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1 COMUNE DI MONTECATINI TERME Viale Verdi, Provincia di Pistoia - Tel. 0572/ Fax 0572/ U fficio del S egretario comunale REG OLAM ENTO sulla M OBILIT À INTERNA all Ente.

2 approvato con atto G.C. n. 118 del 4 aprile 2001 in vigore dal 7 aprile 2001

3 Indice - Sommario ART. 1 - (INDIVIDUAZIONE E DEFINIZIONE DELL ISTITUTO) 4 TITO LO PRIMO - LA MOBILITÀ D UFFICIO ART. 2 - (ASSEGNAZIONE DELLE RISORSE UMANE, ALL INIZIO DELL ANNO, NELL AMBITO DEL P.E.G.) 6 ART. 3 - (ASSEGNAZIONE DEL PERSONALE A DIVERSO SERVIZIO, IN CORSO D ANNO, PER SOPRAVVENUTE ESIGENZE GESTIONALI) 7 TITO LO SECONDO - LA MOBILITÀ VOLONTARIA ART. 4 - (SCOPI E FUNZIONI DELL ISTITUTO) 8 ART. 5 - (NATURA DEI POSTI RISERVATI) 8 ART. 6 - (PUBBLICAZIONE DEI POSTI DISPONIBILI. MODALITÀ E FORME) 9 ART. 7 - (PRINCÌPI E MODALITÀ PER L ASSEGNAZIONE DEL PERSONALE INTERESSATO) 9 TITO LO TERZO - LE INFORMAZIONI SINDACALI ART. 8 - (COMUNICAZIONI DELLE ASSEGNAZIONI D UFFICIO) 11 ART. 9 - (INFORMAZIONI E INCONTRI PERIODICI DI MONITO- RAGGIO E CONTROLLO DELL ANDAMENTO AZIEN- DALE DEL FENOMENO) 11 TITO LO QUARTO - NO R ME FINALI E DI CHIUSURA ART (CRITERI DI INTERPRETAZIONE) 13 ART (ENTRATA IN VIGORE DEL REGOLAMENTO) 13

4 Art. 1 (Individuazione e definizione dell istituto) 1. Per mobilità interna si intende il trasferimento del lavoratore, non appartenente alla categoria dei dirigenti, da un Servizio ad uno diverso, allorché gli stessi risultino effettivamente ubicati presso sedi differenti e il trasferimento comporti un mutamento spaziale apprezzabile. 2. Il mutamento spaziale di luogo di lavoro si verifica allorché il trasferimento interno del lavoratore incida concretamente sugli interessi individuali del lavoratore di tipo abitativo, familiare ed esistenziale, comportando un aggravamento delle condizioni topografiche di espletamento della sua prestazione di lavoro. 3. Esemplificativamente, non rientrano nell ambito di applicazione e di tutela del presente Regolamento, salvo quanto previsto al comma 4 che segue, i meri spostamenti all interno della stessa unità operativa ovvero all interno dello stesso Servizio di appartenenza. Parimenti sono esclusi dall applicazione e dalle garanzie di questo Regolamento anche i trasferimenti tra Servizi diversi, ubicati - entrambi - nello stesso luogo o sede di prestazione lavorativa. 4. La partecipazione del lavoratore ai processi di mobilità volontaria, di cui al TITOLO SECONDO (articoli da 4 a 7) di questo Regolamento, può avvenire per qualsiasi posto messo a concorso,

5 rispetto al quale possegga i requisiti professionali, a prescindere dalle condizioni e limitazioni di cui ai tre commi che precedono di questo medesimo articolo. 5. Qualsiasi trasferimento introaziendale del lavoratore, per mobilità interna, deve avvenire nel rispetto della professionalità acquisita, secondo i canoni normativi dettati dall art. 56 del decreto legislativo, di riforma del pubblico impiego, 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni e integrazioni, nonché i canoni contrattuali riportati dall art. 3 del nuovo ordinamento professionale del personale degli enti locali e regioni, di cui al C.C.N.L. di Categoria del 31 marzo 1999.

6 TITOLO PRIMO La mobilità d u ffic io Art. 2 (Assegnazione delle risorse umane, all inizio dell anno, nell ambito del P.E.G.) 1. All inizio di ogni esercizio finanziario e nel contesto dell approvazione del P.E.G. (Piano esecutivo di gestione), l Amministrazione comunale, tenendo conto delle previsioni di bilancio, provvede ad attribuire a ciascun dirigente preposto ai diversi Servizi, al fine del conseguimento ottimale degli obiettivi di gestione, oltre alle risorse finanziarie e strumentali, anche quelle umane necessarie. 2. Nell ambito della attribuzione indicata nel comma 1, che immediatamente precede, l Amministrazione comunale, con atto della Giunta, assegna ai singoli responsabili di Servizio, la dotazione di personale ritenuta necessaria e indispensabile per una concreta realizzazione degli obiettivi programmati, a prescindere dalle collocazioni godute dal personale interessato nell anno precedente, purché nel rispetto dei canoni legali e contrattuali richiamati dal precedente art. 1, comma 5.

7 3. Segnatamente, le anzidette assegnazioni possono comportare processi di mobilità interna nel senso tecnicamente scolpito sempre all art. 1, commi 1 e 2, del presente provvedimento regolamentare, ad iniziativa unilaterale dell Amministrazione. Art. 3 (Assegnazione del personale a diverso Servizio, in corso d anno, per sopravvenute esigenze gestionali) 1. L Amministrazione comunale nell ambito delle mutate esigenze dei vari Servizi dell Ente, può sempre in corso d anno e modificando le assegnazioni effettuate in sede di approvazione del P.E.G. (Piano esecutivo di gestione) di cui al progresso art. 2, dare luogo anche alla mobilità di ufficio di cui all art. 1, commi 1 e 2, di questo Regolamento, per corrispondere al meglio alle intervenute sopravvenienze gestionali. 2. Per il trasferimento interno disciplinato dal richiamato art. 1, commi 1 e 2, di questo Regolamento, trova applicazione l art del vigente codice civile, talché a prescindere del consenso del lavoratore interessato, esso potrà sempre avvenire quando concorrano comprovate ragioni tecniche, organizzative o produttive. 3. Il trasferimento del dipendente, da un Servizio all altro dell Ente, è disposto con determina del Direttore generale, se nominato, ovvero del Segretario comunale e sentiti i dirigenti interessati.

8 TITOLO SECONDO La mobilità vo lo n ta ria Art. 4 (Scopi e funzioni dell istituto) 1. La mobilità interna su richiesta del dipendente interessato, disciplinata dal presente Titolo Secondo, rappresenta uno strumento di politica del personale, strategicamente rivolto ad offrire nuove e ulteriori opportunità di arricchimento e crescita professionali ai dipendenti del Comune di Montecatini Terme. Art. 5 (Natura dei posti riservati) 1. I posti riservati dall Ente alla mobilità interna su richiesta del dipendente interessato sono individuati, con le modalità e forme scolpite nel seguente art. 6, nell ambito delle professionalità o qualificazioni cosiddette fungibili, rispetto agli obiettivi strategici del Comune, tali da risultare compatibili con le esigenze organizzative del buon funzionamento dell apparato amministrativo.

9 Art. 6 (Pubblicazione dei posti disponibili. Modalità e forme) 1. I posti di organico da riservarsi eventualmente alla mobilità interna volontaria o su richiesta del dipendente interessato sono individuati dall Amministrazione comunale, contestualmente alla indicazione dei posti da ricoprirsi tramite accesso dall esterno, tramite progressione verticale di carriera e tramite mobilità esterna, in sede di predisposizione dell apposito Programma triennale e annuale delle risorse umane. 2. I posti riservati alla mobilità interna volontaria sono portati a conoscenza dei lavoratori con idonee modalità di pubblicità, ulteriori rispetto a quelle strettamente legali, da stabilirsi dal dirigente del Servizio preposto agli affari del personale. Art. 7 (Princìpi e modalità per l assegnazione del personale interessato) 1. Sulla base delle richieste provenienti dai lavoratori interessati alla mobilità interna volontaria e aventi i requisiti di legge e di regolamento per il trasferimento, viene predisposta una apposita graduatoria, che tenga conto, in ordine di priorità, dei seguenti elementi: richiesta avanzata precedentemente dall interessato, in ordine alla copertura del medesimo posto messo a concorso;

10 durata del periodo di attesa rispetto a precedenti richieste di mobilità; entità dei carichi familiari; anzianità di servizio maturata nell Ente.

11 TITOLO TERZO Le informazioni sindacali Art. 8 (Comunicazioni delle assegnazioni d ufficio) 1. Le assegnazioni delle risorse umane, effettuate all inizio di ogni anno, in sede di approvazione del P.E.G. (Piano esecutivo di gestione), specie per quel che concerne i processi di mobilità interna intervenuti in tale contesto (ex art. 2, comma 3, che precede) sono oggetto di un apposito successivo incontro con le Organizzazioni sindacali di Categoria e con la Rappresentanza sindacale unitaria dell azienda, al fine della specificazione e informazione delle ragioni organizzative che presiedono alle assegnazioni medesime. Art. 9 (Informazioni e incontri periodici di monitoraggio e controllo dell andamento aziendale del fenomeno) 1. Con cadenze trimestrali, sono effettuati specifici incontri di studio e di lavoro con le Organizzazioni sindacali di Categoria e con la Rappresentanza sindacale unitaria dell azienda, al

12 fine di monitorare l andamento dell intero processo di mobilità interna del personale dell Ente, fornendosi le informazioni del caso in relazione agli eventuali spostamenti interni e trasferimenti avvenuti nel precedente trimestre.

13 TITOLO QUARTO Norm e finali e di chiusura Art. 10 (Criteri di interpretazione) 1. È criterio precipuo di interpretazione e lettura del presente Regolamento il Protocollo di intesa in materia, intervenuto con le Organizzazioni sindacali di Categoria (*) e la Rappresentanza sindacale aziendale in data 21 febbraio 2001, in sede di attuazione della apposita concertazione prevista dall art. 8 del C.C.N.L. per i dipendenti delle regioni e degli enti locali di data 1 aprile (*) Firmatarie C.I.S.L. F.P.S. (Federazione Lavoratori Pubblici e dei Servizi) e C.G.I.L. Funzione pubblica provinciali. Art. 11 (Entrata in vigore del Regolamento) 1. Il presente Regolamento, di natura prettamente organizzatoria, entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione all Albo pretorio del Comune (ex art. 9, commi 2 e 4, dello Statuto).

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