DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5AC TECNICO DEI SERVIZI COMMERCIALI

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1 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE T. CATULLO - BELLUNO Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Socio Sanitari Liceo Artistico Distretto Scolastico n. 3 - Presidenza e Segreteria: Via Garibaldi, Belluno Tel Fax C.F info@istitutocatullo.it DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5AC TECNICO DEI SERVIZI COMMERCIALI a.s. 2014/2015

2 INDICE PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO 3 PRESENTAZIONE DELL INDIRIZZO DI STUDIO E PROFILO PROFESSIONALE 4 DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE 6 analisi della situazione - livello comportamentale 6 definizione degli obiettivi comportamentali 6 analisi degli obiettivi cognitivi trasversali 7 obiettivi disciplinari specifici contenuti 7 valutazione e verifica 7 attività interdisciplinari 7 attività integrative 8 attività di orientamento 8 ELENCO DOCENTI 9 PROGRAMMAZIONE PER DISCIPLINA (relazioni finali e programmi) 10 italiano 10 storia 15 matematica 19 diritto/economia 23 tecniche professionali dei servizi commerciali e laboratorio informatica 26 lingua inglese 29 lingua francese 31 lingua tedesca 34 lingua spagnola 36 tecniche di comunicazione 38 scienze motorie sportive 41 religione 43 CARATTERISTICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA 45 RELAZIONE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (ASL) 46 2

3 PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO L Istituto Catullo fondato nel 1822 è una delle scuole storiche della città di Belluno. E dedicato a Tomaso Catullo (nato nel 1782 e morto nel 1869), studioso e naturalista bellunese, docente di Girolamo Segato, che si occupò di mineralogia e geologia. La scuola nacque per rispondere alle esigenze di preparare personale qualificato nell amministrazione e nella contabilità d impresa. In 180 anni d attività ha saputo formare migliaia d addetti alla segreteria e alla contabilità d impresa apprezzati nei luoghi di lavoro in cui si sono inseriti, in molti casi anche con notevole successo personale. Con la riforma degli istituti professionali e dopo cinque anni di sperimentazione, l Istituto ha ampliato la propria offerta formativa introducendo quattro indirizzi scolastici: Aziendale, Turistico, Socio-Sanitario e della Grafica Pubblicitaria. L Istituto è inoltre iscritto, negli elenchi degli Organismi di Formazione della Regione Veneto, Ambito della Formazione Superiore n. A0331 con Decreto Regionale n. 780 del 20 agosto L edificio in cui si trova oggi la sede principale della scuola ha una lunga storia. Il consiglio della Serenissima, con lettera ducale del 27 giugno 1608, approvò la richiesta del Consiglio dei Nobili di Belluno di fondare un convento nella città, sotto la regola di Santa Chiara e l invocazione di Santa Maria di Loreto (da cui il nome di Borgo e via Loreto). La costruzione iniziò nel marzo del 1612 in località detta "Favola, oggi Borgo Garibaldi: l edificio fu completato nel 1632 e fu occupato dalle suore nel Il monastero fu soppresso giuridicamente con decreto Napoleonico il 25 aprile 1810 e fu immediatamente abbandonato dalle suore. I locali dell ex convento di Santa Chiara, acquistati nel 1811 dal Comune di Belluno, furono usati prima come magazzino e poi alcune volte come caserma. Nel 1822 detti locali furono destinati alla scuola comunale, divisa in scuola minore e maggiore. Nel 1851 i due corsi di quarta classe furono trasformati in Scuole Reali. Nel 1863 il piano superiore dell ex convento fu adibito a sede della scuola con tre classi che nel 1867 formarono la Real Scuola Tecnica "T. Catullo". Il 25 novembre 1822, furono istituiti in Belluno i due corsi di quarta classe annessi alla Imperial Real Scuola Elementare Maggiore. Nel 1834 fu istituita una Scuola Professionale dove un professore di disegno impartiva tutte le domeniche e feste dell anno scolastico due ore di lezione di ornato, di geometria meccanica e di architettura agli artieri, agli operai della città e agli alunni della Scuola Elementare. Questa utile istituzione crebbe, in breve, in tal credito da richiamare un gran numero d allievi provenienti in parte anche dai comuni limitrofi. E che abbia continuato a dare ottimi risultati ne fanno prova gli attestati onorevoli che ottenne la scuola nelle mostre di Parigi, Milano e Belluno e i premi che, in alcune di esse, riportarono molti distinti artisti bellunesi, come Besarel, Seffer, Bortotti, Danielli, Sommavilla, Giacomini, Bettio, Gasperini ed altri, i quali tutti, più o meno, appresero in questa Scuola i primi rudimenti del disegno, per cui ottennero buona fama nella pittura, nell intaglio in legno e nella scultura. Nel 1851 fu formulato un nuovo piano d insegnamento tecnico inferiore e superiore, applicato ai corsi di quarta classe, e l Istituto fu trasformato in Scuola Reale inferiore, con aggiunta di un terzo anno di studio. Le materie d istruzione obbligatorie per questo nuovo corso completo erano: religione, lingua italiano e tedesco, geografia e chimica, aritmetica e pratiche cambiarie e daziarie, storia naturale, fisica, disegno lineare e a mano libera e calligrafia, distribuite per ogni corso con 33 ore di lezione per settimana, delle quali almeno otto per classe erano dedicate al disegno, due alla religione e due o tre alla calligrafia. La scuola nel 1867 fu pareggiata alle altre del Regno, con facoltà di rilasciare attestati valevoli per l ammissione agli Istituti Tecnici Superiori e per concorsi per l impiego pubblico. Nel 1868, il Governo Nazionale, separando, com esigeva la Legge, l istruzione tecnica dall elementare, affidava l intero peso economico dell istruzione tecnica al Comune. E fu il Comune a intitolarla a "Tomaso Catullo". Quali siano stati i risultati di questa scuola, come Reale e come Tecnica e oggi come Istituto Professionale, si può desumere dalle medie dei frequentanti e dei promossi, e dal collocamento che i licenziati hanno potuto trovare nei diversi rami delle pubbliche amministrazioni e delle imprese private. Oggi, in stato di piena occupazione, sarebbe troppo facile affermare che tutti i diplomati nella nostra scuola trovano un occupazione; ci piace di più sottolineare che sono in aumento coloro che trovano occupazione coerente con il proprio diploma e quelli che continuano la loro formazione all Università 3

4 PRESENTAZIONE DELL INDIRIZZO DI STUDIO E PROFILO PROFESSIONALE TECNICO DEI SERVIZI COMMERCIALI Il Tecnico dei Servizi commerciali ha competenze professionali che gli consentono di assumere ruoli specifici e supportare operativamente le aziende del settore pubblico e privato, sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali che nell attività di promozione delle vendite e di organizzazione di eventi. Si orienta nell ambito socio economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione in un contesto nazionale ed internazionale. Sviluppa competenze professionali nell area dell amministrazione delle imprese, del marketing, della comunicazione e dell economia sociale, in organizzazioni anche di piccole dimensioni. E in grado di: contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa connessi; contribuire alla realizzazione della gestione dell area amministrativo-contabile; contribuire alla realizzazione di attività nell area marketing; realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all organizzazione di servizi per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi; collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale; utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore; utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni; comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia specifica; collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale Le competenze acquisite si riferiscono ad una base comune relativa al sistema aziendale e ad approfondimenti orientati a professionalità specifiche in uno dei tre ambiti di riferimento: servizi commerciali, servizi turistici, servizi della comunicazione.compatibilmente con il numero di alunni iscritti è infatti prevista, a partire dal terzo anno di corso, l attivazione di percorsi distinti per i tre ambiti dei Servizi Commerciali, Turistici e della Comunicazione; per quest ultima opzione è previsto dal terzo anno un quadro orario distinto. Ambito Commerciale All interno del profilo professionale di riferimento, tale ambito tende a sviluppare competenze che orientano lo studente nel contesto economico sociale generale e territoriale, declinate per operare con una visione organica e di sistema all interno dell azienda, e a sviluppare una professionalità di base ben strutturata e flessibile nell area economico aziendale, con la possibilità di attivare approfondimenti in relazione alla tipologia del territorio ed alla richiesta delle aziende. Ambito Turistico All interno del profilo professionale di riferimento, tale ambito tende a sviluppare competenze che orientano lo studente nel settore del turismo per la valorizzazione del territorio. Il sistema turistico assume un crescente rilievo anche nella dimensione locale per la realizzazione di un vero e proprio sistema territoriale e per rispondere efficacemente alle esigenze sempre più complesse della clientela, elaborando progetti e soluzioni personalizzati. 4

5 Ambito Comunicazione All interno del profilo professionale di riferimento, tale ambito tende a sviluppare competenze nel settore della promozione commerciale e delle connesse attività di comunicazione pubblicitaria. Le competenze di ambito, in termini di conoscenze e abilità, si caratterizzano anche per la progettazione di differenti tipologie di prodotti e servizi pubblicitari. Area di professionalizzazione: Il percorso formativo comprende, nelle classi quarta e quinta, 132 ore complessive di alternanza scuola-lavoro che consentono l inserimento dell allievo in aziende operanti nel territorio, nei comparti industriale, commerciale, turistico e dei servizi. Prospettive e sbocchi professionali: Prosecuzione degli studi in ambito universitario (ad es., Economia Aziendale, Economia e Commercio, Economia e Legislazione per l'impresa, Banca e Finanza, Scienze Economiche, Economia delle Amministrazioni Pubbliche e delle Istituzioni Internazionali, Scienze Politiche, Giurisprudenza...) Inserimento lavorativo in: Aziende private con mansioni contabili e/o commerciali Uffici pubblici con ruoli direttivi e/o amministrativi-contabili Studi professionali (avvocati, commercialisti...) Imprese del settore turistico DISCIPLINE QUADRO ORARIO CLASSI 1 BIENNIO 2 BIENNIO 5^ I II III IV V Lingua e letteratura italiana Storia, Cittadinanza e Costituzione Lingua inglese Seconda Lingua comunitaria Matematica Informatica e laboratorio 2 2 Diritto ed economia Tecniche professionali dei servizi commerciali 5* 5* 8* 8* 8* di cui di laboratorio Informatica* 2* 2* 2* 2* 2* Scienze della terra e biologia 2 2 Scienze integrate (Fisica) 2 Scienze integrate (Chimica) 2 Tecniche di comunicazione Scienze motorie e sportive Religione cattolica o alternative Totale ore settimanali (*) compresenza 5

6 DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ANALISI DELLA SITUAZIONE - LIVELLO COMPORTAMENTALE Composizione della classe. La classe VAC risulta composta da 22 studenti (15 ragazze e 7 ragazzi); da sottolineare l inserimento di tre alunni uditori alla fine del primo trimestre. Aspetti relazionali e scolarizzazione Il clima di classe non sempre è stato sereno e collaborativo: non sono infatti mancate occasioni di poca serietà e di scarsa predisposizione al dialogo educativo da parte di alcuni. Per quanto riguarda l'interesse e la partecipazione, si è manifestata un'evidente disomogeneità: da una parte un gruppo consistente ha dimostrato un livello di interesse adeguato e in alcuni casi anche eccellente verso le attività didattiche proposte; per un numero ristretto, invece, la motivazione è stata scarsa. In alcuni alunni, inoltre, si sono notate una certa insicurezza e timidezza. Nella prima parte dell anno il rapporto tra gli alunni non sempre è stato sereno, ma l atmosfera e la convivenza sono migliorati nel pentamestre, favorendo una cooperazione accettabile. Il rapporto con gli insegnanti è stato generalmente corretto e non si sono verificati problemi disciplinari gravi. Aspetti cognitivi e profitto. Le conoscenze e le competenze iniziali della classe risultavano nel complesso discreti pur nella necessità, per alcuni, di potenziare il metodo di studio e di colmare lacune pregresse. Gli obiettivi didattici e formativi che il Consiglio di Classe si è proposto possono ritenersi complessivamente raggiunti da quasi tutti gli alunni, anche se gli esiti individuali appaiono assai diversificati. Un gruppo di allievi (metà classe), attraverso uno studio continuo e approfondito, ha ottenuto risultati buoni e per alcuni eccellenti. In un secondo gruppo (circa un terzo degli studenti) le conoscenze appaiono pienamente sufficienti, unitamente alle competenze acquisite ed alle capacità raggiunte, anche se lo studio non è stato sempre costante ed adeguato. Solo alcuni allievi, malgrado le ripetute sollecitazioni e l applicazione di diverse strategie di recupero, evidenziano delle basi culturali piuttosto fragili e, di conseguenza, alcuni obiettivi più complessi del percorso formativo sono stati raggiunti solo parzialmente. In classe è presente un alunno diversamente abile che segue un piano differenziato e che, seguendo un programma di inserimento nel mondo del lavoro, è stato raramente presente in classe. E presente un alunno DSA. Nel corso del triennio si sono registrati avvicendamenti in alcune materie come: Italiano, Inglese, Matematica, Spagnolo, Francese e Tedesco. DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI COMPORTAMENTALI Obiettivi Generali di Formazione o Educativi 1. AUTOREALIZZAZIONE ED ARRICCHIMENTO INDIVIDUALE a) acquisire o consolidare interesse per il mondo esterno alla scuola e per le vicende di storia attuale: raggiunto globalmente. 2. RISPETTO DEGLI ALTRI a. riconoscere gli altri come soggetti di uguali diritti e doveri: raggiunto. b. essere disponibili alla collaborazione: raggiunto in parte. 3. RISPETTO DELL'AMBIENTE E DELLE ATTREZZATURE COMUNI: raggiunto. 4. VALORIZZAZIONE DELLO SPIRITO D' INIZIATIVA, IMPEGNO E FANTASIA 6

7 a. tendere al superamento delle difficoltà che ostacolano la realizzazione di un progetto attraverso la ricerca di soluzioni nuove e alternative: raggiunto solo da alcuni allievi. 5. PROMOZIONE DEL SENSO DI RESPONSABILITA a) essere in grado di rispondere personalmente della propria attività: in parte raggiunto. b) essere autonomi nel giudizio: in genere raggiunto. 6. SOLIDARIETA c) operare per il miglioramento delle condizioni di vita scolastica: raggiunto in modo accettabile 7. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA EUROPEA stimolare l acquisizione del senso di appartenenza alla UE: raggiunto parzialmente. ANALISI DEGLI OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI Alla fine dell anno scolastico gli alunni dovevano: a) Affrontare e risolvere i problemi attraverso un procedimento logico, ponendosi delle domande, e con l analisi delle cause generatrici: parzialmente raggiunto. b) Acquisire il maggior numero di conoscenze per avere una maggiore possibilità di scelta delle soluzioni: parzialmente raggiunto. c) Formulare più ipotesi per la risoluzione di problemi: obiettivo parzialmente raggiunto. d) Scegliere la soluzione più adatta in base alle risorse disponibili:obiettivo parzialmente raggiunto. e) Formulare un progetto organico che tenga conto anche degli aspetti economici-gestionali: obiettivo parzialmente raggiunto. OBIETTIVI DISCIPLINARI SPECIFICI - SCELTA DEI CONTENUTI Si rinvia ai piani di lavoro individuali dei docenti e alle scelte di dipartimento. VALUTAZIONE E VERIFICA I criteri di valutazione adottati sono quelli deliberati e adottati nel POF e nella programmazione dei dipartimenti. Le tipologie degli strumenti di verifica sono varie: test strutturati con domande a risposta multipla a risposta aperta, collegamenti e completamenti volti a verificare le conoscenze acquisite e la competenza nell utilizzarle nella soluzione di semplici quesiti. Le verifiche orali si sono svolte con colloqui volti a valutare il grado di competenza linguistica e la capacità di analisi e sintesi nonché di argomentare e sostenere le proprie opinioni. Le verifiche scritte volte a valutare la capacità di esprimere in forma corretta (per ortografia, sintassi e lessico) le conoscenze acquisite e le competenze consolidate e la capacità di costruire testi con registri diversi (temi, articoli di giornale, relazioni tecniche) coltivando, in particolare, a competenza a costruire brevi relazioni sintetiche o report. Le modalità e strategie per il recupero sono state attività aggiuntive pomeridiane laddove possibile, in attività di sportello didattico e in attività di consolidamento e recupero durante le attività curricolari. ATTIVITA' INTERDISCIPLINARI Non sono state programmate attività interdisciplinari. 7

8 VISITE STAGE VIAGGIO DI STUDIO ATTIVITA' INTEGRATIVE periodo attività destinazione docenti accompagnatori Mese di giugno STAGE/ASL 2014 Zorzoli 02/10/2014 Camera di Commercio Open Day sull Imprenditoria Giovanile, prima giornata Kuehl, Savastano 31 Ottobre Workshop Università Pordenone Kuhel Savastano 20 Novembre Job orienta -Verona De Gasperin-Catania 27/11/2014 Camera di Commercio Open Day sull Kuehl, Savastano Imprenditoria Giovanile, seconda giornata 11/12/2014 Camera di Commercio, Open Day sull Imprenditoria Giovanile, terza giornata Kuehl 22/12/2014 Associazione Bellunesi nel mondo: Incontro con giovani che lavorano e Kuehl, Cason studiano all estero (11-13) 30/01/2015 Incontro: Passato, presente e futuro dell'economia del Veneto (11-13) Docenti in orario di serv. 10/02/2015 Visita guidata al centro per l impiego Cason 24/02/2015 Incontro presso sala congressi Giovanni XXIII: percorsi universitari con esperienza all estero Docenti in orario di serv. 25/02/2015 Incontro con funzionario del Centro per l impiego (8-10) Docenti in orario di serv. 03/03/2015 Incontro con Agenzie del Lavoro (8-10) Docenti in orario di serv. 10/03/15 Conferenza preparatoria per viaggio istruzione a Praga Tormen 16/3/2015 al 21/3/2015 Viaggio d istruzione Praga Beghelli 04/05/2015 Celebrazione 70 anniversario Liberazione Docenti in servizio 11/05/2015 Controllo di gestione e budget Bellinazzi 12/05/2015 Centenario Grande Guerra-Aula Magna Durante-Carlin 28/05/2015 Controllo di gestione e budget Bellinazzi 25/05/ /05/ /06/2015 Camera di Commercio, percorso formativo per la realizzazione di un idea imprenditoriale, prima giornata Camera di Commercio, percorso formativo per la realizzazione di un idea imprenditoriale, seconda giornata Camera di Commercio, percorso formativo per la realizzazione di un idea imprenditoriale, terza giornata ATTIVITA' DI ORIENTAMENTO Kuehl Kuehl Kuehl 31/10/2014: Punto d Incontro : Workshop orientamento universitario e lavorativo Pordenone 20/11/2014: Partecipazione al Job Orienta a Verona 8

9 22/12/2014: Associazione Bellunesi nel mondo: Incontro con giovani che lavorano e studiano all estero Marzo 2015: Incontro presso sala congressi Giovanni XXIII: percorsi universitari con esperienza all estero Aprile 2015: partecipazione alla manifestazione Universo con le università del Veneto Partecipazione alla manifestazione UNIVERSO con le Università del Veneto. Materia ITALIANO STORIA MATEMATICA TECNICHE PROFESS LINGUA INGLESE LINGUA E TEDESCA LINGUA E FRANCESE LINGUA E SPAGNOLO DIRITTO Docenti MARCER JACOPO MARCER JACOPO BEGHELLI BENEDETTA KUEHL MICHAEL DURANTE ROSALBA CORONA GUAZZO RICCHIO LUIGINA CASON DIEGO TECNICHE COMUN SCIENZE MMOTORIE RELIGIONE COMPRES. TECN PRO SOSTEGNO SOSTEGNO OLIVA CONCETTA MARCHETTI PATRIZIA CATANIA ALESSANDRA CARLIN LORETTO FERIGUTTI MASSIMO AUGELLO COSTANTINA Nel presente anno scolastico sono stati inseriti nel Consiglio di classe i proff. Beghelli, Corona, Guazzo, Oliva e Carlin. Gli altri insegnanti sono stati riconfermati dall anno o dagli anni precedenti. Nel verbale n. 6 che registra le delibere del consiglio di Classe del 17 febbraio 2014 sono stati eletti i rappresentanti interni della commissione d esame sono risultati e- letti i docenti. Così la Commissione d esame risulta costituita come riassunto nella tabella seguente. MATERIA DOCENTE ITALIANO - STORIA ESTERNO DIRITTO ED ECONOMIA ESTERNO INGLESE ESTERNO MATEMATICA INTERNO TECNICA PROF. SERVIZI COMMERCIALI INTERNO TECNICHE DI COMUNICAZIONE INTERNO Il documento prosegue con la raccolta delle relazioni dei docenti del corso, con i relativi programmi svolti. Belluno, 15 Maggio 2015 Il coordinatore di classe (Rosalba Durante) 9

10 ITALIANO Docente: Jacopo Marcer Ore settimanali: 4 1.Relazione finale 2.Programmazione didattico disciplinare 1.RELAZIONE FINALE Profilo della classe Per quanto concerne il comportamento, la classe si è mostrata capace di instaurare un dialogo educativo improntato all educazione, al rispetto e allo spirito di cooperazione. Gli alunni, tranne qualche caso circoscritto, hanno raggiunto un buon livello di attenzione. In merito alla partecipazione, il livello è stato generalmente positivo: si sottolineano gli apprezzabili progressi registrati nel corso dell anno, con l evoluzione da un atteggiamento spesso passivo ad uno più propositivo e maturo. Profitto. Nella produzione scritta, la classe ha raggiunto un livello mediamente sufficiente; negli ultimi due anni sono state affrontate tutte le tipologie testuali previste dall'esame di Stato. Per sei elementi le competenze raggiunte sono accettabili, mentre alcuni alunni evidenziano ancora lacune di ordine ortografico e sintattico, anche se si sottolinea un miglioramento rispetto all inizio dell anno scolastico. Un gruppo di studenti (sei), grazie al possesso di buone capacità logico-critiche e di un metodo di studio efficace e a carattere continuativo, conosce in maniera approfondita gli argomenti di letteratura affrontati in classe ed è capace di riflettere in maniera autonoma e personale sui testi letterari conosciuti. Per altri sette il livello è discreto. Gli altri elementi dimostrano un livello sufficiente nell'acquisizione degli argomenti affrontati e nell'analisi dei testi, soprattutto a causa di un impegno non sempre costante. Le competenze attinenti all esposizione orale sono generalmente discrete, ma in alcuni alunni permango difficoltà nel lessico specifico e nella capacità di istituire collegamenti tra i diversi argomenti presi in esame. Andamento didattico Il programma è stato svolto regolarmente e secondo i tempi previsti. Metodi d insegnamento utilizzati I contenuti sono stati esposti cercando sempre la partecipazione degli studenti. E stata data maggior rilevanza alla poetica degli autori e alla comprensione dei testi. Non sono mancati i riferimenti interdisciplinari tra Letteratura, Storia e Storia dell arte. La programmazione è stata di tipo modulare. Mezzi utilizzati - Testo in adozione: Sambugar, Salà, Laboratorio di letteratura, con guida all esame di Stato e alla comunicazione professionale, Vol. 3, La Nuova Italia, Firenze, Fotocopie tratte da altri testi. 10

11 - Audiovisivi. - Presentazioni in power point. Spazi del percorso formativo Aula della classe; aula magna. Criteri e strumenti di valutazione. - Prove scritte relative alle tipologie previste dall Esame di Stato: analisi del testo, articolo di giornale, saggio breve, tema di ordine generale, tema storico. La classe ha svolto due simulazioni della Prima prova. - Esposizioni di argomenti alla classe. - Interventi in classe. - Verifiche sommative a fine modulo: test semistrutturati, interrogazioni. Obiettivi raggiunti Letteratura: - Conoscere gli elementi fondamentali della biografia di un autore. - Conoscere il contesto sociale, culturale in cui è vissuto un autore. - Conoscere la poetica, la produzione e le scelte stilistiche di un autore. - Conoscere le principali figure retoriche utilizzate dagli autori. Educazione linguistica: - Conoscenza di un lessico adeguato. - Conoscenza delle caratteristiche fondamentali delle tipologie d Esame. Competenze Letteratura: - Saper ricollegare poetica, ideologia, temi e personaggi agli aspetti storico- culturali e ai valori della società del tempo. - Saper cogliere l attualità e il messaggio senza tempo presente nei classici. - Capacità di analisi che permetta di effettuare collegamenti tra i diversi testi letti e tra diversi ambiti disciplinari (es. storia). - Capacità di individuare, ove possibile, i legami tra gli argomenti affrontati in classe e l attualità. Educazione linguistica: - Saper strutturare e svolgere le tipologie testuali previste dall Esame di Stato. - Capacità di individuare gli elementi essenziali di un testo e di svolgere la relativa sintesi. - Saper esporre oralmente in maniera corretta. - Utilizzare un lessico adeguato nell esposizione orale ed in quella scritta. Belluno, 15 maggio 2015 L Insegnante (Jacopo Marcer) 11

12 2.PROGRAMMAZIONE DIDATTICO - DISCIPLINARE LETTERATURA MODULO 1. NATURALISMO E VERISMO. GIOVANNI VERGA U.d.1. Il Naturalismo francese ed il Verismo. Il romanzo naturalista. Verga e i principi del Verismo; analogie e differenze rispetto al Naturalismo. E. Zola, aspetti fondamentali della vita. Le opere: L Assommoir. Testi analizzati: - E.Zola, Gervasia all Assommoir, da L Assommoir. U.d.2. Aspetti essenziali della vita e dell opera di Verga. Giovanni Verga. La vita. Le opere. Il pensiero e la poetica: l approdo al Verismo; i principi della poetica verista; le tecniche narrative; la visione della vita nella narrativa di Verga. I Malavoglia. U.d.3. Le novelle ed il ciclo dei vinti. Elementi fondamentali delle novelle lette in classe e delle rispettive raccolte. Il progetto del ciclo dei vinti: la struttura. Testi analizzati: - G.Verga, Prefazione, da I Malavoglia. - G.Verga, La famiglia Malavoglia, da I Malavoglia. - G.Verga, La veglia funebre per Bastianazzo (nella Guida all esame di Stato). - G.Verga, La roba, da Novelle rusticane. - G.Verga, La Lupa, da Vita dei campi. MODULO 2. IL DECADENTISMO ITALIANO. PASCOLI E D ANNUNZIO U.d.1. La poesia del Decadentismo. Il significato del termine Decadentismo; la sensibilità decadente. Aspetti decadenti in Pascoli e in D Annunzio. U.d.2. La vita e le opere di Pascoli. Elementi fondamentali della biografia di Pascoli e delle opere dalle quali sono state tratte le letture antologiche. U.d.3. Il pensiero e la poetica di Pascoli. Temi, motivi e simboli; l innovazione stilistica. U.d.4. La vita e l opera di D Annunzio. Elementi fondamentali della biografia di D Annunzio e delle opere dalle quali sono state tratte le letture antologiche. U.d.5. Il pensiero e la poetica di D Annunzio. Temi e motivi; lo stile. Testi analizzati: - G.Pascoli, E dentro di noi un fanciullino, da Il fanciullino. - G.Pascoli, L assiuolo, da Myricae. - G.Pascoli, Temporale, da Myricae. - G.Pascoli, La mia sera, da Canti di Castelvecchio. - G.D'Annunzio, La pioggia nel pineto, da Alcyone. - G.D'Annunzio, La sera fiesolana, da Alcyone. - G.D'Annunzio, Il ritratto di un esteta, da Il piacere. MODULO 3. LA COSCIENZA DI ZENO DI ITALO SVEVO. U.d.1. La biografia e le opere. Elementi fondamentali della biografia di Svevo e delle sue opere. 12

13 U.d.2. La Coscienza di Zeno. La vita dell autore. I modelli e le novità della narrativa di Svevo. La struttura e i contenuti. L impianto narrativo e le soluzioni stilistiche. Testi analizzati: - I.Svevo, Prefazione e Preambolo. - I.Svevo, L ultima sigaretta. - I.Svevo, Una catastrofe inaudita. MODULO 4. LUIGI PIRANDELLO U.d.1. La vita e le opere. Elementi fondamentali della biografia di Pirandello e delle opere dalle quali sono state tratte le letture antologiche. U.d.2. Il pensiero e la poetica. Trama, temi e stile nella produzione dell autore. U.d.3. Analisi di opere e testi pirandelliani. Testi analizzati: - L. Pirandello, Il sentimento del contrario, da L umorismo. - L. Pirandello, Cambio treno, da Il fu Mattia Pascal. - L. Pirandello, Salute!, da Uno, nessuno e centomila. - L. Pirandello, La patente, da Novelle per un anno. - L. Pirandello, Il treno ha fischiato, da Novelle per un anno. - L. Pirandello, La condizione di personaggi, da Sei personaggi in cerca d autore. MODULO 5. LA POESIA DEL NOVECENTO U.d.1. La poesia nell età delle Avanguardie. La poetica futurista: i principi dell ideologia futurista e i manifesti futuristi; la figura di F.T. Marinetti e di A. Palazzeschi. La poetica crepuscolare e la figura di G. Gozzano. I vociani (cenni). Confronto con la poesia di fine Ottocento: Carducci, con elementi della biografia. Testi analizzati: - A. Palazzeschi, E lasciatemi divertire, da L incendiario. - A. Palazzeschi, Chi sono?, da Poemi. - G. Gozzano, La signorina Felicita ovvero la felicità, da I colloqui. - G. Carducci, Nevicata. U.d.2. Giuseppe Ungaretti. Aspetti della vita e dell opera, con riferimento all Allegria. Il pensiero e la poetica. Testi analizzati: - G. Ungaretti, Veglia, da L'allegria. - G. Ungaretti, Fratelli, da L'allegria. - G. Ungaretti, San Martino del Carso, da L'allegria. - G. Ungaretti, Mattina, da L'allegria. - G. Ungaretti, Soldati, da L'allegria. Contenuti da svolgere e completare entro la fine delle lezioni: U.d.3. Umberto Saba. Aspetti della vita, dell opera e della poetica. Temi e stile del Canzoniere. Testo da analizzare: U. Saba, Trieste, da Il Canzoniere. U.d.4. Eugenio Montale. Aspetti della vita, dell opera (con riferimento a Ossi di Seppia) e della poetica. Testi da analizzare: - Non chiederci la parola, da Ossi di seppia. 13

14 - Meriggiare pallido e assorto, da Ossi di seppia. - Spesso il male di vivere ho incontrato, da Ossi di seppia. Approfondimenti da svolgere entro la fine delle lezioni: Arte: U. Boccioni, Forme uniche nella continuità dello spazio. G. de Chirico, Le muse inquietanti. Cinema: F. Lang, Metropolis (versione ridotta). MODULO 1. ABILITA DI BASE EDUCAZIONE LINGUISTICA U.d.1. Potenziamento di tutte le tipologie previste dalla prima prova scritta dell Esame di Stato, con particolare riferimento al saggio breve (Tip.B). Struttura di un saggio; esercitazioni domestiche ed in classe. Lettura di articoli di giornali e di brani tratti da saggi. Simulazioni per l'esame di Stato. U.d.2. Recupero competenze nell orale e nello scritto. Chiarezza, correttezza e coerenza nello scritto e nell esposizione orale. Belluno, 15 maggio 2015 In rappresentanza degli alunni L Insegnante (Jacopo Marcer) Francesca De Nardin Gaia Menegon.. 14

15 STORIA Docente: Jacopo Marcer Ore settimanali: 2 1.Relazione finale 2.Programmazione didattico disciplinare 1.RELAZIONE FINALE Profilo della classe Per quanto concerne il comportamento, la classe si è mostrata corretta e capace, nella parte centrale e finale dell anno, di instaurare un dialogo educativo improntato all educazione, al rispetto e allo spirito di cooperazione. L attenzione è stata globalmente discreta. In merito alla partecipazione, il livello è stato generalmente positivo. Profitto. Le competenze acquisite dalla classe sono generalmente buone, grazie ad uno studio efficace. Sei alunni dimostrano un impegno costante, capacità di rielaborazione personale ed arricchimento dei contenuti; altri sette denotano un buon impegno e una preparazione adeguata. Per cinque alunni il livello raggiunto è discreto; per tre elementi, invece, si evidenziano alcune lacune a causa di un impegno poco costante. Andamento didattico Il programma è stato svolto regolarmente e secondo i tempi previsti. Metodi d insegnamento utilizzati I contenuti sono stati esposti cercando sempre la partecipazione degli studenti ed evitando l esposizione meccanica dei contenuti. Per alcuni argomenti sono state utilizzate le fonti storiche presenti nel testo, al fine di sviluppare le competenze di analisi. Mezzi utilizzati - Testo in adozione: De Vecchi, Giovannetti, Storia in corso, Voll. 2-3, Mondadori, Milano Interventi esterni. - Audiovisivi. Spazi del percorso formativo Aula; aula magna. Criteri e strumenti di valutazione. - Verifiche sommative a fine moduli (semistrutturate). - Interrogazioni. - Interventi in classe; partecipazione. Obiettivi raggiunti. Conoscenze - Conoscenza degli elementi sociali, economici, religiosi, culturali del periodo studiato. - Conoscenza dei contesti geografici in cui si svolgono i fatti storici. - Conoscere i fattori geografici che determinano i fatti storici. - Acquisizione di un adeguato linguaggio specifico della materia. Competenze 15

16 - Tematizzare un fatto storico riconoscendo soggetti, fatti, luoghi e periodi che lo costituiscono. - Mettere le conoscenze di fatti storici in relazione con le conoscenze dei contesti sociali e istituzionali entro i quali si svolsero. - Comprendere che la conoscenza dei contesti è indispensabile per capire i fatti storici. - Riconoscere il modo in cui il contesto spaziale ha influito sullo svolgimento di un fatto storico. - Riconoscere la funzione dei riferimenti storici nei discorsi sul presente. - Capacità di individuare i nessi causa-effetto. - Dare organizzazione temporale alle informazioni e alle conoscenze in modo da costruire intrecci narrativi sensati. - Capacità di esporre i contenuti studiati con una terminologia adeguata. - Collegare le conoscenze apprese con altri ambiti disciplinari. Belluno, 15 maggio 2015 L Insegnante (Jacopo Marcer) 16

17 2.PROGRAMMAZIONE DIDATTICO DISCIPLINARE MODULO 1. L'ETA' DELL IMPERIALISMO, LA CIVILTA DI MASSA E LA PRIMA GUERRA MONDIALE U.d.1. L imperialismo e la crisi dell equilibrio europeo. La corsa al colonialismo, con riferimento specifico all Italia. U.d.2. Lo scenario extraeuropeo. L imperialismo europeo in Africa. U.d.3. L Italia giolittiana. Caratteri fondamentali dell età giolittiana. Approfondimenti: - Tutti a scuola: l istruzione in Italia. U.d.4. La prima guerra mondiale. I presupposti, gli schieramenti e le fasi del conflitto. Approfondimenti: - Sarajevo, la scintilla che innesca l incendio. - Il ruolo delle nuove armi. - Lezione (con intervento esterno) sulla I guerra mondiale. U.d.5. La rivoluzione russa. La Russia di inizio secolo e le due rivoluzioni. Approfondimenti: - Lenin: una vita da rivoluzionario. - Soviet: l illusione della democrazia diretta. - Il culto della personalità. - Una giornata nel gulag. U.d.6. L Europa e il mondo dopo il conflitto. Il dopoguerra e i trattati di pace. Approfondimenti: - Un debole equilibrio. U.d.7. La belle époque. Società di massa e allargamento dei consumi; il progresso scientifico. MODULO 2. L'ETA' DEI TOTALITARISMI U.d.1. Il dopoguerra in Italia e l'avvento del fascismo. Le difficoltà economiche e sociali della ricostruzione. Nuovi partiti e movimenti politici nel dopoguerra. La crisi del liberalismo. L'ascesa del fascismo. La costruzione del regime. Approfondimenti: - Il mondo delle grandi fabbriche. - Il ruolo delle donne. U.d.2. Gli Stati Uniti e la crisi del 29. Gli Stati Uniti dopo la fine della guerra; il liberismo economico, il giovedì nero. Il New Deal. U.d.3. Il regime fascista in Italia Il consolidamento del regime. Il fascismo fra consenso e opposizione. La politica interna ed economica. I rapporti tra Chiesa e fascismo. La politica estera e le leggi razziali. Approfondimenti: - Le leggi razziali viste dai bambini. - Piccoli fascisti crescono. U.d.4. Il nazismo. 17

18 La nascita della repubblica di Weimar. Hitler e la nascita del nazionalsocialismo. Il nazismo al potere. L ideologia nazista e l antisemitismo. La crisi del '29 (sintesi). Approfondimenti: - Eliminare i diversi. - Le prime olimpiadi in diretta tv. - La macchina del totalitarismo nazista. U.d.5. L Europa verso una nuova guerra. Il riarmo della Germania e l alleanza con l Italia; il Giappone. L'escalation nazista verso la guerra. MODULO 3. LA 2^GUERRA MONDIALE E LA SHOA U.d.1. La 2^guerra mondiale. Le fasi della 2^ guerra mondiale: lo scoppio del conflitto, l'avanzata tedesca. Il crollo della Germania e la fine della guerra. La caduta del regime fascista. La Resistenza, le stragi naziste e le foibe. Approfondimenti: - Da Guernica a Hiroshima. - Intervento esterno sulla Liberazione. U.d.2. Lo sterminio degli Ebrei. Lo sterminio degli Ebrei e i campi di concentramento. Approfondimenti: - I giusti: che cosa si poteva fare. Contenuti da svolgere e completare entro la fine delle lezioni: MODULO 4. IL MONDO BIPOLARE E LA NASCITA DELL ITALIA REPUBBLICANA. U.d.1. Il bipolarismo USA-URSS, la guerra fredda e i tentativi di disgelo. Il bilancio della guerra; il nazismo processato. Dalla pace alla guerra fredda. Il blocco occidentale; il blocco orientale e la sua espansione. L avvio del disgelo e i nuovi focolai di crisi. - Le foibe. - La Dichiarazione universale dei diritti dell uomo. - L equilibrio del terrore. U.d.2. La nascita dell Italia repubblicana ed il miracolo economico. La nascita della Repubblica; scelte di campo e governi di centro. Il miracolo economico italiano. Approfondimenti: - I princìpi del nuovo stato. - L auto per tutti. Belluno, 15 maggio 2015 In rappresentanza degli alunni L Insegnante (Jacopo Marcer) Francesca De Nardin Gaia Menegon.. 18

19 MATEMATICA docente: Benedetta Beghelli ore settimanali: 3 1.Relazione finale sulla classe 2.Programmazione didattico disciplinare 1.RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE Profilo della classe La classe V A è composta da 22 allievi con un alunno che ha seguito una programmazione individualizzata (PEI). La classe risulta variegata e poco coesa, ciò ha reso talvolta difficili i rapporti fra gli alunni. Si evidenziano livelli di conoscenza e competenza diversificati tanto che al suo interno si possono distinguere tre gruppi: il primo con preparazione e capacità di rielaborazione buone nonché padronanza dei vari concetti; il secondo con una preparazione più che sufficiente dovuta prevalentemente ad un applicazione costante nelle tecniche di risoluzione degli esercizi; il terzo gruppo, infine, che ha raggiunto con difficoltà gli obiettivi minimi a causa sia di lacune pregresse che di un impegno superficiale. Le attività di recupero sono state svolte in orario curriculare. La partecipazione all attività didattica e l interesse per la materia risultano mediamente più che sufficienti; non così l impegno nello studio domestico che si è rivelato alquanto discontinuo. Il comportamento e la condotta sono stati sostanzialmente corretti. Andamento didattico Non c è stata continuità didattica. Il rendimento non risulta omogeneo, sia per le diverse capacità manifestate dagli alunni che per i loro differenti gradi di impegno. Il programma previsto dalla programmazione individuale e dalla programmazione del dipartimento di matematica non è stato approfondito come inizialmente preventivato. Metodi di insegnamento E stata utilizzata prevalentemente la lezione frontale per il tempo necessario alla trattazione dei contenuti e si è fatto ricorso ad esercitazioni in classe con l obiettivo di coinvolgere il più possibile gli alunni nella risoluzione degli esercizi. Sono stati privilegiati gli esempi e gli esercizi per rafforzare l abilità di calcolo e consolidare le conoscenze acquisite. Mezzi utilizzati Libro di testo: nuova matematica a colori vol. 4. Autore Leonardo sasso Edizione Petrini. Appunti. Spazi del percorso formativo Aula scolastica Tempi del percorso formativo Quadro orario settimanale: 3 ore Le lezioni hanno avuto un andamento nel complesso regolare ma nel corso dell anno scolastico ci sono state interruzioni dell attività didattica dovute al viaggio d istruzione e ad alcune uscite. Pertanto il programma previsto non è stato approfondito come inizialmente preventivato. 19

20 Criteri e strumenti di valutazione usati Gli alunni sono stati valutati con verifiche orali e scritte. La valutazione ha tenuto conto, nell ordine, dei seguenti fattori: del raggiungimento degli obiettivi di conoscenza e competenza; della capacità espositiva; della capacità critica; dell impegno e dell interesse dimostrati; nel rispetto dei termini previsti dai criteri generali elaborati dal Collegio dei Docenti, contenuti nel POF e nella programmazione del dipartimento. Obiettivi raggiunti La preparazione media attualmente raggiunta dalla classe è più che sufficiente rispetto ad una materia che per la sua reale difficoltà teorica e concettuale pone spesso dei problemi agli alunni. In generale si può affermare che la classe: a) conosce il concetto di funzione reale di una variabile reale, di dominio e codominio e sa riconoscere funzioni algebriche; sa determinare il dominio di funzioni algebriche; sa trovare le eventuali intersezioni della funzione con gli assi cartesiani; sa studiare il segno della funzione e individuare le zone del piano cartesiano in cui si trova il grafico; b) conosce il concetto di limite e di funzione continua in un punto e sa calcolare limiti di funzioni (solo razionali intere e fratte) che si presentano anche in forma indeterminata; sa studiare il comportamento di una funzione razionale intera e fratta agli estremi degli intervalli del dominio e trovare gli asintoti verticali, orizzontali e obliqui; c) conosce il concetto di derivata di una funzione in un punto e il suo significato geometrico; sa calcolare la derivata di una funzione razionale intera e fratta applicando le regole di derivazione; sa determinare gli intervalli nei quali una funzione razionale è crescente o decrescente; d) sa trovare i punti di massimo e di minimo relativi di una funzione razionale intera e fratta; e) sa studiare una funzione razionale intera e fratta e tracciarne il grafico. Belluno, 15 maggio 2015 L Insegnante (Benedetta Beghelli ).. 20

21 2) PROGRAMMAZIONE DIDATTICO - DISCIPLINARE Contenuti - obiettivi MODULO N. 1 - FUNZIONI E DOMINIO CONTENUTI U.D. 1 Funzioni e loro classificazione U.D. 2 Calcolo del dominio di una funzione. OBIETTIVI Definizione di funzione Saper riconoscere funzioni razionali ed irrazionali intere e fratte Definizione di dominio Calcolare il dominio di funzioni razionali ed irrazionali intere e fratte U.D. 3 Intersezione di una funzione con gli assi cartesiani, segno di una funzione. Calcolare le intersezioni con gli assi cartesiani e gli intervalli di positività e negatività di funzioni razionali MODULO N. 2 - LIMITI CONTENUTI U.D. 1 Concetto intuitivo di limite di una funzione U.D. 2 Calcolo dei limiti U.D. 3 Calcolo degli asintoti orizzontali e verticali U.D. 4 Funzioni continue e tipi di discontinuità OBIETTIVI Riconoscere e rappresentare limiti finiti e infiniti Calcolare limiti finiti e infiniti di funzioni razionali intere e fratte. Calcolare i limiti per le forme indetermi- nate + -, /, 0/0 (scomposizione dei polinomi: raccoglimento totale, differenza di quadrati, trinomio di secondo grado) Calcolo degli asintoti orizzontali, verticali e obliqui di funzioni razionali fratte di 1 e di 2 grado Definizione di funzione continua in un punto. Riconoscere la discontinuità di prima, seconda e terza specie calcolare le discontinuità di 2 e 3 specie 21

22 MODULO N. 3 - DERIVATE CONTENUTI U.D. 1 Significato geometrico della derivata U.D. 2 Calcolo della derivata di funzioni elementari, razionali intere o fratte U.D. 3 Funzioni crescenti e decrescenti OBIETTIVI Significato geometrico della derivata di una funzione in un punto Derivata di un costante, di x, di una potenza di x. Derivata di una funzione polinomiale, del quoziente di due funzioni razionali Calcolo degli intervalli in cui una funzione razionale intera o fratta è crescente o decrescente, saper indi- viduare i punti di massimo e di minimo MODULO N. 4 - STUDIO DI FUNZIONE CONTENUTI U.D. 1 Grafico di semplici funzioni razionali intere e fratte Belluno, 14 maggio 2015 In rappresentanza degli alunni OBIETTIVI Rappresentare il grafico di semplici funzioni razionali di 1 e di 2 grado individuando: dominio, segno, intersezioni con gli assi cartesiani, eventuali asintoti orizzontali e verticali, intervalli di crescenza e decrescenza, eventuali punti di massimo e di minimo L Insegnante (Benedetta Beghelli) Francesca De Nardin Gaia Menegon.. 22

23 DIRITTO Docente: Diego Cason Ore settimanali: 3 1.Relazione finale sulla classe 2.Programmazione didattico disciplinare 1.RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE La classe 5AC è una classe non molto omogenea per capacità, attitudini, atteggiamenti e motivazioni allo studio. Nella classe ci sono situazioni personali diverse ma non molto eccentriche rispetto a un normale gruppo di studenti. Ci sono cinque allievi/e brillanti e il resto della classe ha fornito prova di motivazioni inadeguate e di impegno altalenante, tranne le allieve migliori già citate, che hanno condotto a risultati scolastici sufficienti. Sono migliorate poco le capacità di analisi, e di organizzare in modo autonomo e razionale lo studio (in molti allievi permane la tendenza allo studio mnemonico e funzionale al superamento delle prove scritte e orali), si manifesta la poca familiarità con la terminologia propria delle discipline giuridiche ed economiche. La situazione finale, dopo numerose verifiche, denuncia alcuni limiti nella espressione scritta di nozioni e concetti giuridico economici, che appaiono anche nella esposizione orale che si limita frequentemente alle nozioni, espresse in modo talvolta approssimativo, anche se intuitivamente corrette. Resta insoddisfacente (escludendo le allieve migliori) l'approccio a sistemi normativi complessi, dei quali si sanno cogliere gli elementi essenziali ma non l'articolazione logica con altri sistemi e istituti. Il percorso didattico che ha avuto lo scopo di fornire conoscenze articolate intorno agli i- stituti dei contratti di lavoro scontando il ritardo nello svolgimento di programma di quarta. Essendoci diverse sovrapposizioni con il programma di economia aziendale si sono privilegiati gli oggetti di studio dei contratti di lavoro dipendente a tempo determinato e indeterminato (recuperando la lacuna nello svolgimento del programma della classe quarta), la disciplina della sicurezza sui luoghi di lavoro e la disciplina della privacy. La deviazione rispetto alla programmazione iniziale trova giustificazione anche nel mutamento in corso dell oggetto di studio per effetto della riforma giunta ad applicazione pratica per la prima volta. Permane una certa rigidità dogmatica nell'apprendimento dei singoli istituti che nuoce alla capacità di affrontare situazioni inedite, anche quando appare in tutta evidenza la loro sostanziale omogeneità con situazioni già viste e già studiate. La conoscenza dei singoli istituti giuridici è in media accettabile anche se emergono lacune nei singoli istituti e nella conoscenza dei principi generali del diritto del lavoro. L'assimilazione del linguaggio giuridico è tuttora imprecisa La partecipazione all attività didattica è stata costante ma la concentrazione non è sempre stata adeguata per tutti gli allievi/e. Emerge una spiccata predilezione per gli elementi di conoscenza pratici, immediatamente legati alla realtà vissuta, piuttosto che per le a- strazioni e le sintesi generali. In media il livello di attenzione è quasi sempre sempre stato inadeguato. Il lavoro casalingo è stato eseguito in modo poco diligente e puntuale dalla maggioranza degli allievi/e. Metodi d insegnamento utilizzati. I metodi d insegnamento usati sono stati la lezione frontale tradizionale. Il docente ha usato il codice civile, la consultazione di materiale informativo vario in rete. Spazi d insegnamento. Uso quasi esclusivo dell'aula scolastica, con due visite guidate (centro per l impiego e alcuni cantieri) con un viaggio d'istruzione. Si sono utilizzate diverse ore curriculari 23

24 per il recupero e le attività integrative e per le valutazioni che, specialmente nel caso delle verifica orali, hanno occupato molto tempo. Criteri e strumenti di valutazione. Gli strumenti di valutazione utilizzati sono stati molteplici: 1. interrogazione orale, 2. elaborazione scritta breve di tracce, 3. collegamenti, 4. scelte multiple libere, 5. problemi con risposte chiuse e con risposte aperte strutturati e semi strutturati, 6. correzione degli appunti scolastici e la loro rielaborazione casalinga, 7. valutazione della costanza nella partecipazione al dialogo didattico, 8. valutazione della congruenza degli interventi durante le lezioni. I criteri di valutazione sono stati: 1. Valutazione della media nelle somministrazioni di test a scelte multiple libere, problemi con risposte chiuse e aperte strutturati e semi strutturati. Nelle domande aperte e nei compiti scritti i criteri di valutazione sono stati la conoscenza degli istituti, la completezza delle descrizioni, la correttezza dei contenuti e la struttura formale del testo. Obiettivi raggiunti. Gli obiettivi possono essere raggruppati in quattro ambiti generali: A. Saper essere nel rapporto con gli altri, compagni e docente. Raggiunto quasi da tutti. B. Acquisizione di competenze metacognitive relative all apprendimento. Raggiunto solo parzialmente e solo da alcune allieve. C. Acquisizione di competenze tecniche relative alle discipline. Raggiunte in modo sufficiente dal punto di vista della conoscenza raggiunte in modo parziale e limitato per quel che riguarda la comprensione, le capacità di analisi di sistemi complessi e di sintesi di conoscenze diversificate. D. Acquisizione di capacità risolutive di problemi incogniti e nuovi rispetto alla attività di apprendimento e addestramento. Non è stata raggiunta un abilità e un autonomia soddisfacenti. In merito alla attività relativa all allieve con DSA si segnala che le misure compensative e dispensative sono state applicate con discrezione, egli ha preferito non rendere evidente il suo diverso status nel gruppo classe. Egli ha, però, piena consapevolezza dei limiti derivanti dalla sua particolare situazione e ha intensificato l impegno per superarli. Tutte le informazioni su misure presentazione dell alunno ovvero la diagnosi medico specialistica, la descrizione dell operato all interno del gruppo classe, la sintesi del profilo funzionale dell alunno, le metodologie e procedure messe in atto dal Consiglio di Classe per il successo formativo, gli strumenti di verifica adottati, i criteri di verifica adottati e le modalità previste per lo svolgimento delle prove sono contenute nel fascicolo personale riservato allegato al presente documento. In tutte le prove di valutazione s è convenuto con l allievo le procedure più idonee per ridurre l impatto delle sue difficoltà di apprendimento. Belluno, 15 maggio L Insegnante (Diego Cason). 24

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