SCHEDA PROGETTO. (acronimo: CLUE)
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- Dino Evaristo Adamo
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1 SCHEDA PROGETTO Climate Neutral Urban Districts in Europe / Distretti climaticamente neutrali in Europa (acronimo: CLUE) Obiettivo del progetto: Interreg IV C è un Programma di Cooperazione Territoriale Europea che aiuta le città europee a lavorare insieme e condividere le proprie conoscenze ed esperienze, favorendo lo scambio e il trasferimento di conoscenze e buone pratiche. L obiettivo generale del Progetto CLUE Climate Neutral Urban Districts in Europe (Distretti climaticamente neutrali in Europa) è quello di sviluppare politiche regionali e locali per renderle strumenti più efficaci per lo sviluppo dell efficienza energetica e di distretti urbani sostenibili. Queste politiche possono puntare ad azioni su larga scala, come lo sviluppo di distretti sostenibili, sia a scala ridotta, che siano efficienti e facili da attuare. CLUE intende valutare l impatto di queste politiche, grazie alle Università partner del progetto. Tutto ciò sarà raggiunto attraverso lo scambio e il trasferimento di esperienze, conoscenze e buone pratiche tra le città partner. A) Città di Stoccolma, Svezia, capofila del progetto B) Università Napier, Edinburgo, Regno Unito C) Città di Amburgo, Germania D) KTH Istituto Reale di Tecnologia, Stoccolma, Svezia E) Roma Capitale, Italia F) Barcelona Regional, Area Metropolitana di Barcellona, Spagna G) Città di Torino, Italia H) Università di Deft, Olanda I) Città di Vienna, Austria J) Città di Paggaio, Grecia K) Regione di Mapolska, Polonia Budget totale del progetto: ,48 Budget assegnato a Roma Capitale-Risorse per Roma: ,58 Durata del progetto: dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2014
2 OBIETTIVO SPECIFICO L obiettivo specifico di CLUE è migliorare la comprensione degli effetti del cambio climatico, da parte delle comunità e degli attori interessati, come fattore di cambiamento nello sviluppo urbano futuro in Europa. Inoltre, l obiettivo è di usare le politiche di sviluppo regionale e locale per facilitare e indirizzare l attuazione di misure innovative per la mitigazione degli impatti dei cambiamenti climatici. Il progetto si concentra su cinque aree tematiche: 1. Legislazione/regolamenti nel processo di pianificazione ed aspetti economici 2. Coinvolgimento del settore privato e dei cittadini nel processo di pianificazione per la mitigazione dei cambiamenti climatici nei nuovi distretti urbani 3. Strategie di pianificazione: tipologie di mix di funzioni residenziali, servizi e lavoro; densità della città; uso delle aree verdi 4. Tecnologie e sistemi per l efficienza energetica a livello di distretto urbano 5. Soluzioni tecnologiche e di sistema per trasporti climaticamente neutrali a livello di distretto urbano (coordinato da Roma Capitale) ATTIVITA CHIAVE 1 Fase (primo anno del progetto 2012): I Gruppi di lavoro, divisi secondo le aree tematiche, composti da esperti rappresentanti di ogni città partner, avranno il compito di preparare e presentare buone pratiche, da scambiare nei seminari tecnici che si terranno nel corso del progetto, mentre le Università partner avranno il compito di definire le linee guida e gli strumenti utili alla valutazione delle buone pratiche. I risultati dei gruppi di lavoro e della valutazione saranno discussi e disseminati in occasione dei seminari tecnici. Seminari tecnici Barcellona: 8 10 ottobre 2012 Roma primo semestre 2013 (richiesta di spostamento al semestre successivo) Amburgo secondo semestre 2013 Vienna primo semestre 2014 Visite di Studio Oltre a quella effettuata in occasione della Conferenza di Apertura a Stoccolma e di quella prevista alla Conferenza di Chiusura, che si terrà a Torino, in coincidenza dei seminari tecnici sono previste anche Visite di Studio mirate ad analizzare, migliorare e testare la trasferibilità delle esperienze identificate, attraverso le seguenti metodologie: analisi delle politiche, atte a mitigare gli effetti del cambio climatico e a promuovere distretti climaticamente neutrali; valutazione della fattibilità ed attuazione delle politiche a livello regionale e locale; individuazione di possibili procedure da attuare per trasferire esperienze e pratiche. A Roma Capitale è stato assegnato il compito di coordinare il gruppo di lavoro dell area tematica Soluzioni tecnologiche e di sistema per trasporti climaticamente neutrali a livello di distretto urbano. Di conseguenza, si condividerà coi partner la buona pratica del progetto per la Pedonalizzazione del Tridente Mediceo del Piano Strategico di Sviluppo. Inoltre, vista la rilevanza che l Amministrazione Capitolina ha assegnato al Protocollo della Qualità di Roma Capitale, s intende partecipare al gruppo
3 di lavoro dell area tematica Legislazione/regolamenti nel processo di pianificazione ed aspetti economici. Nel corso della durata dei tre anni del progetto, saranno prodotte linee guida coerenti all applicazione del Protocollo di Qualità a interventi di sviluppo urbano, per essere condivise con le città partner. L obiettivo è di inserire tali linee guida nei disciplinari delle gare d appalto pubbliche di Roma Capitale, per i futuri progetti della città, in modo da avere un impatto sul territorio romano significativo nel raggiungimento degli obiettivi della Strategia dell'europa Inoltre tale azione potrà essere replicabile a livello nazionale ed europeo. Di qui la scelta del Protocollo della Qualità come buona pratica di eccellenza da scambiare con le città europee. Risorse per Roma collaborerà nei prossimi tre anni all attuazione di CLUE per: - promuovere Roma Capitale nel quadro internazionale, diffondendo le buone pratiche che i Dipartimenti stanno realizzando; - assistere i Dipartimenti nelle attività d internazionalizzazione, promuovendo e assicurando lo scambio di informazioni e conoscenze tra Roma e le città partner, al fine di mettere a punto politiche locali per il raggiungimento degli obiettivi della Strategia dell'europa 2020.
4 Allegato 1 Il protocollo della Qualità Urbana di Roma Capitale Uno strumento condiviso, un metodo di lavoro partecipativo Roma Capitale ha affidato ad AUDIS (Associazione pubblico privata nata nel 1995 dedicata a promuovere la cultura della rigenerazione urbana), con la supervisione di Risorse per Roma SpA, uno studio per la definizione del Protocollo della Qualità Urbana di Roma Capitale (Memoria di Giunta r.e. 6830, 5 maggio 2011). Dieci soggetti privati (banche e sviluppatori) hanno sostenuto il progetto attraverso un finanziamento e altri undici (Enti di ricerca, Università, Società) hanno aderito come partner tecnici, offrendo competenze. L'obiettivo è stato di definire e sperimentare uno strumento di lavoro condiviso tra pubblico e privato, da applicare ai progetti di trasformazione urbana complessa, che garantisca sia la Qualità della città e della vita dei suoi abitanti, sia la contrazione dei tempi di programmazione e approvazione dei progetti. Questo strumento consente di dare maggiori certezze all'amministrazione Pubblica, alle imprese, ai cittadini e agli investitori nonché di interpretare il rapporto pubblico/privato nei progetti di trasformazione urbana come fattore di sviluppo per tutta la collettività con forti ricadute sull'economia locale e sul sociale. L'esito è il Protocollo della Qualità Urbana di Roma Capitale, articolato in due parti: 1. la Matrice delle Qualità: una checklist di criteri e parametri che impegnano l'amministrazione pubblica a dichiarare con precisione gli obiettivi d interesse collettivo riguardanti l'area in oggetto e gli sviluppatori a fornire una descrizione esaustiva e trasparente dei contenuti urbanistici, architettonici, sociali, economici, ambientali e culturali del progetto; 2. una proposta di ristrutturazione delle Procedure amministrative che, a normativa invariata, consente di accelerare i tempi di approvazione e attuazione dei progetti che accettano di lavorare all'interno del Protocollo. Il Protocollo della Qualità interessa 10 ambiti: la Qualità energetica interessa i due progetti Interreg e ha come obiettivo generale avvicinare la città al consumo zero di energie inquinanti. Come obiettivi operativi 1) l utilizzo delle tecnologie più avanzate, per il contenimento dei consumi energetici, mettendole in relazione con il linguaggio architettonico; 2) l adozione di sistemi passivi per il risparmio, tecnologie innovative per l efficienza e fonti rinnovabili per la produzione di energia; 3) garanzia di salubrità e benessere attraverso l applicazione dei principi della bioclimatica e della bio-architettura. Il bilancio energetico dev essere compiuto sul cento per cento dell area per valutare il contributo complessivo dato alla città (consumi elettrici residenziali da imputare al consumo energetico degli edifici per la climatizzazione invernale, estiva e acqua calda sanitaria; consumi per illuminazione e forza motrice degli edifici privati; consumi per illuminazione pubblica; mobilità). Il Protocollo della Qualità di Roma Capitale è uno strumento di lavoro per: promuovere un cambiamento culturale nella costruzione dei progetti di trasformazione urbana; creare un linguaggio comune tra Enti Pubblici, Imprenditori e Cittadini per capire e condividere gli obiettivi dei progetti; affrontare la complessità come un tratto positivo che caratterizza la città;
5 rendere trasparenti le scelte per dare loro una solida legittimazione; ottimizzare l'uso degli strumenti di certificazione esistenti; velocizzare le procedure amministrative per ottimizzare il lavoro e il tempo di tutti. II Protocollo è uno strumento costruito attraverso la partecipazione diretta di attori diversi per natura giuridica e legittimi interessi: Enti Locali - sono interessati a dotarsi di uno strumento di aiuto alle decisioni che qualifichi importanti progetti per la collettività, velocizzando le complesse e costose procedure amministrative. Sviluppatori - sono interessati a snellire i tempi delle procedure amministrative e a migliorare il rapporto di trasparenza con i finanziatori. Finanziatori - sono interessati a migliorare le garanzie sulla tenuta dei progetti e ridurre il rischio dei loro investimenti. Enti di Ricerca pubblici e privati - sono interessati a contribuire alla costruzione di strumenti operativi che tengano conto del dibattito disciplinare in corso e delle best practices nazionali e internazionali. Professionisti - sono interessati a portare il loro contributo di esperienza sul campo per far crescere una cultura urbanistica capace di governare la complessità e premiare le competenze. GLI ATTORI COINVOLTI Soggetti promotori Roma Capitale Assessorato alle Politiche urbanistiche di Roma Capitale Dipartimento Programmazione e Attuazione urbanistica di Roma Capitale Sostenitori Aareal Bank AG; Ares 2002 spa - Gruppo Federici srl; Banca Finnat; Beni Stabili Gestioni spa SGR; Fintecna Immobiliare srl; Gruppo Parsitalia spa; Gruppo Scarpellini srl; Gruppo Sette Costruzioni srl; Savez srl - Gruppo Parmigiani; Sorgente Group spa.
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