italia: Fondato nel 1876 Concentrazione Fa la cosa giusta Cioè una sola per volta Domani

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "italia: 51575551575557 Fondato nel 1876 Concentrazione Fa la cosa giusta Cioè una sola per volta Domani"

Transcript

1 SABATO 28 GIUGNO 2014 ANNO N In Italia (con IO Donna ) EURO 1,90 italia: Milano, Via Solferino 28 - Tel Roma, Piazza Venezia 5 - Tel Fondato nel 1876 Servizio Clienti - Tel mail: servizioclienti@corriere.it 40628> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Oggi Tempi liberi STATO DI DIRITTO E FALSI MITI L INGANNEVOLE UGUAGLIANZA di MICHELE AINIS U no vale uno, senza un centesimo di resto. È lo slogan del Movimento 5 Stelle, ma è ormai diventato l inno che intonano tutti gli italiani. Dopo un ventennio di crisi economica e morale, circola difatti un sentimento nuovo, o forse antico quanto il principio d eguaglianza, che ne prospetta tuttavia la versione più estrema e radicale. Quella che a suo tempo si riflesse nel Manifesto degli eguali di Gracco Babeuf, ghigliottinato nel O nella formula di Bentham: «Ognuno deve contare per uno, e nessuno per più di uno». Sicché guai a chiunque eserciti un potere d influenza, un autorità giuridica o politica. Se siamo tutti uguali, quel potere è un abuso, un privilegio. Sbarazziamocene, e metteremo un piede in Paradiso. Le prove? Per esempio il tormentone sull immunità dei senatori. Cancellata nel progetto del governo, riesumata da un emendamento Calderoli-Finocchiaro: apriti cielo. Come si permette, questo nuovo Senato non eletto, a rivendicare una protezione negata ai comuni cittadini? Poi, certo, possiamo ragionarci sopra, anche a costo d ottenerne in cambio fischi e pomodori. Osservando che l immunità non s accompagna all elezione, bensì piuttosto alla funzione; altrimenti perché mai ne godrebbero i giudici costituzionali, orfani d un voto popolare? Ma questi argomenti suonano ormai come sofismi, acrobazie verbali. D altronde sembra un orpello anche lo Stato di diritto, di cui è figlia la separazione dei poteri, e nipotina la stessa immunità. Brevettata, guardacaso, dai profeti più intransigenti del principio d eguaglianza: dai giacobini, nel 1790, dopo l incriminazione del deputato Lautrec. Perché se il Parlamento non può annullare una sentenza, nessuna sentenza può annullare il Parlamento. E a sua volta il Parlamento non è l unico organo dello Stato di diritto, benché sia l unico legittimato dalle urne. In una democrazia costituzionale s aprono altri canali di legittimazione, che investono per esempio la Consulta. O almeno: era così una volta, domani non si sa. Se uno vale uno, quell uno dev essere eletto dal popolo votante. Le polemiche sull elezione del Senato trovano qui la loro scaturigine. Come del resto il sentimento di ripulsa verso l immunità, l indennità, l autorità medesima di chi ci rappresenta. Se vuole il nostro voto, dovrà lavorare gratis, senza protezioni, e con un megafono che registri tutti i nostri umori. Errore: nessuna società umana, neanche la più egualitaria, è mai riuscita a bandire il potere dai suoi ranghi. C è sempre stato chi governa e chi viene governato. E quando i governanti hanno promesso l assoluta parità fra gli individui, si sono presto trasformati in dittatori. Lenin immaginava che una cuoca potesse reggere lo Stato, ma intanto fucilava i suoi avversari. Da quegli avvenimenti è ormai trascorso un secolo, sarà per questo che ce ne siamo un po dimenticati. Invece dovremmo ripassarne la lezione: non si tratta di disarmare il potere, si tratta semmai di controllarlo. Per esempio attraverso la rotazione delle cariche, con un limite di mandati in Parlamento e nel governo. O attraverso il recall, la revoca anticipata degli eletti immeritevoli. Ecco, il merito. Rappresenta l unica giustificazione del potere, e rappresenta al contempo la cerniera fra eguaglianza e libertà: l eguale libertà di diventare diseguali, in base ai propri sforzi, nonché ai talenti che ciascuno ha ricevuto in sorte. Ma l eguaglianza radicale di cui ci stiamo innamorando noi italiani ne è l antitesi, il rovescio. Perché appiattisce i meriti, e perciò salva i demeriti. michele.ainis@uniroma3.it Concentrazione Fa la cosa giusta Cioè una sola per volta di Federico Cella a pagina 25 Domani Dibattito delle idee Il manifesto degli studiosi: la convivialità ci migliora di Adriano Favole nel supplemento Juncker diventa il presidente della Commissione. Accordo di libero scambio con l Ucraina Europa flessibile, ma non troppo Patto sulla crescita. Renzi: apertura a chi fa le riforme I 28 capi di governo Ue trovano il compromesso: flessibilità dei vincoli di bilancio per riforme pro crescita ma limitatamente a quanto già previsto nel patto di Stabilità. Sì a Juncker al vertice della Commissione. DA PAGINA 2 A PAGINA 5 Settegiorni di Francesco Verderami Così a Roma si prepara il nuovo assetto di governo ulle riforme o nel governo, per S necessità più che per scelta, tutto l ex centrodestra rimane sul carro di Renzi e al momento non intende scenderne, specie ora che Grillo spinge per salirci. CONTINUA A PAGINA 9 Giannelli Scudetto del basket per l EA7, lacrime per l ultima partita di Siena Un onda biancorossa Milano soffre e vince di PAOLO DI STEFANO e FLAVIO VANETTI La delusione dei Mondiali, le generazioni: intervista al portiere della Nazionale Buffon: largo ai vecchi, siamo migliori di ROBERTO PERRONE Il tifoso ucciso n vent anni non ho «I mai attaccato un compagno. Figuriamoci se avrei L addio a Ciro, potuto farlo in un momento come quello». Gigi Buffon 20 mila in piazza nega di aver avuto Mario Balotelli nel mirino durante lo sfogo seguito alla sconfitta con l Uruguay. Ma insi- Tra gli ultrà spunta ste nella difesa dei «vecchi» Genny a carogna azzurri: «A rompersi le ossa sono sempre gli stessi». DA PAGINA 50 A PAGINA 53 Bocci di FULVIO BUFI Cazzullo Ravelli Sconcerti A PAGINA 16 con un commento di Marco Demarco iciotto anni dopo l ultimo scudetto, Milano torna D campione d Italia nel basket. Ci sono volute 7 partite per domare Siena, ma alla fine la squadra di Giorgio Armani (nella foto lo stilista festeggia alzando la coppa con Gentile) è riuscita a conquistare il 26 titolo, in un Forum di Assago strapieno. E in città esplode la gioia. A PAGINA 59 Tariffe La bolletta del gas cala del 6,3 per cento Resta invariato il costo della luce di LORENZO SALVIA In primo piano «Siete un modello» E il premier trova l intesa con Merkel di MARCO GALLUZZO A PAGINA 39 A PAGINA 3 Un italiano su due è ottimista sul nostro semestre di NANDO PAGNONCELLI LAPRESSE / SPADA A PAGINA 2 Non solo bilanci I TONI DELLA UE SONO CAMBIATI ORA PERÒ TOCCA A NOI di DANIELE MANCA a chiave di un vertice L duro, o meglio «tosto» come l ha definito il presidente del Consiglio Matteo Renzi, è nelle parole, una su tutte: crescita. I 28 leader dell Unione Europea che si sono riuniti ieri a Bruxelles hanno avuto il coraggio di ammettere che il Vecchio Continente per troppo tempo ha orientato la sua azione esclusivamente al risanamento dei bilanci pubblici dei Paesi anche a costo di deprimere lo sviluppo. E che si doveva cambiare marcia. CONTINUA A PAGINA 46 Gli ostacoli al limite dei 240 mila euro Il muro di 25 sindacati sui tagli agli stipendi alla Camera e al Senato di ENRICO MARRO icordate il tetto di 240 R mila euro lordi alle retribuzioni, già in vigore da maggio per tutti i dirigenti pubblici in virtù del decreto legge 66 del governo? Alla Camera, come al Senato, non può essere applicato. Perché il tetto sia valido anche per i dirigenti del Parlamento, che nelle posizioni di vertice guadagnano il doppio, c è infatti bisogno di una autonoma decisione delle Camere, che arriverà però solo dopo una trattativa con i sindacati. I quali, incredibile ma vero, sono 25: 11 alla Camera per circa dipendenti (una sigla ogni 127 lavoratori) e 14 al Senato per 820 (una organizzazione ogni 58 addetti). A PAGINA 11 Niente Gemelli Papa Francesco è affaticato, visita annullata Visita annullata a sorpresa per il Papa ieri pomeriggio al Policlinico Gemelli di Roma. Delusione tra i fedeli, ma nessun allarme per la salute del Pontefice: gli impegni in programma oggi e domani «sono confermati» e «non vi sono motivi di preoccupazione», fa sapere la Santa Sede. Solo una «indisposizione» dovuta ai molti impegni: Francesco sarebbe «molto stanco» e avrebbe avuto un forte mal di testa. A PAGINA 20 M. A. Calabrò

2 italia: Sabato 28 Giugno 2014 Corriere della Sera 2 Primo Piano L Unione Europea Il vertice Rivedremo l intero processo della nomina del presidente della Commissione, le preoccupazioni del Regno Unito saranno risolte Angela Merkel, cancelliera tedesca «Sì alla flessibilità, ma rispettando i patti» Juncker alla guida della Commissione europea con il no di Londra e Budapest Personaggio Il neopresidente Il dinosauro federalista mediatore per ogni stagione DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES Proprio questa mattina, The Economist di Londra lo presenterà così sulle sue pagine: un dinosauro che ha in una zampa un bicchiere ricolmo, e nell altra una sigaretta. Titolo dell articolo: «Presidente per caso». È il benvenuto inglese a Jean-Claude Juncker, nato 59 anni fa in Lussemburgo sotto il segno del Sagittario, l uomo che più a lungo di chiunque altro ha governato un Paese in Europa, ed è stato ora indicato come futuro presidente della Commissione europea in quella che David Cameron chiama «una brutta giornata». Ma «che cos ha la Gran Bretagna contro Juncker?», si chiede perfino la Bbc, rispondendo poi con un filmino di 60 secondi. E il succo del filmino è: «L uomo è troppo federalista, troppo attaccato a una certa idea di Unione Europea». Altri media britannici l hanno chiamato «l uomo più pericoloso d Europa». Il Telegraph supera tutti sul Web: solo 4 ore prima della decisione del Consiglio, dipinge i leader europei «preoccupati per come beve Juncker, accanito fumatore ne hanno parlato nei loro incontri». Manca solo qualche critica al tipo dei calzini o boxer indossati. Ma bicchieri o no, sigarette o no, questi stessi leader poco fa descritti «preoccupati per come beve», ora hanno scelto proprio lui, il candidato appoggiato da Germania, Francia, Italia, Svezia, Olanda e altri, tutti i Paesi maggiori. E non lo hanno scelto (non soltanto, almeno) perché così ha comandato la signora Angela: ma perché Juncker come nessuno nega con tutti i suoi pregi o i suoi difetti è il politico più esperto e longevo d Europa, il più collaudato nelle mediazioni fra blocchi diversi, quello che ha dentro di sé più memoria storica. Compresa quella del suo essere nato in un Critiche e elogi Attaccato dai media inglesi, tutti però gli riconoscono esperienza e capacità di negoziare minuscolo Paese, al confine fra i due mondi tedesco e francese che più volte si sono contesi le redini del continente, padrone delle due lingue e delle due culture: cosa che si dimentica spesso. Ma Juncker è anche, nella visione di Berlino, Parigi e Roma, il garante di quella stabilità oggi minacciata dai movimenti anti-europeisti. E di quella sintesi fra il pianeta socialdemocratico, e quello popolaredemocristiano, che alla fine è sempre stata la chiave di risoluzione delle incertezze europee: all Europarlamento, come in Commissione o al Consiglio europeo. Laureato in legge, a 20 anni Junker è iscritto al partito cristiano sociale. A 28 anni, già alleato con i socialisti, è ministro del Lavoro, e a 30 ministro delle Finanze. Poi, dal 1995 al 2013, primo ministro. E per 8 anni, capo dei ministri delle Finanze europei nell Eurogruppo. Dal 1979 sposato con Christiane, è stato amico di Mitterrand e Kohl quando ancora Angela Merkel era una studentessa nella Germania Est; ha presieduto con gli altri alla nascita dell euro, al Trattato di Maastricht, al Trattato di Lisbona. Nel 2006, gli assegnano il premio Carlo Magno dedicato agli europeisti più illustri. Nel 2013, per uno scandalo affollato di spie e spioni, il suo governo cade. E ogni tanto, giunge all ex premier qualche accusa finora mai provata di scandali finanziari. Ma Junker punta sempre sull Europa, e vince. Senza mai perdere un certo umorismo da folletto che l ha sempre accompagnato: «Quando le cose si fanno serie bisogna dire qualche bugia. E sì, quando abbiamo fatto l euro, ho dovuto mentire...». La sua proclamazione a presidente avverrà il 18 luglio, in un vertice straordinario. Poi, si penserà all altra nomina centrale, cioè a chi sostituirà Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo in scadenza il 30 novembre. Ieri, a Roma, è circolata la voce di un appoggio di David Cameron a un eventuale candidatura di Enrico Letta: «Fino ad oggi, il nostro primo ministro si sta concentrando sulla presidenza della Commissione spiegano ancora nel pomeriggio fonti diplomatiche britanniche. Lui e Letta hanno una buona relazione personale, consolidata nel loro incontro a Roma, nel luglio Ora, comincerà il processo per scegliere il presidente del Consiglio europeo. Al momento, non potremmo dire nient altro». Luigi Offeddu loffeddu@corriere.it DAL NOSTRO INVIATO Rinvio Le altre nomine rinviate a un vertice straordinario previsto per metà luglio Ppe Jean-Claude Juncker, 59 anni, nel Partito popolare dal 74 BRUXELLES Nella seconda giornata del Consiglio dei capi di governo dell Ue è passata la candidatura dell ex premier lussemburghese Jean- Claude Juncker come prossimo presidente della Commissione europea. I 28 leader, a Bruxelles, hanno anche concluso un compromesso sui principi di flessibilità nei vincoli di bilancio limitatamente a quanto è già previsto nel patto di Stabilità e di crescita per consentire di attuare riforme orientate a favorire sviluppo e occupazione. Il via libera a Juncker, nonostante l appoggio della cancelliera tedesca Angela Merkel, non è arrivato con il solito consenso all unanimità. Il premier britannico David Cameron ha mantenuto la sua dura opposizione e ha preteso di votare. Il Regno Unito ha perso 26 a 2. Anche il premier ungherese Viktor Orbán ha votato «no». Juncker si è detto «orgoglioso» di essere stato scelto per guidare la Commissione di Bruxelles. Cameron ha continuato a definirlo «il candidato sbagliato» e ha parlato di «brutta giornata per l Europa». Il premier Matteo Renzi, da tempo sostenitore della necessità di rinnovare l Ue, ha preso le distanze dal profilo individuale del lussemburghese, che è un simbolo della vecchia Europa (avendo frequentato le istituzioni Ue per circa 25 anni come ministro delle Finanze e premier). Renzi ha spiegato di aver detto «sì» al piano affidato a Juncker per il prossimo quinquennio e perché i principali eurogruppi politici avevano concordato di far nominare il capolista del partito vincente nelle elezioni europee del maggio scorso (il Ppe del lussemburghese ha ottenuto la maggioranza relativa). Il premier ha chiarito che non avrebbe votato l unico candidato «in assenza di un documento e di un accordo politico tra le forze della coalizione». Ora Juncker deve sottoporsi alla verifica dell Europarlamento, che dovrà votarlo a Strasburgo il 16 luglio prossimo. Le altre euronomine slittano come voleva Merkel alla sera dello stesso giorno in un summit straordinario a Bruxelles. Renzi ha smentito in modo netto le voci su una candidatura dell ex premier Enrico Letta alla guida del Consiglio Ue, ricordando che Mario Draghi alla Bce esclude un italiano dagli altri «top jobs» comunitari. La responsabile della Farnesina Federica Mogherini resta in corsa come ministro degli Esteri Ue. «Se ci chiedono un nome siamo pronti», ha detto Renzi, rinviando al Consiglio dei ministri di lunedì la sostituzione del commissario uscente Antonio Tajani, eletto eurodeputato di Forza Italia dall 1 luglio. Potrebbe anche subentrare un tecnico solo per i circa tre mesi residui (l ex ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci, ben visto nel Pd, o l ex ministro Enzo Moavero, stimato dal presidente Giorgio Napolitano). Renzi si è mostrato soddisfatto delle concessioni di Merkel sulla flessibilità di bilancio, che aveva sollecitato con il presidente francese François Hollande. Rimarcando che il Patto Ue è «di stabilità e di crescita», ha affermato che «chi parla solo di stabilità viola lo spirito del trattato». La cancelliera ha condiviso che il Patto va «applicato pienamente» anche «nelle flessibilità» orientate alla crescita. Ha però precisato che il «principio di flessibilità non è verificato dai singoli Stati, ma è la Commissione europea che decide». Non a caso la Germania appoggia la conferma dell ex premier finlandese Jyrki Katainen, un «falco» filo Merkel, che da lunedì si insedia temporaneamente come commissario Ue per gli Affari economici e controllore dei bilanci nazionali. Ivo Caizzi Il sondaggio La maggioranza degli italiani si aspetta che il governo influenzi in modo positivo l operato dell Unione Semestre, uno su due lo ignora Ma c è fiducia nell azione Ue Scenari di Nando Pagnoncelli Domande e risposte 1. Il 1 luglio inizia il semestre italiano di presidenza del Consiglio dell Unione Europea. Ne era a conoscenza? 46% Sì 3. In questo semestre il governo riuscirà a influenzare positivamente l operato della Ue? 51% Sì 54% No 9% Non sa 40% No Alla vigilia del semestre italiano di presidenza dell Unione Europea meno della metà dei nostri connazionali (46%) è a conoscenza di questo importante appuntamento istituzionale. È un dato clamoroso, ma non c è da stupirsi più di tanto: la maggior parte degli italiani infatti, pur esprimendo fiducia nell Europa, la considera un entità distante, ignora il funzionamento delle diverse istituzioni europee e ne confonde spesso i nomi e le competenze. Le questioni istituzionali sono indubbiamente complesse e non dobbiamo sottovalutare il fatto che nel nostro Paese il livello di istruzione è molto basso: i laureati rappresentano poco più di un adulto su dieci e il 61% ha acquisito solo la licenza elementare o media o non è in possesso di nessun titolo di studio. Cionondimeno quasi tutti gli italiani, informati o meno, esprimono aspettative riguardo ai temi che il governo italiano dovrebbe mettere al centro della discussione in Europa: innanzitutto la riduzione dei vincoli alla spesa per poter stimolare la crescita economica (65%); si tratta di una questione che sta a cuore ai laureati, ai ceti produttivi (in particolare agli artigiani e ai commercianti) e nelle regioni settentrionali. In secondo luogo viene citata la gestione dell immigrazione (46%), particolarmente avvertita tra le casalinghe e gli operai. A seguire il reddito minimo di cittadinanza (34%), menzionato soprattutto dai giovani, dagli studenti e dai disoccupati, il rafforzamento dell unità politica della Ue (22%), a cui sono maggiormente interessati i laureati, i ceti dirigenti e gli studenti e, da ultimo, il rafforzamento della politica estera comune (17%). Indubbiamente il rapporto tra Italia e Europa è risultato molto importante per i nostri ultimi governi ed ha avuto un forte impatto sulla pubblica opinione: tutti ricordano l atteggiamento irridente nei nostri confronti, emblematicamente rappresentato dai sorrisini d intesa tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy a Bruxelles nel 2011 in risposta ad una domanda sull affidabilità del governo Berlusconi riguardo ai provvedimenti contro la crisi annunciati. Con il governo Monti il rapporto è cambiato e il merito maggiormente riconosciuto al premier è stato il recupero di immagine del nostro Paese agli occhi dei 2. Quale di questi problemi il governo italiano dovrebbe mettere al centro della discussione in Europa? (Due risposte possibili) Meno vincoli alla spesa per stimolare la crescita economica Immigrazione Reddito minimo di cittadinanza Rafforzamento dell unità politica dell Unione Europea Rafforzamento della politica estera comune dell Europa Non sa, non indica 26 I Paesi dell Unione europea che ieri si sono schierati a favore della nomina dell ex premier lussemburghese Jean- Claude Juncker alla guida della Commissione europea. Hanno votato contro soltanto Gran Bretagna e Ungheria 3Le altre cariche più importanti da decidere: chi succederà a Herman Van Rompuy da dicembre alla presidenza del Consiglio europeo, chi andrà a occupare il posto di Mr Pesc (politica estera) e chi guiderà l Eurogruppo 65% 46% 34% 22% 17% Sondaggio realizzato da Ipsos PA per Corriere della Sera presso un campione casuale nazionale rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età, livello di scolarità, area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. Sono state realizzate interviste (su contatti), mediante sistema CATI, il 24 e 25 giugno Il documento informativo completo riguardante il sondaggio sarà inviato ai sensi di legge, per la sua pubblicazione, al sito D ARCO 5% partner europei. Il governo Letta ha consolidato la nostra reputazione internazionale restituendo orgoglio e autostima agli italiani. Renzi, forte della politica di riforme avviata dal suo governo e, soprattutto, del positivo risultato alle elezioni europee si presenta all appuntamento del semestre italiano di presidenza con l ambizione non tanto di rottamare l Europa ma di avviare un rinnovamento della politica europea. Riuscirà nell intento? Il 51% ritiene che il nostro governo saprà influenzare positivamente l operato dell Ue mentre il 40% si mostra scettico al riguardo. Gli elettori della maggioranza, ma anche quelli di Forza Italia, si mostrano più ottimisti e tra i grillini e gli astensionisti, pur prevalendo lo scetticismo, una robusta minoranza ritiene che Renzi saprà modificare la politica comunitaria. Un possibile elemento critico durante il semestre europeo saranno i riflessi sul processo delle riforme. Proseguirà o subirà un rallentamento? Nel complesso prevale l ottimismo: il 40% pensa che la presidenza del semestre determinerà un accelerazione delle nostre riforme perché il governo deve potersi mostrare credibile in sede europea per affermare la propria leadership e le proprie strategie. Il 30% ritiene che non ne influenzerà i tempi di attuazione mentre il 16% prevede che subiranno un rallentamento perché il governo sarà impegnato su altri fronti. L appuntamento europeo rappresenta una grande opportunità che, tuttavia, nasconde l insidia della «coperta corta»: se Renzi ottenesse un successo internazionale ma le riforme italiane rallentassero, rischierebbe di perdere consenso interno; al contrario se attuasse le riforme in Italia ma non contribuisse ad alcun cambiamento in Europa deluderebbe le aspettative dei cittadini che criticano l attuale politica comunitaria, italiani e non italiani.

3 Corriere della Sera Sabato 28 Giugno 2014 italia: Primo Piano 3 Questo è un brutto giorno per l Europa. Grande passo indietro con la scelta del presidente della Commissione David Cameron, premier britannico Non abbiamo sostenuto una persona ma il criterio che il partito in testa presenti il suo candidato François Hollande, presidente francese I cofinanziamenti Eccezioni e poteri: cosa cambia Intesa La cancelliera Angela Merkel e il premier Matteo Renzi (Photo Masi) DAL NOSTRO INVIATO BRUXELLES «Fare l uso migliore della flessibilità» limitatamente a quanto già previsto dalle attuali regole del patto di Stabilità e di crescita. Questo si legge nelle conclusioni del vertice dei capi di Stato e di governo dell Ue. Ci si è arrivati grazie anche al lavoro mediatorio aggiuntivo (e notturno) degli sherpa dei 28 leader, che hanno appianato le ultime divergenze sulla terminologia. Ora, come molto spesso accade nelle politiche europee, il testo può essere interpretato con soddisfazione sia dai leader di Francia, Italia o Belgio, sostenitori degli investimenti pubblici per rilanciare la crescita e l occupazione, sia da quelli di Germania, Finlandia o Olanda, che insistono sul rigore finanziario nelle politiche di bilancio nazionali. A dirimere le probabili controversie su queste parole sarà chiamata la Commissione europea (quella nuova che si insedierà in autunno). La cancelliera Merkel ha comunque fatto uno sforzo di concretezza indicando un esempio di flessibilità. «Per i Paesi con un deficit inferiore al 3% del Pil ha detto, la Commissione può già dire che, per certi progetti di riforma, il cofinanziamento (dei singoli Stati, ndr) non verrà aggiunto al deficit». Per i Paesi vicini al limite del 3% di disavanzo, come l Italia, «il potere discrezionale della Commissione aumenta». La cancelliera ha aggiunto che «il problema dell Italia è più il debito pubblico del deficit». Ha espresso apprezzamento per le riforme del «piano dei mille giorni» del premier Renzi e ha pronosticato «più crescita di ora per l Italia». Ma ha anche ammonito che «l indebitamento complessivo può creare problemi per il patto di Stabilità e crescita». I.C. L intesa Lo staff della cancelliera mostra apprezzamento per le scelte di Roma: «Lei prova a dargli una mano» «Parlo più con te che con Hollande» Quel cambio di passo tra Merkel e Renzi La mossa del premier: «I nostri problemi? Non sono colpa di Berlino» DAL NOSTRO INVIATO BRUXELLES Renzi è uscito dallo schema politico, psicologico, e mediatico, delle cause e delle colpe: «I problemi dell Italia sono italiani, non derivano da Berlino». Ci aveva provato Monti, ma con meno efficacia, e con un gap di voti non indifferente. La Cancelliera, politica di razza, che oggi chiama Renzi «mister 40%», nel breve rapporto di questi mesi lo ha ringraziato: «Per anni ho sofferto nell essere identificata come il Male dei problemi del vostro Paese, che amo profondamente». Che ci sia qualcosa di nuovo, dopo tanti presidenti del Consiglio, dopo quasi nove anni trascorsi alla guida della prima economia della Ue, dopo aver lavorato con Prodi, con Berlusconi, con Monti, con Letta, dopo essere stata raffigurata il simbolo della cattiveria di bilancio di Berlino e via dicendo, che ci sia qualcosa di nuovo, Merkel lo ha riconosciuto anche due notti fa, mentre con il presidente del Consiglio discutevano di flessibilità di bilancio: «Ma lo sai che in questi giorni ho parlato più con te che con Hollande?». Il cono d ombra che ha assorbito il presidente dell Eliseo, l ascesa elettorale di Renzi, hanno contribuito a formare geometrie, e intensità di relazione, diverse dalla tradizione. La Merkel stessa si stupisce, Renzi fa un passo in più e si ascrive esplicitamente un merito: «Io sono considerato tra quelli che ha innovato la politica italiana perché ha smesso di considerarla colpevole di tutto». Sono parole che alla Merkel piacciono, ma ancor di più le piace l atteggiamento pragmatico, diretto, del nostro premier. Ieri Renzi ha detto, togliendo Il rapporto Iai «Europa, no alle due velocità» ROMA Le prospettive dell Europa. Nel pieno di scelte cruciali per l Unione. Questo il tema del rapporto redatto dallo Iai (Istituto Affari Internazionali). «In questi ultimi anni si è accentuata la dicotomia tra frammentazione e accelerazione dell Unione», ha spiegato Nathalie Tocci, direttrice del progetto. Dalle analisi presentate risulta che l Europa a più velocità non funziona. Tra le proposte, una «guida europea» sulle politiche e «la creazione di Agenzie per l Energia e Sicurezza», per rispondere alle «necessità di unità, legittimità e concretezza emerse negli ultimi anni». la Germania dalla cornice di un canovaccio ideologico ormai desueto: «Per noi sono un partner, un modello, che in alcuni settori possiamo anche superare, sono un cliente o fornitore, con la Merkel ci sono confronti quotidiani, stima e rispetto». Una versione laica, quasi calvinista, dei rapporti fra Roma e Berlino. La Merkel, un piano sopra nel palazzo di Justus Lipsius, ha risposto con altrettanta concretezza: «Matteo è un premier di grande successo». Nello staff della Cancelliera, nel corso della conferenza stampa finale, la mettono in questo modo: «La Merkel ha lavorato bene con tutti, ma di Renzi ha un giudizio diverso rispetto ai predecessori, è giovane, ma non c è un babysitting; il vostro chiede consigli, ma è molto self confident; di sicuro ci colpisce la sua agenda e la sua voglia di cambiare il Paese, ed è anche il nostro interesse, non c è una valutazione ancora definitiva, ma la Cancelliera gli riconosce una diversità e una forza che nella sua carriera non ha riscontrato negli altri premier italiani». Lo scontro sulla flessibilità della prima notte, poi ieri mattina la ricomposizione, alla fine divengono dettagli di una relazione diversa dal passato: la donna normale della Germania dell Est, che passa le vacanze in Italia, che con il marito e lo zainetto in spalla visita gli scavi di Pompei, ha forse trovato un interlocutore più consono al suo carattere. Scherzano sul calcio, sui colori dei vestiti, lo chiama Matador per riconoscergli il successo elettorale, rivede un tratto personale, una persona normale che scala il potere nel proprio Paese, come ha fatto lei quindici anni fa. «Io garantisco per il Ppe, fidati, se ti dico che la prima vicepresidenza della Un consigliere di Angela «Renzi è giovane, ma Merkel non fa da babysitter. Lui chiede consigli, ma ha la sua agenda» Commissione e la politica estera della Ue saranno di un socialista è così», lo ha rassicurato due notti fa, schiudendo il via libera all accordo su Juncker. Diretta e concreta, ma anche fiutando una sintonia personale, registrando un rapporto politico prima che istituzionale. «Sono entrambi, prima di ogni cosa, politici di razza», dicono nello staff della presidenza del Consiglio. Che sia una nuova coppia, o un asse, sono esagerazioni mediatiche, c è però un riconoscimento politico inedito. Concludono nello staff della Merkel: «Renzi è molto scaltro e forte, lei riconosce che c è una differenza col passato, le piace che ci siano delle scadenze nella sua agenda, cerca di dargli una mano». Marco Galluzzo mgalluzzo@rcs.it

4 italia: Sabato 28 Giugno 2014 Corriere della Sera 4

5 Corriere della Sera Sabato 28 Giugno 2014 italia: Primo Piano 5 Unione europea L allargamento Le tappe dell integrazione Paesi membri Nuovi membri 1952 I Paesi fondatori 1973 L adesione di Gran Bretagna e Danimarca 1986 L ingresso della Spagna Per la prima volta è stato riconosciuto il diritto dell Ucraina di diventare un membro dell Unione europea Petro Poroshenko, presidente ucraino Arrivano La Croazia 1995 Austria e Paesi 2004 a Est 2013 è l ultimo 2014 scandinavi L allargamento Paese entrato nella Ue 27 giugno: Georgia, Moldavia e Ucraina firmano l Accordo di associazione con la Ue Ucraina Moldavia Ucraina, sì all accordo con la Ue Putin: attenti a spaccare il Paese Bruxelles intima a Mosca: entro 3 giorni il disarmo nell Est DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES La ruota torna indietro, la sfida riparte, sale di nuovo la febbre in tutta l Europa orientale. L Ucraina ha firmato un accordo di associazione e libero scambio con la Ue, e anche Georgia e Moldavia hanno firmato altrettanti patti di cooperazione con Bruxelles: economicamente, politicamente, commercialmente, e soprattutto storicamente, un altro passo di allontanamento dalla Russia e di avvicinamento alla Ue. Cioè all Occidente, alla Nato, agli Usa, secondo la visione del Cremlino. E «mettere a scegliere l Ucraina fra la Ue e la Russia spaccherà l Ucraina in due», predice cupamente Vladimir Putin. Da patti simili a questi, è nata la miccia che mesi fa ha incendiato l Ucraina. A novembre, la Ue aveva fatto la sua offerta, giudicata da alcuni un errore imperdonabile, una sfida irrazionale e prematura all impero. La Russia aveva subito «suggerito» a Kiev, Chisinau e Tblisi di dire «no», e l allora leader ucraino Viktor Yanukovich aveva obbedito con una capriola all indietro. Oggi, cacciato Yanukovich, e con le truppe russe ancora alla frontiera ucraina, Kiev torna a correre sotto le ali europee e rilancia il suo «sì» a Bruxelles. La Nato si felicita, Bruxelles prevede già accordi ancora più profondi. Ma proprio questi furono i preludi dello scontro in Crimea, e nel Donbass. Si ritorna alla stessa situazione di allora. Si riprende a festeggiare in piazza Indipendenza a Kiev, ma con lo stesso senso di precarietà: all Est, solo negli ultimi giorni, sarebbero morti 20 Onu Dopo la firma Il presidente ucraino Petro Poroshenko, 48 anni, ieri in conferenza stampa a Bruxelles dopo la firma del Patto di associazione con l Europa (Reuters) 110 mila profughi dal Paese in guerra KIEV Il conflitto ucraino ha già provocato la fuga in Russia di persone dall ex repubblica sovietica, mentre si registrano profughi interni al Paese teatro di un conflitto da mesi. Lo ha reso noto ieri l Alto commissariato per i rifugiati dell Onu (Unhcr). «Abbiamo constatato un netto aumento dei profughi in Ucraina», ha dichiarato Melissa Fleming, portavoce dell agenzia delle Nazioni Unite, aggiungendo che solo persone tra quelle fuggite in Russia ha ufficialmente chiesto asilo. «La maggior parte cerca altre forme di permanenza legale perché preoccupata per le complicazioni derivanti dalla richiesta di asilo o per le possibili ritorsioni se tornasse in Ucraina», ha detto Fleming. Le due città russe dove si è stabilita la maggioranza dei profughi sono Rostov sul Don e Bryansk, vicino al confine ucraino. Ritorno al passato E quel patto di libero scambio bloccato da Yanukovich che costituì la miccia della rivolta soldati ucraini. Dal canto suo, la Ue ritrova la voce per una sorta di ultimatum al Cremlino: entro 3 giorni, dovrà dimostrare concretamente il disarmo dei separatisti russi, ritirare le truppe dal confine, iniziare negoziati seri. O saranno inasprite le sanzioni attuali. Da Mosca, reazioni irate ma nello stesso tempo guardinghe: Sergei Lavrov, ministro degli Esteri mai così comprensivo, dice che su tutto ciò si può discutere, purché però non si trasformi appunto - in un ultimatum. Anche la protesta del vero e unico capo, Putin, è dura ma anch essa meno ringhiosa del previsto. Chiede intanto il prolungamento della tregua fra i separatisti russi e l esercito ucraino a Donetsk e dintorni: e la ottiene, la tregua durerà altri 72 ore. Putin auspica la pace. Poi annuncia che difenderà la comunità economica e commerciale formata da Russia, Kazakistan e Bielorussia. E avverte che Gazprom, il colosso monopolista dell energia, taglierà le forniture di gas naturale e petrolio a quei Paesi che si azzardino a rifornire l Ucraina con le proprie scorte. Sabato ci sarà un vertice telefonico fra Putin, Angela Merkel, Francois Hollande, e il leader ucraino Petro Poroshenko. Gli ultimi tre chiederanno al primo, come già chiesto dai 28 leader riuniti nel Consiglio Europeo, di accettare controlli sul confine russoucraino affidati all Ocse, l Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa. Ma quel confine è assai poroso; armi leggere e pesanti, lanciamissili, mortai, autoblindo, filtrano ogni giorno da villaggi dove si parla quasi esclusivamente russo e dove la guardia nazionale ucraina o quella confinaria hanno solo un controllo diurno, nominale. Poi, c è la catena della dipendenza economica. E qui, la profezia di Putin («se si mette l Ucraina a scegliere fra Russia e Ue, si spacca in due») ha una certa logica: un terzo del commercio estero di Kiev dipende dalla Ue, e un altro terzo dalla Russia. Un dilemma da Salomone, non da Putin, o da Poroshenko. Luigi Offeddu loffeddu@corriere.it Georgia La linea italiana sulla Russia No alle sanzioni, Mogherini insiste (senza i tedeschi) DAL NOSTRO INVIATO BRUXELLES L ultimatum sul caso Ucraina, sostenuto dalla cancelliera tedesca Angela Merkel nel Consiglio dei capi di governo dell Ue, ha lasciato l Italia come principale difensore europeo del dialogo con la Russia. «Ci aspettiamo progressi nelle prossime ore è il messaggio della cancelliera a Mosca. Se non vediamo passi avanti siamo preparati a varare misure drastiche». Il premier Matteo Renzi, nella notte della prima giornata del vertice Ue, aveva invece trovato il tempo per discutere a Bruxelles con il presidente ucraino Petro Poroshenko su possibili soluzioni delle tensioni tra Kiev e la Russia, confermando l impegno dell Italia nella ricerca di un compromesso diplomatico. Fin dall inizio Roma e Berlino guidavano insieme il fronte Ue favorevole alla trattativa con Mosca, rigettando le pressioni di Regno Unito, Svezia, Polonia e altri Paesi dell Est di passare alla fase tre delle sanzioni economiche, simili a quelle lanciate dal presidente Usa Barack Obama. Il ministro degli Esteri Federica Mogherini e il suo collega tedesco Franz-Walter Steinmeier procedevano in sintonia sulla scia delle telefonate riservate tra Merkel e il presidente russo Divergenze A Roma non hanno mai cambiato idea, Merkel si è invece avvicinata agli Usa Vladimir Putin. A Washington veniva risposto che l interscambio con la Russia dell Ue è più di dieci volte superiore a quello degli Stati Uniti. Gli effetti recessivi di un blocco delle forniture di gas russo e di un arretramento dell import/export commerciale preoccupavano entrambi i governi di Roma e Berlino. L offerta concorrenziale della Casa Bianca di subentrare con il gas di scisto Usa risulta una alternativa solo in prospettiva futura. A Bruxelles poi da tempo viene attribuito alla cancelliera l impegno nel far confermare il suo connazionale e compagno di partito Gunther Oettinger come commissario Ue per l Energia. Renzi ha candidato la responsabile della Farnesina Federica Mogherini come prossimo ministro degli Esteri Ue. Sembrava un possibile consolidamento della linea di politica energetica di Germania e Italia. Ma l organizzatore tedesco dei vertici trilaterali sulle forniture energetiche per conto dell Ue (con Russa e Ucraina) e il ministro più impegnato nel dialogo mediatorio con Mosca, se vinceranno la corsa alle rispettive euronomine, non appaiono più destinati ad operare in assoluto accordo. A Roma non hanno mai cambiato posizione con Mosca. Merkel si è invece avvicinata progressivamente alla linea dura degli Stati Uniti, che hanno colpito con sanzioni mirate soprattutto il sistema di potere economicofinanziario vicino a Putin. Per l Italia questo sviluppo della politica estera dell Ue può mettere a rischio l investimento di circa 45 miliardi previsto per il progetto russoitaliano del gasdotto South Stream, dove è impegnato il gruppo Eni. Ivo Caizzi

6 italia: Sabato 28 Giugno 2014 Corriere della Sera 6 Primo Piano Credito e Imprese Nuove leggi Banche, tornano gli interessi sugli interessi Nel decreto sulla competitività il calcolo oltre un anno. Boccia: via gli errori I punti ROMA Il caso lo solleva a metà pomeriggio Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d Italia: «La banche ringraziano Renzi per il nuovo regalo: nel decreto legge per il rilancio delle imprese infilano l anatocismo. Gli italiani pagheranno gli interessi sugli interessi». A sera gli replica Francesco Boccia, del Pd: «Nessuna allarmismo, Matteo Renzi non c entra. Modificheremo eventuali errori in Parlamento e poi l anatocismo è stato abolito grazie al Pd e alla mia proposta di legge». Ma cos è questo anatocismo? Il fatto di pagare gli interessi non solo sulla somma originaria ma anche sugli interessi calcolati nel corso del tempo. Applicato a chi ha il conto in rosso, ha portato ad una montagna di cause ta consumatori e banche. E, almeno nelle intenzioni, era stato vietato con l ultima legge di Stabilità, quella fatta approvare sotto Natale dal governo Letta. Ma adesso rispunta fuori, regolamentato dal decreto legge sulla competitività, quello appena firmato dal Capo dello Stato. Dice l articolo 31 di quel testo che il Comitato per il credito e il risparmio «stabilisce modalità e criteri per la produzione, con periodicità non inferiore ad un anno, di interessi sugli interessi». Con questa norma gli interessi sugli interessi andrebbero calcolati di anno in anno e non più di tre mesi in tre mesi come avveniva in passato. Il meccanismo, dunque, avrebbe un impatto meno forte ma ci sarebbe comunque. In realtà il divieto previsto a dicembre dalla Legge di Stabilità, con un emendamento approvato all unanimità e nato da un disegno di legge firmato oltre che da Boccia anche dai futuri ministri Marianna Madia e Maria Elena Boschi, non era così chiaro. Non aboliva l anatocismo - dicono al ministero dell Economia - e per questo serviva una norma che facesse chiarezza. Che la vecchia norma non fosse chiara è vero. Tanto che in sei mesi lo stesso Comitato per il credito e il risparmio non ha emanato i criteri che avrebbe dovuto fissare. «Ma in alcuni L indagine Le misure per la crescita? Mancano i provvedimenti attuativi per leggi varate anche da oltre due anni Sviluppo, il cacciavite non funziona Le 10 norme ancora ferme sulla carta di DARIO DI VICO Assunzioni con credito d imposta Manca la piattaforma informatica per agevolare le assunzioni di personale altamente qualificato In Italia si è ripreso a discutere con gusto di politica industriale. La Confindustria non smette di battere il chiodo, le proposte di Romano Prodi suscitano sempre grande interesse, il libro dell economista Marianna Mazzuccato sul ruolo dello Stato nell innovazione divide accademici e addetti ai lavori, il ministro Federica Guidi ha promesso novità. Il guaio però è che la produzione di parole sovrasta i fatti: la stragrande maggioranza dei provvedimenti adottati dagli ultimi governi per l innovazione, la ricerca, la crescita di dimensione e la nuova imprenditorialità, è rimasta al palo. Il Centro studi della Cna ha steso un impietosa catalogazione delle misure inattuate ed è arrivato ad elencarne dieci, tutte entrate in vigore tra il 26 giugno 2012 e il 1 gennaio 2014 ma da allora ancora in attesa dei decreti attuativi. I più vecchi tra i provvedimenti-mainati riguardano finanziamenti per progetti di ricerca e sviluppo definiti «di rilevanza strategica» e il credito d imposta per l assunzione di personale ad alta qualificazione. Sono stati varati dal governo Monti e in teoria avrebbero dovuto festeggiare proprio ieri il secondo compleanno ma al primo manca il solito decreto di attuazione del ministero dello Sviluppo economico (Mise) e il secondo è fermo perché non è stata ancora realizzata la piattaforma informatica necessaria. Realizzata la stessa comunque ci vorrà un altro decreto per definire procedure e modulistica (!). I provvedimenti targati 2013 e ancora nel limbo sono cinque e sono stati emessi del governo Letta al tempo dell elogio del cacciavite. Il primo risale al giugno e si autodefinisce senza alcuna modestia «interventi straordinari a favore della ricerca per Un doppio ricarico con cadenza annuale 1 Secondo l articolo 31 del decreto legge per il rilancio delle imprese, il Comitato per il credito e il risparmio «stabilisce modalità e criteri per la produzione, con periodicità non inferiore ad un anno, di interessi sugli interessi». Con questa norma gli interessi sugli interessi andrebbero calcolati di anno in anno La parola Anatocismo Le leggi per le imprese Innovazione Ricerca e sviluppo LEGENDA Ferma Attuata Fonte: Centro Studi CNA Interventi In vigore dal Interventi In vigore dal Voucher IT (Information Technology) Credito d imposta Finanziamenti per progetti di R&S Assunzione profili qualificati Interventi straordinari per R&S Sezione speciale «progetti ricerca e innovazione» 24/12/13 24/12/13 26/6/12 26/6/12 22/6/12 1/1/14 Ricerca e sviluppo La crescita L andamento del Pil, variazioni tendenziali % Nuova Mutui imprenditorialità agevolati Credito Investimenti Patrimonio Confidi Minibond Nuova Sabatini 24/12/13 1/1/14 26/6/12 22/6/13 1,4 1,1 1,0 0,5 0,4 0,0 IV trim. I trim. II trim. III trim. IV trim. I trim. II trim. III trim. IV trim. I trim. -0,5 I trim. II trim. IIi trim. -1,0-1,5-0,6-0,9-0,5-2,0-2,5-1,7-1,9-2,1-2,4-2,4-2,6-2, L industria La produzione, variazioni tendenziali % 1,3 0,9 1 0,4 1,6 0 Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Dic -1 Nov Gen Feb Apr -0,1-0,4-2 -2,3-1,2-3 -3,8-4 -4,6-2,9-5 -4,9-4,6 Fonte: Istat Il peso sui conti di aziende e cittadini 2 Con il termine anatocismo si intende il calcolo degli interessi sugli interessi, cioè il fatto di pagare gli interessi non solo sulla somma originaria ma anche sugli interessi addebitati nel corso del tempo. Ad esempio se una persona ha il conto in rosso per 100 euro e deve pagare 8 euro di interessi, l anatocismo è calcolare i successivi interessi non sul capitale di 100 euro ma su 108 euro. Così gli interessi sugli interessi potranno essere calcolati di anno in anno e non più di tre mesi in tre mesi come avveniva in passato. Il meccanismo, dunque, avrebbe un impatto meno forte ma ci sarebbe comunque. Con un prevedibile effetto sui debitori, dalle imprese grandi e piccole fino ai privati cittadini I risvolti della legge di Stabilità 3 Sostegni alle imprese che si associano Credito d imposta attività di R&S 1/1/14 24/12/ Il divieto previsto a dicembre dalla legge di Stabilità, con un emendamento approvato all unanimità e nato da un disegno di legge firmato oltre che da Boccia anche dai futuri ministri Madia e Boschi, non era così chiaro. Non aboliva l anatocismo - dicono al ministero dell Economia - e per questo serviva una norma che facesse chiarezza. D ARCO Il passaggio in Parlamento 4 Il decreto adesso arriva in Parlamento. E ci sarà materia di discussione. Perché l argomento è delicato e lo è diventato ancora di più con la crisi e la stretta sul credito, che ha reso più difficile il reperimento di capitali da parte delle imprese per l attività produttiva, ma anche da parte dei privati cittadini casi, come per la sesta sezione del tribunale di Milano, - spiega l avvocato Marcello Pistilli, esperto in diritto bancario - è prevalso l orientamento a interpretare quella norma come un divieto assoluto di anatocismo, anche nella forma delle periodicità di un anno che qui viene ripresentata». Il decreto adesso arriva in Parlamento. E ci sarà materia di discussione. Lorenzo lo sviluppo del Paese». Le risorse per farlo camminare e tener fede al suo nome devono essere ancora individuate e si attende in merito un decreto, stavolta, del ministro dell Istruzione. In tutti i casi citati i beneficiari avrebbero dovuto essere per lo più le piccole imprese, start up innovative e spin off universitari. Che aspettano e sperano. Datano invece dicembre 2013 altre quattro misure che riguardano credito d imposta, voucher e mutui agevolati per gli investimenti di nuove attività. In tutti questi casi quello che si aspetta è ancora una volta il decreto del Mise. Chiudono la lista delle doglianze messa nero su bianco dalla Cna altri provvedimenti entrati in vigore il primo giorno dell anno in corso. A cominciare dal fondo che dovrebbe sostenere le associazioni temporanee e i raggruppamenti di impresa per passare all istituzione di una sezione speciale di garanzia per i progetti di ricerca e di innovazione rivolti alle Pmi. In entrambi i casi, manco a dirlo, si attende un fantomatico decreto del Mise così come per il provvedimento di rafforzamento del patrimonio dei Confidi. Per onestà bisogna riconoscere che alcune misure come la nascita dei minibond e l incentivazione degli investimenti in macchinari (la Il rafforzamento dei Confidi Ancora in attesa di un decreto del Mise in ottica di un rafforzamento patrimoniale del sistema Confidi nuova Sabatini) sono entrati in funzione ma ahinoi rappresentano la più classica delle eccezioni. Due autentiche mosche bianche. E comunque più che un programma coerente di politica industriale seppur realizzato a tranche la somma dei provvedimenti ha le sembianze di una lotteria. L azione governativa appare sminuzzata e a effetto ritardato e, presa nel suo complesso, non è minimamente in grado di indirizzare le scelte di investimento dei singoli nella direzione voluta, tutt al più accompagna ex post scelte che gli imprenditori hanno già maturato e attuato. Poi nei convegni si trova sempre un dirigente del ministero che si straccia le vesti per il nanismo delle nostre imprese. Ps. C era una volta il garante delle Pmi. Esiste ancora? Il Jobs Act riaccende lo scontro sull articolo 18 di ENRICO MARRO l Jobs act, come ama I chiamarlo Renzi, ovvero il disegno di legge delega di riforma del lavoro, sta muovendo i primi passi in Parlamento e già è scontro nella maggioranza. Scontro che, di nuovo, ha per oggetto lo Statuto dei lavoratori del 1970 e l articolo 18 (licenziamenti senza giusta causa) già modificato dalla riforma Fornero. L ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi (Ncd), presidente della commissione Lavoro del Senato che sta esaminando la delega, attacca: «Solo una riforma vera aiuterà la crescita. E una riforma vera significa superamento definitivo dello Statuto dei Lavoratori. Mi auguro che il governo non ceda al veto di una parte del sindacato e dei conservatori che nella maggioranza non mancano». Secondo Sacconi, ma anche per il giuslavorista e senatore di Scelta civica Pietro Ichino, si tratta di «onorare» impegni già presi. E lo strumento è il contratto di inserimento a tutele crescenti, previsto nella delega ma in forma sperimentale. Ichino ha presentato un emendamento per disciplinarlo. Questo contratto, dice, «non costituisce né il contratto unico che sostituisce tutti gli altri, né l ennesimo nuovo tipo di rapporto di lavoro che si aggiunge ai precari. Esso non è altro che il contratto ordinario a tempo indeterminato, ma regolato in modo meno rigido, con una garanzia di stabilità minima all inizio del rapporto e via via crescente con il crescere dell anzianità di servizio». La mossa ha però scatenato la reazione del Pd. «È chiaro, questo emendamento apre la strada ad un intervento sull articolo 18», dice la capogruppo in commissione Annamaria Parente:«Siamo contrari perché è completamente diverso da quanto previsto dalla delega. Così si rompe il patto di maggioranza». Per calmare gli animi è intervenuto lo stesso ministro del Lavoro, Giuliano Poletti (Pd): «La maggioranza può discutere, ma non credo che ci possano essere posizioni che vanno oltre i termini e delle delega». E la delega, ha specificato il sottosegretario Teresa Bellanova, anche lei Pd, «non comprende né l articolo 18 né altra revisione del contratto a tempo indeterminato». La prossima settimana si entrerà nel vivo: 500 gli emendamenti già presentati. E alla Camera il presidente di commissione Cesare Damiano (Pd) già avverte: «Il Senato farà le sue correzioni? Noi faremo le nostre».

7 Corriere della Sera Sabato 28 Giugno 2014 italia: Assistance

8 italia: Sabato 28 Giugno 2014 Corriere della Sera 8 Primo Piano Riforme I partiti Senato, fronde e tensioni sulla riforma E il premier accusa la minoranza pd «Io parto e riaprono discussioni chiuse». Grasso: è tutto sul filo del rasoio Il caso Insulti e minacce I cinquestelle contro i cronisti: «La pagherete» ROMA Dalle parole ai fatti. Dopo mesi di campagne virulente contro la stampa, due attivisti «disoccupati» del Movimento 5 Stelle hanno deciso di chiedere conto ai cronisti delle «menzogne» e hanno fatto irruzione nella sede del Secolo XIX, a Genova. I due, visibilmente alterati, hanno chiesto di parlare con i cronisti che avevano scritto un articolo sull immunità e si sono filmati mentre parlavano con il portiere (mandando il video ieri su Facebook): «Devono venire qui a dare spiegazioni. Mi devo calmare? Se tutti i giorni scrivono qualcosa di falso su di te, tu ti calmi? Voi giornalisti sarete i primi a pagare...». Poi la citazione del «signor Ilario Lombardo, noto diffamatore». Non è l unico cronista finito nel mirino dei 5 Stelle. Sul blog di Grillo compare un attacco violento contro Tommaso Ciriaco, giornalista di Repubblica. La gogna mediatica, con tanto di foto, è intitolata «Braccia rubate all agricoltura». Gli episodi Un video con l irruzione di attivisti al Secolo XIX. Sul blog attacco a Repubblica Il video Un fotogramma del blitz degli attivisti alla sede del Secolo XIX tratto dal video postato da Dino Longo L articolo, anonimo, attacca dicendo che Tommaso è calabrese, ma «in Calabria non lo conosce nessuno. Pare addirittura che non abbia mai lavorato in un giornale locale». Poi ancora: «Non ha un sito, non ha un cv in rete. Che ha fatto nella vita?». Illazioni false oltre che disinformate: Ciriaco è un cronista molto noto, che ha lavorato per anni all agenzia di stampa Tmnews (ex Apcom), prima di approdare a Repubblica. Ma l anonimo estensore del post insiste, definendo «stalking» l attività cronistica e concludendo: «Si potrebbe pensare che sia dei servizi segreti». Seguono molti commenti pesanti, con lettori che si dicono pronti alle maniere forti per far cessare le menzogne. In difesa di Ciriaco si schiera il cdr di Repubblica: «Farneticazioni minacciose». Ma anche l associazione della stampa parlamentare e molti politici di diverso orientamento (nessun 5 Stelle). Negli ultimi giorni Grillo aveva attaccato Marta Serafini, del Corriere della Sera, e un cronista dell Ansa che aveva riportato le voci su divisioni nel gruppo europeo dei 5 Stelle, annunciando una proposta di legge per obbligare i cronisti a rivelare le fonti. Di recente, Grillo aveva spiegato che ai cronisti dovrebbe essere vietato l accesso a Montecitorio. Alessandro Trocino ROMA «Questa riforma, così come non piace a voi, non piace neanche a me. Se avessimo dovuto predisporlo noi, il nuovo Senato, l avremmo immaginato completamente diverso. Magari sì, anche elettivo. Però questo è un compromesso. E abbiamo preso un impegno con Renzi che vi chiedo di rispettare». Si può dire che Silvio Berlusconi abbia già preparato il discorso. Ce l ha già tutto in testa, l ex premier, quello che dirà all assemblea congiunta dei parlamentari di Forza Italia sulle riforme, in calendario giovedì. Chiederà un «sì», ai suoi. Chiederà loro di votare compatti, nonostante tutte le riserve, «a favore dell impegno che abbiamo preso con Renzi». Insomma, ripeterà quello che ieri ha detto al telefono ad alcuni senatori. Ai quali, però, ha affidato anche una subordinata, che sarà la «chiave» con cui Berlusconi punta a far rientrare anche quella parte significativa di dissenso nei confronti della riforma che c è dentro Forza Italia. «Il nostro», è il suo pensiero, «non sarà un sì a scatola chiusa di ROMA «È dialettica parlamentare, è un portare avanti le proprie idee ma rispettando sempre la maggioranza... Il Senato, come sapete, è sul filo del rasoio. Ci può essere qualsiasi soluzione ma che sia condivisa...». Alla vigilia dei primi voti sulla riforma del Senato e del Titolo V, il presidente dell assemblea di Palazzo Madama, Pietro Grasso, fa una sintesi dei lavori in commissione che rappresenta con realismo le possibili geometrie variabili dell Aula non solo sull elezione diretta del Senato. Maggioranze ad intermittenza alimentate dalla fronda interna al Pd guidata da Vannino Chiti, capace ora di creare un fronte trasversale con i dissidenti di Forza Italia, gli ex grillini, Sel, i popolari, Fratelli d Italia, qualche pezzo del Ncd e gli stessi grillini ortodossi. Un piccolo esercito che per ora conterebbe una settantina di senatori più i 40 grillini: quindi non ancora in grado di mandare sotto la maggioranza. Eppure a Bruxelles, il premier Matteo Renzi, impegnato in un vertice «tosto e complicato», ha voluto parlare molto anche di politica domestica, ribadendo il suo pensiero sul dissenso interno al Pd catalizzato soprattutto dalla questione del Senato elettivo: «Quello sulle riforme è un buon compromesso, l accordo (con Forza Italia, ndr) terrà... Sono ottimista, il risultato si vedrà già la prossima settimana o alla fine di quella successiva». Per questo le notizie che arrivano dal Senato sono spine per il governo: «Trovo davvero sorprendente attacca il premier che tutte le volte che c è un tentativo di fare una battaglia in Europa sostenendo le riforme in cambio della flessibilità, uno prende l aereo e non fa in tempo ad atterrare» perché c è «una parte del suo partito, ancorché minoritaria, che riapre discussioni che sembravano chiuse». L opposizione ad orologeria cui si riferisce il presidente del Consiglio deve fare i conti ora con il calendario che ha in mente l altro contraente del patto del Nazareno, Forza Italia. La riforma dovrebbe andare in aula il 3 giugno: ma quel giorno al Senato arriva l ex Cavaliere per tentare di ricompattare il suo gruppo scosso dall offensiva dell ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini, che ha presentato un subemendamento sull elezione diretta del Senato e che è convinto di avere 30 senatori azzurri con sé: «Io sono pronto a votare l emendamento di Chiti. Vedremo lui cosa farà con il mio...». E di questa convergenza approfittano i grillini: «Dicono che siamo arrivati tardi sulle riforme ma, visto il caos, siamo arrivati al momento giusto», osserva il vicepresidente della camera Luigi Di Maio. Ma per Berlusconi quel che più conta nella tempistica è il processo d appello sul caso Ruby, in I forzisti: volgare delirio i subemendamenti presentati dai partiti al disegno di legge sulla riforma del Senato i firmatari del testo Chiti (Pd) per il Senato elettivo. Di questi, 19 sono della maggioranza 169 i sì incassati da Renzi al Senato nei voti di fiducia. Senza i «ribelli», il premier avrebbe bisogno di FI per l ok al ddl Grillo attacca l ex Cavaliere «Farai i vertici in carcere» Un post al veleno (con hashtag) contro Silvio Berlusconi. Beppe Grillo attacca il leader di Forza Italia: «#SilvioStaiSereno. Gli incontri per le riforme potrai farli comunque in streaming nell ora d aria o nel parlatorio», scrive il capo del Movimento. E ancora: «Meglio avere un cane a fianco come Dudù che gli sciacalli e le iene che ti hanno lasciato». «Grillo non cambia mai. Alla fine prevale sempre il delirio e la volgarità», replica Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia. una riforma che non ci piace. Diremo sì in prima lettura. Dopodiché, se Renzi non ci garantisse l approvazione definitiva dell Italicum, quel sì si trasformerebbe in un no. Con tanti saluti alla riforma del Senato». Nonostante le notti agitate che lo programma per il 18 luglio a Milano, in cui rischia la conferma della condanna. L ex Cavaliere viene descritto come disinteressato al tema delle riforme perché concentrato sulle sue vicende giudiziarie. E per questo, il Pd vuole andare al più presto in Aula per evitare «pericolose concomitanze». Reggerebbe, dunque, il patto del Nazareno ma sui tempi certi nessuno, in FI, è disposto a mettere la mano sul fuoco. Anche perché, oltre all elezione diretta dei senatori e alla loro immunità, ci sono altri temi sensibili. La riduzione del numero dei parlamentari (compresi i 630 deputati, dunque) è un banco di prova durissimo per il governo che vuole tagliare solo al Senato (da 315 a 100 seggi). Miguel Gotor, uno dei 35 senatori dell area riformista del Pd legati a Bersani e a Letta, dice che questo è un problema serissimo: «Senza riduzione dei deputati, o in assenza di un aumento dei grandi elettori previsti per il Senato, a un partito basterà vincere il premio di maggioranza alla Camera e controllare appena il 33% del Senato per eleggere da solo il capo dello Stato. Si potrebbe verificare così un quadro di tipo russo: nel quale un premier vincente alle elezioni si fa poi eleggere presidente della Repubblica dalle Camere controllate magari per un pugno di voti». Per il relatore Roberto Calderoli è questa la vera linea Maginot contro la quale si infrangerà il governo: «Facciamola, la riforma del Senato, ma anche i deputati devono pagare pegno». Si allarga, dunque, il fronte favorevole a ridurre i deputati, da 630 a 500, secondo quanto stabilisce anche l emendamento di Doris Lo Moro (Pd). Dino Martirano separano dalla sentenza del processo Ruby del 18 luglio e nonostante un partito che anche sul dossier riforme marcia diviso, Berlusconi a ragione o a torto è convinto ancora di poter preservare il suo ruolo di primattore nella partita a scacchi con Renzi. Certo, il dialogo via streaming tra Pd e M5S, e soprattutto l apertura del premier ai grillini sulle preferenze, l hanno irritato non poco. Ma l ex Cavaliere è convinto che il fattore tempo giochi dalla sua parte. Di più, che sia forse il suo più fedele alleato. Da qui la linea. Chiedere ai parlamentari di Forza Italia un «sì» alle riforme in prima lettura. «Poi», è la subordinata, «se Renzi non rispetta i patti, se non approva insieme a noi I nodi 1 LA COMPOSIZIONE Il nuovo Senato sarà composto da 100 membri: 74 consiglieri regionali (eletti dalle rispettive Assemblee) e 21 sindaci (votati anch essi dai Consigli regionali); 5 senatori saranno nominati dal presidente della Repubblica e resteranno in carica per 7 anni. Nessuna Regione potrà avere meno di tre senatori (escluse Molise, Valle D Aosta e le Province di Trento e Bolzano). Il punto critico Negli ultimi giorni si è allargato il fronte di chi vorrebbe che i membri dell Aula fossero eletti dal popolo: tra questi 16 senatori Pd, 37 di Forza Italia, 40 del M5S e 14 ex grillini 2 L IMMUNITÀ Tra i nodi da sciogliere c è quello dell immunità per i futuri senatori, che non era prevista nel testo iniziale del governo ma è stata poi reintrodotta in commissione Le modifiche Tra gli emendamenti presentati per l eliminazione dell immunità, ci sono quelli dei 5 Stelle e di diversi esponenti della maggioranza (tra cui i pd Chiti e Casson) che vorrebbero lasciare lo scudo solo per le opinioni e i voti espressi nell esercizio delle funzioni Forza Italia Chiede ai malpancisti un voto favorevole e lavora all armistizio Toti-Fitto. Prima del verdetto Ruby incontro con Renzi La linea di Berlusconi: diremo un primo sì poi Italicum decisivo Difesa La missione di Pinotti al Pentagono Un confronto sul «Libro Bianco» del governo, ma nessuna discussione specifica sugli F35. Il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha incontrato al Pentagono il suo omologo Chuck Hagel, incassando il sostegno Usa sulla vicenda dei marò (foto Afp) l Italicum in via definitiva, ci sentiremmo liberi da tutti in vincoli». Giusta o sbagliata che sia, la strategia ha il pregio della chiarezza. Dare l anticipo dei soldi, vedere cammello, saldare il resto. Lo conferma Giovanni Toti, il suo consigliere politico, convinto «che se noi votiamo questa riforma del Senato che non ci piace, Renzi poi deve quantomeno garantirci l approvazione dell Italicum così com è, senza preferenze». E, paradossalmente, lo riconosce anche Augusto Minzolini, il capofila dei parlamentari forzisti che a questa riforma del Senato vogliono dire a tutti i costi no. «Ce la giochiamo testa a testa», scommette l ex direttore del Tg1. «Certo, se poi Renzi e i sostenitori del Senato non elettivo vincono il primo round dell Aula, chi può dire come finiranno le tornate successive?». Ma i mal di pancia, dentro Forza Italia, non accennano a placarsi. L altro giorno, all antipasto dell assemblea dei senatori, i primi quattro interventi erano a favore del Senato elettivo. E sarebbero saliti a cinque, visto che prima dell interruzione si stava preparando la senatrice Bonfrisco. Senza tralasciare gli applausi che i senatori berlusconiani hanno tributato in commissione al pd Maurizio Migliavacca, che ha denunciato come «con solo un terzo del nuovo Senato, a Italicum approvato, una coalizione potrebbe eleggersi da sola il presidente della Repubblica». Basterà l appello di Berlusconi a placare la fronda interna? Chissà. Di certo l ex premier teme che l «area Fitto» possa schierarsi, un domani, a favore di una legge elettorale che contempli le preferenze. Per questo sta facendo predisporre un armistizio tra i due litiganti della contesa interna. Il 12 luglio, ad Ascoli, Toti e Fitto potrebbero salire sullo stesso palco, insieme ai giovani del partito di Annagrazia Calabria e agli amministratori azzurri guidati da Flavio Cattaneo. Sarebbe, se tutto fila liscio, la «pax» che l ex Cavaliere cerca prima dell incontro con Renzi, in programma tra dieci giorni. E, soprattutto, prima di quella sentenza del 18 luglio che continua ad agitare le sue notti. Tommaso Labate

9 Corriere della Sera Sabato 28 Giugno 2014 italia: Primo Piano 9 L elezione diretta dei senatori Gli schieramenti a Palazzo Madama sulla proposta dei dissidenti Favorevoli 132 Autonomie -Psi Per l Italia Pd Sel 7 ex M5S 14 M5S 40 Autonomie -Psi Lega Nord 9 15 Forza Italia 37 Incerti Gal 11 senatori a vita 4* Forza Italia i senatori 33 Nuovo centrodestra *Mario Monti, senatore a vita, è nel gruppo di Scelta civica **in tutto sono 93 ma il presidente Piero Grasso per prassi si astiene I POTERI IL VOTO SUL QUIRINALE Il nuovo Senato dovrà fare da raccordo tra Stato, Regioni e Comuni. Il governo otterrà la fiducia solo dalla Camera, che approverà anche le leggi. Entro dieci giorni, il Senato, su richiesta di un terzo dei membri, potrà chiedere di esaminare le leggi approvate proponendo modifiche Le altre competenze Sulle riforme costituzionali l Aula mantiene le attuali competenze. Tra i 581 emendamenti alla legge ce ne sono alcuni che chiedono più poteri per il nuovo Senato Gruppo misto SOGLIA PER LA MAGGIORANZA Contrari ** Pd Per l Italia 8 Scelta civica Il nuovo Senato parteciperà all elezione del presidente della Repubblica. Ma avrà un peso proporzionalmente inferiore nella scelta. Il futuro presidente sarà infatti eletto dai 630 deputati, dai 100 senatori e da tre delegati di ciascuna Regione (scelti con il principio della parità di genere) La maggioranza Con la nuova legge, numeri alla mano, il centrosinistra avrebbe gioco facile a trovare la maggioranza per eleggere il futuro capo dello Stato. Il Senato sceglierà inoltre due giudici della Corte costituzionale 7 CORRIERE DELLA SERA Il retroscena Renzi vorrebbe i suoi all Istruzione e alle Infrastrutture La strategia di Palazzo Chigi per rimodellare il governo Alfano accelera sul gruppo unico con l Udc SEGUE DALLA PRIMA Mentre Berlusconi è pronto a dire sì alla modifica del bicameralismo «che non mi piace ma è il punto più avanzato della mediazione» con il leader del Pd, Alfano si appresta a varare i «gruppi unitari» con i centristi, per dar vita a un «esecutivo rossoblu» con cui provare a fronteggiare l espansionismo politico del premier. Che è un progetto assai più ambizioso del semplice rimpasto. Ecco qual è il risultato prodotto dalla dissoluzione del Pdl: tutti sul carro e tutti appesi a Renzi, nella speranza che passi una nottata a prima vista interminabile, e in attesa di ribattere per quanto possibile alle mosse dell avversario-alleato. Non c è dubbio che la definitiva affermazione in Italia del capo democrat passi oggi per l Europa: la battaglia sulla «flessibilità» gli serve per sfuggire al rischio di una manovra correttiva; lo spostamento della Mogherini dagli «Affari esteri» di Roma a quelli di Bruxelles per quanto sia un incarico senza portafoglio lo accrediterebbe per aver ottenuto «la prima scelta» del Pse dopo Schulz. E soprattutto diverrebbe l innesco indispensabile per istruire la pratica del rimpasto a cui tiene, e che però come riconosce un autorevole dirigente del Pd «senza una scusa valida sarebbe politicamente problematico aprire, pochi mesi dopo la nascita del governo». Il «riequilibrio» nell esecutivo è utile per consolidare gli assetti nel partito, più che nella maggioranza, ed è un progetto che comunque non si realizzerebbe prima della fine del semestre italiano di presidenza, cioè in gennaio. Intanto Renzi si vuole portare avanti: nella sua idea «blairiana», per aggredire ulteriormente l elettorato moderato gli servono i dicasteri della Pubblica istruzione e delle Infrastrutture. Ecco la sfida che il Nuovo centrodestra è chiamato a fronteggiare. Alfano ha esortato i dirigenti del suo partito a «essere freddi» dinnanzi alla strategia del premier, perciò ha preferito non smentire le voci che lo danno in procinto di lasciare il Viminale: «Hic manebimus optime». E come lui anche Lupi non intende passar la mano: «La Costituzione parla chiaro...». Traduzione: per sollevare un ministro serve una mozione di sfiducia o una crisi di governo. Ma la questione è politica, non è un problema di poltrone. Perciò, in vista dell Assemblea nazionale di Ncd a fine luglio, Alfano sta preparando insieme all Udc di Cesa il varo dei gruppi parlamentari di Coalizione popolare, primo passo verso la nascita di un area che sarà «alternati- Settegiorni Esecutivo rosso-blu Il ministro dell Interno vuole provare a bilanciare il peso del premier nell agenda. Altrimenti sarà la resa Il carro Nessuno è interessato al momento a scendere dal carro del premier. Neanche l ex Cavaliere va alla sinistra» e che si proporrà di collaborare alla riorganizzazione del centrodestra, escludendo di fatto dal disegno un pezzo di Scelta civica: da Ichino a Dellai, dalla Lanzillotta a Susta. Ecco a cosa si riferisce il ministro dell Interno quando parla di un «governo rosso-blu»: con i gruppi si proverà a bilanciare il peso preponderante di Renzi, con i membri dell esecutivo si lavorerà per imporre i propri temi nell agenda di governo, sul territorio si dovrà puntare a una scelta di campo per le prossime Regionali. Altrimenti sarà la resa. Certo, tutto dipenderà dalla nuova legge elettorale e anche dal timing che verrà dato al Parlamento per la sua approvazione: per ora, per ora, è stata incastonata tra la prima e la seconda lettura della riforma del Senato. Nel frattempo nessuno scenderà dal carro del premier, nemmeno il Cavaliere, che giovedì chiederà al suo partito dov è evidente una profonda e pericolosa faglia di sostenere il percorso costituente. Nel merito, gli ultimi emendamenti sul futuro Senato garantiscono in base ad alcune proiezioni effettuate che non diventi un bivacco del Pd: 52 a 48, queste sarebbero le proporzioni tra centrosinistra e centrodestra. Ma è soprattutto un altro aspetto che induce Berlusconi a non rompere, sono altre le sue priorità, così com è nota la promessa di Renzi: «Fatte insieme le riforme, si sceglie insieme il prossimo capo dello Stato». E il leader forzista non vuole perdersi la straordinaria coincidenza astrale del prossimo anno: il nuovo presidente della Repubblica si insedierebbe a ridosso della sentenza in Cassazione del processo Ruby. Tutti sul carro, quindi, per necessità più che per scelta. Francesco Verderami Il personaggio Un passato da scout cattolico e un curriculum economico per il neosindaco di Padova. Gentilini ci si rivede: il mio spirito è passato in lui Cravatta e crocifisso: Bitonci, lo sceriffo diverso della Lega Simbolo obbligatorio in scuole e uffici pubblici Per il Carroccio era già un modello quando guidava il Comune di Cittadella MILANO Giancarlo Gentilini, l ex sindaco di Treviso, quello che voleva utilizzare gli immigrati come leprotti per fare pim-pum-pam, ha voluto metterci sopra il cappello da alpino. Parlando, al solito, in terza persona, ha detto che «lo spirito di Gentilini è passato in quello di Bitonci, il nuovo sceriffo della Lega». Difficile che Massimo Bitonci da Cittadella, 49enne neosindaco di Padova, abbia gradito. Di certo, appena espugnata la città del Santo, 16 anni di amministrazioni di centrosinistra su 21, ha voluto far capire subito il cambio di rotta. In una manciata di giorni ha: disdetto i noleggi delle auto blu, annunciato che le palestre delle scuole non saranno più concesse per le celebrazioni del Ramadan, dichiarato appena un po smargiasso via tweet «Ora in tutti gli edifici e scuole un bel crocifisso obbligatorio regalato dal Comune. E guai a chi lo tocca». Del resto, a nemmeno 24 ore dall elezione, aveva spiegato di non avere intenzione di trasferirsi a Padova. Non subito, quanto meno: «Può essere che un domani, quando l avremo ripulita e la sentirò più sicura per i miei figli, ci verrò a vivere». In realtà, però, Bitonci commercialista con due studi avviati a Cittadella e a Dolo, rugbista per passione, è uomo assai diverso dal ruspante Gentilini. E non soltanto perché non usa farsi fotografare pistola alla mano. Per lui, già scout cattolico, parla un curriculum da uomo di numeri e certificazione di bilanci: laurea in Economia a Ca Foscari, carriera in PricewaterhouseCooper, esperienza assortita in consigli d amministrazione che, seppure pubblici o parapubblici, sono stati i passaggi di una formazione non scritta solo nella politica. Bitonci è atipico per tanti versi. C è, senza dubbio, un ostilità all immigrazione che fa parte di un corredo genetico leghista per tanti versi ormai stinto. Diversamente da tanti colleghi con cravatta verde, però, è meno propenso alla sparata verbale ma deciso come un bulldozer nel firmare ordinanze. Non fa annunci per poi farsi dire che la cosa non si può fare. Lui, prende il provvedimento. E pazienza, anzi meglio, se la magistratura lo Padova da ripulire «Non abiterò a Padova. Può darsi che lo farò quando l avremo ripulita e la sentirò più sicura per i miei figli» mette sotto tiro. Come quando salì alla ribalta nazionale, da sindaco di Cittadella, con quell ordinanza che prevedeva per gli immigrati un reddito minimo per dimorare in città, e la possibilità per il sindaco di controllare fedine penali e fare segnalazioni al prefetto. Poi, la cosa fu archiviata. Ma già allora la chiesa patavina si inalberò: «Discrimina i poveri». E le iniziative di Bitonci fornirono a Roberto Maroni, allora al Viminale, la prima ispirazione per il decreto Sicurezza. Mentre le sue ordinanze divennero un format per legioni di amministratori leghisti che se le passavano su un apposito forum. Nell ottobre del 2009 riuscì a multare un ragazzo perché aveva fatto l elemosina. Polemiche? Pazienza: «Abbiamo tutta l intenzione di applicare l ordinanza effettuando controlli sia su chi chiede l elemosina che su chi la fa». Mentre l anno precedente, nel 2008, ebbe la prima fiammata una sua certa tendenza moralizzatrice. Una multa da 500 euro per le edicole che esponessero nelle vetrine riviste porno. E pazienza se lui è sempre stato un convinto assertore della rinascita dei postriboli e della tassazione della prostituzione: secondo i suoi calcoli, l erario avrebbe incassato 4 Chi è Classe 1965 Massimo Bitonci, 49 anni, commercialista, è sindaco di Padova per la Lega dal 9 giugno (nella foto, i festeggiamenti in piazza delle Erbe con il governatore veneto Luca Zaia). Dopo aver perso il 1 turno, ha battuto al ballottaggio il pd Ivo Rossi A Cittadella Ha ricoperto il ruolo di vicesindaco ( ) e sindaco ( ) di Cittadella, nel Padovano In Parlamento Oltre al ruolo di primo cittadino di Cittadella (dove tuttora risiede), Bitonci era stato eletto alla Camera nel 2008 e al Senato nel 2013 miliardi in pochi mesi. Nell ottobre 2011, nuova trovata: vietati i kebab a Cittadella. Discriminazione? Macché: lui vietò tutti i fast food. Perché «potrebbero determinare l abbandono indiscriminato di rifiuti». No anche a sale da videopoker e sex shop. Più tardi, già in Parlamento, su Facebook replicò così alla richiesta di cibo hallal alla bouvette: «Mettiti in fila, caro musulmano. Prima pasta e fasoi, risi e bisi, sarde in saòr e poenta e osei: beccati questa kebabbaro». Eppure, Bitonci è di tessuto diverso da altri cannoneggiatori professionali leghisti. Tanto che per le sue doti di raccordo, Maroni lo ha scelto come capogruppo al Senato. E nel movimento, è spesso allineato ma mai coperto. Nel 1998, alla sua prima elezione a sindaco di Cittadella, fu incoronato primo cittadino non con la Lega ma con la lista civica degli «eretici» di Comencini. Solo alla seconda elezione, contro un esponente di Forza Italia (partito da lui sempre pochissimo amato), tornò nell alveo dell ortodossia. I cittadellesi mai gli hanno fatto mancare il sostegno: quando non ha più potuto ricandidarsi, hanno eletto a furor di popolo il suo vice, da lui indicato. Maroniano nella gran guerra intestina della Lega, non ha mai legato con l altro super alleato veneto dell ora governatore della Lombardia, Flavio Tosi: e gli si schierò contro al congresso per la guida della Liga veneta. Per i giornalisti, una sicurezza: darà ancora del bel lavoro. Marco Cremonesi

10 italia: Sabato 28 Giugno 2014 Corriere della Sera 10

11 Corriere della Sera Sabato 28 Giugno 2014 italia: Primo Piano 11 Politica e giustizia I nodi Il Colle e il caso Milano: rischio atomizzazione dagli scontri in Procura Il Quirinale pubblica la lettera al Csm I punti della vicenda L esposto di marzo e i dissidi interni A marzo il vice della Procura di Milano Robledo accusa, con un esposto al Csm, il capo Bruti Liberati di irregolarità nell assegnare alcuni casi, da Ruby al San Raffaele: privilegia, sostiene, altri pm come Boccassini (Antimafia) e Greco (Reati finanziari), anche per fascicoli di competenza del suo pool (Anticorruzione). Bruti Liberati nega e attacca: con le sue iniziative intralciò le indagini Expo Gli accertamenti e i dubbi del Consiglio Il pg della Cassazione Ciani (titolare dell azione disciplinare con il Guardasigilli) apre una preistruttoria. Anche il Csm esamina il caso: ordinari accertamenti, ma l ipotesi estrema potrebbe portare al trasferimento. Le relazioni del Consiglio sono contrastanti: i giudici si dividono tra richieste di archiviazione, sanzioni o trasferimento L archiviazione e i rilievi disciplinari Il 19 giugno il Csm archivia l esposto di Robledo contro Bruti ma rinvia gli atti al pg della Cassazione perché esamini le loro condotte: i rilievi disciplinari riguardano alcune inchieste, come Sea ed Expo, ma non il caso Ruby. Prevista anche la trasmissione degli atti alla commissione del Csm competente per gli incarichi direttivi: deciderà sul loro rinnovo Online la missiva del Quirinale Il 13 giugno, quando ancora il Csm stava esaminando il caso, il capo dello Stato Napolitano manda una lettera confidenziale al vice del Csm Vietti per ricordare come la riforma dell ordimento giudiziario del 2006 abbia rafforzato i poteri del procuratore. La missiva è oggetto di polemiche e Napolitano, per evitare strumentalizzazioni, ieri ha deciso di pubblicarla sul sito del Quirinale ROMA «Il rischio maggiore nell attività degli uffici di procura può derivare da una sua atomizzazione e non già dall ordinato ed efficiente svolgersi dell azione impersonale dell intero Ufficio requirente, purché si assicuri l obbligatorietà e l imparzialità dell azione penale». Eccola la lettera del presidente della Repubblica, e del Consiglio Superiore della Magistratura, Giorgio Napolitano, inviata il 13 giugno scorso al suo vice al Csm, Michele Vietti, in vista della decisione del plenum sullo scontro tra il capo della procura di Milano, Edmondo Bruti Liberati e il suo aggiunto, Alfredo Robledo. Una nota che sottolineava come «i poteri di organizzazione dell ufficio sono prerogativa del Procuratore della Repubblica e le funzioni di controllo e garanzia istituzionale affidate al Csm devono essere indirizzate solo ad assicurare l indispensabile flessibilità nell applicazione dei progetti organizzativi, i quali devono, innanzitutto, rispondere alle esigenze di funzionalità ed efficacia dell azione giudiziaria». I costi della politica Vietti, malgrado le proteste interne ed esterne al Consiglio, che avevano parlato di «diktat» del capo dello Stato cui i relatori delle pratiche si sarebbero adeguati, non aveva voluto renderla nota. Ma il Quirinale, ieri, ha voluto placare «polemiche e strumentalizzazioni», e l ha pubblicata sul sito ufficiale, accompagnandola con una nota che sottolinea come il contenuto sia «volto esclusivamente a richiamare norme e principi già in passato messi in evidenza in interventi pubblici del presidente dinanzi allo stesso Csm». Nel testo, comunque, vi si ritrovano le tracce dell ispirazione tratta dalla nota dagli estensori delle proposte al plenum, approvate, di archiviare tutto e segnalare al pg per eventuali profili disciplinari. A partire da quella «equilibrata elasticità» che, secondo il presidente, deve sempre consentirsi nell applicazione dei criteri organizzativi di un ufficio, che «non possono essere intesi come rigide regole immodificabili». Uno dei principi richiamati nella limatura finale delle relazioni. L appello a 34 anni dalla strage «Ustica, fare ogni sforzo per accertare la verità» Napolitano evidenzia che «l argomento affrontato nelle citate proposte coinvolge delicati profili dell organizzazione degli uffici del pm, nel quadro delle attuali norme sull ordinamento giudiziario». Ricorda il suo intervento nel plenum del Csm del 9 giugno 2009, quando spiegò che non sarebbe stato possibile «superare gli elementi di disordine e di tensione manifestatisi nella vita di talune Procure», «senza un pacato riconoscimento delle funzioni ordinatrici e coordinatrici che spettano al capo dell Ufficio». Sottolinea che «a differenza del giudice, le garanzie di indipendenza interna del pm riguardano l ufficio nel suo complesso e non il singolo magistrato». Chiarisce che «ciò che Trentaquattro anni dopo la strage di Ustica, nella quale morirono 81 persone, il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha inviato alla presidente dell Associazione parenti delle vittime Daria Bonfietti (con lui nella foto Ansa) un messaggio sollecitando «ogni sforzo, anche sul piano internazionale» perché «si giunga all accertamento della verità». Fratelli d Italia chiede l istituzione di una commissione di inchiesta. deve caratterizzare gli uffici di procura è l impersonalità e l unitarietà della loro azione». E rimarca che le sezioni Unite hanno riconosciuto come il vigente quadro normativo «si caratterizza per l accentuazione del ruolo di capo del Procuratore, sul versante organizzativo e su quello della gestione dei procedimenti, e per la corrispondente Serve un taglio collettivo o il segretario generale guadagnerà poco più di un tecnico ragioniere. I dipendenti pronti alla rivolta PARLAMENTO SENZA TETTO AGLI STIPENDI BISOGNA TRATTARE CON 25 SINDACATI Il percorso a ostacoli per applicare il limite di 240 mila euro 58 addetti Il numero medio di dipendenti per le 14 organizzazioni sindacali del Senato; 127 il ROMA L altro ieri l ufficio di presidenza della Camera ha approvato il bilancio pluriennale che verrà portato all esame dell aula il 21 luglio. Le spese di Montecitorio, assicura un comunicato, diminuiranno di 138 milioni in due anni. Un piccolo segnale rispetto al totale delle spese di funzionamento della Camera che ammonta a circa un miliardo l anno. Segnale al quale tra l altro non contribuisce, almeno per ora, il tetto di 240 mila euro lordi alle retribuzioni, già in vigore da maggio per tutti i dirigenti pubblici in virtù del decreto legge 66 del governo, ma che alla Camera, come al Senato, non può essere applicato. Affinché il tetto sia valido anche per i dirigenti del Parlamento, che nelle posizioni di vertice guadagno il doppio, c è infatti bisogno di una autonoma decisione delle camere, che arriverà però solo dopo una trattativa con i sindacati. I quali, incredibile ma vero, sono 25: 11 alla Camera per circa dipendenti (una sigla ogni 127 lavoratori) e 14 al Senato per 820 dipendenti (una organizzazione ogni 58 addetti). Questa mission impossible è affidata alla Camera al «Cap», il Comitato per gli affari del personale guidato dalla vicepresidente Marina Sereni (Pd), e al Senato alla «Rappresentanza permanente» diretta dalla vicepresidente Valeria Fedeli, anche lei del Pd. Entrambe vorrebbero procedere insieme e chiudere la partita prima delle ferie d agosto, ma al momento non esiste neppure la proposta da presentare ai sindacati. I due uffici, nei quali sono presenti parlamentari della maggioranza e dell opposizione, si sono riuniti due volte, l ultima l altro ieri, ma senza trovare un accordo. Si fronteggiano infatti due posizioni: una, maggioritaria, che vorrebbe sì il tetto di 240mila euro, ma al netto degli oneri previdenziali e di indennità varie; l altra, del Movimento 5 stelle, per il quale «il tetto deve essere onnicomprensivo, altrimenti si realizza un aggiramento dello stesso», dice Riccardo Fraccaro membro del Cap. Basti pensare che gli oneri previdenziali valgono da soli più di 71 mila euro l anno per il segretario generale della Camera e più di 40mila euro per la metà dei consiglieri. Ma, al di là della difficoltà di arrivare a una proposta da presentare ai sindacati, il problema è che l applicazione del tetto comporterebbe un taglio forte, Le buste paga a Montecitorio in alcuni casi fortissimo, della retribuzione di almeno il 40% del personale. Non si può infatti applicare semplicemente il limite dei 240mila euro (che pure colpirebbe 88 consiglieri solo alla Camera) senza riparametrare tutte le fasce stipendiali. Altrimenti si avrebbe il paradosso che il vertice, cioè il segretario generale, prenderebbe quanto un documentarista o un tecnico ragioniere. Quindi, per mantenere le giuste proporzioni, se il segretario generale, che oggi prende circa 480 mila euro lordi, dovesse scendere a 240 mila, dovrebbero essere messi dei tetti a scalare per le qualifiche inferiori. Il clima tra i Le retribuzioni lorde dei dipendenti (imponibile fiscale annuo al netto degli oneri previdenziali) per anzianità e qualifica all'ingresso dopo il 10 anno dopo il 30 anno dopo il 40 anno Operatore tecnico Assistente parlamentare Collaboratore tecnico Segretario parlamentare Documentarista, tecnico, ragioniere Per tutte le retribuzioni non è prevista l erogazione degli straordinari. Per tutti gli assunti dopo il 1 febbraio 2013 le retribuzioni sono inferiori del 20% rispetto a quelle qui indicate Cons. parlamentare, medico, traduttore Fonte: Vicesegretario Generale numero medio dei dipendenti delle 11 sigle della Camera ,5% aumento Segretario biennale Generale ,5% aumento biennale D ARCO parziale compressione dell autonomia dei singoli magistrati dell ufficio». Quindi la raccomandazione a valutare che al Procuratore, «è affidato il potere-dovere di determinare i criteri generali di organizzazione della struttura e di assegnazione dei procedimenti». Virginia Piccolillo dipendenti rasenta la rivolta. Chi può, nel caso passassero i tagli, avrebbe convenienza ad andare in pensione: prenderebbe di più, visto che sulle pensioni almeno per ora non si parla di tetti e considerando che i lavoratori più anziani godono ancora di età di accesso al pensionamento anticipato e di regole di calcolo dell assegno estremamente favorevoli. Ma perché quello che il governo ha stabilito con l articolo 13 del decreto 66, cioè il tetto di 240mila euro lordi non può essere applicato a Camera e Senato? Perché il Parlamento gode della «autodichia», conseguenza dell articolo 64 della Costituzione. L autodichia significa che le Camere hanno una giurisdizione riservata sullo status giuridico ed economico dei propri dipendenti, che viene quindi definito attraverso atti interni, non modificabili dalla legge. L istituto, nato per garantire l indipendenza del Parlamento, ha tuttavia dato luogo a un insieme di trattamenti retributivi e pensionistici privilegiati. Di recente sull autodichia si è pronunciata la Corte costituzionale con la sentenza 120 (pubblicata lo scorso 14 maggio sulla Gazzetta ufficiale) redatta da Giuliano Amato. Il caso riguardava un dipendente del Senato che in una controversia di lavoro voleva essere giudicato dalla magistratura ordinaria anziché dagli organi interni di Palazzo Madama e chiedeva quindi fosse dichiarata l incostituzionalità dell autodichia. Amato ha respinto la richiesta, ma solo per un fatto formale, cioè perché la Corte non è competente ad esprimersi sui regolamenti parlamentari in quanto non sono leggi. Il «dottor Sottile», tra le righe, ha però suggerito una via d uscita al governo. Che se davvero volesse mettere in discussione il raggio d azione dell autodichia potrebbe sollevare «un conflitto di attribuzione» contestando che i regolamenti parlamentari possano disciplinare anche i rapporti di lavoro (in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna infatti non è così, osserva Amato). In quel caso, conclude la sentenza, la Corte potrebbe «ristabilire il confine tra i poteri». Chissà che non debba finire così. Enrico Marro

12 italia: Sabato 28 Giugno 2014 Corriere della Sera 12 Esteri Le due crisi Droni e dollari La strategia americana (forse tardiva) per Siria e Iraq WASHINGTON Un occhio in Iraq e l altro in Siria. Perché le due crisi sono collegate. Inevitabile che la Casa Bianca provi a manovrare lungo questo binario. I droni Usa, armati di missili, hanno iniziato da ieri a pattugliare lo spazio aereo sopra a Bagdad, una protezione ulteriore per l ambasciata e i consiglieri militari. Se serve sono pronti a colpire i militanti dell Isis. E non è detto che tra qualche settimana i velivoli senza pilota non intervengano anche nel territorio siriano contro gli estremisti. E uno dei piani operativi previsti dal Pentagono, a sostegno della componente moderata della ribellione impegnata contro il regime. La presenza dei droni sarebbe complementare al programma di aiuti da 500 milioni di dollari presentato dalla Casa Bianca al Congresso. Un pacchetto che prevede l addestramento di insorti siriani fidati e la fornitura di armi. L obiettivo è quello di integrare e quindi sostituire l azione clandestina della Cia. L intelligence, da oltre un anno, ha aiutato una parte dei ribelli, ma senza esagerare. Il materiale bellico è stato inviato «a piccole dosi», spesso rallentato da contrasti con gli interlocutori locali e dalla prudenza imposta dall amministrazione Obama, sempre preoccupata di assistere la parte sbagliata. Non sono mancati neppure scontri con gruppi di pressione americani che, in modo autonomo, avevano cercato di spedire migliaia di Kalashnikov all Esercito libero. Un iniziativa che sarebbe stata poi bloccata dimostrando la complessità dell intrigo siriano. Un ginepraio rimasto tale. Chi segue il dossier sostiene che la Casa Bianca avrebbe dovuto muoversi prima rafforzando la componente pragmatica della ribellione. Non lo ha fatto, l Isis ne ha approfittato. Ma proprio il successo degli eredi di al Zarkawi ha contribuito a mantenere le paure sull affidabilità degli interlocutori. La domanda è la solita: di quale gruppi ci si può fidare? Molti si offrono, non tutti danno garanzie. E la moltiplicazione delle sigle, così come i cambi di campo non aiutano. Il Dipartimento di Stato di John Kerry - ieri in Arabia Saudita è disposto a rischiare molto, Obama - insieme agli 007 molto meno. Il secondo aspetto riguarda i tempi. Secondo indiscrezioni non è detto che il programma di riarmo sia spedito. Forse inizierà solo il prossimo anno. Un eternità. Nel mentre può accadere di tutto. Quindi c è la questione del «dove». La Cia ha usato una base in Giordania, ora è possibile che si ripeta lo schema. Però, avvertono fonti diplomatiche, serve convincere re Abdallah, grande alleato di Washington ma timoroso di esporsi a eventuali ritorsioni. Amman ha sempre collaborato con gli Usa. I servizi giordani, efficenti e preparati, lo hanno fatto con discrezione. Non amano essere esposti. A Washington ritengono che comunque la Giordania abbia tutto l interesse al potenziamento della componente della guerriglia «moderata». In futuro questi insorti possono diventare lo scudo o il cuscinetto contro possibili azioni dell Isis nel regno. I militanti radicali sono vicini, ci sono segnali di infiltrazioni, i kamikaze che esplodono in Libano mostrano scenari pericolosi. Guido Olimpio Il caso L evento a settembre nell ambasciata dell Ecuador dove Julian vive da due anni Assange in passerella per un giorno Star a Londra per la Fashion Week Il fondatore di Wikileaks ingaggiato dal figlio di Vivienne Westwood DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Asilo diplomatico Il fondatore di Wikileaks Julian Assange (43 anni il 3 luglio) davanti all ambasciata dell Ecuador a Londra dove si è rifugiato nel 2012 LONDRA Il problema di Julian Assange è che lontano dai riflettori non riesce proprio a starci. E per chi è stato ed è abituato, nel bene e nel male, a concentrare su di sé l attenzione mediatica deve essere fastidioso e umiliante sentirsi dimenticato. Un po di amici l hanno abbandonato al suo destino. Altri continuano ad andargli dietro identificandolo come eroe della libertà di informazione e supportando, lui e le sue battaglie, con generosi finanziamenti. Sulla vera identità e personalità di questo attivista ricercato dagli americani perché ha divulgato ciò che non andava divulgato, cioè migliaia di rapporti segreti della diplomazia di Washington, ci sarebbe da discutere a lungo: «partigiano» del nostro tempo per i suoi scoop? O un bluff buono a nulla? Comunque la si pensi su un signore di 42 anni che è accusato di avere violentato due donne in Svezia e che si è rifugiato nell ambasciata dell Ecuador a due passi da Hyde Park e da Harrods per evitare l estradizione (a suo dire una trappola per consegnarlo agli Stati Uniti), una cosa è chiara: Julian Assange ha la virtù di uscire dal limbo al momento giusto e di sapere battere un colpo. Naturalmente provocando accese discussioni. Sono trascorsi due anni da che, sconfitto in tribunale e in procinto di essere imbarcato su un volo con destinazione Stoccolma, il giornalista australiano fondatore di Wikileaks ha chiesto e ottenuto l asilo politico dalla repubblica sudamericana e l anniversario della «prigionia» gli ha portato la lieta notizia. Ben Westwood, il figlio della stilista Vivienne Westwood, lo ha ingaggiato per una sfilata di moda maschile con un tema suggestivo: spaghetti-western. Difficile sapere se promettendogli qualche soldo o semplicemente per manifestargli la sua solidarietà. Fatto sta che all appuntamento del prossimo settembre con le ultime novità dell abbigliamento da uomo gli addetti ai lavori si troveranno recapitato in casella l invito per l evento all interno dell ambasciata dell Ecuador. E qui assisteranno allo show. Vietato esibirsi fuori, in quanto se Julian Assange dovesse oltrepassare il varco i poliziotti di Scotland Yard che stazionano 24 ore su 24 (6 milioni di sterline, il costo stimato a carico dello Stato per la sorveglianza in questi due anni) lo blinderebbero all istante e lo porterebbero all aeroporto. Bel colpo per Ben Westwood, che ha un cognome pesante ma che non è fra i fuoriclasse del settore. Julian Assange gli ha offerto su un piatto d argento la più efficace fra le pubblicità possibili. Va bene all uno e va bene all altro. «Credo che nessuno meglio di Assange indossi i miei vestiti», ha confessato Ben Westwood al Times. «E un eroe popolare ed è un dovere dei cittadini, di tutti i cittadini, combattere per la giustizia e la libertà». Se sia utile trasferire la In scena Popstar Assange con la popstar Lady Gaga che è andata a trovarlo a Londra nel L anno scorso l australiano Assange si è divertito a travestirsi da cantante in un video Con Clooney All evento di moda sono attesi sostenitori vip come George Clooney con la fidanzata Amal Alamuddin, che ha lavorato nel team di difesa di Assange battaglia di giustizia e libertà al teatrino delle passerelle del Far West firmate Ben Westwood è poi da vedere. Il programmato spettacolo nelle stanze dell ambasciata dell Ecuador ha in ogni caso scatenato Jill Saward che nella storia della cronaca giudiziaria londinese ha un ruolo importante. Nel 1986 una banda di delinquenti entrò in casa sua a Ealing e la violentò. Il magistrato anziché condannare i criminali per stupro li dichiarò colpevoli di rapina. Ne nacquero un caso e un campagna politica che si conclusero con il Parlamento finalmente costretto a modificare la legge sulla violenza alle donne. Ebbene Jill Saward, interpretando il sentimento di molti, è sbottata. «E davvero una iniziativa di pessimo gusto. Tutti coloro che sono dalla parte di Julian Assange dovrebbero dirgli: vai in Svezia, chiarisci la storia delle due donne e lasciati processare. Allora sì che avrebbero titolo per aiutarlo come credono. Così proprio no». La settimana della moda maschile londinese avrà i suoi fuochi d artificio. Magari ci sarà una frenata o un ripensamento. Chissà. L accoppiata Assange-Ben Westwood sembra in rampa di lancio. Ma è matrimonio d interessi che suona strano: l attivista che ha messo al tappeto la diplomazia americana (ed è accusato di stupro in Svezia) va a braccetto con lo stilista un po fuori dalle righe che difende con passione la pornografia e i locali a luci rosse. Forse Assange non lo sa. Fabio

13 Corriere della Sera Sabato 28 Giugno 2014 italia: Esteri 13 La storia First lady e modella (con figlia) Angelica fa discutere il Messico Sono un caso le foto sexy della moglie del presidente DAL NOSTRO INVIATO Materna o aggressiva? L immagine tradizionalmente legata a una First lady, non solo negli Usa, è sempre stata regale e materna NEW YORK Quando nel febbraio 2009, al primo discorso sullo stato dell Unione di Barack Obama, la moglie Michelle si presentò al Congresso con un elegante vestito di Narciso Rodriguez, che ne lasciava interamente scoperte le lunghe braccia, furono in molti in America a storcere il naso con disapprovazione. Abbigliamento inappropriato, poco rispetto per le istituzioni, troppa frivolezza modaiola, furono i commenti dominanti. Eppure, a dispetto di tanti riflessi bacchettoni e in alcuni casi apertamente sessisti, il principio affermato dalla First lady si rivelò vincente: «Se ho voglia di andare a sentire mio marito scollata, continuerò a farlo», fu il suo commento. Cosciente o no, Michelle Obama aveva aperto il varco a una diversa iconografia e a una nuova auto-percezione delle donne di potere. «La domanda era: si può essere potenti e femminili, autorevoli e attraenti allo stesso tempo? La risposta da quel momento è positiva», spiega Dee Dee Myers, che fu portavoce della Casa Bianca sotto Bill Clinton e oggi fa l analista politico. Ma la provocazione di Michelle impallidisce ora, di fronte alla bomba fatta esplodere dall edizione messicana della rivista Marie Claire, che nel numero di luglio pubblica un servizio di 20 pagine dedicato a Angelica Rivera de Peña, First lady del Messico, e alla figlia Sofia Castro. Dove tutto, a partire dalla foto di copertina, è sexy e ammiccante. Dalle pagine del mensile, alternando profonde scollature a trench di pelle, minigonne con spacchi ad attillati fuseaux, le due signore guardano con aria decisa e quasi di sfida dentro l obiettivo del fotografo. Ancora più delle mise, sono infatti le pose a essere volutamente provocatorie. Sguardo seducente, mani sui fianchi piegati o sulle gambe nude, testa gettata languidamente all indietro. Il punto della storia? Una nuova definizione del «potere al femminile», che secondo Rivera nasce dalla combinazione tra «indipendenza personale» e femminilità. Il terreno è sdrucciolo, naturalmente. L immagine «La donna moderna? Lavora, cura la famiglia e ama apparire bella» Bianco e nero Uno degli scatti della First lady Angelica Rivera de Peña, 44 anni, pubblicati in Messico a corredo di una lunga intervista (Marie Claire Mexico and Latinamerica courtesy) Copertina Ex attrice Nella foto in alto, la copertina dell edizione messicana del mensile femminile «Marie Claire» dedicata ad Angelica Rivera de Peña, che posa con la figlia Sofia. Angelica è stata per anni protagonista di telenovelas di successo A Washington Anche la First lady degli Stati Uniti Michelle Obama ha posato per diverse riviste (sopra, «Vogue»): hanno spesso fatto discutere le sue braccia scoperte tradizionalmente legata a una First lady o alle donne al potere, non solo negli Stati Uniti, è sempre o quasi sempre stata regale, materna, in qualche caso business like. Vengono subito in mente i sobri blazer colorati della cancelliera Angela Merkel, che la narrativa ufficiale accredita come die Mutter der Nation, la madre della nazione, pronta ad applaudire la nazionale di calcio tedesca a ogni angolo del globo. O, in un altra epoca, i regali tailleur blue conservative dell immensa Margaret Thatcher, che parlando di se stessa usava il noi. O ancora, i castigatissimi tailleur-pantalone di Hillary Clinton. La stessa Michelle Obama, bicipiti a parte, è molto misurata nell abbigliamento e nelle pose assunte sulle cover dei vari Vogue, People, Better Homes, The Oprah Magazine, Glamour, Children s Health, Ladies Home Journal. Detto altrimenti, quando si tratta di donne al potere, se non la bellezza, il sex appeal non fa sicuramente parte del vocabolario. Le eccezioni, se così si può dire, si contano sulle dita di una mano: Carla Bruni al tempo dell Eliseo; Letizia Ortiz, neoregina di Spagna; la nostra giovane ministro Maria Elena «shabadabadà» Boschi. Ma il sasso gettato dalla signora Rivera de Peña su Marie Claire ha dalla sua un argomento forte e rompe un altro tabù. «Tutte le donne sono First ladies dice nell intervista, io ho l onore di rappresentare il mio Paese quando accompagno mio marito all estero e mi piace indossare abiti di creatori messicani che hanno raggiunto fama internazionale e per me sono i migliori del mondo. Essi interpretano la donna messicana moderna, che ama apparire bella, è vestita bene, è colta, lavora e si occupa dei suoi figli e della famiglia». Dove la cura di un immagine femminile e sexy non è più associata a superficialità e frivolezza, ma può benissimo conciliarsi con l orgoglio patriottico, il politicamente corretto e la promozione intelligente dell interesse nazionale. E forse, parlando di donne in carriera, un esempio molto calzante di quanto ciò sia vero lo ha dato pochi giorni fa la bellissima attrice americana Olivia Wilde, che recita nel ruolo di una scrittrice insieme a Liam Neeson nel film Third Person di Paul Haggis, appena uscito negli Usa. Recensendo la pellicola, il critico cinematografico di GQ, Tom Carson, c era andato pesante, producendosi in una infelice derapata sessista: «Fa la parte di una scrittrice, ma non ci crederete per molto, soprattutto quando la vedrete girare nuda nei corridoi di un albergo. Con quel culo, chi ha bisogno di essere anche colta?». Straordinaria risposta via Twitter della Wilde: «Kiss my smart ass». Paolo Valentino L'annuncio Usa: basta produzione di mine antiuomo DAL NOSTRO INVIATO NEW YORK Gli Stati Uniti bloccano la produzione delle mine antiuomo, armi ritenute tra le più subdole perché colpiscono in modo indiscriminato truppe e civili, anche dopo anni dalla fine delle ostilità. L annuncio è stato fatto a Maputo (Mozambico) dalla delegazione americana alla conferenza sull applicazione della Convenzione di Ottawa che, sottoscritta 15 anni fa da 161 Paesi tra cui l Italia proibisce la produzione, l uso, la detenzione negli arsenali e il trasferimento di mine antiuomo. È un primo passo verso quell adesione (non sottoscritta anche da Cina, Russia, Israele, Iran, Egitto, Libia, Pakistan, Siria, Arabia Saudita, Corea del Nord e Corea del Sud) che fu uno degli obiettivi di Clinton, ma che il successore Bush non continuò a perseguire per le pressioni dei militari. Ma gli Usa proseguiranno a custodire nei loro magazzini 9 milioni di mine antiuomo e, «mentre dicono che stanno lavorando per evitarne l uso in futuro, allo stesso tempo e con una certa contraddizione lasciano aperta l opzione di continuare ad usarle», dichiara Steve Goose, il rappresentane dei sostenitori della campagna per il bando delle mine che avrebbe voluto una presa di posizione americana più concreta. Ma l amministrazione Obama deve fare i conti con l opposizione interna dei repubblicani che, in vista delle elezioni di medio termine di novembre, colgono ogni occasione per criticare. «Le mine sono un importante strumento nelle mani della forze armate degli Stati Uniti», dichiara Howard «Buck» McKeon, il deputato repubblicano della California che guida il comitato dei servizi armati della Camera dei rappresentati. «L uso irresponsabile di mine da parte di altri Stati ha avuto un alto prezzo umanitario, ma l America non è parte di questo problema». Giuseppe Guastella

14 italia: Sabato 28 Giugno 2014 Corriere della Sera 14

15 Corriere della Sera Sabato 28 Giugno 2014 italia: Esteri 15 Il progetto L immensa città nascerà dall unione di Pechino, Tianjin e la provincia dello Hebei: avrà 110 milioni di abitanti Cina, la megalopoli che impressiona il mondo L idea di Xi Jinping per rinnovare i fasti della Grande Muraglia DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PECHINO Si chiamerà Jing-Jin-Ji. Sembra uno scioglilingua, ma è il nome della megalopoli da oltre 110 milioni di abitanti che nei disegni dei pianificatori cinesi servirà da modello per una nuova forma di urbanizzazione e di sviluppo dell economia. Si tratta di fondere Pechino con Tianjin e lo Hebei, la provincia che circonda la capitale. «Jing» riassume Beijing; «Jin» sta per Tianjin e «Ji» è un abbreviazione di Hebei. Il progetto Jing-Jin-Ji ha avuto la benedizione del presidente Xi Jinping, che lo dirige. Il nuovo agglomerato sta prendendo forma: intorno alla capitale è in fase avanzata di costruzione un anello autostradale che collegherà la super area urbana; Pechino è già contornata da sei tangenziali, che qui si chiamano anelli, a partire dal quadrilatero della Città proibita, ma questo settimo sarà lungo 940 chilometri per collegare e integrare la nuova regione cittadina. L apertura al traffico è prevista nel Oltre all impatto sociale e allo stupore per un progetto così enorme, la megalopoli ha un significato politico: i politologi cinesi dicono che Xi l ha immaginata come impronta ed eredità della sua presidenza. Una tradizione che risale all era imperiale: l ordine di innalzare la Grande Muraglia venne dal primo imperatore, Qin, due secoli prima di Cristo; il Grande Canale d acqua che collega Hangzhou nel Sud a Pechino fu fatto scavare dall imperatore Sui Yang nel settimo secolo. Nel nuovo impero globalizzato in cui si è trasformata la Repubblica popolare, Deng Xiaoping ha costituito la zona economica speciale di Shenzhen nel 1978, lanciando il «mercato con caratteristiche cinesi»; Jiang Zemin ha spinto l industrializzazione del delta dello Yangtze designando Shanghai come il centro finanziario della Cina. E l era Xi sarà segnata da Jing- Jin-Ji, che oltre a proporre una forma di urbanizzazione centrata sui trasporti ferroviari ultraveloci e le superstrade a otto corsie, dovrà servire da vetrina per la nuova riforma dell economia. L area intorno a Pechino interessata dal progetto si estende per 216 mila chilometri quadrati, circa due terzi della superficie italiana; con i suoi 110 milioni di abitanti (21 a Pechino, 14 a Tianjin, 73 nello Hebei) si avvicina alla popolazione del Giappone; ha un Prodotto interno lordo combinato di oltre sei trilioni di yuan, quasi mille miliardi di dollari, ossia il 10 per cento Come sarà IN CINESE SI CHIAMERÀ JING-JIN-JI Jing ( ) sta per Pechino, Jin ( ) per Tianjin Ji ( ) è un abbreviazione di Hebei POPOLAZIONE (milioni) Pechino 21 Tianjin HEBEI PIL PRO CAPITE Pechino Tianjin HEBEI UNIVERSITÀ Pechino Tianjin HEBEI 14 40,231 yuan (4,756 ) 32,658 yuan (3,852 ) 22,580 yuan (2,663 ) del totale cinese. Di Jing-Jin-Ji si è cominciato a parlare da anni, perché le gigantesche pianificazioni sono la specialità di questa Cina. Ma ora la realizzazione rapida sembra vitale. Anzitutto bisogna trovare una cura per le malattie urbane che rischiano di 71 A Pechino, la capitale, la popolazione supera di poco i 21 milioni. La città è anche il centro politico e culturale del Paese Langfang è situata nella parte centro-orientale della provincia dello Hebei, a metà strada tra Pechino e Tianjin, il corridoio che unisce i due centri Baoding nello Hebei, si trova a metà strada tra Pechino e Shijazhuang, la capitale della provincia. La città conta 10 milioni di abitanti Zhangjiakou Baoding Shijazhuang rendere invivibile la capitale: il traffico pazzo di quasi sei milioni di automobili, gli ingorghi chilometrici, l inquinamento cronico e il costante aumento della popolazione (Pechino sta crescendo di 600 mila abitanti l anno). Anche Tianjin, con i PECHINO Shijazhuang è la capitale della provincia dell Hebei. Si trova 280 chilometri a Sudovest di Pechino Muraglia cinese Tianjin Cangzhou Langfang Chengde Tangshan Tianjin è ai confini della provincia dello Hebei e della municipalità di Pechino CINA Qinhuangdao Tangshan è una città industriale di 7 milioni di abitanti, nella provincia dello Hebei: è considerata il centro economico della provincia CORRIERE DELLA SERA suoi 14 milioni di anime, soffre su scala lievemente ridotta degli stessi mali. Per questo viene coinvolta la provincia dello Hebei. Il governo ha deciso che alcuni dipartimenti ministeriali, università e ospedali verranno spostati dalla capitale a Baoding, 150 chilometri a sudovest. E per convincere cinque milioni di abitanti a spostarsi subito almeno di qualche decina di chilometri, le autorità pechinesi hanno già cominciato ad abbattere dei grandi mercati di periferia che richiamavano decine e decine di migliaia di lavoratori migranti. Pechino e Tianjin distano 130 chilometri, ma in realtà si fa prima a muoversi tra le due città che da un capo all altro della capitale. Con il treno superveloce, dalla modernissima stazione Sud di Pechino che somiglia a un aeroporto, si impiegano 33 minuti esatti per sbarcare nel centro di Tianjin, dove all inizio del secolo scorso sorgeva la concessione italiana in Cina. Ora, intorno alle nostre vecchie palazzine coloniali (che vengono restaurate per ospitare sedi di società del terziario e locali pubblici) stanno sorgendo grattacieli di vetro e acciaio ispirati al modello Manhattan. Poi c è la questione economica. Xi ha detto che integrare e coordinare lo sviluppo della regione intorno a Pechino in termini di funzioni amministrative, di distribuzione delle industrie, trasporti, servizi urbani, eviterà doppioni, sprechi, inefficienze dovuti all inutile concorrenza tra città vicine per gli stessi settori di business. Presentato così, il futuro di Jing-Jin-Ji sembra roseo. Ma naturalmente ci sono urbanisti che contestano l idea, sostenendo che è una finzione. Le città dell area intorno a Pechino sono già quasi contigue, i benefici reali della fusione saranno minimi, dice Ray Kwong del China Institute presso la University of Southern California: «Usando il criterio che i cinesi sostengono di voler inventare con Jing-Jin- Ji si potrebbe già chiamare l area tra Boston e Washington Bosington». Guido Santevecchi Il caso Venduti 30 mila bitcoin recuperati da Silk Road New York, refurtiva all asta Ma è «solo» moneta virtuale DAL NOSTRO INVIATO Difficoltà tecniche La particolare e inedita natura dell asta ha posto all Fbi immense difficoltà tecniche NEW YORK Un asta giudiziaria è un fatto di routine. Negli Stati Uniti non passa settimana senza che il governo federale non metta all incanto beni sequestrati e provenienti da attività criminali, siano auto, barche, armi o gioielli. Ma quella avvenuta ieri a New York è qualcosa di mai visto. Già, perché la refurtiva in oggetto non esisteva fisicamente, ma si dava soltanto nella realtà virtuale. All asta sono andate infatti 30 mila bitcoin, la celebre moneta digitale che ha il suo mercato nella rete. Si tratta di una porzione della valuta virtuale finita nelle casse, o più precisamente nei computer dello United States Marshal Service dopo il sequestro e la chiusura nello scorso ottobre di Silk Road, un mercato online che in realtà serviva allo spaccio di cocaina, ecstasy e altre droghe. La particolare e inedita natura dell asta ha però posto all Fbi e alla procura federale di Manhattan immense difficoltà tecniche e procedurali. In primo luogo non è stato possibile mettere all incanto tutti i bitcoin sequestrati, un valore di molti milioni di dollari, perché c era il rischio di far crollare il mercato. Quindi si è proceduto Cos è Dal 2009 Il bitcoin è una moneta elettronica virtuale creata nel 2009 da un anonimo programmatore durante la crisi finanziaria, sull onda della sfiducia verso il sistema bancario tradizionale Come funziona Esiste solo su Internet che è l unica «piazza» in cui può essere scambiata. Funziona sulla base di un protocollo peer-to-peer, simile a quelli usati per scaricare e condividere file musicali o video Valore Si possono comprare monete virtuali da chi già le possiede (1 bitcoin vale oggi 433 euro) o sbloccarle, creando nuovo valore, risolvendo complicati algoritmi. Il ricavato si può depositare in un portafoglio virtuale e poi spenderlo sul web sui siti che accettano i Bitcoin con 10 lotti di 3 mila unità, per i quali i partecipanti hanno dovuto presentare offerte in busta chiusa. I vincitori si conosceranno lunedì. Ma polemiche ha suscitato la poca trasparenza di alcune procedure e una imprevista fuga di notizie. Intanto c era il timore che una volta tornate in circolazione, le monete virtuali fossero nuovamente impiegate in attività illegali. Così, ognuno dei partecipanti ha dovuto provare la propria identità e dimostrare di possedere almeno 200 mila dollari in contanti, oltre naturalmente a certificare di non avere mai avuto a che fare con Silk Road. I partecipanti hanno lamentato che le informazioni sull asta erano piuttosto vaghe e imprecise. Mentre pochi giorni prima dell inizio delle offerte, una mail inviata per errore ha reso noti i nomi dei potenziali acquirenti, che non avrebbero dovuto essere di pubblico dominio. Bitcoin fu creata nel 2009 da un anonimo programmatore, o da un gruppo, durante la crisi finanziaria, sull onda della sfiducia nei confronti del sistema bancario tradizionale e delle troppe regole imposte dal governo. Si possono comprare monete virtuali da chi già le possiede o sbloccarle, creando nuovo valore, risolvendo complicatissimi algoritmi. In cinque anni, l uso della moneta virtuale si è esteso al punto, che oggi nella rete c è un crescente numero di distributori che le accetta come mezzo di pagamento. P. Val. KHAKI X-WIND AUTOMATIC SWISS MADE Limited Edition INTO THE DREAM

16 De Santis, l ultrà giallorosso accusato dell omicidio. Solo applausi e il nome di Ciro scandito con l intonazione che si usava allo stadio per Diego (Maradona, ovviamente). Sono venuti da ogni parte d Italia. Tranne che per gli accenti, si somigliano tutti: t-shirt scure, bermuda, sneakers, tatuaggi e molte teste rasate. C è pure Gennaro De Tommaso, «Genny a carogna», quello che diventò famoso perché la sera in cui Ciro fu ferito, la sera in cui a Roma si giocava la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, all Olimpico il capitano azzurro Hamsik e un funzionario di polizia andarono sotto la curva a parlamentare con lui prima che si decidesse di svolgere regolarmente la partita. Genny e quelli del suo gruppo parlano solo attraverso un enorme striscione che srotolano all inizio del rito funebre e in cui raccontano le loro lacrime. All ennesima richiesta di intervista, poi, lui ha un moto di stizza. Dice «questo è un funerale», ed è chiaro che non bisogna insistere più. Anche la sua volontà di tacere merita rispetto. Perché poi proprio il suo non è solo il dolore di un ultrà, è anche il dolore di chi fu tra i primi a soccorrere Ciro, si sporcò le mani del suo sangue e da quel giorno lo ha sentito come un fratello, puitalia: Sabato 28 Giugno 2014 Corriere della Sera 16 Cronache Il tifoso ucciso A Scampia l abbraccio di Napoli e la musica di Nino D Angelo. Presenti de Magistris, Malagò, De Laurentiis e Insigne In ventimila per Ciro. «Sotterrate la violenza» La fidanzata Simona: sorridimi, pensami. In piazza le autorità e Genny a Carogna NAPOLI La grande piazza di Scampia che una volta si chiamava piazza Grandi Eventi e poi piazza Giovanni Paolo II, ora si chiama piazza Ciro Esposito. La nuova targa di marmo è stata messa in fretta affinché per il suo funerale Ciro il tifoso napoletano di 29 anni colpito il 3 maggio scorso da un proiettile esploso da un ultrà romanista e morto all alba di mercoledì potesse essere davvero a casa sua. Una casa enorme, capace di accogliere tutti quelli che gli volevano bene e anche quelli che hanno imparato a volergli bene ora che è morto, e che soprattutto hanno imparato a volere bene a sua mamma Antonella, al suo papà Giovanni, alla sua fidanzata Simona. Persone che hanno sofferto e pregato e pianto durante gli oltre cinquanta giorni di agonia del ragazzo che amavano, e che adesso hanno la forza e la volontà di chiedere che mai più ci sia violenza negli stadi e intorno agli stadi, di pretendere che nessuno, in nome di Ciro, allunghi la scia dell odio tra fedi calcistiche. «Sotterrate la violenza», è l appello di Simona. Chissà che cosa succederà quando questo giorno sarà lontano e torneranno i riti del tifo. Ma oggi qui, in questa piazza di Scampia, nessuno si permette di ignorare l appello di questa Bagno di folla Al funerale di Ciro c era anche Genny De Tommaso (a sinistra), noto come «Genny a Carogna» mamma dolcissima che ancora una volta, dal palco dove al centro c è la bara di suo figlio ricoperta di fiori e di bandiere del Napoli, parla di preghiera e di pace. Sarà per la profonda fede che la sorregge (gli Esposito sono evangelici, e i funerali si svolgono con questo rito), ma la forza di questa donna è talmente grande che sembra capace da sola di tenere uniti i ventimila che sono venuti a dare l addio a Ciro. E i primi a portare rispetto sono i ragazzi delle curve, quelli che negli stadi fanno anche paura e qui invece non intonano un sol coro stonato. Non una parola contro i romanisti, e nemmeno solo contro Daniele La vicenda Gli scontri Lo scorso 3 maggio, poche ore prima della finale di Coppa Italia Napoli- Fiorentina, disputata all Olimpico di Roma, scoppiano scontri tra i tifosi romanisti e napoletani. Ciro Esposito, 29 anni, tifoso napoletano di Scampia in trasferta, è raggiunto da alcuni colpi di pistola. Viene ricoverato in gravi condizioni al Gemelli di Roma L ultrà arrestato Il romanista Daniele De Santis è arrestato per tentato omicidio. Per l accusa, con altri tre avrebbe provocato i tifosi azzurri a bordo di un bus e avrebbe poi aperto il fuoco in loro direzione Genny a Carogna Ciro è morto tre giorni fa (la sua foto ai funerali), dopo cinquanta giorni trascorsi nel reparto di rianimazione. Ai funerali c era anche Genny De Tommaso, il tifoso noto come «Genny a Carogna», che la sera della finale guidava la curva allo stadio Olimpico di Roma. Il capo ultrà napoletano finì nelle pagine della cronaca nazionale per la maglietta che indossava, che chiedeva la liberazione di Antonio Speziale, e per una presunta trattativa per consentire l inizio del match tra Napoli e Fiorentina re se Ciro invece non era un ultrà, era un tifoso come ce ne stanno sessantamila al San Paolo, era un ragazzo che amava il Napoli. E che amava Simona. Dolcissima pure lei e commovente quando va al microfono e parla a Ciro come se potesse sentirla: «Chiamami con il nome con cui mi hai sempre chiamata, non cambiare il tono della tua voce, continua a ridere di quello che ci ha sempre fatto ridere. Sorridi, pensami, il mio nome ti sia sempre familiare». Sono le parole più belle della giornata, quelle di Simona. Le altre hanno l ufficialità del ruolo di chi le pronuncia. Il presidente del Coni Malagò annuncia un premio intitolato a Ciro Esposito, il presidente del Napoli De Laurentiis (in rappresentanza della società, mentre a rappresentare la squadra è venuto Lorenzo Insigne) spiega che per il Napoli la Coppa Italia vinta la sera del 3 maggio ora non ha più alcun valore. Il sindaco de Magistris chiede che paghi, oltre al responsabile dell omicidio, anche chi aveva la responsabilità dell ordine pubblico cioè il questore di Roma che decisamente quella sera non funzionò. C è pure Nino D Angelo, che alla fine intona un suo vecchio successo, «I ragazzi della curva B», ragazzi come Ciro, che al San Paolo andava proprio in quella curva. Allo stadio questa canzone una volta era la colonna sonora delle partite, ma ora non ha più cittadinanza, perché nel titolo esclude i frequentatori della curva A. Infatti non tutta la piazza la canta insieme a D Angelo, ma molti sì. E nemmeno quella canzone sembra stonare in questa atmosfera. Finisce con un lungo corteo che dalla piazza arriva fino all autolavaggio della famiglia Esposito. Poi restano solo tanti striscioni (il più bello è quello dove c è scritto «Ricordati di splendere») e con il ricordo di Scampia che da ora nessuno potrà più identificare solo come il quartiere di Gomorra. Scampia è anche il quartiere delle persone per bene come gli Esposito. Fulvio Bufi Il sindaco e l errore dei toni da comizio di MARCO DEMARCO rima di lui, la fidanzata di Ciro aveva P citato Sant Agostino, le Confessioni, quel raro esempio di equilibrio tra fede e ragione. De Magistris era lì, vicino a quella ragazza. Se fosse stato più presente, se l avesse ascoltata, forse il sindaco di Napoli avrebbe intuito che talvolta i toni contano almeno quanto le parole. E forse, chissà, gli sarebbero venute in mente quelle dell Ecclesiaste, e cioè che per ogni cosa c è il suo momento; che c è un tempo per lanciare sassi e uno per raccoglierli; e che, di conseguenza, c è un tempo per parlare e uno per tacere. Ai funerali celebrati a Scampia, invece, il sindaco di Napoli non solo ha parlato, non solo ha sbagliato i toni, ma alla fine ha quasi aizzato la folla, chiedendo addirittura le dimissioni di questo e di quello, come se stesse partecipando a un comizio e non a una cerimonia funebre. Eppure, nei giorni scorsi, de Magistris aveva saputo essere vicino alla famiglia mentre altri hanno preferito non esporsi; era andato a Roma, dove Ciro era ricoverato; aveva saputo testimoniare il dolore suo e dei napoletani; e ancora ieri, sulla prima pagina del Corriere del Mezzogiorno, aveva saputo trovare le parole giuste per entrare in sintonia con la città. Probabilmente, ieri è stata la visione della piazza affollata a indurlo al cambio di registro e a cercare l applauso anziché la condivisione di uno stato d animo. Diversamente da mamma Antonella, che dalla piazza non si è mai lasciata condizionare. «Mantenete alta la bandiera dello sport e dell amore», ha esortato i giovani presenti concludendo il suo estremo saluto al figlio. E non volendo, ha raccolto più applausi del

17 Corriere della Sera Sabato 28 Giugno 2014 italia: Cronache 17 # Roma È una delle imprenditrici più conosciute della sanità privata. Le indagini in tutte le direzioni Giallo sulla regina delle cliniche sparita Il marito: ho paura, la perseguitavano Amica di politici e star, Giorlandino si sfogava: non ce la faccio Principato di Monaco L uomo, un diplomatico, ha consegnato 140 mila euro a un istruttore sportivo perché organizzasse l assassinio Il genero confessa: ho pagato i killer dell ereditiera Omicidio Pastor, per la Procura sarebbe il colpevole La figlia della vittima tenuta all oscuro del piano: «Ora è sconvolta e si sente tradita da suo marito» Avesse avuto almeno quindici anni in più e una salute malferma, Hélène Pastor sarebbe probabilmente ancora viva. Invece, oltre a un caratterino volitivo e alle chiavi dell immenso patrimonio di famiglia, aveva 77 anni, un ottima forma e un aspetto perfino più giovanile del genero sessantacinquenne, Wojciech Janowski, accusato ora di averla fatta uccidere a colpi di fucile per affrettare i tempi dell eredità. Fin troppo semplice, per essere tutto qui. Tra loro c erano 12 anni di differenza e una dissimulata acredine. Eppure Hélène Pastor, la donna più ricca di Montecarlo (famiglia regnante inclusa) era apparentemente una matriarca generosa: ai figli, Gildo e Sylvia, che 28 anni fa si era innamorata di quel polacco dagli occhi blu, mettendo su casa e famiglia con lui (pur senza formalizzare l unione con un matrimonio), passava ogni mese una paghetta di 500 mila euro. Sei milioni l anno ciascuno. Con 10 o 12 miliardi di beni mobili e soprattutto immobili, Sparita Mariastella Giorlandino, 60 anni, è titolare di nove centri diagnostici La vicenda L agguato Hélène Pastor, ereditiera monegasca di 77 anni (foto in alto), fu aggredita il 6 maggio scorso con il suo autista all uscita dall ospedale di Nizza (nella foto sotto, i rilievi sull auto) ROMA L hanno vista a Napoli, ma anche a Palermo. Ha sempre il telefonino spento, quindi irrintracciabile perfino con l analisi delle celle. Non avrebbe utilizzato bancomat o carte di credito e della sua Smart bianca non c è traccia. A più di 48 ore dall allarme lanciato dal marito, il mistero della scomparsa di Maria Stella Giorlandino, imprenditrice sessantenne a capo del gruppo di ambulatori Artemisia Lab, assume contorni inquietanti. I carabinieri del Nucleo investigativo la stanno cercando in tutta Italia, hanno ascoltato non solo il marito, ma anche amici e collaboratori della manager, architetto e pittrice, uno dei nomi più famosi della sanità privata romana: nei suoi centri analisi, molto frequentati, non è raro imbattersi anche in politici e personaggi dello spettacolo. L ipotesi principale è quella di un allontanamento volontario, ma si temono gesti estremi, senza contare che i militari dell Arma indagano come se si trattasse di un sequestro di persona, più che di una scomparsa. Il rapimento di una donna facoltosa. «Quella di Stella è un assenza inspiegabile spiega il marito Carlo De Martino, sono molto preoccupato perché segue le continue denunce sporte da mia moglie contro ignoti per innumerevoli episodi di stalking fisico, psicologico, mediatico e amministrativo-burocratico, sia contro di lei sia contro di me». Persecuzioni che vengono confermate anche dai collaboratori dell imprenditrice, che rivelano danneggiamenti della sua auto, con finestrini rotti e specchietti spaccati, e un aggressione al marito, avvenuti nelle ultime settimane. Mercoledì mattina, poche ore prima di sparire nel nulla (in serata non è rientrata a casa e il marito si è presentato dai carabinieri giovedì), Giorlandino ha partecipato a due riunioni, una in un ambulatorio a Velletri e un altra, intorno alle 13, a Roma, in via Piave, nel quartiere Salario. «Era provata, sconvolta, ripeteva non ce la faccio più», ricorda chi lavora con lei. E per chi la conosce era solo la conseguenza di uno stress continuo provocato da mesi passati a combattere contro esposti anonimi che avevano portato, nell ottobre 2013, i vigili urbani a cercare le conferme di un presunto abuso edilizio non riscontrato nella poteva permetterselo. E, teoricamente, mettersi così anche al riparo da quel che invece poi sembra essere davvero accaduto: il maturo Janowski, console onorario della Polonia nel principato, avrebbe deciso di non attendere il corso della Natura per mettere le mani sul tesoro di famiglia. Una confessione completa ancora non c è, ma il procuratore capo di Marsiglia, Brice Robin, ha il quadro della situazione piuttosto chiaro: il 6 maggio scorso, davanti all ospedale L Archet di Nizza (dove Gildo si riprendeva da un aneurisma), a sparare su Hélène Pastor, discendente dei costruttori di buona parte dei grattacieli monegaschi, sono stati due sicari, già in carcere, assoldati dall allenatore e factotum di Janowski, Pascal Dauriac, 46 anni e incensurato, a sua volta istruito e finanziato dal console polacco. In tutto sette persone sono dietro le sbarre, più o meno disposte ad ammettere la loro partecipazione. Erano otto fino a mercoledì, perché anche Sylvie è stata sospettata di complicità e poi scagionata. A condurre gli inquirenti a queste conclusioni sono stati i movimenti bancari: tra il 22 (Photomasi) sua villa da favola, con cascate d acqua, sull Appia Antica, poi a ispezioni nei suoi otto centri diagnostici sparsi fra Roma e provincia. E, infine, anche al rischio di un blocco dell attività per questioni amministrative scongiurato da una sentenza del Tar. Episodi puntualmente descritti nelle numerose denunce presentate alle forze dell ordine, come anche i pedinamenti, aprile e il 4 maggio, Janowski avrebbe fatto rientrare, in nove tratte, da un conto off shore di Dubai 250 mila euro, il (relativamente) modesto prezzo del passaporto per l eredità. Circa 140 mila euro sarebbero finiti al coach, preceduti da regali, come Il caso La scomparsa Mariastella Giorlandino, architetto e proprietaria dei centri clinici diagnostici Artemisia, 60 anni, è scomparsa mercoledì. È stato il marito a denunciarne la sparizione quando ha visto che la donna non rientrava a casa all Appia Antica I segnali La donna quel mercoledì era uscita di casa come ogni giorno per andare al lavoro. I familiari avrebbero tentato più volte di rintracciarla, ma il cellulare è risultato sempre spento. L imprenditrice negli ultimi tempi sembrava molto stressata. In passato aveva denunciato di essere vittima di stalking e avrebbe confidato ad alcuni amici di sentirsi addirittura seguita L indagine Al momento gli investigatori procedono per scomparsa, ma non escludono nessuna ipotesi: dall allontanamento volontario a qualcosa di più grave Arrestato Il diplomatico polacco Wojciech Janowski dentro l auto degli investigatori. Ha ammesso di aver pagato gli assassini della suocera Hélène Pastor (Epa) le persone sospette («Ho paura, mi seguono in scooter») e le targhe annotate dall imprenditrice durante i suoi spostamenti per la Capitale. I carabinieri e la Procura, che ieri ha aperto un fascicolo sulla vicenda su Giorlandino il pm Mario Dovinola aveva già avviato un procedimento relativo a vicende finanziarie del gruppo e un indagine per stalking dopo un altra denuncia dell imprenditrice presentata di recente a piazzale Clodio stanno mettendo insieme i pezzi di una storia intricata dove gli inquirenti non escludono conflitti in ambito familiare «con dissidi per questioni economico-lavorative». Un tema molto delicato sul quale i militari dell Arma stanno svolgendo accertamenti. «Ma non era il tipo da allontanarsi così, all improvviso, anche perché ha un figlio di 12 Le piste Gli inquirenti al momento non escludono neppure dissidi in ambito familiare per questioni economiche anni. È una grande lavoratrice, molto attiva, il suo gruppo fattura 15 milioni di euro all anno», spiegano i suoi collaboratori, anche se in passato, da quanto hanno accertato gli investigatori, la manager si sarebbe già assentata in circostanze poco chiare. Ma questa volta sarebbe diverso, al punto che la famiglia ha fatto pubblicare avvisi a pagamento sui quotidiani nazionali per lanciare un appello per ritrovare «la dottoressa Msg», come viene chiamata l imprenditrice, «che da tempo scrive il marito denunciava alle autorità pesanti atti di violenza. Da anni chiedevamo aiuto, ma a quanto pare nessuno ci ha ascoltato». Rinaldo Frignani viaggi all estero e qualche bella auto. Pagati gli intermediari, altri 60 mila euro erano per i due killer, originari delle Comore e reclutati a Marsiglia. Il trainer di Janowski ha sostenuto che il movente del delitto non stava nell avidità quanto nella frustrazione del suo datore di lavoro, mai completamente accettato dalla «belle-mère», per questo spesso in polemica con Sylvia. Che lo ha smentito (il procuratore racconta che la donna è sconvolta e si sente «tradita» dal piano ideato dal marito). Il console (ormai destituito dal governo polacco) avrebbe raccomandato anche l eliminazione dell autista e maggiordomo di Hélène, Mohammed Darwich, non per ostilità nei suoi confronti, ma nella speranza che la polizia ritenesse la miliardaria vittima collaterale di un regolamento di conti. Montecarlo è sbigottita dalle rivelazioni: l ex console era impegnato, fino alla sera prima dell omicidio, in attività benefiche, si spendeva in favore delle connazionali maltrattate dai mariti e dei bambini autistici, seguiva placidamente i suoi affari e il suo ménage con Sylvia, nel palazzo di 15 piani al numero 19 di boulevard de Suisse, nella zona d oro della città. Ma all appello mancano oltre 8 milioni di euro che la belle-mère gli avrebbe anticipato l anno scorso. L inchiesta deve ancora scavare. In una montagna di soldi. Elisabetta Rosaspina Il marito Franzoni, «felici come una famiglia normale» Prima notte a casa per Annamaria Franzoni, dopo la decisione del tribunale di Sorveglianza di Bologna di concederle la detenzione domiciliare per scontare quel che resta della pena inflittale per l omicidio del figlio Samuele. È uscita dal carcere a gran velocità, a bordo di una Multipla grigia, della cooperativa di don Giovanni Nicolini, seduta sul lato passeggeri, chinata per sfuggire a fotografi e telecamere. La sua nuova vita è ripartita da Ripoli, con una giornata dedicata al ritrovato menage di famiglia, al pranzo, al figlio minore che gioca con i suoi amichetti. Normalità. Come ha rivendicato ieri il marito Stefano: «Lasciateci tranquilli. Vogliamo tornare a una vita normale». È quel nucleo familiare che i giudici del tribunale di Sorveglianza di Bologna hanno considerato come determinante nel nuovo equilibrio della donna. Una famiglia per i giudici «coesa» e «ampiamente favorevole ad accoglierla e a sostenerla». Il La coppia I coniugi Franzoni marito, alle 7.30, è andato a lavorare. Poco dopo Davide, il figlio maggiore, 19 anni, ha aperto la porta della villetta a due piani. In mano la ciotola con la pappa per il labrador di casa, Edo. Annamaria, che potrebbe avere fino a quattro ore al giorno di uscita, nel suo primo giorno a casa ha deciso di non farsi vedere. L esposizione mediatica, come ha spiegato anche il consulente del tribunale, Augusto Balloni, le può solo nuocere. A far la spesa, a comperare pane, acqua e biscotti, vanno i bambini. L unico negozio del paesino di pochi abitanti lo gestisce Monia, che non ha dubbi. «Noi siamo contenti dice è giusto che Annamaria sia qui. È giusto per i suoi figli. Poi cosa cambia? Era già spesso qua». Nella messa del mattino il parroco, don Marco Baroncini, vicino ai Lorenzi, non ha ritenuto necessario affrontare il tema della detenzione domiciliare della loro concittadina più famosa. «E perché avrei dovuto farlo?», chiede ridendo il giovane prete. «Non ce n era davvero bisogno. Per la gente di Ripoli è tutto tranquillo». A un certo punto dalla villetta dei Lorenzi all ora di pranzo si alza il profumo di carne alla griglia e peperoni. Monia del negozio degli alimentati sorride e sottolinea: «Lo sanno tutti, Annamaria è sempre stata un ottima cuoca».

18 italia: Sabato 28 Giugno 2014 Corriere della Sera 18 Cronache Il delitto di Brembate Il padre: ci fu una telefonata di Massimo con la madre sul ritrovamento del cadavere Si cercano le foto di Yara nel pc di Ignoto 1 Il biologo: «Capelli di Bossetti accanto al corpo». Ma poi si smentisce Ora che c è il volto del presunto assassino di Yara Gambirasio, le amiche della ragazzina verranno interrogate di nuovo dai carabinieri e dalla polizia. L ultima volta risale allo scorso gennaio, quando Ignoto 1 era ancora un fantasma. Adesso è diverso, perché c è un sospettato: Massimo Giuseppe Bossetti, il carpentiere di 43 anni, di Mapello. Gli investigatori cercano contatti tra la tredicenne e lui, che nega di averla mai incontrata. Ma se qualcuno può ripescare nei ricordi quei suoi occhi celesti, il suo furgone Iveco azzurro o la sua Volvo V40 grigia, sono proprio loro, le amiche. Gli investigatori puntano molto anche sull analisi dei due computer sequestrati nella casa dell indagato. Uno fisso e l altro portatile. Cercano in particolare foto della tredicenne. Sarebbero molto significative se fossero precedenti al delitto, perché indicherebbero un contatto o quanto meno un interesse di Bossetti per la ragazzina. Ma per ora bisogna rimanere nel campo delle ipotesi, perché questo tipo di accertamento richiede tanto più tempo quanto più va a fondo: si possono scovare anche immagini e dati cancellati, in parte anche nell ipotesi in cui l hard disk, cioè la memoria, fosse stato sostituito. Il sospetto che i due computer siano significativi emerge da un retroscena. Lunedì scorso Marita Comi, la moglie di Bossetti, è Elementi a confronto La traccia di Dna L accusa - E l elemento chiave che colloca Bossetti sul luogo del delitto e che conferma il suo contatto fisico con Yara La difesa - Pur non contestando l esattezza del test, le tracce possono essere finite sul corpo della vittima in modo casuale Prossimi passi Alle amiche della vittima verrà chiesto se avevano mai notato il muratore nei dintorni della palestra Le celle telefoniche L accusa - Il telefonino di Bossetti è agganciato alla cella di Mapello, la stessa in cui si trova Yara, a un ora compatibile con la sparizione della vittima La difesa - Nell area della cella di Mapello ricade anche l abitazione di Bossetti, che appunto si trovava a casa stata interrogata per la seconda volta. L ha accompagnata l avvocato Claudio Salvagni, che difende il carpentiere insieme alla collega Silvia Gazzetti. Ha parlato. Ma quando polizia e carabinieri hanno iniziato a chiederle degli strumenti informatici, il legale l ha stoppata. Gli interrogatori, negli undici giorni passati dal fermo, sono stati più di un centinaio: non solo stretti familiari di Bossetti, ma anche amici, conoscenti, colleghi. Ad esempio Massimo Maggioni, socio del cognato del presunto assassino in un cantiere di Palazzago, che era aperto nel periodo in cui Yara era scomparsa e le ricerche interessavano tutta la provincia. «Ricordo che in quel cantiere Bossetti e Fulvio Gambirasio si erano visti più volte le parole di Maggioni. Io ero a disagio quando arrivava il Il camioncino L accusa - Il Fiat Iveco di Bossetti viene notato più volte a Brembate, nei dintorni della palestra di Yara. Lo stesso dicasi per l auto, una Volvo. La difesa - A Brembate Bossetti andava a trovare il fratello, dal commercialista e all edicola dei giornali In edicola con il Corriere Un libro ricostruisce il caso La storia di Yara, la ricerca del suo assassino, gli errori nell inchiesta, fino alla svolta arrivata dopo quattro anni, grazie alla più grande indagine basata sul Dna condotta in Italia. In edicola, da martedì con il Corriere della Sera ci sarà il libro (a 6,90 euro, più il prezzo del quotidiano) scritto dalle firme del giornale più impegnate sul caso ILLUSTRAZIONI DI GUIDO ROSA padre di Yara, dopo quel che gli era successo. Bossetti restava muto, impassibile, come se non avesse di fronte nessuno». Dagli interrogatori spunta un altro dettaglio. Papà Giovanni Bossetti, sentito il giorno successivo al fermo del figlio, al termine delle domande ha aggiunto un particolare. Riguarda il giorno del ritrovamento di Yara, a Chignolo d Isola. «Ricordo che Massimo chiamò mia moglie e le chiese se voleva andare sul posto», è la deposizione. Ma non si sa dove fosse il figlio. Nella girandola di notizie, ieri si sono inseguite dichiarazioni e smentite. Le agenzie hanno diffuso un intervento di Fabio Buzzi, responsabile dell Unità operativa di Medicina legale e Scienze forensi dell Università di Pavia, secondo il quale sulle tracce pilifere trovate sul corpo di Yara c è il Dna di Ignoto 1. Ma Carlo Previderè, il ricercatore responsabile del laboratorio di genetica forense della stessa università che ha analizzato direttamente le tracce ha smentito: «Non è emersa nessuna compatibilità di profili genetici». E in serata è stato lo stesso Buzzi a correggere il tiro: «È stato un equivoco. Volevo spiegare che ora che abbiano un Dna completo della parte paterna e materna, si può verificare se ci sono profili genetici sovrapponibili». Armando Di Landro Giuliana Ubbiali Bari Meningite in volo profilassi ai passeggeri BARI Sono migliorate le condizioni di salute dello studente universitario barese di 23 anni che ha accusato febbre alta e mal di giovedì sera sul volo Ryanair Siviglia- Bari ed è risultato affetto da meningite di tipo C. Il giovane, che frequenta il progetto Erasmus, è ricoverato al Policlinico di Bari. I sintomi di malessere il giovane li aveva accusati già prima della partenza, a Siviglia, tanto che si era recato ad un presidio medico. Ma qui non gli era stata diagnosticata alcuna meningite. È stato durante il volo, a bordo di un Boeing 737, che le condizioni sono peggiorate, e subito dopo l atterraggio è stato chiesto l intervento del personale sanitario. Il sospetto di un caso di meningite, manifestato dai medici, ha indotto a far scattare, da parte di Aeroporti di Puglia e della Asl, la catena di misure di prevenzione, mentre lo studente veniva trasferito al Policlinico di Bari. L aereo è stato sottoposto a disinfestazione. Nel frattempo la compagnia aerea ha invitato tutti i passeggeri di quel volo a sottoporsi, in via precauzionale, alla profilassi ; stesso provvedimento è stato adottato anche per l equipaggio e per il personale aeroportuale interessato. Un marchio Daimler. Dimenticate i parenti stretti. Scopri la nuova dimensione del comfort, grazie a interni dal design innovativo, il meglio della tecnologia Intelligent Drive e un sistema multimediale integrato con navigatore, lettore DVD e accesso a internet per intrattenere piacevolmente tutta la famiglia.

19 Corriere della Sera Sabato 28 Giugno 2014 italia: Cronache 19 Trent anni dopo No a Marmo, che accusò il presentatore La figlia di Tortora rifiuta le scuse del pm «Ora è troppo tardi» Gaia: è stato zitto per farsi promuovere L ex magistrato Ieri Diego Marmo (foto) è stato pubblico ministero al processo di primo grado contro Enzo Tortora. Ne ottenne la condanna a 10 anni e nel corso della requisitoria lo definì «cinico mercante di morte». Successivamente Tortora fu assolto con formula piena. Oggi Il magistrato è andato in pensione ed è stato nominato assessore alla legalità del comune di Pompei. Solo due giorni fa al quotidiano «Il garantista», a 31 anni di distanza dall arresto, ha chiesto scusa alla famiglia e ha detto di essersi lasciato trascinare dalla foga durante la requisitoria. «È tardi. È troppo tardi. Ci sono stati 30 anni in mezzo». Parole chiarissime, inevitabili. A scriverle è Gaia Tortora la figlia più piccola di Enzo. Oggi ha 45 anni, è capo redattore politico al Tg de La7. Quando suo padre venne arrestato lei aveva 14 anni. Una adolescenza e una giovinezza rovinate per sempre dal calvario di quell uomo per bene. La sorella maggiore, Silvia, anche lei giornalista e pure scrittrice, in questi anni non ha mai nascosto la sacrosanta rabbia. Due giorni fa si sono trovate di fronte alle parole di Diego Marmo, il pubblico ministero che formulò pesantissime accuse contro Enzo Tortora. Accuse false. Ma lui non pagò mai per quell errore. Non chiese mai scusa. Lo ha fatto l altro ieri in un intervista a «Il Garantista», il nuovo quotidiano di Piero Sansonetti: «Adesso dopo trent anni è arrivato il momento. Mi sono portato dentro questo tormento troppo a lungo. Chiedo scusa alla famiglia Tortora per quello che ho fatto». Reazioni? Silvia tace. Gaia affida a Facebook la risposta. «Scrivo qui queste poche righe perché stanca di parlare. Stanca di spiegare. Stanca di pensare che anche questa volta le mie parole potrebbero essere ridotte o interpretate. Lo faccio qui ad uso e consumo di tutti. Di quelli che mi vogliono bene e anche dei colleghi che puntualmente mi cercano. Quelli di cui riconosco il pudore nell avvicinarmi e quelli che ancora oggi non smettono di stupirmi per la sciatteria e l insensibilità». Poi Gaia Tortora entra nel merito di quelle scuse scandalosamente tardive di un uomo che non solo non ha pagato, ma è stato pure premiato negli anni. L ex procuratore capo di Torre Annunziata, già procuratore aggiunto a Napoli, oggi in pensione, da qualche giorno è stato Firenze Accertamenti del ministero sul bambino in carcere nominato assessore alla legalità del comune di Pompei. Prosegue dunque la figlia del conduttore di «Portobello»: «È troppo tardi. Ci sono stati 30 anni in mezzo. Ma se avesse ammesso di aver sbagliato prima non avrebbe ottenuto le sue promozioni. E ora forse la sua ennesima poltroncina traballa sotto il peso delle polemiche. Provo compassione e pena per chi ha giocato con la vita di un uomo innocente». Infine una richiesta «Chiedo ai politici di destra e sinistra di smetterla di dire cosa sarebbe bene per Tortora. Senza mai porsi il problema di cosa provocano le loro esternazioni in noi. Chiedo al governo di fare una riforma della giustizia che abbia un senso e dia una dignità alla parola giustizia. Dignità. Una parola di cui quegli Finisce in Parlamento il caso del bambino di sei anni che vive in carcere, a Sollicciano, con la madre detenuta. Sulla vicenda, messa in luce dal Corriere Fiorentino, hanno presentato un interrogazione i deputati Federico Gelli (Pd) e Marisa Nicchi (Sel) che hanno chiesto l intervento del ministro della Giustizia. Il piccolo è entrato in cella quando aveva un anno. Ha frequentato l asilo nido, la scuola materna, da settembre andrà in prima elementari. «Perché mi chiudono a ominicchi, come ci ha insegnato il grande Sciascia, non conoscono probabilmente neanche il significato». Parole che in molti hanno condiviso sui social. Perché nessuno ha dimenticato quella requisitoria: Marmo descrisse il giornalista Rai come «un cinico mercante di morte», riferendosi alla presunta (e inesistente) attività di trafficante di cocaina. Non solo. Rivolgendosi chiave la sera quando torno a casa?», ha chiesto alle educatrici. Mamma e figlio sono arrivati in carcere nel 2009: allora la legge prevedeva che potessero stare assieme fino al terzo compleanno del bimbo ma nel 2011 il limite è stato portato a sei anni, purché il carcere sia adeguatamente attrezzato. E sono questi i punti che il ministero chiarirà. Solo così si capirà se il piccolo può restare con la madre, che finirà di scontare la pena nel 2019 Malagiustizia Enzo Tortora (a fianco, Olycom) è stato un giornalista e conduttore di programmi di successo come Portobello. Fu arrestato nel 1983 ma fu assolto dalla Corte d appello di Napoli nel Rimase provato dalla carcerazione e morì a 60 anni di cancro nel 1988 al legale di Tortora ebbe a dire: «Il suo cliente è diventato deputato con i voti della camorra!». (Tortora gli rispose gridando: «È un indecenza»). Un indecenza che cominciò il 17 giugno 1983 quando Tortora venne arrestato. Sette mesi di carcere, poi gli arresti domiciliari per motivi di salute. Nel giugno dell 84 viene eletto deputato al Parlamento europeo con i Radicali. Il 17 settembre 1985 è condannato a 10 anni di carcere principalmente per le accuse di pentiti. Il 31 dicembre si dimette da europarlamentare rinunciando all immunità parlamentare. Resta agli arresti domiciliari e il 15 settembre 1986 viene assolto con formula piena dalla Corte d Appello di Napoli. Pochi mesi dopo, il 20 febbraio 1987 torna in tv e quello stesso anno, il 13 giugno, viene assolto definitivamente dalla Corte di Cassazione. Una gioia breve perché Enzo morirà il 18 maggio Maria Volpe Un marchio Daimler. Nuova Classe V. L auto è tornata grande. 47 canoni da Anticipo da * TAN 3,20% - TAEG 3,92% Dopo 4 anni puoi restituirla Riscatto finale e chilometraggio totale km. *Esempio leasing per Classe V 200 CDI Executive Long. Prezzo di listino (inclusi optionals) (IVA esclusa). Prezzo di vendita (IVA, MSS, trasporto e sconto Cliente inclusi). Importo totale finanziato , importo totale dovuto dal consumatore (anticipo escluso), incluse spese istruttoria 366, imposta di bollo 16 e spese incasso RID 4,27. Valori IVA inclusa. L offerta, soggetta a disponibilità limitata e non cumulabile con altre iniziative in corso, è valida su Classe V 200 CDI Executive Long per contratti sottoscritti entro il 31/08/2014 presso le concessionarie aderenti all iniziativa. Maggiori info su mercedes-benz.it. Fogli informativi disponibili presso le concessionarie Mercedes-Benz e sul sito internet della Società. La vettura raffigurata è una Classe V 250 BlueTEC Long Premium. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Consumi ciclo combinato (l/100 km): 6,1 (200CDI) e 5,7 (220CDI). Emissioni CO 2 (g/km): 159 (200CDI) e 149 (220CDI).

20 italia: Sabato 28 Giugno 2014 Corriere della Sera 20 Cronache Vaticano L annuncio ai fedeli: «È molto stanco». Delusione al Gemelli La visita annullata dal Papa «No a timori per la salute» Padre Lombardi rassicura sugli impegni saltati ROMA Nessun allarme per la salute del Papa, che ieri pomeriggio ha annullato a sorpresa la sua visita al Policlinico Gemelli. Gli impegni di Francesco in agenda per oggi e domani «sono confermati» e «non vi sono motivi di preoccupazione» ha sottolineato padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana. Dal Vaticano assicurano insomma che si tratta solo di una «indisposizione», dovuta ai molti impegni e all agenda «densa», mentre dal suo staff è trapelato che Bergoglio sarebbe «molto stanco» e in preda a un forte mal di testa. Nessun allarme, ma tanta delusione da parte dei fedeli, degli ammalati, dei loro parenti e degli studenti del Policlinico universitario, del personale (dai dirigenti al più umile dipendente) e delle autorità (in tutto circa cinquemila persone) che stavano già aspettando Francesco sul piazzale antistante l ingresso principiale, dove era anche già posizionata la «papamobile» che lo avrebbe condotto nel vicino piazzale degli Istituti biologici per celebrare la messa. Anche lo staff del Papa era già sul posto, a cominciare dal cerimoniere pontificio monsignor Guido Marini, sorpreso anche lui del forfait. La Messa è stata poi officiata dal cardinale Angelo Scola, in quanto presidente dell Istituto Toniolo, ente fondatore dell Università Cattolica, che ha letto l omelia che il Papa avrebbe dovuto pronunciare. Mentre dal Vaticano hanno fatto sapere che la visita al Gemelli (che è considerato un vero e proprio ospedale del Papa, da quando vi fu ricoverato a più riprese San Giovanni Paolo II, a cominciare dal giorno dell attentato dell 81) è solo «rinviata e non annullata». È già la terza volta in questo mese che Papa Francesco ha saltato impegni pubblici: per due volte udienze già programmate come quella ai componenti del Consiglio superiore della magistratura italiana. E la settimana scorsa, il Pontefice non se l era sentita di percorrere a piedi la processione del Corpus Domini da San Giovanni a Santa Maria I precedenti Il concerto disertato perché troppo mondano 1Il 22 giugno dell anno scorso, Francesco ha lasciato vuoto (a destra) il suo posto al concerto di Beethoven organizzato in occasione dell Anno della Fede. Un assenza dovuta non a motivi di salute, ma ad altri «impegni». Fu spiegata dai più con il suo rifiuto della «mondanità spirituale» definita in varie occasione, «lebbra della Chiesa» Maggiore, dopo aver celebrato una messa durata due ore. Per non disperdere troppe energie alla vigilia dell impegnativo viaggio di 12 ore a Cassano allo Ionio in Calabria, dove non ha rinunciato, neppure sotto il sole, al contatto diretto con i fedeli ed i malati. «Anche prima del viaggio in Terra Santa il Papa ha preso da solo la decisione di non recarsi in pellegrinaggio, come era previsto, al santuario del Divino Amore», hanno spiegato in Vaticano. E «anche stavolta il Santo Padre ha deciso da solo di non andare». Del resto, aggiungono, «con la vita che fa,intensa e carica di impegni,è normale un affaticamento». A luglio poi sono state cancellate tutte le udienze generali del Papamobile vuota Fedeli e passanti fotografano la papamobile dopo che Francesco ha annullato la visita al Gemelli (Eidon) mercoledì in Piazza San Pietro e anche la Messa del mattino a Santa Marta avverrà senza la presenza di persone esterne. Oltre alle indisposizioni, l assenza del Papa è stata dovuta ad «impegni improrogabili». Nessuno potrà dimenticare la sedia La febbre e l udienza rimandata con il Csm 2Il 9 giugno il Papa non ha partecipato all udienza con il Csm e con il priore di Bose, padre Enzo Bianchi. È stato lo stesso Bergoglio, qualche giorno dopo, il 17, a spiegare la sua assenza ai magistrati riconvocati: «Mi scuso davvero dell altra volta. A metà mattina ho avuto un malore, febbre ha detto. E ho dovuto tagliare gli appuntamenti» La processione per il Corpus Domini 3Il 19 giugno Francesco ha celebrato la messa del Corpus Domini a San Giovanni in Laterano, ma per non affaticarsi troppo ha raggiunto Santa Maria Maggiore in auto e non in processione. Due giorni dopo è partito però per Cassano allo Ionio, in Calabria, per un impegnativa visita pastorale nelle terre della ndrangheta vuota nell Aula Paolo VI il 22 giugno dell anno scorso. Era in programma il concerto di Beethoven organizzato in occasione dell Anno della Fede. Anche se il Papa non riesce, per qualche malanno, a partecipare a impegnativi eventi pubblici, ciò non vuol dire che non continui a lavorare con i suoi stretti collaboratori e ai dossier più importanti per la cura della Chiesa, soprattutto a pochi giorni dall inizio di un nuovo, impegnativo Consiglio degli 8 cardinali che sono stati scelti da Francesco, da tutte le parti del mondo, per aiutarlo nel governo della Chiesa universale. Cardinali che dall 1 al 4 luglio si riuniranno a Roma per continuare nell opera di rinnovamento delle strutture amministrative e finanziarie della Santa Sede. Gli incontri del C8 sono sempre molto impegnativi e il sovraffaticamento naturalmente aumenta la possibilità di un indisposizione, in un uomo che compirà a dicembre 78 anni. Anche in occasione di due precedenti C8, il Papa dovette annullare due impegni: il 4 dicembre 2013 Francesco aveva cancellato l udienza ai rappresentanti di Expo-Milano, accompagnati dal cardinale Scola, che volevano invitarlo all evento e lo scorso 28 febbraio invece cancellò la visita al Seminario romano, per un alterazione febbrile. M.Antonietta Calabrò maria mcalabro Pedofilia Richiamato un anno fa da Santo Domingo. Rischia l arresto L ex nunzio Wesolowski espulso dal clero per abusi ROMA Per la prima volta un vescovo ed ex ambasciatore del Papa è stato ridotto allo stato laicale dalla Congregazione per la dottrina della Fede per pedofilia. Il polacco Jozef Wesolowski, in pratica non è più prete né potrà presentarsi come prete. Ha tempo due mesi per proporre appello, ma adesso rischia di essere arrestato. «Saranno adottati tutti i provvedimento adeguati alla gravità del caso», ha spiegato una nota della stampa vaticana. Inoltre proseguirà adesso il procedimento penale contro di lui presso gli organi giudiziari vaticani. Quello del nunzio Wesolowski è stato uno dei casi di pedofilia messi sotto il riflettore dal Comitato Onu Contro la Tortura, che lo scorso maggio a Ginevra ha stilato un Rapporto finale molto duro nei confronti del Vaticano, le cui normative e prassi non sono state considerate adeguate per il contrasto agli abusi. Il documento finale del Comitato infatti aveva messo a punto ben nove raccomandazioni, una delle quali riguardava la vicenda dell ex nunzio. «Quanto al caso dell arcivescovo Joseph Wesolowski, ex nunzio nella Repubblica domenicana si leggeva nel Rapporto egli dovrà o essere estradato a Porto Rico oppure dovrà essere sottoposto a processo penale in Vaticano, poiché non gli può essere riconosciuta l immunità», dovuta al suo status diplomatico. Il Vaticano in meno di un anno lo richiamato a Roma e condannato, ha agito prontamente nei suoi confronti, attuando una linea di tolleranza zero Papa Francesco, che il prossimo 7 luglio incontrerà alcune vittime della pedofilia del clero a Santa Marta, ha istituito una Ex prelato Jozef Wesolowski durante una cerimonia a Santo Domingo in una foto di archivio. L ex nunzio vaticano è stato ridotto allo stato laicale (Ansa/Orlando Barria) Commissione d inchiesta presieduta dal cardinale di Boston Sean O Malley e di cui fa parte una donna irlandese, Marie Collins, abusata da bambina da un sacerdote. Durante il volo di ritorno dalla Terra Santa Francesco aveva in qualche modo anticipato che anche i vescovi non sarebbero stati messi al riparo da una giusta punizione. «In Argentina, ai privilegiati noi diciamo: Questo è un figlio di papà. In questo problema non ci saranno figli di papà», aveva affermato. «In questo momento, ci sono tre vescovi sotto indagine: uno è già condannato e si sta valutando la pena da comminare. Non ci sono privilegi». Il Pontefice aveva definito l abuso sui minori «un reato tanto brutto»: «un sacerdote che fa questo, tradisce il Corpo del Signore, perché questo sacerdote deve portare questo bambino, questa bambina, questo ragazzo, questa ragazza alla santità; e invece di portarli alla santità, abusa di loro. E questo è gravissimo! È come fare una messa nera. Tu devi portarlo alla santità e lo porti a un problema che durerà tutta la vita». «Su questo si deve andare avanti, avanti aveva annunciato il Papa : tolleranza zero» Ṁ.A.C.

Convegno Rapporti dall Europa

Convegno Rapporti dall Europa Spunti per l intervento dell On. Sandro Gozi Premio Grinzane Cavour Convegno Rapporti dall Europa Saluto augurale dell On. Sandro Gozi Giovedì 27 settembre 2007 Torino 1 Nel marzo scorso, l Europa ha festeggiato

Dettagli

OSSERVATORIO SOCIO-POLITICO L evoluzione del voto europeo in Italia. Rilevazione 5 Maggio 2014

OSSERVATORIO SOCIO-POLITICO L evoluzione del voto europeo in Italia. Rilevazione 5 Maggio 2014 OSSERVATORIO SOCIO-POLITICO L evoluzione del voto europeo in Italia Rilevazione 5 Maggio 2014 Ripresa della FIDUCIA nel futuro Riprende la speranza: si crede nel cambio di passo e nella ripresa economica

Dettagli

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti * del gruppo Deutsche Bank nell Unione Europea Commissione interna Euro Deutsche Bank Premessa In considerazione dello

Dettagli

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia

Dettagli

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che

Dettagli

Indice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo

Indice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo Indice Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo PARTE PRIMA - La RSU 11 Capitolo I Che cosa è la RSu 13 Capitolo II Come lavora la RSu 18 Capitolo III - Il negoziato: tempi

Dettagli

Come nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva

Come nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva Un giorno in SENATO Come nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva Presentazione L iter di una legge inizia con la presentazione, al Senato o alla Camera, di un progetto di legge;

Dettagli

Intervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole

Intervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole Intervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole Milano 7 ottobre 2013 Nel mio breve intervento per lanciare il dibattito vorrei dare essenzialmente

Dettagli

Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco

Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco 12/03/2015 Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco Giornalista: Dott.Greco questo bilancio chiude la prima fase del suo impegno sulla società. Qual è il messaggio che arriva al mercato da questi

Dettagli

Amore in Paradiso. Capitolo I

Amore in Paradiso. Capitolo I 4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,

Dettagli

Jobs act: Poletti, lavoro flessibile costa più di stabile

Jobs act: Poletti, lavoro flessibile costa più di stabile Jobs act: Poletti, lavoro flessibile costa più di stabile (ANSA) - ROMA, 19 GIU - Il Governo ha stabilito il principio che il lavoro flessibile deve costare di più di quello stabile. Lo ha ribadito il

Dettagli

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI Eccoci ad un altra puntata del percorso di costruzione di un budget annuale: i visitatori del nostro sito www.controllogestionestrategico.it possono vedere alcuni

Dettagli

Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa

Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa Un progetto socialmente responsabile in collaborazione tra Assolombarda Coni Lombardia Fondazione Sodalitas Impresa & Sport è un progetto che nasce da

Dettagli

La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info

La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info La crisi del sistema Dicembre 2008 www.quattrogatti.info Credevo avessimo solo comprato una casa! Stiamo vivendo la più grande crisi finanziaria dopo quella degli anni 30 La crisi finanziaria si sta trasformando

Dettagli

Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano

Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano INTRODUZIONE Il ed economato (acquisti) della Provincia di Milano è impegnato da più di 6 anni per la diffusione

Dettagli

Maschere a Venezia VERO O FALSO

Maschere a Venezia VERO O FALSO 45 VERO O FALSO CAP I 1) Altiero Ranelli è il direttore de Il Gazzettino di Venezia 2) Altiero Ranelli ha trovato delle lettere su MONDO-NET 3) Colombina è la sorella di Pantalone 4) La sera di carnevale,

Dettagli

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1

Dettagli

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

Inaugurazione dell anno accademico 2013-2014. Università degli studi di Brescia, 24 febbraio 2014

Inaugurazione dell anno accademico 2013-2014. Università degli studi di Brescia, 24 febbraio 2014 Inaugurazione dell anno accademico 2013-2014 Università degli studi di Brescia, 24 febbraio 2014 Intervento del Presidente della CRUI, Stefano Paleari. Magnifico Rettore, carissimo Sergio, Autorità, cari

Dettagli

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica

Dettagli

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto

Dettagli

Articoli apparsi sulla stampa serba in occasione della visita in Italia del Presidente della Repubblica di Serbia, Tomislav Nikolic (9 ottobre 2012)

Articoli apparsi sulla stampa serba in occasione della visita in Italia del Presidente della Repubblica di Serbia, Tomislav Nikolic (9 ottobre 2012) Articoli apparsi sulla stampa serba in occasione della visita in Italia del Presidente della Repubblica di Serbia, Tomislav Nikolic (9 ottobre 2012) POLITIKA Napolitano e Nikolic, Non si devono porre nuove

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che

Dettagli

SUMMARY REPORT MOPAmbiente. I principali risultati della ricerca

SUMMARY REPORT MOPAmbiente. I principali risultati della ricerca SUMMARY REPORT MOPAmbiente I principali risultati della ricerca VI Rapporto Periodo di rilevazione: 3 9 Novembre 2010 Metodologia: CATI; campione n=1000 casi, rappresentativo degli italiani dai 18 anni

Dettagli

VERSO LE REGIONALI 2015

VERSO LE REGIONALI 2015 VERSO LE REGIONALI 2015 COMMITTENTE SOGGETTO CHE HA EFFETTUATO IL SONDAGGIO NUMEROSITÀ DEL CAMPIONE METODOLOGIA DATE IN CUI È STATO EFFETTUATO IL SONDAGGIO LIGURIA CIVICA DIGIS SRL 1.000 CASI CATI 13-14

Dettagli

Piano C. Giugno 2013 PROGETTO MOLTIPLICAZIONE

Piano C. Giugno 2013 PROGETTO MOLTIPLICAZIONE Piano C Giugno 2013 PROGETTO MOLTIPLICAZIONE PROGETTO MOLTIPLICAZIONE PIANO C Valori e missione L innovazione nasce dalla condivisione: piano C crede nel mettere insieme le forze con onestà e trasparenza

Dettagli

Famiglia e crisi economica Marica Martini 1

Famiglia e crisi economica Marica Martini 1 Famiglia e crisi economica Marica Martini 1 Premessa La crisi economica è ancora argomento d attualità. Lungi dal perdersi nell analisi approfondita di indici economici e nella ricerca di una verità nei

Dettagli

SENZA PAROLE. Illustrazione di Matteo Pericoli 2001

SENZA PAROLE. Illustrazione di Matteo Pericoli 2001 SENZA PAROLE Illustrazione di Matteo Pericoli 2001 Agente di viaggio. Vedo che ha deciso per la Transiberiana. Ottima scelta. Un viaggio difficile, ma che le darà enormi soddisfazioni. Cliente. Mi preoccupa

Dettagli

COMUNIC@CTION INVIO SMS

COMUNIC@CTION INVIO SMS S I G e s t S.r.l S e d e l e g a l e : V i a d e l F o r n o 3 19125 L a S p e z i a T e l e f o n o 0187/284510/15 - F a x 0187/525519 P a r t i t a I V A 01223450113 COMUNIC@CTION INVIO SMS GUIDA ALL

Dettagli

«Comune amico dei bambini»

«Comune amico dei bambini» «Comune amico dei bambini» Un iniziativa dell UNICEF per situazioni di vita a misura di bambino in Svizzera Obiettivo Comuni amici dei bambini I bambini sono il nostro futuro. La Convenzione dell ONU sui

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese

LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese FONDAZIONE LEONE MORESSA Via Torre Belfredo 81/d 30171 Mestre (Venezia) Tel: 041-23.86.700 - Fax: 041-98.45.01 Email: info@fondazioneleonemoressa.org Web: www.fondazioneleonemoressa.org LA CRISI ECONOMICA

Dettagli

Edizione autunnale dell Osservatorio ANIMA - GfK sul risparmio delle famiglie italiane

Edizione autunnale dell Osservatorio ANIMA - GfK sul risparmio delle famiglie italiane COMUNICATO STAMPA Edizione autunnale dell Osservatorio ANIMA - GfK sul risparmio delle famiglie italiane Aumentano gli ottimisti sulle prospettive dell Italia e calano i pessimisti In attesa che la ripresa

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

PIANO JUNCKER: ECCO COSA PENSA LA STAMPA ESTERA

PIANO JUNCKER: ECCO COSA PENSA LA STAMPA ESTERA a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia Berlusconi Presidente Il Popolo della Libertà 839 PIANO JUNCKER: ECCO COSA PENSA LA STAMPA ESTERA 28 novembre 2014 EXECUTIVE SUMMARY

Dettagli

5 per mille al volontariato 2007

5 per mille al volontariato 2007 Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione

Dettagli

Questionario Conosci l Europa

Questionario Conosci l Europa Questionario Conosci l Europa L Antenna Europe Direct Isernia della Camera di Commercio di Isernia opera sul territorio come intermediario tra l'unione europea ed i cittadini a livello locale. La sua missione

Dettagli

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Emanuele Lajolo di Cossano COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Università degli Studi - Torino, 19 aprile 2010 La prima cosa da fare PERCHE SONO QUI? QUAL E IL MIO OBIETTIVO? CHE COSA VOGLIO ASSOLUTAMENTE

Dettagli

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare

Dettagli

Università per Stranieri di Siena Livello A1

Università per Stranieri di Siena Livello A1 Unità 20 Come scegliere il gestore telefonico CHIAVI In questa unità imparerai: a capire testi che danno informazioni sulla scelta del gestore telefonico parole relative alla scelta del gestore telefonico

Dettagli

FACCIAMO I CONTI UN LIBRO BIANCO DEL PRC DI SC ANDICCI

FACCIAMO I CONTI UN LIBRO BIANCO DEL PRC DI SC ANDICCI FACCIAMO I CONTI UN LIBRO BIANCO DEL PRC DI SC ANDICCI Se ritenete di qualche interesse questo libro bianco fatelo circolare; se avete commenti, suggerimenti, osservazioni anche critiche da fare scrivere

Dettagli

MONTI E IL SUO FUTURO. SI CANDIDA O NON SI CANDIDA?

MONTI E IL SUO FUTURO. SI CANDIDA O NON SI CANDIDA? 237 i dossier www.freefoundation.com MONTI E IL SUO FUTURO. SI CANDIDA O NON SI CANDIDA? 11 dicembre 2012 a cura di Renato Brunetta Monti assicura che non si candiderà 19 novembre 2011 2 Durante la conferenza

Dettagli

Mario Basile. I Veri valori della vita

Mario Basile. I Veri valori della vita I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso

Dettagli

BUSINESS PLAN e FINANZIAMENTI

BUSINESS PLAN e FINANZIAMENTI BUSINESS PLAN e FINANZIAMENTI 1 PREVENIRE I RISCHI si può? Sì, prima di avviare l impresa, con realismo e piedi per terra business plan (fatto da soli, vedi sito www. pd.camcom.it, miniguide) 2 PREVENIRE

Dettagli

NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA

NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA Non si è raggiunto l obiettivo! E necessario inaugurare un grande cantiere fatto di: Cultura della sicurezza Tecnologia della sicurezza Prevenzione Controlli

Dettagli

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO ESERCIZI PUNTATA N 4 GLI UFFICI COMUNALI A cura di Marta Alaimo Voli Società Cooperativa - 2011 GLI UFFICI COMUNALI DIALOGO PRINCIPALE A- Buongiorno. B- Buongiorno. A- Scusi

Dettagli

Marco Causi Capogruppo PD Commissione Finanze Camera dei Deputati

Marco Causi Capogruppo PD Commissione Finanze Camera dei Deputati Associazione Nazionale Società Emettitrici Buoni Pasto AUMENTARE I BUONI PASTO PER AUMENTARE I CONSUMI Adeguamento dei buoni pasto: una misura coerente con le politiche di riduzione del cuneo fiscale Marco

Dettagli

IL LAVORO CHE CAMBIA? ITALIANI DIVISI A METÀ!

IL LAVORO CHE CAMBIA? ITALIANI DIVISI A METÀ! IL LAVORO CHE CAMBIA? ITALIANI DIVISI A METÀ! Indagine AstraRicerche e Manageritalia (aprile 2015) Enrico Pedretti direttore marketing Manageritalia MILANO 24 NOVEMBRE 2015 L INDAGINE Manageritalia, con

Dettagli

Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma

Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma Febbraio 2012 Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma PARTE 1: RIFORME DI IERI E PROBLEMI DI OGGI di Stefano Caria e Paolo Lucchino In questi giorni si parla molto di riforma del

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. Nel 2012 l 80% delle famiglie colpite direttamente dalla crisi, quasi il 90% dei nostri concittadini ha ridotto le spese

COMUNICATO STAMPA. Nel 2012 l 80% delle famiglie colpite direttamente dalla crisi, quasi il 90% dei nostri concittadini ha ridotto le spese Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA PROSPETTIVE 2013, SONDAGGIO CONFESERCENTI SWG: CRISI DI FIDUCIA, QUASI NOVE SU DIECI NON CREDONO IN UN MIGLIORAMENTO DELLA SITUAZIONE ECONOMICA ITALIANA. SEI SU DIECI VOGLIONO

Dettagli

La carriera universitaria e l inserimento nel mondo del lavoro dei laureati in Ingegneria dei Materiali

La carriera universitaria e l inserimento nel mondo del lavoro dei laureati in Ingegneria dei Materiali La carriera universitaria e l inserimento nel mondo del lavoro dei laureati in Ingegneria dei Materiali Studenti che hanno conseguito la laurea specialistica nell anno solare 2009 Questa indagine statistica

Dettagli

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000 ASSOCIAZIONE DOTTORANDI E DOTTORI DI RICERCA ITALIANI LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL Nel dicembre del la sezione di Bologna dell ADI ha condotto un questionario tra gli iscritti ai

Dettagli

Le slide che Renzi non vi farà vedere sui due anni di governo di Giulio Marcon

Le slide che Renzi non vi farà vedere sui due anni di governo di Giulio Marcon Le slide che Renzi non vi farà vedere sui due anni di governo di Giulio Marcon Ci sono delle slide che Renzi in occasione dei due anni dall insediamento del suo governo (22 gennaio 2014) non vi farà certamente

Dettagli

Diamogli Credito. Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione

Diamogli Credito. Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione Diamogli Credito Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione Il Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive (POGAS) e l

Dettagli

NUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI

NUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI NUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI NuMani è una realtà e nasce dall unione d esperienza di persone che da 11 anni si occupano a tempo pieno dell applicazione e decorazione unghie con l ambiziosa idea delle

Dettagli

Mercato lavoro, orari, produttività, salari

Mercato lavoro, orari, produttività, salari Mercato lavoro, orari, produttività, salari Roberto Romano 22 marzo 2012 Sommario Premessa... 2 Rigidità della protezione dell'occupazione... 2 Italia, paese dai bassi salari... 4 Ore lavorate... 5 Costo

Dettagli

Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis.

Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis. Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis. Qual è la differenza tra Dare e Avere? E tra Stato Patrimoniale e Conto Economico? In 1.000 parole riuscirete a comprendere

Dettagli

Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act

Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act CENTRO STUDI Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act Nota CNA N. 10/DICEMBRE 2014 CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELL ARTIGIANATO E DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA

Dettagli

(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti

(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti (15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti 61 I. L Europa che vogliamo II. III. IV. I valori del Partito popolare europeo L Europa delle libertà L Europa

Dettagli

La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen

La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen Il datore di lavoro Richard Mann Circa un anno e mezzo fa, nell ambito del progetto Integrazione di persone disabili presso la Posta, abbiamo assunto una nuova

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

SERVIZIO DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE ON LINE (SERVIZIO ATTIVO IN TUTTA ITALIA)

SERVIZIO DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE ON LINE (SERVIZIO ATTIVO IN TUTTA ITALIA) SERVIZIO DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE ON LINE (SERVIZIO ATTIVO IN TUTTA ITALIA) Devi presentare la dichiarazione di successione all' agenzia delle entrate e non sai come fare? Premesso che la dichiarazione

Dettagli

Guida pratica BOZZA ALLO SMOBILIZZO DEI CREDITI NEI CONFRONTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE COPYRIGHT BANCARIA EDITRICE

Guida pratica BOZZA ALLO SMOBILIZZO DEI CREDITI NEI CONFRONTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE COPYRIGHT BANCARIA EDITRICE Guida pratica ALLO SMOBILIZZO DEI CREDITI NEI CONFRONTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 1 2 LA CERTIFICAZIONE DEI CREDITI Come funziona I tempi di risposta LO SMOBILIZZO DEI CREDITI Come funziona Le operazioni

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO

INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E DELL IMPIEGO Analisi comparata Dicembre 2014 SINTETICA LETTURA INTERPRETATIVA Nel 2013 l Italia ha un sistema di tutela e di protezione dei licenziamenti collettivi e

Dettagli

Questionario di fine modulo Accoglienza

Questionario di fine modulo Accoglienza Questionario di fine modulo Accoglienza Si propongono di seguito n. 18 di domande chiuse con 4 possibili risposte. Solo una risposta è corretta. Le domande sono state divise in 4 sezioni (A, B, C, D).

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la PARTE A PROVA DI COMPRENSIONE DELLA LETTURA A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la lettera A, B o C corrispondente alla risposta scelta. Esempio

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

Approfondimento su Schengen

Approfondimento su Schengen Approfondimento su Schengen INFORMAZIONI SUL DIRITTO COMUNITARIO INTRODUZIONE Le disposizioni dell accordo di Schengen prevedono l abolizione dei controlli alle frontiere interne degli Stati membri facenti

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti

da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti OBIETTIVO Il vincitore è colui che, dopo due round di gioco, delle sue 11 ordinazioni, ne ha consegnate il maggior numero. CONTENUTO DELLA SCATOLA

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA FORO ITALICO. Ufficio Stampa. Roma 11 novembre 2015

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA FORO ITALICO. Ufficio Stampa. Roma 11 novembre 2015 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA FORO ITALICO Ufficio Stampa Rassegna Stampa Roma 11 novembre 2015 Argomento Testata Titolo Pag. Università Italia Oggi Le università sono risanabili 2-3 Università Il Giorno

Dettagli

La cooperazione tra territorio e mercato L I S T A A M I C I D E L L A C A T T O L I C A

La cooperazione tra territorio e mercato L I S T A A M I C I D E L L A C A T T O L I C A PRESENTAZIONE LISTA AMICI DELLA CATTOLICA ASSICURAZIONI TORNARE AL FUTURO La cooperazione tra territorio e mercato C A R T E L L A S T A M P A Conferenza Stampa Grand Hotel Verona 6 aprile 2010 11.30 COMUNICATO

Dettagli

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

COMUNE DI CALVENE. Provincia di Vicenza REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

COMUNE DI CALVENE. Provincia di Vicenza REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI COMUNE DI CALVENE Provincia di Vicenza REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 44 DEL 29.11.2012 INDICE Art. 1 FINALITA Art. 2 COMPETENZE Art.

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

I professionisti e la crisi: quale futuro ci attende?

I professionisti e la crisi: quale futuro ci attende? I professionisti e la crisi: quale futuro ci attende? Giuseppe Ciccarone Dipartimento di Economia e Diritto, Preside della Facoltà di Economia Fondazione Giacomo Brodolini I PROFESSIONISTI ITALIANI: CHI

Dettagli

Il settore moto e il credito al consumo

Il settore moto e il credito al consumo Il settore moto e il credito al consumo Rapporto di ricerca ISPO per Marzo 2010 RIF. 1201V110 Indice 2 Capitolo 1: Lo scenario pag. 3 Capitolo 2: Il Credito al Consumo: atteggiamenti 13 Capitolo 3: Il

Dettagli

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a GIORNATA DEL VOLONTARIATO Torino 7 aprile 2013 Desidero porgere un caloroso saluto a nome dell intera Assemblea regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a partecipare a questa

Dettagli

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO Ufficio studi I dati più recenti indicano in oltre 1,4 milioni il numero degli occupati nelle imprese del turismo. Il 68% sono dipendenti. Per conto dell EBNT (Ente Bilaterale Nazionale del Turismo) Fipe,

Dettagli

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO Le istituzioni politiche dell Unione europea Le funzioni delle istituzioni politiche Riflettono il loro carattere rappresentativo delle istanze che coesistono nell UE Il centro nevralgico dell Unione europea

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati

Dettagli

ECONOMIA DI COMUNIONE: UNA NUOVA FORMA DI IMPRESA Ivan Vitali

ECONOMIA DI COMUNIONE: UNA NUOVA FORMA DI IMPRESA Ivan Vitali ECONOMIA DI COMUNIONE: UNA NUOVA FORMA DI IMPRESA Ivan Vitali Cremona, 23 febbraio 2013 Agenda-1 Introduzione e presentazione Impresa e imprenditore Imprenditore e innovazione Competizione vs cooperazione?

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 gennaio 2015 In attesa della crescita I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento miglioramento in atto nel settore creditizio. La variazione annua degli

Dettagli

La congiuntura economica e i mercati finanziari Presentazione del Rapporto annuale L ASSICURAZIONE ITALIANA 2013-2014

La congiuntura economica e i mercati finanziari Presentazione del Rapporto annuale L ASSICURAZIONE ITALIANA 2013-2014 La congiuntura economica e i mercati finanziari Presentazione del Rapporto annuale L ASSICURAZIONE ITALIANA 2013-2014 Dario Focarelli Direttore Generale ANIA Milano, 9 luglio 2014 Agenda L economia mondiale

Dettagli

IL CREDITO ARTIGIANO NELLA PROVINCIA DI VENEZIA

IL CREDITO ARTIGIANO NELLA PROVINCIA DI VENEZIA IL CREDITO ARTIGIANO NELLA PROVINCIA DI VENEZIA - report gennaio-giugno 2009 - Anche nella prima metà del 2009 Cofidi Veneziano si conferma la struttura di garanzia del credito più importante nella provincia

Dettagli

Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica. xiv legislatura disegni di legge e relazioni documenti

Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica. xiv legislatura disegni di legge e relazioni documenti Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 450 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 451 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 452 Senato della Repubblica Camera dei

Dettagli

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NOTA A CURA DELLA DIVISIONE SALUTE, ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO (OCSE), A SEGUITO DI RICHIESTA

Dettagli

(Signor Presidente,) Onorevoli Parlamentari, Autorità, Signore e Signori,

(Signor Presidente,) Onorevoli Parlamentari, Autorità, Signore e Signori, (Signor Presidente,) Onorevoli Parlamentari, Autorità, Signore e Signori, permettetemi innanzitutto di esprimere la mia gratitudine agli organizzatori per la possibilità che mi viene offerta di contribuire

Dettagli