I Sistemi di Gestione Ambientale La Norma UNI EN ISO 14001:2004 e il Regolamento EMAS III (Regolamento n. 1221/2009/CE)

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1 MASTER AMBIENTE La Norma UNI EN ISO 14001:2004 e il Regolamento EMAS III (Regolamento n. 1221/2009/CE) Relatore: dott. Piergiorgio Tronco Trento 16 luglio 2010

2 Politica ambientale (1/2) L alta direzione deve definire la politica ambientale dell organizzazione e assicurarsi che: a) sia appropriata alla natura, alla dimensione e agli impatti ambientali delle sue attività, prodotti o servizi; b) includa un impegno al miglioramento continuo e alla prevenzione dell inquinamento; c) includa un impegno ad essere conforme alla relativa legislazione e regolamentazione ambientale applicabile e agli altri requisiti sottoscritti dall organizzazione; d) fornisca il quadro di riferimento per stabilire e riesaminare gli obiettivi e traguardi ambientali; e) sia documentata, resa operante, mantenuta attiva e diffusa a tutto il personale; f) sia disponibile al pubblico.

3 Politica ambientale (2/2) La politica ambientale è la guida per introdurre e migliorare il sistema di gestione ambientale dell organizzazione in modo da conservare e potenzialmente migliorare le sue prestazioni ambientali. La politica dovrebbe quindi riflettere l impegno dell alta direzione a conformarsi alle leggi applicabili e a ricercare il miglioramento continuo. La politica costituisce la base sulla quale l organizzazione l definisce i suoi obiettivi e i suoi traguardi ambientali. Occorre che la politica ambientale sia sufficientemente chiara da essere ben compresa dalle parti interessate, entro e fuori dall organizzazione, e che essa sia periodicamente riesaminata e revisionata per tener conto del cambiamento delle circostanze e delle conoscenze. È opportuno che l alta direzione dell organizzazione definisca e documenti la sua politica ambientale in accordo con la politica ambientale del gruppo societario a cui appartiene e con l approvazione di quest ultimo se esso esiste.

4 Il miglioramento continuo

5 4.3.1 Aspetti ambientali Prescrizioni legali e altre Politica ambientale 4.2 Pianificare Pianificazione Obiettivi e Traguardi e Programmi

6 Fare Attuazione e funzionamento Struttura e responsabilità Formazione, sensibilizzazione e competenze Comunicazione Documentazione del sistema di gestione ambientale Controllo della documentazione Controllo operativo Preparazione alle emergenze e risposta

7 Verificare Controlli e azioni correttive Sorveglianza e misurazioni Valutazione del rispetto delle prescrizioni Non conformità,, azioni correttive e preventive Registrazioni Audit del sistema di gestione ambientale

8 Agire di Conseguenza Riesame della direzione 4.6 Politica (4.2) e Pianificazione (4.3)

9 Aspetti ambientali (1/3) L organizzazione deve stabilire e mantenere attiva una procedura (o procedure) per individuare gli aspetti ambientali delle proprie attività,, prodotti o servizi che può tenere sotto controllo e su cui ci si può attendere che abbia una influenza, al fine di determinare quelli che hanno o possono avere impatti significativi sull ambiente ambiente. L organizzazione deve assicurarsi che gli aspetti relativi a questi impatti significativi siano presi in considerazione nello stabilire i propri obiettivi ambientali. L organizzazione deve mantenere aggiornate queste informazioni

10 Aspetti ambientali (2/3) Il punto intende fornire alle organizzazioni un procedimento per identificare gli aspetti ambientali significativi che dovrebbero essere considerati prioritari dal sistema di gestione ambientale. Le organizzazioni dovrebbero determinare quali siano i loro aspetti ambientali, tenendo conto dei flussi in uscita e in entrata associati alle loro attività, prodotti e servizi, in corso e anche a quelli passati se sono pertinenti. Un organizzazione dovrebbe inizialmente stabilire la propria attuale posizione in rapporto all ambiente, effettuando un analisi ambientale. Lo scopo di questa analisi dovrebbe essere quello di prendere in considerazione tutti gli aspetti ambientali dell organizzazione prima di stabilire il sistema di gestione ambientale. L analisi ambientale dovrebbe coprire le seguenti quattro aree principali: a) prescrizioni di legge e di regolamento; b) identificazione degli aspetti ambientali significativi; c) esame di tutte le procedure e le prassi esistenti in campo ambientale; d) valutazione dell esperienza derivante dall analisi analisi degli incidenti già capitati. In ogni caso, l organizzazione dovrebbe prendere in considerazione le condizioni operative normali ed anomale e le potenziali situazioni di emergenza enza.

11 Aspetti ambientali (3/3) Impiego di materie prime esauribili Emissioni in atmosfera MATERIE PRIME Scarichi idrici Produzione di rifiuti Inquinamento di suolo e sottosuolo Combustibili Inquinamento acustico Azienda Acqua Traffico veicolare Energia elettrica Inquinamento elettromagnetico Radiazioni ionizzanti Impatto visivo Odori PRODOTTI FINITI SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI

12 L Analisi Ambientale secondo EMAS III (1/2) L analisi ambientale comprende le seguenti aree: Individuazione degli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente: Oltre a preparare un elenco degli obblighi normativi applicabili, l organizzazione precisa come sia possibile dimostrare la sua conformità ai vari obblighi. Individuazione di tutti gli aspetti ambientali diretti e indiretti ti che hanno un impatto ambientale significativo, opportunamente definiti e quantificati, e compilazione di un registro degli impatti ritenuti significativi: Nel valutare se un aspetto ambientale è significativo l organizzazione prende in esame: potenzialità di causare un danno ambientale; fragilità dell ambiente locale; entità, numero, frequenza e reversibilità degli aspetti o degli impatti; esistenza di una legislazione ambientale e i relativi obblighi previsti; importanza per le parti interessate e per il personale dell organizzazione. Esame di tutte le pratiche e le procedure di gestione ambientale esistenti. Valutazione dei dati risultanti dalle indagini su precedenti incidenti. identi.

13 L Analisi Ambientale secondo EMAS III (2/2) Gli aspetti ambientali indiretti riguardano gli elementi inclusi nel seguente elenco non esaustivo: aspetti legati al ciclo di vita del prodotto; investimenti di capitale, concessione di prestiti e servizi assicurativi; nuovi mercati; scelta e composizione dei servizi (ad esempio trasporto); decisioni amministrative e di programmazione; assortimento dei prodotti; prestazioni e pratiche ambientali degli appaltatori e fornitori. Per gli aspetti ambientali indiretti valutare l influenza che si può avere. Aspetti per la definizione della significatività degli aspetti ambientali: informazioni sullo stato dell ambiente; materiali ed energia in entrata e su scarichi, rifiuti e emissioni; pareri dei soggetti interessati; attività ambientali dell organizzazione già disciplinate; attività di approvvigionamento; progettazione, sviluppo, fabbricazione, distribuzione, manutenzione, uso, riutilizzo, riciclaggio e smaltimento dei; attività con i costi ambientali e i benefici ambientali significativi.

14 Prescrizioni legali e altre L organizzazione deve stabilire e mantenere attiva una procedura che consenta di identificare e di accedere alle prescrizioni legali e di altro tipo sottoscritte dall organizzazione. Altre esigenze che l organizzazione può impegnarsi a rispettare sono per esempio: a) i codici di buona pratica dell industria; b) gli accordi con la pubblica amministrazione; c) linee guida non di legge. che riguardano gli aspetti ambientali delle sue attività, prodotti o servizi.

15 Prescrizioni legali e altre Approfondimento EMAS III Rispetto degli obblighi normativi Le organizzazioni che intendono registrarsi al sistema EMAS devono poter dimostrare di: 1) aver identificato e conoscere le implicazioni per l organizzazione di tutti gli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente emerse nel corso dell analisi ambientale; 2) provvedere al rispetto della normativa ambientale, comprese le autorizzazioni e i relativi limiti; 3) aver predisposto procedure che consentano all organizzazione di rispettare nel tempo tali obblighi.

16 Obiettivi e traguardi (1/2) L organizzazione deve, per ciascun livello e funzione rilevante interna alla organizzazione stessa, stabilire e mantenere obiettivi e traguardi documentati. Quando gli obiettivi vengono stabiliti e riesaminati, una organizzazione deve prendere in considerazione le prescrizioni legali e similari, i propri aspetti ambientali significativi, opzioni tecnologiche, esigenze finanziarie, operative e commerciali e il punto di vista delle parti interessate. Gli obiettivi e i traguardi devono essere coerenti con la politica ambientale, compreso l impegno per la prevenzione dell inquinamento

17 Obiettivi e traguardi (2/2) Gli obiettivi dovrebbero essere specifici ed i traguardi dovrebbero essere misurabili, quando ve ne è la possibilità, e, allorché appropriate, prendere in considerazione le misure preventive. Al momento delle scelte tecnologiche, una organizzazione può considerare l uso delle migliori tecnologie disponibili se sono economicamente realizzabili e, tenendo conto dei costi effettivi, giudicate appropriate. Il riferimento agli impegni finanziari non vuole indicare che le organizzazioni siano obbligate a ricorrere a metodi di contabilità analitica per l ambiente.

18 Programma/i di gestione ambientale (1/2) Per raggiungere i suoi obiettivi e i suoi traguardi, una organizzazione deve stabilire e mantenere uno o più programmi, che devono contenere: a) per ogni rilevante funzione e livello dell organizzazione, l indicazione delle responsabilità per il raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi; b) i tempi ed i mezzi con i quali devono essere raggiunti. Se un progetto riguarda nuovi sviluppi, oppure attività, prodotti o servizi nuovi o modificati i programmi devono essere rivisti, ove è necessario, per garantire che ad essi si applichi un corretto sistema di gestione ambientale.

19 Programma/i di gestione ambientale (2/2) Il programma dovrebbe descrivere come saranno raggiunti i traguardi prefissati dall organizzazione organizzazione, comprendere la tempistica delle azioni indicare il personale responsabile per dare attuazione alla politica ambientale dell organizzazione. Il programma può essere suddiviso per affrontare elementi specifici del funzionamento della organizzazione. Il programma dovrebbe includere anche un analisi ambientale riferita alle nuove attività. Il programma può includere considerazioni riguardanti le fasi di pianificazione, progettazione, produzione, commercializzazione e smaltimento. Ciò può essere fatto sia per i prodotti, attività e servizi esistenti, sia per quelli futuri. Per i prodotti il programma può riguardare la progettazione, i materiali, i processi produttivi, l uso e lo smaltimento finale. Per lo sviluppo di nuovi processi e per importanti modifiche di quelli esistenti, il programma può riguardare la pianificazione, la progettazione, la costruzione, gli appalti, la messa a punto, il funzionamento e, al tempo stabilito dall organizzazione, la dismissione.

20 Obiettivi e Programmi Approfondimento EMAS III 1) Le organizzazioni devono poter dimostrare che il sistema di gestione e gli audit siano rivolti alle effettive prestazioni ambientali dell organizzazione con riferimento agli aspetti diretti e indiretti rilevati nell analisi ambientale 2) Le prestazioni ambientali dell organizzazione rispetto ai suoi obiettivi e traguardi devono essere valutate all interno del processo di riesame della direzione. L organizzazione deve impegnarsi a migliorare continuamente le proprie prestazioni ambientali. 3) I mezzi con cui conseguire gli obiettivi e i traguardi non possono essere considerati obiettivi ambientali. Se l organizzazione comprende uno o più siti, ogni sito cui si applica EMAS deve soddisfare tutti i requisiti del sistema, compreso il miglioramento continuo.

21 Struttura e responsabilità (1/2) Al fine di rendere efficace l esercizio della gestione ambientale, ruoli, responsabilità e autorità devono essere definiti, documentati e comunicati. La direzione deve fornire le risorse indispensabili per attuare e controllare il sistema di gestione ambientale. Esse comprendono le risorse umane, le competenze specialistiche, le tecnologie e le risorse finanziarie. L alta direzione dell organizzazione deve appositamente nominare un rappresentante apposito della direzione, o più di uno, il quale, indipendentemente da altre responsabilità, deve avere ruolo, responsabilità e autorità ben definita per: a) assicurare che i requisiti del sistema di gestione ambientale siano stabiliti, applicati e mantenuti, in conformità alla presente norma internazionale; b) riferire all alta direzione dell organizzazione sulle prestazioni del sistema di gestione ambientale al fine del riesame e del miglioramento.

22 Struttura e responsabilità (2/2) Le responsabilità riguardanti l ambiente non dovrebbero essere considerate come confinate entro i limiti della funzione ambientale ale, ma possono coprire altre aree dell organizzazione, come la direzione operativa o le funzioni di supporto diverse da quelle coinvolte nelle materie ambientali. Di conseguenza l alta direzione dovrebbe definire la politica ambientale dell organizzazione e assicurarsi che il sistema di gestione ambientale sia messo in atto. Come parte di questo impegno, l alta direzione dovrebbe designare un suo specifico rappresentante, con autorità e responsabilità definite per rendere operativo il sistema di gestione ambientale. L alta direzione dovrebbe anche riservare una appropriata quantità di risorse per l attuazione e il mantenimento del sistema di gestione ambientale. È altrettanto importante che le responsabilità chiave del sistema di gestione ambientale siano ben definite e comunicate a tutto il personale coinvolto.

23 Formazione, sensibilizzazione e competenza (1/2) L organizzazione deve identificare le necessità in fatto di formazione. Essa deve esigere che tutto il personale il cui lavoro possa provocare un impatto significativo sull ambiente abbia ricevuto una formazione appropriata. L organizzazione deve stabilire e mantenere attive procedure affinché il proprio personale a livelli e funzioni interessate, sia sensibilizzato su: a) l importanza della conformità alla politica ambientale, alle procedure e ai requisiti del sistema di gestione ambientale; b) gli impatti ambientali significativi, reali o potenziali, conseguenti alla loro attività e i benefici per l ambiente dovuti al miglioramento della loro prestazione individuale; c) i loro ruoli e le loro responsabilità per raggiungere la conformità alla politica ambientale, alle procedure e ai requisiti del sistema di gestione ambientale, ivi comprese la preparazione alle situazioni di emergenza e la capacità di reagire; d) le potenziali conseguenze di scostamenti rispetto alle procedure operative specificate. Il personale che ha dei compiti che possono provocare impatti significativi sull ambiente deve aver acquisito la competenza necessaria mediante formazione, addestramento e/o esperienza appropriate.

24 Formazione, sensibilizzazione e competenza (2/2) L organizzazione dovrebbe stabilire e attuare le procedure per identificare le necessità di formazione. L organizzazione dovrebbe altresì esigere che gli appaltatori che lavorano per suo conto siano in grado di dimostrare che i loro dipendenti hanno una preparazione adeguata. La direzione dovrebbe determinare il livello di esperienza, competenza e addestramento necessario per garantire le capacità del personale, specialmente di quello incaricato di funzioni specialistiche in campo ambientale.

25 Comunicazione L organizzazione deve, in relazione ai suoi aspetti ambientali ed al sistema di gestione ambientale, stabilire e mantenere attive procedure per: a) assicurare le comunicazioni interne fra i differenti livelli e le l diverse funzioni dell organizzazione; b) ricevere, documentare e rispondere alle richieste provenienti dalle parti interessate esterne. L organizzazione deve prendere in considerazione procedimenti di comunicazione esterna riguardanti gli aspetti ambientali significativi e registrare ogni decisione in merito.

26 Comunicazione Requisiti aggiuntivi EMAS III Partecipazione del personale 1) L organizzazione deve riconoscere che la partecipazione attiva del personale è il presupposto per il miglioramento delle prestazioni ambientali e per garantire il successo del sistema di gestione ambientale 2) Per partecipazione del personale» s intende sia la partecipazione e delle singole persone che dei loro rappresentanti. Deve essere istituito uno schema di partecipazione del personale a tutti i livelli. L impegno e il sostegno attivo da parte della direzione sono il presupposto per il successo di questi processi. Occorre sottolineare la necessità di un feedback da parte della direzione nei confronti del personale. 3) Oltre a quanto indicato sopra, il personale deve essere coinvolto nel processo di miglioramento attraverso l analisi ambientale iniziale, l analisi della situazione attuale, il rilevamento e la verifica delle informazioni, l istituzione e l attuazione di un sistema di gestione ambientale, comitati ambientali per garantire la partecipazione del responsabile ambientale/rappresentanti della direzione, dei dipendenti e dei loro rappresentanti, gruppi di lavoro congiunti per il programma d azione ambientale, l elaborazione delle dichiarazioni ambientali. 4) A tal fine sarebbe opportuno ricorrere a forme di partecipazione, come il sistema del libro dei suggerimenti o lavori di gruppo su singoli progetti

27 Comunicazione Requisiti aggiuntivi EMAS III DICHIARAZIONE AMBIENTALE (1/4) La dichiarazione ambientale contiene gli elementi descritti di seguito: una descrizione chiara e priva di ambiguità dell organizzazione e una sintesi delle sue attività e dei suoi prodotti e servizi, nonché delle sue relazioni con le eventuali organizzazioni capo gruppo; la politica ambientale dell organizzazione e una breve illustrazione del suo sistema di gestione ambientale; una descrizione di tutti gli aspetti ambientali significativi, diretti e indiretti, che determinano impatti ambientali significativi e una spiegazione della natura degli impatti connessi a tali aspetti; una descrizione degli obiettivi e dei traguardi ambientali in relazione agli aspetti e impatti ambientali significativi; una sintesi dei dati disponibili sulle prestazioni dell organizzazione rispetto ai suoi obiettivi e traguardi ambientali; altri fattori concernenti le prestazioni ambientali, comprese le prestazioni rispetto alle disposizioni di legge,; un riferimento agli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente; il nome e il numero di accreditamento o di abilitazione del verificatore ambientale e la data di convalida.

28 Comunicazione Requisiti aggiuntivi EMAS III DICHIARAZIONE AMBIENTALE (2/4) Gli indicatori: forniscono una valutazione accurata delle prestazioni ambientali; sono comprensibili e privi di ambiguità; consentono la comparazione da un anno all altro; consentono confronti a livello settoriale, nazionale o regionale; consentono eventualmente confronti con gli obblighi regolamentari. Indicatori chiave: Gli indicatori chiave si applicano a tutti i tipi di organizzazioni. Essi riguardano principalmente le seguenti tematiche ambientali: efficienza energetica; efficienza dei materiali; acqua; rifiuti; biodiversità; emissioni. Ciascun indicatore chiave si compone di: un dato A che indica il consumo/impatto totale annuo; un dato B che indica la produzione totale annua dell organizzazione; un dato R che rappresenta il rapporto A/B.

29 Comunicazione Requisiti aggiuntivi EMAS III DICHIARAZIONE AMBIENTALE (3/4) Il consumo/impatto totale annuo, dato A, è indicato come segue: per l efficienza energetica: consumo totale annuo di energia in MWh o GJ, percentuale del totale annuo di consumo di energia (elettrica e termica) prodotta dall organizzazione da fonti rinnovabili; per l efficienza dei materiali: flusso di massa annuo dei diversi materiali utilizzati espresso in tonnellate; per l acqua: consumo idrico totale annuo espresso in m 3 ; per i rifiuti: produzione totale annua di rifiuti, suddivisa per tipo, espressa in tonnellate produzione totale annua di rifiuti pericolosi espressa in chilogrammi o tonnellate; per la biodiversità: Utilizzo del terreno espresso in m 2 di superficie edificata; per le emissioni: emissioni totali annue di gas serra tra cui almeno le emissioni di CO 2, CH 4, N 2 O, HFC, PFC e SF 6, espresse in tonnellate di CO 2 equivalente, emissioni annuali totali nell atmosfera tra cui almeno le emissioni di SO 2, NO X e PM, espresse in chilogrammi o tonnellate.

30 Comunicazione Requisiti aggiuntivi EMAS III DICHIARAZIONE AMBIENTALE (4/4) L indicazione della produzione totale annua dell organizzazione è uguale per tutti i settori, ma è adeguata ai diversi tipi di organizzazione, in funzione del tipo di attività svolto ed è comunicata come indicato di seguito: per le organizzazioni che operano nel settore della produzione, indica il valore aggiunto totale annuo lordo espresso in milioni di euro o la produzione fisica totale annua espressa in tonnellate o, per le organizzazioni di piccole dimensioni, il fatturato totale annuo o il numero di addetti; per le organizzazioni che non operano nel settore della produzione, si riferisce al numero di addetti. Ogni anno ciascuna organizzazione riferisce inoltre sulle proprie prestazioni attinenti agli aspetti ambientali più specifici indicati nella dichiarazione ambientale e, se disponibili, tiene conto dei documenti di riferimento settoriali. L organizzazione deve poter dimostrare al verificatore ambientale che chiunque sia interessato alle prestazioni ambientali dell organizzazione può facilmente avere libero accesso alle informazioni.

31 Documentazione del sistema di gestione ambientale L organizzazione deve stabilire e mantenere l informazione necessaria, su carta o su sistemi elettronici, per: a) descrivere gli elementi fondamentali del sistema di gestione e le l loro interazioni; b) fornire direttive sulla documentazione correlata. Il grado di dettaglio della documentazione dovrebbe essere sufficiente per descrivere gli elementi fondamentali del sistema di gestione ambientale, le loro interazioni e indirizzare su dove ottenere informazioni più dettagliate in merito al funzionamento delle singole parti del sistema. Questa documentazione può essere integrata con la documentazione di altri sistemi attivati dall organizzazione organizzazione. La documentazione da considerare può comprendere: a) informazioni sui processi operativi; b) schemi organizzativi; c) norme interne e procedure operative; d) piani di emergenza riferiti al sito.

32 Controllo della documentazione L organizzazione deve stabilire e mantenere attiva procedure per tenere sotto controllo tutti i documenti previsti dalla presente norma in modo che: a) possano essere localizzati; b) siano periodicamente riesaminati, revisionati e approvati da personale autorizzato; c) le edizioni appropriate dei relativi documenti siano disponibili in tutti i luoghi dove sono effettuate operazioni essenziali all effettivo funzionamento del sistema di gestione ambientale; d) i documenti obsoleti siano tempestivamente ritirati; e) tutti i documenti obsoleti, archiviati siano adeguatamente identificati. La documentazione deve essere leggibile, datata, e facilmente identificabile, disposta con ordine e archiviata per un tempo predeterminato. Si devono stabilire e mantenere attive procedure e responsabilità per l emissione e la modifica dei diversi tipi di documentazione. Ad ogni modo la primaria preoccupazione delle organizzazioni dovrebbe essere orientata all effettivo funzionamento del sistema di gestione ambientale e alla prestazione ambientale, e non ad un complesso sistema di controllo della documentazione.

33 Controllo operativo L organizzazione deve identificare quali sono le operazioni e le attività associate agli aspetti ambientali significativi in linea con la sua politica, i suoi obiettivi e i suoi traguardi. L organizzazione deve pianificare tali attività, compresa la manutenzione, al fine di assicurare che siano condotte nelle condizioni prescritte: a) stabilendo e tenendo aggiornate procedure documentate per prevenire situazioni in cui l assenza di tali procedure potrebbe portare a difformità rispetto alla politica ambientale, agli obiettivi, ai traguardi; b) definendo nelle procedure i criteri operativi; c) stabilendo e aggiornando le procedure che concernono gli aspetti ambientali significativi e identificabili dei beni e dei servizi utilizzati dall organizzazione e comunicando ai fornitori e agli appaltatori le procedure e i requisiti di loro pertinenza.

34 Preparazione alle emergenze e risposta L organizzazione deve stabilire e mantenere attive procedure atte ad individuare e a rispondere a potenziali incidenti e situazioni di d emergenza e a prevenire e attenuare l impatto ambientale che ne può conseguire. L organizzazione deve riesaminare e revisionare, allorché necessario, le sue procedure di preparazione e risposta alle situazioni di emergenza, in particolare dopo che si sono verificati incidenti o emergenze. L organizzazione deve altresì provare periodicamente queste procedure, ove possibile.

35 Sorveglianza e misurazioni L organizzazione deve stabilire e mantenere attive procedure documentate per sorvegliare e misurare regolarmente le principali caratteristiche delle sue attività e delle sue operazioni che possono avere un impatto significativo sull ambiente ambiente. Ciò comprende la registrazione delle informazioni che consentono di seguire l andamento delle prestazioni, dei controlli operativi appropriati e della conformità agli obiettivi e ai traguardi dell organizzazione. Le apparecchiature di sorveglianza devono essere soggette a taratura tura e manutenzione e le registrazioni relative a questi adempimenti devono essere conservate nei modi previsti dalle procedure dell organizzazione. L organizzazione deve stabilire e mantenere attiva una procedura che consenta di valutare periodicamente la conformità alle leggi e ai regolamenti ambientali applicabili.

36 Valutazione del rispetto delle prescrizioni Coerentemente con il proprio impegno al rispetto delle prescrizioni, l organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per la valutazione periodica del rispetto delle prescrizioni legali applicabili. L organizzazione deve valutare il rispetto delle altre prescrizioni che essa sottoscrive. L organizzazione, se lo desidera, può combinare tale valutazione con la valutazione del rispetto delle prescrizioni legali di stabilire una o più procedure separate. L organizzazione deve conservare le registrazioni dei risultati delle valutazioni periodiche.

37 Non-conformit conformità,, azioni correttive e preventive (1/2) L organizzazione deve stabilire e mantenere attive procedure per definire responsabilità e autorità per trattare ed analizzare le non- conformità per decidere le azioni per attenuare qualsiasi eventuale impatto causato, per iniziare e per completare le azioni correttive e preventive. Ogni azione correttiva o preventiva intrapresa per eliminare le cause di non-conformit conformità, reali o potenziali, deve essere adeguata all importanza dei problemi e commisurata all impatto ambientale fronteggiato. L organizzazione deve attuare e registrare ogni cambiamento intervenuto nelle procedure documentate a seguito di azioni correttive e preventive.

38 Non-conformit conformità,, azioni correttive e preventive (2/2) Quando si stabiliscono e si aggiornano le procedure per ricercare e correggere le non conformità, l organizzazione dovrebbe prendere in considerazione gli elementi fondamentali seguenti: a) identificare la causa della non-conformit conformità; b) identificare ed attuare l azione l correttiva necessaria; c) attuare o modificare, i controlli necessari per evitare il ripetersi ersi della non-conformit conformità; d) registrare ogni cambiamento nelle procedure scritte conseguente all azione azione correttiva. A seconda della situazione, ciò può essere ottenuto rapidamente con un minimo di pianificazione formale, oppure può essere un attività più complessa e a lungo termine. La relativa documentazione dovrebbe essere adeguata al livello dell azione correttiva.

39 Registrazioni (1/2) L organizzazione deve stabilire e mantenere attive procedure per l identificazione, conservazione e rimozione delle registrazioni ambientali. Queste registrazioni devono comprendere quelle relative all addestramento, addestramento, ai risultati degli audit e dei riesami. Le registrazioni ambientali devono essere leggibili, identificabili e riconducibili all attività, al prodotto o al servizio a cui si riferiscono. Devono essere archiviate e conservate in modo da essere facilmente rintracciate ed essere protette contro danneggiamenti, deterioramenti e perdite. La durata di conservazione deve essere stabilita e documentata. Le registrazioni devono essere mantenute, in modo coerente al sistema e all organizzazione, per dimostrare la conformità ai requisiti della presente norma internazionale.

40 Registrazioni (2/2) Le procedure per identificare, mantenere e mettere a disposizione le registrazioni dovrebbero riguardare quelle registrazioni necessarie per l attuazione e il funzionamento del sistema di gestione ambientale e a documentare in quale misura gli obiettivi pianificati e i traguardi siano stati raggiunti. Le registrazioni ambientali possono includere: a) informazioni sulle leggi ambientali applicabili o altri requisiti; b) registrazione dei reclami; c) registrazioni dell addestramento addestramento; d) informazioni sui processi di produzione; e) informazioni sui prodotti; f) registrazione delle ispezioni, manutenzioni e tarature; g) informazioni pertinenti gli appaltatori e i fornitori; h) relazioni sugli incidenti; i) informazioni sulla preparazione alle emergenze e sulle risposte; j) informazioni sugli aspetti ambientali significativi; k) risultati degli audit; l) riesami della direzione.

41 Audit del sistema di gestione ambientale (1/2) L organizzazione deve stabilire e mantenere attivo un programma, o programmi, e procedure per svolgere periodicamente audit del sistema di gestione ambientale, al fine di: a) determinare se detto sistema è o no conforme a quanto è stato pianificato per la gestione ambientale, ivi compreso i requisiti della presente norma internazionale; e correttamente applicato e mantenuto attivo; b) fornire alla direzione informazioni sui risultati degli audit. Il programma di audit dell organizzazione, incluse tutte le scadenze, deve essere basato sull importanza verso l ambiente dell attività esaminata e sui risultati degli audit precedenti. Per essere complete, le procedure di audit devono comprendere: lo scopo e il campo di applicazione dell audit, la frequenza e la metodologia dell audit, le responsabilità e i requisiti per l esecuzionel dell audit e per il resoconto dei risultati.

42 Audit del sistema di gestione ambientale (2/2) Il programma e le procedure di audit dovrebbero riguardare: a) le attività e le aree oggetto degli audit; b) la frequenza degli audit; c) le responsabilità associate con gestione e conduzione degli audit; d) la comunicazione dei risultati degli audit; e) la competenza dell auditor auditor; f) le modalità di conduzione degli audit. Gli audit possono essere condotti da personale proveniente dall organizzazione e/o da persone esterne scelte dall organizzazione. In entrambi i casi le persone che conducono l audit dovrebbero essere in posizione di imparzialità e obiettività.

43 Riesame della direzione 4.6 (1/2) L alta direzione dell organizzazione deve, a intervalli da essa determinati, riesaminare il sistema di gestione ambientale, per assicurarsi che continui a essere adeguato ed efficace. Il procedimento di riesame della direzione deve assicurare che siano raccolte le informazioni necessarie per permettere alla direzione stessa di condurre a termine questa valutazione. Questo riesame deve essere documentato. Il riesame della direzione deve affrontare l eventuale necessità di cambiare la politica, gli obiettivi e gli altri elementi del sistema di gestione ambientale, alla luce dei risultati provenienti dagli audit del sistema stesso, da cambiamenti della

44 Riesame della direzione 4.6 (2/2) Allo scopo di mantenere un miglioramento continuo, adeguatezza ed efficienza del sistema di gestione ambientale, la direzione dell organizzazione dovrebbe riesaminare e valutare il sistema a intervalli definiti. La materia del riesame dovrebbe essere completa, anche se non è necessario che tutti gli elementi del sistema di gestione ambientale siano riesaminati in una volta. Il riesame della politica, degli obiettivi e delle procedure dovrebbe essere effettuato dal livello direzionale che li ha definiti. I riesami dovrebbero includere: a) i risultati degli audit; b) il grado di raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi; c) la continua adeguatezza del sistema di gestione ambientale in relazione al cambiamento di situazioni e di informazioni; d) le sollecitazioni provenienti dalle pertinenti parti interessate. Osservazioni, conclusioni e raccomandazioni dovrebbero essere documentate per intraprendere le azioni necessarie.

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