SCHEMA DI PROTOCOLLO D'INTESA
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- Adolfo Baldi
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1 SCHEMA DI PROTOCOLLO D'INTESA nell'ambito del PROGETTO DI INNOVAZIONE URBANA (PIU) del Programma Operativo Regionale Obbiettivo Crescita Occupazione (POR CreO) Fondo Europeo di Sviluppo regionale (FESR) Toscana PROTOCOLLO D'INTESA L anno, il giorno del mese di, presso, sito in Via.., si sono riuniti tutti i soggetti interessati all attuazione degli interventi previsti nel PROGETTO DI INNOVAZIONE URBANA del Programma Operativo Regionale Obbiettivo Crescita Occupazione (POR CreO) Fondo Europeo di Sviluppo regionale (FESR) Toscana, per la sottoscrizione del presente Protocollo di Intesa Sono presenti: per il Comune di Empoli, la Dott.ssa Brenda Barnini, nata a Empoli il 6 agosto 1981, nella sua qualità di Sindaco, domiciliata per la carica in Empoli, via Giuseppe del Papa n. 41;.. Premesso Che l Unione Europea, con la Strategia Europa 2020, ratificata dal Consiglio Europeo del 10 giugno 2010, mira a rilanciare l economia comunitaria, definendo gli obbiettivi che gli Stati membri devono raggiungere nel campo dell occupazione, dell innovazione, dell istruzione, dell integrazione sociale e di clima ed energia; Che il Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2010, relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), stabilisce che detto fondo sostiene ( ) lo sviluppo urbano sostenibile per mezzo di strategie che prevedono azioni integrate per far fronte alle sfide economiche, ambientali, climatiche, demografiche e sociali che si pongono nelle aree urbane ; Che l Accordo di Partenariato sulla programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei, per il periodo , approvato con Decisione di esecuzione C (2014)8021 della Commissione Europea del 29 ottobre 2014, concepisce la dimensione urbana quale luogo centrale della competitività regionale, in quanto vi si addensano le maggiori concentrazioni di innovazione, creatività e diversità, e allo stesso tempo è luogo dove si concentrano e si sviluppano fenomeni di criticità sociale, legati alle mutazioni demografiche, ai fenomeni di immigrazione e alle condizioni di disagi socio-economico, oltre che fenomeni di criticità ambientale;
2 Che con Deliberazione della Giunta Regionale Toscana n del 18 novembre 2014 è stata approvata la proposta di Programma Operativo Regionale (di seguito POR FESR ), Obbiettivo Crescita e Occupazione; Che detto POR FESR sostiene, nell ambito delle strategie di sviluppo urbano sostenibile, azioni innovative che prevedano un utilizzo coerente del Fondo con i principi di concentrazione ed integrazione, individuando a tale scopo uno specifico Asse VI Urbano, da attuare mediante Progetti di Innovazione Urbana (di seguito indicati con la sigla PIU ), intesi come insiemi coordinati ed integrati di azioni finalizzate alla risoluzione di problematiche di ordine sociale, economico e ambientale in ambito urbano; Che nel POR FESR di cui alla citata Deliberazione di Giunta Regionale n del 18 novembre 2014, sono state individuate le Aree Funzionali Urbane (indicate con la sigla FUA ), caratterizzate da condizioni di disagio socio-economico e di criticità ambientale superiori alla media regionale, attraverso un analisi e classificazione territoriale condotta dall IRPET; Che i PIU possono essere presentati esclusivamente dai Comuni, singoli o associati, ricadenti nelle 14 FUA, così come individuate nell Allegato Tecnico La strategia territoriale dell Asse Urbano di cui alla DGR n. 57 del 26 gennaio 2015; Che il Comune di Empoli è eligibile ai sensi della suddetta Deliberazione di Giunta Comunale n. 57 del 26 gennaio 2015; Che in base al documento Atto di indirizzo per gli interventi in ambito urbano. I progetti di Innovazione Urbana (allegato A) e il relativo allegato tecnico La strategia territoriale dell Asse Urbano (Allegato B), approvati con la DGR n. 57 del 26 gennaio 2015, sono state definite le fasi e le tempistiche per la realizzazione del PIU, sintetizzabili: 1. CANDIDATURA : Avviso pubblico rivolto ai Comuni eligibili per la presentazione di una manifestazione di interesse a candidature per la elaborazione e realizzazione di un PIU, che deve contenere un master plan descrittivo del progetto complessivo di intervento, con l indicazione delle strategie, degli obiettivi, dei risultati attesi; la perimetrazione dell area di intervento e la descrizione, fondata su analisi anche a carattere statistico, da cui risulti l effettiva presenza dei fenomeni di disagio socio economico e di criticità ambientali; l elenco delle operazioni che si intendono realizzare, con le informazioni sul livello di progettazione, le destinazioni attuali e quelle future; 2. VALUTAZIONE AMMISSIBILITA E INDIVIDUAZIONE AUTORITA URBANE: le candidature saranno oggetto di esame istruttorio da parte del Nucleo tecnico di coordinamento regionale, secondo due ordini di valutazione: ammissibilità formale e coerenza dei contenuti tecnici del PIU con la strategia dell Asse Urbano; affidabilità del Proponente per l individuazione dell Autorità Urbane. 3. CO-PROGETTAZIONE per la selezione delle operazioni: al termine della seconda fase di valutazione, la Giunta regionale, tenuto conto delle risultanze, individua le proposte da passare alla fase di co-progettazione, con il budget da assegnare alla singola candidatura e le Autorità Urbane di riferimento. L Autorità Urbana, così individuata, svolgerà i compiti relativi alla selezione delle operazioni, sia proprie che quelle degli altri potenziali soggetti beneficiari presenti nell ambito del proprio PIU.
3 Con i comuni ammessi alla fase di progettazione viene sottoscritto apposito accordo di programma, contenente, tra l altro, le obbligazioni rispetto ai tempi di realizzazione degli interventi e alle eventuali condizioni scaturite dalla fase istruttoria e di selezione. La fase di progettazione comprende l avvio della progettazione delle operazioni: le operazioni saranno esaminate e ammesse definitivamente a finanziamento a livello di progettazione definitiva. Che il comune di Empoli intende rispondere alla manifestazione di interesse di cui al punto 1 CANDIDATURA, con un proprio Progetto di Innovazione Urbana; Che il Progetto, descritto come in allegato sub ---, è stato elaborato dall UNIVERSITA DI FIRENZE Dipartimento di Architettura in collaborazione con i Settori I e III del Comune di Empoli, nell ambito del Protocollo D intesa siglato tra gli stessi attori e approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 55 del 06/05/2015; Che alla raccolta dei dati necessari per la formulazione del progetto hanno contribuito tutti i servizi comunali interessati dal medesimo (servizi scuola, politiche sociale, cultura, anagrafe ecc.) nonché gli altri enti pubblici e statali coinvolti (Prefettura di Firenze ); TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO si conviene e si sottoscrive, fra i soggetti interessati, il seguente Protocollo di Intesa: ART. 1 PREMESSE. Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Protocollo di Intesa. Costituiscono altresì parte integrante e sostanziale del presente accordo le norme, gli atti amministrativi e progettuali formalmente richiamati, con particolare riferimento alla Proposta Progettuale. ART. 2 - OGGETTO DEL PROTOCOLLO DI INTESA. Il Protocollo di Intesa viene stipulato nell ambito degli interessi istituzionali degli Enti e soggetti partecipanti e ai fini dell attuazione degli interventi e delle azioni necessari all attivazione dalla Proposta Progettuali. I soggetti sottoscrittori del presente protocollo, ognuno per quanto di interesse e competenza, condividono l esigenza di sviluppare e prendere attivamente parte all attuazione dei seguenti obbiettivi, impegnando, nella misura appropriata alla natura e dimensione del progetto, le risorse che si renderanno necessarie, comprese le risorse tecniche, amministrative e professionali: inclusione e coesione sociale, promuovendo uno sviluppo urbano equilibrato da attuare attraverso interventi integrati di miglioramento dei servizi sociali, culturali, dell efficienza energetica del patrimonio edilizio pubblico e della mobilità urbana; recupero di edifici e spazi per servizi socio assistenziali per categorie deboli e svantaggiate; attività di animazione sociale e culturale, di intrattenimento e di partecipazione collettiva, così da favorire le relazioni umane e contrastare forme di emarginazione; sostegno alla nuova imprenditorialità start up e dello sviluppo occupazionale, adeguando la nuova imprenditorialità alle nuove condizioni di mercato, in
4 particolare nei confronti dei giovani, delle donne e dei lavoratori destinataria di ammortizzatori sociali; miglioramento dell efficienza energetica e riduzione dei consumi energetici degli edifici e delle strutture pubbliche, sia esistenti che nuovi, volti a conseguire l autosostenibilità energetica mediante l uso integrato di fonti rinnovabili, la resilienza ai cambiamenti climatici, la gestione razionale delle risorse, il ricorso a sistemi edilizi a costi contenuti in rifermento all intero ciclo di vita dell edificio, anche attraverso l utilizzo di metodologie innovative o sperimentali a bassa emissione di carbonio, l uso di materiali caratterizzati dalla massima eco-compatiblità e riciclabilità; interventi di mobilità urbana, sostenendo interventi che favoriscano un utilizzo maggiore del trasporto pubblico o sistemi di mobilità alternativa. I soggetti sottoscrittori condividono, altresì, l esigenza di sviluppare congiuntamente attività di sperimentazione progettuale attraverso tecniche di progettazione partecipata, ognuno per quanto di interesse, anche in funzione della successiva fase di gestione degli spazi. La collaborazione stabilita dal presente Protocollo sarà definita e dettagliata nei contenuti, nei ruoli, nelle responsabilità e negli oneri mediante specifici atti e convenzioni fra le parti. Resta, sin da ora, inteso che la sottoscrizione di una qualunque convenzione e atto in attuazione del su esteso protocollo é comunque subordinata alla verifica della relativa sostenibilità economica da parte del Comune di Empoli ed alla preliminare individuazione delle necessarie risorse economiche, con la precisazione che qualora tali risorse non fossero reperite o reperibili per ragioni contingenti, i restanti soggetti sottoscrittori non potranno pretendere l adempimento degli impegni assunti o avanzare istanze, anche risarcitorie, nei confronti dell Ente Comunale. I responsabili per Pattuazione del protocollo sono individuati nelle persone del Sindaco del Comune di Empoli (Brenda Barnini) e da ( ) ART. 3 - IMPEGNI DEI SOGGETTI SOTTOSCRITTORI DEL PROTOCOLLO DI INTESA. Con il presente Protocollo di Intesa le Parti: 1. dichiarano di voler partecipare alla realizzazione dei progetti previsti nel progetto generale e alla loro gestione a regime; 2. condividono la proposta di progetto sottoposta alla Commissione di cui all Avviso ai fini della valutazione di ammissibilità alla procedura di finanziamento ed allegata al presente protocollo di intesa; 3. riconoscono che i contenuti della Proposta di Progetto allegata al presente Protocollo di Intesa costituiscono parte integrante e sostanziale del Protocollo stesso;
5 4. riconoscono il Comune di Empoli, quale Ente Coordinatore e referente nei confronti dei restanti sottoscrittori. ART. 4 - APPROVAZIONE, PUBBLICAZIONE, EFFETTI, DECADENZA E DURATA Il presente Protocollo di Intesa viene sottoscritto per approvazione dai legali rappresentanti delle associazioni, istituzioni o società interessate. II presente Protocollo d'intesa è intendersi valido ed efficace per gli anni ricompresi nel Programma Operativo Regionale, Obbiettivo Crescita e Occupazione anni , e potrà intendersi tacitamente rinnovato, salva la facoltà di recedere dallo stesso, in qualsiasi momento, previa comunicazione scritta da inviare all Ente Coordinatore. Le parti si impegnano a garantire, per sé e per il proprio personale, la massima riservatezza riguardo alle informazioni, i dati, i metodi di analisi, le ricerche e simili, di cui vengano a conoscenza nell ambito dello svolgimento delle attività comuni, di non divulgarle a terzi e di utilizzarle esclusivamente per il raggiungimento delle finalità oggetto delle collaborazioni, di astenersi da ogni azione che possa nuocere al raggiungimento di detti risultati. ART. 5 CONTROVERSIE Ogni controversia derivante dall esecuzione del presente Protocollo di Intesa che non venga definita bonariamente sarà devoluta all organo competente previsto dalla vigente normativa. Letto, approvato e sottoscritto Empoli, il Firma del Sindaco del Comune di Empoli Firma dei rappresentanti delle Parti
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