Attività fisica nel Piano Prevenzione Daniela Galeone

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1 Attività fisica nel Piano Prevenzione Daniela Galeone PROMUOVERE L ATTIVITÀ FISICA NEL PAZIENTE CON DIABETE TIPO 2 L esperienza di un progetto multicentrico Napoli, 5 giugno 2015

2 Le Malattie Croniche: un allarme mondiale 57 milioni di decessi nel 2008 Il 63% (36 milioni) per malattie croniche non trasmissibili Il 25% circa premature (sotto i 60 anni) malattie cardiovascolari (48%) tumori (21%) malattie respiratorie croniche (12%) diabete (3,5%) Fonte: OMS

3 Le malattie croniche In Europa In Italia Malattie cardiovascolari: 41% delle morti Regione Europea OMS 86% dei decessi 77 % degli anni di vita in salute persi 75% dei costi sanitari Malattie cardiovascolari, tumori e disturbi mentali costituiscono più della metà del carico di malattia Tumori: seconda causa di morte (30% dei decessi) incidenza in aumento (circa nuovi casi ogni anno Malattie respiratorie croniche: terza causa di morte prevalenza destinata ad aumentare (invecchiamento) Diabete: di malati (5% della popolazione) circa un milione di persone non

4 L INATTIVITA FISICA 4 POSTO TRA I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO DI PATOLOGIE CRONICHE L INATTIVITA FISICA FORTE IMPATTO ECONOMICO (costi diretti dell assistenza sanitaria e impatto su anni di vita in buona salute e produttività) circa 3,2 milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell inattività fisica le persone non svolgono attività fisica hanno un aumento del rischio di mortalità per qualsiasi causa del 20-30% (rispetto a quelli che praticano almeno 30 minuti di attività fisica di intensità moderata quasi tutti i giorni della settimana) Impatto maggiore nei paesi ad alto reddito ma livelli molto elevati anche in alcuni paesi a medio reddito, in particolare tra le donne l'attività fisica regolare riduce il rischio di malattie cardiovascolari e ipertensione, diabete, cancro del colon e del seno, depressione, accresce le possibilità di vivere una vita autosufficiente, è un fattore determinante per il bilancio energetico e il controllo del peso

5 Gli italiani in movimnto. Qualche dato I sistemi di sorveglianza disponibili Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare OKKIO alla salute HBSC (Health Behaviour in School-aged Children) GYTS (Global Youth Tobacco Survey) Passi Fattori di rischio comportamentali e adozione di misure preventive nella popolazione adulta Passi d Argento 5

6 Attivo Attività fisica pool di Asl (n= ) Il 33% delle persone intervistate lavoro pesante oppure adesione alle linee guida (30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni alla settimana, oppure attività intensa per più di 20 minuti per almeno 3 giorni) Parzialmente attivo Il 36% delle persone intervistate non fa lavoro pesante, ma fa qualche attività fisica nel tempo libero, senza però raggiungere i livelli raccomandati Sedentario Il 31% delle persone intervistate non fa un lavoro pesante e non pratica attività fisica nel tempo libero

7 Sedentari per caratteristiche socio-demografiche La sedentarietà è significativamente più frequente: nella fascia di età più anziana (35%) fra le donne (33%) fra le persone con molte difficoltà economiche (41%) fra quelle con un titolo di studio basso o assente (41%) tra gli intervistati con cittadinanza straniera (33%)

8 Sedentari LA DISTRIBUZIONE DELLA SEDENTARIETÀ DIVIDE NETTAMENTE L ITALIA IN DUE MACROAREE : maggiore diffusione nelle Regioni centromeridionali valore più alto in Basilicata ( 56%) Valore più basso nella P. A. di Bolzano (7%) eccezione al Sud per Molise (23%) e Sardegna (26%)

9 Auto percezione del livello di attività fisica Prevalenze per livello di attività Non sempre corrisponde all attività fisica effettivamente svolta: il 51% degli adulti parzialmente attivi e il 19% dei sedentari percepiscono il proprio livello di attività fisica come sufficiente il 54% degli uomini parzialmente attivi percepiscono l attività fisica svolta come sufficiente, contro il 49% delle donne le donne mostrano una percezione più corretta rispetto agli uomini fra i sedentari l attività fisica svolta è percepita come sufficiente in maggior misura dagli uomini (21%) che dalle donne (18%).

10 2014: Attività fisica e sedentarietà nei bambini di 8-9 anni / % Nessuna attività fisica il giorno precedente le rilevazioni Sport non più di 1 ora a settimana TV in camera Più di 2 ore al giorno di TV e/o videogiochi A scuola a piedi o in bicicletta Diminuisce la presenza della TV in camera dei bambini e il tempo trascorso in attività sedentarie

11 HBSC (Health Behaviour in Schoolaged Children) 2014 Rispetto al 2010: cresce il numero dei ragazzi che svolge attività fisica (un ora di attività più di tre giorni a settimana) in tutte le fasce di età l aumento è più sensibile tra gli 11enni, in particolare nei maschi (ragazzi dal 47,6% al 57,3% - ragazze dal 35,3% al 42,3%).

12 HBSC (Health Behaviour in Schoolaged Children) 2014 In tutte le fasce di età: in diminuzione il numero dei ragazzi che trascorrono tre ore o più al giorno davanti alla TV, in particolare tra i 15enni (maschi da 36,9% a 30,6% - femmine da 35,8% a 26,1%) in aumento la percentuale di adolescenti che passano tre ore o più al giorno a giocare con il PC, lo smartphone o il tablet. L aumento è più sensibile tra le ragazze, in particolare è raddoppiato tra le 11enni (da 8,7% a 16,5%).

13 Attività fisica: un investimento Diminuzione costi sanitari Aumento anni di vita in salute Miglioramento della salute e prevenzione malattie croniche Sviluppo sostenibile: Diminuzione inquinamento Riduzione gas serra

14 Piano Sanitario Nazionale La strategia italiana per la promozione della salute Piano Nazionale della Prevenzione Programma Alimentazione Attività fisica Alcol Fumo

15 Strategia globale di promozione della salute attraverso integrazione tra le azioni che competono alla collettività e quelle che sono responsabilità dei singoli lavorare insieme (con alleanze, intese, accordi, progettualità integrate) per favorire un doppio effetto Empowerment del cittadino per favorire responsabilità e consapevolezza CREARE CONSAPEVOLEZZA 04/06/10 Responsabilità degli stakeholder e delle istituzioni per favorire e sostenere l adozione di comportamenti corretti CREARE CONTESTI

16 Guadagnare salute rendendo più facile l attività fisica e il movimento Protocollo d Intesa con Ministero dell Istruzione Protocollo d Intesa con Dipartimento della Gioventù - PCM Protocollo d Intesa con Enti Promozione Sportiva (UISP) Protocollo d Intesa con CONI Protocollo d Intesa con Dipartimento Affari Regionali, Turismo e Sport PCM Ufficio per lo Sport Progetti Cofinanziati Progetto Movimento in 3S - Regione Friuli Venezia Giulia Progetto SBAM - Regione Puglia Progetto Con-i-giovani (in corso) Progetti CCM PNPAM Prescrizione attività fisica

17 Il Piano Nazionale della Prevenzione Macroaree Medicina predittiva Prevenzione universale Prevenzione popolazione a rischio Prevenzione delle complicanze e delle recidive di malattie

18 Il PNP e la Programmazione delle Regioni nei PRP Tutte le Regioni hanno inserito Guadagnare Salute nei propri Piani regionali 154 programmi e progetti verso i quattro fattori di rischio con approccio trasversale e multistakeholder Quasi un terzo dell area della Prevenzione Universale e quasi un quinto del totale

19 Linea di intervento generale 2.9 Prevenzione e sorveglianza di abitudini, comportamenti, stili di vita non salutari e patologie correlate (alimentazione scorretta, sedentarietà, abuso di alcol, tabagismo, abuso di sostanze) 4.1 Medicina della complessità e relativi percorsi di presa in carico 4.2 Prevenzione e sorveglianza della disabilità e della non autosufficienza PNP Obiettivi generali di salute Incremento dell attività motoria, con particolare riguardo alla popolazione giovane-adulta Prevenzione di fattori comportamentali di rischio e biomedici (prevenibili modificabili) che possono favorire una rapida progressione verso la fragilità e la disabilità Introduzione di elementi favorenti l integrazione dell anziano e disabile nella pianificazione urbanistica Linee di intervento (regionali) Partnership/alleanze con la scuola finalizzate al sostegno di interventi educativi, all interno delle attività curriculari, orientati all empowerment individuale Programmi di promozione e facilitazione dell attività motoria, con interventi intersettoriali e multidisciplinari, sostenibili, basati sull evidenza scientifica e sulle migliori pratiche, da ritagliare su target specifici di popolazione (bambini, adolescenti, anziani)

20 Linea di intervento generale abruzzo basilicata calabria campania EMR FVG lazio liguria lombardia marche molise piemonte puglia sardegna sicilia toscana PA trento umbria veneto 42 progetti sull attività motoria TOTALE 2.3 incidenti domestici fattori di rischio comportamentali malattie cardiovascolari 3.5 malattie osteoarticolari malattie neurologiche medicina della complessità disabilità e non autosufficienza TOTALE Molti si sono innestati nella programmazione nazionale a supporto di PNP e Guadagnare salute

21 VISION E PRINCIPI Affermare il ruolo cruciale della promozione della salute e della prevenzione come fattori di sviluppo della società e di sostenibilità del welfare Adottare un approccio di sanità pubblica che garantisca equità e contrasto alle disuguaglianze Porre le popolazioni e gli individui al centro degli interventi con la finalità di conseguire il più elevato livello di salute raggiungibile Basare gli interventi di prevenzione, promozione e tutela della salute sulle migliori evidenze di efficacia Accettare e gestire la sfida della costoefficacia degli interventi, dell innovazione, della governance

22 PRIORITA Ridurre il carico di malattia Investire sul benessere dei giovani Rafforzare e confermare il patrimonio comune di pratiche preventive Rafforzare e mettere a sistema l attenzione a gruppi fragili Considerare l individuo e le popolazioni in rapporto al proprio ambiente Garantire sistematica attenzione alla intersettorialità ai vari livelli di sistema

23 Il PNP : approccio per programma Programma: insieme di progetti correlati tra loro al fine di raggiungere insieme uno o più obiettivi strategici Vantaggi: contenimento dei rischi ottenimento di economie di scala ottimizzazione dei costi integrazione dei risultati

24 Struttura del PNP Macro obiettivi Obiettivi centrali Indicatori centrali MO1 Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie non trasmissibili MO2 Prevenire le conseguenze dei disturbi neurosensoriali 2 2 MO3 Promuovere il benessere mentale nei bambini, adolescenti e giovani 2 2 MO4 Prevenire le dipendenze da sostanze 1 1 MO5 Prevenire gli incidenti stradali e ridurre la gravità dei loro esiti 3 5 MO6 Prevenire gli incidenti domestici 5 7 MO7 Prevenire gli infortuni e le malattie professionali 8 8 MO8 Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute MO9 Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie MO10 Attuare il Piano Nazionale Integrato dei Controlli per la prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria TOTALE

25 Es: MO 1: Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle MCNT Fattori di rischio /determinanti Fattori di rischio modificabili (fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione non corretta) Fattori di rischio intermedi (sovrappeso/obesità, ipertensione, dislipidemie, iperglicemia, lesioni precancerose e cancerose iniziali); Rischio eredo-familiare per tumore S O R V E G L I A N Z E Strategie Strategie di popolazione Facilitare-promuovere la scelta di stili di vita salutari, implementando gli obiettivi del Programma nazionale Guadagnare Salute, secondo i principi di Salute in tutte le politiche Strategie basate sull individuo Identificazione precoce e valutazione integrata per una presa in carico sistemica (programmi di comunità, percorsi terapeutico-assistenziali specifici) Consiglio breve nei contesti opportunistici Programmi organizzati di screening oncologico Percorsi organizzati di screening per pazienti ad alto rischio di sviluppo di cancro (rischio eredo-familiare)

26 OBIETTIVO : Aumentare l attività fisica delle persone Programmi di promozione della salute finalizzati a facilitare l adozione di comportamenti salutari approccio multi componente e intersettoriale per ciclo di vita (life course) e setting empowerment di comunità COMUNITÀ Sviluppo di programmi/interventi, volti a favorire l adozione di stili di vita attivi, nella popolazione giovane, adulta e anziana, attivando reti e Comunità Locali AMBIENTE SCOLASTICO Sviluppo di programmi di promozione della salute integrati per i quattro fattori di rischio e condivisi tra servizi sanitari e istituzioni educative AMBIENTE DI LAVORO Sviluppo di programmi/interventi integrati per i quattro fattori di rischio e condivisi tra servizi sanitari e sociosanitari e datori di lavoro, volti a favorire l adozione di comportamenti sani attivando reti e Comunità Locali

27 Strategie basate sull individuo diagnosi precoce modifica degli stili di vita attivazione di interventi trasversali integrati con i percorsi terapeuticoassistenziali di presa in carico Identificazione precoce e valutazione integrata dei soggetti in condizioni di rischio aumentato per MCNT, da indirizzare verso un adeguata presa in carico sistemica, in grado di potenziare le risorse personali (empowerment individuale), o quando necessario, verso idonei percorsi terapeutico-assistenziali multidisciplinari Offerta di consiglio breve, in particolare in presenza di soggetti con fattori di rischio, nei contesti sanitari opportunistici (es. Ambulatori, Consultori, Certificazioni, Medici Competenti, ecc.) OBIETTIVO: Sviluppare programmi per promuovere e diffondere la pratica dell esercizio fisico, anche attraverso la prescrizione, nelle persone con patologie croniche

28 Attività motoria Promozione Popolazione generale: Pedibus Gruppi di cammino Uso delle scale. Prescrizione Soggetti con fattori di rischio intermedi Soggetti con patologie

29 Un impegno condiviso con l OMS WHO Global Action plan for the prevention and control of NCDs

30 Usa le scale Non prendere l ascensore! Un gradino alla volta verso uno stile di vita più salutare anche in uffici MINISTEROIN FOR MA

31 Grazie per l attenzione! d.galeone@sanita.it

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