dall alto, nella parte bianca è riportato il nome del socio che sta votando. Subito sotto, nella parte colorata, il numero della scheda (in questo caso la 1) e il numero massimo di preferenze che si possono esprimere (in questo caso 8). Subito sotto c è l elenco dei candidati e, più sotto ancora, la casella per inviare il voto. Votazione Due le possibilità: 1- Si sceglie chi votare toccando col dito il nome o la casella corrispondente al candidato prescelto, così che accanto al nome del candidato appare una flag (se la scelta del candidato è sbagliata, è sufficiente toccare di nuovo il nome o la casella corrispondente al candidato selezionato, e la flag sparirà). Se il nome è quello giusto, basta toccare l area dello schermo corrispondente alla casella invia voto. 2- Si decide di votare scheda bianca. In questo caso si tocca solo l area dello schermo corrispondente alla casella invia voto. Errore Se vengono selezionati più candidati rispetto a quelli che si possono scegliere (ad esempio 9 o più, perché in questa votazione si possono esprimere solo 8 preferenze) e si tocca l area invio voto, in alto appare un messaggio d errore in rosso e la scheda viene automaticamente ripulita per permettere al Socio di votare nella maniera corretta. Quando il socio ha votato in maniera corretta, sullo schermo appare la seconda scheda di voto: quella per l elezione del membro dell area della provincia di Milano. La composizione della scheda e la procedura di voto sono identiche alla precedente, cambia solo il numero dei candidati e il numero massimo di preferenze esprimibili (1). Quando il socio ha votato in maniera corretta, sullo schermo appare la terza scheda di voto: quella per l elezione dei membri dell area di Buguggiate e Varese. La composizione della scheda e la procedura di voto sono identiche, cambia solo il numero dei candidati e il numero massimo di preferenze esprimibili (3). Quando il socio ha votato in maniera corretta, sullo schermo appare la quarta scheda di voto: quella per l elezione del componente della provincia di Varese. La composizione della scheda e la procedura di voto sono identiche alla precedente, cambia solo il numero dei candidati e il numero massimo di preferenze esprimibili (1). Se il Socio non ha deleghe, inviando il voto della quarta scheda apparirà un messaggio che invita il Socio a lasciare la cabina di voto. Soci con delega Se invece il Socio ha una delega, sullo schermo riapparirà la prima scheda di voto, con un messaggio in rosso indicante il nome del Socio per il quale si sta votando. A questo punto si deve ripetere la procedura per votare le quattro schede. Alla fine delle operazioni apparirà un messaggio che invita il Socio a lasciare la cabina di voto

10 PRIMO PIANO PRIMO PIANO Crm: i magnifici sette dipendenti capaci di sfruttare le opportunità Il sigillo al 2011 della Bcc lo hanno messo in sette, i campioni del Crm. Nella convention dei dipendenti del 22 dicembre nell auditorium Don Besana, per la prima volta, hanno fatto la loro irruzione le premiazioni; un ponte con la festa di dodici mesi prima, quando il direttore generale Luca Barni aveva parlato del Crm (Customer Relationship Management) come di «grande opportunità per coloro che vogliono mettersi in gioco». Detto, fatto: a conclusione del 2011 la Bcc ha voluto manifestare concretamente l apprezzamento ai dipendenti che del Crm hanno meglio colto spirito e potenzialità. Sergio Raimondi, Marco Follini, Roberta Salzano, Federica Binati, Maria Vittoria Binaghi, Valentina Lolli, Massimo Tufano sono i sette che, in un mix di risultati nella vendita e di impegno profuso, si sono distinti nell uso di quel software che può permettere il salto di qualità nella gestione dei rapporti con la clientela e valorizzare al meglio la cosiddetta relationship banking. Campioni di relazioni, dunque e innanzitutto, perché in un periodo buio per prospettive il fattore relazionale assume grande importanza e il cliente dalla banca si aspetta sempre una consulenza, ossia la capacità di comprendere le sue reali necessità associata a quella di una spiegazione chiara dei contenuti dei prodotti. «Per noi Crm significa Change Routine Mentality ha precisato Barni ; più che un software, un approccio nuovo per lavorare e per lavorare con risultati migliori, in linea con le strategie aziendali». Del Crm si è detto che è strumento per stimolare la proattività, ossia una forma mentis nel dipendente, in questo caso della banca, che ne fa un vero consulente, in grado di consigliare il cliente su prodotti e servizi, dopo averne analizzato il caso specifico e alla luce della situazione del mercato. Al di là del premio scelto, due modelli di ultima generazione di smart phone, il progetto sul Crm ha sottolineato Barni «ha permesso e permetterà di applicare il principio della meritocrazia, per il semplice motivo che è uno strumento che dà forza a chi lo usa, non certo a chi lo subisce o lo snobba. Mi fa piacere osservare, e sono certo non sia un caso, che i migliori risultati li abbiano fatti i giovani». Crm come acronimo di una filosofia, dunque, più che di un software, ma interpretabile altrimenti, come ha fatto don Ambrogio Colombo, parroco di Busto Garolfo intervenuto all incontro, come tradizione, per impartire la benedizione natalizia. La sua lettura di Crm è stata Comunità Responsabile Massimo, a richiamare il senso dei valori di cooperazione e mutualismo sui quali si regge la Bcc, ossia il senso di responsabilità che spinge a fare il massimo per gli altri. Ma Crm anche come risposta a uno stato di fatto che marca la differenza rispetto al passato e la necessità di adottare contromosse. È stato il presidente di Federcasse Alessandro Azzi a ricordare dal palco del congresso nazionale di Roma che una Bcc non può più reggersi esclusivamente sulla gamba dell intermediazione tradizionale, perché questo significa assorbire capitali e generare margini sempre più compressi. È stato il direttore Barni a sottolineare che, nella cornice che permane comunque critica, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate può vantare due plus importanti sugli altri operatori del settore bancario. Il primo è storico, la solidità patrimoniale, il secondo, che differenzia la nostra Bcc rispetto alla sorelle lombarde, è la composizione attuale delle redditività, frutto quindi della svolta di mentalità commerciale, orientata adesso alla vendita dei servizi e facilitata, appunto, dall avvento del Crm. «È un risultato che ci pone ai vertici in Lombardia con riferimento ai ratios sulla redditività aziendale», ha sottolineato Barni. Non sono state evidentemente vane le parole spese dal direttore stesso e dal presidente Scazzosi a maggio alla convention dei dipendenti tenutasi a Somma Lombardo. Allora l input era stato chiaro: quando ci si rapporta all interno, con altri uffici, o in qualunque azione di lavoro, lo si deve fare come se si avesse davanti il cliente. Al cliente tutta l azienda deve essere orientata, quindi, e, alla luce dei risultati, si sta orientando davvero; segno che la condivisione della strategia ha fatto breccia. Segno che è passato anche il concetto In apertura i dipendenti della nostra Bcc che nel 2011 si sono distinti nell utilizzo del software Crm (Customer Relationship Management). In questa pagina, dall alto gli interventi del presidente Roberto Scazzosi, del direttore generale Luca Barni, il pubblico presente nel salone don Besana e le immagini proitettate durante la serata del 22 dicembre che riprendono la campagna pubblicitaria Aiutiamoci a crescere

11 PRIMO PIANO PRIMO PIANO di gruppo, definito nel congresso nazionale come capital connective o intelligenza collettiva, ossia un concorso di capacità e iniziative che fanno di ogni collaboratore non un mero esecutore di ordini ma un soggetto proattivo di una strategia condivisa. «Così, del resto, siamo percepiti all esterno nota Barni dato il nostro attivismo dimostrato con le associazioni di categoria e, tra l altro, senza mai perderci d animo. Il progetto Merito Casa, che costituisce un esempio calzante di proattività nei confronti dell associazione dei costruttori, ha visto delle difficoltà all inizio, data la novità dell impostazione e la necessità per i clienti di capire la logica che ci sta dietro, ma adesso ha cominciato a riscuotere risultati di tutto rispetto». Si cominciano a cogliere i frutti di quanto seminato, i frutti del cambiamento che era stato l architrave della convention della scorsa primavera; un cambiamento -aveva precisato il presidente Scazzosi- che non era fine a se stesso, ma «indispensabile alla politica aziendale, perché soltanto chi ha scelto il cambiamento ha avuto risultati ed è riuscito a stare sul mercato». Cambiare, perché tutto intorno è cambiato e cambierà ancora; e basti pensare a quello che è successo a tante Bcc, per le quali -ed è la prima volta da quando esistono- il bilancio si è colorato di rosso: nulla di preoccupante, ma è il segno della forza con cui la crisi ha colpito il sistema Italia e quelle banche che, più di altre, sono vicine all economia reale. Questo però cambia il 3 MODI DI DIRE CRM La definizione di CRM è Customer relationship management Il CRM è un software per la gestione delle relazioni con il cliente Per il direttore della nostra Bcc, Luca Barni, significa Change routine mentality Il Crm è un cambiamento radicale dell approccio lavorativo nella direzione della proattività Don Ambrogio Colombo la interpreta come Comunità responsabile massimo Il Crm richiama il senso di responsabilità verso la comunità del movimento cooperativo quadro del sistema, come ha riferito Scazzosi, che ai dipendenti ha fatto il punto in pochi minuti dell universo Federasse, per come emerso dal Congresso Nazionale di Roma. Dalla cornice della crisi globale alla ribadita validità del modello cooperativo, dalla necessità di portare avanti e a compimento il processo di cambiamento cominciato dal mondo delle Bcc all esame dei punti di debolezza e di forza del modello cooperativo, Scazzosi è arrivato al da farsi; al futuro che devono scrivere i protagonisti del cambiamento, ossia le persone, forti di un adeguata cultura gestionale e professionale a tutti i livelli e impegnati a favorire la partecipazione dei soci. Ecco la parola chiave su cui il presidente si è soffermato e per la quale ha fatto le sue congratulazioni ai dipendenti: «Avete conseguito l obiettivo tanto voluto di incrementare la base sociale. Il vostro lavoro quotidiano ha sicuramente dato ragioni agli obiettivi che ci siamo ripromessi». Per le ultime riflessioni il presidente prova a guardare al 2012 e oltre: «la capacità di una Bcc di stare sul mercato dipende in prima battuta dalla capacità di creare reddito, estendere l area dei ricavi, contenere i costi e controllare i rischi. Per questo è importante definire una dimensione efficiente e coerente in rapporto al mercato. Credo che la nostra dimensione sia da considerarsi media, quindi con il giusto equilibrio tra costi ed estensione territoriale. L appello che faccio a tutti è quello di lavorare con il massimo impegno e la massima serietà, proprio per consentirci di mantenere la nostra dimensione». Un invito che Scazzosi rivolge a tutti, nessuno escluso; un serrare i ranghi, anche perché se è vero che il clima della convention era di festa per la prossimità del Natale, l incontro non ha voluto nascondere lo stato dell arte. Anzi lo ha mostrato in una sequenza di immagini proiettate sullo schermo dell auditorium: foto a tinte fosche di ambienti naturali chiuse dallo scatto di un faro che resta acceso, in aiuto ai naviganti in mare. Il link con i marosi economici dei nostri giorni e il ruolo giocato da banche come la Bcc è immediato: c è chi, nonostante tutto, non ha rinunciato a svolgere il proprio compito. Il secondo video proiettato è invece cosa già vista, esattamente nell incontro con i dipendenti di due anni prima, 2009, e si conclude con un titolo del settimanale Espresso che recitava A qualcuno piace piccola. Una piccola profezia -verrebbe da dire oggi- alla luce di quello che nei due anni a seguire si è verificato: perché le piccole Bcc si sono dimostrate solidali e maggiormente disponibili verso le micro, le piccole e le medie imprese. Una predisposizione valoriale che ha portato a tenere aperto il rubinetto del credito quando altre banche hanno chiuso o razionato i finanziamenti. Quello che nessuno poteva pronosticare è la durata della crisi e l acutizzarsi di un malcostume, quello dei furbetti del credito. A parlare qui è stato il video del servizio trasmesso dal Tg3 Lombardia in cui il presidente Scazzosi denunciava l aumento dei casi di concordati preventivi imprevisti e di ricorso abusivo al credito. Due anni da allora, in cui alla crisi vera, quella sofferta da aziende messe alle strette da un mercato in recessione, la Bcc ha risposto reagendo, mettendo in campo quelle iniziative di chi non ci sta a subire l impoverimento di un territorio da sempre ricco di risorse, idee e capacità. Ed ecco susseguirsi la Cigs a costo zero per chi ha perso il posto di lavoro, gli Univa bond, il mutuo per le cooperative, Merito casa, per smuovere un mercato immobiliare stagnante; iniziative tutte all insegna del claim Aiutiamoci a crescere. Un invito agli altri attori del territorio, ma anche un monito che guarda in casa propria e che sarebbe diventato il titolo della già citata convention di Somma: Cambiamo, nasce l azienda Bcc. Ha concluso Scazzosi: «Per uscire dalla crisi che ci ha colpito occorre mettere in campo tutta la nostra vitalità. Siamo sempre stati presenti in oltre un secolo della storia d Italia, dai tempi dell usura a quelli della dittatura, dal boom agli anni della crisi: ci candiamo ad esserci anche domani». In alto il direttore generale della nostra Bcc Luca Barni durante il discorso di introduzione alla tradizionale serata di Natale dei dipendenti che si è svolta nel salone don Besana lo scorso 22 dicembre; Barni ha puntato i riflettori sulla crisi e il ruolo delle risorse umane per vincere un momento particolarmente difficile. Nelle altre immagini i dipendenti che hanno assistito alla serata

12 LA NOSTRA BANCA I nuovi Soci parlano giovane soci siete i primi testimonial sul territorio, oltre «Voi che il faro della nostra azione di banca» così il presidente della Bcc Roberto Scazzosi ha accolto i nuovi entrati nella compagine sociale nella serata del 29 novembre loro dedicata. Per la terza volta nel 2011 la Bcc ha dato il benvenuto ai nuovi: un momento che è già diventato una piccola istituzione nell agenda della banca e che punta ad avviare un rapporto più stretto con i suoi padroni, che a novembre sono diventati 3mila 541. Da agosto hanno infatti fatto il loro ingresso nella base della Bcc 224 soci: 54 aziende e 170 persone fisiche, di cui 115 uomini e 55 donne. Delle 54 imprese la stragrande maggioranza è rappresentata da srl, a dimostrazione del radicamento delle piccole imprese sul territorio e del forte rapporto che da sempre la banca intrattiene con loro. Oltre la metà delle persone fisiche ha meno di 50 anni, con una forte presenza di liberi professionisti, imprenditori e artigiani. «La crescita continua della base sociale assume un valore particolare alla luce della forte concorrenza fra banche sul territorio -sottolinea Scazzosi-. Ma c è un altro aspetto positivo, oltre al riscontro numerico: fascia d età, professione e natura, ossia persone fisiche o giuridiche, dei nuovi soci. Perché la nostra campagna, che sta impegnando tutti e 19 gli sportelli sul territorio, si è concentrata da un anno abbondante su un target rappresentato da giovani e imprese». Rodato il palinsesto dell incontro, che prevede la presentazione più completa della Bcc, dagli amministratori alla dirigenza, dai principi ispiratori ai vantaggi dell essere socio, ma, di volta in volta, si caratterizza per le puntate nell attualità della vita economica del territorio. A fine novembre è toccato all argomento che, qualche giorno prima, era stato oggetto di una conferenza stampa tenuta dal presidente Scazzosi e dal direttore generale Luca Barni, la crisi, quella di valori soprattutto, che ha ripercussioni sull economia del territorio, quella delle aziende che fanno un utilizzo improprio del concordato preventivo e ricorso abusivo al credito. Un richiamo forte alla responsabilità, quello che hanno voluto condividere con i nuovi soci il presidente e il direttore, perché la crisi esiste e procura danni di per sé, ma se ad aggravarla si aggiungono comportamenti anomali è doveroso parlarne. I vertici della Bcc hanno ritenuto importante farlo e tanto più davanti a chi, diventando socio, ha condiviso i valori contenuti nella Carta dei Valori del Credito Cooperativo distribuita a tutti i presenti. La Carta, come hanno ricordato il presidente e il suo vice Ignazio Parrinello, si apre con la centralità della persona, perché il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone. «Una Bcc, infatti ha rimarcato Scazzosi è un valore per la comunità che la ospita. E non solo perché persone, famiglie e imprese possono creare una relazione con una banca che sa davvero ascoltare i loro problemi e creare soluzioni su misura, ma perché la nostra Bcc opera fattivamente a favore del territorio per migliorarne le condizioni, destinando alle attività di solidarietà e beneficenza una parte del proprio utile aziendale». E a offrire la prova storica di que- sto impegno è stato l excursus del vice presidente Mauro Colombo, che in un intervento di pochi minuti ha sintetizzato i 114 anni di vita della banca nata nel 1897, sulla spinta dell enciclica Rerum Novarum, dalla sensibilità e dall intraprendenza del parroco di Busto Garolfo don Giovanni Besana e di altri tredici soci fondatori. Dai nomi che hanno fatto la storia a quelli che scrivono il presente della Bcc: ai soci sono stati presentati il consiglio di amministrazione, il collegio sindacale e lo staff dei dirigenti. Ma dire Bcc significa anche collocare la banca in un movimento di livello nazionale, quello del Credito Cooperativo, cui fanno capo 414 istituti per oltre 4mila sportelli, più di 2 milioni 300mila soci e quasi 18 milioni di clienti. A inquadrare la Bcc nel sistema del Credito Cooperativo è stato Ignazio Parrinello, presidente del Collegio sindacale di Iccrea Bancaimpresa, la banca corporate del Credito Cooperativo che fornisce consulenza, servizi e soluzioni finanziarie alle imprese. La carta d identità aziendale è stata invece presentata dal direttore generale Luca Barni, che ha snocciolato dati su filiali, dipendenti, dimensionamento territoriale, numeri del patrimonio e del bilancio, identikit della clientela e servizi offerti, quello di consulenza per gli investimenti in testa, perché il momento impone grande attenzione e una condotta prudente, che è fil rouge seguito dalla Bcc nella sua storia. Chiedere, per credere, a chi, allo scoppio della crisi, ha portato i soldi in Bcc. «Il territorio è importante. Lo è stato in passato per lo sviluppo di quell industria che ha lasciato il segno a Legnano e lo è oggi quale elemento fondamentale di relazione». Alberto Duvia (nella foto a sinistra) parte da quello che è stato il suo ruolo per quasi un quarto di secolo per spiegare la scelta di diventare socio della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Per quasi 25 anni, Duvia è stato il direttore generale dell Associazione Legnanese dell Industria, oggi Confindustria Alto Milanese, e ha visto come l imprenditore e il sistema imprenditoriale siano mutati. Non è venuto meno però il ruolo fondamentale della relazione con il territorio. «Nella storia industriale di Legnano e del Legnanese, il legame con il territorio è sempre stato essenziale. Anche quando sono venuti meno i grandi LA NOSTRA BANCA Alberto Duvia un illustre Socio nomi dell industria e gli imprenditori che facevano di tutto pur di non arrendersi alle difficoltà, il territorio ha svolto un ruolo fondamentale. E la nostra zona può essere definita ancora ricca». Una banca locale è vicina a tutto questo. «È una banca che svolge un ruolo insostituibile, sa interpretare le esigenze e prova a dare delle risposte non riducendo tutto a numeri, ma guardando in faccia alle aziende e alle persone». Una banca locale è anche quella che si muove con il concetto del «buon padre di famiglia». Continua Duvia: «Qualche anno fa ero rimasto colpito dal messaggio che la Bcc aveva lanciato: un messaggio di prudenza, di chi rinuncia a proporre investimenti ad alto tasso di rischio anche con la possibilità di perdere il cliente. Un messaggio forte»

13 L INTERVISTA L INTERVISTA Ternate, la costanza del lavoro la soluzione per battere la crisi Viaggio all interno della Emmetec Srl diretta da Davide Maraffino che da 36 anni opera nel settore automotive offrendo riparazioni di alta qualità: «Il nostro fiore all occhiello sono i banchi di prova, frutto di ricerche continue nel nostro centro studi» omnia vincit improbus»: il lavoro costante «Labor vince ogni cosa. C è questo motto sui biglietti da visita della Emmetec srl di Ternate, a testimoniare lo spirito con cui Davide Maraffino, il titolare, ha costruito una realtà che oggi è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. La Emmetec nasce oltre sessant anni fa come officina di riparazione di ammortizzatori. Da 36 anni, sotto la guida di Maraffino, Emmetec e la sua gemella Orpav srl forniscono al settore automotive tutto ciò che occorre per riparazioni di qualità: ricambi, utensili, attrezzature e banchi prova per test e collaudi. Sono richiesti dalle case automobilistiche più prestigiose, senza dimenticare il settore del motociclismo e quello delle ferrovie. «Il nostro fiore all occhiello sono proprio i banchi prova -spiega Maraffino-. Frutto delle ricerche del nostro centro studi, sono unici al mondo e fanno sì che esportiamo all estero non prodotti, ma tecnologia». Prodotti di punta della Emmetec e vero concentrato del sapere dell azienda, i banchi prova professionali permettono di controllare e testare ammortizzatori e idroguide prima e dopo le riparazioni. «Il modello Mangusta, in particolare, -spiega ancora Maraffino- Consente di aprire ogni tipo di ammortizzatore per ripararlo e recuperarlo, svolgendo il lavoro di 10 persone». Questo del ricambio è un concetto ha permesso a Emmetec di maturare sul mercato un notevole vantaggio competitivo: «Qualche anno fa -racconta Maraffino- abbiamo capito che la nostra clientela si stava orientando al risparmio e alla riduzione dell impatto ambientale. Serviva un sistema per ridare vita agli ammortizzatori consumati, e il banco Mangusta è nato per questo: apre, filetta, salda e pressurizza gli ammortizzatori, rimettendoli a nuovo con pezzi di qualità e recuperando gli oli che contengono». Il sistema è un unicum sul mercato e da 8 anni ormai è l orgoglio della Emmetec, insieme alla Precisa, che in 32 anni è diventata una presenza fissa in più di 600 officine sparse per il pianeta, e alla Vinci, progettata per il collaudo dei sistemi a idroguida. Si conferma così che, in un settore ad alto contenuto tecnologico come quello dell automotive, è cruciale il ruolo dei reparti di ricerca e sviluppo. Per questo Emmetec ha un centro studi di 2mila metri quadri (sugli 8mila complessivi dell azienda) diretto dall ingegner Bodo Krause, tecnico rubato cinque anni fa al centro ricerche Volkswagen-Audi. «Se si ferma la ricerca si ferma il futuro» dice convinto Maraffino. E di certo alla Emmetec si può avere un assaggio del futuro che verrà, perché a Ternate arrivano giovani da tutto il mondo per stage formativi fortemente voluti dalla direzione dell azienda: «Ora, per esempio, abbiamo qui con noi tecnici che vengono dal Messico, dalle Mauritius, dal Venezuela e dagli Stati Uniti -spiega Maraffino-: ce li mandano i nostri distributori perché imparino a usare i macchinari Emmetec e Orpav. Il nostro punto di forza è che esportiamo knowhow, facendo crescere all estero tanti laboratori che diventano per noi dei veri e propri partner, tante piccole Emmetec». Lavorare basandosi su una visione a lungo termine, del resto, è ciò che ha permesso a Maraffino di condurre serenamente la sua attività anche in tempi in cui le difficoltà economiche impensieriscono tante imprese del territorio. «La crisi per noi è legata alla situazione dei paesi in cui esportiamo, e ognuno ha problemi diversi -continua Maraffino-. Però siamo riusciti a chiudere il 2011 con +20% di fatturato per la Emmetec e +80% per la Orpav. Questo è il risultato di un lavoro iniziato tanti anni fa proprio con l obiettivo di essere presenti in tutto il mondo. Per i prossimi anni devo dire che sono ottimista, perché ci sono ancora tanti mercati dove possiamo espanderci». Al momento le due aziende sono presenti con distributori in 20 paesi. I clienti, fra diretti e indiretti, superano il migliaio. Niente male per una realtà in cui lavorano una trentina di dipendenti ed è a conduzione interamente familiare, con i figli di Davide Maraffino già pronti a prendersi le loro responsabilità: «Paolo, 24 anni, lavora nella produzione e Samuele, 26, segue i clienti italiani e andrà in trasferta per un anno a New York, per conoscere il mercato americano. Per mia figlia Carmen, 14 anni, è ancora presto per parlare di un futuro in azienda, anche se è già orientata a imparare le lingue». I giovani prenderanno in mano una realtà già affermata, ma Maraffino non manca mai di ricordare loro come Emmetec e Orpav siano state costruite con pazienza e, soprattutto, tanto lavoro: «Sono arrivato a Varese dall Irpinia quando avevo 16 anni e, mentre mi diplomavo perito meccanico, lavoravo in un officina alla Schiranna guidata da Costantino Nella pagina a fianco i banchi prova Vinci e la monoposto Minardi che fu di Alboreto. In alto il banco prova Mangusta per il recupero degli ammortizzatori e Davide Maraffino, titolare di Emmetec Srl. Puppin, il mio maestro, a cui sarò sempre riconoscente. All inizio avevo addirittura difficoltà con la lingua, ma ho studiato e faticato e all esame di maturità ho portato proprio italiano». Poi, l idea di fare l università o di andare negli Usa; ma quando il titolare dell officina si ammala, Maraffino decide di rimanere. Insieme a lui c è il figlio di Puppin, Tiziano, oggi capo tecnico della Emmetec. Nel giro di alcuni anni Maraffino rileva l azienda e la porta a diventare leader nel suo campo, «Con due aiuti fondamentali ricorda-. Il primo è quello di mia moglie, che ha lasciato il suo lavoro alla Poste a 6 mesi dalla pensione baby per dedicarsi con la famiglia a questa missione. Il secondo è quello del Credito Cooperativo, che ha sempre affiancato e sostenuto Emmetec nella sua crescita. Adesso vorrei trasmettere questi valori a chi lavora con me e a chi verrà dopo di me»

14 ECONOMIA ECONOMIA Merito Casa conquista costruttori e giovani Aumenta il numero di persone che sceglie di costruirsi un futuro con Merito Casa, il progetto della nostra Bcc che dà la possibilità, anche a chi non dispone di un capitale iniziale, di accedere a un mutuo per acquistare casa. Il progetto, messo a punto all inizio del 2011 e presentato in conferenza stampa l 8 marzo scorso insieme ad Ance Varese, ha avuto una partenza soft. Nella prima parte dell anno gli sforzi della Bcc sono stati tutti concentrati a reperire costruttori e immobiliaristi interessati ad aderire a Merito Casa. Con l estate sono arrivati i primi clienti interessati all operazione e poi, alla fine dell anno, c è stata l impennata: «Da dicembre -conferma Adalberto Tomasello, responsabile dell area Mercato della Bcc- abbiamo avuto un ottima risposta della clientela privata. In un mese e mezzo circa una decina di persone hanno chiesto alla Banca la pre-delibera per accedere al mutuo». Si può dire che ora Merito Casa abbia ingranato? «Sì, ma in realtà da parte della clientela privata la domanda c è sempre stata -spiega Tomasello-. Ci aspettavamo tempi meno lunghi nella fase di lancio del progetto, quella dedicata ai venditori di immobili, ma non hanno saputo recepire subito le opportunità che si sarebbero aperte, anche per loro, con Merito Casa. Quando poi si è arricchito il catalogo delle proposte immobiliari disponibili e l abbiamo pubblicato sul sito della Bcc, la risposta dei privati è arrivata senza farsi attendere. Un paio di operazioni si sono concluse proprio partendo da un contatto sul web». Sul sito si possono trovare infatti gli elenchi delle case proposte dalle imprese clienti Bcc e da quelle associate ad Ance Varese, in tutto 16 realtà che operano nel territorio dell Altomilanese e del Varesotto. Attualmente, i clienti Merito Casa possono scegliere fra una settantina di operazioni immobiliari, mentre il totale delle unità abitative disponibili si aggira attorno al centinaio. I comuni interessati dall operazione sono 24: Varese, Legnano, Busto Arsizio e poi via via i più piccoli, da Arconate a Sesto Calende. Molto varia la tipologia delle case: si va da monolocali di una trentina di metri quadri, fino a ville da 250 metri quadri, pensate per essere frazionate in più unità. Più frequenti sono comunque i bi/trilocali da metri quadri, e cioè le soluzioni più appetibili per il target d elezione di Merito Casa, che è composto da chi vuole concretizzare il sogno della prima casa e magari mettere le fondamenta di una futura famiglia. Vale la pena ricordare come funziona il progetto Merito Casa. È uno strumento unico, messo a punto dalla nostra Bcc, per eliminare la difficoltà iniziale, ma spesso insormontabile, che si trova sul percorso di chi vuole comprare casa, ovvero la richiesta di un capitale iniziale per accedere al mutuo fondiario. L idea del Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate è stata quella di trasformare l importo che si verserebbe come affitto della casa proprio nel tesoretto iniziale, pari a un acconto del 20% sull importo del mutuo. L offerta è completata da un pacchetto assicurativo che tutela sia il cliente che l impresa venditrice, rendendo paritario il rapporto fra i contraenti. Chi vuole accedere a Merito Casa deve quindi seguire quattro semplici step. Per prima cosa, deve scegliere la sua futura casa fra gli immobili presenti negli elenchi pubblicati sul sito bloccando così il prezzo concordato con l impresa. Il secondo passo è scegliere la dilazione più adatta, su un periodo che va da 24 a 48 mesi. Poi, si abita nella casa scelta per il periodo stabilito, versando una somma che man mano forma l acconto richiesto al rogito, con la sicurezza di essere coperti da assicurazione per il rischio di insolvenza in caso di perdita del posto di lavoro. Infine, dopo il periodo concordato, si accende un mutuo per la somma che serve a finire di pagare la casa e si diventa proprietari. Facciamo un esempio: se si desidera acquistare una casa del valore di euro, è necessario avere a disposizione un acconto di Bene, con Merito Casa si può abitare in quella casa per quattro anni, pagando, a titolo di affitto, 625 euro al mese. Alla fine del periodo di affitto, saranno stati versati proprio euro, che si trasformeranno nell acconto richiesto per attivare il mutuo fondiario. Rimarranno da pagare con questa formula euro. L esempio non è casuale, perché euro è, in media, il valore delle case scelte da coloro che finora hanno attivato Merito Casa. «Dai dati a nostra disposizione -precisa ancora Adalberto Tomasello- vediamo che la durata media della fase pre-contrattuale è di 36 mesi e che i 26 27

15 ECONOMIA EDICOLA mutui successivamente accesi hanno di solito durata trentennale». A rivolgersi alla Bcc sono, perlopiù, coppie con un età inferiore ai quarant anni; fra loro, molti non erano clienti del Credito Cooperativo. Si concretizza, quindi, per tante famiglie il sogno, fino a ieri impossibile, di avere una casa di proprietà. Eppure la casa dovrebbe essere un diritto per ogni famiglia pronta a impegnarsi a medio o lungo termine, e non trasformarsi un miraggio a causa della mancanza di un capitale iniziale. Merito Casa, il nome scelto per l operazione, la dice lunga sullo spirito con cui la Bcc, ormai un anno fa, si è lanciata in un progetto che, quando è nato, non aveva eguali. Del resto, ricorda il presidente della nostra Bcc Roberto Scazzosi, «L abitazione è un esigenza che abbiamo sempre sostenuto: Merito Casa non è un prodotto bancario nel senso più tradizionale del termine, quanto piuttosto un idea che è nata da un bisogno diffuso. Il bene casa è stato sempre centrale per la nostra Banca: in passato -e penso agli anni del boom economico- l allora Cassa Rurale concesse mutui con cui tante famiglie comprarono o si costruirono una casa; oggi, in una situazione radicalmente mutata e in presenza di difficoltà poste dalla crisi, abbiamo voluto ribadire la nostra volontà di rispondere a questa esigenza. Sono cambiati gli strumenti, ma lo spirito è rimasto il medesimo». E cercare gli strumenti migliori vuol dire innanzitutto interfacciarsi con chi opera nel settore, in questo caso i costruttori: per primi quelli legati ad Ance Varese, che hanno capito subito che Merito Casa si sarebbe trasformato in un opportunità importante anche per loro. Conferma il direttore generale della Bcc, Luca Barni: «Abbiamo lavorato al progetto com è nel nostro stile: il metodo che abbiamo seguito è quello sartoriale, dell abito confezionato su misura: quando dal basso ci arriva una richiesta, cerchiamo un partner per contribuire a esaudirla, ognuno svolgendo al meglio la propria funzione, noi come banca, Ance come associazione di categoria». Gli fa eco il direttore di Ance, Giampietro Ghiringhelli: «Questo prodotto è stato costruito a quattro mani -conclude il direttore di Ance, Gianpietro Ghiringhelli-: la Banca e l Associazione hanno messo a disposizione, fondendole, le proprie competenze e professionalità cercando di elaborare un prodotto assolutamente aperto, trasparente e garante di pari dignità tra Cliente e Imprese, minimizzando i rischi di entrambi». Per le imprese, aderire a Merito Casa significa soprattutto dare uno stimolo a un mercato che, in tempi di insabilità economica, tende a congelarsi anche per motivi psicologici, legati alla paura: «Confidiamo che questa iniziativa -aveva infatti dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione Sergio Bresciani, presidente di Ance- possa contribuire in modo significativo ad abbassare i timori della clientela che, preoccupata dalle incertezze economiche che mettono a rischio la stabilità dei posti di lavoro, non vuole avviare l acquisto della prima casa». Pian piano, come si è visto, lo spirito di Merito Casa è stato recepito, e anche anche altri costruttori si sono interessati al progetto. Il catalogo delle case disponibili si è arricchito, comprendendo anche diversi comuni dell Altomilanese, e a chi desidera diventare proprietario la Bcc ha potuto presentare un offerta di tutto rispetto, capillare sul territorio e variegata nella tipologia di abitazioni. E così, in pochi mesi e grazie a un idea basata più su dei valori che su dei calcoli di ritorno economico, già una decina di famiglie sono pronte a mettere radici nel nostro territorio. Impegnandosi un cammino impegnativo, come quello del mutuo, ma con la serenità di non essere lasciati soli in una delle decisioni più importanti della vita

16 LO SPORTELLO LO SPORTELLO A B C D Merito Casa Trasforma l affitto in acconto Come fare Scegli con un associato Ance o cliente Bcc la tua nuova casa; concordae bloccagià oggi il prezzo Vai in Bcc e accedi a MeritoCasa scegliendo la formula temporale Per 2 4 anni vivi già nella tua nuova casa pagando un anticipo al costruttore pari al valore dell affitto mensile Al termine del periodo che hai scelto diventi proprietario ESERCIZIO COMMERCIALE e PROTETTO INFORTUNI Assimoco (ASSIcurazioni MOvimento COoperativo) è il gruppo assicurativo del Movimento Cooperativo italiano. Una grande realtà costruita sulla capacità di lavorare insieme e sulla condivisione di valori fondamentali: la famiglia, la casa, il lavoro, il futuro. Le due proposte che presentiamo in questa pagina sono solamente alcune delle polizze assicurative che il gruppo mette a disposizione dei clienti e dei Soci delle Bcc italiane. Rivolgiti con fiducia alle filiali della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate per scoprire queste e tutte le altre soluzioni ideate da Assimoco per la vostra tranquillità. MeritoCasa è un progetto studiato e realizzato da Ance Varese e Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate per permettere anche a chi non ha un capitale iniziale di acquistare la prima casa L importo dell affitto si trasforma in un risparmio/investimento, che, in 2-4 anni, formerà l acconto del 20%, già pagato al costruttore, per accendere un mutuo fondiario Vantaggi Prezzo d acquisto dell immobile bloccato oggi, quando entri nella tua nuova casa Spese di affitto recuperate totalmente perché diventano acconto sul rogito Impegno di finanziamento perché con MeritoCasa si versa, a rate, il 20% del valore dell immobile Copertura assicurativa gratuita offerta dalla Bcc (rischio vita e perdita post di lavoro) per il primo periodo contrattuale ESERCIZIO COMMERCIALE La polizza multirischi per il settore commercio. Proteggi il tuo lavoro. PROTETTO INFORTUNI La polizza infortuni che ti tutela nel lavoro e nel tempo libero. SINGLE CONTO RELAX Per i giovani tra i 18 e i 30 anni TWICE Costo operazioni on line illimitate e gratuite Una carta a scelta tra Bancomat e Carta Prepagata Tasca: gratuita Internet banking con un dispositivo di sicurezza otp : gratuito Versamenti allo sportello gratuiti ti regala libertà di movimento Con il conto corrente on line fai tutto da te a 1 M al mese SINGLE & TWICE Per le famiglie con almeno un componente under 35 Prodotti abbinabili a prezzi agevolati: Una carta a scelta tra Bancomat, Carta Prepagata Tasca, Carta di Credito Bcc: 1 M al mese Internet banking con dispositivo di sicurezza otp : 1 M al mese Prodotti abbinabili a prezzi agevolati: Una carta a scelta tra Bancomat, Carta Prepagata Tasca, Carta di Credito Bcc: 1 M al mese Internet banking con 2 dispositivi di sicurezza otp : 1 M al mese Il conto corrente è fai da te scegli i servizi a 1 M al mese Altre operazioni allo sportello 1,80 e Invio estratto conto trimestrale Spese estratto conto gratuite Tasso creditore 0% Costo operazioni: 120 gratuite. Oltre: 1,20 e Tasso creditore: 0% Invio estratto conto: trimestrale Spese estratto conto: gratuite 30 31

17 TERRITORIO Busto Arsizio conquistata dal Jazz TERRITORIO Natale, oltre 45mila euro di benemerenze Natale a Busto e Buguggiate Natale in musica per Busto Garolfo e Buguggiate. Sabato 17 e domenica 18 dicembre, in occasione della consegna delle benemerenze e dello scambio degli auguri di Natale, si sono svolti due concerti che, come sempre, hanno fatto il tutto esaurito. Sabato 17, nell auditorium don Besana della nostra Bcc, il Corpo musicale Santa Cecilia, diretto dal maestro Fulvio Clementi, ha proposto brani della tradizione ebraica, composizioni di Dvorak e musiche da film seguendo il filo conduttore della musica popolare, ovvero della musica che ha segnato e contraddistinto un qualche modo la storia di un popolo. Il giorno successivo, nella palestra comunale di via 4 Novembre a Buguggiate, si è svolto il concerto di Natale del corpo musicale Giuseppe Verdi di Capolago, storica formazione che opera nel Varesotto da ben 86 anni. «Sono appuntamenti ai quali siamo particolarmente legati per il carico di significati che portano con sé e per il valore che assumono, soprattutto nel periodo natalizio», ha ricordato il presidente della nostra banca Roberto Scazzosi. Grande successo per il tradizionale concerto di Natale a Busto Arsizio. Oltre mille persone hanno affollato la basilica di San Giovanni; altre centinaia si sono assiepate tra il santuario di Santa Maria e la chiesta di San Michele, dove erano stati predisposti dei maxischermi, per assistere alla strepitosa esibizione di Dee Dee Bridgewater che si è svolta lunedì 19 dicembre. Un appuntamento tradizionale organizzato dall amministrazione comunale, con il sostegno -quale unico partnerdella nostra Bcc, che ha rispettato le attese riscuotendo un enorme successo. «Un ringraziamento particolare va allo sponsor di questa importante iniziativa: la Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate», ha detto l assessore alla Cultura di Busto Arsizio, Mario Crespi, introducendo il concerto in San Giovanni. «Di questi tempi percorrere la strada della collaborazione economica è un segnale positivo e di coraggio». Anche il sindaco di Busto Arsizio, Gigi Farioli, ha ringraziato la nostra banca per il prezioso supporto chiudendo la serata e augurando a tutti i presenti un «buon Natale». La scelta della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate di confermare il supporto al concerto di Natale di Busto Arsizio è una dimostrazione concreta di «come il Credito Cooperativo è vicino al territorio», ha ricordato il presidente della nostra Bcc, Roberto Scazzosi, intervenuto al concerto con i consiglieri di amministrazione Cecilia Cardani, Vittorio Pinciroli, Francesco Gatti e il presidente del collegio sindacale Gian Franco Sommaruga. Il concerto di quest anno ha avuto una protagonista d eccezione: Dee Dee Bridgewater è, infatti, una delle più importanti voci jazz del panorama internazionale. Vincitrice di tre Grammy Awards nel corso della sua lunga carriera, ha presentato il proprio personale tributo a Billie Holiday, partendo così da quella che è stata anche una delle prime esperienze professionali della stessa Dee Dee con il musical Lady Day. La cantante di Memphis era accompagnata da musicisti di assoluto livello come Edsel Gomez (pianoforte), Kenneth Davis (contrabbasso), Craig Handy (sassofoni) e Kenny Phelps (batteria). Oltre 45mila euro di benemerenze. A tanto ammonta il contributo che la nostra Bcc ha devoluto alle realtà associative locali che operano con impegno e devozione in favore del territorio. E in momenti difficili come quello attuale, «la vicinanza della Bcc alle realtà locali è una vera e propria boccata d ossigeno», come ha detto il parroco di Busto Garolfo, don Ambrogio Colombo. Sabato 17 e domenica 18 dicembre, in concomitanza con i concerti di Natale a Busto Garolfo e Buguggiate, il nostro presidente Roberto Scazzosi ha consegnato anche le tradizionali benemerenze alle realtà sociali del territorio che, più di altre, si adoperano per il bene delle comunità. A Busto Garolfo le beneficenze sono state consegnate a: Filippo Li Sacchi per il gruppo volontario di Protezione Civile; Carmen Zocche per l associazione Akuna Matata; Sergio Bottini per l associazione Genitori per la Promozione Umana, gruppo che opera al fianco dei ragazzi con disabilità; Celeste Gadda per la corale parrocchiale Santa Cecilia; Maurizio Crespi per il Centro Sportivo Giovanile; Fabrizio Ceriotti per la scuola materna Figini Najmiller; Antonio Paganini per il corpo musicale Santa Cecilia protagonista anche del concerto di Natale e di un progetto legato ai più giovani, e il parroco don Ambrogio Colombo per l oratorio Sacro Cuore e la parrocchia Santi Salvatore e Margherita. A Buguggiate è stato consegnato un assegno per le attività della parrocchia al parroco don Giovanni Giovannoni. «Si tratta di segnali di una vicinanza che da 114 anni lega la Bcc alla comunità di Busto Garolfo e Buguggiate e ai territori circostanti -ha detto il nostro presidente Roberto Scazzosi-. Segnali che arrivano in un momento particolare dove la pressione della crisi e l incertezza del futuro rischiano di mettere in un angolo tutte quelle realtà che operano per il territorio e danno un valore aggiunto alla comunità». Da tutti è arrivato il sentito ringraziamento nei confronti della Bcc: «Un segnale di vero attaccamento, gesti di grande amore per il territorio». In alto il concreto del corpo musicale Santa Cecilia di Busto Garolfo. Sotto, il presidente Scazzosi consegna le benemerenze a Carmen Zocche (Akuna Matata), don Giovanni Giovannoni (parroco di Buguggiate) e Sergio Bottini (Genitori promozione umana)

18 TERRITORIO ASSOCIAZIONE CCR Un libro per ottant anni di istruzione Ottant anni di scuola a Busto Garolfo. Dicembre è stato un mese importante per a cultura locale. Il Gruppo di Ricerca Storica, sempre molto attivo nella divulgazione delle tradizioni e della storia di Busto Garolfo, ha realizzato un libro e una mostra dal titolo Sui banchi di scuola, entrambi presentati sabato 19 novembre alla Scuola Tarra di via XXV Aprile. Per l occasione, il Gruppo di Ricerca Storica ha raccolto un gran numero di testimonianze sulla vita di studenti, docenti e personale scolastico e ha realizzato sia una mostra sia un libro che, per molti cittadini di Busto Garolfo, si sono trasformati in un vero e autentico amarcord. Fotografie, documenti, registri, sussidi didattici e tanto altro materiale d epoca raccontano quasi un secolo di storia dell istruzione e dell educazione a Busto Garolfo, concentrandosi sul periodo che va dai primi del Novecento agli anni Settanta. Sergio Olmo, presidente del Gruppo di Ricerca Storica di Busto Garolfo, ha così commentato l iniziativa: «La mostra e il libro sono frutto del lavoro di oltre un anno, realizzato con la consulenza dello storico e collezionista Dario Rondanini. Siamo partiti dai registri scolastici e da circa 90 foto di classe per ricostruire uno spaccato della nostra storia. Il Comune e la Scuola ci hanno aperto i loro archivi, gli abitanti di Busto Garolfo hanno svuotato i loro cassetti di memorie per noi, e ora presentiamo alla cittadinanza una serie di testimonianze e di storie che dicono molto di come eravamo e di come siamo diventati». La mostra e il libro Sui banchi di scuola sono stati realizzati grazie al contributo della nostra Bcc che, continua Olmo «fin da quando si chiamava Cassa Rurale ha dato un grande contributo all istruzione e all educazione nel nostro territorio. Basti pensare ai contributi che un tempo destinava agli studenti meritevoli ma bisognosi, su segnalazione dei maestri; e ai tanti sussidi didattici che ha donato alla scuola nel corso degli anni». «Per la nostra Banca essere vicina agli studenti e al mondo dell istruzione è ed è sempre stato un obiettivo primario» ha commentato il vice presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Mauro Colombo, intervenuto alla presentazione. «Abbiamo un motto, Aiutiamoci a crescere, che si sposa perfettamente con la volontà di mettere al primo posto i bisogni della scuola, luogo in cui si forma la società di domani. Non potevamo rinunciare a dare un contributo per la realizzazione di una mostra e di un libro che ripercorrono una parte importantissima della nostra storia». Ail-Bcc unite per battere le leucemie Dall 8 all 11 dicembre, l Ail onlus di Varese ha rinnovato il proprio impegno per contribuire alla vittoria della medicina contro le leucemie. A fianco del tradizionale appuntamento con la vendita delle stelle di Natale (33 le piazze del Varesotto toccate dai volontari Ail), è stato rinnovato anche l impegno che la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate da tempo riserva alla onlus varesina: la nostra Banca ha, infatti, concretizzato il suo sostegno ad Ail contribuendo a una borsa di studio per un biologo impegnato nell Unità operativa di Ematologia all Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese, aperta nel novembre 2010 e diretta dal professor Francesco Passamonti. L unità operativa, oggi, conta su un team di quattro medici ematologi e due biologi impegnati quotidianamente nell attività di cura dei pazienti affetti da leucemie, linfomi e mielomi, ma attiva contemporaneamente sul fronte della ricerca, per cui sono stati attivati protocolli internazionali su leucemie acute e croniche e sui linfomi. «Oltre a condividere e sostenere l impegno dell associazione nella lotta alle leucemie, la Bcc si sente vicina ad Ail per il forte legame con il territorio -dice il presidente Roberto Scazzosi-. Grazie agli sforzi di Ail, oggi la provincia di Varese può vantare una struttura d eccellenza per la cura delle leucemie». Ccr, pronti per l assemblea sulla scia di un intenso 2011 Dopo una chiusura d anno particolarmente intensa, il Circolo Culturale e Ricreativo della Bcc si prepara ad affrontare un appuntamento importante: domenica 4 marzo alle 9.30, nell auditorium Don Besana a Busto Garolfo, è prevista l assemblea per l approvazione del bilancio, ma, soprattutto, per il rinnovo delle cariche associative. Un appuntamento importante anche per tracciare il futuro dell associazione e dare il via ad una nuova programmazione di eventi e uscite. L ordine del giorno prevede, infatti, l approvazione del bilancio consuntivo 2011 e l elezione del consiglio direttivo dell associazione (nove persone) e del collegio dei garanti contabili (tre persone). Chi intende candidarsi può presentare la domanda entro le 22 di giovedì 23 febbraio. Hanno diritto di voto tutti gli iscritti all associazione al 1 marzo Il 2011, intanto, si è chiuso con una serie di iniziative che hanno visto sempre il tutto esaurito. Particolare interesse ha riscosso il weekend lungo organizzato in occasione del ponte dell Immacolata con destinazione Londra. Vista la grande adesione, il Ccr ha organizzato un secondo gruppo, raggiungendo così quasi le cento adesioni per la visita alla capitale britannica. Le festività natalizie hanno poi guidato le proposte di dicembre: il 15, i soci si sono ritrovati nell auditorium Don Besana per il tradizionale scambio di auguri, mentre il 31 immancabile l appuntamento per il capodanno a teatro. La meta di quest anno è stato il Nazionale di Milano, per assistere allo spettacolo Personaggi, messo in scena da Antonio Albanese. L attore e comico ha tenuto il palco per tre ore, dando vita ai personaggi che lo hanno reso famoso fin dagli esordi. E a mezzanotte, il consueto brindisi per dare il benvenuto al nuovo anno. IL PROGRAMMA FEBBRAIO - MARZO DAL 23 AL 26 FEBBRAIO Soggiorno ad Abano Terme (Padova), rinomata località dei Colli Euganei in grado di offrire una qualità ricettiva e terapeutica all avanguardia. 25 FEBBRAIO Appuntamento a teatro con il musical Sister Act - il musical divino. Al Nazionale di Milano viene messa in scena la versione teatrale del famoso film con Whoopi Goldberg. Sarà Loretta Grace a vestire i panni di Deloir Van Cartier, la cantante di night club trasformatasi in suora perché testimone di un omicidio. 4 MARZO Assemblea ordinaria del Circolo Culturale e Ricreativo per l approvazione del bilancio consuntivo 2011 e il rinnovo del consiglio direttivo e dei garanti contabili per il triennio L assemblea è convocata alle 9.30 nella sala Don Besana della Bcc, in via Busto Arsizio 23 a Busto Garolfo

19 NELLA TUA BANCA LOCALE IL RISPARMIO È AL SICURO E IL RENDIMENTO VOLA ALTO LA TUA AZIENDA HA DELLE ECCEDENZE DI LIQUIDITÀ? OGGI PUOI PUNTARE A OTTIMIZZARLE Conto deposito Aziende INTERESSI ANTICIPATI Sui nuovi depositi vincolati 6 mesi Sui nuovi depositi vincolati 12 mesi Su capitali freschi o incrementi della raccolta Condizioni valide fino al 30 giugno 2012 Sedi: Busto Garolfo - via A. Manzoni, Buguggiate - via Cavour, Filiali: Varese, Busto Arsizio, Legnano, Gallarate, Parabiago, Somma Lombardo, Cassano Magnago, Castellanza, Castano Primo, Samarate, Canegrate, Villa Cortese, San Giorgio su Legnano, Dairago, Bodio Lomnago, Buscate, Olcella di Busto Garolfo. Dal 1897 al servizio del territorio

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