Visar te: cosa fare?

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1 Visarte: cosa fare?

2 Visarte: cosa fare? Villa Saroli Lugano 3 ottobre 14 novembre 2010 visarte

3 Visarte e LAC: quale dialogo?

4 Visarte: cosa fare? ci propone quest anno, dopo l incontro con i manifesti dell esposizione del 2008, l incontro con la riflessione e l opera, dalla pittura alla scultura, di 15 artisti presenti sul territorio e con la riflessione e l opera il quesito sul senso di essa e del fare arte e cultura oggi. A nome del Municipio di Lugano do loro e alle loro opere, e con loro simbolicamente a tutti gli artisti delle diverse forme espressive attivi nel territorio, il benvenuto. Il Polo Culturale ha aperto, tramite i suoi direttori artistici, e in questo caso in particolare tramite il professor Bruno Corà, vie di dialogo con gli artisti presenti nel territorio, e con gli artisti tutti, in parte nuove per la città e le istituzioni culturali civiche. Un dialogo fatto di rinnovata attenzione al lavoro e alle autentiche fatiche della produzione dell opera d arte oggi, di attenzione alla capacità degli artisti di dare o restituire senso e bellezza all esistenza umana, anche nei periodi o nei momenti difficili della storia dell umanità, come questo primo scorcio di millennio; un dialogo fatto di attenzione alla loro interiorità e autenticità. Un dialogo che presuppone competenza e capacità di ascolto reciproche. Vuole essere un dialogo autentico, sia che si tratti di accoglierne le opere, come in questo caso nella storica Villa Saroli e nel suo parco, opere che espressamente vogliono interrogare e interrogarci, e vedremo in che modo lo fanno, sia che si tratti di averli con noi per conoscerne il pensiero e la personalità, per incontrarli: come con i Dialoghi sull arte o alle inaugurazioni delle nostre mostre, ma anche, per altre forme espressive, con gli incontri prima degli spettacoli, concerti o spettacoli teatrali, o con progetti di produzione in residence, come ci auguriamo di poter fare nel LAC; o infine che si tratti magari di conferire a quelli che si danno con particolare generosità e talento non solo all arte e alla cultura, ma anche alla nostra città e alla nostra regione che dialogano cioè con il mondo ma anche con il nostro territorio, premi o altri riconoscimenti come la cittadinanza onoraria appena conferita a Martha Argerich, grande pianista e donna, diva senza divismi. Mi auguro che questo dialogo con gli artisti di Visarte e con gli 3 artisti in generale e il loro lavoro possa continuare e svilupparsi in futuro, per avvicinare al LAC, al Polo Culturale, ai musei, alla città e alla regione, le forze dell arte e della cultura, compresi galleristi e collezionisti, e primi fra tutti proprio gli artisti stessi, e renderlo così vivo, vivace, innovativo, creativo e autentico. Giovanna Masoni Brenni Capo Dicastero Cultura

5 Cosa fare?

6 La mostra nasce da un appello di Visarte agli artisti della regione per tentare di creare un luogo aggregante dove si avvertono e si condividono le preoccupazioni di poetica riguardanti le problematiche del fare contemporaneo. Cosa fare? è perciò da intendere come espressione collettiva di un comune pensiero eticoestetico i cui contenuti derivano dalle riflessioni e interrogativi proposti nella chiamata all azione nel corso dell anno In sintesi, oggi ci chiediamo cosa fare invece di come fare e perché, che furono imperativi del modernismo durante il secolo scorso. Cosa fare dopo l oggettivismo di Andy Wahrol e di tutta la Pop Art di cui una delle conseguenze nel nostro secolo è risultata essere lo sviluppo della globalizzazione dove è avvenuto il progressivo spostamento di tutte le attività para artistiche nel sistema dell arte, divenuto un polo di attrazione per tutte quelle attività che aspirano ad acquisire lo status di arte. La nostra esposizione è perciò volutamente un test interrogativo che tenta di censire le possibilità di sopravvivenza dell espressione dopo la conclusione dell epoca soggettivistica del modernismo preannunciata dalla Pop Art che è stata un cataclisma, coevo di profondi mutamenti sociali e politici e causa essa stessa di profonde trasformazioni filosofiche nella concezione dell arte. In altre parole la Pop Art ha proclamato l avvento del XXI secolo. L arte, nel suo complesso, ha subito un contraccolpo che ha determinato un apparente battuta d arresto del suo flusso narrativo. Non ci si attende più una continuazione lineare del cammino interrotto, ma l apertura di numerose nuove direzioni, nessuna delle quali è ormai più privilegiata. I generi artistici, soprattutto la pittura e la scultura, hanno perso la loro caratteristica di sviluppo progressivo. Nuovi percorsi si stanno ridefinendo in una sconfinata libertà di azione, di spazi e di tempi. Gli artisti hanno acquisito conseguentemente la facoltà di fare senza stili di citare e rivisitare la storia. Gli espositori in questa mostra, citano, rivisitano, giocano, riflettono, inventano immagini, 5 oggetti e concetti nella grande arena aperta a tutto e nell ineluttabilità del fare, forse si chiedono se l arte può ancora essere considerata un attività simbolica, così da poter riaffermare la dimensione estetica della bellezza. Sergio Morello Presidente Visarte-Ticino

7 Amleticità di un quesito

8 Il sentimento del dilemma interrogativo, già appartenuto al pensiero politico con l espressione Che fare?, nel 1968 è passato formalmente e poeticamente all arte con una celebre opera di Mario Merz che lo ha reso plastico mediante l impiego di una pentola d alluminio colma di cera vergine e una luminosa scritta al neon. Erano gli anni di esordio dell Arte Povera e l artista torinese con radici elvetiche aveva realizzato insieme a quell opera, dall eloquente aspetto connesso al quotidiano, una serie di lavori divenuti leggendari. I decenni da allora trascorsi, oltre ad avere mutato sensibilmente le concezioni con cui gli artisti contemporanei elaborano le forme delle loro opere attuali, hanno soprattutto modificato il contesto entro cui il loro lavoro si attua. La tensione utopica che animava le creazioni di Merz e della sua generazione sembra essere stata raffreddata da un esteso pragmatismo orientato più alla conquista di obiettivi a scadenza ravvicinata convalidati da successo e mercato che traguardi estetici o immaginari. Così lo storico quesito riproposto da Sergio Morello è divenuto letteralmente la domanda che ciascun artista invitato a par- tecipare a questa mostra deve porsi in quanto autore di un attività che dovrebbe produrre senso in un tempo che tuttavia induce a pensare che ve ne sia ovunque sempre meno. Ma, se ben ricordo, nell intenzione di chi ha organizzato questa scadenza espositiva ideata come momento condiviso, vi era soprattutto la volontà di sottolineare l aspetto obiettivo dell azione comune di alcuni artisti operanti in Ticino, piuttosto che il confronto tra loro sul come fare. Questa seconda indicazione, infatti, avrebbe privilegiato le modalità operative che, in un epoca di glocalismo, avrebbero finito per esaltare l eclettismo già dilagante, elusivo di ogni regola divenuta norma artistica. Che fare?, dunque, in senso stretto: quando ogni declinazione pop, op, concettuale, iper, neo e trans- pittorica è giunta al capolinea inevitabile di ogni genere coniugatosi al gusto oscillante di un tempo volubile, ansioso e instabile come quello di questo III millennio appena iniziato? Mentre le opere poste sotto il nostro sguardo dagli artisti presenti in mostra ci consentono di farci un idea di come essi vedono la realtà, deliberatamente rivendico una riflessione 7 autonoma che, pur senza prescindere dalle loro proposizioni, si situa però su un versante critico che consenta la giusta distanza per dichiarare alcuni punti di vista. Anzitutto, a un arte che si voglia fautrice di una sensibilità inedita e responsabile, in un frangente come l attuale che si interroga nuovamente su Che fare?, si chiede di giungere all atto di elaborazione delle forme e del senso con una tensione al vero e all autentico non eludibile né rinviabile. L ambiguità, antica maschera di ogni grande arte, ora deve evitare l accademismo o, ancora peggio, l uscita di sicurezza nell esercizio cinico. All artista adesso è richiesto molto di più; da lui si vuole una prova di vero talento, l affermazione di un intelligenza posta in opera in forme tali che l emblema che ne scaturisce illumini il cammino di ognuno come una cometa. Non si chiede un arte impegnata e meno che mai salvifica, ma atti di solidale apertura verso eventualità ignote, mediante l individuazione di un gesto, un segno, una forma, carichi di brillante energia esplorativa e di coraggio. Nella fase attuale in cui mercato, finanza, comunicazione e altre entità esterne alla creazione

9 artistica contendono il suo territorio per un dominio del senso, dall artista non ci si aspettano né effimeri trovatine né nuovi prodotti, quanto piuttosto opere cruciali, segnali di autorevole esemplarità etica ed estetica nella loro concezione, cioè, in ultima analisi, l amministrazione di quell uranio poetico di cui solo l artista conosce la formula combinatoria per sprigionare la forza trasformatrice che mette in moto le coscienze. Nonostante la piega (una vera piaga!) impressa da discutibilissimi costumi che vogliono un arte arrendevole, intercambiabile ed effimera, appunto stagionale come un prêt-àporter, essa, se non vuole rischiare l estinzione, deve restare protagonista decisa dell atto artistico. Intendiamoci: nessuno può dire a un artista né cosa né come fare nel processo creativo. Taluni di noi tuttavia non rinunciano a nutrire l aspettativa che l arte riprenda con vigore e libertà il cammino sovrano che l ha sempre distinta per consegnarci senso, bellezza e futuro. Diversamente, se gli artisti decidessero di diluire le loro ambizioni nella grande euforia della società dello spettacolo e dell informazione non ci sarebbe nemmeno la necessità di porsi la domanda fatidica su che fare?, avendo essi già intrapreso un altra storia. Bruno Corà 8

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12 Jean-Marc Bühler Eftim Eftimosky Gaby Fluck Orio Galli Aurora Ghielmini J&W Management Consulting Christina Käuferle-Gallo Antonio Lüönd Tazio Marti Silvia Paradela Marco Prati Fabiola Quezada Nadia Sabbioni Flavia Zanetti

13 Jean-Marc Bühler Sono nato nel 1949 a Massagno quando i paesi erano ancora paesi e ci si conosceva tutti......le mucche avevano ancora le corna e i treni arrivavano in orario Diploma federale di grafico al CSIA col prof. Emilio Rissone. Un anno a Parigi per la pittura e in seguito trentasei anni di insegnamento di Educazione visiva. Svariate mostre all estero, in Svizzera e naturalmente in Ticino. Satira, ironia, paradossi e umorismo sono le spezie che mi sono utili per condire le mie creazioni. Via dei Bonoli Breganzona Mob jeanmarc@windowslive.com 12

14 Impossible n est pas français pietra, legno e metallo (si tratta di una cucitura apparentemente impossibile ma... alla fine...)

15 Eftim Eftimosky Nasce a Carev Dvor in Macedonia nel Frequenta la facoltà di filosofia all università di Skopje e contemporaneamente l Accademia di Belle Arti della stessa città. Nel 1972 ottiene il diploma di docente di disegno. Nel 1976 si iscrive ai corsi dell Accademia di Brera dove si diploma in pittura nel Dal 1983 risiede in Ticino, a Maroggia. Numerose sono le sue collettive, tra le quali ricordiamo quella alla Pinacoteca Züst di Rancate, all Officinaarte di Magliaso, al Museo Vela di Ligornetto, alle Salle d éxposition de Port de Monaco e al Municipio di Bioggio. Via ai Molini 6817 Maroggia Tel vitui@bluewin.ch 14

16 Figura 2010 ferro, carta cm 180

17 Gaby Fluck È nata in Germania. Si diploma come grafica negli anni Settanta. Vari viaggi in Africa e in quasi tutte le isole greche. Ha lavorato presso diverse agenzie pubblicitarie e come freelance per illustrazioni e giornali. Dal 1988 in proprio. Si dedica prevalentemente a illustrazioni, disegni e progetti di libri per bambini scrivendone anche le storie. Recentemente ha fondato, insieme alla sorella ad Amburgo, con il nome di kabilù design una linea di giochi, cartoline augurali, poster, servizi da caffè e porcellane (altro si aggiungerà nel tempo). Nel 2001 ripresa delle attività pittoriche con prime esposizioni in Ticino, Germania, Zurigo. Da un anno vive a Sigirino dove ha anche il proprio atelier. Casa De Biasio 6806 Sigirino Tel gabyfluck@bluewin.ch 16

18 Silenzioso volante blu 2010 carta giapponese, pigmenti, matita

19 Orio Galli Via Martelli Caslano Tel./Fax Foto: Andy Vattilana Nato nel Graphic designer, pittore, illustratore, calligrafo, disegnatore satirico e polemista. Dal 1968, dopo un esperienza nel settore marketing di una multinazionale e un periodo d insegnamento al nascente CSIA di Lugano si rende indipendente con uno studio in proprio di comunicazione visiva a Caslano. Durante la sua pluriennale attività professionale ha ricevuto importanti mandati e numerosi riconoscimenti per la realizzazione di logotipi, libri, manifesti, francobolli e allestimenti espositivi. Autore dell ormai famosissimo manifesto Ticino: terra d artisti è stato pure presidente della sezione ticinese dell Associazione svizzera dei grafici ASG. Oltre alla grafica pubblicitaria, editoriale, informativa, didattica e al disegno satirico da ormai un decennio si dedica anche all insegnamento della calligrafia nei Corsi per gli adulti. Alla creazione libera riserva da alcuni anni a questa parte sempre maggiori attenzioni esponendo le proprie opere in diverse gallerie nel Cantone Ticino. 18 Con l orinatoio di M. Duchamp assistiamo allo slittamento dell arte verso la filosofia. Il fare arte odierno, dopo la fine dell arte, è solo un fare arte post-storico. Tuttavia il tramonto dell arte non corrisponde al tramonto degli artisti: questi continueranno a dipingere, fotografare, esporre secondo forme espressive già note e mai più nuove. Arthur C. Danto Dopo la fine dell arte Con il mio scrittorio cerco di combinare forme galligrafiche note in modo espressivo nuovo. In questo senso (nella misura del possibile) mi tengo a disposizione, per chi ne fosse interessato, durante l esposizione, e in seguito presso il mio studio a Caslano, per degli scambi d opinioni sull arte visiva e per dimostrazioni pratiche sul mio modo di operare. o.g. Quando la mano si muove libera inchiostri su carta

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21 Aurora Ghielmini Aurora Ghielmini è nata a Lugano nel mese di giugno del Sempre a Lugano si diploma in Arti decorative al CSIA (Centro scolastico industrie artistiche). Prosegue i suoi studi all Accademia del costume e della moda di Roma. Alla sua tesi sui costumi per l opera L histoire du soldat di Igor Sravinskij è stato assegnato nel 1987 a Roma il premio Elio Costanzi. Ha esposto le sue opere in diverse mostre personali e collettive in Svizzera e all estero. Sue sculture in terracotta sono esposte in permanenza nel parco di Casa Serena a Lugano Molino Nuovo. Dal 1992 vive fra Lugano e Amelia, in Umbria. Nel 2005 per sei mesi soggiorna alla Cité internationale des Arts a Parigi. Via Preluna Canobbio Tel Fax Strada dei cappuccini Amelia (TR) aurora.ghielmini@tele2.it 20

22 Habitat 2010 tecnica mista cm 162x100x60

23 J&W Management Consulting È stato fondato nel 1991 da Patricia Jacomella-Bonola, nata a Ginevra e Maria Walther- Caccia nata a Rocca del Colle Accademia di Belle Arti Brera, Milano dal Prof. Luciano Fabro. Patricia Jacomella Hofstrasse 16c 6300 Zug Tel./Fax jacomella.pat@bluewin.ch Maria Walther Via Volpe Taverne Tel maria.walther@gmail.com Mostre e performance (una scelta) 2009 Here, There and Everywhere, Conference on International Opportunities in the Arts, Boston on CDOs and Double Clubs, August art, London 2008 Verbergen, Kunsthalle, Luzern Values Werte, Billing Bild, Baar In quarantena, Peste, Bluvanoni, Spazio per l arte contemporanea, Chiesa San Rocco, Losone (collettiva) Smoking, La pittura e l oltre, Pinacoteca Casa Rusca, Locarno (collettiva) 2007 Diploma Honoris Causa, Cabaret Voltaire, Zurigo (Performance) Ars Vivendi, official opening, Documenta 12, Kassel (Performance) 2006 Biglietto d entrata convertibile, Il museo insostenibile, La Rada, Locarno (Performance) Kultnatura, Archivio delle donne, Melano (collettiva) 2005 The Interview, official opening, La Biennale di Venezia, Venezia (Performance) Sentieri e avvistamenti, Giovane arte contemporanea Svizzera, CAMeC, Centro per l Arte Moderna e Contemporanea, La Spezia (collettiva) Dalla pagina allo spazio, Museo Cantonale d Arte, Lugano (collettiva) Die Erde, ein Geburtsrecht, Zentralschweizer Kunstschaffen, Kunstmuseum, Luzern (collettiva) 2003 The Wonder Shop, Che c è di nuovo? La scena artistica emergente in Ticino, Museo Cantonale d Arte, Lugano (collettiva) Kaufen Sie neue Werte!, Basis, Kunstpanorama, Luzern (personale) Nip & Vip, official opening, La Biennale di Venezia, Venezia (Performance) 2002 Verzichten Sie auf Objekte!, Art 33 Basel>, Basel (Performance) 2001 One Way Money, Tirana Biennale 1 (Performace) Documenta USA, Museum of New Art, Detroit (collettiva) 1995 Performance im Box, Shedhalle, Zürich (Performance) J&W Change Office, Performance Index, Warteck pp, Basel (Performance) 1995 Vortrag, Boxen Tag, Shedhalle, Zürich (Performance) Premi 2003 Collection Cahiers d Artistes, Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia

24 Neo

25 Christina Käuferle-Gallo Nata a Dessau, cresciuta a Erfurt (Turingia). Vive dal 1964 in Svizzera. Formazione: due anni scuola d Arte Zurigo, quattro anni studi e corsi diversi da Jan Hubertus a Baden; un anno incisione su rame da A.R. Moll a Parigi. Viaggi in India, America del Nord e del Sud, Africa e Europa. Esposizioni dal 1980 in Svizzera, Italia, Germania e Francia. Campi d attività installazioni, pittura e disegno. Opere presso enti pubblici Gemeinde Oberrohrdorf AG Bauamt Aarau UBS Zurigo Tagesanzeiger Zurigo Private Banking Key Consult Zurigo Besprechung In Arbeiten auf Papier, Acryl Bildern auf Leinwand und in Raum-Objekten beschreibt Christina Kaeuferle Rhythmen von hell und dunkel, von Präsenz und Leere, von Vorderund Hintergrund. Dies alles geschieht einzig mit dem Mittel der Linie, die zum Streifen, zum Balken oder wieder zur Latte wird, die in Gruppen zu Rhythmus, zur Melodie findet, aber je materieller die Ausformung ist auch immer Trennung und Öffnung in sich trägt. Es sind keine spontanen Klang- Muster, sondern mit Bedacht und Konzentration gesetzte Stehende und Liegende, die sich ihrer komplexen Deutbarkeit jederzeit bewusst sind. Anneliese Zwez, Kunstriktikerin Lenzburg. L artista vive e lavora dal 2002 a Lugano Ticino. Via al Roccolo Breganzona Tel /7 chris.kaeuferle@me.com 24

26 Mutamento I Mutamento II 2009/10 tela, acrilico, carboncino e pigmento cm 115x150 Le linee bronzo cm 50-60

27 Antonio Lüönd Sono nato a Lugano il 16 marzo Nel 1952 sono stato colpito da un infermità che ha potenziato la mia sensibilità. Dopo le scuole dell obbligo mi sono dedicato quasi con ossessione all arte. Frequento poi a Bruxelles l Ecole d Art e a Bruges corsi di tecnica pittorica fiamminga. A Parigi ho frequentato per tre anni la Grande Chaumière, amicizie significative con gli artisti Diego e Alberto Giacometti, Velickovic, Sandorfi, Fromanger. Nel 1982 primo occupatario presso l atelier di Visarte Centrale alla Cité Internationale des Arts a Parigi. Dal 1974 esposizioni personali e collettive in Svizzera e all estero. Mie opere si trovano in diverse collezioni pubbliche e private, musei, banche in Svizzera e all estero. Io sono un artista pittore figurativo, di un figurativo il cui fulcro non è l oggetto per l oggetto nell imitazione di un passato, ma la storia dell uomo di oggi, naturalmente come discendente e continuatore di quello di ieri, in cui vi è segnata l ansia, l incertezza di questa società consumistica, conformista e materialista che ci caratterizza, ci limita e ci tormenta. Atelier 6945 Origlio Tel Mob

28 Nell atelier dell artista...

29 Tazio Marti Nato a Lucerna nel Dal 1964 al 1969 frequenta il CSIA di Lugano e si diploma come grafico. Nei primi anni Settanta attivo nel campo della grafica a Basilea. Dal 1976 pittore a tempo pieno, mostre personali e collettive in Svizzera e all estero. Dipinti murali in costruzioni pubbliche e private. Vive e lavora nel Mendrisiotto, a Besazio Besazio Tel Mob santone.marti@bluewin.ch Dissolvenza installazione murale con bottiglie in Pet cm 135x135 28

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31 Nasce a Entre Rios (Argentina) il 21 ottobre Frequenta la Scuola di Belle Arti Manuel Belgrano e l Accademia Prilidiano Pueyrredón di Buenos Aires, diplomandosi in pittura. In Patagonia, dove ha vissuto per parecchi anni, fa parte di un gruppo di artisti che rappresenta questa vasta regione nel resto dell Argentina. Dal 1985 espone in mostre personali e collettive in diverse città d Argentina, Svizzera e Italia. Vive e lavora in Capriasca. Silvia Paradela Via Gola di Lago 6950 Tesserete Tel silviaparadela@bluewin.ch 30

32 Provisorio 2010 scatole di cartone, spago, carta, acrilico (dettaglio) cm 152x124 misura variabile

33 Sono nato a Viganello nel 1955, dove ho frequentato le scuole elementari e maggiori. Dopo aver conseguito il diploma di grafico allo CSIA di Lugano, mi sono iscritto all Accademia di Belle arti a Brera, terminando gli studi nel Vivo e lavoro a Brè sopra Lugano. Il mio percorso artistico è improntato ad una personale e costante ricerca, che mi ha portato, attraverso diverse espressioni artistiche, all attuale scultura. Dal 1982 espongo regolarmente in Svizzera e all estero, in mostre personali e collettive. Marco Prati Via Cai Brè-Lugano Tel marcoprati@hotmail.com 32

34 Disegno preparatorio Ora... dove vado? scultura in resina acrilica, metallo +/- cm 200x180x120

35 Fabiola Quezada Fabiola Quezada nasce nel 1968 a Temascalapa, presso Città del Messico. Nel 1991 ottiene la laurea in amministrazione industriale al Politecnico di Città del Messico; contemporaneamente frequenta il Taller de artes plásticas condotto da José Sirahuen Valdez e partecipa alle prime mostre collettive. Nel 1992 il lavoro e la vita familiare la portano a stabilirsi in Europa. Dal 1999 studia all Accademia di belle arti di Brera a Milano, dove approfondisce il tema del corpo in pittura e in fotografia, e dove si diploma nel luglio Nel 2004 vince il Premio Lissone del Museo d arte contemporanea della città di Lissone, Milano. Vive a Lugano. Lavora tra Svizzera, Italia e Messico. Via delle Scuole Lugano Tel Mob guentherquezada@bluewin.ch 34 Gran flor 2009 olio e acrilico su lino cm 200x200

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37 Nadia Sabbioni Via Fossone Alto 24 Carrara (I) Mob Nadia Sabbioni nasce a Lugano il Dal 1973 al 1978 frequenta l Accademia di Belle Arti di Firenze e di Milano-Brera, dove si diploma nella sezione di pittura. Dal 1980 al 1985 insegna educazione visiva presso le scuole medie e professionali del canton Ticino. Nel 1986 si trasferisce a Carrara, dove inizia un periodo di approfondimento delle tecniche scultoree. In seguito allarga l esperienza a materiali diversi per giungere a una sintesi tra pittura, scultura e installazione. Vive e lavora a Carrara. Mostre personali (una selezione) 1988 Mostra-selezione borsa federale Belle Arti Montreaux 1994 Chiostro S. Agostino Pietrasanta, Pittura e Scultura 1994 Galleria Pro Arte Lugano, Installazioni e disegni 1997 Galleria Fluxia Chiavari, Installazione, scultura, dipinti 1997 Mostra-selezione Autore Donna Castello Pasquini, Castiglioncello 1998 Galleria Il Brandale Savona, Installazione, pittura scultura 2005 Parco di Pinocchio Collodi La magia dello Spazio, Installazioni polimateriche, Site Specific 2008 Borsa-soggiorno Visarte 36 Cité internationale des arts Parigi, Luglio-Dicembre Galleria Cité internationale des arts Parigi. Urbano troppo urbano, installazione, foto Mostre collettive (una selezione) 1992 L età della pietra, Festa Nazionale di Rifondazione Comunista Scultura 1992 Centro Culturale di sperimentazione grafica Bologna Una fame di cena, una cena da fame, Installazione Site Specific Galleria Arte in transito Mail Art, Roma 1999 Villa Ghirlanda, Milano Fuori Stagione, Pittura e Scultura 2005 Galleria Statuaria marmi Carrara Travel Box Arte in viaggio Scultura 2008 Spazio Officina, Chiasso Nuovi soci Visarte, Istallazione/ pittura 2008 Torano notte e giorno Solo Donne Pittura e scultura 2008 Blitzarte Lugano Intervento nella città con poster artistici

38 Identità-Alterità 2010 istallazione neon bianco sospeso, drappo rosso cm 100x100x270

39 Flavia Zanetti, 1945, è autodidatta. Gallerista e artista, abita a Magliaso. Da sempre ama l arte e il cantone Ticino, soprattutto la Valle Onsernone e il Malcantone. Nel 1999 ha fondato il sodalizio artistico Ugualeuno che comprende attualmente anche Marisa Casellini, Veronica Tanzi e Paolo Boschetti. Il carotaggio è una tecnica di campionamento adottata durante la ricerca (di risorse minerarie, acqua, reperti archeologici...) per cui si prelevano campioni cilindrici chiamati carote. Si distinguono carote di fondo e carote di parete: le prime possono raggiungere molti metri di lunghezza, le altre pochi centimetri. Flavia Zanetti I miei carotaggi sono prelievi dal terreno soprattutto mentale, contengono elementi significativi quali tracce, ricordi, pensieri, mis-fatti che si ripetono costanti su tutta la linea del tempo, fin da quando l essere umano pensa e agisce sulla superficie del pianeta terra. L arte è parte integrante dell avventura umana e non può essere disgiunta dalla vita: precorre, testimonia i corsi e i ricorsi della storia, si sposta nel tempo e nello spazio insieme all uomo marchiato di in-civiltà. Magliaso 24 aprile 2010 Via Cantonale 57 CH-6983 Magliaso Tel info@officina-arte.ch 38

40 Carotaggi di civiltà 2010 (installazione site specific)

41 visarte società delle arti visive - svizzera gruppo regionale ticinese Segretariato via Cantonale Pregassona Tel. + Fax info@visarte-ticino.ch Presidente Sergio Morello Tel. + Fax

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