BISOGNI: finanziamento investimento La funzione di collegamento o intermediazione. PRODOTTI - raccolta risorse finanziarie -investimenti risparmio

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1 BISOGNI: finanziamento investimento La funzione di collegamento o intermediazione PRODOTTI - raccolta risorse finanziarie -investimenti risparmio 1

2 FLUSSI DI FONDI E circuiti di collegamento informale Circuito diretto Mercati organizzati Unità in surplus Unità in deficit Circuito intermediato Servizi di intermediazione creditizia Attività di partecipazione 2

3 Il bisogno di finanziamento 3

4 Bisogni e prodotti famiglie BISOGNI Finanziamento acquisto di beni/servizi non durevoli Finanziamento investimento in immobili Credito al consumo Mutui residenziali PRODOTTI imprese BISOGNI Finanziamento capitale circolante Finanziamento capitale fisso Servizi di assistenza PRODOTTI Apertura di credito in c/c Anticipazione su pegno Smobilizzo Crediti (anticipo sbf, factoring) Mutui, Leasing, Prestiti in pool Crediti di firma 4

5 Ciclo produttivo dell impresa e fabbisogno di finanziamento 5

6 Il fabbisogno di finanziamento delle imprese e le tipologie di finanziamenti 6

7 Le famiglie: unità in surplus in aggregato consumo REDDITO età aspettative di vita residua livello reddito corrente aspettative sui redditi futuri numerosità nucleo familiare livello istruzione tipo di occupazione situazione patrimoniale risparmio 7 7

8 ma la singola unità può evidenziare un bisogno di finanziamento Ciascun individuo definisce, in un ottica di pianificazione di lungo periodo, il suo reddito permanente atteso in funzione del quale stabilisce il consumo ottimale per ciascun periodo della vita. Qualora il reddito corrente si collochi al di sotto del reddito permanente atteso, esso viene integrato con l indebitamento. la Teoria del ciclo vitale 8 8

9 CARATTERISTICHE DEL CONTRATTO DI DEBITO Durata Garanzie Valuta di denominazione Costo complessivo Modalità di utilizzo Modalità di rimborso SODDISFACIMENTO DEI BISOGNI FINANZIARI DEL CLIENTE CONTENIMENTO DEI RISCHI PER L INTERMEDIARIO 9

10 Il rischio di credito: una caratteristica intrinseca nei contratti di debito Il contratto di debito prevede due prestazioni non contestuali: la banca presta al momento della stipula del contratto il cliente rimborsa dopo un certo intervallo di tempo incertezza Se il cliente non rimborsa la banca può: recuperare la totalità del credito + interessi recuperare solo parzialmente non recuperare Manifestazioni del rischio di credito Perdita in conto capitale e in conto interessi (anche se il rimborso è parziale) Perdita in conto interessi Costi di liquidità 10 10

11 L ENTITA DEL RISCHIO DI CREDITO A livello di singolo prestito il rischio dipende da: entità della somma prestata (somma erogata + interessi) probabilità di insolvenza totale o parziale Il rischio di credito è misurato quantitativamente dalla perdita che la banca potrebbe subire al verificarsi dell inadempimento (r. insolvenza) e del deterioramento del merito creditizio della controparte (r. downgrading) Perdita attesa Perdita inattesa 11

12 Perdita attesa (segue) Dipende dai seguenti elementi Probabilità di insolvenza (probability of default PD) Rischio di insolvenza Perdita in caso di insolvenza (loss given default LGD=1-RR) Rischio di recupero Esposizione in caso di insolvenza (exposure at 12 default EAD) Rischio di esposizione Perdita attesa = PD*LGD*EAD

13 Perdita inattesa (segue) Si verifica se: il tasso effettivo di insolvenza è superiore a quello originariamente stimato (>PD) Il tasso di recupero è inferiore a quello originariamente stimato (<RR quindi >LGD) L entità effettiva dell esposizione in caso di default è superiore a quella stimata 13

14 La misurazione del rischio di credito si pone 2 obiettivi Selezione della clientela e assunzione di un rischio in linea con le scelte strategiche della banca e i vincoli esterni (vigilanza) Pricing dei prestiti in misura adeguata al rischio al fine di: 1. coprire i costi dei fondi 2. remunerare gli azionisti 3. coprire le perdite attese generate dal rischio di credito 14 14

15 LA STIMA DEL RISCHIO DI CREDITO Character Conditions Le 5 C Capital Collateral Capacity 15

16 Character Indica l attitudine morale del cliente che risulta fondamentale a proposito di: volontà di rimborsare il prestito veridicità e rappresentatività delle informazioni rilasciate alla banca

17 Capital Vincolo di bilancio: AF+AR = PF+Pat AF=AttivitàFinanziarie; AR=AttivitàReali; PF=PassivitàFinanziarie; Pat=Patrimonio L esistenza di un patrimonio netto positivo costituisce il presupposto affinché il cliente possa rimborsare. Inoltre il patrimonio è un segnale della volontà del cliente affidato nonché della sua capacità di risparmiare. 17

18 Capacity La capacità di generare flussi di cassa in concomitanza con le scadenze previste dal contratto è il presupposto cruciale. Fonti dei flussi di cassa per famiglie/privati: reddito disponibile smobilizzo attività (investimenti in AF o AR)

19 Collateral Le garanzie, reali o personali, non influenzano la probabilità di mancato rimborso, bensì l entità della perdita (LGD). La loro escussione rappresenta però una soluzione patologica del rapporto di credito. errato subordinare l erogazione di un prestito alla concessione di garanzie. Tuttavia le garanzie sono segnali della volontà del prenditore e lo incentivano a un comportamento non eccessivamente rischioso 19

20 Collateral (segue) Problemi pratici: Difficoltà di una precisa determinazione del valore netto di realizzo della garanzia. Tempi di escussione molto lunghi. Onerosità dell escussione. 20

21 Conditions La situazione congiunturale è in grado di influenzare le precedente 4 C, la cui sensibilità alle tendenze economiche deve essere attentamente valutata. Le principali variabili rilevanti sono: le variabili di ciclo economico; il grado di concorrenza dei mercati; la tecnologia, ecc.. 21

22 La valutazione del rischio di credito: l istruttoria di fido L istruttoria di fido presenta due dimensioni: valutazione della capacità di credito del richiedente verifica della compatibilità della richiesta con gli obiettivi di dimensione e composizione del portafoglio prestiti della banca 22

23 Le 4 fasi dell istruttoria di fido Raccolta delle informazioni e accertamento dei dati Analisi qualitative Analisi quantitative LE 5 C Stesura della relazione di fido (definizione PA) 23

24 Il credit scoring tecnica quantitativa e automatizzata di valutazione del fido da cui si ottiene un punteggio lo score espressivo della rischiosità insita nello stesso fido Serie di dati (es. indicatori di bilancio) algoritmo score 24

25 Le variabili usate nello di scoring per la valutazione di clientela privata o retail - stato civile; - età; - tipo di occupazione; - reddito mensile principale; - redditi aggiuntivi; - proprietà o meno della casa; - proprietà di altri beni (ad esempio l auto); - possesso di computer; 25 - relazione sull esito di prestiti ottenuti in passato dal cliente; - durata dell attività lavorativa; - possesso di carte di credito; - eventuale giudizio dei Credit Bureaux. 25

26 I vantaggi delle tecniche di scoring e di rating compressione dei costi di istruttoria grazie all automatizzazione delle procedure; minimizzazione della componente soggettiva della valutazione del merito del credito del prenditore; espressione del rischio attraverso parametri sintetici e ordinabili; possibilità di implementare i nuovi sistemi di credit risk management (Credit-risk)

27 IL BISOGNO DI FINANZIAMENTO LA CLASSIFICAZIONE DELLE OPERAZIONI DI PRESTITO 27

28 LE OPERAZIONI DI PRESTITO LE DIVERSE CLASSIFICAZIONI PER CASSA / DI FIRMA GARANTITI / IN BIANCO AUTOLIQUIDABILI / A RIMBORSO A REVOCA / A TEMPO A BREVE TERMINE / A MEDIO-LUNGO TERMINE IN EURO / IN VALUTA 28

29 I PRESTITI MONETARI o PER CASSA l erogazione dei fondi è certa g e n e r a n o prevalentemente interessi attivi per la banca NON MONETARI o DI FIRMA l erogazione dei fondi è eventuale generano commissioni ed eventualmente interessi attivi 29

30 I PRESTITI E IL CONTROLLO DEL RISCHIO PRESTITI IN BIANCO PRESTITI A BASE CONTROLLATA PRESTITI A BASE GARANTITA Senza garanzia Ad utilizzo flessibile Erogazione subordinata alla presentazione di crediti non ancora scaduti L utilizzo viene scandito dalla presentazione dei crediti SI ATTIVA IL 1 ARGINE Con garanzia Per lo più ad utilizzo integrale SI ATTIVA IL 2 ARGINE 30

31 La complessità dei bisogni di finanziamento delle famiglie Finanziamento Consulenza Assicurazione prestiti casa credito al consumo scelta del finanziamento ottimale rischio di interesse e di cambio eventi legati alla vita dell affidato 31 31

32 FINANZIAMENTI ALLE FAMIGLIE: LE FORME TECNICHE IL MUTUO 32

33 Aspetti tecnici del mutuo La caratteristica principale del mutuo è che l erogazione avviene in unica soluzione e la restituzione secondo un piano di rimborso predefinito nel medio lungo periodo. La combinazione delle diverse condizioni può dar luogo a: mutui autenticamente tagliati su misura mutui più standardizzati all interno dei quali è possibile modificare entro predeterminati ranges solo alcune condizioni Nel caso dei mutui alle famiglie le condizioni sono abbastanza standardizzate 33 33

34 Il mutuo: le caratteristiche economiche Durata medio lunga in funzione della durata economica del bene di investimento finanziato e delle previsioni sui tassi di interesse Presenza di garanzie (ipoteca) Piano di rimborso in funzione dei flussi finanziari futuri: rate costanti rate crescenti rate decrescenti Modalità di fissazione del tasso Fisso variabile 34 34

35 Le opzioni applicabili ai mutui Mutui a tasso misto/rivedibile Mutui con cap/floor Mutui con tasso di ingresso Mutui con durata variabile/estensibile Innovazioni di prodotto Tasso variabile offset Mutui bilanciati 35 35

36 Da cosa dipende la scelta tasso fisso o tasso variabile? Fisso Variabile Eurirs + spread Euribor + spread

37 37

38 Tasso fisso vs. variabile effetti sul capitale residuo di un tasso più basso Confrontando due mutui di euro a tassi del 4% e 6% si osserva per il primo il capitale residuo è sempre inferiore, nonostante una rata più bassa è In caso di anticipata estinzione costerà meno liquidare il mutuo con il tasso inferiore. Il "ritardo" nell'ammortamento del capitale produrrà un aggravio della spesa per interessi. 38

39 Tasso fisso vs. variabile effetti sul capitale residuo N rata Cap. residuo (4%) Cap. residuo (6%) , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

40 Tasso fisso vs. variabile effetti sulla rata Confrontiamo due mutui ventennali di Euro. Il primo ad un tasso fisso del 7% per tutta la durata del mutuo; il secondo con un tasso variabile inizialmente del 4% ma che poi aumenta sistematicamente dell'1% ogni 3 anni fino a raggiungere un tasso del 10%. La rata del mutuo a tasso variabile crescente non supera praticamente mai quella del mutuo a tasso bloccato, nonostante negli ultimi anni costi il 3% in più!

41 Tasso fisso vs. variabile effetti sulla rata PERIODO TASSO BLOCCATO TASSO CRESCENTE Anni Tasso Rata Mensile Residuo a fine Periodo Tasso Rata Mensile Residuo a fine periodo 1-3 7% % % % % % % % % % % % % % 781 0

42 FINANZIAMENTI ALLE FAMIGLIE: LE FORME TECNICHE Il credito al consumo 42

43 IL CREDITO AL CONSUMO soddisfa fabbisogni finanziari per l acquisto di beni o servizi di consumo è offerto da banche e da società finanziarie è classificato in: prestiti finalizzati destinati all acquisto di uno specifico bene erogato contestualmente all acquisto con rimborsi rateali su durate variabili in relazione all importo prestiti non finalizzati senza vincolo di destinazione e con forme tecniche diverse. 43

44 I prodotti del credito al consumo in Italia mutuo Apertura credito Diversa natura Credito non finalizzato Prestito personale rateale Scoperto di conto Apertura di credito rotativa Apertura di credito su carta Cessione del quinto di stipendio Credito finalizzato Rateale classico Credit revolving Carte di credito Fonte: rielaborazione tabella in Filotto U. (1999) il Manuale del credito al consumo Egea Milano

45 La cessione del quinto destinato a lavoratori dipendenti (pubblici e privati) e pensionati (novità: legge 14 maggio 2005) No lavoratori autonomi No lavoratori dipendenti a tempo determinato prestito non finalizzato Datore di lavoro: rimborso della rata no possibilità di revoca da parte del cedente (dipendente o pensionato) finanziabili anche insoluti e protestati Dilazione fino a 10 anni Garanzie: TFR polizze assicurative 45 45

46 Indicatore sintetico di costo (ISC) ex TAEG Cosa comprende Tasso di interesse Spese di istruttoria Assicurazioni obbligatorie Commissioni di incasso Spese di perizia Cosa non comprende Assicurazioni non obbligatorie Spese invio estratto conto Spese postali Commissioni varie (anche CMS) ISC vs TAN vs TEG 46 46

47 FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE: LE FORME TECNICHE I FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE 47

48 I finanziamenti alle imprese Finanziamenti a breve termine: funzione economica: soddisfare le esigenze temporanee di liquidità copertura del fabbisogno finanziario corrente dell'impresa (gap tra tempi medi di incasso dei crediti commerciali e tempi medi di pagamento dei debiti di fornitura) 48

49 Le forme tecniche dei finanziamenti a breve termine Prestiti diretti: Smobilizzo di crediti: apertura di credito anticipazione su pegno anticipo salvo buon fine factoring 49

50 Le tipologie di apertura di credito Apertura di credito semplice: con utilizzi anche frazionati, ma priva della possibilità di ripristinare le disponibilità (non rotativa) a scadenza determinata poco diffusa (anticipi all export e all import in valuta) Apertura di credito in conto corrente (o ordinaria) basata su un conto corrente ha carattere rotativo solitamente non ha scadenza ma è a revoca 50

51 L apertura di credito in conto corrente è un prodotto composto APERTURA DI CREDITO Conto corrente Prestito monetario Funzione monetaria (versamenti e prelevamenti) Informazioni Commissioni 51

52 0 Schema di utilizzo dell apertura di credito in conto corrente UTILIZZO MARGINE DISPONIBILE 100 FIDO=100 52

53 Gli elementi di costo dell apertura di credito in conto corrente tasso di interesse con capitalizzazione trimestrale giorni valuta su utilizzi e versamenti spese amministrative (tenuta conto, spese fisse, recupero bolli, ecc.) commissione di massimo scoperto (0,125-0,5% su importo massimo della posizione scoperta per un periodo minimo). (novità legislative): non si applica se q q saldo a debito < 30gg presente commissione credito aperto 53

54 La struttura dei tassi di interesse nell apertura di credito in c/c Tassi below-prime TASSO MEDIO IL PRIME RATE E UN BENCHMARK Tassi prime+spread Tasso massimo = o < top rate 54

55 Base di calcolo degli interessi e della commissione di massimo scoperto TASSO DI INTERESSE FIDO=100 COMMISSIONE DI MASSIMO SCOPERTO 55

56 Forme simili all apertura di credito in conto corrente credito per elasticità di cassa (o scoperto di conto): limitato prelievo in eccesso rispetto alle disponibilità sul conto sconfinamento (debordo): il credito utilizzato supera il credito accordato (elevato valore segnaletico per la banca) scoperto di valuta: su conto corrente passivo per effetto di "gioco valute" 56

57 L anticipazione su pegno Contratto di prestito a breve termine garantito da pegno su merci o titoli costituito da un contratto principale (polizza di anticipazione) e da un contratto accessorio (pegno) presenza di una garanzia reale che è parte costitutiva del contratto concessa nelle 2 forme tecniche: per somma e scadenza fissa in conto corrente (rotativa) 57

58 Il pegno Può riguardare merci, valori mobiliari (più diffuso), crediti Ha preferibilmente i seguenti requisiti: facilmente valutabile e conservabile con valore stabile o crescente nel tempo prodotto con continuità (nel caso di merci) con qualità costante e non sottoposto a obsolescenza non fa parte dei beni tipici dell'attività d'impresa L'entità massima del finanziamento è pari al suo valore decurtato di uno scarto La banca può chiedere il reintegro se il suo valore scende di oltre il 10% 58

59 Gli elementi di costo dell anticipazione su pegno Sostanzialmente analoghi a quelli gravanti sull apertura di credito in conto corrente Ulteriori elementi di costo : gli oneri di costituzione del pegno, di custodia e di conservazione dei beni il costo implicito rappresentato dallo scarto 59

60 Lo smobilizzo di crediti Finalizzato ad anticipare al cliente della banca l'importo di uno o più crediti prima della scadenza Comporta la cessione di credito pro soluto / pro solvendo Prestiti autoliquidanti, il cui rimborso è assicurato da una corretta gestione dell impresa Rischio dipendente dal merito di credito: dell affidato dei suoi debitori Forme tecniche: Sconto cambiario Anticipazione salvo buon fine Factoring 60

61 L anticipo salvo buon fine Documento rappresentativo del credito: fatture commerciali e/o ricevute bancarie Accredito: diretto sul c/c (pagamento degli interessi solo sulle somme utilizzate) su un conto transitorio fruttifero (pagamento degli interessi sull intera somma anticipata) Somma accreditata decurtata di uno scarto, nell anticipo su fatture 61

62 Il factoring Cessione a un operatore specializzato (factor) di crediti caratterizzati da: liquidità (crediti commerciali a breve termine) disponibilità (effettiva esistenza) cedibilità (non sottoposti a particolari condizioni o vincoli) e anticipazione del loro valore al netto degli interessi Cessione: pro solvendo pro soluto Servizi accessori offerti dal factor: gestione crediti commerciali incasso 62 2

63 I finanziamenti diretti a medio e lungo termine Mutuo Leasing Prestiti in pool Famiglie Imprese 63

64 Il leasing Contratto con cui un soggetto (locatore) mette a disposizione di un altro soggetto (locatario) un bene mobile o immobile per un dato periodo di tempo e dietro il pagamento di un canone 64

65 Le tipologie di leasing Leasing operativo È un operazione finalizzata alla acquisizione temporanea di un bene durata breve i beni oggetto del contratto sono standardizzati nel canone è compreso il servizio di assistenza e manutenzione del bene Leasing finanziario È un operazione finalizzata all acquisizione definitiva di un bene durata medio lunga gli oneri di manutenzione sono a carico dell utilizzatore del bene (locatario) 65

66 Mutuo e Leasing a confronto Pratiche di istruttoria lunghe Copertura parziale del fabbisogno finanziario Ipoteca di I grado sul bene, privilegio su beni mobili Cespite iscritto in bilancio Beneficio fiscale da deduzione interessi passivi (IRPEG) Pagamento Iva su bene acquistato Ammortamento bene Maggiore rapidità/snellezza pratiche di istruttoria Copertura totale Nessuna garanzia In bilancio sotto la riga e non tra le passività Beneficio fiscale (IRPEG) Iva sui canoni e su prezzo di acquisto Ammortamento accelerato 66

67 I prestiti in pool Più banche si consorziano per erogare un finanziamento di importo rilevante a un'impresa, spesso operante su scala internazionale Rilevanza dell'elemento organizzativo: banca capofila (organizzazione e valutazione del rischio di credito) banche partecipanti (erogano parte del prestito) banca agente (gestione amministrativa del prestito) Non prevedono garanzie reali ma una serie di impegni contrattuali da parte del debitore (covenants) 67

68 I crediti di firma Le finalità: agevolare lo sviluppo di transazioni commerciali rafforzare la credibilità dell impegno assunto dal cliente in gare e appalti assistere un cliente in un operazione di cartolarizzazione esigenze di finanziamento del mercato di borsa 68

69 La fideiussione Contratto mediante il quale la banca garantisce a favore del cliente affidato la propria garanzia in merito alla puntuale e regolare esecuzione delle obbligazioni da questi contratte Caratteristiche: accessorietà e solidarietà Ammontare della fideiussione (divieto di rilascio di obbligazione omnibus) A scadenza determinata 69

70 L avallo È una tipica obbligazione cambiaria mediante la quale la banca garantisce, nell interesse dell affidato, il pagamento di un titolo di credito cambiario 70

71 Il credito per accettazione La banca garantisce la qualità dell emittente, assumendo la veste di obbligato in solido qualora l emittente risulti insolvente La banca può collocare i titoli sul mercato Commissioni: di accettazione e di negoziazione Durata: breve 71

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