Progetto cofinanziato dalla Regione Veneto. Con la collaborazione:
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- Maddalena Testa
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1 Progetto cofinanziato dalla Regione Veneto Con la collaborazione:
2 IMPARIAMO A RICONOSCERE I PRODOTTI BIOLOGICI Viviamo in un mondo bellissimo! Peccato che lo stiamo distruggendo. La bella notizia è che molti di noi hanno acquisito negli anni la consapevolezza che per salvarci dobbiamo volerci bene. Ecco, allora, che cresce l interesse al benessere, alla cura di sé e, conseguentemente, alla necessità di comprendere come condurre una vita più sana. Quotidianamente sentiamo parlare di discipline orientate a ritrovare il proprio equilibrio psico-fisico, di alimentazione naturale, di recupero di un antica naturalità che non può prescindere dal rispetto del nostro habitat. L idea che questa tendenza potesse essere una moda momentanea sembra, per fortuna, perdere consistenza. L interesse per l argomento ha stimolato la produzione di una grande quantità di informazioni affiancate da report scientifici e ricerche qualificate, ma troviamo spesso anche molte altre informazioni superficiali e scorrette, non sempre così chiare e facilmente comprensibili. Per questo motivo è fondamentale affidarsi il più possibile a un informazione corretta e aggiornata, grazie anche al supporto delle associazioni a tutela dei consumatori e degli enti preposti alla difesa dei loro diritti.
3 I prodotti biologici provengono da agricoltura biologica e vengono ottenuti senza alcun utilizzo di sostanze chimiche di sintesi e nel pieno rispetto dell ambiente e dei ritmi naturali. Oltre a rifiutare a priori l utilizzo di concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi di sintesi e OGM, la coltivazione biologica recupera e adotta pratiche agricole tradizionali, mettendole in sinergia con nuovi prodotti e innovazioni tecniche messe a disposizione dalla ricerca scientifica. Anche gli animali vengono allevati con tecniche che rispettano il loro benessere e alimentati con prodotti vegetali ottenuti secondo i principi dell agricoltura biologica. Si evitano quindi tecniche di forzatura della crescita e la salute degli animali è salvaguardata con l utilizzo di rimedi omeopatici e fitoterapici. L obiettivo è principalmente quello di produrre alimenti, siano essi di origine vegetale che animale, privi di residui tossici, coltivati o allevati secondo natura ed il più possibile integri nel loro valore nutritivo. Grande importanza ha inoltre il rigoroso controllo effettuato su tutti i soggetti lungo la filiera produttiva/distributiva, che garantisce al consumatore l assoluto rispetto delle norme europee in materia di biologico. Come fare quindi per orientarsi? L OBIETTIVO La coltivazione biologica esclude a priori l utilizzo di sostanze chimiche sintetizzate
4 >>>> I VANTAGGI dei prodotti biologici Le sostanze chimiche di sintesi adoperate nelle coltivazioni non biologiche sono di norma dannose per l organismo umano. L esclusione da parte degli agricoltori biologici di qualsiasi pesticida, fertilizzante e diserbante chimico di sintesi conduce a prodotti non inquinati e dunque migliori per la nostra salute. Il prodotto biologico non conserva solo un sapore più genuino, ma è anche più sano e nutriente! Controllato da Veniva precisato il nome dell Organismo di Controllo (sono nove: BIOS, Suolo e Salute, Bioagricoop, Ccpb, Ecocert Italia, Imc, Qc&i, Codex e ICEA). Tale dicitura viene seguita da un codice di autorizzazione come IT ABC Z999 T IT indica Italia; Confrontando le caratteristiche nutrizionali di prodotti biologici con quelli dell agricoltura convenzionale recenti studi hanno dimostrato una superiore qualità nutrizionale : i prodotti biologici contengono più vitamine, più oligoelementi e preziose sostanze antiossidanti, hanno un gusto di norma decisamente migliore e contengono meno acqua. >>>> CONOSCERE e RICONOSCERE i prodotti biologici L etichetta dei prodotti alimentari può essere definita come l interfaccia tra produttore di alimenti e consumatore: attraverso l etichetta, il consumatore può conoscere le caratteristiche e la vita del prodotto che intende consumare. L etichetta ha quindi un ruolo fondamentale, soprattutto per riconoscere un prodotto biologico. Fino al 31/12/2008, ai sensi della vecchia normativa (Reg. CEE 2092/91), sull etichetta del prodotto biologico doveva essere riportata la dicitura: da agricoltura biologica Regime di controllo CE La dicitura indicava che il prodotto era stato ottenuto secondo le tecniche previste dallo stesso Regolamento europeo sotto il controllo di appositi Organismi incaricati dal ministero delle Politiche agricole. L ETICHETTATURA Fino al 31/12/ ABC indica la sigla dell organismo di controllo; - Z999 indica il codice del produttore. Può essere composto anche da soli numeri; - T significa prodotto trasformato. La lettera F indica un prodotto fresco come la frutta e sarà riportata sulle cassette contenenti tale prodotto; indica il numero di autorizzazione alla stampa dell etichetta. Questo numero è rilasciato dall organismo di controllo, per i quantitativi di produzione accertati. L ETICHETTA sigla italia sigla organismo di controllo CONFETTURA DI PESCHE Agricoltura Biologica Regime di controllo CEE Controllato da xxxxxxxxxxxx Aut. D.M. MiPAAF xxxxxx/gl xxx IT xxx xxxx T xxxxxx codice produttore nome organismo di controllo estremi della autorizzazione ministeriale codice prodotto
5 Dal 1 gennaio 2009 con l entrata in vigore del nuovo Reg. CE 834/07, il quadro normativo dedicato alla produzione agroalimentare ottenuta con metodo biologico è stato modificato in maniera sostanziale con alcuni importanti aggiornamenti. Reg. CE 834/07 I principali cambiamenti apportati dalle nuove normative 2009
6 I principali cambiamenti apportati dalle nuove normative 2009 >>>> L ETICHETTATURA Il nuovo regolamento prevede cambiamenti fondamentali per quanto riguarda l etichettatura dei prodotti biologici: se il prodotto ha un contenuto in ingredienti biologici superiore al 95%, si può scrivere direttamente sull etichetta PRODOTTO BIOLOGICO (invece di mela da agricoltura biologica, si può indicare direttamente mela biologica oppure biscotti biologici e così via). 2 Dal luglio 2010 diventerà obbligatorio su tutti i prodotti biologici confezionati coltivati all interno dell Unione europea e con almeno il 95% di ingredienti biologici l uso del logo europeo. Per i prodotti che contengono ingredienti bio in misura inferiore al 95% NON può essere utilizzata la dicitura Prodotto Biologico, mentre continua a essere obbligatoria la chiara indicazione di quali sono gli ingredienti biologici e la loro percentuale rispetto al totale degli ingredienti di origine agricola. Non possono riportare il logo europeo, ma devono comunque riportare gli estremi di controllo. Sempre nel luglio 2010 scatterà l obbligo di indicazione dell origine UE (=Unione Europea) o NON UE delle materie prime. L indicazione NON UE può essere omessa solo nel caso in cui l ingrediente interessato abbia un incidenza inferiore al 2%. Le indicazioni UE o NON UE possono essere sostituite o integrate dall indicazione di un Paese, nel caso in cui vi siano state coltivate tutte le materie prime agricole di cui il prodotto è composto. In etichetta è previsto un codice Iso 3166 (IT=Italia, D=Germania etc.) accompagnato dal codice dell Organismo di controllo a cui è assoggettato l operatore che ha effettuato l ultima operazione sul prodotto. In Italia il codice dell Organismo di controllo è accompagnato anche dal codice identificativo dell operatore e da un riferimento all autorizzazione ministeriale. 6 Possono essere utilizzati i marchi di certificazione privati e nazionali, a patto che essi non costituiscano ostacoli per il libero mercato: l Italia ha previsto l istituzione di un marchio che identifichi il prodotto biologico italiano, ma al momento si tratta solo di un intenzione. Chiaramente, il nuovo regolamento europeo consente che i prodotti ottenuti, confezionati ed etichettati prima del 1 gennaio 2009 (e quindi a norma del precedente regolamento CEE n.2092/91) siano commercializzati fino al loro esaurimento. 1 gennaio 2009 >>>> IL DIVIETO DI USO DI OGM Il nuovo regolamento conferma il divieto assoluto di impiego di Organismi Geneticamente Modificati e loro derivati in tutte le fasi del ciclo di produzione, compresi concimi, antiparassitari etc. >>>> IL SISTEMA DI CONTROLLO Ogni Stato UE deve prevedere un sistema di controllo sui prodotti biologici: può trattarsi di sistemi privati opportunamente autorizzati e vigilati dall autorità pubblica (come accade nella maggior parte dei paesi europei, Italia compresa), sistemi di controllo affidati ad Autorità pubbliche (come in Danimarca e in Estonia) o anche sistemi misti (come in Lussemburgo e Malta). Gli organismi privati devono necessariamente essere accreditati in base alle norme internazionali ISO65 e la loro competenza e terzietà è verificata dall autorità pubblica (in Italia sono autorizzati dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, e la loro attività è sottoposta alla vigilanza delle Regioni). I controlli, le ispezioni e le analisi devono verificare la conformità del processo produttivo, tenendo in considerazione gli obblighi di tracciabilità del prodotto biologico lungo tutte le fasi della filiera di produzione e commercializzazione. Il nuovo regolamento conferma ed estende il controllo e la certificazione obbligatoria per tutti gli attori della filiera produttiva che sta alla base del prodotto biologico, compresi i grossisti che immagazzinano e distribuiscono prodotti bio. Rimangono esclusi dall obbligo del controllo solo i dettaglianti che vendano esclusivamente prodotto confezionato. >>>> LE IMPORTAZIONI DA PAESI TERZI Il nuovo regolamento è applicabile anche fuori dell Unione europea: gli organismi e le autorità pubbliche di controllo operanti nei Paesi Terzi possono chiedere il riconoscimento ufficiale dell equivalenza allo standard europeo: è cosi che zucchero di canna, cacao, caffè, banane, ananas e altra frutta tropicale possono arrivare nel nostro continente con la garanzia di un controllo analogo a quello ufficiale europeo e con la certificazione dell assoluta conformità al nostro metodo di produzione biologica (spesso anche con la garanzia di una filiera equo-solidale). SISTEMI di controllo: - privati - pubblici - misti la filiera produttiva
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