La xenodiversità animale delle acque interne italiane: la situazione in Toscana

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La xenodiversità animale delle acque interne italiane: la situazione in Toscana"

Transcript

1 La xenodiversità animale delle acque interne italiane: la situazione in Toscana Elena Tricarico 1*, Simone Cianfanelli 2, Elisabetta Lori 2, Annamaria Nocita 2, Francesca Gherardi 1 Parole chiave: acque interne, specie non-indigene, Toscana Le acque interne sono particolarmente vulnerabili alle invasioni biologiche a causa di una molteplicità di fattori, tra i quali lo stretto legame con le attività umane e la rapidità di dispersione delle specie acquatiche. Come conseguenza di questo fenomeno, che si somma alla perdita e alla frammentazione degli habitat, all inquinamento e allo sfruttamento delle risorse ittiche da parte dell uomo, la riduzione della biodiversità nelle acque interne mondiali sta avvenendo più rapidamente che negli ecosistemi terrestri. Questo lavoro ha come obiettivo quello di tracciare un quadro generale della «xenodiversità» in Toscana. Nella lista qui presentata sono stati inclusi invertebrati (liberi o parassiti), pesci, e anche anfibi, rettili, uccelli e mammiferi legati all acqua per il completamento del loro ciclo vitale. In Toscana, la xenodiversità animale consta di 48 specie (delle 112 registrate in Italia) che rappresentano più del 3% della fauna dulcacquicola regionale. Tra queste, 11 specie sono incluse nella lista dei più pericolosi invasori delle acque interne. In analogia con quanto osservato in Italia e in Europa, i pesci risultano essere il taxon più colpito tra i vertebrati, mentre i crostacei e i molluschi tra gli invertebrati. Il bacino dell Arno presenta il maggior numero di specie non-indigene, ma è il bacino del Serchio-Magra ad avere la più alta densità di specie non-indigene. Le attività di pesca e di acquacoltura, molto sviluppate soprattutto nella zona del Serchio-Magra, rappresentano probabilmente le principali cause di arrivo di nuove specie in Toscana. Ulteriori studi sono necessari per approntare mirati interventi di gestione verso le specie non-indigene già stabilizzate e per identificare i nuovi potenziali invasori delle acque toscane. Introduzione I cambiamenti nella distribuzione delle specie sono eventi naturali, che spesso si realizzano nel corso dei tempi geologici in associazione con i fenomeni climatici [8,9]. Tuttavia, l intervento dell uomo come agente di dispersione è più frequente e potente dei fenomeni naturali. L azione umana ha infatti incrementato il tasso temporale con cui le specie si diffondono e le distanze che possono percorrere, realizzando in pochi decenni quello che non si sarebbe mai potuto compiere per effetto esclusivo di eventi naturali [14]. La frequenza delle introduzioni causate dall azione antropica è aumentata in modo esponenziale negli ultimi anni, come risultato della crescita della popolazione umana e dell incremento delle potenzialità di intervento sull ambiente. Un numero crescente di persone si muove più frequentemente e un sempre maggior volume di beni e di materiali è traslocato tra nazioni e continenti [17]. La combinazione di questi fattori ha determinato la comparsa di un numero crescente di specie non-indigene in tutti gli ecosistemi fino ad oggi censiti. Si stima che oltre specie non-indigene siano state introdotte nei vari ecosistemi del pianeta [17] e che queste siano arrivate a dominare negli ultimi 500 anni circa il 76

2 La xenodiversità animale delle acque interne italiane: la situazione in Toscana 3% della sua superficie [8,9]. La dominanza delle specie non-indigene nei vari sistemi è rafforzata dai cambiamenti climatici, che tendono a favorirne la diffusione naturale e la proliferazione [6]. Recentemente, è stato stimato che le specie che l uomo, per via accidentale o deliberata, introduce annualmente al di fuori del loro areale naturale di distribuzione oscillano tra le 100 e le unità [14]. Molteplici vettori possono trasportare le specie nonindigene, quali l acquacoltura, l agricoltura e il commercio di animali da compagnia, ma anche il mercato tramite web [8,9]. La deregolarizzazione degli scambi nazionali e internazionali ha inoltre indebolito le barriere per il commercio e la sorveglianza. Infine, l impatto delle specie introdotte è stato reso inizialmente più intenso dal ritardo con cui il comportamento umano e le norme sociali hanno risposto ai nuovi rischi [8,9]. Mentre alcune specie non-indigene producono effetti neutrali o apportano apparenti benefici agli ecosistemi, altre possono diventare invasive, esercitando un impatto ecologico rilevante con l estinzione locale di specie native e l alterazione dei processi propri degli ecosistemi invasi [14]. Le specie invasive producono inoltre costi diretti alle attività produttive: è stato stimato che le specie non-indigene producono negli Stati Uniti un danno monetario complessivo di 137 miliardi di dollari l anno [17], mentre in Italia il controllo della sola nutria per i danni ai canali e ai sistemi di irrigazione costa tra i 2 e i 4 milioni di Euro (P. Genovesi, comun. pers.). Infine, le specie invasive possono favorire la diffusione di virus, batteri e altri parassiti che agiscono sulla salute dell uomo [8,9]. Le acque interne rappresentano per l uomo una risorsa indispensabile e di valore illimitato. Laghi, fiumi e aree umide contribuiscono per il 20% al valore globale dell intera biosfera, che si stima ammontare a miliardi di dollari americani per anno [8,9]. Valori così elevati giustificano l attuale preoccupazione per il degrado dei sistemi dulcacquicoli (come peraltro espresso dalla Direttiva Europea nel settore delle acque n. 2000/60). Questo appare inevitabilmente legato al rapido tasso di estinzione della biodiversità dulcacquicola [8,9], che si stima superiore alla velocità di estinzione di specie negli ecosistemi terrestri e marini [8,9]. A livello globale le acque interne sono state oggetto di ben note invasioni biologiche (per una revisione completa vedi [8,9]), come l introduzione della perca del Nilo, Lates niloticus, nel Lago Vittoria con la conseguente estinzione di circa 200 specie di ciclidi endemici, l alterazione delle comunità indigene dei Grandi Laghi americani per effetto della lampreda di mare, Petromyzon marinus, e della cozza zebrata, Dreissena polymorpha. In ambiente dulcacquicolo sono in corso anche invasioni meno note, ma altrettanto dannose, quali quelle del gambero americano Procambarus clarkii [7], dell anfipode Dikerogammarus villosus, di varie specie di pesci, quali Lepomis gibbosus e Carassius auratus, e di Rana catesbeiana [8,9]. Le cause di tale vulnerabilità alla colonizzazione di specie non-indigene sono da ascriversi alla forte affinità tra l uomo e i corsi d acqua, in costante intensificazione (come effetto delle attività commerciali, del trasporto e della ricreazione; [9]), e alle capacità dispersive delle specie dulcacquicole [9]. I sistemi dulcacquicoli sono soggetti, soprattutto alle nostre latitudini, a modificazioni nel regime termico stagionale, come risultato del riscaldamento globale, e, anche nei paesi in via di sviluppo, a un forte disturbo antropico. Per una gestione migliore delle specie non-indigene è quindi necessario comprendere la dinamica e le cause del loro arrivo al fine di prevenire o controllare future invasioni e ridurre i loro effetti. In prima istanza è necessario conoscere la xenodiversità (vedi [13] per il significato del termine) presente nell area interessata: attualmente in Europa sono in corso progetti che indagano la situazione nelle acque interne e marine europee (DAISIE: «Delivering Alien Invasive Species Inventories for Europe») e in acquacoltura (IMPASSE: «Environmental Impacts of Alien Species in Aquaculture»). In Italia, recentemente è stata gli autori 1 Dipartimento di Biologia Animale e Genetica, Università di Firenze, via Romana 17, Firenze elena.tricarico@unifi.it francesca.gherardi@unifi.it 2 Museo di Storia Naturale, Sezione di Zoologia «La Specola», Università di Firenze, Via Romana Firenze simone.cianfanelli@unifi.it elisabetta.lori@unifi.it nocita@unifi.it * autore per corrispondenza 77

3 stilata la prima lista di specie non-indigene delle acque interne [11], analizzandone tempi, cause e modalità d ingresso e distribuzione attuale. Nel complesso, è emerso che la xenodiversità animale italiana consta di 112 specie che costituiscono circa il 2% dell intera fauna. Il trasporto accidentale, in associazione con partite di pesci per semina o di prodotti cerealicoli, è stata la principale causa d ingresso degli invertebrati, mentre i vertebrati sono stati prevalentemente rilasciati in natura per via intenzionale. I continenti di origine delle specie non-indigene sono soprattutto Asia, Nord America e il resto dell Europa, mentre le regioni italiane più colpite sono quelle del Nord e del Centro. L obiettivo del presente lavoro è stato quello di analizzare in via preliminare la situazione nelle acque interne della Toscana, una delle regioni più colpite del Centro Italia. Materiali e metodi La lista è stata compilata sulla base delle informazioni reperibili nelle letteratura scientifica; le informazioni raccolte sono state validate da esperti e implementate. Sulla base delle «Linee guida per la reintroduzione e il ripopolamento di specie animali e vegetali di interesse comunitario» (Ministero dell Ambiente, 14 Febbraio 2006), sono state considerate non-indigene quelle specie arrivate in Italia dopo la scoperta dell America (vedi [5]). Sono stati analizzati anfibi, rettili, uccelli e mammiferi legati all acqua per il completamento del loro ciclo vitale, invertebrati (parassiti e non) e pesci. Per acque interne si intendono tutte le acque ferme e correnti sulla superficie terrestre (Direttiva 2000/60/EC del Parlamento Europeo e del Consiglio che istituisce un quadro per l azione comunitaria in materia di acque). Nell analisi sono state considerate le specie non native dell Italia [5] e non le traslocate (specie introdotte da altri bacini italiani). Tra le specie non-indigene presenti in Toscana, sono state considerate «endemiche» quelle presenti solo in Toscana, «pandemiche» quelle presenti in almeno 15 regioni italiane. Dove possibile, per ognuna è stata indicata la distribuzione nei quattro bacini più importanti della Toscana: Arno, Serchio-Magra, Ombrone-Fiora, Tevere. Per le analisi statistiche sono stati utilizzati il G test con la correzione di Williams (G) e il test di Student per un campione (t). Il livello di significatività per il quale l ipotesi nulla viene rigettata è α= Risultati In Toscana, sono presenti 48 delle 112 specie non-indigene segnalate in Italia (Tabella 1), senza alcuna significativa differenza tra vertebrati (29) e invertebrati (19) per la loro frequenza specifica (G=2.08, df=1, P>0.1). Come in Europa e nell intera Italia, anche in Toscana gli Osteitti rappresentano tra i vertebrati il taxon più affetto da xenodiversità (Figura 1A,B,C), con 24 specie non-indigene presenti contro le 19 autoctone. In Toscana, sono inoltre presenti 13 specie ittiche originarie del versante padano-veneto, ma traslocate nella nostra regione. Nel caso degli invertebrati, analogamente a quanto osservato in Europa e in Italia, i crostacei (6) e i molluschi (8) sono i taxa in cui le specie non-indigene costituiscono una frazione più elevata. Sono inoltre presenti due specie di invertebrati parassiti dei pesci (Anguillicola crassus e Gyrodactylus salaris). La Figura 1A illustra il contributo di ogni taxon alla xenodiversità delle acque interne della Toscana, mentre la Tabella 2 mostra la frazione di specie non-indigene per taxon. I pesci, seguiti da mammiferi, rettili, crostacei Decapoda e crostacei Cladocera sono i taxa maggiormente affetti. La percentuale di specie non-indigene è maggiore nei vertebrati (29/92: 31.52%) che negli invertebrati (19/1389: 1.37%). Complessivamente, le specie nonindigene contribuiscono per il 3.2% alla fauna presente nelle acque interne toscane (1481 specie secondo stime di [1,2,4,16,18, 19). Il mollusco gasteropode Helisoma anceps (Henrard 1968) e il crostaceo Copepode Apocyclops panamensis possono essere considerati «endemici alieni»: il primo è riportato come sporadico solo nella nostra regione [4], il secondo è stato individuato solo nel Lago di Massaciuccoli [3]. Inoltre, in Toscana sono presenti 2 vertebrati (Oncorhynchus mykiss, Rattus norvegicus) e 4 invertebrati (Anguillicola crassus, Gyrodactylus salaris, Haitia acuta e Potamopyrgus antipodarum) non-indigeni «pandemici». Dal confronto tra i 4 maggiori bacini della Toscana, l Arno presenta il numero maggiore di specie aliene, seguito dal bacino dell Ombrone-Fiora, del Serchio- Magra e del Tevere (G=26.57, df=3, P<0.001) (Figura 2A). Rapportando il numero di specie aliene presenti nel bacino all estensione di quest ultimo (la densità), risulta che il bacino del Serchio-Magra è il più invaso, seguito dal bacino dell Arno, dell Ombrone-Fiora e del Tevere (t=4.23, df=3, P=0.02) (Figura 2B). 78

4 La xenodiversità animale delle acque interne italiane: la situazione in Toscana Tabella 1: Le specie non-indigene nelle acque interne della Toscana 79

5 Tabella 2: Numero delle specie non-indigene (NIS) e delle indigene (IS) rilevate nelle acque interne della Toscana e percentuale delle specie non-indigene per ogni phylum/divisione Discussione I risultati ottenuti da questo studio preliminare mostrano che la xenodiversità delle acque interne toscane consta di 48 specie non-indigene, che contribuiscono per oltre il 3% alla fauna toscana. Sicuramente questo numero è una sottostima della xenodiversità toscana, in parte perché l interesse scientifico per le invasioni biologiche si è sviluppato solo recentemente (negli ultimi dieci anni, [8,9]), in parte perché mancano ancora conoscenze riguardo ad alcuni taxa di invertebrati (ad esempio dei Copepoda, Cladocera ed altri Artropoda). La situazione in Toscana riflette su piccola scala la situazione in Europa e in Italia. I vertebrati, specialmente i pesci, sembrano essere il taxon più colpito dalle introduzioni e la loro comparsa in natura sembra sia dovuta al rilascio per via intenzionale operato dall uomo. Le principali cause di arrivo dei vertebrati sono infatti la pesca sportiva, il commercio, l acquacoltura, l allevamento. In particolare, il rilascio volontario di specie ittiche in natura è un fenomeno assai diffuso in Europa [5] e praticato intensamente in Italia, dove i controlli in passato erano assenti o inefficaci. Di conseguenza, i pesci non-indigeni sono più numerosi in Italia rispetto ad altri paesi europei [5] e rappresentano la quarta causa di minaccia per i pesci indigeni [20]. La situazione toscana riflette molto bene questa problematica: i pesci non-indigeni sono più numerosi degli indigeni e competono con loro (ad esempio, Silurus glanis in Arno o Micropterus salmoides nel Lago di Massaciuccoli). Per quanto riguarda gli invertebrati, in Italia il trasporto accidentale, associato alle introduzioni ittiche, sembra sia stato il vettore principale di arrivo. Una dinamica simile potrebbe essere ipotizzata anche per la Toscana, visto l elevato numero di specie ittiche nonindigene presenti. Un eccezione è costituita sicuramente dal gambero rosso della Louisiana, Procambarus clarkii, importato intenzionalmente in Toscana per allevamento [7]. Considerando i bacini toscani, anche se l Arno risulta essere il più esteso e popolato, la densità appare maggiore nel bacino del Serchio-Magra. L attività di acquacoltura nella zona potrebbe spiegare questo risultato: in provincia di Lucca si registra infatti il numero più elevato di impianti di acqua dolce di tutta la Toscana (22), mentre solo 4 sono situati nelle province di Firenze e di Pistoia (bacino dell Arno) (dati AR- SIA 2002). Infine, tra le regioni del Centro Italia (Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise) la Toscana presenta il numero più elevato di specie non-indigene (Lazio: 36, Umbria: 25, Marche: 22, Abruzzo: 13, Molise: 9). L intensa attività di acquacoltura in Toscana potrebbe essere una delle cause maggiori di «invasività» (52 impianti in Toscana, 25 nel Lazio, 14 nelle Marche, 10 in Umbria, 8 in Abruzzo, 6 in Molise: dati da [12]). Tra le specie non-indigene presenti in Toscana, 11 sono inserite nella lista delle 100 specie più invasive d Europa e del mondo (DAISIE, IUCN, [15]): Anguillicola crassus, Gyrodactylus salaris, Dreissena polymorpha, Procambarus clarkii, Aedes albopictus, Pseudorasbora parva, Salvelinus fontinalis, Rana catesbeiana, Trachemys scripta, Myocastor corpus, Rattus norvegicus. Per alcune di queste specie è già conosciuto il loro impatto sugli ecosistemi nativi, compresi quelli della Toscana (per una revisione completa 80

6 La xenodiversità animale delle acque interne italiane: la situazione in Toscana Figura 2. Frequenza delle specie non-indigene (NIS) (A) e densità di NIS (B) nei quattro bacini principali della Toscana. La densità è data da (numero di NIS presenti nel bacino/estensione del bacino) x Figura 1. Frequenza (in %) della xenodiversità per taxon nelle acque interne della Toscana (A), dell Italia (B: dati da Gherardi et al. 2007), dell Europa (C: dati da DAISIE e IMPASSE). Ann=Annelida, Amp=Amphibia, Alt= Altri taxa, Art=Arthropoda, Ave=Aves, Cho= Chordata, Cni=Cnidaria, Cru=Crustacea, Hex=Hexapoda, Mol=Mollusca, Ost=Osteichthyes, Pla=Plathyhelminthes, Mam=Mammalia, Nem=Nematoda, Rep=Reptilia, Rot=Rotifera. I Chordata della Figura 1C comprendono Osteichthyes e Agnatha. vedi [10,11]): la superiorità competitiva sulle specie indigene (P. clarkii); la modificazione dell habitat e l alterazione della funzionalità dell ecosistema (M. coypus); l introduzione di parassiti e di agenti patogeni (Anguillicola crassus, Aedes albopictus, Pseudorasbora parva); i danni alle attività socio-economiche, ricreative e alla salute umana (D. polymorpha). Tuttavia, restano ancora scarsamente investigati gli effetti a lungo termine sulle comunità indigene. Ulteriori studi sono quindi necessari per approfondire le conoscenze sulle specie non-indigene della Toscana al fine di approntare interventi mirati di gestione verso le specie già stabilizzate e di identificare (ed eventualmente prevenire) i nuovi potenziali invasori delle acque toscane. Bibliografia [1] Aa.Vv., Database «Checklist della fauna italiana.mdb» _sezione=1929. Cited 1 Jun 2007: [2] Aa.Vv.,La Banca dati del Repertorio Naturalistico Toscano (RENATO) [3] G.N. Baldaccini, P. Ercolini, M. Mattioli, Eutrofizzazione del Lago di Massaciuccoli: composizione ed evoluzione temporale delle communità zooplanctonica e macrobenthonica. In: Aa.Vv. Lago di Massaciuccoli. Ricerche finalizzate al risanamento, 1997, 13: [4] S. Cianfanelli, E. Lori, M. Bodon, Alien freshwater molluscs in Italy and their distribution,.pp In: Biological invaders in inland waters: profiles, distribution, and threats. Gherardi F (ed.), Springer, Dordrecht, The Netherlands:

7 [5] G.H. Copp, P.G. Bianco, N.G. Bogutskaya, T. Erós, I. Falka, M.T. Ferreira, M.G. Fox, J. Freyhof, R.E. Gozlan, J. Grabowska, V. Ková?, R. Moreno-Amich, A.M. Naseka, M. Pe?áz, M. Pov?, M. Przybylski, M. Robillard, I.C. Russell, S. Stak?nas, S.?umer, A. Vila-Gispert, C. Wiesner, J. Appl. Ichthyol. 2005, 21: To be, or not to be, a non-native freshwater fish? [6] I.G. Cowx, Analysis of threats to freshwater fish conservation: past and present challenges, pp In: Conservation of freshwater fishes: options for the future. M.J. Collares-Pereira, I.G. Cowx, M.M. Coelho (eds.), Blackwell Science. Oxford, U.K.: [7] F. Gherardi, Mar. Fresh. Behav. Physiol., 2006, 39: Crayfish invading Europe: the case study of Procambarus clarkii. [8] F. Gherardi, Biological invasions in inland waters: an overview, pp In: Biological invaders in inland waters: profiles, distribution, and threats. Gherardi F (ed.), Springer, Dordrecht, The Netherlands: [9] F. Gherardi (ed.), Biological invaders in inland waters: profiles, distribution, and threats. Springer. Dordrecht, The Netherlands: [10] F. Gherardi,The impact of freshwater NIS: what are we missing?, pp In: Biological invaders in inland waters: profiles, distribution, and threats. Gherardi F (ed.), Springer, Dordrecht, The Netherlands: [11] F. Gherardi, S. Bertolino, M. Bodon, S. Casellato, S. Cianfanelli, M. Ferraguti, E. Lori, G. Mura, A. Nocita, N. Riccardi, G. Rossetti, E. Rota, R. Scalera, S. Zerunian, E. Tricarico, Biological Invasions, in press, doi: /s : Animal xenodiversity in Italian inland waters: distribution, modes of arrival, and pathways. [12] ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), Il settore ittico in Italia e nel mondo: le tendenze recenti. Roma: [13] E. Leppäkoski, S. Gollasch, S. Olenin, Alien species in European waters, pp In: Invasive aquatic species of Europe: distribution, impact and management. Leppäkoski E, Gollasch S, Olenin S (eds.), Kluwer Academic Publisher,Dordrecht, The Netherlands: [14] D.M. Lodge, Trends in Ecology and Evolution 1993, 8: Biological invasions: lessons for ecology. [15] S. Lowe, M. Browne, S. Boudjelas, M. De Poorter, Aliens 2000, 12: of the world s worst invasive alien species. A selection from the Global Invasive Species Database. [16] A. Nocita, S. Zerunian, Aquatic Invasions, submitted, Native and exotic freshwater fishes in Italy. [17] D. Pimentel, S. McNair, J. Janecka, J. Wightman, C. Simmonds, C. O Connell, E. Wong, L. Russel, J. Zern, T. Aquino, T. Tsomondo. Economic and environmental threats of alien plant, animal, and microbe invasions, pp In: Biological invasions. Economic and environmental costs of alien plant, animal, and microbe species. D. Pimentel (ed.), CRC Press, Boca Raton, USA: [18] S. Ruffo, F. Stoch (eds.), Checklist e distribuzione della fauna italiana. Memorie del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, Serie 2. Sezione di Scienze della Vita, 2005, 16:

Nuovi inquilini delle acque dolci: sono nemici della biodiversità? Sandra Casellato

Nuovi inquilini delle acque dolci: sono nemici della biodiversità? Sandra Casellato Nuovi inquilini delle acque dolci: sono nemici della biodiversità? Sandra Casellato DAISIE assisteremo a uno dei più grandi sconvolgimenti storici nella fauna e nella flora mondiali Elton 1958 Nessun ambiente

Dettagli

LO STATO DELLA BIODIVERSITÀ

LO STATO DELLA BIODIVERSITÀ LO STATO DELLA BIODIVERSITÀ Il 2010 e il 2011 sono stati gli anni per salvaguardare la salute del nostro pianeta; in particolar modo il 2010 è stato dichiarato anno internazionale della biodiversità. Negli

Dettagli

Specie aliene: ospiti indesiderati. Francesca Ciutti Centro Trasferimento Tecnologico Unità Acquacoltura e Idrobiologia

Specie aliene: ospiti indesiderati. Francesca Ciutti Centro Trasferimento Tecnologico Unità Acquacoltura e Idrobiologia Specie aliene: ospiti indesiderati Francesca Ciutti Centro Trasferimento Tecnologico Unità Acquacoltura e Idrobiologia Esiste un largo consenso all ipotesi che l introduzione di specie legata ad attività

Dettagli

Specie aliene di Crostacei d acqua dolce in Italia: ipotesi di gestione

Specie aliene di Crostacei d acqua dolce in Italia: ipotesi di gestione 1 Convegno di Natura Mediterraneo Le specie aliene nel Mediterraneo 20 e 21 marzo 2010, Selva di Paliano Specie aliene di Crostacei d acqua dolce in Italia: ipotesi di gestione Alberto F. Inghilesi, Laura

Dettagli

Strategia Marina (D.Lgs 190/10): il monitoraggio ambientale dell ecosistema marino - costiero delle Agenzie per l Ambiente (Arpa Emilia-Romagna)

Strategia Marina (D.Lgs 190/10): il monitoraggio ambientale dell ecosistema marino - costiero delle Agenzie per l Ambiente (Arpa Emilia-Romagna) Il Sistema marino costiero Networking territoriale della conoscenza: una opportunità per la Regione Emilia-Romagna Bologna 8 giugno 215 CNR INAF Area di Ricerca Sala 216 Strategia Marina (D.Lgs 19/1):

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE RARITY PER PERSONALE ETP azione A TIZIANO SCOVACRICCHI

CORSI DI FORMAZIONE RARITY PER PERSONALE ETP azione A TIZIANO SCOVACRICCHI CORSI DI FORMAZIONE RARITY PER PERSONALE ETP azione A.3 2011-2012 www.life-rarity.eu www.ismar.cnr.it CONCETTO DI SPECIE RICONOSCIMENTO A. p. / P. c. SPECIE NATIVE, ALIENE, ALIENE INVASIVE (IAS) BIODIVERSITÀ

Dettagli

ROMA COME «PORTA D INGRESSO»

ROMA COME «PORTA D INGRESSO» ROMA COME «PORTA D INGRESSO» PER LA FAUNA ALLOCTONA IN ITALIA? Gli esiti del Progetto Atlante Specie Alloctone del Lazio Andrea Monaco Regione Lazio - Agenzia Regionale Parchi NEL 2007 L AGENZIA REGIONALE

Dettagli

Piero Genovesi ISPRA

Piero Genovesi ISPRA Con il contributo dello strumento finanziario LIFE dell Unione Europea SPECIE ALIENE INVASIVE: ANDAMENTI, IMPATTI E RISPOSTE Modulo 1 Le invasioni biologiche UNITA FORMATIVA 4 Parte 1 Gli impatti delle

Dettagli

La biodiversità del Lazio. Le principali specie rare e minacciate e le specie aliene

La biodiversità del Lazio. Le principali specie rare e minacciate e le specie aliene La biodiversità del Lazio Le principali specie rare e minacciate e le specie aliene Fabrizio Petrassi Orto botanico di Roma 15 ottobre 2015 Quante specie in Europa e in Italia La biodiversità del Lazio:

Dettagli

Agenda 2000 (o Agenda di Rio)

Agenda 2000 (o Agenda di Rio) Varese, 29 marzo 2012 Vive solo chi si muove Le reti ecologiche per la conservazione della biodiversità La biodiversità e l importanza delle reti ecologiche Giuseppe Bogliani Università di Pavia Agenda

Dettagli

TOSCANA: LA CONSERVAZIONE DELLA NATURA Martedì 06 Aprile :58

TOSCANA: LA CONSERVAZIONE DELLA NATURA Martedì 06 Aprile :58 Biodiversità, agroecosistemi, report ambientali. Relazione sullo stato dell ambiente in Toscana 2009: i dati presentati nel capitolo dedicato alla conservazione della natura si riferiscono, in questo numero,

Dettagli

Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici

Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Settore: ECOSISTEMI TERRESTRI Coordinatore: Marino Gatto (Politecnico di Milano) Nicoletta Cannone

Dettagli

Biodiversità e territorio: un legame imprescindibile

Biodiversità e territorio: un legame imprescindibile Biodiversità e territorio: un legame imprescindibile Vincenzo Maria Molinari Regione PIemonte Direzione Ambiente Settore Sostenibilità,, Salvaguardia ed Educazione Ambientale La biodiversità La varietà

Dettagli

Procambarus clarkii nel Lago di Massaciuccoli (Toscana Nord Occidentale) e sua diffusione nel comprensorio di bonifica della Versilia

Procambarus clarkii nel Lago di Massaciuccoli (Toscana Nord Occidentale) e sua diffusione nel comprensorio di bonifica della Versilia Procambarus clarkii nel Lago di Massaciuccoli (Toscana Nord Occidentale) e sua diffusione nel comprensorio di bonifica della Versilia Paolo Ercolini biologo Palazzo della Regione Autonoma Friuli Venezia

Dettagli

Biodiversità: varietà degli esseri viventi che popolano la Terra. Si misura a livello di geni, di specie, di popolazioni e di ecosistemi.

Biodiversità: varietà degli esseri viventi che popolano la Terra. Si misura a livello di geni, di specie, di popolazioni e di ecosistemi. Biodiversità: varietà degli esseri viventi che popolano la Terra. Si misura a livello di geni, di specie, di popolazioni e di ecosistemi. Diversità genetica: Ogni individuo possiede un patrimonio genetico

Dettagli

Monitoraggio e invasione i di specie alloctone: Trachemys scripta

Monitoraggio e invasione i di specie alloctone: Trachemys scripta Monitoraggio e invasione i di specie alloctone: Trachemys scripta G. Francesco Ficetola Università di Milano-Bicocca Invasioni di specie alloctone: Una delle cause principali di perdita di biodiversità

Dettagli

Bio e Bea alla scoperta dei diritti della natura e dell uomo

Bio e Bea alla scoperta dei diritti della natura e dell uomo Bio e Bea alla scoperta dei diritti della natura e dell uomo Un itinerario tra i 10 messaggi dell Unione Europea per la conservazione degli ecosistemi e la tutela della biodiversità. cambiamenti climatici

Dettagli

I NUMERI DEI PARCHI I PARCHI SONO GREEEN ECONOMY E GREEN JOBS

I NUMERI DEI PARCHI I PARCHI SONO GREEEN ECONOMY E GREEN JOBS DOSSIER I NUMERI DEI PARCHI I PARCHI SONO GREEEN ECONOMY E GREEN JOBS Roma 21 Aprile 2010 In occasione 40 Giornata Mondiale della Terra (22 Aprile 2010) Premiazione OBIETTIVO TERRA Le migliori foto dai

Dettagli

Corso di Formazione sulle tecniche di rimozione degli Sciuridi alloctoni in Lombardia -ASPETTI NORMATIVI-

Corso di Formazione sulle tecniche di rimozione degli Sciuridi alloctoni in Lombardia -ASPETTI NORMATIVI- Corso di Formazione sulle tecniche di rimozione degli Sciuridi alloctoni in Lombardia -ASPETTI NORMATIVI- Adriano Martinoli Unità di Analisi e Gestione delle Risorse Ambientali Guido Tosi Research Group

Dettagli

Biodiversità e salute. Flavia Caretta

Biodiversità e salute. Flavia Caretta Biodiversità e salute Flavia Caretta Biodiversità e salute salute degli ecosistemi salute umana Effetti della perdita di biodiversità sulla salute umana Ricerca epidemiologica Rivolta a fattori singoli

Dettagli

Massimo Lorenzoni Dipartimento di Biologia Cellulare e Ambientale Sezione di Biologia Animale ed Ecologia Università di Perugia

Massimo Lorenzoni Dipartimento di Biologia Cellulare e Ambientale Sezione di Biologia Animale ed Ecologia Università di Perugia Massimo Lorenzoni Dipartimento di Biologia Cellulare e Ambientale Sezione di Biologia Animale ed Ecologia Università di Perugia 17/05/2011 1 Nelle acque dolci è presente il 35% circa delle specie note

Dettagli

MINACCIA PER GAMBERO ROSSO BIODIVERSITÀ GAMBERI NATIVI SALUTE UMANA DELLA LOUISIANA ITAG SPILIMBERGO 23 & 30 settembre 2013

MINACCIA PER GAMBERO ROSSO BIODIVERSITÀ GAMBERI NATIVI SALUTE UMANA DELLA LOUISIANA ITAG SPILIMBERGO 23 & 30 settembre 2013 TIZIANO SCOVACRICCHI CNR-ISMAR parte seconda GAMBERO www.life-rarity.eu MINACCIA PER ROSSO DELLA LOUISIANA ITAG SPILIMBERGO 23 & 30 settembre 2013 BIODIVERSITÀ GAMBERI NATIVI SALUTE UMANA TIZIANO SCOVACRICCHI

Dettagli

Gamberi di fiume alieni invasivi nel Veronese Pordenone, 19 giugno 2014

Gamberi di fiume alieni invasivi nel Veronese Pordenone, 19 giugno 2014 Ivano Confortini Provincia di Verona Gamberi di fiume alieni invasivi nel Veronese Pordenone, 19 giugno 2014 Reticolo idrografico della provincia di Verona In provincia di Verona vi sono circa 800 corsi

Dettagli

Le specie aliene: problematiche e possibili soluzioni Maria Vittoria Mazzamuto

Le specie aliene: problematiche e possibili soluzioni Maria Vittoria Mazzamuto Le specie aliene: problematiche e possibili soluzioni Maria Vittoria Mazzamuto Varese, 03 Maggio 2018 Oggi parleremo di Cosa è una specie aliena Cosa è una specie aliena invasiva e cosa fa Specie invasive

Dettagli

Gestione dei popolamenti ittici selvatici

Gestione dei popolamenti ittici selvatici Gestione dei popolamenti ittici selvatici Argomenti Importanza della gestione Ripopolamenti Introduzione di specie ittiche non indigene (NIS) Inquinamento genetico Recupero dei ceppi autoctoni Gestione

Dettagli

Xenodiversità animale nel bacino idrografico del Po

Xenodiversità animale nel bacino idrografico del Po Biologia Ambientale, 24 (1): 129-134, 2010. Atti XVIII congresso S.It.E., Parma 1-3 settembre 2008, sessione speciale Aggiornamento delle conoscenze sul bacino idrografico Padano, a cura di P. Viaroli,

Dettagli

Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici

Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Settore: Ecosistemi di acque interne e di transizione: biodiversità, e funzioni e servizi dell

Dettagli

IL VALORE ECONOMICO DELLA BIODIVERSITÀ E DEGLI ECOSISTEMI

IL VALORE ECONOMICO DELLA BIODIVERSITÀ E DEGLI ECOSISTEMI Le attività marittime e la tutela della biodiversità nello Stretto di Sicilia: analisi e ipotesi di intervento sul fenomeno delle specie non indigene Seminario di informazione tecnico-scientifica realizzato

Dettagli

Piano di Gestione area SIC Foresta di Monte Arcosu

Piano di Gestione area SIC Foresta di Monte Arcosu VALUTAZIONE GENERALE E IDENTIFICAZIONE DELLE MINACCE L analisi delle caratteristiche del SIC ha permesso di procedere ad una valutazione generale dello stato del territorio e alla identificazione delle

Dettagli

Acqua Aspetti qualitativi della risorsa acqua: applicazione in Italia della Direttiva WFD 2000/60CE.

Acqua Aspetti qualitativi della risorsa acqua: applicazione in Italia della Direttiva WFD 2000/60CE. Aspetti qualitativi della risorsa acqua: applicazione in Italia della Direttiva WFD 2000/60CE. In questi ultimi 30 anni la normativa italiana sulla risorsa idrica ha subito una progressiva evoluzione passando

Dettagli

Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici

Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Settore: Acquacoltura Coordinatore: Giovanna Marino ISPRA Dip. Uso Sostenibile delle Risorse-Acquacoltura

Dettagli

FERMIAMO LE SPECIE ALIENE INVASIVE

FERMIAMO LE SPECIE ALIENE INVASIVE FERMIAMO LE SPECIE ALIENE INVASIVE Finanziato da Partner Cofinanziatori Beneficiario coordinatore SPECIE ALIENE NEL MONDO dall uomo accidentalmente o volontariamente al di fuori della loro area di origine

Dettagli

SPECIE ALIENE INVASIVE: ANDAMENTI, IMPATTI E RISPOSTE. Modulo 1 Le invasioni biologiche. Piero Genovesi ISPRA

SPECIE ALIENE INVASIVE: ANDAMENTI, IMPATTI E RISPOSTE. Modulo 1 Le invasioni biologiche. Piero Genovesi ISPRA Con il contributo dello strumento finanziario LIFE dell Unione Europea SPECIE ALIENE INVASIVE: ANDAMENTI, IMPATTI E RISPOSTE Modulo 1 Le invasioni biologiche UNITA FORMATIVA 3 Vettori e modalità di ingresso

Dettagli

L Indice dello Stato Ecologico delle Comunità Ittiche

L Indice dello Stato Ecologico delle Comunità Ittiche Sergio Zerunian zerunians@virgilio.it L Indice dello Stato Ecologico delle Comunità Ittiche Bibliografia di riferimento Zerunian S., 2004 Proposta di un Indice dello Stato Ecologico delle Comunità Ittiche

Dettagli

Progetto BioVAgando. Primo incontro. Micol Cappello - CAST 23 settembre 2013

Progetto BioVAgando. Primo incontro. Micol Cappello - CAST 23 settembre 2013 Centro per un Appropriato Sviluppo Tecnologico Via Garibaldi 45 Laveno Mombello (Va) Progetto BioVAgando Primo incontro Micol Cappello - CAST 23 settembre 2013 Il progetto BioVAgando Promosso da ISIS Newton,

Dettagli

9.1- ALLEGATO A. Legenda delle tabelle relative agli elementi naturalistici (flora, fauna, habitat) analizzati per ciascun SIR

9.1- ALLEGATO A. Legenda delle tabelle relative agli elementi naturalistici (flora, fauna, habitat) analizzati per ciascun SIR 9.1- ALLEGATO A Legenda delle tabelle relative agli elementi naturalistici (flora, fauna, habitat) analizzati per ciascun SIR L. 157/92 (recepita in Toscana con L.R. 3/94): Norme per la protezione della

Dettagli

La gestione degli Sciuridi alloctoni: la necessità di strategie condivise...

La gestione degli Sciuridi alloctoni: la necessità di strategie condivise... La gestione degli Sciuridi alloctoni: la necessità di strategie condivise... Adriano Martinoli Unità di Analisi e Gestione delle Risorse Ambientali Guido Tosi Research Group Dipartimento di Scienze Teoriche

Dettagli

Perché le regole e come

Perché le regole e come Perché le regole e come Conseguenze sullo sviluppo umano Le norme ISO > http://www.sistemaambiente.net/form/it/iso/3_le_regole_internazionali.pdf Il sistema di gestione aiuta > http://www.sistemaambiente.net/form/it/iso/4_sistema_di_gestione.pdf

Dettagli

Affrontare il problema del gambero invasivo: il ruolo della cittadinanza e delle attività produttive

Affrontare il problema del gambero invasivo: il ruolo della cittadinanza e delle attività produttive II MEETING STAKEHOLDERS Udine, 20 maggio 2014 Affrontare il problema del gambero invasivo: il ruolo della cittadinanza e delle attività produttive FRANCESCA GIOVANNELLI Dipartimento di Biologia, Università

Dettagli

Ecologia, comportamento e gestione di popolamenti animali

Ecologia, comportamento e gestione di popolamenti animali Primo Workshop Interdipartimentale, Dipartimenti di Chimica, Chimica Fisica, Scienze Ambientali Università Ca Foscari di Venezia, 25 Ottobre 2006 GRUPPO DI RICERCA IN ECOLOGIA ANIMALE Ecologia, comportamento

Dettagli

REPORT DI MONITORAGGIO VAS IN APPLICAZIONE A PARERI TECNICI EX ARTICOLO 9, D.M. 150/2007

REPORT DI MONITORAGGIO VAS IN APPLICAZIONE A PARERI TECNICI EX ARTICOLO 9, D.M. 150/2007 COMMISSIONE TECNICA DI VERIFICA DELL IMPATTO AMBIENTALE VIA e VAS MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE REPORT DI MONITORAGGIO VAS IN APPLICAZIONE A PARERI TECNICI EX ARTICOLO

Dettagli

L areale è un entità complessa, disomogenea e soprattutto dinamica. Corso di Zoogeografia 68

L areale è un entità complessa, disomogenea e soprattutto dinamica. Corso di Zoogeografia 68 DINAMICA SPAZIO-TEMPORALE DELL AREALE L areale è un entità complessa, disomogenea e soprattutto dinamica. Corso di Zoogeografia 68 DINAMICA SPAZIO-TEMPORALE DELL AREALE Dinamica dell areale del lupo in

Dettagli

Sergio Zerunian. Stato dell ittiofauna d acqua dolce italiana e strategie di conservazione

Sergio Zerunian. Stato dell ittiofauna d acqua dolce italiana e strategie di conservazione Sergio Zerunian Stato dell ittiofauna d acqua dolce italiana e strategie di conservazione Attività antropiche e loro conseguenze con effetti deleteri per i pesci d acqua dolce in Italia; vengono raggruppate

Dettagli

FERMIAMO LE SPECIE ALIENE INVASIVE

FERMIAMO LE SPECIE ALIENE INVASIVE FERMIAMO LE INVASIVE Finanziato da Beneficiario coordinatore Partner Cofinanziatori nature environment management operators NEL MONDO sono introdotte dall uomo accidentalmente o volontariamente al di fuori

Dettagli

Biodiversità e paesaggio. Bruno Zanon Comitato Scientifico step

Biodiversità e paesaggio. Bruno Zanon Comitato Scientifico step Biodiversità e paesaggio Bruno Zanon Comitato Scientifico step Biodiversità Diversità biologica: molteplicità degli esseri viventi; molteplicità degli ecosistemi. Diversità genetica (variabilità tra gli

Dettagli

Che cosa fare per dichiarare il possesso di una testuggine d acqua esotica

Che cosa fare per dichiarare il possesso di una testuggine d acqua esotica Che cosa fare per dichiarare il possesso di una testuggine d acqua esotica Hai una testuggine d acqua come queste? Si tratta dell ormai diffusissima testuggine palustre dalle guance gialle o dalle guance

Dettagli

Processo di urbanizzazione nel mondo

Processo di urbanizzazione nel mondo L ECOSISTEMA URBANO URBANIZZAZIONE La maggioranza della popolazione umana ha sempre vissuto in aree rurali, dove l agricoltura, la pesca, la caccia, la pastorizia, la raccolta del legname o altre occupazioni

Dettagli

Antagonisti naturali: aspetti normativi

Antagonisti naturali: aspetti normativi Cimice marmorata asiatica in Friuli Venezia Giulia insetto alieno di difficile gestione in agricoltura Antagonisti naturali: aspetti normativi Gianluca Governatori ERSA - Servizio fitosanitario e chimico,

Dettagli

Le PIANTE ALIENE nel Parco Naturale Regionale Molentargius - Saline

Le PIANTE ALIENE nel Parco Naturale Regionale Molentargius - Saline Le PIANTE ALIENE nel Parco Naturale Regionale Molentargius - Saline Puddu S. 1, Papoff C. M. 2, Massa L. 2, Durante L. 2, Bacchetta G. 1 1 Centro Conservazione Biodiversità (CCB), Dipartimento di Scienze

Dettagli

La gestione dei ripopolamenti nelle acque interne naturali Elisabetta Pizzul Dipartimento di Scienze della Vita Università degli Studi di Trieste

La gestione dei ripopolamenti nelle acque interne naturali Elisabetta Pizzul Dipartimento di Scienze della Vita Università degli Studi di Trieste La gestione dei ripopolamenti nelle acque interne naturali Elisabetta Pizzul Dipartimento di Scienze della Vita Università degli Studi di Trieste http://www.teampegs.it/tag/trota-fario/ Regio Decreto n.

Dettagli

La biodiversità è la varietà di forme di vita presenti sul nostro pianeta. È alla base del nostro benessere e della nostra economia.

La biodiversità è la varietà di forme di vita presenti sul nostro pianeta. È alla base del nostro benessere e della nostra economia. NATURA E BIODIVERSITÀ Perché ti riguarda? La biodiversità è la varietà di forme di vita presenti sul nostro pianeta. È alla base del nostro benessere e della nostra economia. Dipendiamo dalla natura, che

Dettagli

24 ottobre 2012 SEMINARIO PER GUARDIE FORESTALI & ALTRI ADDETTI ALLA VIGILANZA FAUNISTICO-VENATORIA & TERRITORIALE

24 ottobre 2012 SEMINARIO PER GUARDIE FORESTALI & ALTRI ADDETTI ALLA VIGILANZA FAUNISTICO-VENATORIA & TERRITORIALE 24 ottobre 2012 SEMINARIO PER GUARDIE FORESTALI & ALTRI ADDETTI ALLA VIGILANZA FAUNISTICO-VENATORIA & TERRITORIALE Specie e biodiversità. Specie native, endemiche, aliene, aliene invasive. Biodiversità.

Dettagli

ECOLOGIA. Gruppo di ricerca in:

ECOLOGIA. Gruppo di ricerca in: Gruppo di ricerca in: ECOLOGIA Antonio Rolando Guido Badino Francesca Bona Dan Chamberlain Marco Isaia Giuseppe Maiorana Ferruccio Pizzolato Enrico Caprio Elisa Falasco Marta Franchino Valentina La Morgia

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2017 /2018 A21 - GEOGRAFIA CLASSI 2A/2B Tecnico per il Turismo

PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2017 /2018 A21 - GEOGRAFIA CLASSI 2A/2B Tecnico per il Turismo ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE A. MOTTI Tecnico per il Turismo PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2017 /2018 A21 - GEOGRAFIA CLASSI 2A/2B Tecnico per il Turismo Docente: Prof.ssa Rosaria Correggia

Dettagli

The mind is like a parachute, it only works if it is open A. Einstein

The mind is like a parachute, it only works if it is open A. Einstein The mind is like a parachute, it only works if it is open A. Einstein http://elearning2.uniroma1.it/course/index.php?categoryid=41 Laurea Magistrale in Ecobiologia L EcoBiologia studia la biodiversità

Dettagli

GESTIRE - Development of the strategy to manage the Natura 2000 network in the Lombardia Region LIFE11 NAT/IT/044

GESTIRE - Development of the strategy to manage the Natura 2000 network in the Lombardia Region LIFE11 NAT/IT/044 GESTIRE - Development of the strategy to manage the Natura 2000 network in the Lombardia Region LIFE11 NAT/IT/044 PROGRAMMA LIFE+ Natura Progetti su programmi di gestione e ripristino N2000 Bando 2011

Dettagli

Corso di Formazione sulle tecniche di rimozione degli Sciuridi alloctoni in Lombardia -ASPETTI SANITARI-

Corso di Formazione sulle tecniche di rimozione degli Sciuridi alloctoni in Lombardia -ASPETTI SANITARI- Corso di Formazione sulle tecniche di rimozione degli Sciuridi alloctoni in Lombardia -ASPETTI SANITARI- Nicola Ferrari Dipartimento di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Milano Parassiti come

Dettagli

IL GAMBERO ROSSO DELLA LOUISIANA: UN CROSTACEO ESOTICO CHE STA COLONIZZANDO LE ACQUE DOLCI ITALIANE

IL GAMBERO ROSSO DELLA LOUISIANA: UN CROSTACEO ESOTICO CHE STA COLONIZZANDO LE ACQUE DOLCI ITALIANE IL GAMBERO ROSSO DELLA LOUISIANA: UN CROSTACEO ESOTICO CHE STA COLONIZZANDO LE ACQUE DOLCI ITALIANE prof. Alessandra Roncarati Dipartimento di Scienze Veterinarie Università degli Studi Camerino Convegno

Dettagli

Impatti dei cambiamenti climatici a livello locale LIGURIA

Impatti dei cambiamenti climatici a livello locale LIGURIA CRES - Climaresilienti II INCONTRO: Misure di adattamento ai cambiamenti climatici Impatti dei cambiamenti climatici a livello locale LIGURIA Cosa è già cambiato Un riscaldamento globale medio di 0,74

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER QUADRIMESTRI a.s. 2018/2019 DISCIPLINA: SCIENZE CLASSI: QUARTE PERIODO: I QUADRIMESTRE OTTOBRE - GENNAIO

PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER QUADRIMESTRI a.s. 2018/2019 DISCIPLINA: SCIENZE CLASSI: QUARTE PERIODO: I QUADRIMESTRE OTTOBRE - GENNAIO PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER QUADRIMESTRI a.s. 2018/2019 DISCIPLINA: SCIENZE CLASSI: QUARTE PERIODO: I QUADRIMESTRE OTTOBRE - GENNAIO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO - Acquisire il metodo proprio dell indagine

Dettagli

LAGO DI GHIRLAHIRLA. Tempo teorico di ricambio (anni) 0,1. Torrente Margorabbia Lago maggiore Fiume Ticino Fiume Po

LAGO DI GHIRLAHIRLA. Tempo teorico di ricambio (anni) 0,1. Torrente Margorabbia Lago maggiore Fiume Ticino Fiume Po LAGO DI GHIRLAHIRLA Latitudine ( N): 45 55 Longitudine ( E): 08 49 Altitudine (m s.l.m.) 442 Altitudine max bacino imbrifero (m s.l.m.) 1129 Superficie lago (km2) 0,28 Superficie bacino imbrifero naturale

Dettagli

REGOLAMENTO CAPANNI DA PESCA E DA CACCIA

REGOLAMENTO CAPANNI DA PESCA E DA CACCIA REGOLAMENTO CAPANNI DA PESCA E DA CACCIA VALSAT - VAS Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale (L.R. 20/2000), Valutazione Ambientale Strategica (Dir. 2001/42/CE; D.lgs.152/06; L.R.9/08)

Dettagli

Documento digitalizzato dallo Staff di UnissResearch

Documento digitalizzato dallo Staff di UnissResearch Apollonio, Marco (2007) L'Insegnamento della Zoologia a Sassari. In: Bagella, Stefania; Pranzetti, Paola (a cura di). La collezione zoologica. Sassari, EDES Editrice Democratica Sarda. p. 13-16. (Museo

Dettagli

Convenzione per l esecuzione di campagne di. monitoraggio dell ittiofauna nell ambito del Progetto Life

Convenzione per l esecuzione di campagne di. monitoraggio dell ittiofauna nell ambito del Progetto Life CENTRO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULLE TECNOLOGIE E L IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI DELLE PICCOLE SPECIE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA Convenzione per l esecuzione di campagne di monitoraggio

Dettagli

Dove siamo nel mondo

Dove siamo nel mondo L AFRICA Dove siamo nel mondo Dove siamo nel mondo Mari e confini Come si vede dalla carta, l Africa è bagnata a ovest dall Oceano Atlantico, a est dall Oceano Indiano, a nord dal Mar Mediterraneo, a nordest

Dettagli

Giovanni Aramini. Ministero dell'ambiente - V Sala 23 maggio, 2017 da 14:30 a 15:30

Giovanni Aramini. Ministero dell'ambiente - V Sala 23 maggio, 2017 da 14:30 a 15:30 Giovanni Aramini Ministero dell'ambiente - V Sala 23 maggio, 2017 da 14:30 a 15:30 Il Parco Nazionale del Pollino istituito con D.P.R. 15/11/1993 E il parco naturale più grande d Italia. Nel 2015 è divenuto

Dettagli

APPELLO PER IL CONTROLLO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI. Antonio Faggioli

APPELLO PER IL CONTROLLO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI. Antonio Faggioli APPELLO PER IL CONTROLLO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI Antonio Faggioli Firenze 4 Settembre 2009 I MEDICI IMPEGNATI PER L AMBIENTE L E LA SALUTE Codice di Deontologia Medica, art. 15 (2006) Carta di Padova

Dettagli

Acqua e parassiti: Cryptosporidium

Acqua e parassiti: Cryptosporidium PARASSITI d ITALIA Una rete al servizio del SSN Animali + Esseri umani = una sola salute ROMA 20-21 ottobre 2011 Acqua e parassiti: Cryptosporidium Simone M. Cacciò Reparto di Malattie Parassitarie Gastroenteriche

Dettagli

Diffusione del Gambero Rosso (P Clarkii) esperienze del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale. Dott. Aronne Ruffini

Diffusione del Gambero Rosso (P Clarkii) esperienze del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale. Dott. Aronne Ruffini Diffusione del Gambero Rosso (P Clarkii) esperienze del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale Dott. Aronne Ruffini Udine 27 Marzo 2013 Inquadramento territoriale Il Consorzio di Bonifica Emilia Centrale

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA N. 609 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore ASCIUTTI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 12 GIUGNO 2006 Norme per la salvaguardia dei laghi minori italiani TIPOGRAFIA

Dettagli

VENT ANNI DI VIGILANZA AMBIENTALE IN EMILIA-ROMAGNA. 7 novembre 2009, Gattatico (RE)

VENT ANNI DI VIGILANZA AMBIENTALE IN EMILIA-ROMAGNA. 7 novembre 2009, Gattatico (RE) G E V : VENT ANNI DI VIGILANZA AMBIENTALE IN EMILIA-ROMAGNA 7 novembre 2009, Gattatico (RE) Primo Programma per il Sistema Regionale delle Aree protette e dei siti della Rete Natura 2000. Campi di attività

Dettagli

Gli stranieri in vacanza in Italia: caratteristiche dei viaggiatori, prodotti turistici e destinazioni

Gli stranieri in vacanza in Italia: caratteristiche dei viaggiatori, prodotti turistici e destinazioni XIX Conferenza CISET «L Italia e il turismo internazionale» Treviso, 9 maggio 2019 Gli stranieri in vacanza in Italia: caratteristiche dei viaggiatori, prodotti turistici e destinazioni Introduzione alla

Dettagli

Porracchia a grandi fiori Ludwigia grandiflora (Michx.) Greuter & Burdet

Porracchia a grandi fiori Ludwigia grandiflora (Michx.) Greuter & Burdet Forma biologica Forma di crescita Modalità di propagazione Dimensioni idrofita radicante erbacea perenne rizomatosa principalmente per via vegetativa, la riproduzione sessuale è rara anche nell areale

Dettagli

Malattie da vettore e Zika virus: Prevenzione e comunicazione Perugia 21 aprile 2016 Zanzare invasive in Italia: Caratteristiche e diffusione

Malattie da vettore e Zika virus: Prevenzione e comunicazione Perugia 21 aprile 2016 Zanzare invasive in Italia: Caratteristiche e diffusione Malattie da vettore e Zika virus: Prevenzione e comunicazione Perugia 21 aprile 2016 Zanzare invasive in Italia: Caratteristiche e diffusione Dott. Fabrizio Montarsi Lab. di Parassitologia Cosa vuol dire

Dettagli

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO BOLOGNA 20-21 MAGGIO 2016 C.N.R. AREA DELLA RICERCA DI BOLOGNA Biodiversità e Cambiamenti Climatici proposte operative Roberto Danovaro Università Politecnica

Dettagli

V.E.C.T.O.R. VulnErabilità delle Coste e degli ecosistemi marini italiani ai cambiamenti climatici e loro ruolo nel ciclo del carbonio mediterraneo

V.E.C.T.O.R. VulnErabilità delle Coste e degli ecosistemi marini italiani ai cambiamenti climatici e loro ruolo nel ciclo del carbonio mediterraneo V.E.C.T.O.R. VulnErabilità delle Coste e degli ecosistemi marini italiani ai cambiamenti climatici e loro ruolo nel ciclo del carbonio mediterraneo 2006-2009 Stazione Zoologica A. Dorhn Napoli Ente per

Dettagli

Tricase, 26 novembre Alessio Bonaldo Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie Università di Bologna

Tricase, 26 novembre Alessio Bonaldo Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie Università di Bologna Tricase, 26 novembre 2012 Alessio Bonaldo Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie Università di Bologna alessio.bonaldo@unibo.it Il prodotto ittico e il mare Risorsa fondamentale di cibo per miliardi

Dettagli

Riduzione del rischio da calamità naturali: dalla gestione della calamità alla governance del rischio da calamità.

Riduzione del rischio da calamità naturali: dalla gestione della calamità alla governance del rischio da calamità. Riduzione del rischio da calamità naturali: dalla gestione della calamità alla governance del rischio da calamità. Più di 700 mila persone hanno perso la vita, più di 1.4 milioni sono rimaste ferite ed

Dettagli

BIODIVERSITÀ in pillole

BIODIVERSITÀ in pillole 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 BIODIVERSITÀ in pillole 58.000 specie animali 7.634 entità di flora vascolare 3.873 entità di flora non vascolare l'italia è uno dei Paesi europei più ricchi di biodiversità

Dettagli

Millefoglio americano Myriophyllum aquaticum (Vell.) Verd.

Millefoglio americano Myriophyllum aquaticum (Vell.) Verd. CARATTERI DIAGNOSTICI Forma biologica idrofita radicante Forma di crescita rizomatosa acquatica Modalità di propagazione solo per via vegetativa Dimensioni Foglie, fiori, frutti e semi da qualche cm ad

Dettagli

CESENA Turdus pilaris. Stato giuridico. Stato di conservazione. Convenzione di Berna. Allegato III. Convenzione di Bonn.

CESENA Turdus pilaris. Stato giuridico. Stato di conservazione. Convenzione di Berna. Allegato III. Convenzione di Bonn. CESENA Turdus pilaris Distribuzione nel Paleartico occidentale Areale di svernamento Areale di presenza stabile Areale di nidificazione Stato giuridico Convenzione di Berna Convenzione di Bonn Direttiva

Dettagli

Che cos è l ecologia

Che cos è l ecologia Che cos è l ecologia 1866 Haeckel definisce l ecologia Lo studio dell'economia della natura e delle relazioni degli animali con l ambiente inorganico e organico, soprattutto dei rapporti favorevoli e sfavorevoli,

Dettagli

La Global Strategy for Plant Conservation della Convenzione per la Diversità Biologica: dal livello globale al livello nazionale

La Global Strategy for Plant Conservation della Convenzione per la Diversità Biologica: dal livello globale al livello nazionale La Global Strategy for Plant Conservation della Convenzione per la Diversità Biologica: dal livello globale al livello nazionale Without plants, there is no life. The functioning of the planet, and our

Dettagli

PROVINCIA DI VENEZIA Assessorato alla Pesca. Gestione del gambero rosso in provincia di Venezia

PROVINCIA DI VENEZIA Assessorato alla Pesca. Gestione del gambero rosso in provincia di Venezia PROVINCIA DI VENEZIA Assessorato alla Pesca Gestione del gambero rosso in provincia di Venezia Pordenone, 19 giugno 2014 Carta Ittica della provincia di Venezia L.R. del Veneto n. 19/1998 Regolamento provinciale

Dettagli

Cambiamenti climatici e loro impatto sui servizi degli ecosistemi

Cambiamenti climatici e loro impatto sui servizi degli ecosistemi Cambiamenti climatici e loro impatto sui servizi degli ecosistemi Marino Gatto Politecnico di Milano Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale M Gatto: Cambiamenti climatici e servizi ecosistemici

Dettagli

NONOSTANTE L ACCORDO DI PARIGI LE EMISSIONI MONDIALI DI GAS SERRA CONTINUANO AD AUMENTARE. Le città generano il 70% delle emissioni globali di CO2

NONOSTANTE L ACCORDO DI PARIGI LE EMISSIONI MONDIALI DI GAS SERRA CONTINUANO AD AUMENTARE. Le città generano il 70% delle emissioni globali di CO2 NONOSTANTE L ACCORDO DI PARIGI LE EMISSIONI MONDIALI DI GAS SERRA CONTINUANO AD AUMENTARE Le città generano il 70% delle emissioni globali di CO2 NONOSTANTE L ACCORDO DI PARIGI LE EMISSIONI MONDIALI DI

Dettagli

CESENA Turdus pilaris

CESENA Turdus pilaris CESENA Turdus pilaris Distribuzione nel Paleartico occidentale Areale di svernamento Areale di presenza stabile Areale di nidificazione Stato giuridico Convenzione di Berna Convenzione di Bonn Direttiva

Dettagli

Da Completare. Da Completare

Da Completare. Da Completare [NOME MALATTIA] Caratteristiche della patologia E.1 Malattia E.1.1 Nome patologia E.1.2 Agente/i eziologico/i E.1.3 Breve descrizione Informazioni 1 Rilevanza della patologia 1.1-1.2 Presenza e frequenza

Dettagli

Gli impatti del cambiamento climatico: alcune valutazioni economiche

Gli impatti del cambiamento climatico: alcune valutazioni economiche Gli impatti del cambiamento climatico: alcune valutazioni economiche Francesco Bosello Fondazione Eni Enrico Mattei Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici Dal Globale al Locale: Piano d Azione

Dettagli

Sintesi dei risultati I incontro Forum GOH2O ( )

Sintesi dei risultati I incontro Forum GOH2O ( ) Sintesi dei risultati I incontro Forum GOH2O (6.10.2016) Sintesi delle istanze raccolte dai partecipanti sui temi di lavoro Progetto "Scuola dell'acqua" - a cura di Comune di www.isig.it Tavolo Educazione

Dettagli

Il progetto LIFE+ BARBIE è stato approvato nel 2013 e cofinanziato dall EU con per un costo totale di progetto di

Il progetto LIFE+ BARBIE è stato approvato nel 2013 e cofinanziato dall EU con per un costo totale di progetto di Informazioni generali Il progetto LIFE+ BARBIE è stato approvato nel 2013 e cofinanziato dall EU con 1.085.025 per un costo totale di progetto di 2.189.378. Il Beneficiario coordinatore di progetto è l

Dettagli

Le foreste: situazione attuale

Le foreste: situazione attuale Convegno Internazionale di EcoOne 4-6 Maggio 2012 Centro Mariapoli - Castelgandolfo Le foreste: situazione attuale Andrea Conte 2011 Anno Internazionale delle Foreste Le foreste: situazione attuale 2/26

Dettagli

Fig. 2 Limiti del PNRMS (in rosso), del SIC (in verde) della ZPS (in azzurro).

Fig. 2 Limiti del PNRMS (in rosso), del SIC (in verde) della ZPS (in azzurro). PROGETTO DI CENSIMENTO, MONITORAGGIO, CONTROLLO E/O ERADICAZIONE DI SPECIE ALLOCTONE VEGETALI NEL PARCO NATURALE REGIONALE MOLENTARGIUS SALINE (PNRMS) Fig. 1 Panorama della città di Cagliari vista dal

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO DOCENTI

PERCORSO FORMATIVO DOCENTI PERCORSO FORMATIVO DOCENTI PERCORSO FORMATIVO ONLINE Dopo aver partecipato al WORKSHOP di presentazione del progetto Guardiani della Costa, i docenti potranno accedere ai contenuti del percorso formativo

Dettagli

NEOZOICA o QUATERNARIA 2 CENOZOICO o TERZIARIA 65. MESOZOICO (vita intermedia) o SECONDARIA 250 PALEOZOICO (vita antica) o PRIMARIA

NEOZOICA o QUATERNARIA 2 CENOZOICO o TERZIARIA 65. MESOZOICO (vita intermedia) o SECONDARIA 250 PALEOZOICO (vita antica) o PRIMARIA La storia della Terra è stata suddivisa in cinque intervalli di tempo di diversa durata, detti ERE, suddivise a loro volta in PERIODI. Le suddivisioni tra un era e l altra e tra i rispettivi periodi, sono

Dettagli

GIORNATA MONDIALE DELL ACQUA 2013

GIORNATA MONDIALE DELL ACQUA 2013 GIORNATA MONDIALE DELL ACQUA 2013 Oggi 22 marzo si celebra la giornata mondiale dell acqua. Suolo e Salute vuole dare il proprio contributo con queste pagine che possono aiutare a comprendere meglio l

Dettagli

L acquacoltura in Italia e nel mondo

L acquacoltura in Italia e nel mondo L acquacoltura in Italia e nel mondo L acquacoltura consiste nell allevamento di animali e piante acquatici, in acque dolci, salmastre o marine. In Italia (tabella 1) si allevano soprattutto tre specie

Dettagli

IL SETTORE DELL ACQUACOLTURA IN ITALIA PRODUZIONI E TENDENZE

IL SETTORE DELL ACQUACOLTURA IN ITALIA PRODUZIONI E TENDENZE Convegno 27 maggio 2016 IL SETTORE DELL ACQUACOLTURA IN ITALIA PRODUZIONI E TENDENZE Pietro Pulina Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio DipNeT Università degli Studi di Sassari Fonte.

Dettagli

Progetto Siamo tutti biodiversi?

Progetto Siamo tutti biodiversi? Progetto Siamo tutti biodiversi? Specie animali e vegetali alloctone e invasive. Il ruolo dei musei nella documentazione della biodiversità. Le banche dati e le specie invasive. Le modalità e le vie di

Dettagli

LE SPECIE ALIENE INVASIVE: IL QUADRO DI RIFERIMENTO EUROPEO E NAZIONALE

LE SPECIE ALIENE INVASIVE: IL QUADRO DI RIFERIMENTO EUROPEO E NAZIONALE LE SPECIE ALIENE INVASIVE: IL QUADRO DI RIFERIMENTO EUROPEO E NAZIONALE Lucilla Carnevali e Piero Genovesi (ISPRA) Conferenza sulla strategia regionale per la gestione delle specie aliene invasive Milano,

Dettagli