Il terremoto di L Aquila del : alcune osservazioni nella zona di Paganica a quasi quattro mesi dall evento

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1 Il terremoto di L Aquila del : alcune osservazioni nella zona di Paganica a quasi quattro mesi dall evento Marco Avanzini Sono qui riportati i risultati di un breve sopralluogo effettuato nei giorni 25 e 25 luglio 2009 nell abitato di Paganica e nelle zone immediatamente circostanti, in accordo con il Servizio Geologico della Provincia Autonoma di Trento. Come noto, l evento sismico viene messo in relazione con la tettonica estensionale che caratterizza questo settore appenninico. Una ricostruzione dei meccanismi focali indica come uno dei principali responsabili dell evento, la Faglia di Collembrincioni Tempera Paganica (sensu Agosta et al. 2009, Sequenza sismica aggiornata al 12 luglio Dati INGV ( Ricostruzione della faglia di Paganica con la localizzazione dell ipocentro. Dati INGV. (

2 LINEA PAGANICA 1 Le deformazioni superficiali correlate al piano di faglia, molto evidenti a monte dell abitato di Paganica, sono state cartografate in dettaglio nell immediato dopo terremoto, dai tecnici del Servizio Geologico della Provincia Autonoma di Trento. Tali rilievi hanno evidenziato la presenza di un piano di faglia distensivo con immersione media N200 e con inclinazione compresa tra i 70 e 80. Tale piano taglia con un rigetto verticale massimo valutabile attorno ai 20 cm, i sedimenti medio pleistocenici terrazzati alluvionali e di conoide (Sintema di Valle Majelama) su cui è edificato il centro urbano di Paganica. La fascia di taglio si snoda lungo tutto il settore dell abitato a ridosso del versante montuoso e corrisponde in buona parte al limite tra i sedimenti sciolti del sintema di Valle Majelama e i conglomerati Plio-Pleistocenici del Sintema di Aielli - Pescina. Una bel delineata fascia di deformazione variabile dai 20 ai 50 metri di larghezza sembra identificare il piano di faglia principale almeno dalla parte alta di Via Santa Croce (punto 1), fino alla Strada Provinciale 103 che viene attraversata a NE dell abitato da un evidente gradino correlato ad un rigetto del suolo di circa 10 cm (punto 11). L evidenza superficiale più diffusa risulta essere quella legata ai danni provocati agli edifici dallo scuotimento sismico del suolo e alla presenza di una cospicua serie di fratture sia nell asfalto che nel suolo orientate mediamente N120. punto 1. Paganica: frattura nel piano stradale di Via Santa Croce associata alla faglia principale. Orientazione N120. Lungo il tracciato della faglia sono riconoscibili, in alcuni scassi aperti nella parte alta del paese, piani di taglio ad alto angolo (70-80 ) che non mostrano di essere stati riattivati dall evento del 6 aprile. Tali piani, caratterizzati da rigetti verticali marcati (possono superare i 50 cm) con immersioni mediamente da N190 a N200, suggeriscono fasi di attività antiche del piano di faglia principale che potrebbero essere datate grazie al campionamento di evidenti livelli fini arricchiti di sostanza organica.

3 9 7 Linea Paganica Linea Paganica Linea Paganica 1 3b 3a Linea Paganica 2

4 punto 1. Paganica: piani distensivi non riattivati dall evento del 6 aprile visibili poco a monte della faglia principale in uno scasso di Via Santa Croce. Orientazione N120. punto 11. Paganica: fratture nel terreno connesse al piano principale nel settore più occidentale del paese. Orientazione N130.

5 LINEA PAGANICA 2 Parallela alla faglia che corre nella parte alta del paese è individuabile, seppur con maggior difficoltà, un seconda zona di taglio i cui effetti superficiali sono per lo più rappresentati da ingenti danni provocati dallo scuotimento sismico del suolo sia su edifici di costruzione recente sia su edifici antichi. Non mancano, seppur poco visibili, fessure nel manto stradale e nel suolo che corrispondono alla fascia di maggior danneggiamento strutturale degli edifici. Queste fratture sono orientate N120 e mostrano aperture da qualche millimetro a qualche centimetro. I rigetti verticali sono millimetrici. punto 2. Frattura orientata N120 nella sede stradale e nella cordonatura dell argine del torrente lungo la faglia meridionale di Paganica ( : E/N) Fratture nel manto stradale e danni strutturali sono stati individuati a partire dal paese di Tempera (incrocio tra la Strada Statale 17bis e e Via Cutina : E/N) e si snodano con direzione N120 -N130 parallelamente alla Faglia Paganica 1 fino alla chiesa barocca, attraversano la Strada Statale, la piazza e continuano nel centro storico da dove risulta più difficile riconoscerne un andamento principale. La frequenza delle fratture nel manto stradale qui aumenta, e diminuisce al contempo la loro spaziatura. Presso la fontana monumentale di via S. Emidio ( : E/N) e a monte della stessa, in Via delle Rocce ( : E/N) sono distribuite con distanza metrica una serie di fratture orientate N140 -N160 comprese in una fascia deformativa omogenea larga circa 120 m.

6 punto 3a. Fratture orientate N130 -N1560 presso la fontana monumentale di via S.Emidio. ( : E/N). punto 3b. Centro storico: Via delle Rocce, fratture orientate N140 -N160 ( : E/N) distribuite con distanza metrica trasversalmente alla strada. Un set analogo è visibile alla perifera sudorientale del paese nel quartiere San Bartolomeo all incrocio tra Via Ciminiello e Pianello ( : E/N) dove la sede stradale è

7 tagliata da una decina di fratture orientate N135 comprese in una fascia di deformazione larga poco meno di 200 m, all interno della quale sono anche evidenti seri danni alle abitazioni. punto 4. Fratture orientate N135 che tagliano la sede stradale nel settore sudorientale di Paganica ( : E/N) Pressoché paralleli a questi, sono i piani visibili presso il monastero (punto 5) che tagliano la sede stradale di Via San Bartolomeo e le strutture murarie di confine ( : E/N), e, piu a Est, nella valle di S.Andrea dove una parete di ghiaia ( : E/N) mette in evidenza alcuni piani inclinati 45 a immersione 230. punto 6. Piani a immersione 230 e inclinazione 45 riconoscibili nelle ghiaie stratificate immediatamente dietro il box metallico verde nella Valle di S. Andrea ( : E/N)

8 Ne risulta, che nel centro storico le fratture sono meno localizzate in fasce deformative definite e che al contrario di quanto avviene nel settore occidentale del paese, le deformazioni superficiali si distribuiscano in una fascia molto più ampia (mediamente superiore ai 300 metri). In questo quadro di deformazione diffusa sembra fare eccezione lo sperone conglomeratico su cui è edificata la basilica in corrispondenza della quale i danni strutturali agli edifici sembrano più contenuti. In questo settore le fratture, orientate mediamente N120, bordano a Nord e Sud l affioramento conglomeratico aumentando di frequenza a valle dello stesso. Qui, in corrispondenza anche di un aumento deciso di acclività e di un probabile cambio litologico verso terreni sciolti, sembra aumentare la deformazione con elevati danni agli edifici. LINEA PAGANICA 3 Nel settore orientale di Paganica, a monte del piano principale, è evidente un altro sistema distensivo con piani di taglio inclinati a immersione media N190 N200. Questo set di piani mostra attività recente sebbene non sembra sia stato mobilizzato in modo significativo in corrispondenza dell evento del 6 aprile. Alcuni edifici rurali posti in corrispondenza di questa faglia mostrano danni lievi e alcune fratture del manto stradale suggeriscono una debole attività lungo questo lineamento. In prossimità della curva a quota ( : N/E), una piccola frana legata all evento sismico, ha aperto una nicchia nelle ghiaie cementate, mettendo in evidenza alcuni piani inclinati 85 a immersione media N190 con rigetto distensivo di qualche centimetro. punto 7. Piani di taglio inclinati a immersione media N190 N200 visibili lungo la Strada Provinciale 103 ad est di Paganica (q ). Questi piani tagliano un set più antico, apparentemente inattivo, del quale fa parte il piano visibile lungo la Strada Provinciale 103 in prossimità del serbatoio di approvvigionamento idrico per macchine agricole (curva a quota 705.8) ( : N/E) che mostra meccanismi transtensivi con tagli a basso angolo (38-40 ) immergenti verso sud (N180 ) e con strie inclinante di una decina di gradi verso ovest.

9 punto 8. Faglia transtensiva lungo la Strada Provinciale 103 (curva a quota 705.8) ( : N/E) con piano a basso angolo (38 ) immergenti verso sud (N180 ) e con strie inclinante di una decina di gradi verso ovest. LINEA PAGANICA 4 Nel settore più orientale dell area indagata. All esterno del perimetro urbano e monte delle ultime case lungo la Strada Provinciale 103a quota è visibile il contatto tra i depositi clastici del Sintema di Aielli - Piscina ( : N/E) e i carbonati del Bisciaro. Tale contatto (seguito per alcune decine di metri in senso NE-SW) appare tettonizzato con clivaggio diffuso (piani a immersione /70 ) nei sedimenti carbonatici del Bisciaro e verticalizzazione dei livelli di ghiaie e sabbie del deposito quaternario a contatto (punto 9). Sebbene in questa fascia (punto 10) non siano state rilevate fratture nel suolo, i danni sugli edifici sia recenti che antichi risultano ingenti, spesso con la totale distruzione di questi ultimi, facendo supporre che anche questa fascia strutturale possa essere stata sede di attività in corrispondenza del sisma del 6 aprile.

10 punto 9. Contatto tettonizzato (piani a immersione /70 ) tra Bisciaro e ghiaie e sabbie del Sintema Aielli Piscina. punto 10. Danni agli edifici immediatamente a sud della Linea Paganica 4.

11 Immagine da satellite in cui si notano le linee 3 e 4 a NE di Paganica.

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