Progetto Scuole Incontro GNR Bologna Novembre 2011

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1 Progetto Scuole Incontro GNR Bologna Novembre 2011

2 ASSOCIAZIONI VIP CHE ATTUALMENTE SOSTENGONO IL PROGETTO SCUOLE VIP GENOVA VIP SIENA VIP PARMA VIP VERONA VIP ALESSANDRIA VIP MODENA VIP ROMA

3 Perché dedicarsi al progetto scuole? Siamo CLOWN quando? Dove? CLOWN A Un Angolo Giro di positività THERAPY = PRENDERSI CURA DI

4 Perché proprio la scuola? * CONOSCIAMO IL CONTESTO (E il posto in cui abbiamo investito la maggior parte del nostro tempo ( almeno 13 anni) quindi è un esperienza che abbiamo vissuto tutti * PUNTO DI RIFERIMENTO (Al giorno d oggi la scuola è, senza ombra di dubbio, il primo punto di incontro, di aggregazione, di crescita e di disagio per i ragazzi)

5 La Scuola ideale dovrebbe essere Terreno di sperimentazione ed esercitazione per costruire e condividere alleanze. Palestra dove i ragazzi possono sbagliare e dove l errore non ha e non deve avere conseguenze negative. Spazio protetto ove acquisire e sperimentare forme di pensieri. La Scuola deve essere comunità educativa fondata sulla centralità dell alunno (SCUOLA DESIDERATA). Luogo di simulazione della vita

6 La Scuola reale è: La Scuola La Scuola tende a privilegiare la crescita psicofisica della persona senza prendersi cura degli aspetti emozionali dell adolescente Alunni Gruppo Classe Insegnanti si sentono comandanti di imbarcazioni che non rispondono più ai loro comandi Questa piccola comunità incomincia a presentarsi, nel suo Microcosmo, sotto l'immagine di una mini società senza sogni e speranze, dove i ragazzi presentano molti comportamenti aggressivi, violenti e a "RISCHIO" sia a livello didattico ma soprattutto a livello disciplinare. Sempre più spesso prendono il sopravvento quelle che chiamano i venti tempestosi delle dinamiche di classe. Si creano all interno del gruppo classe difficoltà nell accettare forme di diversità. Non si ha la capacità di ascoltare, di confrontarsi e di crescere.

7 I ragazzi di OGGI Oggi i ragazzi, parlano spesso un linguaggio un po' acerbo, difficile a comprendersi, e sperimentano anch'essi le difficoltà del progettare, del programmare e del condividere responsabilità. Hanno bisogno di adulti disposti a diventare "compagni di viaggio per rendere più vicini e possibili orizzonti concreti, veri, autentici.

8 Modelli culturali La cultura dell onnipotenza personale La cultura del disimpegno La cultura della fuga La cultura della vita come spettacolo La cultura delle regole che valgono solo per gli sciocchi

9 Il DISAGIO A SCUOLA Famiglia Alunno INSICUREZZA ISOLAMENTO CONFUSIONE INADEGUATEZZA Scuola INCOERENZA AMBIGUITA

10 Come la Scuola affronta il DISAGIO? Per affrontare il disagio e prevenirlo efficacemente si devono attivare modalità alternative e motivanti ATTENZIONE AL CONTESTO ED AI BISOGNI Laboratori produttivi Escursionismo Sport Ecologia Teatro Rieducazione e prevenzione attraverso esperienze di volontariato Attività letterarie artistiche e musicali

11 DAL DISAGIO ALLA MOTIVAZIONE Come si può passare dal disagio alla motivazione? Cosa manca nella Scuola attuale? FACILITATORE : Un Collante capace di UNIRE EMOZIONI, AZIONI, RELAZIONI INTERPERSONALI

12 METODI DI INSEGNAMENTO NELLA SCUOLA Ci sono metodi di insegnamento e di organizzazione che agiscono: METODI NORMATIVI E REGOLATORI METODI DI NEGOZIAZIONE METODI DI FACILITAZIONE DALL ALTO ALTO REGOLE GERARCHIA PRODUZIONE DALL ALTO ALTO REGOLE GERARCHIA VERTENZA DALL ALTO ALTO E DAL BASSO REGOLE GERARCHIA GRUPPI APPRENDIMENTO LE REGOLE BASTANO SOPRA IL CASINO LE REGOLE SONO MOBILI TALVOLTA CASINO LE REGOLE CI VOGLIONO MA NON BASTANO DENTRO IL CASINO

13 Perché i Clown a scuola? 1. ESSERCI 2. ENTRARCI DENTRO 3.Mettersi a disposizione e prendersi cura dei ragazzi

14 Perché i Clown a scuola? 4. Essere dei Facilitatori tra Insegnanti-Sistema Scolastico-Famiglia 5.Promuovere il pensiero positivo, insegnando a sorridere nelle difficoltà della vita, siano queste piccole o grandi. 6. Diffondere la pratica del Vivere e Convivere

15 Altri Valori che VIP può trasmettere nelle Scuole Emozionare Educare al Buon Umore Aiutare a DE-COSTRUIRE i pregiudizi, a creare e rafforzare relazioni affettive Evitare competizioni Accettare le diversità Rendere l imperfezione una grande potenzialità Promuovere l autostima Non discriminare AMARE PER DISARMARE

16 Mi piacerebbe avere una scuola INTESA COME LUOGO DI INCONTRO, DI SCAMBIO, DI CONOSCENZA DOVE EDUCARE CRESCERE COSTRUIRE INSIEME SONO GLI INGREDIENTI PER CREARE UN LUOGO DOVE GLI ALUNNI /E SONO I PROFESSORI E DOVE I PROFESSORI SONO ALUNNI/E

17 L ATRA FACCIA DELLA SCUOLA RIANNODIAMO I FILI DISPERSI RITROVIAMO IL SENTIERO CHE PORTA ALL UNITA SCELTA POSSIBILITA OPPORTUNITA

18 PERCHE LAVORARE CON I RAGAZZI? PER LA GNR : Potrebbero partecipare attivamente all organizzazione; realizzando uno spettacolo insieme ai clown. PER IL FUTURO: potrebbero diventare dei FUTURI CLOWN ed entrare in VIP I ragazzi sono il NOSTRO FUTURO e sono inconsapevoli delle grandiose potenzialità che hanno tra le mani

19 PROGETTO NELLE SCUOLE Per presentare il Progetto Scuole abbiamo bisogno di : MAPPA Capire come muoverci BUSSOLA Trovare la direzione precisa in cui andare META Capire dove vogliamo andare

20 Quali sono i punti forza e di debolezza su cui si fonda la scuola? Troviamo un percorso comune

21 Quali sono i Punti di forza

22 Quali sono i punti di debolezza

23 I punti comuni tra VIP e il POF della Scuola

24 Punti di forza AUTONOMIA COMUNICAZIONE RISPETTO AUTOSTIMA CREATIVITA INCONTRO COSTRUZIONE INTEGRAZIONE CONDIVISIONE DIVERSITA

25 I punti comuni tra VIP e il POF della Scuola * Promuovere i valori quali la socializzazione e l'integrazione attraverso il gioco, il divertimento e la voglia di mettersi in gioco. * Imparare ad accettare le diversità del gruppo, rispettando le caratteristiche individuali * Insegnare delle tecniche specifiche per sviluppare la creatività, autonomia e autostima * Sviluppare l'espressione e la comunicazione riscoprendo una gestualità e corporeità spontanea che consenta di esprimere al meglio le emozioni.

26 Progetto Scuole I punti essenziali per scrivere un progetto scuole 1. DESCRIZIONI DELL ASSOCIAZIONE VIP DI APPARTENENZA E DELLA FEDERAZIONE 2. OBIETTIVO DEL PROGETTO Utilizzo dell' arte circense e dei rudimenti del pensiero positivo come strumento di crescita della persona. Aggregazione tra i giovani e tra soggetti in situazioni di disagio relazionale.

27 Progetto Scuole 3. OBIETTIVI SPECIFICI: Promuovere i valori quali la socializzazione e l'integrazione attraverso traverso il gioco, il divertimento e la creatività. Promuovere quello che viene definito il pensiero positivo, insegnando a sorridere nelle difficoltà della vita, siano queste piccole o grandi. Imparare ad accettare le diversità del gruppo, rispettando le caratteristiche individuali (tempi - espressione - stili cognitivi). Insegnare delle tecniche specifiche per sviluppare la creatività. Sviluppare l'espressione e la comunicazione riscoprendo una gestualità e corporeità spontanea che consenta di esprimere al meglio le emozioni. Offrire la possibilità di vivere un momento di crescita e di scambio interpersonale.

28 Progetto Scuole 4. INFORMAZIONI UTILI Dove: Istituto. Quando: da novembre ad aprile (2 volte al mese) Cosa: Attuazione di un Corso sul Pensiero Positivo e sullo studio delle arti circensi Numero di volontari necessari: 5, di cui 2 trainers Numero dei beneficiari: min 20 max 30 ragazzi di età compresa tra i 15 ed i 18 anni Costo : L associazione opera esclusivamente a titolo gratuito e tutti gli operatori sono volontari. VIP Roma non avrà alcuna responsabilità se i suoi volontari non potranno portare a termine il progetto per mancanza di risorse Referente all interno della Scuola: Referente all interno di VIP:

29 Progetto Scuole 5. DESCRIZIONE il Progetto.. si propone di sviluppare la socializzazione tra gli adolescenti, favorendo l'integrazione sociale nel reciproco rispetto e nella salvaguardia delle identità culturali e il superamento di forme di egocentrismo in un ottica di partecipazione, collaborazione e impegno. L'arte circense è un mezzo d intervento sociale per sviluppare autostima, creatività, coscienza del corpo tramite il movimento e per regalare un opportunità ai ragazzi di esprimere se stessi, di sentirsi ascoltati, di conoscere e capire le proprie potenzialità utilizzando tecniche di clowneria e di giocoleria. Alla fine del percorso i ragazzi saranno in grado di realizzare uno spettacolo clown, durante il quale metteranno a frutto le conoscenze acquisite durante l'anno.

30 Progetto Scuole 6. METODOLOGIA Ogni incontro si dividerà in 2 moduli. La prima parte sarà dedicata alle dinamiche di gruppo, attraverso giochi di conoscenza, cooperazione, fiducia e sintonia per dare la possibilità al gruppo po di conoscersi, amalgamarsi e rispettarsi. La seconda parte sarà dedicata alla conoscenza di arti circensi: giocoleria, acrobatica e personaggio clown per stimolare l'espressione libera e spontanea, la comunicazione in tutte le sue forme e per sviluppare la relazione con lo spazio e il tempo. 1 MODULO - CRESCITA PERSONALE FINALITA' : Questa parte avrà lo scopo di fornire ai ragazzi le competenze base per imparare a lavorare in relazione con gli altri nel rispetto di ciascuno, imparare ad ascoltare, a ricevere un critica c costruttiva, imparare a fare gruppo e a sentirsi parte di un gruppo, imparare a rispettare se stessi e gli altri e ad accettare le differenze culturali e fisiche, combattendo ogni forma di bullismo esistente. e.

31 Progetto Scuole 2 MODULO - TECNICHE DI CLOWNERIE E DI GIOCOLERIA OBIETTIVI: 1. Conoscenza e padronanza del proprio corpo 2. Imparare a "prendersi in giro", a ridere di sé, a sdrammatizzare are i propri limiti. 3. Mettersi in gioco 4. Imparare ad improvvisare con il pubblico 5. Conseguimento di una presenza scenica importante 6. Raggiungimento di una comunicazione più efficace, tramite il superamento di piccoli blocchi sociali e comportamentali; 7. Ritrovamento di una propria interna musicalità 8. Sviluppare la concentrazione, l'equilibrio, la collaborazione 9. Scoprire il Clown che si ha dentro FINALITA' Verranno analizzate le tecniche del clown (andature, tempi, controtempi, livelli di energia, routine, gag) e le sue relazioni (entrate, fiasco, f gerarchie, famiglie, improvvisazioni con gli oggetti e con il pubblico) e tecniche t di giocoleria e acrobatica. Il fine ultimo di questa parte è la creazione di uno spettacolo clown, che rappresenterà la conclusione del progetto.

32 Progetto Scuole 7. DURATA DEL PROGETTO Il Progetto prevede incontri da farsi in 7 mesi, a partire da novembre ogni 3 settimane circa nello specifico EFFETTI AUSPICATI ALLA FINE DEL PROGETTO - Maggiore apertura e consapevolezza dei ragazzi verso i problemi derivanti dall incontro con il diverso da sé - Sviluppo del sentimento di tolleranza e di comprensione della diversità - Scoperta dei propri limiti, e acquisizione di strumenti per l accettazione e la valorizzazione degli stessi nella relazione con gli altri - Sviluppo delle capacità di adattamento

33 DOPO OGNI INCONTRO * SCHEDA DIDATTICA ( CONTIENE : FINALITA E LAVORO SVOLTO DURANTE L INCONTRO) * RELAZIONE ( DINAMICHE, ASPETTATIVE, MIGLIORAMENTI..)

34 SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DEGLI INCONTRI

35 RELAZIONE 1. Oggi la classe si è presentata cosi (dinamiche del gruppo) 2.Gli obiettivi che ci siamo proposti sono stati raggiunti? 3.Miglioramenti osservati nel gruppo classe? 4.Peggiornamenti osservati nel gruppo classe? 5.Comportamenti da comunicare agli insegnanti o preside 6.Consigli eventuali da proporre ai docenti per una possibile collaborazione

36 RELAZIONE

37 DAL PROGETTO SCUOLE NON SI SMETTE MAI DI IMPARARE. Non si insegna quello che si sa o quello che si crede di sapere: si insegna e si può insegnare solo quello che si è REMEMBER, WE ALWAYS HAVE A CHOICE

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