BONFIGLIO AZZURRO TRIONFA IL SEDICENNE GIANLUIGI QUINZI

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1 Anno IX - Numero 6 Giugno Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art.1 Comma1 - LO/MI BONFIGLIO AZZURRO TRIONFA IL SEDICENNE GIANLUIGI QUINZI

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3 il fondo Il Grande Foro DI GIANCARLO BACCINI Gli appassionati di tennis, e non solo loro, sanno ormai tutto sulla bellezza, sulla forza mediatica, sul successo tecnico e commerciale degli Internazionali BNL d Italia 2012, un edizione destinata a venir descritta come uno spartiacque da chiunque, in futuro, vorrà raccontare la storia del grande torneo romano. Perché, al di là dei record di pubblico sugli spalti e in tv e al di là degli utili da reinvestire per alimentare l ulteriore progresso del tennis italiano, la vera eredità che il 2012 ha lasciato al Foro Italico è la determinazione a crescere ancor di più per assumere una dimensione autenticamente planetaria. Una determinazione che nasce dalla consapevolezza che i continui upgrading del torneo e dell impianto nel quale si svolge rappresentano soltanto un adeguamento alla crescita del movimento tennistico nazionale e non viceversa. Voglio dire che il popolo del tennis tricolore è già là dove il torneo deve assolutamente arrivare se vuole mantenere il passo di una crescita che è insieme sportiva, culturale e, in definitiva, sociale. Questo è quanto il 2012 ha detto con inequivocabile forza e chiarezza e questo è quanto i dirigenti della FIT e di Coni Servizi hanno immediatamente recepito come imperativo categorico. Il processo di crescita, per concretizzarsi, deve adesso seguire due strade parallele. Da un lato l ulteriore sviluppo dell impianto, da portare avanti sia in termini di recupero del patrimonio architettonico originale del Foro Italico, a cominciare dalla Casa delle Armi (un capolavoro finalmente restituito alla sua mission dopo essere stato devastato e deturpato da chi irrispettosamente lo espropriò per farne un uso giudiziario), sia in termini di realizzazione di nuove opere (copertura del Centrale, edificazione di una Super Arena permanente anziché precaria, maggiore integrazione delle infrastrutture tecniche di servizio nel progetto globale). Dall altro lato il passaggio a un format che aumenti il respiro temporale del torneo e dia al suo pubblico più occasioni per vedere i propri beniamini all all opera. Nel corso della tradizionale conferenza stampa di chiusura, il presidente Binaghi ha già pubblicamente annunciato che la FIT intende ottenere da ATP e WTA tabelloni da 96 anziché da 56 e partite spalmate su 12 giorni pieni. Ora, mentre lo sviluppo dell impianto dipende soltanto (o Super 3 quasi, vista la necessità di confrontarsi con la burocrazia pubblica) dagli organizzatori, quello del format necessita di essere armonicamente inserito nel quadro di un calendario internazionale da riformare in accordo con i numerosi players attivi in questo ramo di business. Rispetto agli altri sport a dimensione mondiale il tennis ha l enorme anomalia di essere gestito dai sindacati dei giocatori e delle giocatrici anziché da un autorità indipendente super partes. Alla Federazione Internazionale rimangono infatti soltanto una competenza di mera facciata sui quattro tornei del Grande Slam e l organizzazione diretta della Coppa Davis e della Fed Cup. Anche i tornei hanno la loro rappresentanza e la loro forza all interno del Council che prende le decisioni, certo, ma sono i sindacati dei giocatori ad avere più forza di tutti. Perché gli Internazionali BNL d Italia assumano quella nuova dimensione che appare ormai l unica adeguata al loro intrinseco valore bisogna dunque che le molte pressioni provenienti dai quattro punti cardinali trovino un nuovo punto di equilibrio nel calendario. Anche se non c è nulla di ufficiale, ATP e WTA sembrano orientate a portare da due a quattro il numero dei super-tornei con tabelloni da 96 e 12 giorni a disposizione: i già esistenti Indian Wells e Miami in Nordamerica, uno da giocarsi in Europa a primavera, uno da giocarsi in Asia ad autunno. Logico che Roma forte della qualità attuale e del peso dei suoi 80 anni di gloriosa tradizione - punti a essere la tappa europea di questo nuovo circuito d eccellenza. Nessuno può vantare credenziali altrettanto autorevoli. Perché ciò avvenga realmente, comunque, ci vorrà ancora qualche anno. Attorno a questa modifica, infatti, al calendario vanno apportate altre modifiche che lo rendano più adatto a rappresentare la globalizzazione del tennis e i nuovi equilibri ormai consolidati nell economia mondiale (un processo del genere è già da qualche anno in atto, tanto per fare un esempio, nel Mondiale di F1). Roma morderà il freno, chiaro, e magari spererà che, nel frattempo, si dia un po da fare pure chi dovrebbe istituzionalmente sviluppare le aree circostanti al Foro Italico e i relativi servizi per adeguare anch essi alla nuova realtà del nostro straordinario torneo. La città non merita di doversi ancora mettere questo meraviglioso fiore sportivo all occhiello di un abito vecchiotto e malandato.

4 MARIO BELARDINELLI SSD Arl CENTRI ESTIVI FIT Federazione Italiana Stadio Olimpico, Curva Nord, Ingresso 42, Piano Terra Roma Tel Fax Per comunicazioni urgenti centriestivi@federtennis.it

5 FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS Presidente Angelo Binaghi Consiglio Federale Angelo Binaghi (Presidente) Emanuele Scarfiotti (Vicepresidente vicario) Gianni Milan (Vicepresidente) Fabrizio Gasparini (atleta - Vicepresidente) Giuseppe Adamo Isidoro Alvisi Carlo Bucciero Sebastiano Monaco Roland Sandrin Emilio Sodano Daniele Bracciali (atleti) Raimondo Ricci Bitti (atleti) Graziano Risi (tecnici) Mario Collarile (affiliati) Segretario Generale Massimo Verdina Collegio dei Revisori dei Conti Presidente: Filippo Bonomonte Componenti: Lucio Brundu Valeriano Corona Giorgio Mario Ledda Giuseppe Toscano Supplenti: Corrado Caddeo Vittorio Massimo Irano FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS Stadio Olimpico - Curva Nord Ingresso 44, Scala G Roma Telefono: / 8406 Fax: segreteria@federtennis.it SU QUESTO NUMERO ANDATO IN STAMPA IL 6 GIUGNO 2012 Internazionali BNL d Italia 6 Foro Italico pronto per il quinto Slam 10 Il tennis è tornato protagonista 12 Il tifo diventa passione 16 La crescita continua 20 Super da record: oltre un milione di telespettatori 24 L emozione del tennis corre in rete 26 Trofeo Bonfiglio Quinzi addenta la coppa 29 in Carrozzina Internazionali BNL d Italia: Lauro da applausi 31 Paddle Trofeo Foro Italico: un successo 35 Panorama Dove si gioca a luglio - Giudici di gara 36 La voce delle Regioni Le rubriche (IL PROCESSO DEL MESE TORNERÀ DAL PROSSIMO NUMERO) 19 LARGO AI GIOVANI Nastassja Burnett e Marco Cecchinato 23 LUGLIO 2012 SU SUPERTENNIS TV 33 COME ERAVAMO Anche Sara fa tris 45 IL DOTTOR PARRA RISPONDE Menisco e scoliosi 46 LA POSTA DI NICOLA Pietrangeli risponde alle vostre domande 46 PROMOSSI & BOCCIATI Le pagelle di Giancarlo Baccini DIRETTORE Angelo Binaghi COMITATO DI DIREZIONE Giancarlo Baccini, Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Gianni Romeo, Felicetta Rossitto DIRETTORE RESPONSABILE Giancarlo Baccini COORDINAMENTO REDAZIONALE Angelo Mancuso SUPERTENNIS TEAM Martina Cipriani Antonio Costantini (foto editor) Amanda Lanari Annamaria Pedani (grafica) FOTO Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Roberto Bonigolo, Massimiliano Brocchi, Dario Castaldo, Roberto Commentucci, Lazzaro Cadelano, Massimo Caputi, Maria Grazia Ciotola, Ferdinando De Fenza, Demetrio De Gaetano, Giovanni Di Natale, Marcello Giordani, Rosaria Ionà, Marianna La Forgia, Michael John Lazzari, Ettore Marte, Andrea Nizzero, Roberto Perrone, Nicola Pietrangeli, Sergio Pioppi, Marco Preti, Enrico Roscitano, Federico Rossi, Ida Santilli, Roberto Senigalliesi, Fausto Serafini, Fabio Tedesco, Tiziana Tricarico, Piero Valesio, Ugo Veglia A CURA DI Sportcast srl Via Cesena, Roma amministrazione@spotcast.it PROGETTO GRAFICO REALIZZAZIONE Edisport Editoriale Srl STAMPA Arti Grafiche Boccia S.p.A. Salerno REDAZIONE E SEGRETERIA Stadio Olimpico - Curva Nord Ingresso 44, Scala G Roma Telefono: Fax: supertennis@federtennis.it PUBBLICITÀ Comedi Srl via Don Luigi Sturzo, Pero (MI) Telefono: /502 Fax: comedi@edisport.it Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 dell 8 gennaio 2004 La rivista non è in vendita in edicola e viene spedita in abbonamento postale. Abbonamento annuale (10 numeri): 30,00 euro Metodo di pagamento: - con assegno circolare, non trasferibile, intestato a Federazione Italiana da spedire a mezzo raccomandata a/r a FIT - Direzione Comunicazione, Stadio Olimpico, Curva Nord, Ingresso 44, Scala G, Roma - con bonifico bancario intestato a Federazione Italiana c/o Banca Nazionale del Lavoro - Ag. CONI IBAN IT31Y Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Super 5

6 internazionali BNL d'italia FORO ITALICO pronto per il quinto Slam Roma è considerata simbolo dell Italia in ogni angolo del mondo e in ogni angolo del mondo non esiste un luogo come Roma. Il fatto di organizzare un torneo di tal levatura e di tal livello in una cornice del genere non può essere in alcun modo paragonato ad avere un area cementificata nel nulla con 36 campi pronti a sorgere dall oggi al domani come ad esempio a Madrid Il Centrale del Foro Italico Super

7 Una veduta del Foro Italico durante il torneo Una veduta del Centrale SDI PIERO VALESIO (TUTTOSPORT) Se è vero che a salvarci sarà la bellezza, come Dostoevskij faceva dire al principe Miskin ne L Idiota, allora pure un torneo di tennis può dire la sua. Dipende dal torneo, ovvio. Dove si svolge, come si dipana, quali protagonisti annovera, quali risultati ottiene. In questo caso gli Internazioni d Italia 2012, lo si può affermare senza timore di una smentita, hanno posto il loro mattoncino alla salvezza se non del mondo che, insomma, sarebbe un obiettivo perlomeno ardito, ma di certo del nostro Paese. E se vogliamo pure del nostro buonumore. UNICITA - Si parte dunque da questo, dalla bellezza, per stilare un bilancio del torneo che si è disputato in maggio al Foro Italico. Se si dovesse trovarne un simbolo ebbene questo non sarebbe un o una protagonista sul campo ma piuttosto, nel senso letterale del termine, una che era nascosta in un prato. Proprio nei giorni del Foro è stata infatti liberata dalla boscaglia che la avvolgeva (e che chissà forse l ha protetta dalle violenze del tempo e degli umani) la Bagnante, l unica statua di soggetto femminile presente nel complesso del Foro. Posizionata proprio a fianco del Centrale, oltre il viale e sotto l Olimpica; in una posizione dove, probabilmente, avrebbe dovuto fare da viatico ad un ulteriore area del complesso. La sua, per cosi dire, riapparizione, accompagnata da quel fascino unico che può vantare solo un tesoro nascosto che improvvisamente torna alla luce, ha incarnato il senso di sorpresa e bellezza che l intera area del Foro ha offerto agli occhi di coloro che si sono recati a Roma per il torneo. Una skyline che non è esagerato definire unica al mondo con l ingresso da Viale dei Gladiatori liberato dalle auto e restituito ad una bellezza dimenticata; il nuovo Centrale (che prossimamente sarà avvolto da pannelli specchianti tali da renderlo una specie di cartolina vivente dei colori del lungotevere romano), il Pietrangeli liberato da transenne e tribune posticce e ridiventato nella sua semplicità, il cuore del torneo; il Villaggio sulla destra e gli altri campi con il rosso della terra ( il rosso...) a fare da contraltare al bianco dei marmi e al verde di pini marittimi. Il tutto fino alla Supertennis Arena. Un ambientazione resa Super 7

8 primo piano Lo splendido scenario dello Stadio Nicola Pietrangeli Un dettaglio della terra rossa al Foro Italico scintillante dal sole e dal vento che ha conferito al torneo un aspetto che mai aveva avuto nella sua storia. Anche al costo di qualche giornata di fresco che poco aveva a che fare col maggio romano e di una conclusione di torneo di lunedì causa pioggia. EPIFANIA - Si diceva, la bellezza. Tanto per tornare sul tennis giocato diciamo che un epifania di bellezza ci è mancata: quella di festeggiare Roger Federer vincitore. Il grande svizzero, come è noto, non ha mai vinto dalle nostre parti: ma mai come quest anno, quando la cornice del Foro si è rivelata in tutto il suo luminoso splendore, la sua non-vittoria è stata avvertita come una mancanza. Perché in un luogo così bello doveva vincere il migliore. E dopo il quarto di finale contro Seppi, in cui Roger aveva tennisticamente malmenato quello che fino a quel momento era stato il miglior Andreas di sempre (e poi sarebbe tornato a essere ESPANSIONE - Apriamo una parentesi su un termine molto di moda in questi tempi, adoperato però spesso, in ambiti non tennistici, con un po di faciloneria. Il termine è crescita, declinabile anche in espansione. A fine torneo si è molto adoperato questo termine. Da un lato il presidente federale Binaghi ha usato tale sostantivo per esprimere quello che potremmo definire un auspicio programmatico: gli Internazionali BNL d Italia non hanno concluso la loro fase di crescita perché molto si può ancora fare. D altro canto altri hanno sostenuto la tesi che l area stessa che ospita gli Internazionali non può allargarsi ulteriormente e dunque, nell impossibilità di allestire, ad esempio, nuovi campi, il torneo è destinato a restaal Roland Garros), diciamo che avevamo iniziato ad avvertire un certo languorino. Uno come Federer non può chiudere la carriera (evento che per fortuna soprattutto nostra egli medesimo ha dilazionato parecchio nel tempo) senza aver vinto a Roma. Sarebbe un controsenso che pur in un epoca di controsensi elevati al rango di regola parrebbe insopportabile. Allora consoliamoci con un pensiero: questo per Roger è l anno delle Olimpiadi e della possibile grande accoppiata (che sarebbe un evento sostanzialmente irripetibile) Wimbledon-Olimpiadi. Ovvero due successi sull erba londinese nel giro di un mese. Accettiamo di buon grado il fatto che anche quest anno Roger non abbia sollevato la Coppa del Foro ma lanciamogli anche un messaggio molto chiaro: l anno prossimo, quando la cornice del Foro, unica al mondo, sarà ulteriormente arricchita ci aspettiamo che la vittoria a Roma sia se non il primo (ma forse anche sì) uno dei primissimi obiettivi della stagione di Federer. Un successo che completerebbe una carriera unica e nobiliterebbe in via definitiva l albo d oro di un torneo unico. Super 8

9 re entro i confini spaziali e non raggiunti oggi. Confini che, sempre secondo alcuni osservatori, non consentono a Roma di mettersi alla pari o di sopravanzare altri tornei 1000 come Miami, Indian Wells o Madrid. Davanti a tali osservazioni s impone una domanda: cosa fa grande un torneo? Il prize money? Il lotto di giocatori al via? La qualità dei match? L organizzazione generale? La location? Tutte questi aspetti messi assieme? La tradizione di cui è dotato? Chi scrive ritiene che esita un aspetto indiscutibile che fa di Roma un grandissimo torneo e che compensa appieno il fatto che su un area come quella del Foro non si possano far nascere, pronti via, 36 campi come a Madrid. Il fatto che un luogo come il Foro non ha eguali al mondo e, francamente, ciò non può essere in alcun modo paragonato ad avere un area cementificata nel nulla (o anche non nel nulla) dove i succitati 36 campi possano sorgere dall oggi al domani. Roma è considerata simbolo dell Italia in ogni angolo del mondo e in ogni angolo del mondo non esiste un luogo come Roma. Il fatto di organizzare un torneo di tal levatura e di tal livello in una cornice del genere vale da solo l apertura del dibattito se quello italiano sia o meno il quinto slam: ognuno la pensi come gli pare. Ma se da un lato è ovvio che tutto è perfettibile e migliorabile, è altrettanto vero che Roma non ha bisogno di trasformarsi in cattedrale nel deserto (nessuno lo pensa, per fortuna) per essere alla pari di qualcun altro. Con ciò che è oggi già sopravanza gli altri. Anche con qualche campo di allenamento in meno. RIMPIANTO - Lo splendido torneo di Pennetta e Seppi con Andreas protagonista della più bella e appassionante partita del torneo, quella contro Wawrinka; il pathos della finale femminile fra Sharapova e Li Na conclusa in condizioni epiche; il successo finale di Nadal che si è riappropriato del trono romano che gli era stato sfilato da Djokovic: il successo in doppio delle splendide Errani e Vinci. Agonisticamente parlando l edizione 2012 si resterà soprattutto questo. Con un rimpianto: se Serena Williams, che dopo aver approfittato del ritiro di Flavia nei quarti, si è poi ritirata senza giocare nel turno successivo, avesse preso questa decisione un giorno prima, o se Flavia avesse potuto affrontarla al meglio della condizione visto come aveva giocato i match precedenti, forse (chissà) oggi ci troveremmo qui a celebrare un italiana finalmente vincente o almeno finalista in patria. Non è stato così: e allora si rivolga a Flavia un augurio che è anche uno sprone per l anno prossimo: l aspettiamo nel 2013 col polso in ordine. E se dovesse incontrare di nuovo Serena le domandi prima se ha intenzione di arrivare in fondo al torneo o fermarsi prima. In questo caso si faccia venire una sana arrabbiatura e giochi la partita della vita. Perché ci porteremo dietro per tutto l anno il sospetto che col polso di Flavia in ordine Serena avrebbe potuto raggiungere Parigi in anticipo non grazie ad un ritiro, ma come diretta conseguenza di una sconfitta. Una veduta del Centrale con i viali del Foro Italico affollati dagli appassionati Super 9

10 internazionali BNL d Italia Il tennis è tornato protagonista Un torneo ben organizzato, che non ha nulla da invidiare ai più grandi eventi del circuito e che, grazie alla grande crescita degli ultimi anni, potrebbe anche diventare di 12 giorni. E la gente che torna con la voglia di essere presente e, per ottenere un posto, è disposta a pagare: la normalità che esalta DI ROBERTO PERRONE (CORRIERE DELLA SERA) Sul Lungotevere in festa Concerto di viole e mondanità Profumo tuo di vacanze romane (Matia Bazar, Vacanze Romane, 1983) Sono passati trent anni da questa bella canzone sanremese, adatta cioè allo spirito festivaliero, e trent anni dal periodo più mogio degli Internazionali d Italia di tennis. Ora, tornando al Foro Italico, uno spettatore che l abbia frequentato allora non riconoscerebbe più lo stesso torneo, forse a stento lo stesso posto. Certo, molte cose sono cambiate a cominciare dallo stadio - ma è cambiato soprattutto l approccio agli Internazionali da parte del pubblico. Per tornare a un paragone canzonettistico, negli anni 80 Sanremo rinacque agli antichi fasti, dopo la crisi dei Seventies, che, con il loro vento rivoluzionario misero in crisi anche la musica SSuper leggera (sono solo canzonette) con ascolti mai più ripetuti e canzoni di cui ancora oggi tutti si ricordano. In compenso gli Internazionali d Italia vissero una fase un po così, visto che la finale del 1983 non fu proprio da oro, argento e sale da thè: vinse Jimmy Arias su José Higueras, splendido pallettaro poi diventato allenatore di Jim Courier. Non la ricordo, ma non dev essere stata una finale esaltante. Addirittura gli Internazionali femminili, da sempre sottostimati, emigrarono in città di provincia, con un carico di malinconia. Ho cominciato a frequentare il Foro per il tennis all inizio degli anni 90. A quei tempi l albo d oro si stava rimpolpando con nomi di un certo calibro e finali di un certo livello, anche emozionale. Nel 1994, per dire, vinse Pete Sampras su Boris Becker. Non due specialisti della terra, eppure arrivarono a giocarsi il trofeo e fu fascino allo stato puro. A quei tempi, sebbene i nomi fossero più 10

11 Per Rafa Nadal sesto titolo al Foro Italico. Sotto Il finalista Novak Djokovic. Nella pagina a lato Il Centrale del Foro Italico durante un match serale appariscenti, il tennis rimaneva periferico, però. Era più importante il Villaggio con il suo generone di sedicenti vip, pseudo vip, autoproclamati vip o di tutti quelli che aspiravano a un posto in una di queste categorie. Una volta si andava in via Veneto, in quel periodo si veniva al Foro. Il Villaggio ha la sua vita anche ora, naturalmente, ma sfiorandolo nell edizione 2012 mi è sembrato come se avesse preso coscienza del suo ruolo, come se si accontentasse di fare da contorno, cioè di offrire la squisita ospitalità per cui viene costruito, per dare sfogo agli sponsor, ma non, come in quegli anni, per sostituirsi allo spettacolo del tennis. Insomma di essere provvisorio, mentre il campo centrale resta. Perché è questo che ho visto davanti ai miei occhi nel maggio Il tennis è tornato protagonista, in un torneo ben organizzato, che non ha nulla da invidiare ai più grandi eventi tennistici del mondo. E ho visto la gente tornare, aver voglia di essere presente e, per ottenere un posto, disposta a pagare. La normalità che esalta. Perché non avviene solo a Roma e per il tennis, ma il nostro paese, da questo punto di vista, deve colmare un bel disavanzo culturale con gli stranieri. La cultura del biglietto omaggio, infatti, è tutta nostra. Altrove, i più ricchi e potenti il biglietto lo vogliono pagare, anzi, ne acquistano un certo numero per gli amici. Da noi, più sei ricco e potente più chiami per ottenere la tua poltrona di pelle umana e il tuo red carpet per arrivarci. E invece, a Roma, ho visto un bell esempio dato dal popolo, con i dati di vendita alla mano. Un bell esempio per alzare la cultura sportiva del paese. Ho visto persone mettere mano al portafoglio anche in un periodo come questo, in cui non tutto fila proprio per il verso giusto. Ho visto passione per lo sport, per il tennis e anche per i tennisti italiani, da sempre osservati con il birignao di chi per anni si è sentito più importante di chi andava in campo, più importante del gioco. Noi, poi, altra caratteristica nazionale, siamo sempre profeti di sventura. Va tutto male, madama la marchesa. Ogni tanto, specialmente chi fa questo mestiere brutto, sporco e cattivo, cioè quello del giornalista, dovrebbe andare a rileggersi quello che scriveva. Ricordo quando venne scambiata la data con Amburgo. Gli Internazionali vennero dati per spacciati, condannati a morte certa per abbandono. Tutti andranno ad Amburgo perché è più vicino a Parigi. Roma è morta. Una prece. E invece è morto Amburgo addirittura sostituito da Madrid (quello della terra blu: un successone) ed è precipitato di categoria. Eppure doveva seppellire Roma. L errore è pensare che la forza di un torneo siano le date. È la storia, è la città, è l organizzazione, è quell aria un po così che si respira solo in quel posto: è un complesso di cose, insomma, a fare la differenza. Anche con la pioggia, anche con le giornate uggiose di Roma e la gente costretta a indossare i giubbotti perché invece che una tiepida primavera, avevamo a che fare con un resistente inverno. Questo è accaduto nel Poi si può sempre migliorare, poi ci sono cose da sistemare. Però ricordo un anno che venni a seguire il femminile al posto del maschile. Per i primi tre giorni eravamo pochi intimi. L evento combinato, in un posto come Roma, è la formula giusta. E ora potrebbe anche diventare un torneo di 12 giorni. Ci può stare. Perché il tennis è qui, fa vacanze romane. Super 17

12 internazionali BNL d'italia Il tifo diventa passione Le fotografie del torneo, onorato dalla presenza di tutti i migliori e vinto da protagonisti assoluti del circuito mondiale (Nadal e Sharapova), sono due. Quella degli spalti del Pietrangeli durante le partite di Seppi e Pennetta, e quella delle gradinate del Centrale il lunedì, giorno della finale maschile dopo la pioggia. L amore con cui gli spettatori hanno seguito il tennis dei nostri, ma anche quello di Federer, Nadal, Djokovic, Sharapova, delle sorelle Williams e di molti altri protagonisti, è stato totale Rafa Nadal Roger Federer DI DARIO TORROMEO ' C è stata subito una grande voglia di trovare spiegazioni definitive nel risultato della finale maschile al Foro Italico. Nadal ya tiene el antidoto, Nadal ha già l antidoto, ha titolato il quotidiano spagnolo ABC. Rafa ha capito tutto di Djiokovic, sa nuovamente come batterlo dopo averci perso sei volte di fila nel 2011 (Indian Wells, Miami, Madrid, Roma, Wimbledon, US Open) e una (Australian Open) nel Tutte finali. Ora però Nadal ha capito, ha trovato la chiave per uscire dal tunnel. Agli Internazionali mi è sembrato che Nole ci abbia messo molto del suo per perdere. Tanti errori e la bellezza di sei palle break non trasformate nel secondo set. Mi è sembrato che Nadal fosse lì, più da attendista che da giocatore aggressivo, ad aspettare che il pesce abboccasse. Ha allungato gli scambi, piazzando ogni tanto uno sparo sulle righe. Ha vinto, come del resto aveva già fatto a Montecarlo, e in molti hanno sottolineato come la terra rossa abbia finalmente ritrovato il suo re. Sono anche io su questa linea di pensiero. Al Foro è stata ripristinata la vecchia gerarchia. Rafa su questa superficie non ha rivali, forse non ne ha addirittura nella storia del tennis. Ha vinto nello stesso anno cinque volte Roma e Montecarlo, ma ha soprattutto messo in fila sei Roland Garros in sette apparizioni. Da quando ha calcato per la prima volta i campi parigini, ha perso in una sola occa- Super 12

13 Una veduta del Centrale L'esultanza di Roberta Vinci e Sara Errani sione (nel 2009 contro Robin Soderling). Nel 2011 Djokovic lo aveva sconfitto sia a Madrid (ancora non in blù) che a Roma. E allora eravamo tutti lì, ad aspettare la nuova stagione per capire se quei risultati sarebbero stati confermati. Ma forse sarebbe bastato cambiare la chiave di lettura per avere una risposta subito, senza dovere attendere altre partite. Nole non poteva giocare sempre sui livelli in cui si era mosso lo scorso anno: tre Slam, cinque Master 1000, più altri due titoli in bacheca. Roba da impazzire. Sempre a picchiare, pressare e picchiare, senza mai una sbavatura, molto vicino alla perfezione assoluta. In una finale spostata al lunedì per colpa di una pioggia insistente (ma questo non ha impedito che ci fossero almeno settemila persone sugli spalti nonostante la giornata lavorativa), Rafa Nadal è tornato a ribadire la sua superiorità. L ha fatto al termine di una partita per alcuni versi deludente, ma che alla fine ha restituito a Rafa il numero 2 del mondo e il suo ruolo di dittatore della terra rossa. E uscito in semifinale Roger Federer ed Rafa Nadal e Novak Djokovic durante la premiazione è tornato ai piedi del podio Atp. Da quando, nel luglio 2009, è diventato papà di due splendide gemelle (Myla Rose e Charlene Riva) lo svizzero ha vinto uno solo Slam dei dieci disputati, rimediando la miseria (per lui) di altre due finali. Negli ultimi 27 Slam che avevano preceduto la nascita delle bimbe, Federer aveva messo insieme 15 vittorie e 5 finali! No, non voglio dire che si sia imborghesito. Anche se, in un intervista di inizio torneo ha detto che la vita è stata rivoluzionata dall arrivo delle due figliole che ora Super 13

14 primo piano Flavia Pennetta in azione sono diventate il pensiero numero 1 in ogni momento, in ogni situazione. Qualcosa alle motivazioni generali quella coppia di meravigliose bambine però deve pure averlo tolto. Le priorità sono, giustamente, cambiate. Roger ha perso da Djokovic. Il serbo nella semifinale ha saputo interpretare il ruolo del distruttore. La pressione che ha esercitato, la costanza di rendimento, la potenza dei colpi hanno lentamente sbriciolato la resistenza di Roger, che mi è sembrato cedere più psicologicamente che fisicamente. Messo in un angolo dai proiettili sparati da Nole, l ex numero 1 del mondo si è arreso. E stato un torneo maschile in cui l Italia ha giocato un ruolo importante, almeno fino ai quarti di finale quando Andreas Seppi è stato distrutto, letteralmente, proprio da Roger che ha dominato ogni istante di quella partita. Seppi ci aveva comunque già fatto vedere qualcosa di estremamente positivo nei giorni precedenti. Per anni, tutti noi giornalisti, e anche qualche dirigente, ci eravamo esercitati nel simpatico esercizio di sparare a pallettoni sull altoatesino. Era stato incolpato, non del tutto immeritatamente diciamola tutta, di essere poco forte mentalmente. Di lasciarsi scivolare fuori dalla partita quando le cose diventavano complicate, quando la situazione si faceva difficile. Stavolta no. Ha vinto in rimonta sul gigante John Isner (numero 10 del mondo), ha annullato sei match point a Stanislas Wawrinka, l altro svizzero, e ha portato a casa la partita. Tutto questo, regalando emozioni forti ai quattromila che riempivano il Pietrangeli. E qui serve una pausa. Il tifo tramutato in passione è stata la cosa più bella che ho visto in questi Internazionali. L amore con cui gli spettatori hanno seguito il tennis dei nostri, ma anche quello di Federer, Nadal, Djokovic, Sharapova, delle sorelle Williams e di molti altri protagonisti, è stato totale. Non sono stati i numeri, dei biglietti venduti o della richiesta dei biglietti omaggio, a suggerirmi quale sia stato il bilancio del torneo. Quelle cifre appartengono ai conti degli amministratori, a chi come me deve valutare anche il termometro delle emozioni, il pubblico del Pietrangeli ha dato la risposta migliore. E stato un trionfo. Seppi è dunque volato alto fino a quando non ha incrociato un Federer in serata di grazia ed è uscito da un torneo, quello maschile, che ha portato alla final four il numero 1, 2, 3 e 6 del mondo. Promosso a pieni voti. Non così esaltante invece il bilancio del femminile colpito da quattro ritiri (Azarenka, Wozniacki, Serena Williams e Pennetta). Titolo, il secondo consecutivo, a Maria Sharapova che è venuta a capo di una finale intricata, bruttina e piena di errori. Una sfida, quella contro la cinese Na Li, interrotta due volte dalla pioggia e giocata spesso sotto l acqua. L unico dato che mi ha esaltato di quel match è stato lo spirito guerriero di Masha, capace di rimanere attaccata alla partita anche quando tutti pensavamo si fosse ormai allontanato per sempre il sogno di un bis. E stato un torneo che ha confermato come Venus e Serena Williams considerino ormai questo sport quasi alla sorta di un hobby (comunque molto remunerativo). Potranno tornare a vincere uno Slam (Serena), magari a diventare nuovamente protagoniste (entrambe), ma hanno perso la fame. Per entusiasmare il pubblico serve la rabbia, la Un dettaglio della terra rossa al Foro Italico Andreas Seppi voglia di prendersi tutto. Loro hanno trascorso la settimana romana tra shopping, passeggiate con i cani, locali notturni e (soprattutto) ristoranti di Trastevere in cui hanno fatto clamorose mangiate di pasta. Al meglio della condizione, Serena può ancora battere qualsiasi avversaria. Ma le è rimasta la voglia di impegnarsi davvero sino in fondo? Ha ancora motivazioni sufficienti per sacrificare parte della vita in favore dello sport agonistico? Una a cui non va posta la domanda è Angelique Kerber, tedesca che è appena entrata nella Top Ten (dieci giocatrici di nazionalità diversa ai primi dieci posti della classifica). A Roma si è fermata in semifinale, battuta da quella Maria Sharapova che lei aveva già sconfitto. Stessa punizione aveva inflitto a Jelena Jankovic, Caroline Wozniacki, Venus Williams e Petra Kvitova. A conferma di come la sua posizione nel ranking sia ampiamente meritata. Meriti e applausi vanno anche a una delle Fab Four italiane. Flavia Pennetta è stata bloccata soltanto da un infortunio al polso, senza di quello avrebbe costretto la sua rivale al ritiro e sarebbe approdata in semifinale. Serena Williams lo ha confessato in conferenza stampa. Accusava un forte dolore alla parte bassa della schiena già prima dei quarti e probabilmente non ce l avrebbe fatta ad andare avanti. Peccato. Resta comunque il ricordo di una settimana esaltante con i successi su Kirilenko, Stephens e Cetkovska. Altrettanto non si può dire di Francesca Schiavone, ancora una volta fuori al primo turno. Un risultato a cui l azzurra ci ha, purtroppo, abituati in questa stagione. Le manca quella forza interiore che è in grado di Super 14

15 Roberta Vinci e Sara Errani con le finaliste russe Makarova-Vesnina durante la premiazione del doppio regalare fiducia, di spingerla a osare. Senza sicurezza la Schiavone perde in naturalezza di gioco. Niente più variazioni, niente più drop shot, niente più colpi tagliati che fanno impazzire la rivale di turno. Restano solo gli errori che nelle giornate negative diventano così numerosi da farla cedere anche davanti ad avversarie che le sono decisamente inferiori. Un ulteriore passo avanti deve farlo anche Sara Errani. Al Foro ha perso per la ventottottesima volta contro una Top Ten, in questa occasione Samantha Stosur. Non le è ancora riuscito di batterne una. Sarita ha fatto molti progressi negli ultimi dodici mesi raggiungendo obiettivi importanti, deve ora diventare più spregiudicata, non sentirsi in soggezione, non farsi condizionare dal nome (e dalla forza potenziale) di chi ha davanti. Ha i mezzi per salire ancora. Questi i protagonisti, nel bene e nel male, di un edizione affascinante degli Internazionali BNL d Italia. Le fotografie che porterò con me di questo torneo, onorato dalla presenza di tutti i migliori e vinto da protagonisti assoluti del tennis mondiale (Nadal&Sharapova, coppia da sogno), sono due. Quella degli spalti del Pietrangeli durante le partite di Seppi e Pennetta, e quella delle gradinate del Centrale il lunedì, giorno della finale maschile dopo la pioggia. Fino a quando potrà contare su un amore così grande, il tennis di casa nostra avrà forze sufficienti per lottare. Ora però servirebbe un ulteriore colpo di reni. Trovare un uomo capace di raggiungere quegli obiettivi che le donne hanno già centrato. Avere sei azzurri nei primi cento è un risultato confortante per il movimento, ma resto convinto che solo l avvento di un protagonista ai massimi livelli potrebbe trasportare l Italia da uno stato di benessere al boom del tennis. Fiducioso, resto in attesa. Una veduta dello Stadio Nicola Pietrangeli gremito Super 9

16 internazionali BNL d Italia La crescita continua Il torneo è la dimostrazione di come in Italia si possano realizzare eventi di livello mondiale con grande professionalità e profitto. Nonostante le molte difficoltà economiche del momento, anche questa edizione ha migliorato i numeri delle precedenti con incrementi in tutti i settori DI MASSIMO CAPUTI I Direttore della Comunicazione degli Internazionali BNL d Italia Il mio rapporto con gli Internazionali BNL d Italia nasce in giovane età quando, a tredici anni, uscivo da scuola e, con i miei compagni, trascorrevo ore e ore al Foro Italico. Mai avrei immaginato che un giorno il mio ruolo di spettatore e appassionato si sarebbe trasformato in qualcosa di coinvolgente ed emozionante. Già nell organizzazione dei Mondiali di beach tennis, dal 2009 al 2011 avevo avuto l opportunità di vivere il torneo all interno e, in qualche modo, farne parte, ma svolgere il ruolo di direttore della comunicazione è stata tutta un altra storia. Mi ritrovo, dunque, a raccontare con piacere e soddisfazione questa nuova e coinvolgente esperienza professionale a pochi giorni dalla chiusura. Pur avendo una percezione della complessità organizzativa e la tanta gente coinvolta nell evento, solo ora posso affermare di averne una piena visione e conoscenza. Vi assicuro che viverlo in prima persona, con un incarico di responsabilità, mi ha fatto capire quanto lavoro ci sia dietro. Ho cominciato ad avvertire il peso e la responsabilità del mio ruolo con il trascorrere dei giorni, con l aumentare degli impegni e delle cose di cui occuparsi. Tutto quello che nell organizzazione del lavoro appariva lontano, e quindi diluito nel tempo, si è fatto sempre più pressante fino a essere travolgente, poco prima e durante lo svolgimento del torneo. Gli Internazionali BNL d Italia, in questi anni, sono stati protagonisti di una costante crescita record, è quindi con particolare soddisfazione che, nonostante le difficoltà economiche del momento, bisogna evidenziare come anche questa edizione abbia migliorato le precedenti con incrementi in tutti i settori. Gli Internazionali sono, senza presunzione, la dimostrazione di come in Italia si possano realizzare eventi di livello mondiale con professionalità e profitto. L esterno del Centrale del Foro Italico Anche quest anno il torneo e il Foro Italico si sono presentati rinnovati nel look e nella fruibilità per spettatori e addetti ai lavori. Mai come in quest ultima edizione l impianto si è presentato nella sua intera bellezza, privo di barriere e infrastrutture, caratterizzato da tre colori: il rosso della terra, il bianco dei marmi e il verde dei prati, i colori dell Italia. A tutti è parso di essere in un Foro Italico mai visto prima, più grande e più bello, dove a Super 16

17 Il Centrale del Foro Italico. A destra una delle attrattive del Foro Italico durante il torneo: il trenino per gli spostamenti un Centrale comodo e dotato di un ottima visuale in ogni settore, si sono affiancati la Supertennis Arena e il Pietrangeli che ha vissuto le belle pagine tennistiche dei nostri Seppi e Pennetta. Tra le novità anche la riqualificazione dell ex Ostello della Gioventù che, per la prima volta è stato utilizzato per l area stampa. A pochi passi dal Centrale l edificio ha permesso a tutti gli addetti ai lavori di poter usufruire di spazi comodi e funzionali. Più di trecento i giornalisti della carta stampata accreditati, 100 i fotografi, 322, tra tecnici e giornalisti, quelli di radio e tv. Un numero Importante e indicativo come lo sono quelli degli spettatori paganti più di 165 mila e di tutti quelli che, attraverso i social network degli Internazionali, hanno non solo seguito ma interagito con il torneo. Tra i momenti e le situazioni che più mi rimangono impressi di questa edizione ne scelgo due. Il primo legato al sorteggio dei tabelloni maschile e femminile iil quando, nella splendida cornice di Piazza di Spagna, Pennetta, Schiavone, Ivanovic, Fognini, Seppi e Murray hanno presenziato, seduti sui gradini della storica scalinata, tra i fiori e la tanta gente accorsa. Il secondo legato alla tormentata domenica delle finali quando la pioggia prima ha condizionato il match tra la Sharapova e la Na Li, poi ha costretto il rinvio di quello tra Nadal e Djokovic. Un rinvio che ha causato polemiche e malintesi. Informazioni date con superficialità da alcuni, hanno fatto erroneamente intendere che la concomitanza tra il tennis e la finale di Coppa Italia fosse la vera ragione del rinvio. Nulla di tutto questo, è stato il Supervisor dell Atp, come da regolamento, a prendere la decisione di rinviare. Ciò che è stato motivo di disappunto e disagio ha comunque poi regalato a tutti la grande soddisfazione di un Centrale con più di sei mila persone presenti di lunedì. Oggi è già domani, si lavora già alla prossima edizione. L aver conseguito nuovi record è lo stimolo a migliorare ancora. Il torneo, come ha affermato il presidente della FIT, Angelo Binaghi, è pronto a sprigionare la propria energia e quindi ad accogliere un tabellone da novantasei partecipanti e che si svolga in dodici giorni. Il Foro Italico e le sue strutture saranno ancor più ampliati e riqualificate a cominciare dall ex area bunker. Super 17

18 ANCHE SU TABLET, SMARTPHONE E PC COME ACQUISTARE Scarica gratuitamente l app dallo Store. Scegli l opzione che preferisci: 1 numero 2,99 euro 6 numeri 16,99 euro 12 numeri 32,99 euro REGISTRATI PER LEGGERLO DOVE VUOI Ricordati che registrandoti sul sito con un solo pagamento, hai la possibilità di leggere la rivista su tutti i tuoi supporti digitali: pc, tablet e smartphone.

19 largo ai giovani DI ROBERTO COMMENTUCCI BURNETT E CECCHINATO Il nuovo che avanza Tra le buone notizie degli Internazionali BNL d Italia 2012 vi sono le ottime prestazioni di due giovani azzurri in ascesa. Il siciliano Marco Cecchinato e la romana Nastassija Burnett hanno sfiorato la qualificazione al tabellone principale e mostrato ottime qualità che fanno ben sperare per il futuro L Palermo e Nastassija Burnett L edizione 2012 dei Campionati Internazionali BNL d Italia è stata anche una magnifica vetrina per due dei nostri migliori giovani. Marco Cecchinato da Marco Cecchinato dai Parioli, entrambi classe 92, non hanno mancato l occasione per farsi conoscere e apprezzare dal grande pubblico, e hanno strappato molti applausi agli appassionati accorsi al Foro per assistere al torneo di qualificazione, mostrando di possedere, oltre a buone doti tecniche, anche una spiccata personalità. Il sostegno del pubblico, per un giovane emergente, può essere un aiuto potente, ma anche un pericoloso boomerang, se non si riesce a gestire la tensione e ci si fa prendere dalla paura di tradire le attese della folla. I nostri due ragazzi, invece, hanno dimostrato stoffa, e sono stati entrambi capaci di esaltarsi sugli storici campi del Foro, fornendo eccellenti prestazioni. La romana Nastassija, bella ragazza mora dallo sguardo dolce e dal rovescio fulminante, nel primo turno del tabellone di quali, opposta all esperta svedese Johanna Larsson, n. 81 Wta, non si è lasciata abbattere da un primo set smarrito di misura e ha rimontato di rabbia e talento, imponendo alla distanza il suo tennis tutto forcing, fatto di accelerazioni continue. Il giorno dopo, altra grande battaglia, sulla Supertennis Arena: oltre due ore di lotta, davanti a quasi duemila persone, contro la tostissima canadese Woszniak, che in un drammatico terzo set, giocato sul filo di lana, ha dovuto davvero raschiare il fondo del barile per superare l azzurra. Asia, come si fa chiamare la nostra, è uscita dal campo fra i convinti applausi del pubblico, che ne ha molto apprezzato il tennis potente e la grinta indomita. Si, lei è una grande combattente ci conferma il suo coach, l ex Davisman Vincenzo Santopadre resta in partita fino all ultima palla, e per me non è una sorpresa che abbia espresso questo livello gioco. Ha saputo tramutare la pressione e l emozione in energia positiva. L impressione è che con un pizzico di esperienza in più sarebbe riuscita a qualificarsi. Asia ha grandi qualità. Anche contro queste giocatrici riesce a imporre il proprio gioco e a prendere l iniziativa. Stiamo lavorando su tanti piccoli dettagli: la fase difensiva, la risposta, qualcosa in più al servizio, e soprattutto la verticalizzazione del gioco. Le top 100 non puoi sempre Nastassja Burnett sfondarle da dietro, coi colpi di rimbalzo: al momento opportuno bisogna fare qualche passo dentro al campo e chiudere al volo. Lei lo sa, e sono convinto che presto farà anche questo ulteriore salto. La sensazione è che vedremo presto la romana, oggi intorno alla 180esima posizione, fra le prime 100 del ranking Wta. Ancora più sorprendente è stata la performance di Marco Cecchinato, che con una classifica di appena 507 Atp, e all esordio assoluto nelle qualificazioni, è stato addirittura capace di fare fuori il giapponese Go Soeda, numero 59 del mondo, sfoggiando un tennis di scintillante completezza. Servizio incisivo e sicuro, diritto pesante, rovescio (classico a una mano) un po più leggero ma molto vario in manovra, ottima sensibilità di mano. E anche il giorno successivo, contro il solido sloveno Kavcic, certamente più a suo agio sulla terra di Soeda, il palermitano ha giocato un primo set meraviglioso, entusiasmando il folto pubblico del campo n. 4, prima di arrendersi alla maggiore continuità dell avversario e alla stanchezza. Venivamo da un periodo poco brillante e Marco sembrava un po scarico spiega Francesco Aldi, ex giocatore di grande intelligenza, ora coach e concittadino dell azzurro ma poi siamo arrivati al Foro, in questo impianto mitico, e tutto ad un tratto ha trovato motivazioni pazzesche. Sono contento perché in campo è stato ordinato e ha saputo gestire bene le diverse situazioni, restando sempre concentrato ed evitando di fare confusione, come a volte gli capita. Ora dovrà portarsi questo approccio al match anche sui palcoscenici meno prestigiosi. Però, coach, uno che gioca così forse dovrebbe lasciar perdere i futures. Certamente saliremo di livello, giocando prevalentemente tornei challenger e cercando di entrare in qualche qualificazione Atp quest estate. Poi a fine stagione tireremo le somme. Quel che induce all ottimismo, sull azzurro, è la presenza di notevoli margini di miglioramento, sia sul piano tecnico, sia su quello fisico. Può certamente servire ancora meglio di ora e irrobustire il rovescio conferma Aldi. E poi vorrei che andasse più spesso avanti a chiudere al volo, perché a rete ci sa stare. Sul fisico, invece, lavoreremo per renderlo più elastico, anche per evitare che si indurisca quando colpisce. E no, non ti dico che obiettivo di classifica ci siamo posti per fine anno E un nostro segreto! Inutile insistere. In Sicilia, la scaramanzia è una cosa seria. Super 19

20 internazionali BNL d Italia SUPERTENNIS Oltre un milione Polverizzati durante il torneo tutti i precedenti primati. Un milione e 154mila contatti, un ascolto medio sulle 24 ore di unità. Durante la finale tra Sharapova e Li è stato sfondato il muro del 1% di share. Performance che confermano la qualità del lavoro svolto e l importanza del passaggio all alta definizione. L ennesima conferma della consolidata unione tra il pubblico e il canale tv della FIT con una continua conversazione attraverso i news media Facebook, YouTube e Twitter UDI GIOVANNI DI NATALE Un milione 154 mila contatti. Gli Internazionali BNL d Italia hanno portato in dote a Super un nuovo primato. Mai così tanti ti telespettatori si erano collegati nella stessa giornata alla tv del tennis. Mai il canale della Fit aveva fatto registrare un ascolto medio sulle 24 ore di unità. Polverizzati tut-tti i record precedenti, un risultato che fissa un nuovo punto di partenza per l emittente, e, chiamata ora a dare continuità alle aspettative degli appassionati. Tutta la settimana degli Internazionali Super aveva ottenuto grandi risultati, migliorando costantemente i numeri dell edizione precedente, confermando un trend positivo che da mesi la vede crescere negli ascolti e nel gradimento. La finale tra Sharapova e Li è stata, però, un tripudio. L apice della passione. Durante il match a più riprese l ascolto medio è stato superiore alle 200 mila persone, sfondando il muro dello 1% di Share. Un riscontro da sogno, ben oltre le aspettative della vigilia (+135% rispetto alla finale 2011). E resta comunque il rammarico per il ritiro della Pennetta ed il forfait in semifinale di Serena Williams, che in due giornate ad alto interesse mediatico hanno privato il canale di due match attesissimi, che La premiazione della finale femminile con la vincitrice Maria Sharapova e la finalista Na Li avrebbero potuto migliorare ulteriormente il bilancio già ampiamente positivo legato al torneo. Performance che confermano la qualità del lavoro svolto, ma anche l importanza del passaggio all alta definizione, che ha con- sentito al pubblico di godersi il tennis come fosse dal vivo. Una scommessa, quella dell Hd, vinta fin da subito, visti i riscontri positivi ricevuti dal pubblico. Un investimento che pone Super, per qualità dell offerta e del servizio, al fianco di network più ricchi Super 20

21 DA RECORD di telespettatori Una veduta della Super Arena gremita campioni della racchetta e i semplici spettatori del torneo, sono diventati protagonisti. Il torneo è realmente entrato nelle case e nelle abitudini degli italiani, che grazie all applicazione gratuita per iphone e ipad (tra le top40 dell App Store) hanno potuto e possono seguire Super anche in mobilità. Grande successo ha anche avuto l iniziativa #dilloasupertennis. Lo studio open presente su viale delle Olimpiadi, oltre ad accogliere i campioni del circuito per le interviste esclusive, ha anche ospitato il pubblico del Foro, che ha avuto l occasione di registrare videdomessaggi poi trasmessi nei format dedicati al torneo. Ennesima conferma della consolidata unione tra il pubblico e il canale. Punto di partenza verso nuovi record. e consolidati. I dettagli, questa volta, hanno davvero fatto la differenza. In campo e fuori. Nulla è stato tralasciato. Il palinsesto, la scelta degli studi, il posizionamento delle telecamere, la rapidità dell informazione. Un progetto complesso, nato e sviluppato già prima del torneo, così da farsi trovare pronti per il grande evento. Il ricco palinsesto del canale ha accompagnato i telespettatori a bordo campo. Dalla rassegna stampa mattutina, condotta da Massimo Caputi, all approfondimento serale di Qui Foro Italico, con Silvia Farina, ogni giorno quattordici e più ore di diretta, che oltre alla redazione del canale hanno coinvolto anche ex giocatori come Giorgio Galimberti, Rita Grande e Tathiana Garbin, e il capitano delle nazionali azzurre Corrado Barazzutti. Una programmazione che ha di fatto trasformato il torneo ed il Foro Italico in un grande salotto virtuale, nel quale i Super 21

22 IL CONSUMO TI CONSUMA? Con le nostre doppie membrane a risparmio energetico ottieni un risparmio di energia almeno del 50%. ECOKIT applicabile anche a strutture esistenti a singola membrana. CLASSE A per coperture pressostatiche. PRIMA SRL - Costruzione impianti sportivi chiavi in mano, coperture pressostatiche a singola e a doppia membrana, strutture geodetiche, ad archi in legno lamellare o in acciaio. Ristrutturazione di strutture esistenti compresa la messa a norma. Via XX Settembre Gallarate (Varese) - Italy tel. (+39) fax (+39) info@primasport.it

23 in tv Un mese di grandi dirette Palermo, Bastaad e Los Angeles Mare, caldo e terra rossa. Luglio è il mese del ritorno sulla terra dopo la parentesi verde. Super è lì, pronta ad accendere le telecamere sui tornei più importanti, che valgono punti, classifica e gloria. Si partirà già dal 9 luglio, all indomani della finale di Wimbledon. Da Bastaad a Palermo, dall Atp250 svedese al tradizionale torneo femminile siciliano. Una maratona live. Ogni giorno fin dalla mattina sei match in diretta tra maschili e femminili. A Palermo saranno di scena le migliori tenniste azzurre, che punteranno a riprendersi il titolo vinto un anno fa dalla spagnola Anabel Medina Garrigues. Dal 9 al 15 luglio, dunque, la copertura degli eventi sarà totale e Sara Errani non mancheranno gli spazi di approfondimento di Focus e delle News, visto che l informazione a luglio non andrà in vacanza. E con Palermo e Bastaad ancora negli occhi, si ripartirà subito con gli eventi live. La terza settimana di luglio è quella dedicata al prestigioso torneo di Amburgo, che non è più un master series ma resta uno degli appuntamenti principali del calendario sulla terra. L unico Atp500 del mese, un torneo da specialisti sul rosso. Da giovedì 19 luglio, con gli ottavi, il via alle dirette di Super-, che nella stessa settimana sarà collegata anche con i campi di Gstaad, in Svizzera, torneo nel quale gli italiani hanno spesso ricoperto ruoli da protagonisti. E nel week-end, per gli appassionati del tennis femminile, occhi puntati anche sul Wta di Bastaad per un fine settimana da vivere intensamente a tutto tennis. A fine mese chiusura in grande stile. Si vola a Los Angeles, per il primo torneo di avvicinamento agli Us Open. I migliori del circuito si ritroveranno in California per iniziare la preparazione sul veloce. Un torneo di storia e tradizione, vinto in passato da campioni come Agassi, Sampras, Courier, Edberg. Chi sarà il vincitore del 2012 lo scopriremo soltanto il 29 luglio, al termine della partita numero 63 trasmessa live da Super in un mese ricco di dirette. Giovanni Di Natale LUGLIO SU Lunedi 9 11:00 ATP 250 Bastaad 18:30 WTA Palermo Martedi 10 11:00 ATP 250 Bastaad 18:30 WTA Palermo Mercoledi 11 11:00 ATP 250 Bastaad 18:30 WTA Palermo Giovedi 12 11:00 ATP 250 Bastaad 18:30 WTA Palermo Venerdi 13 11:00 ATP 250 Bastaad 18:30 WTA Palermo Sabato 14 13:00 ATP 250 Bastaad (Semifinali) 17:00 WTA Palermo (Semifinali) Domenica 15 14:00 ATP 250 Bastaad (Finale) 19:30 WTA Palermo (Finale) Note: * gli orari possono subire variazioni Giovedi 19 11:00 ATP 500 Amburgo Venerdi 20 12:00 ATP 500 Amburgo 15:00 ATP 250 Gastad Sabato 21 12:00 ATP 250 Gastad (semifinali) Ore 13:00 ATP 500 Amburgo (semifinali) Ore 13:00 WTA Bastaad (semifinali) Domenica 22 11:00 ATP 250 Gastad (Finale) 14:00 ATP 500 Amburgo (Finale) 14:00 WTA Bastaad (Finale) Venerdi 27 21:00 ATP 250 Los Angeles Sabato 28 22:00 ATP 250 Los Angeles (semifinali) Domenica 29 23:00 ATP 250 Los Angeles (Finale) Flavia Pennetta Sara Errani Super 45