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2 2010 Ing. Punzenberger COPA-DATA Srl Tutti i diritti riservati. Tutti i diritti riservati la distribuzione e la copia - indifferentemente dal metodo - può essere consentita esclusivamente dalla dittacopa-data. I dati tecnici servono solo per la descrizione del prodotto e non rappresentano in alcun modo parti legali. Modifiche - anche sotto aspetti tecnici sono a noi riservate

3 1. Benvenuti nell'help COPA-DATA Lista allarmi (AML) Progettazione nell'editor Crea un'immagine del tipo allarme Aspetto della Lista di informazione allarmi Profili filtro Immagine del tipo Filtro Lista di informazione allarmi Progettazione degli allarmi mediante filtri Filtri generali Filtro tempo Impostazioni colonne Filtro testo Filtro stato Filtro progettazione impianto Raggruppamento degli allarmi Gruppi di allarmi Gruppi allarmi Visualizzazione dettagli Barra simboli e Menu contestuale Classi di allarmi Aree allarmi Funzioni Funzioni allarme Allarmi attivi Attiva/disattiva allarmi Disattiva allarmi Ripristino lampeggio allarmi Ripristina allarmi Cancellazione allarmi Allarmi/Gruppi/Classi iii

4 4.1.8 Collegamento a gruppi allarme attivo/inattivo Lista allarmi e CEL: Salvataggio buffer circolare Stampa la lista allarmi o CEL Esportazione allarmi Genera nuovo protocollo online Stampa online on/off Cambio stampa online Cambio immagine - Allarme Gestione durante il runtime Tipo di immagine lista allarmi Protocollaggio degli allarmi Stampa online Stampa selettiva online della lista eventi cronologica Riga di stato degli allarmi e lista allarmi iv

5 Nel caso in cui non abbiate trovato delle informazioni che cercavate o se avete dei consigli relativi al completamento di questo capitolo dell'help, mandate una Mail a documentation@copadata.com (mailto:documentation@copadata.com). Se avete delle domande concernenti progetti concreti, potete rivolgervi per al support@copadata.com (mailto:support@copadata.com). Nel caso in cui doveste constatare che avete bisogno di altri moduli o licenze, rivolgetevi ai nostri dipendenti all'indirizzo sales@copadata.com (mailto:sales@copadata.com). 1

6 La gestione allarmi ha la funzione di rendere evidenti eventi di processo anomali e di assistere l utente durante la localizzazione e l eliminazione degli stessi. Gli allarmi vengono configurati, ad esempio: al momento dell impostazione di Valori limite per variabili con Matrici di reazione Espressioni importanti: Lista di informazioni allarmi Lista che permette di visualizzare i dati in modo filtrato o non-filtrato Riga di allarme L'allarme non riconosciuto piu recente o più vecchio della lista viene segnalato tramite una barra rossa Protocollaggio di allarmi Emissione testo spezzato o unito sulla stampante allarmi Allarme ad immagine Gestione tramite personalizzazione dei colori e del lampeggio (solo <CD_SIEMENS_PRODUCTNAME<) Allarme acustico Possibilità di usare uno speaker interno al PC o un apparecchio sonoro esterno per notificare l'allarme Esportazione allarmi Esportazione archivio allarmi Non appena compaiono, gli allarmi vengono salvati in un buffer circolare (alarm.bin) e un file allarmi (*.aml) nella cartella runtime. Il buffer circolare contiene gli allarmi in attesa. La gestione concerne: tempo "Entra" in millesecondi come firma univoca ulteriori informazioni come causa, valori ecc. Tempo di uscita tempo ripristinato 2

7 Quando si ripristino degli allarmi, nel buffer circolare vengono sempre cancellati contemporaneamente tutti gli allarmi con la stessa violazione del valore limite. Non appena l allarme viene ripristinato, viene cancellato dal buffer circolare. Eccezione: se è settata la proprietà Con cancellazione, l allarme deve essere cancellato espressamente dall utente. Il buffer circolare deve avere delle dimensioni sufficienti, che fisserete nelle proprietà di progetto facendo uso della proprietà Dimensione buffer circolare. per lo meno il numero delle variabili con allarmi. Il buffer circolare viene salvato automaticamente alla chiusura del runtime come alarm.bin. Se il runtime viene chiuso da eventi inaspettati come, ad esempio, una caduta di tensione, si verificherà una perdita di dati. Per evitare che ciò si verifichi, il buffer circolare può essere salvato manualmente facendo uso della proprietà Salva buffer circolare in modo spontaneo per ogni nuovo inserimento, oppure facendo uso della funzione Salva buffer circolare di AML e CEL (a pagina 42). durante il runtime, il buffer circolare viene gestito in modo dinamico nella memoria di lavoro. Grazie al numero definito, possono essere visualizzati anche degli allarmi che non possiedono un time stamp di uscita. Il che significa che verrano visualizzati anche quegli allarmi che vanno al di là della dimensione del buffer circolare. Esempio Dimensioni del buffer circolare: 100 inserimenti allarmi in attesa durante il runtime senza time stamp di uscita 120 Visualizzazone durante il runtime nella AML: 120 Tutti gli allarmi vengono scritti contemporaneamente nel buffer circolare e in un file allarmi proprio (*.aml). Questo file viene generato automaticamente per ogni giorno e viene gestito mediante la proprietà Salvataggio dati allarmi. Il nome del file allarmi consta della lettera A seguita dalla data espressa nella forma JJMMTT e la desinenza.aml, per es. A aml. Questi file vengono generati ogni giorno automaticamente e, in mancanza di spazio di memoria, vengono esportato o cancellati dall utente. 3

8 Il buffer circolare e il file allarmi vengono sincronizzati. Questa sincronizzazione avviene sempre dal buffer circolare al file allarmi. Tutte le modifiche, come il ripristino, vengono effettuate solamente nel buffer circolare e poi sincronizzate con il file allarmi. Potete fare in modo che, ad esempio, tutti gli allarmi non ripristinati vengano visualizzati nel file allarmi e che qui si predisponga il loro ripristino, ma l azione vera e propria si verifica solamente nel buffer circolare. se il buffer circolare trabocca a causa della sua dimensione troppo modesta, gli inserimenti non ripristinati sono conservati nel file allarmi. Questi inserimenti vengono visualizzati al momento di effettuare l operazione di filtro, ma non possono essere più ripristinati. Il tentativo di effettuare il ripristino può provocare il ripristino di allarmi nel buffer circolare, se questi allarmi riguardano le stesse variabili e la stessa violazione di valore limite. 4

9 L'uso della gestione allarmi durante il runtime si effettua mediante una immagine del tipo allarme. Quest'immagine deve essere anzitutto definita nell'editor. (Informazioni più precise sui tipi di immagine predefiniti le potete trovare in "Immagini / Tipi immagine predefiniti'.) E' necessario, inoltre, definire le Variabili / Violazioni dei valori limite nelle proprietà (Finestra proprietà) come allarmi, in modo tale che esse possano essere poi inserite durante il runtime nella lista allarmi. La Lista allarmi (a pagina 2) è la visualizzazione online dell'immagine del tipo Allarme. In essa gli allarmi vengono inseriti in una lista e possono essere, ad esempio, ripristinati. La creazione dell'immagine allarme nell'editor avviene tramite la definizione di una nuova immagine del tipo Allarme. Informazioni più precise sui tipi di immagine predefiniti le potete trovare in "Immagini / Tipi immagine predefiniti'. Dopo l'apertura dell'immagine, viene aperta un'immagine vuota. Gli elementi di controllo di default possono essere aggiunti servendosi della voce Elementi di controllo nella Lista a cascata einfügen Aspetto della Lista di informazione allarmi Avete la possibilità di adattare alle Vostre esigenze l aspetto della visualizzazione tabellare della Lista di informazione allarmi. Attovando la proprietà Funzionalità grafiche avanzate, potete definire la grandezza e l aspetto di un intestazione e di una griglia per la tabella facendo uso delle proprietà nei gruppi Barra di scorrimento e Intestazione e griglia. Potete inoltre stabilire se volete consentire all utente di gestire l intestazione durante il runtime. In tal modo è possibile un adattamento individuale della visualizzazione nel runtime: Sposta colonne, modifica 5

10 grandezza, modifica ordine. L impostazione corrispondente la definite a livello globale per il Vostro progetto alla voce Impostazioni di progetto nel gruppo Lista di informazione allarmi servendovi della proprietà Header AML. In questa sede potete anche stabilire se l intestazione deve essere visualizzata, oppure se essa deve essere visualizzata ma senza la possibilità di gestirla. Informazioni Potete impedire la gestione o la visibilità dell intestazione per ogni singola immagine del tipo Lista allarmi: a questo scopo basta disattivare la proprietà Visualizza intestazione oppureintestazione utilizzabile per la visualizzazione tabellare. Nell editor c è la possibilità di avere un anteprima delle barre di scorrimento. Se si attiva l opzione Barra di scorrimento, vengono visualizzate le barre di scorrimento sotto forma di anteprima. In tal modo è possibile progettare in modo semplice dei dettagli come, ad esempio, effetti di riempimento, styles e grandezza dei pulsanti. la grandezza delle barre di scorrimento nell anteprima corrisponden alla dimensione che esse assumono nel runtime; la dimensione complessiva nell editor può divergere da quella del runtime. Ciò vale anche per le dimensioni dell intestazione e del carattere della stessa intestazione. L anteprima vuole essere solamente un aiuto per facilitare la progettazione di effetti grafici Profili filtro I profili filtro sono impostazioni di filtro che possono essere salvate dall'utente nel runtime. Per utilizzare i profili filtro, esiste nel menu Elementi di controllo un sottomenu Profili filtro con i seguenti elementi: Profili filtro Gestione profilo Selezione profilo selezionare profilo salvato (lista a cascata). Salva Salvare impostazioni come profilo (pulsante) Elimina Cancellare profilo (pulsante) 6

11 Nel runtime possono essere modificate le proprietà di filtro. Poi si deve inserire un nome a scelta, ma unico, per l'impostazione definita in Selezione profilo. Il pulsante Salva permette di salvare il profilo ed è a disposizione per ulteriori applicazioni. Profili non più utilizzati possono essere cancellati dopo essere stati selezionati nell'elemento Selezione profilo mediante il pulsante Cancella. Grazie all aiuto dell immagine del tipo Filtro Lista di informazione allarmi è possibile effettuare nel runtime delle impostazioni di filtro per la Lista di informazione allarmi. Il vantaggio di questo tipo di immagine è rappresentato dal fatto che possono essere configurati solamente gli elementi di filtro veramente necessari. Proprio per questo l utente non si deve occupare di tutte le possibili impostazioni concernenti il filtro. Vengono visualizzate, infatti, solamente le impostazioni di filtro di cui l utente ha veramente bisogno. Avete la possibilità, inoltre, di definire in modo completamente libero l aspetto e di assicuare in tal modo una facile gestione mediante un touchscreen. Nell immagine del tipo Lista di informazione allarmi Filtro potete configurare anche tutte le impostazioni di filtro che sono presenti nel Filtro (a pagina 9) per la funzione Cambio immagine che serve a passare ad un immagine del tipo Lista di informazione allarmi Informazioni Con le immagini filtro, in generale è possibile trasmettere il filtro impostato da un immagine alla prossima. Il filtro dell immagine sorgente viene trasmesso ad un immagine di destinazione. Le immagini possono essere anche di diversi tipi! Bisogna soddisfare le seguenti condizioni per fare sì che i filtri impostati siano anche utilizzabili: L immagine ((Filtro Lista di informazione allarmi, Filtro Lista eventi cronologica, Filtro tempo) viene attivato con l aiuto di un pulsante oppure di un elemento combinato. Solo così si può garantire la relazione fra immagine filtro e immagine sorgente. L immagine dalla quale l immagine filtro viene aperta, deve essere compatibile con l immagine filtro da aprire. (vedi tabella) 7

12 L immagine sorgente e quella filtro devono essere progettate su diversi modelli o monitor. Solo se l immagine sorgente è aperta, può essere aggiornato il filtro per l immagine filtro. Ciò è possibile solamente se le due immagini non utilizzano lo stesso modello o lo stesso monitor. Se una di queste condizioni non è soddisftatta, l immagine filtro corrispondente viene aperta con i valori progettati. I pulsanti Applica, Chiudi, Aggiorna sono di color grigio e non sono utilizzabili. Elaborazione archivio: Z Z Z Trend esteso Z Z Z Filtro tempo X Z Z Lista di informazioni allarmi Z X G Lista eventi cronologica Filtro Z G X Lista di informazioni allarmi Z X G Lista Eventi Cronologica Z G X X: tutte le impostazioni vengono attualizzate. G: le impostazioni comuni vengono attualizzate. Z: impostazioni temporali vengono aggiornate. Informazioni Se non è stata attivata l impostazione Immagine che apre nella funzione Cambio immagine, o se l immagine non viene aperta mediante un elemento ad immagine, l immagine filtro viene aperta con le impostazioni progettate nell editor. Al momento dell apertura di un immagine filtro (Filtro Lista di informazione allarmi, Filtro Lista eventi cronologica, Filtro tempo), vengono aggiornate le immagini progettate nella funzione Cambio immagine in due maniere: 8

13 nel caso in cui l immagine filtro viene aperta tramite un elemento ad immagine, vengono aggiornate le immagini di destinazione che si trovano sullo stesso monitor dell immagine sorgente. Nel caso in cui invece l immagine filtro viene aperta in un altro modo, oppure se l impostazione Aggiorna su tutti i monitor è attivata, vengono aggiornate tutte le immagini di destinazione progettate. L aggiornamento avviene non appena cliccate sul pulsante Applica, oppure non appena chiudete l immagine filtro con il pulsante Chiudi. Il pulsante Annulla rimuove le modifiche e chiude l immagine filtro. Facendo uso del pulsante Aggiorna, adottate le impostazioni attuali di filtro dell immagine sorgente. Se l immagine filtro non è stata aperta mediante un elemento ad immagine, oppure se l impostazione Immagine che apre non è stata attivata, il sistema cerca su tutti i monitor un immagine che può essere utilizzata per effettuare l aggiornamento. La prima immagine che viene trovata, viene usata per l aggiornamento. La progettazione degli allarmi avviene nelle Proprietà di progetto alla voce Lista informazioni allarmi / (solo voce Impostazioni colonne (a pagina 19)) oppure se avviene un cambio immagine e si passa ad un'immagine del tipo AML (tutte le voci). Viene aperto il dialogo Impostazioni per la lista di informazioni allarmi. 9

14 3.3.1 Filtri generali Sono disponibili le seguenti proprietà: Nome variabile Inserite il nome o la parte del nome delle variabili sulla base di cui deve essere effettuata l operazione di filtro. Wildcard * possibile. (Wildcard sono consentite solamente come prefisso o suffisso, cioè *xxx o xxx*.) Identificazione Inserite l identificazione o la parte dell identificazione delle variabili sulla base di cui deve essere effettuata l operazione di filtro. Wildcard * possibile. (Wildcard sono consentite solamente come prefisso o suffisso, cioè *xxx o xxx*.) Rispetta minuscolo/maiuscolo Se attivate questa checkbox, il sistema tiene presente effettuando il filtro per nome variabili e/o identificazioni variabili delle lettere maiuscole e minuscole. Solo allarmi non ripristinati Attivate questa checkbox se volete che siano visualizzati solamente gli allarmi che non sono stati ancora ripristinati 10

15 dall utente. Solo allarmi in uscita Attivate questa checkbox se volete che siano visualizzati solamente gli allarmi che sono già in uscita; cioè i valori dei quali non sono più in un settore critico. solo allarmi in attesa: Attivate questa checkbox se volete che siano visualizzati solamente gli allarmi che sono ancora in attesa; cioè i valori dei quali sono ancora in un settore critico. Allarmi devono essere in attesa perlomeno Definite con l aiuto di spincontrols per giorni, ore., minuti, secondi, e ms, quanto tempo un allarme deve essere in attesa prima di essere visualizzato. Buffer circolare Attivate questo campo opzioni se volete visualizzare tutti gli inserimenti presenti nel buffer circolare. Dati storici Numero massimo Attivate questo campo opzioni e inseriteci una cifra per visualizzare un numero corrispondente di inserimenti provenienti dal buffer circolare e dai dati storici. Apri lista bloccata Se attivate questa checkbox, non vengono aggiunti nuovi inserimento finché fate in modo che la lista sia visualizzata. Mostra nel runtime il dialogo filtro Se attivate questa checkbox, prima di ogni apertura dell immagine viene aperto il dialogo Filtro. Gruppi di allarmi Selezionate fra i gruppi allarmi disponibili (ordine tecnologico) quelli da cui devono provenire gli allarmi che volete visualizzare. Classi di allarmi Selezionate fra le classi allarmi disponibili (priorità) quelle da cui devono provenire gli allarmi che volete visualizzare. Aree allarmi Selezionate fra le aree allarmi disponibili (luogo geografico) quelle da cui devono provenire gli allarmi che volete visualizzare. Attenzione Riguarda zenon sotto Windows CE: il dialogo filtro dovrebbe essere aperto per mezzo del 11

16 bottone filtro solo su sistemi CE che hanno una risoluzione superiore a 800*600 pixel. In caso contrario il dialogo non può essere visualizzato in modo completo Filtro tempo I filtri tempo offrono la possibilità di limitare le date che devono essere visualizzate o esportate. I filtri tempo possono essere usati in modo flessibile e possono essere impostati nell editor, ma possono essere anche adattati nel runtime. I meccanismi descritti in questa sede valgono per il cambio immagine che porta a Trend esteso, Postelaborazione archivio, Generatore di rapporti nonché per l Export della Lista di informazione allarmi (a pagina 2), Lista eventi cronologica e nel Generatore di rapporti. Il filtraggio tempo può essere realizzato in due modi: 1. usa tempi progettati in precedenza: il filtro tempo viene impostato nell editor e può essere modificato a piacere nel runtime. 12

17 2. Usa intervalli tempo fissi: nell editor viene indicato in intervallo tempo. Nel runtime si può effettuare il filtraggio solo sulla base di questo intervallo di tempo. Altri filtri, come quelli che effettuano il filtraggio sulla base di nomi variabili, gruppi e classi di allarmi ecc., non sono più modificabili nel runtime. Filtro tempo modificabile a piacere nell editor (usa tempi progettati in prcedenza). Con questo metodo, indicate nell editor già un filtro tempo, che viene usato al momento dell esecuzione della funzione nel runtime. Se la funzione è del tipo cambio immagine, nell immagine aperta potete modificare a piacere il filtro facendo uso del pulsante Filtro (tipo immagine funzione specificafiltro). usando l opzione Mostra il dialogo filtro nel runtime della scheda Generale, potete adattare i filtri già al momento dell esecuzione della funzione nel runtime. Per poter usare questo tipo di filtro, dovete selezionare nella lista a cascata Selezione intervalli tempo l opzione Imposta filtro in tipo filtro. Poi sono a Vostra disposizione le seguenti possibilità nella lista a cascata Tempi progettati in precedenza: 13

18 Periodo assoluto Viene indicato un periodo di tempo fisso nell editor. Quando si esegue la funzione, viene usato esattamente il periodo di tempo assoluto impostato. Esempio: volete vedere tutti gli allarmi dal al ; inserite i dati corrispondenti in da e a. Da Definisce il punto di partenza in termini di giorno, mese, anno, ora (HH), minuti (MM) e secondi (SS). A Definisce il punto finale in termini di giorno, mese, anno, ora (HH), minuti (MM) e secondi (SS). Periodo relativo Viene indicato un periodo di tempo relativo. questo filtro viene aggiornato continuamente. Si sposta. Esempio: impostate un tempo relativo di 10 minuti e aprite alle ore 12:00 un immagine del tipo Lista di informazione allarmi con questo filtro tempo. In questo caso, verrano visualizzati gli allarmi dalle 11:50 alle 12:00 al momento dell apertura dell immagine. Se l immagine del tipo Lista di informazione allarmi rimane aperta, il filtro viene aggiornato automaticamente. Alle 12:01 vedete gli allarmi dalle 11:51 alle 12:01 ecc. Tempo Definisce il periodo di tempo relativo in termini di giorno, ora (HH), minuti (MM) e secondi (SS). Ab HH:MM:SS Uhr Viene indicato un orario a partire dal quale il filtro è attivo. Se l orario non è ancora raggiunto alla data odierna, il sistema effettua il filtro sulla base dell orario corrispondente del giorno precedente. Esempio: facciamo il caso che indichiate come orario le 23:00. Se al momento dell esecuzione della funzione sono le 23:30, viene effettuato il filtro dalle 23:00:00 fino al momento attuale. Se però sono le 22:30, allora il filtro viene effettuato dalle 23:00 del giorno precedente fino al momento attuale. il punto di partenza di questo filtro viene aggiornato automaticamente. Vengono usati sempre i tempi disponibili al momento dell apertura, anche se l immagine rimane aperta e viene raggiunto l orario delle 23:00:00. In questo tipo di filtro, il punto finale non è definito, si sposta. Tempo Definisce il punto di partenza in termini di ore (HH), minuti (MM) e secondi (SS). Da giorno - ore HH:MM:SS Viene indicato un giorno e un orario a partire dal quale il filtro è attivo. Se il tempo indicato non viene raggiunto nel mese corrente, si fa riferimento al tempo corrispondente del mese precedente. Esempio: facciamo il caso che indichiate come giorno il 5 e come orario le 23:00. Se al momento dell esecuzione della funzione è il 10 del mese e sono le 23:30, il sistema effettua il filtro dal 5 del mese a partire dalle 23:00:00 fino al momento attuale. Se, però, è solo il 4 del mese, il filtro viene effettuato a partire dal 5 del 14

19 mese precedente alle 23:00 fino al momento attuale. il punto di partenza di questo filtro non viene aggiornato automaticamente. Vengono usati sempre i tempi disponibili al momento dell apertura, anche se l immagine rimane aperta e viene raggiunto l orario delle 23:00:00. In questo tipo di filtro, il punto finale non è definito, si sposta. Tempo Definisce il punto di partenza in termini di giorni, ore (HH), minuti (MM) e secondi (SS). Da giorno, mese - ore HH:MM:SS Viene indicato un mese, un giorno e un orario a partire dal quale il filtro è attivo. Se il tempo indicato non viene raggiunto nell anno corrente, si fa riferimento al tempo corrispondente dell anno precedente. Esempio: facciamo il caso che indichiate come mese ottobre, come giorno il 5 e come orario le 23:00. Se al momento dell esecuzione della funzione è il 10 di ottobre e sono le 23:30, il sistema effettua il filtro dal 5 di ottobre a partire dalle 23:00:00 fino al momento attuale. Se, però, è solo il 4 di ottobre, il filtro viene effettuato a partire dal 5 di ottobre precedente alle 23:00 fino al momento attuale. il punto di partenza di questo filtro viene aggiornato automaticamente. Vengono usati sempre i tempi disponibili al momento dell apertura, anche se l immagine rimane aperta e viene raggiunto il termine temporale del 5 ottobre delle 20:00:00. In questo tipo di filtro, il punto finale non è definito, si sposta. Tempo Definisce il punto di partenza in termini di mesi, giorni, ore (HH), minuti (MM) e secondi (SS). Nessun filtro temporale Non viene usato nessun filtro temporale. 15

20 Indicare intervallo nell editor Con questo metodo, indicate nell editor già un intervallo di tempo fisso, che viene usato al momento dell esecuzione della funzione nel runtime. Se la funzione è del tipo cambio immagine, nell immagine aperta potete modificare il filtro facendo uso del pulsante Filtro (tipo immagine funzione specificafiltro) solo per quello che concerne il punto di partenza dell intervallo di tempo impostato. L intervallo di tempo impostato non è più modificabile nel runtime. Esempio: mettiamo che abbiate inserito un filtro tempo di 30 minuti. Nel runtime, potete solamente stabilire quando deve incominciare questo periodo di 30 minuti. Ma non potete neanche modificare il filtro in un filtro giorno. Con questi filtri di tempo, sono disponibili delle opzioni usando le quali potete spostare l intervallo di tempo, oppure lo potete modificare. Anche queste opzioni non possono essere più modificate durante il funzionamento runtime. facendo uso dell opzione Visualizza dialogo di filtro nel runtime della scheda Generale, potete modificare il punto di partenza dell intervallo di tempo già al momento dell esecuzione della funzione nel runtime. Se non volete che venga visualizzato il filtro all apertura della funzione nel runtime, il sistema usa sempre l intervallo di tempo attuale. Se avete attivato l opzione Usa l ultimo intervallo di tempo terminato, viene visualizzato l ultimo intervallo di tempo. Per esempio: mettiamo che abbiate impostato un filtro di 30 minuti. Quando si attiva la funzione sono le 16

21 10:45. Nel caso in cui l opzione Usa l ultimo intervallo di tempo terminato non è attiva, il filtro viene settato sull intervallo di tempo attuale, dalle 10:30:00 alle 10:59:59. Nel caso in cui, però, l opzione dovesse essere attiva, il filtro viene settato all intervallo di tempo precedente dalle 10:00:00 alle 10:29:59. se usate questo tipo di filtro, non potete più adattare nel runtime tutti quei filtri che sono impostati sulla scheda Generale (filtri sulla base di nomi e identificazioni variabili, gruppi allarmi e classi ecc)! Per poter usare questo tipo di filtro, dovete selezionare nella lista a cascata Selezione intervalli tempo una opzione: Descrizione Imposta filtro al tipo filtro tempo Attiva il secondo tipo di filtraggio. Vedi Filtro tempo modificabile a piacere nel runtime (usa tempi progettati in precedenza). (a pagina 13). Un giorno Il filtro avviene per un giorno intero: dalle 00:00:00 alle 23:59:59. Una settimana Il filtro avviene per un intera settimana: da lunedì alle 00:00:00 fino a domenica alle 23:59:59. Due settimane Il filtro avviene per due settimane intere: Dal lunedì della prima settimana alle 00:00:00 a domenica della seconda settimana alle 23:59:59. Un mese Il filtro avviene per un mese intero: Dal primo del mese alle 00:00:00 fino all ultimo del mese alle 23:59:59. Un anno Il filtro avviene per un anno intero: Dal primo gennaio dell anno alle 00:00:00 fino al 31 dicembre dell anno alle 23:59: minuti Il filtro viene effettuato per un intervallo di tempo di 15 minuti. 30 minuti Il filtro viene effettuato per un intervallo di tempo di 30 minuti. 60 minuti Il filtro viene effettuato per un intervallo di tempo di 60 minuti. Periodo relativo Per questo tipo di filtro dovete attivare l opzione Mostra nel runtime il dialogo filtro della scheda Generale. Se l opzione non è attivata, l intervallo di tempo viene impostato nel runtime a 0 secondi. Quando viene eseguita la funzione, viene visualizzato un dialogo per mezzo del quale si può 17

22 inserire un intervallo di tempo relativo in giorni, ore (HH), minuti (MM) e secondi (SS). l intervallo di tempo selezionato si riferisce al punto di apertura. L intervallo di tempo filtrato viene stabilito in modo fisso. Esempio: quando si attiva la funzione sono le 10:23:00. Voi impostate un intervallo di tempo relativo di un ora. Il filtro viene impostato dalle 9:23:00 alle 10:23:00. Periodo assoluto Per questo tipo di filtro dovete attivare l opzione Mostra nel runtime il dialogo filtro della scheda Generale. Se l opzione non è attivata, l intervallo di tempo viene impostato nel runtime a 0 secondi. Quando viene eseguita una funzione, viene visualizzato un dialogo con cui potete indicare un intervallo di tempo assoluto. Definite il punto iniziale e quello finale in termini di giorno, mese, anno, ora (HH), minuti (MM) e secondi (SS). Charge Per questo tipo di filtro dovete attivare l opzione Mostra nel runtime il dialogo filtro della scheda Generale. Se l opzione non è attivata, l intervallo di tempo viene impostato nel runtime a 0 secondi. Quando viene eseguita una funzione, viene visualizzato un dialogo con cui potete indicare una charge Il filtro tempo viene impostato sull intervallo della charge. Potete, ad esempio, effettuare il filtro degli allarmi oppure di tutti gli inserimenti CEL che si verificano durante una charge. : Il filtro mostra solamente le charge già terminate. Per tutti gli intervalli tempo (fatta eccezione per intervallo tempo assoluto e relativo, nonché charge) sono possibili le seguenti impostazioni: Opzioni Descrizione Usare ultimo intervallo tempo terminato Se l opzione non è attivata, viene usato sempre l intervallo di tempo attuale. Se l opzione è attiva, invece, viene visualizzato l intervallo di tempo precedente. Esempio: mettiamo che abbiate impostato un filtro di 30 minuti. Quando si attiva la funzione sono le 10:45. Nel caso in cui l opzione non è attiva, il filtro viene settato sull intervallo di tempo attuale, dalle 10:30:00 alle 10:59:59. Nel caso in cui, però, l opzione dovesse essere attiva, il filtro viene settato all intervallo di tempo precedente dalle 10:00:00 alle 10:29:59. Sposta intervallo di tempo indietro Se avete indicato un tempo, l intero intervallo di tempo viene spostato indietro in misura corrispondente all ora indicata. La lunghezza di periodo di tempo non è influenzata da questa impostazione. Esempio: mettiamo che abbiate scelto un filtro di 60 minuti e che abbiate 18

23 di indicato in questa sede un tempo di 5 minuti. Nel runtime, il filtro non inizierà allo scoccare dell ora, ma sempre 5 minuti più tardi, cioè, per esempio, alle 10:05:00, alle 11:05:00 ecc. Ma l operazione di filtro riguarda sempre 60 minuti, cioè, per esempio, dalle 11:04:59 alle 12:04:59, ecc. Tempo Definisce il fuso orario in termini di ore (HH), minuti (MM) e secondi (SS). Modifica il periodo di tempo di Se indicate un tempo, il periodo preso in considerazione per il filtro viene accorciato o allungato in modo corrispondente. Esempio: mettiamo che abbiate scelto un filtro di 60 minuti e che abbiate indicato in questa sede un tempo di 5 minuti. L opzione conta anche il tempo indicato è settata. Nel runtime non si filtra solamente il periodo di tempo di 60 minuti, ma 65 minuti, cioè, per esempio, dalle 10:00:00 alle 11:04:59. Tempo Definisce il tempo che accorcia o allunga il periodo di tempo preso in considerazione per il filtro. in ore (HH), minuti (MM) e secondi (SS). conta anche il tempo indicato L intervallo di tempo selezionato viene allungato aggiungendo il tempo indicato. sottrai tempo indicato L intervallo di tempo selezionato viene accorciato sottraendo il tempo indicato Impostazioni colonne In questo dialogo definirete quali colonne volete che siano visualizzate, in quale forma, successione ed ordine. default per: tutte le impostazioni che effettuerete in questa cartella valgono come impostazioni di Tipo d'immagine lista informazioni d allarme Immagine del tipo Filtro Lista di informazione allarmi Riga di stato degli allarmi. 19

24 Queste impostazioni di default possono essere modificate al momento della definizione delle singole funzioni d allarme. Nella listbox di questa scheda vengono visualizzati tutti i tipi di colonne che sono a Vostra disposizione. Servendovi della Checkbox, decidete quali tipi di colonne devono essere visualizzati. Potete modificare la descrizione e la larghezza delle colonne di ogni tipo cliccando con il tasto sinistro del mouse sull area corrispondente. Nel campo che apparirà, potete inserire il valore desiderato. per la descrizione delle colonne, è a Vostra disposizione il cambio lingua di zenon. Informazioni Per ragioni di compatibilità, le colonne, la cui larghezza non poteva essere modificata in precedenti versioni di zenon (indicazioni di tempo), ricevono il valore di -1. Se non modificate questo valore, la larghezza di questa colonna verrà calcolata nel runtime come avveniva finora, cioè sulla base della larghezza media del carattere. Per i tipi colonne Classe allarmi Simbolo, Gruppo allarmi Simbolo e Stato allarmi, potete scegliere con l aiuto di una lista a cascata nella colonna Visualizzazione fra Simbolo curva e File grafico. Potete cambiare la successione dei tipi di colonne facendo uso di Drag&Drop nella colonna lista: a tal fine dovete anzitutto cliccare sulla colonna Tipo colonne e poi spostare i singoli inserimenti nella 20

25 successione desiderata. In alternativa, potete adattare la successione facendo uso del pulsante Sposta in alto l inserimento selezionato e Sposta in basso l inserimento selezionato. Informazioni Nelle impostazioni di progetto, potete adottare una proprietà di default per la successione e la grandezza delle colonne facendo uso della proprietà Impostazione colonne AML oppure Impostazioni colonne CEL. Se impostate una nuova funzione del tipo Cambio immagine verso un immagine del tipo Lista di informazioni allarmi oppure Lista eventi cronologica, viene usata questa impostazione. L impostazione viene salvata nel file project.ini. Nel campo dell anteprima, il sistema Vi mostra i tipi di colonna che avete selezionato. Potete adattare anche le larghezze delle colonne cliccando con il tasto sinistro del mouse a destra sulla fine di una colonna; tenendo premuto il tasto del mouse, poi, dovete spostarlo o a destra o a sinistra fino a raggiungere la larghezza desiderata. Attenzione La larghezza delle colonne viene indicata in caratteri ed è dipendente dal tipo di carattere utilizzato. Se la larghezza della colonna non corrisponde ad un multiplo della larghezza del carattere del tipo di carattere utilizzato, ci possono essere delle anomalie nella reale ampiezza della colonna; il che significa che il testo potrebbe essere tagliato o che potrebbe crearsi uno spazio vuoto. L uso di scritture proporzionali, come ad esempio Courier New, risolve questo problema. Informazioni Se avete attivato la keyboard automatica nel runtime, essa viene aperta al momento della comparsa del campo destinato ad apportare le modifiche. Facendo uso di tale keyboard, potete configurare le colonne anche se usate un computer senza tastiera. Ci sono inoltre queste proprietà a disposizione: Mostra la griglia: mostra una griglia nella rappresentazione della lista nel runtime. Usa un colore di sfondo alterno Usa alternativamente il colore 1 e 2 come colore di sfondo per la 21

26 lista nel runtime. Colore 1 Colore che viene usato come colore di sfondo per tutte le righe dispari (1, 3, 5 ecc.) della lista nel runtime, se avete attivato Usare colore di sfondo alternativamente. Colore 2 Colore che viene usato come colore di sfondo per tutte le righe pari (2, 4, 6 ecc.) della lista nel runtime, se avete attivato Usare colore di sfondo alternativamente. Ordina in andamento decrescente Ordina gli inserimenti della colonna Tempo entra della lista in successione decrescente. Questa impostazione vale per l apertura dell immagine. Nel runtime potete modificare la successione di ordine cliccando sull intestazione della colonna. La successione di ordine usata momentaneamente viene visualizzata mediante una freccia sull intestazione della colonna. Tempo Mostra il tempo di un inserimento nella lista nella seguente forma: HH:MM:SS Data Mostra la data di un inserimento nella lista nella seguente forma: TT:MM:JJJJ Millisecondi Estende l inserimento di tempo ai millesecondi. 22

27 3.3.4 Filtro testo Proprietà progettabili del filtro di testo sono: Nessun filtro testo Il filtro di testo non viene utilizzato. Ricerca di (parole separate da spazi vuoti). Il filtro testo viene usato. Le ulteriori possibilità di impostazione sono disponibili. Campo input Indicate le parole corrispondenti, oppure la catena di caratteri. Rispetta minuscolo/maiuscolo Attivate questa checkbox se volete che, nell operazione di filtro, si tenga conto della scrittura in lettere maiuscole e minuscole. Le paorole non devono essere presenti nel testo nella loro interezza. Attivate questa checkbox se le espressioni inserite devono essere tenute presenti anche se nel testo sono presenti solo parzialmente. 23

28 Perlomeno una parole deve essere presente nel testo Almeno una parola della stringa di ricerca deve figurare nel testo Tutte le parole devono essere presenti nel testo Tutte le parole della stringa di ricerca devono esistere nel testo; l ordine non verrà considerato. Testo filtro deve essere presente nel testo in modo esatto. Tutti i termini della stringa di ricerca devono essere presenti nel testo, rispettando lo stesso ordine Filtro stato Lo stato del checkbox indica se il bit di stato deve essere analizzato. punto nero su sfondo rosso Il bit di stato non viene analizzato 0 Vengono visualizzati solamente gli inserimenti per i quali il bit di stato si trova su false. 24

29 1 Vengono visualizzati solamente gli inserimenti per i quali il bit di stato si trova su true. Esempio Se il checkbox SPONT è settato su 1, vengono visualizzati solamente gli allarmi che vengono causati da valori spontanei Filtro progettazione impianto Modello impianto Offre modelli e gruppi fra i quali l utente può scegliere. 25

30 Aggiungi aggiunge alla lista filtro il gruppo selezionato. Rimuovi rimuove dalla lista filtro il gruppo selezionato. I gruppi, le classi e le aree di allarmi servono a raggruppare gli allarmi secondo un criterio logico, permettendo anche la determinazione di priorità di segnalazione degli stessi. Esporta tutti in XML... Esporta tutti gli inserimenti in un file XML. Importa XML Importa degli inserimenti da file XML. Guida Attiva la guida online Gruppi di allarmi I gruppi di allarmi servono a raggruppare secondo un criterio logico dei messaggi relazionati. Ad ogni gruppo o classe possono essere assegnati un nome, un numero, un colore, una funzione e una variabile di stato. Nuovo gruppo allarmi Crea un nuovo gruppo allarmi. Guida Attiva la guida online 26

31 I gruppi di allarmi vengono utilizzati per distinguere e gestire oggetti tecnologicamente orientati in modo differente. GRUPPO1 = Messaggi pompe GRUPPO 2 =Messaggi stato corrente GRUPPO 3 =... Avete tre possibilità di creare un gruppo allarmi: cliccando sulla icona corrispondente che si trova sulla barra dei simboli. Comando Nuovo gruppo allarme nel menu contestuale Premere il tasto Aggiungi La progettazione e la gestione dei gruppi di allarmi avviene mediante le proprietà corrispondenti. Le impostazioni modificabili di un gruppo di allarmi sono: Nome Nome del gruppo allarmi (visualizzato nelle condizioni di filtro della AML e nella CEL) Colore Colore assegnato al gruppo allarmi Il pulsante '...' apre la tavolozza dei colori a disposizione. No. Numero delle variabili assegnato dal sistema. Descrizione Descrizione del gruppo allarmi. Ha un carattere puramente informativo. Variabile di stato Variabile di stato del gruppo o della classe di allarmi. Questa variabile bit mostra se in quel momento il gruppo è attivato, oppure se gli allarmi di questo gruppo sono ignorati. Grazie alla funzione Attiva/disattiva gruppo allarmi potete attivare/disattivare gruppi allarmi/classi allarmi. Possono essere selezionate solamente delle variabili binarie: gruppo attivo (=1) oppure inattivo (=0). Lo stato del gruppo viene protocollato nella Lista eventi cronologica (CEL). Il pulsante '...' apre il dialogo per la scelta delle variabili. Funzione Funzione del gruppo allarmi. 27

32 Selezione di una funzione scelta dall'utente, che deve essere eseguita ogni volta che il gruppo allarmi viene interessato da uno stato di allarme, per es. Citycall tecnologico Questa funzione viene eseguita automaticamente ogni volta che si presenta un allarme di questo gruppo o classe. Il pulsante '...' apre il dialogo per la scelta della funzione. File grafico Collegate il gruppo allarmi con un file grafico. Potete far in modo che questo file sia visualizzazo nella Lista di informazione allarmi durante il runtime. A tal scopo, selezionate nel filtro per la AML nella scheda Impostazioni colonna la modalità di visualizzazione File gfafico per la colonna Gruppo allarmi Simbolo. nella AML, l altezza della colonna si orienta al carattere selezionato; per questa ragione, anche la grafica selezionata viene scalata e adattata all altezza della colonna. Gruppi di impianti Definite l appartenenza ad un gruppo di impianti. Cliccando con il tasto sinistro del mouse sul pulsante, si apre un dialogo nel quale potete selezionare il gruppo di impianti desiderato. Se deve essere eliminato un gruppo di allarmi, verrà sempre richiesta conferma! Confermando l'eliminazione, verrà cancellato il gruppo allarmi! Tutte le variabili collegate perdono la loro appartenza al gruppo Gruppi allarmi Visualizzazione dettagli Barra simboli e Menu contestuale Nuovo gruppo allarmi Aggiunge un nuovo gruppo allarmi alla lista. Copiare Copia gli inserimenti selezionati negli appunti Incolla Aggiunge il contenuto degli appunti. Se un inserimento è già esistente con lo stesso nome, il contenuto viene aggiunto come "copia di". 28

33 Elimina Cancella gli inserimenti selzionati. Modifica celle selezionate Apre la cella selezionata per effettuarne la modifica Vedete quale cella è stata selezionata in una riga evidenziata facendo riferimento al simbolo della lente di ingrandimento nella riga titolo. Sostituisci testo nella colonna selezionata... Apre il dialogo che serve alla ricerca e alla sostituzione di testi. Proprietà Apre la finestra Impostazioni per l inserimento selezionato. Elimina tutti i filtri Elimina tutte le impostazioni di filtro Guida Attiva la guida online Classi di allarmi Gruppi e classi d allarmi servono a raggruppare gli allarmi secondo un criterio logico, permettendo anche la determinazione di priorità di segnalazione degli stessi. Le classi di allarmi servono all'attribuzione di gradi di priorità per consentire una reazione adeguata alla gravità del messaggio. Ad ogni gruppo o classe possono essere assegnati un nome, un numero, un colore, una funzione e una variabile di stato. Nuova classe allarmi Crea una nuova classe allarmi. Guida Attiva la guida online La classe di allarmi svolgono le seguenti funzioni: Priorità d allarme Per gli allarmi ad immagine 29

34 Gestione Colore Imposta il colore dello stato di allarmi nella lista allarmi e per la gestione di allarmi ad immagine Criteri di filtraggio Disponibile nella lista allarmi e nella CEL (Lista eventi cronologici) Impulso di funzione Gestione, ad esempio, del segnale sonoro d allarme Avete tre possibilità di creare una classe di allarmi: cliccando sulla icona corrispondente che si trova sulla barra dei simboli. Comando Nuova classe allarmi nel menu contestuale Premere il tasto Aggiungi La progettazione e la gestione delle classi di allarmi avviene mediante le proprietà corrispondenti. Le impostazioni modificabili di una classe di allarmi sono: Name Nome della classe allarmi (visualizzato nelle condizioni di filtro della AML e nella CEL) Colore Colore assegnato alla classe allarmi; Attenzione: il colore vale sia per il testo lungo e quello di stato riportato nella lista allarmi, sia per l'allarme ad immagine. Interruttore '...' apre la gamma dei colori a disposizione. No. Numero delle variabili assegnato dal sistema. Descrizione Definite l appartenenza ad un gruppo di impianti. Cliccando con il tasto sinistro del mouse sul pulsante, si apre un dialogo nel quale potete selezionare il gruppo di impianti desiderato. Descrizione della classe allarmi. Ha un carattere puramente informativo. Variabile di stato Variabile di stato del gruppo o della classe di allarmi. Questa variabile bit mostra se in quel momento la classe è attivata, oppure se gli allarmi di questa classe sono ignorati. E' possibile selezionare solo delle variabili binarie: gruppo attivo (=1) oppure inattivo (=0). Lo stato del gruppo viene protocollato nella Lista eventi cronologica (CEL). Interruttore '...' apre il dialogo per la scelta delle variabili. 30

35 Funzione Funzione della classe allarmi. E` possibile selezionare una funzione definita dall'utente che sarà eseguita ogni volta che la classe allarmi viene interessata da uno stato di allarme. Per esempio: settaggio gestito dalle priorità di uscite PIO8 per i singoli apparecchi di allarme esterni (sirena, gong, ecc) Questa funzione viene eseguita automaticamente ogni volta che si presenta un allarme di questa classe. Interruttore '...' apre il dialogo per la scelta della funzione. File grafico Collegate la classe allarmi con un file grafico. Potete far in modo che questo file sia visualizzazo nella Lista di informazione allarmi durante il runtime. A tal scopo, selezionate nel filtro per la AML nella scheda Impostazioni colonna la modalità di visualizzazione File grafico per la colonna Classe allarmi Simbolo. nella AML, l altezza della colonna si orienta al carattere selezionato; per questa ragione, anche la grafica selezionata viene scalata e adattata all altezza della colonna. Gruppi di impianti Definite l appartenenza ad un gruppo di impianti. Cliccando con il tasto sinistro del mouse sul pulsante, si apre un dialogo nel quale potete selezionare il gruppo di impianti desiderato. Se deve essere eliminata una classe di allarmi, verrà richiesta una conferma. Se la richiesta è confermata, la classe di allarmi verrà cancellata. Tutte le variabili collegate perdono la loro appartenza alla classe. Classi allarmi Visualizzazione dettagli Barra simboli e Menu contestuale Nuova classe allarmi Aggiunge una nuova classe allarmi alla lista. Copiare Copia gli inserimenti selezionati negli appunti Incolla Aggiunge il contenuto degli appunti. Se un inserimento è già esistente con lo stesso nome, il contenuto viene aggiunto come "copia di". Elimina Cancella gli inserimenti selzionati. Modifica celle Apre la cella selezionata per effettuarne la modifica Vedete quale cella è 31

36 selezionate stata selezionata in una riga evidenziata facendo riferimento al simbolo della lente di ingrandimento nella riga titolo. Sostituisci testo nella colonna selezionata... Apre il dialogo che serve alla ricerca e alla sostituzione di testi. Proprietà Apre la finestra Impostazioni per l inserimento selezionato. Elimina tutti i filtri Elimina tutte le impostazioni di filtro Guida Attiva la guida online Aree allarmi La funzione "aree allarmi" permette di avere, al posto dell'allarme ad immagine, una soluzione flessibile. Con tali informazioni è possibile valutare nell'ambito di un elemento combinato lo stato di una classe dipendente dall'area di allarme. Nuova area allarmi Crea una nuova area allarmi. Guida Attiva la guida online 32

37 Esempio In un'immagine viene visualizzato un pulsante. Nel caso in cui venga attivato un allarme di una area specifica, questo pulsante incomincia a lampeggiare. Un'area allarme è un gruppo di oggetti. Per motivi di semplicità, li si riepiloga in un'immagina. Per esempio: stazione di trasformazione A. Per esempio: 20 unità (stazione di trasformazione A - stazione di trasformazione T) Se si ha di fronte una schermata generale ed un allarme viene da una stazione di trasformazione, incomincia a lampeggiare quel bottone che porta alle stazioni, dato che tutte le 20 variabiali delle aree di allarme stazione di trasformazione sono stata collegate. Nell'immagine successiva ci sono 4 pulsanti che portano a sottogruppi delle stazioni di trasformazione (A-E, F-J, K-O, P-T) In quest'immagine, sono i singoli pulsanti che conducono alle immagini delle singole stazioni di trasformazione. In questo caso lampeggia il pulsante che conduce alla stazione di trasformazione A. Aree allarmi Visualizzazione dettagli Barra simboli e Menu contestuale Nuova area allarmi Aggiunge una nuova area allarmi nella lista. Copiare Copia gli inserimenti selezionati negli appunti Incolla Aggiunge il contenuto degli appunti. Se un inserimento è già esistente con lo stesso nome, il contenuto viene aggiunto come "copia di". Elimina Cancella gli inserimenti selzionati. Modifica celle Apre la cella selezionata per effettuarne la modifica Vedete quale cella è stata selezionata in una riga evidenziata facendo riferimento al simbolo della 33

38 selezionate lente di ingrandimento nella riga titolo. Sostituisci testo nella colonna selezionata... Apre il dialogo che serve alla ricerca e alla sostituzione di testi. Proprietà Apre la finestra Impostazioni per l inserimento selezionato. Elimina tutti i filtri Elimina tutte le impostazioni di filtro Guida Attiva la guida online Progettazione delle aree allarme Cliccando su un pulsante viene visualizzata la classe modificata, nonché il numero degli allarmi modificati/non ripristinati nell'ambito di questa classe. Avete tre possibilità di creare delle aree allarmi: cliccando sulla icona corrispondente che si trova sulla barra dei simboli. Comando Nuova area allarmei nel menu contestuale Premere il tasto Aggiungi La progettazione e la gestione delle aree allarmi avviene mediante le proprietà corrispondenti. Le proprietà progettabili di un'area allarmi sono le seguenti: Name Denominazione dell'area allarmi. Variabile di stato Il primo bit di questa variabile bit indica se ci sono degli allarmi attivi in questa area allarmi. Il secondo bit di questa variabile bit indica se ci sono degli allarmi non ripristinati in questa area allarmi. Interruttore '...' apre il dialogo per la scelta delle variabili. Numero degli allarmi attivi Variabile che contiene sotto forma di valore il numero degli allarmi attivi in questa area allarmi. Pulsante... apre il dialogo per la selezione delle variabili. Numero degli allarmi non Variabile che contiene sotto forma di valore il numero degli allarmi non 34

39 ripristinati ripristinati in questa area allarmi. Pulsante... apre il dialogo per la selezione delle variabili. No. Numero dell'area allarmi assegnato dal sistema. In questa sede potete creare una lista di aree allarmi. Ogni singola area allarmi contiene a sua volta una lista di classi allarmi. Ad ogni classe allarmi possono essere collegate 3 variabili. 1 Avviso Stato avviso 1 Avviso 1 in attesa Avviso 1 non ripristinato Interruzio ne Stato errore 1 Errore 1 in attesa Errore 1 non ripristinato 2 Avviso Stato avviso 2 Avviso 2 in attesa Avviso 2 non ripristinato Interruzio ne Stato errore 2 Errore 2 in attesa Errore 2 non ripristinato Ad ogni combinazione area allarme/classe possono essere assegnate 3 variabili. Variabile di stato (BYTE), che specifica tramite un modello Bit, se ci sono degli allarmi in attesa o non ripristinati: 0 1= allarmi sono in attesa 0= non ci sono allarmi in attesa 1 1= ci sono allarmi non ripristinati 0= non ci sono allarmi non ripristinati Numero degli allarmi in attesa (INT o simile) Numero degli allarmi non ripristinati (INT o simile) Attenzione Per far sì che un allarme appaia nell'area allarmi selezionata in questa sede, dovete modificare le proprietà delle variabili corrispondenti. A questo scopo selezionate la Area allarmi corrispondente usando la voce Gestione allarmi. 35

40 Creazione di aree allarme Qui si imposta la configurazione delle aree allarme Configurazione Qui si imposta la configurazione delle singole aree allarme Attribuzione di variabili a classi Qui la variabile viene attribuita alle singole classi. Comportamento nel runtime. Eventi "esce/entra" di allarmi, ma anche controllo dei ripristini e attualizzazione delle variabili in conformità alla loro attribuzione progettata. 36

41 4.1.1 Allarmi attivi La gestione allarmi viene attivata durante il runtime. Non sono necessari parametri di trasferimento Attiva/disattiva allarmi Per ogni chiamata nello stato online la gestione allarmi viene commutata tra attiva e non attiva. Non sono necessari parametri di trasferimento Disattiva allarmi La gestione allarmi viene impostata disattiva durante il runtime. Non sono necessari parametri di trasferimento Ripristino lampeggio allarmi Oltre a Quittieren von Alarmen (a pagina 38) dalla lista allarmi è possibile ripristinare allarmi dal modello di immagini. Quando si attiva questa funzione durante il runtime, si azzera solamente l attributo di lampeggio delle variabilili di processo e tutti gli elementi grafici dell'immagine smettono di lampeggiare. Un ripristino dell immagine non comporta un ripristino nella lista. 37

42 Come parametro di trasferimento si deve indicare il modello da ripristinare. La configurazione della funzione viene eseguita tramite la seguente finestra di dialogo: Nella gestione funzioni si indica come parametro di trasferimento dopo la funzione di sistema il nome modello (per esempio: RIPRISTINA ALLARMI [SAT_LINKS_IMMAGINE] ). Informazioni Ripristinando l'allarme da una immagine verranno ripristinati anche gli allarmi collegati alla lista allarmi, se in Proprietà allarmi è stata attivata l opzione Ripr. lampeggio ripr. anche allarme. Il ripristino nella lista allarmi oppure dalla barra allarmi sul margine superiore dello schermo, ripristina anche l allarme visualizzato in un immagine e nella gestione allarmi nelle immagini Ripristina allarmi Per far in modo che l informazione "ripristinato" venga visualizzata nella AML, si deve fare quanto segue: 1. la proprietà Con ripristino deve essere attiva 2. l allarme deve essere stato ripristinato 38

43 Gli allarmi possono essere ripristinati nei seguenti modi: cliccando due volte sulla barra di stato allarmi cliccando due volte con il tasto destro del mouse nella lista informazioni d allarme Funzione Ripristina allarmi Se si effettua il ripristino, tutti gli allarmi di una variabile con lo stesso valore limite vengono ripristinati insieme. Gli allarmi vengono salvati nel buffer circolare finché non vengono ripristinati. Nello stesso tempo, essi vengono depositati in file allarmi filtrabile (*.aml) che viene sincronizzato regolarmente. la Dimensione buffer circolare deve avere delle dimensioni sufficienti. Se degli allarmi non vengono più salvati nel buffer per mancanza di posto, gli allarmi non ripristinati possono rimanere nel file allarmi. Per i dettagli vedi capitolo Lista informazioni d'allarme (AML) (a pagina 2). RIPRISTINA ALLARMI Con questa funzione si può eseguire un ripristino globale oltre al ripristino singolo dalla Lista informazioni d'allarme. Quando si attiva la funzione durante il runtime, si azzera anche l attributo di lampeggio delle variabili di processo; in tal modo viene azzerato anche l'allarme ad immagine (solo SICAM 230). Gli allarmi selezionati verranno ripristinati. Per i parametri di trasmissione vedi il capitolo Progettazione allarmi mediante filtri (a pagina 9). Ripristinando un allarme: il nome e l ID dell utente che effettua la cancellazione vengono inseriti nella lista informazioni d allarme. viene inserito nella lista di informazioni d allarme il nome del calcolatore dal quale l allarme è stato ripristinato. Il ripristino può essere inserito anche nella Lista eventi cronologica. Informazioni Potete attribuire le funzioni Ripristina allarmie Cancella allarmi (a pagina 40) ad un gruppo utenti facendo uso delle Autorizzazioni funzioni. In questo 39

44 caso, solo gli utenti autorizzati potranno ripristinare oppure cancellare degli allarmi. Inoltre, utilizzando l opzione Con cancellazione possono essere assegnati ulteriori diritti d'accesso per la cancellazione di allarmi. Ciò significa: gli allarmi selezionati possono essere cancellati dalla lista allarmi solamente da persone dotate di una specifica autorizzazione Cancellazione allarmi Per cancellare un allarme, deve essere eseguita una funzione Cancella allarme, oppure deve essere utilizzato nel runtime il pulsante Cancella nell immagine del tipo Allarme. E' possibile cancellare degli allarmi solo dopo averli ripristinati. Se nei Valori limite è stata settata la proprietà Con cancellazione, gli allarmi vengono rimossi dalla lista di quelli attivi solo dopo che essi sono stati cancellati; il solo ripristino non è sufficiente. Informazioni Potete attribuire le funzioni Ripristina allarmi (a pagina 38) e Cancella allarmi (a pagina 40) ad un gruppo utenti facendo uso delle Autorizzazioni funzioni. In questo caso, solo gli utenti autorizzati potranno ripristinare oppure cancellare degli allarmi. Inoltre, utilizzando l opzione Con cancellazione possono essere assegnati ulteriori diritti d'accesso per la cancellazione di allarmi. Ciò significa: gli allarmi selezionati possono essere cancellati dalla lista allarmi solamente da persone dotate di una specifica autorizzazione. 40

45 4.1.7 Allarmi/Gruppi/Classi Con la funzione Allarmi/gruppi/classi si possono attivare/disattivare tutti gli allarmi oppure allarmi di un determinato gruppo o di una determinata classe. I parametri da indicare sono il rispettivo gruppo allarmi o la rispettiva classe allarmi. In assenza di indicazione del gruppo o della classe allarmi la funzione si riferisce alla gestione allarmi completa (Ad es. allarmi/gruppi/classi (gruppo 1 toggle) ) Occorre, inoltre, indicare se la funzione deve attivare, disattivare i corrispondenti allarmi o fornire un valore complementare Collegamento a gruppi allarme attivo/inattivo Le variabili del gruppo allarmi selezionato, non verranno considerate dal driver affinchè il gruppo è disattivato per incrementare la performance del collegamento driver-plc. Come parametro deve essere assegnato il numero del gruppo allarme desiderato, e se è in stato attivo o inattivo. 41

46 Nel PLC viene creato un bit di raccolta allarmi. Quando questo bit viene settato avviene tramite la gestione dei variabili la chiamata in funzione Attiva gruppo di allarmi. Le variabili vengono richieste e rispondono i rispettivi valori in zenon. Dopo di che il bit può essere risettato nel PLC e per via di una variabile il gruppo di allarme può essere annullato. All avvio del programma vengono richieste tutte le variabili Lista allarmi e CEL: Salvataggio buffer circolare Con questa funzione è possibile salvare la lista allarmi, la lista CEL e/o valori di variabili matematiche (contatori) su terminali CE Windows. Le dimensioni della lista si determinano nella rispettiva configurazione. I dati vengono salvati nei seguenti file: ALARM.BIN Allarmi salvati CEL.BIN Eventi salvati nella lista eventi cronologica SY_MA32.BIN Valori salvati di variabili matematiche (p.e. contatori) Stampa la lista allarmi o CEL Nel funzionamento online si possono stampare le informazioni salvate (Allarmi oppure CEL) con le condizioni di filtro come stampa unica (per esempio: stazioni senza diretta stampa online). 42

47 Parametri di trasferimento sono la lista (AML, CEL), il filtro ed il tempo. La configurazione della funzione viene eseguita tramite la seguente finestra di dialogo: Le impostazioni progettabili sono: Lista Scelta della lista da elaborare, allarmi o CEL Filtri Stabilire il rispettivo criterio filtro Tempo Stabilire il rispettivo intervallo di tempo con formato e tipo Carattere Selezionare il carattere per stampare Dopo la selezione della lista si progettano le rispettive condizioni filtro. La struttura delle righe delle varianti di protocollaggio è la seguente: Le parole chiave disponibili per il file di formattazione(alar_g.frm, BTB_G.FRM) e la struttura standard sono descritte nell'appendice. La progettazione si esegue come descritto nei paragrafi Gestione del filtro allarmi e CEL e Gestione del filtro tempo. 43

48 Esportazione allarmi Nel funzionamento online, con questa funzione gli allarmi vengono scritti e salvati in un file. E' necessario stabilire anche una condizione di filtraggio. Si indicano come parametri di trasferimento i parametri file, il filtro ed il tempo. La configurazione della funzione viene eseguita tramite la seguente finestra di dialogo: Le impostazioni progettabili sono: Nome del file di esportazione Nome file esportazione predefinito; sovrascrittura di un file esistente. (solamente ad opzione Genera automaticamente nome filenon settata) Genera automaticamente nome file attivo: Il nome file si genera automaticamente da una breve identificazione, dall identificazione utente e da una chiave giornaliera. Disattivato: Il nome file viene inserito dall utente nella sezione Nome file di export. 44

49 Name AJJMMTTK.XXX A Identificazione breve della lista allarmi K Breve identificazione utente (per esempio EL per Elettro),2 lettere. AAMMGG Anno, mese, giorno XXX Formato file (TXT, DBF, XML) Identificazione Identificazione libera (dbase - 1 carattere; ASCII e XML - 32 caratteri) (per esempio: esportazione allarmi con) Non utilizzare caratteri speciali! Esempio Visualizzazione del nome completo del file Formato Stabilire il tipo file - DBase Formato DbaseIV(*.dbf) Devono essere utilizzati solo nomi di file lunghi non pìu di 8 caratteri. - ASCII Formato testo ASCII (*.txt) - XML Formato XML (*.xml) Come Unicode Esportazione in ASCII effettuata in Unicode Percorso impostato Visualizzazione del percorso di esportazione impostato (proprietà del progetto) Filtri Stabilire il rispettivo criterio filtro Tempo Stabilire il rispettivo intervallo di tempo con formato e tipo Il formato degli inserimenti riga viene ripreso dalle impostazioni della lista allarmi ( punto di menu Gestione Allarmi.. - inserimento lista). Come separatore tra le colonne viene utilizzato un punto e virgola ;. Il percorso di esportazione viene definito nelle "proprietà di progetto / impostazioni-runtime / percorso per i dati storici". 45

50 La progettazione restante si esegue come descritto nei paragrafi Gestione del filtro allarmi e CEL e Gestione del filtro tempo. Vedi capitoli Progettazione del filtro allarmi (a pagina 10) e CEL e Progettazione del filtro tempo (a pagina 12) Genera nuovo protocollo online Questa funzione gestisce la stampa online della lista allarmi o CEL nel funzionamento online. La pagina attuale della stampa ottiene il piè di pagina progettato e un avanzamento pagina. Il contatore pagina viene rimesso a 1 e si stampa l'intestazione In questo modo è possibile una stampa giornaliera (per esempio ore 6:00 ). Non sono necessari parametri di trasferimento Stampa online on/off Questa funzione setta la stampa online (per esempio nel caso di stazioni non occupate) sullo stato "inserire", "disinserire" o "commutare".si indica come parametro di trasferimento il modo di elaborazione. Si indica come parametro di trasferimento il modo di elaborazione. La configurazione della funzione viene eseguita tramite la seguente finestra di dialogo: Cambio stampa online Questa funzione permette di cambiare durante il funzionamento online la stampante. 46

51 Tramite l opzione visualizza dialogo durante funzionamento online può essere selezionata la nuova stampante direttamente nel runtime. Per l apertura di un immagine del tipo Finestra del tipo MDI lista allarmi (a pagina 52) si possono progettare i filtri nell editor (lista allarmi predefinita con tempo, classe, gruppo). Le proprietà filtro sono modificabili nel funzionamento online. Le impostazioni progettabili sono: Filtri Stabilire il rispettivo criterio filtro Tempo Stabilire il rispettivo intervallo di tempo con formato e tipo 47

52 Testo Stabilire il filtro di testo Inserimento Lista Selezione delle colonne da rappresentare 48

53 Con l abilitazione della lista allarmi nello stato online (runtime), vengono utilizzate le visualizzazioni e i parametri impostati precedentemente nell`editor. E anche possibile definire delle liste allarmi orientate tecnologicamente o secondo priorità differenti. Per l utilizzazione della lista allarmi e per le segnalazioni sono a disposizione vari elementi di controllo. Progettabili sono: default Mettere nell immagine diversi elementi predefiniti Visualizzazione attiva Stato della gestione allarmi (attiva/inattiva). Quantità di allarmi segnalati e non ripristinati Pulsante ripristino Ripristino degli allarmi nello stato online - Selezionati Si rispristinano gli allarmi selezionati nella lista - Pagina Tutti gli allarmi visualizzati nella pagina attuale vengono ripristinati. 49

54 - Tutti Si rispristinano tutti gli allarmi corrispondenti al criterio di filtro attuale. Nel caso di un progetto multiutente (vedi capitolo Engineering distribuito) vengono ripristinati solo gli allarmi di quel progetto per il quale l'utente possiede l'autorizzazione. Pulsante elimina Elimina dalla lista allarmi gli allarmi ripristinati nello stato online - Selezionati Si eliminano gli allarmi selezionati nella lista - Pagina Tutti gli allarmi visualizzati nella pagina attuale vengono eliminati. - Tutti Si eliminano tutti gli allarmi corrispondenti al criterio di filtro attuale Pulsante funzione Esegue la funzione collegata ad un allarme nelle stato online. E' possibilie usare l'allarme selezionato come parametro da collegare alla variabile della funzione Programma: Avvia che sarà inoltrata alla parola Visualizza funzioni Visualizzazione della funzione collegata all'allarme selezionato Pulsante filtro apertura della maschera di filtro Gestione filtro Visualizzazioni delle impostazioni di filtraggio attualmente in uso Testo di reazione: L`utente ha la possibilità di immettere un testo (commento) per l'allarme selezionato; il testo può essere visualizzato nella lista allarmi (se in Gestione allarmi nella definizione liste, l'opzione testo di reazione è stata attivata). Pulsante Gestione lista (gli inserimenti nuovi vengono automaticamente aggiunti alla lista aperta oppure no) - Ferma Avanti Pulsante di chiusura: Chiude la lista allarmi Lista di informazioni allarmi Finestra di visualizzazione della lista allarmi Pulsante stampare: Stampare la lista filtrata Pulsante gestione stampa Impostazione stampante Pulsanti Gestione della lista pulsanti - Riga in su Passare una riga più in alto 50

55 - Riga in giù Passare una riga più in basso - Pagina in su Passare alla pagina precedente - Pagina in giù Passare alla pagina successiva - Colonna a destra Spostarsi di una colonna a destra - Colonna a sinistra Spostarsi di una colonna a sinistra - Pagina a destra Spostarsi di una pagina a destra - Pagina a sinistra Spostarsi di una pagina a sinistra Profili filtro Salvare le impostazioni online in profili - Salvare profilo Salvare un tipo di visualizzazione come profilo - Eliminare profilo Eliminare profilo creato - Selezione profilo Selezionare un profilo dalla lista Quando la lista allarmi è aperta, viene visualizzato nell'angolo superiore sinistro lo stato della gestione allarmi (attiva/disattiva). Le funzioni eseguibili sono: ripristino, elimina, modifica/cambia filtro, stampa, esegui funzione, pagina in su, pagina in giù, sinistra e destra, riga in su e in giù, colonna a sinistra e a destra, ferma e continua. L'impostazione dell'obbligo di ripristino e/o di quello di eliminazione viene effettuata nel corso della progettazione delle variabili di progetto (capitolo Modello dati di processo e definizione delle variabili). Il ripristino dell'allarme ripristina anche il suo lampeggio.. La cancellazione di un inserimento può essere eseguita soltanto se l'allarme in uscita è stato ripristinato. Gli allarmi nella relativa lista allarmi possono acquisire tre diversi stati: 1 Non uscito 2 Non ripristinato 3 Non cancellato Informazioni La variabile per allarmi non ripristinati, allarmi ripristinati e numero degli 51

56 allarmi si trova in una locale lista nella memoria. Vedi variabile "allarmi non ripristinati" nel capito Progettazione del filtro allarmi (a pagina 10) e del filtro CEL. La creazione dell immagine allarmi nell editor, avviene tramite la definizione di una nuova finestra del tipoallarmi. (Informazioni più precise sui tipi di immagine predefiniti le potete trovare in "Immagini / Tipi immagine predefiniti'.) Dopo l apertura dell immagine si apre un immagine vuota e viene riempita la lista a cascata Elementi di controllo nella riga menu.. I singoli elementi di controllo sono descritti dettagliatamente nel capitolo Allarmi. Con l aiuto degli elementi di controllo è possibile ordinare nell immagine i singoli elementi di gestione online (visualizzazione globale; nell editor rappresentazione soltanto a due dimensioni). 52

57 Selezionando il punto menu Default dal pulldown menu Elementi di controllo, si caricano nell immagine tutti gli elementi di controllo (senza pulsanti per scrollare liste) con valori standard e in posizioni predefinite. Informazioni Mostrare nell elemento di controllo Filtro, viene visualizzato il filtro attuale. Se si tratta di un filtro testo, vierne visualizzato [Txt]. Se si tratta di un filtro di tempo relativo, viene visualizzata una stampa secondo lo schema seguente: [T,Rel:%dd,%dh,%dm;%ds] Esempio: [T,Rel:1d,0h,0m,0s] corrisponde ad un giorno. 53

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