Medicina e diritto: la diffidenza

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1 La collettività dei CE come laboratori pubblici di diritto Carlo Casonato Facoltà di Giurisprudenza Università di Trento Medicina e diritto: la diffidenza Medicina vede nel diritto «un ossessivo e formalistico sistema di norme generali e astratte, incapaci di adattarsi alle molteplici e imprevedibili esigenze dei casi concreti» le quali, pure, impongono all operatore sanitario «il rispetto di procedure spesso burocratiche e antiquate, e in definitiva irrilevanti per gli interessi del paziente» (P. Borsellino) L esempio della privacy, della medicina difensiva

2 Medicina legale Deontologia Biodiritto Il riavvicinamento Riavvicinamento sul campo del diritto e dei diritti Autonomia (responsabilità) della persona = (Autonomia) Responsabilità del professionista Un esempio «Ma un intervento sul merito delle scelte terapeutiche in relazione alla loro appropriatezza non potrebbe nascere da valutazioni di pura discrezionalità politica dello stesso legislatore, bensì dovrebbe prevedere l elaborazione di indirizzi fondati sulla verifica dello stato delle conoscenze scientifiche e delle evidenze sperimentali acquisite, tramite istituzioni e organismi di norma nazionali o sovranazionali a ciò deputati, dato l essenziale rilievo che, a questi fini, rivestono gli organi tecnico-scientifici». Non solo legge

3 Il diritto RUOLO CE Una Variabile: le funzioni dei CE L origine USA: Karen Ann Quinlan (1976) e Baby Doe (1983) Funzione consultiva L approdo europeo ( 80) 1.Funzione consultiva (casi, pratica clinica) 2.di orientamento (linee guida, direttive, pareri) 3.di sensibilizzazione-educazione-formazione (dibattiti pubblici per professionisti e cittadinanza) 4.Funzione operativa (valutazione prot. ric. clinica)

4 Una proposta europea di CE Riflessione e formazione etica (tempi e luoghi dedicati e strutturati) Arginare interferenze di posizioni di potere forte e indipendenza (nomina, composizione, procedure) Simboli di democrazia (Viafora) (composizione multidiscipl. e partecipazione) I CE in Italia 80 Roma, Milano (Normativa da anni 90 a dm 2006 L intossicazione da farmaci (M. Barni) Il recupero della originaria vocazione para-normativa Impossibile?

5 Comitato etico provinciale BZ La nostra è un epoca in cui i progressi delle tecniche sanitarie ci offrono soluzioni finora impensabili. Tuttavia, pur regalando nuove opportunità terapeutiche, questi progressi comportano anche molteplici rischi. Molti interrogativi legati a questa tematica sembrano troppo grandi. Per far fronte alle molteplici esigenze, oltre ad avere adottato altre misure, la Giunta provinciale ha istituito con Legge provinciale n. 7 del 2001 presso l Assessorato alla Sanità il Comitato etico provinciale. Fanno parte di questo organo consultivo della Giunta medici, giuristi, teologi, personale sanitario, esperti di etica, specialisti di economia sanitaria e di statistica. Compito del Comitato è fornire un sostegno al mondo politico e pubblico nel prendere decisioni e trovare adeguate risposte attraverso pareri, raccomandazioni e direttive. Inoltre con mirate iniziative di aggiornamento, manifestazioni informative e la presenza su Internet, il Comitato promuove la diffusione di una consapevolezza etica, per affinare lo spirito critico e la responsabilità morale della nostra società pluralistica. Il Comitato di bioetica Apss TN

6 La collettività dei CE come laboratorio pubblico di diritto Forte potenziale, ma Collettività? pluralità e insieme unitario DIVERSITÀ (fisiologica/patologica) Laboratorio? Discussione, apertura, novità O prassi, routine, scadenze? Pubblico? Expertise, organi tecnici di controllo, partecipazione a compartimenti stagni, finzione di trasparenza, di democrazia Di diritto? Logiche di forza (diritti)

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