Corso di Calcolo Numerico (3 crediti) Prof. Scuderi Letizia

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1 Corso di Calcolo Numerico (3 crediti) Prof. Scuderi Letizia Silvia Falletta Dip. Matematica - Politecnico di Torino, Ucio 4 Ricevimento: Martedi Libri di testo: G. Monegato, Elementi di Calcolo Numerico, Levrotto e Bella, Torino, L. Scuderi, Laboratorio di calcolo numerico. Esercizi di calcolo numerico risolti con MATLAB. ed. CLUT, Torino Info e materiale didattico: scuderi falletta/calcolo_numerico

2 Introduzione a Matlab Alcune informazioni su Matlab

3 Introduzione a Matlab Alcune informazioni su Matlab Matlab è uno strumento per il calcolo scientico utilizzabile a più livelli

4 Introduzione a Matlab Alcune informazioni su Matlab Matlab è uno strumento per il calcolo scientico utilizzabile a più livelli calcolatrice tascabile

5 Introduzione a Matlab Alcune informazioni su Matlab Matlab è uno strumento per il calcolo scientico utilizzabile a più livelli calcolatrice tascabile simulazione e analisi di sistemi complessi

6 Introduzione a Matlab Alcune informazioni su Matlab Matlab è uno strumento per il calcolo scientico utilizzabile a più livelli calcolatrice tascabile simulazione e analisi di sistemi complessi linguaggio di programmazione

7 Introduzione a Matlab Alcune informazioni su Matlab Matlab è uno strumento per il calcolo scientico utilizzabile a più livelli calcolatrice tascabile simulazione e analisi di sistemi complessi linguaggio di programmazione Il nome Matlab è una abbreviazione di Matrix-Laboratory:

8 Introduzione a Matlab Alcune informazioni su Matlab Matlab è uno strumento per il calcolo scientico utilizzabile a più livelli calcolatrice tascabile simulazione e analisi di sistemi complessi linguaggio di programmazione Il nome Matlab è una abbreviazione di Matrix-Laboratory: la struttura di base è la matrice: ogni quantità (variabile) viene trattata come una matrice

9 Introduzione a Matlab Alcune informazioni su Matlab Matlab è uno strumento per il calcolo scientico utilizzabile a più livelli calcolatrice tascabile simulazione e analisi di sistemi complessi linguaggio di programmazione Il nome Matlab è una abbreviazione di Matrix-Laboratory: la struttura di base è la matrice: ogni quantità (variabile) viene trattata come una matrice uno scalare reale è una matrice 1 1

10 In Matlab non è necessario dichiarare esplicitamente all'inizio del lavoro una variabile in termini delle sue dimensioni e del tipo dei suoi coecienti (interi, reali, complessi) notevole semplicazione

11 In Matlab non è necessario dichiarare esplicitamente all'inizio del lavoro una variabile in termini delle sue dimensioni e del tipo dei suoi coecienti (interi, reali, complessi) notevole semplicazione è già predenito un ampio insieme di matrici elementari (matrice identità, matrice nulla...) matrici più complesse possono essere costruite rapidamente partendo da queste matrici fondamentali

12 In Matlab non è necessario dichiarare esplicitamente all'inizio del lavoro una variabile in termini delle sue dimensioni e del tipo dei suoi coecienti (interi, reali, complessi) notevole semplicazione è già predenito un ampio insieme di matrici elementari (matrice identità, matrice nulla...) matrici più complesse possono essere costruite rapidamente partendo da queste matrici fondamentali sono predeniti vari operatori algebrici fra matrici di uso comune, quali ad esempio somma, prodotto, elevamento a potenza, nonché il calcolo del determinante o del rango di una matrice;

13 In Matlab non è necessario dichiarare esplicitamente all'inizio del lavoro una variabile in termini delle sue dimensioni e del tipo dei suoi coecienti (interi, reali, complessi) notevole semplicazione è già predenito un ampio insieme di matrici elementari (matrice identità, matrice nulla...) matrici più complesse possono essere costruite rapidamente partendo da queste matrici fondamentali sono predeniti vari operatori algebrici fra matrici di uso comune, quali ad esempio somma, prodotto, elevamento a potenza, nonché il calcolo del determinante o del rango di una matrice; sono predenite numerose funzioni primitive di uso generale, dette built-in functions. Esse permettono di risolvere problemi complessi, ad esempio il calcolo degli autovettori ed autovalori di una matrice, la risoluzione eciente di sistemi lineari, oppure la ricerca degli zeri di una funzione.

14 Le raccolte di funzioni dedicate ad uno specico argomento vengono dette toolboxes. La nanza, la statistica, l'analisi dei segnali e delle immagini sono alcuni dei campi a cui sono dedicati dei toolboxes di Matlab

15 Le raccolte di funzioni dedicate ad uno specico argomento vengono dette toolboxes. La nanza, la statistica, l'analisi dei segnali e delle immagini sono alcuni dei campi a cui sono dedicati dei toolboxes di Matlab Dove trovare ulteriori informazioni su Matlab?

16 Le raccolte di funzioni dedicate ad uno specico argomento vengono dette toolboxes. La nanza, la statistica, l'analisi dei segnali e delle immagini sono alcuni dei campi a cui sono dedicati dei toolboxes di Matlab Dove trovare ulteriori informazioni su Matlab? sul sito uciale di Matlab sono disponibili numerosi manuali (in inglese) sia introduttivi che dedicati più approfonditamente ad aspetti specici (programmazione, graca, toolboxes...)

17 Le raccolte di funzioni dedicate ad uno specico argomento vengono dette toolboxes. La nanza, la statistica, l'analisi dei segnali e delle immagini sono alcuni dei campi a cui sono dedicati dei toolboxes di Matlab Dove trovare ulteriori informazioni su Matlab? sul sito uciale di Matlab sono disponibili numerosi manuali (in inglese) sia introduttivi che dedicati più approfonditamente ad aspetti specici (programmazione, graca, toolboxes...) sui siti di numerose università sono riportati tutorial ed esempi di problemi studiati con l'uso di Matlab

18 Le raccolte di funzioni dedicate ad uno specico argomento vengono dette toolboxes. La nanza, la statistica, l'analisi dei segnali e delle immagini sono alcuni dei campi a cui sono dedicati dei toolboxes di Matlab Dove trovare ulteriori informazioni su Matlab? sul sito uciale di Matlab sono disponibili numerosi manuali (in inglese) sia introduttivi che dedicati più approfonditamente ad aspetti specici (programmazione, graca, toolboxes...) sui siti di numerose università sono riportati tutorial ed esempi di problemi studiati con l'uso di Matlab Matlab è un software a pagamento. Esistono softwares gratuiti, Octave - Scilab, che ne riproducono buona parte delle funzioni fondamentali (con minime dierenze di sintassi e una graca un po' piú povera).

19 Per iniziare... All'avvio di Matlab appare il prompt, ovvero la linea da cui digitare le istruzioni nello spazio di lavoro.

20 Per iniziare... All'avvio di Matlab appare il prompt, ovvero la linea da cui digitare le istruzioni nello spazio di lavoro. Il comando demo mostra degli esempi signicativi di possibili applicazioni del software. Il comando doc introduce ad alcuni aspetti di base di Matlab e mostra quali pacchetti (toolboxes) siano installati nella versione in uso.

21 Per iniziare... All'avvio di Matlab appare il prompt, ovvero la linea da cui digitare le istruzioni nello spazio di lavoro. Il comando demo mostra degli esempi signicativi di possibili applicazioni del software. Il comando doc introduce ad alcuni aspetti di base di Matlab e mostra quali pacchetti (toolboxes) siano installati nella versione in uso. L'help (doc) di MATLAB permette di ottenere informazioni dettagliate su qualsiasi comando. Ad esempio: help sqrt (oppure doc sqrt). Il solo comando help elenca gli argomenti per i quali è disponibile la guida, suddivisi in grandi aree tematiche (funzioni elementari, trattamento di matrici, graca...)

22 Alcuni trucchi utili...

23 Alcuni trucchi utili... è possibile richiamare storicamente i comandi precedentemente digitati nella sessione di lavoro usando i tasti,

24 Alcuni trucchi utili... è possibile richiamare storicamente i comandi precedentemente digitati nella sessione di lavoro usando i tasti, è possibile spostarsi lungo la linea di comando corrente e modicare la riga scritta utilizzando i tasti,

25 Alcuni trucchi utili... è possibile richiamare storicamente i comandi precedentemente digitati nella sessione di lavoro usando i tasti, è possibile spostarsi lungo la linea di comando corrente e modicare la riga scritta utilizzando i tasti, è possibile completare un'istruzione già precedentemente digitata scrivendone le prime lettere e utilizzando poi il tasto

26 Scalari in Matlab In Matlab non è necessario denire e dichiarare le variabili. Tutte le variabili vengono trattate in doppia precisione (8 byte), senza distinzione fra interi, reali e reali a doppia precisione.

27 Scalari in Matlab In Matlab non è necessario denire e dichiarare le variabili. Tutte le variabili vengono trattate in doppia precisione (8 byte), senza distinzione fra interi, reali e reali a doppia precisione. Iniziamo ad usare Matlab come una semplice calcolatrice: ad esempio scriviamo z=3*2

28 Scalari in Matlab In Matlab non è necessario denire e dichiarare le variabili. Tutte le variabili vengono trattate in doppia precisione (8 byte), senza distinzione fra interi, reali e reali a doppia precisione. Iniziamo ad usare Matlab come una semplice calcolatrice: ad esempio scriviamo z=3*2 assegnando cosi alla variabile z il valore 6.

29 Scalari in Matlab In Matlab non è necessario denire e dichiarare le variabili. Tutte le variabili vengono trattate in doppia precisione (8 byte), senza distinzione fra interi, reali e reali a doppia precisione. Iniziamo ad usare Matlab come una semplice calcolatrice: ad esempio scriviamo z=3*2 assegnando cosi alla variabile z il valore 6. Se scriviamo solamente 3*2 il valore 6 viene assegnato alla variabile ans (abbreviazione di answer). Tale variabile contiene sempre l'ultimo valore non esplicitamente assegnato dall'utente ad una variabile.

30 Il ; alla ne dell'istruzione sopprime la visualizzazione a schermo del risultato (ma non l'esecuzione eettiva dell'operazione!).

31 Il ; alla ne dell'istruzione sopprime la visualizzazione a schermo del risultato (ma non l'esecuzione eettiva dell'operazione!). Ad esempio, assegnamo alla variabile a il risultato di una certa operazione, senza visualizzarlo, e poi richiamiamo a (senza ;) per vederne il valore a=sqrt(100); a

32 Il ; alla ne dell'istruzione sopprime la visualizzazione a schermo del risultato (ma non l'esecuzione eettiva dell'operazione!). Ad esempio, assegnamo alla variabile a il risultato di una certa operazione, senza visualizzarlo, e poi richiamiamo a (senza ;) per vederne il valore a=sqrt(100); a Se a e b sono due variabili scalari, abbiamo: la somma a+b, la sottrazione a-b, il prodotto a*b, la divisione a/b, la potenza a b.

33 Il ; alla ne dell'istruzione sopprime la visualizzazione a schermo del risultato (ma non l'esecuzione eettiva dell'operazione!). Ad esempio, assegnamo alla variabile a il risultato di una certa operazione, senza visualizzarlo, e poi richiamiamo a (senza ;) per vederne il valore a=sqrt(100); a Se a e b sono due variabili scalari, abbiamo: la somma a+b, la sottrazione a-b, il prodotto a*b, la divisione a/b, la potenza a b. Ricordiamo che in Matlab vale la usuale precedenza fra operazioni, ad esempio la moltiplicazione (e divisione) ha precedenza sulla addizione (e sottrazione) e l'elevamento a potenza ha precedenza su addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione.

34 Ad esempio: 3+2*4 11 3*2 4 48

35 Ad esempio: 3+2*4 11 3* Per alterare l'ordine delle operazioni ci si serve delle parentesi tonde. Anche quando non si vogliano alterare le precedenze, l'uso delle parentesi tonde è comunque sempre buona norma per chiarezza. (3+2)*4 20 (3*2)

36 Esercizi Posto a = 3, b = 2, calcolare ( Posto x = 4, y = 2, calcolare 3 a+b, a+b 2, a+b 2a, 1 3 x+y ) 3 Se x = 10, y = 5, z = 2, calcolare 3x 2y 5z 2 (= 1) Per a = 8, calcolare a+ 3 a 2a+4 Se a = 1 3, b = 1 5, calcolare (= 0.5) a 3 (1 b+3a) 2 (= 8.3) 8 1 3, 4 64

37 Variabili predenite: sono pi (pigreco), i,j (unità immaginarie), eps (epsilon macchina).

38 Variabili predenite: sono pi (pigreco), i,j (unità immaginarie), eps (epsilon macchina). Ogni variabile può essere tuttavia sovrascritta, ad esempio possiamo assegnare pi=5 (attenzione!).

39 Variabili predenite: sono pi (pigreco), i,j (unità immaginarie), eps (epsilon macchina). Ogni variabile può essere tuttavia sovrascritta, ad esempio possiamo assegnare pi=5 (attenzione!). Per cancellare il valore di una variabile (o se è predenita riportarla al suo valore di default) usiamo il comando clear. Ad esempio

40 Variabili predenite: sono pi (pigreco), i,j (unità immaginarie), eps (epsilon macchina). Ogni variabile può essere tuttavia sovrascritta, ad esempio possiamo assegnare pi=5 (attenzione!). Per cancellare il valore di una variabile (o se è predenita riportarla al suo valore di default) usiamo il comando clear. Ad esempio pi pi=5; clear pi pi

41 Variabili predenite: sono pi (pigreco), i,j (unità immaginarie), eps (epsilon macchina). Ogni variabile può essere tuttavia sovrascritta, ad esempio possiamo assegnare pi=5 (attenzione!). Per cancellare il valore di una variabile (o se è predenita riportarla al suo valore di default) usiamo il comando clear. Ad esempio pi pi=5; clear pi pi Il comando clear all cancella il valore di tutte le variabili (provare ad usare tale comando in combinazione con il comando whos che elenca le variabili presenti nello spazio di lavoro).

42 Formati di output In output una variabile intera viene visualizzata generalmente in un formato privo di punto decimale. Una variabile reale viene visualizzata solo con quattro cifre decimali.

43 Formati di output In output una variabile intera viene visualizzata generalmente in un formato privo di punto decimale. Una variabile reale viene visualizzata solo con quattro cifre decimali. sin(2) ans = log(3) ans =

44 In output una variabile intera viene visualizzata generalmente in un formato privo di punto decimale. Una variabile reale viene visualizzata solo con quattro cifre decimali. sin(2) ans = log(3) ans = Se si vuole modificare il formato di output si può utilizzare: format short fixed point con 4 cifre decimali format long fixed point con 14 cifre decimali format short e floating point con 4 cifre decimali format long e floating point con 15 cifre decimali rat frazione irriducibile Formati di output

45 format long log(3) ans = format short e log(3) ans = e+000 format long e log(3) ans = e+000 format rat log(3) ans = 713/649

46 Vettori in Matlab Per introdurre un vettore riga è suciente inserire fra parentesi quadre i valori delle componenti del vettore stesso separati da spazi bianchi o virgole, ad esempio per introdurre w R 1 3 : w=[1 2 3]

47 Vettori in Matlab Per introdurre un vettore riga è suciente inserire fra parentesi quadre i valori delle componenti del vettore stesso separati da spazi bianchi o virgole, ad esempio per introdurre w R 1 3 : w=[1 2 3] oppure w=[1, 2, 3]

48 Vettori in Matlab Per introdurre un vettore riga è suciente inserire fra parentesi quadre i valori delle componenti del vettore stesso separati da spazi bianchi o virgole, ad esempio per introdurre w R 1 3 : w=[1 2 3] oppure w=[1, 2, 3] Per introdurre un vettore colonna basta inserire fra parentesi quadre i valori delle componenti del vettore stesso separati da un punto e virgola, ad esempio per introdurre v R 3 1 : v=[1; 2; 3]

49 Utilità

50 Utilità Il comando v=[1:10] genera un vettore riga di dieci componenti dato dai valori 1,2,...,10.

51 Utilità Il comando v=[1:10] genera un vettore riga di dieci componenti dato dai valori 1,2,...,10. Il comando v=[1:.5:10] genera un vettore riga di venti componenti dato dai valori 1,1.5,2,2.5,...,9.5,10, ovvero con passo 0.5.

52 Utilità Il comando v=[1:10] genera un vettore riga di dieci componenti dato dai valori 1,2,...,10. Il comando v=[1:.5:10] genera un vettore riga di venti componenti dato dai valori 1,1.5,2,2.5,...,9.5,10, ovvero con passo 0.5. La sintassi generale è v=[valore_iniz:passo:valore_nale]. Il passo può essere anche negativo, ad ex. v=[10:-.5:1];

53 Utilità Il comando v=[1:10] genera un vettore riga di dieci componenti dato dai valori 1,2,...,10. Il comando v=[1:.5:10] genera un vettore riga di venti componenti dato dai valori 1,1.5,2,2.5,...,9.5,10, ovvero con passo 0.5. La sintassi generale è v=[valore_iniz:passo:valore_nale]. Il passo può essere anche negativo, ad ex. v=[10:-.5:1]; Il comando linspace(valore_iniz, valore_neale, N) genera N valori equispaziati fra valore_iniz e valore_nale (estremi compresi).

54 Utilità Il comando v=[1:10] genera un vettore riga di dieci componenti dato dai valori 1,2,...,10. Il comando v=[1:.5:10] genera un vettore riga di venti componenti dato dai valori 1,1.5,2,2.5,...,9.5,10, ovvero con passo 0.5. La sintassi generale è v=[valore_iniz:passo:valore_nale]. Il passo può essere anche negativo, ad ex. v=[10:-.5:1]; Il comando linspace(valore_iniz, valore_neale, N) genera N valori equispaziati fra valore_iniz e valore_nale (estremi compresi). Ad esempio v=linspace(0,1,5)

55 Per accedere alla componente di un vettore, ad esempio alla terza, e assegnare alla variabile z tale valore, scriviamo z=v(3). Attenzione: in Matlab l'indicizzazione inizia da 1 e non da zero!

56 Per accedere alla componente di un vettore, ad esempio alla terza, e assegnare alla variabile z tale valore, scriviamo z=v(3). Attenzione: in Matlab l'indicizzazione inizia da 1 e non da zero! Nota: esiste in Matlab la parola chiave end per accedere all'ultimo elemento di un vettore. Ad ex., se v ha dieci elementi, v(end) equivale a v(10).

57 Per accedere alla componente di un vettore, ad esempio alla terza, e assegnare alla variabile z tale valore, scriviamo z=v(3). Attenzione: in Matlab l'indicizzazione inizia da 1 e non da zero! Nota: esiste in Matlab la parola chiave end per accedere all'ultimo elemento di un vettore. Ad ex., se v ha dieci elementi, v(end) equivale a v(10). Matlab produce un messaggio di errore quando si cerca di accedere ad una componente non denita, ad esempio se v ha dieci elementi e vogliamo accedere a v(11), oppure se vogliamo accedere a v(0) o a v(-2).

58 Per accedere alla componente di un vettore, ad esempio alla terza, e assegnare alla variabile z tale valore, scriviamo z=v(3). Attenzione: in Matlab l'indicizzazione inizia da 1 e non da zero! Nota: esiste in Matlab la parola chiave end per accedere all'ultimo elemento di un vettore. Ad ex., se v ha dieci elementi, v(end) equivale a v(10). Matlab produce un messaggio di errore quando si cerca di accedere ad una componente non denita, ad esempio se v ha dieci elementi e vogliamo accedere a v(11), oppure se vogliamo accedere a v(0) o a v(-2). Per controllare la dimensione di una variabile, usiamo il comando size, ad esempio size(v). Questo comando è anche utile quando Matlab segnala un conitto di dimensioni fra quantità che si vogliono manipolare.

59 Inoltre, dato un vettore v, il comando length(v) ne restituisce la lunghezza.

60 Inoltre, dato un vettore v, il comando length(v) ne restituisce la lunghezza. Il comando zeros(n,1) produce un vettore colonna di lunghezza n con elementi tutti nulli.

61 Inoltre, dato un vettore v, il comando length(v) ne restituisce la lunghezza. Il comando zeros(n,1) produce un vettore colonna di lunghezza n con elementi tutti nulli. Il comando zeros(1,n) produce un vettore riga di lunghezza n con elementi tutti nulli.

62 Inoltre, dato un vettore v, il comando length(v) ne restituisce la lunghezza. Il comando zeros(n,1) produce un vettore colonna di lunghezza n con elementi tutti nulli. Il comando zeros(1,n) produce un vettore riga di lunghezza n con elementi tutti nulli. Il comando ones(n,1) (ones(1,n)) genera un vettore colonna (riga) con tutte le componenti pari a 1.

63 Operazioni su vettori Dato un vettore v di n componenti, si può calcolare in Matlab:

64 Operazioni su vettori Dato un vettore v di n componenti, si può calcolare in Matlab: vettore trasposto: v' (vericare le dimensioni di v'!)

65 Operazioni su vettori Dato un vettore v di n componenti, si può calcolare in Matlab: vettore trasposto: v' (vericare le dimensioni di v'!) modulo del vettore v = n i=1 v 2 i : comando norm(v) (equivalente alla norma 2 del vettore: norm(v,2))

66 Operazioni su vettori Dato un vettore v di n componenti, si può calcolare in Matlab: vettore trasposto: v' (vericare le dimensioni di v'!) modulo del vettore v = n i=1 v 2 i : comando norm(v) (equivalente alla norma 2 del vettore: norm(v,2)) Siano ora v, w due vettori riga di R n, con componenti v i e w i, i = 1,..., n rispettivamente. Si ha:

67 Operazioni su vettori Dato un vettore v di n componenti, si può calcolare in Matlab: vettore trasposto: v' (vericare le dimensioni di v'!) modulo del vettore v = n i=1 v 2 i : comando norm(v) (equivalente alla norma 2 del vettore: norm(v,2)) Siano ora v, w due vettori riga di R n, con componenti v i e w i, i = 1,..., n rispettivamente. Si ha: somma algebrica v + w = (v 1 + w 1,..., v n + w n ). In Matlab: v+w

68 Operazioni su vettori Dato un vettore v di n componenti, si può calcolare in Matlab: vettore trasposto: v' (vericare le dimensioni di v'!) modulo del vettore v = n i=1 v 2 i : comando norm(v) (equivalente alla norma 2 del vettore: norm(v,2)) Siano ora v, w due vettori riga di R n, con componenti v i e w i, i = 1,..., n rispettivamente. Si ha: somma algebrica v + w = (v 1 + w 1,..., v n + w n ). In Matlab: v+w prodotto scalare (v, w) = (v 1 w 1 + v 2 w v n w n ). In Matlab: v*w' (oppure dot(v,w))

69 Operazioni su vettori Dato un vettore v di n componenti, si può calcolare in Matlab: vettore trasposto: v' (vericare le dimensioni di v'!) modulo del vettore v = n i=1 v 2 i : comando norm(v) (equivalente alla norma 2 del vettore: norm(v,2)) Siano ora v, w due vettori riga di R n, con componenti v i e w i, i = 1,..., n rispettivamente. Si ha: somma algebrica v + w = (v 1 + w 1,..., v n + w n ). In Matlab: v+w prodotto scalare (v, w) = (v 1 w 1 + v 2 w v n w n ). In Matlab: v*w' (oppure dot(v,w)) prodotto vettoriale (v w). In Matlab: cross(v,w)

70 Operazioni su vettori Dato un vettore v di n componenti, si può calcolare in Matlab: vettore trasposto: v' (vericare le dimensioni di v'!) modulo del vettore v = n i=1 v 2 i : comando norm(v) (equivalente alla norma 2 del vettore: norm(v,2)) Siano ora v, w due vettori riga di R n, con componenti v i e w i, i = 1,..., n rispettivamente. Si ha: somma algebrica v + w = (v 1 + w 1,..., v n + w n ). In Matlab: v+w prodotto scalare (v, w) = (v 1 w 1 + v 2 w v n w n ). In Matlab: v*w' (oppure dot(v,w)) prodotto vettoriale (v w). In Matlab: cross(v,w) Attenzione alle dimensioni dei vettori!

71 Esistono anche delle operazioni su vettori componente per componente, che in Matlab si eseguono usando la sintassi punto.

72 Esistono anche delle operazioni su vettori componente per componente, che in Matlab si eseguono usando la sintassi punto. Dati v, w vettori riga di R n, con componenti v i e w i, i = 1,..., n, si ha

73 Esistono anche delle operazioni su vettori componente per componente, che in Matlab si eseguono usando la sintassi punto. Dati v, w vettori riga di R n, con componenti v i e w i, i = 1,..., n, si ha prodotto componente per componente (attenzione: dierente dal prodotto scalare!). Esso genera un vettore dato da (v 1 w 1, v 2 w 2,..., v n w n ). In Matlab: v.*w. Se i due vettori non hanno la stessa dimensione, si genera un errore

74 Esistono anche delle operazioni su vettori componente per componente, che in Matlab si eseguono usando la sintassi punto. Dati v, w vettori riga di R n, con componenti v i e w i, i = 1,..., n, si ha prodotto componente per componente (attenzione: dierente dal prodotto scalare!). Esso genera un vettore dato da (v 1 w 1, v 2 w 2,..., v n w n ). In Matlab: v.*w. Se i due vettori non hanno la stessa dimensione, si genera un errore elevamento a potenza componente per componente: ex. vogliamo calcolare il cubo di ciascuna componente, ovvero calcolare il vettore (v 3 1, v 3 2,..., v 3 n ). In Matlab: v. 3

75 Istruzioni di manipolazione di sottoblocchi di vettori e di concatenazione

76 Istruzioni di manipolazione di sottoblocchi di vettori e di concatenazione Siano v=[ ] e w=[ ]. Per sostituire alle ultime due componenti di v le componenti di w, scriviamo v=[ ]; w=[ ]; v(end-1:end)=w; v

77 Istruzioni di manipolazione di sottoblocchi di vettori e di concatenazione Siano v=[ ] e w=[ ]. Per sostituire alle ultime due componenti di v le componenti di w, scriviamo v=[ ]; w=[ ]; v(end-1:end)=w; v Per eliminare da v la terza e la quarta componente usiamo il vettore vuoto []: v=[ ]; v(3:4)=[]; v 1 2 5

78 Inne, per concatenare due vettori usiamo la sintassi z=[v w] z

79 Esercizi Generare gli interi da 28 a 80 con passo 1 generare gli interi da -13 a 75 con passo 2 generare gli interi da 22 a -10 con passo -4 generare 100 punti equispaziati tra 2 e 3 generare 125 punti equispaziati tra -1 e 5 generare i punti tra -2.7 a 8.3 con passo 1.5 (cosa si osserva?) generare 150 punti equispaziati tra -2 e 3 sia x = [ 3, 5, 8, 0, 1, 5, 2, 4]: a. imporre 6 elemento =100 b. imporre 1, 2, 3 elemento = [5, 6, 7] c. togliere 4 elemento d. aggiungere in testa = [1, 2, 3] e. aggiungere in coda = [10, 11, 12] f. togliere, con un solo comando, dal 4 al 7 elemento compresi

80 Matrici in Matlab (primi comandi) Per assegnare le matrici [ ] [ ] A =, B = diamo i comandi, rispettivamente A=[1 2 3; 4 5 6]; B=zeros(2,3);

81 Matrici in Matlab (primi comandi) Per assegnare le matrici [ ] [ ] A =, B = diamo i comandi, rispettivamente A=[1 2 3; 4 5 6]; B=zeros(2,3); Possiamo calcolare C=A+B; D=A*B'; (attenzione alle dimensioni!)

82 Possiamo calcolare C=A+B; D=A*B'; (attenzione alle dimensioni!) oppure A= eye(5); B= rand(5); C= B-A; s=a(1,2)+c(3,3); Matrici in Matlab (primi comandi) Per assegnare le matrici [ ] [ ] A =, B = diamo i comandi, rispettivamente A=[1 2 3; 4 5 6]; B=zeros(2,3);

83 Istruzioni di manipolazione di sottoblocchi di matrici e di concatenazione

84 Istruzioni di manipolazione di sottoblocchi di matrici e di concatenazione Sia A=eye(4) e B=hilb(2). Per sostituire alle ultime due righe e colonne di A la matrice B, scriviamo A=eye(4); B=hilb(2); A(3:4,3:4)=B;

85 Istruzioni di manipolazione di sottoblocchi di matrici e di concatenazione Sia A=eye(4) e B=hilb(2). Per sostituire alle ultime due righe e colonne di A la matrice B, scriviamo A=eye(4); B=hilb(2); A(3:4,3:4)=B; Per eliminare da A la terza colonna usiamo il vettore vuoto []: A=pascal(4); A(:,3)=[];

86 Istruzioni di manipolazione di sottoblocchi di matrici e di concatenazione Sia A=eye(4) e B=hilb(2). Per sostituire alle ultime due righe e colonne di A la matrice B, scriviamo A=eye(4); B=hilb(2); A(3:4,3:4)=B; Per eliminare da A la terza colonna usiamo il vettore vuoto []: A=pascal(4); A(:,3)=[]; Inne, per concatenare due matrici usiamo la sintassi (attenzione alle dimensioni!) A=eye(3,2); B=zeros(3,4); C=[A,B];

87 Esercizi Sia A = a. assegnare il valore 100 agli elementi della 3 colonna b. assegnare il valore -3 [ agli] elementi della 2 riga 1 2 c. assegnare il valore alla sottomatrice denita dalle 3 4 colonne 2 e 3 e dalle righe 3 e 4 d. sia C = [1, 1, 1, 1] e B = [0, 0, 0, 0, 0] T : costruire H = A C B

88 Assegnati i vettori u = [1, 0, 2, 3] e v = [3, 0, 2, 1] a. calcolarne il prodotto scalare; cosa fornisce invece il prodotto v u? b. calcolare i vettori colonna z, w, y deniti, componente per componente, da z i = u i v i, w i = u v i, y i i = u i /v i assegnate le matrici A = 3 1 0, E = a. calcolare i prodotti di matrici AE e EA; sono uguali? b. si indichi con B la matrice costituita dalle prime due colonne di A e con C la matrice costituita dalle ultime due righe di E. Calcolare i prodotti BC e CB: in cosa si dierenziano?

89 vericare le seguenti proprietẹl determinante di matrici a. det(a) = det(a T ) b. det(αa) = α n det(a T ) α R c. det(ae) = det(a)det(e) d. det(a 1 ) = 1/det(A)

90 Istruzioni di controllo e istruzioni condizionali Sintassi generale: if (condizione1==true) istruzione1... elseif (condizione2==true) istruzione 2... else istruzione 3... end

91 for contatore = start:passo:end istruzione... istruzione end while (condizione==true) istruzione... aggiornamento condizione end

92 Operatori logici In Matlab gli operatori logici restituiscono il valore 1 se la condizione è vera, mentre restituiscono 0 se la condizione è falsa AND: & OR: a è uguale a b?: a è diverso da b?: a==b a =b

93 Operatori logici In Matlab gli operatori logici restituiscono il valore 1 se la condizione è vera, mentre restituiscono 0 se la condizione è falsa AND: & OR: a è uguale a b?: a è diverso da b?: a==b a =b Esempi di uso di istruzioni if, for, while con operatori logici: n=5; for i = 1:n if (i==1) (i==3) a(i) = 1/i; else a(i) = 1/((i-1)*(i-3)); end end

94 n=7; for i = 1:n for j=1:n A(i,j)=1/(i+j-1); end end n=10; i=1; while(i<=n) if (i =3) a(i) = 1/(i-3); else a(i) = 1/i; end i=i+1; end

95 Graca Matlab consente di rappresentare gracamente funzioni e vettori o matrici di dati. E' possibile tracciare graci di curve bi(tri)dimensionali, superci e curve di livello. Per disegnare una funzione: fplot, plot

96 Graca Matlab consente di rappresentare gracamente funzioni e vettori o matrici di dati. E' possibile tracciare graci di curve bi(tri)dimensionali, superci e curve di livello. Per disegnare una funzione: fplot, plot fplot('sin(x)',[-pi, pi]); oppure x = [-pi:.1:pi]; y = sin(x); plot(x,y);

97 Graci personalizzati: help plot Esempi plot(x,sin(x),'-om'); hold on plot(x,cos(x),':*b'); xlabel('asse x'); ylabel('asse y'); title('funzioni sen(x) e cos(x)'); legend('sin(x)','cos(x)');

98 Funzioni simboliche Esiste in Matlab una sintassi che permette di denire una funzione in modo simbolico. Tale potenzialità permette di manipolare agevolmente funzioni anche molto complesse e dipendenti da più parametri.

99 Funzioni simboliche Esiste in Matlab una sintassi che permette di denire una funzione in modo simbolico. Tale potenzialità permette di manipolare agevolmente funzioni anche molto complesse e dipendenti da più parametri. Nella forma più semplice della sintassi, utilizziamo il comando inline, che denisce una funzione in linea, ovvero direttamente nello spazio di lavoro, senza ricorrere ad un le esterno.

100 Funzioni simboliche Esiste in Matlab una sintassi che permette di denire una funzione in modo simbolico. Tale potenzialità permette di manipolare agevolmente funzioni anche molto complesse e dipendenti da più parametri. Nella forma più semplice della sintassi, utilizziamo il comando inline, che denisce una funzione in linea, ovvero direttamente nello spazio di lavoro, senza ricorrere ad un le esterno. Per esempio, deniamo la funzione f (x) = (sin(x) + x) 2 : f=inline('(sin(x)+x). 2','x') dove abbiamo indicato esplicitamente che f è funzione di x.

101 Funzioni simboliche Esiste in Matlab una sintassi che permette di denire una funzione in modo simbolico. Tale potenzialità permette di manipolare agevolmente funzioni anche molto complesse e dipendenti da più parametri. Nella forma più semplice della sintassi, utilizziamo il comando inline, che denisce una funzione in linea, ovvero direttamente nello spazio di lavoro, senza ricorrere ad un le esterno. Per esempio, deniamo la funzione f (x) = (sin(x) + x) 2 : f=inline('(sin(x)+x). 2','x') dove abbiamo indicato esplicitamente che f è funzione di x. Attenzione alla sintassi con gli apici e i punti e attenzione all'operazione di elevamento a potenza componente per componente!

102 Ad una funzione così denita non sono associati dei valori numerici (vericare con whos f). Se ora vogliamo associare dei valori numerici, scriviamo x=0:0.01:2*pi; y=f(x);

103 Ad una funzione così denita non sono associati dei valori numerici (vericare con whos f). Se ora vogliamo associare dei valori numerici, scriviamo x=0:0.01:2*pi; y=f(x); La sintassi f(x) permette di assegnare ad f dei valori numerici in corrispondenza degli elementi del vettore x. Tali valori numerici vengono conservati nel vettore y (vericare con whos y).

104 Ad una funzione così denita non sono associati dei valori numerici (vericare con whos f). Se ora vogliamo associare dei valori numerici, scriviamo x=0:0.01:2*pi; y=f(x); La sintassi f(x) permette di assegnare ad f dei valori numerici in corrispondenza degli elementi del vettore x. Tali valori numerici vengono conservati nel vettore y (vericare con whos y). Possiamo per esempio disegnare il graco di y = f (x) con il semplice comando plot(x,y)

105 Ad una funzione così denita non sono associati dei valori numerici (vericare con whos f). Se ora vogliamo associare dei valori numerici, scriviamo x=0:0.01:2*pi; y=f(x); La sintassi f(x) permette di assegnare ad f dei valori numerici in corrispondenza degli elementi del vettore x. Tali valori numerici vengono conservati nel vettore y (vericare con whos y). Possiamo per esempio disegnare il graco di y = f (x) con il semplice comando plot(x,y) Attenzione: perchè il comando plot(x,f) non funziona?

106 Esercizi Sia x il vettore che contiene 1000 punti equispaziati in [0, π/2]; fare un graco usando il comando plot dei punti di coordinate x, y dove a. y = x 2 b. y = x sin(x) c. y = 2 sin(x) cos(x) + 2x d. y = 2 log(x+2) x+1 fare il graco delle seguenti funzioni denite tramite il comando inline a. f (x) = x sin(1/x), x [0.05, 0.5] b. f (x) = x e x, x [0, 10] c. f (x) = x 2 +2x+25, x [ 5, 5] x 2 +1 d. f (x) = esin(x) (x+1) 2, x [0, 10] e. f (x) = (x 2 (x 1)e 2 1), x [0, 10] 1

107 Programmare in Matlab: m-le È possibile memorizzare le successioni di comandi Matlab in un le di testo, chiamato m-le, e salvato con l'estensione.m. Un m-le è un programma eseguibile. Per creare un m-le occorre aprire un le con l'editor del Matlab, digitare in esso istruzioni e poi salvarlo.

108 Programmare in Matlab: m-le È possibile memorizzare le successioni di comandi Matlab in un le di testo, chiamato m-le, e salvato con l'estensione.m. Un m-le è un programma eseguibile. Per creare un m-le occorre aprire un le con l'editor del Matlab, digitare in esso istruzioni e poi salvarlo. Gli m-le possono essere di due tipi:

109 Programmare in Matlab: m-le È possibile memorizzare le successioni di comandi Matlab in un le di testo, chiamato m-le, e salvato con l'estensione.m. Un m-le è un programma eseguibile. Per creare un m-le occorre aprire un le con l'editor del Matlab, digitare in esso istruzioni e poi salvarlo. Gli m-le possono essere di due tipi: script: deniti semplicemente da una sequenza di comandi Matlab

110 Programmare in Matlab: m-le È possibile memorizzare le successioni di comandi Matlab in un le di testo, chiamato m-le, e salvato con l'estensione.m. Un m-le è un programma eseguibile. Per creare un m-le occorre aprire un le con l'editor del Matlab, digitare in esso istruzioni e poi salvarlo. Gli m-le possono essere di due tipi: script: deniti semplicemente da una sequenza di comandi Matlab function: prevedono parametri di input e di output

111 Script Script grafico_seno.m x = [-pi:.1:pi]; y = sin(x); plot(x,y);

112 Script Script grafico_seno.m x = [-pi:.1:pi]; y = sin(x); plot(x,y); Digitando poi sul prompt di Matlab grafico_seno

113 Script Script grafico_seno.m x = [-pi:.1:pi]; y = sin(x); plot(x,y); Digitando poi sul prompt di Matlab grafico_seno

114 Function function [y 1,y 2,...,y n ] = nome_function(x 1,x 2,...,x m )

115 Function function [y 1,y 2,...,y n ] = nome_function(x 1,x 2,...,x m ) Function rettangolo.m function [A,p,d] = rettangolo(a,b) A = a*b; p = 2*(a+b); d = sqrt(a 2 + b 2);

116 Function function [y 1,y 2,...,y n ] = nome_function(x 1,x 2,...,x m ) Function rettangolo.m function [A,p,d] = rettangolo(a,b) A = a*b; p = 2*(a+b); d = sqrt(a 2 + b 2); Digitando poi sul prompt di Matlab [A,p,d] = rettangolo(2,5)

117 Function function [y 1,y 2,...,y n ] = nome_function(x 1,x 2,...,x m ) Function rettangolo.m function [A,p,d] = rettangolo(a,b) A = a*b; p = 2*(a+b); d = sqrt(a 2 + b 2); Digitando poi sul prompt di Matlab [A,p,d] = rettangolo(2,5) A = 10 p = 14 d =

118 Alcuni comandi fondamentali da conoscere...

119 Alcuni comandi fondamentali da conoscere... l'istruzione diary mywork.dat apre il le di testo mywork.dat nel quale viene trascritto (a partire da quel momento) il usso delle istruzioni digitate (è una cronaca del lavoro svolto).

120 Alcuni comandi fondamentali da conoscere... l'istruzione diary mywork.dat apre il le di testo mywork.dat nel quale viene trascritto (a partire da quel momento) il usso delle istruzioni digitate (è una cronaca del lavoro svolto). L'istruzione diary o interrompe la scrittura della cronaca e chiude il le mywork.dat

121 Alcuni comandi fondamentali da conoscere... l'istruzione diary mywork.dat apre il le di testo mywork.dat nel quale viene trascritto (a partire da quel momento) il usso delle istruzioni digitate (è una cronaca del lavoro svolto). L'istruzione diary o interrompe la scrittura della cronaca e chiude il le mywork.dat l'istruzione whos elenca le variabili attualmente attive in memoria e dà alcune informazioni importanti sulle loro caratteristiche (tipo di oggetto, dimensioni in memoria..)

122 Alcuni comandi fondamentali da conoscere... l'istruzione diary mywork.dat apre il le di testo mywork.dat nel quale viene trascritto (a partire da quel momento) il usso delle istruzioni digitate (è una cronaca del lavoro svolto). L'istruzione diary o interrompe la scrittura della cronaca e chiude il le mywork.dat l'istruzione whos elenca le variabili attualmente attive in memoria e dà alcune informazioni importanti sulle loro caratteristiche (tipo di oggetto, dimensioni in memoria..) l'istruzione save area.mat permette di salvare nel le binario area.mat il contenuto di tutte le variabili attive in memoria in quel momento.

123 Alcuni comandi fondamentali da conoscere... l'istruzione diary mywork.dat apre il le di testo mywork.dat nel quale viene trascritto (a partire da quel momento) il usso delle istruzioni digitate (è una cronaca del lavoro svolto). L'istruzione diary o interrompe la scrittura della cronaca e chiude il le mywork.dat l'istruzione whos elenca le variabili attualmente attive in memoria e dà alcune informazioni importanti sulle loro caratteristiche (tipo di oggetto, dimensioni in memoria..) l'istruzione save area.mat permette di salvare nel le binario area.mat il contenuto di tutte le variabili attive in memoria in quel momento. l'istruzione save area.mat z x salva le sole variabili z e x

124 Alcuni comandi fondamentali da conoscere... l'istruzione diary mywork.dat apre il le di testo mywork.dat nel quale viene trascritto (a partire da quel momento) il usso delle istruzioni digitate (è una cronaca del lavoro svolto). L'istruzione diary o interrompe la scrittura della cronaca e chiude il le mywork.dat l'istruzione whos elenca le variabili attualmente attive in memoria e dà alcune informazioni importanti sulle loro caratteristiche (tipo di oggetto, dimensioni in memoria..) l'istruzione save area.mat permette di salvare nel le binario area.mat il contenuto di tutte le variabili attive in memoria in quel momento. l'istruzione save area.mat z x salva le sole variabili z e x l'istruzione load area.mat ricarica le variabili salvate nel le area.mat e le rende attive in memoria (vericare con whos)

125 Alcuni comandi fondamentali da conoscere... l'istruzione diary mywork.dat apre il le di testo mywork.dat nel quale viene trascritto (a partire da quel momento) il usso delle istruzioni digitate (è una cronaca del lavoro svolto). L'istruzione diary o interrompe la scrittura della cronaca e chiude il le mywork.dat l'istruzione whos elenca le variabili attualmente attive in memoria e dà alcune informazioni importanti sulle loro caratteristiche (tipo di oggetto, dimensioni in memoria..) l'istruzione save area.mat permette di salvare nel le binario area.mat il contenuto di tutte le variabili attive in memoria in quel momento. l'istruzione save area.mat z x salva le sole variabili z e x l'istruzione load area.mat ricarica le variabili salvate nel le area.mat e le rende attive in memoria (vericare con whos) il comando quit termina la sessione di lavoro e chiude Matlab.

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