Monitoraggio inceneritore di Modena Anno 2013

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1 Monitoraggio ambientale Monitoraggio inceneritore di Modena Anno 2013 I dati sono relativi all attività di monitoraggio effettuata dall Ente Gestore HERAMBIENTE nel corso del 2012, integrata poi con i dati di monitoraggio di ARPA. La seguente elaborazione tiene conto del rapporto valutativo annuale prodotto, in merito, da ARPA (Settembre 2013). Sintesi dei dati di funzionamento e delle performance dell impianto Si riportano di seguito alcune note sintetiche relative al funzionamento e performance dell impianto. Nel corso del 2012 l impianto di incenerimento di Modena è stato caratterizzato dal funzionamento della sola linea n.4, in attività a pieno regime a partire dal 6 aprile L impianto è stato oggetto di modifica sostanziale alla quale ha fatto seguito il rilascio di una nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (Determinazione della Provincia di Modena n.408 del 07/10/2011) che prevede in particolare, a partire dal 01/01/2012, limiti emissivi più restrittivi di quelli vigenti fino al 31/12 /2011. Rifiuti conferiti Nella tavola seguente sono riportati i dati annuali relativamente ai rifiuti conferiti all impianto. Emissioni in atmosfera I dati relativi alle concentrazioni medie degli inquinanti emessi dalle linee di incenerimento mostrano la seguente situazione ( elaborazione ARPA):

2 Il quantitativo degli inquinanti emessi in aria ambiente in termini di flussi di massa annuali è riportato di seguito ( elaborazione ARPA). Attività di controllo ARPA L attività di controllo di ARPA, svolta sull impianto, include sia verifiche ai sistemi di monitoraggio in continuo installati sulle linee di incenerimento sia controlli autonomi alle emissioni per gli inquinanti sottoposti a misurazioni discontinue. La tabella seguente riporta il resoconto dei risultati dell attività di controllo nel Monitoraggio ambientale

3 Le indagini ambientali, iniziate nel 2005, in fase ante operam, sono proseguite in questi anni secondo le modalità prescritte con la VIA e con le successive AIA. Le 5 postazioni esterne per i monitoraggi di aria e suolo, definite puntualmente secondo le prescrizioni, sono: 1. Albareto : via della Quercia parcheggio della Polisportiva; 2. Via Tagliati : sollevamento depuratore; 3. Via Munarola : presso il civico n 205 ; 4. San Giacomo : incrocio via Belgio via Cavazza; 5. Parco XXII Aprile : lato di via Villa d Oro. Nei siti di Albareto e Tagliati sono installati analizzatori in continuo per NOx e PM10, PM2,5. Sono poi stati selezionati due punti di controllo (bianco), uno presso la stazione della Rete di monitoraggio collocata in Via Giardini, per il monitoraggio della qualità dell aria e uno collocato a Gaggio, in area agricola nei pressi del depuratore, per i terreni e le deposizioni. Il sistema di monitoraggio ambientale predisposto da HERAMBIENTE rispetta generalmente le prescrizioni riportate nella Delibera della Giunta Provinciale n. 429 del 26/10/2004 nell Autorizzazione Integrata Ambientale Det. n. 311del 30/6/2009 e smi. Relativamente alle modalità di rilevazione e di elaborazione dati si rimanda alle specifiche valutazioni tecniche di ARPA riportate nel documento sopracitato. Conclusioni relative al monitoraggio ambientale L analisi dei dati acquisiti nel 2012, considerata la relazione prodotta da ARPA sulla scorta dei dati forniti da HERA e da quanto rilevato con i monitoraggi integrativi di ARPA, evidenzia quanto segue: PM10 Gli andamenti riscontrati nei siti di indagine risultano coerenti con quelli rilevati nelle stazioni di monitoraggio dell area urbana. In tutte le stazioni, le medie del 2012 sono in leggera diminuzione rispetto all anno precedente. Sono risultati in decremento anche i superamenti del limite giornaliero dei 50 µg/m3.. Nello specifico i superamenti sono stati 65 per Albareto e 68 per Tagliati, mentre nell area urbana i superamenti variano da 67 al Parco Ferrari a 85 nella stazione Giardini. Biossido di azoto NO2

4 I livelli di biossido di azoto nel 2012 sono abbastanza uniformi in tutte le stazioni di monitoraggio. A differenza di alcuni anni fa in cui si evidenziava una differenza significativa tra i valori di fondo urbano (stazioni di Parco Ferrari e Carpi) e quelli rurali, delle stazioni di Albareto e Tagliati, negli ultimi anni si è assistito ad un calo dei livelli urbani. Le medie rilevate nelle stazioni fisse di Albareto e Tagliati sono di 31 µg/m3, analoghe a quelle rilevate al Parco Ferrari e a Carpi (32 µg/m3) nel rispetto quindi del limite previsto dalla normativa (valore limite per la salute umana: 40 µg/m3). Nella stazione di Giardini, influenzata direttamente dal traffico veicolare la media annua è pari a 49 µg/m3. Metalli nel particolato I livelli dell anno 2012 confermano sostanzialmente i dati storici. Per i metalli nichel, piombo, cadmio e arsenico, che hanno valori limite/obiettivo di concentrazione nell aria, sono rispettati i limiti fissati in tutti i punti del monitoraggio ambientale. Modesto superamento del limite per il Nichel (0,023 µg/m3 anziché 0,020 µg/m3) nella stazione di San Giacomo. Peraltro come si riscontra nella relazione di ARPA anche negli anni passati si erano registrati superamenti in altri punti di monitoraggio, ma le concentrazioni si sono sempre mantenute al di sotto dei limiti dei limiti qualitativi previsti per suolo a destinazione residenziale e verde pubblico. Metalli nel suolo Come stabilito nella nuova AIA i monitoraggi nei terreni sono stati effettuati solo da ARPA. Per nessuno dei punti monitorati si sono presentati superamenti dei limiti previsti dal Dlgs 152/06 per i suolo a destinazione residenziale e verde pubblico. Per il solo rame si sono registrati nel tempo alcuni valori di poco superiori ai limiti, probabilmente riferibile alle caratteristiche dei suoli locali, e non alle ricadute dell inceneritore. Nella relazione di ARPA si legge che da bibliografia la maggiore presenza di Rame nel territorio modenese sarebbe correlabile alle pratiche agronomiche. IPA nel particolato Nel corso del 2012 le concentrazioni di IPA rilevate da HERAMBIENTE su tutte le postazioni di monitoraggio sono molto contenute. Anche i dati del monitoraggio di ARPA confermano concentrazioni ampiamente inferiori al valore obiettivo previsto dalla normativa per il benzo(a)pirene (considerato il tracciante di questa famiglia di composti in aria). Esaminando le emissioni a camino, ottenute analizzando i risultati dei controlli eseguiti da ARPA, si evidenziano concentrazioni dello stesso ordine di grandezza di quelle riscontrate nei siti di indagine. Tenendo conto della diluizione a cui le concentrazioni a camino sono sottoposte dopo la loro immissione in atmosfera (si stimano normalmente diluizioni di 1 a ), si può osservare come il contributo dell inceneritore al dato ambientale di benzo(a)pirene sia trascurabile rispetto ad altre sorgenti quali il traffico veicolare. IPA nei suoli le analisi di IPA nei suoli effettuate nel corso del 2012 mostrano valori in calo e generalmente inferiori al valore di riferimento dei singoli composti fissato dal D.Lgs152/2006, in tutte le postazioni. La postazione di Parco XXII Aprile, come in passato, presenta riscontri analitici positivi di composti IPA. Gli approfondimenti eseguiti da ARPA hanno evidenziato la presenza di terre di riporto, distribuite in modo non omogeneo nelle zone del parco, responsabili di concentrazioni di IPA molto variabili. Le concentrazioni di IPA sono al di sotto dei limiti normativi previsti dal D.Lgs152/2006, per suoli a destinazione residenziale/verde pubblico, pari a 10 mg/kg ss. Diossine e PCBs in aria

5 La concentrazione di diossine e policlorobifenili (PCBs) misurate presso tutti i punti di monitoraggio evidenziano nel 2012 una concentrazione pari a circa la metà del valore di riferimento, fissato dall Istituto Superiore di Sanità in 40 fg/m3. Nel punto di monitoraggio di San Giacomo si è rilevato un unico episodio nel corso dell anno in cui il livello di concentrazione in aria di diossine rilevato da HERAmbiente è risultato più elevato rispetto alle serie storiche ( mese di maggio). Le analisi di dettaglio condotte in occasione di questi eventi critici non indicano una correlazione con le emissioni dell inceneritore, in quanto il confronto tra l impronta tipica delle diossine dell inceneritore e quella rilevata nei dati ambientali evidenzia arricchimenti su congeneri diversi. Relativamente ai PCBs, nell anno 2012 non si sono verificati episodi con valori elevati. Diossine e PCBs nelle deposizioni L analisi delle deposizioni totali, secche e umide, campionate nelle stazioni di Albareto, Tagliati e Gaggio come bianco di confronto, è stata effettuata solo da ARPA, come previsto dalla nuova autorizzazione. E emerso che le concentrazioni di diossine e PCBs rilevate hanno confermato la tendenza verso un significativo calo rispetto a quanto rilevato nell anno I livelli riscontrati sono generalmente inferiori ai valori guida in fase di definizione a livello europeo (3,4-14 pg I-TEQ/m2gg - rapporto Commissione Europea DG Ambiente Compilation of EU Dioxin exposure and health data 1999 ). Solo la postazione di Albareto mostra un valore superiore al valore guida più restrittivo proposto. Diossine e PCBs nei terreni

6 I livelli registrati non differiscono sostanzialmente da quanto rilevato negli anni precedenti con concentrazioni abbastanza omogenee fra le varie postazioni e con un generale rispetto del valore di riferimento (valore di 10 ng/kg ss -D.Lgs.152/2006). Ai fini della valutazione dei dati, si concorda con ARPA che sia più significativo il valore medio delle concentrazioni rilevate nell anno. Nei 7 anni di monitoraggio considerando la somma di diossine e PCBs in termini di diossine equivalenti, la media annuale non ha mai superato il valore di riferimento in tutte le postazioni. Poiché le diossine sono sostanze ambientalmente persistenti, la cui degradazione richiede tempi molto lunghi, i dati raccolti in questi 7 anni di attività dell inceneritore non evidenziano elementi riferibili a fenomeni di accumulo nel terreno di questi microinquinanti. Indagini epidemiologiche locali

7 1) Progetto di sorveglianza sanitaria della popolazione residente in prossimità dell inceneritore per rifiuti urbani di Modena. ( Prof. Vinceti-UNIMORE) Lo studio è condotto dal prof. Vinceti dell'università di Modena e Reggio Emilia, con particolare riferimento alle sindromi malformative congenite e all abortività. Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell AUSL di Modena ha funzioni di supervisione e valutazione dei risultati. La scelta deriva dal fatto che gli effetti sulla riproduzione sono tendenzialmente a breve termine rispetto al periodo di esposizione. Lo studio di coorte è condotto su donne residenti e lavoratrici nell area interessata dalle ricadute delle emissioni dell inceneritore, suddivise in due fasce a progressiva distanza dall impianto, definite sulla base dei modelli di ricaduta degli inquinanti al suolo, valutando la numerosità dei casi rispetto a quella relativa al resto della popolazione modenese. I risultati di tali analisi temporali non hanno evidenziato incrementi dei rischi di aborto spontaneo e di malformazione congenita nel periodo più recente, non suggerendo pertanto un impatto negativo della nuova configurazione dell inceneritore. (presentati 21 novembre 2013 commissione SETA ma non ho informazioni) 2) Progetto di indagine ambientale - sanitaria. (Servizio Epidemiologia del DSP - Modena) Nell Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata ad HERA s.p.a. per l impianto di termovalorizzazione di via Cavazza a Modena (Determinazione della Provincia n.74 del 02/02/2007 e sm.) è stato prescritto di attivare un piano di monitoraggio e controllo ambientale e sanitario nelle aree circostanti l impianto, costituito da campionamenti ed analisi di aria, suolo e campagne di biomonitoraggio inoltre sono previsti approfondimenti epidemiologici (D allegato all autorizzazione citata) costituiti da: indagini epidemiologiche specificate tenendo conto di specifici progetti della Regione Emilia-Romagna da parte del competente Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Modena. Il progetto è integrativo del più ampio progetto regionale di monitoraggio della salute della popolazione esposta alle emissioni degli inceneritori (MONITER) con un focus di tipo ambientale-sanitario. Alla luce di queste premesse è stato avviato il progetto di indagine ambientale-sanitaria, coordinato dal Servizio Epidemiologia del Dipartimento di Sanità Pubblica dell AUSL di Modena, che si articolava su 3 livelli, di cui due già attuati: a)- indagine sulla percezione del rischio ( concluso); b)-studio pilota finalizzato a valutare il possibile utilizzo di biomarcatori di esposizione (biomonitoraggio)- ( concluso). c) Protocollo di studio epidemiologico sulla salute della popolazione residente in prossimità dell inceneritore di Modena A seguito delle indicazioni fornite dallo studio Pilota di Biomonitoraggio ( rif) effettuato nel 2011 e alle indicazioni fornite da Moniter ( rif.) si è deciso di implementare una successiva analisi sulla popolazione residente così strutturata: Obiettivo generale Caratterizzazione e valutazione dell esposizione individuale della popolazione residente in prossimità dell inceneritore di Modena, nonché valutazione dell associazione tra esposizione alle emissioni dell inceneritore ed eventi sanitari avversi. Obiettivi specifici 1- Caratterizzazione della popolazione residente relativamente alle caratteristiche individuali, allo stile di vita e allo stato di salute. 2-Valutazione a livello residenziale, tramite approccio geografico, dell esposizione a emissioni dell inceneritore e ad altre fonti presenti nell area di studio. 3-Valutazione, mediante l'uso di flussi sanitari correnti, dell' associazione tra l'esposizione agli inquinanti emessi dall'inceneritore e :

8 a) incidenza di patologie neoplastiche; b) incidenza e prevalenza di patologie cardiovascolari; c) incidenza e prevalenza di malattie respiratorie; d) prevalenza di diabete; e) abortività spontanea; f) mortalità per tutte le cause e specifica. 4-Stima della dose interna di inquinanti inceneritori-correlabili nella popolazione residente mediante biomarcatori di esposizione. Area in studio L'area geografica coinvolta nello studio è quella di 4 km di raggio intorno all inceneritore di RSU sito in Via Cavazza a Modena. Tutta l area di studio ricade all interno del comune di Modena. Popolazione in studio La popolazione in studio è quella residente nell area compresa entro un raggio di 4 Km intorno all inceneritore, analogamente a quanto adottato dal progetto Moniter. Partendo dalla coorte modenese del progetto Moniter che comprende la popolazione residente al 1 gennaio 1981 e tutti coloro i quali sono entrati successivamente nell area dello studio con una residenza minima di 6mesi e follow-up fino al Per l aggiornamento della suddetta coorte al , saranno acquisiti dall ufficio statistico del Comune di Modena i nuovi residenti entrati nell area dello studio. Disegno dello studio Lo studio è composto da 2 bracci (A e B) Uno studio di record linkage che prevede la stima di una gamma di patologie in una coorte storica dei residenti tramite l uso di archivi elettronici e uno studio di caratterizzazione effettuato su un campione estratto dalla coorte. A) Studio di coorte storica L indagine prevede la stima di una gamma di patologie in una coorte storica dei residenti tramite l uso di archivi elettronici e la loro eventuale associazione con le emissioni da inceneritore. Sarà condotta basandosi sulla coorte modenese del progetto Moniter dopo averla aggiornata al Tale studio per problemi relativi al reperimento degli ultimi anni della coorte da parte del Comune di Modena non è partito nel corso del Si prevede tuttavia di poterlo avviare nel corso del 2014 con chiusura entri dicembre B) Studio di caratterizzazione sulla sottocoorte di residenti Popolazione in studio La popolazione in studio è quella residente nell area di studio, avente residenza minima di 3 anni al 31/12/2010 ed età compresa tra i 18 e 69 anni. Tale popolazione è un campione rappresentativo della popolazione esposta ad inceneritore per età, sesso e livello espositivo. Tipologia di studio Si tratta di una survey che fornirà la possibilità di effettuare sia uno studio di biomonitoraggio sia uno studio di caratterizzazione dello stato di salute e degli stili di di vita dei soggetti campionati. Fase di reclutamento/operativa Il reclutamento dei soggetti si è svolto in due fasi: la prima ha previsto il reclutamento di 500 soggetti, da novembre a marzo 2013, sottoposti ad analisi di biomonitoraggio delle urine e a questionari sullo stato di salute. La seconda ha interessato i restanti 500 soggetti che sono stati sottoposti a biomonitoraggio sulle unghie. Tale fase si sta ultimando (aprile 2014). Biomonitoraggio Sui primi 500 soggetti si sono ricercati nelle urine i biomarcatori di esposizione: metalli pesanti (Cd, Pb, Mn, Cu, Cr, As, Ni, Zn, Hg, Be, Sn, Tl, V) Idrocarburi policiclici Aromatici (flurene, fenantrene, pirene), 1-Idrossipriene (OH-Py), cotinina e creatinina.

9 Sui soggetti arruolati nella seconda fase sono state analizzate le unghie dei piedi (matrici di esposizione cronica) con ricerca di metalli pesanti: Cd, Zn, Ni, Mn. Finalità dello studio Per quanto riguarda questo secondo braccio dello studio, gli obiettivi sono due: L individuazione di biomarcatori di esposizione e la ricerca di confondenti eventualmente utilizzabili nello studio di coorte per correggere i modelli che metteranno in relazione morbosità e mortalità ed esposizione ad inceneritore

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