La Sapar replica ad un articolo del Corriere della Sera

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1 Da: Inviato: mercoledì 13 ottobre A: Cc: Oggetto: La Sapar replica ad un articolo del Corriere della Sera - Videolotterie Parte la sfida in famiglia Spett.le Corriere della Sera Per il Direttore Dott.De Bortoli Alla cortese att.andrea Galli Di seguito lettera di protesta dell'associazione SAPAR, in merito al Suo articolo "Slot la nuova droga" e del quale e sul quale Le ho già scritto senza trovare alcuna traccia sul giornale. Sul giornale trovo però un articolo "steccato" che loda le VIDEOLOTTERY, se facciamo un paragone fra le due tipologie di gioco completamente diverse, New Slot o AWP sono a ciclo chiuso, mentre le VLT sono randomiche, quindi 2 concetti di gioco completamente diversi. Se le New Slot sono la nuova droga e vanno a massimo ad 1 euro, le VLT che si può giocare 10 volte tanto (max 10 euro a partita )cosa sono?? Perchè demonizzare i giochi dello Stato certificati da enti certificatori e da AAMS, controllate da SOGEI ecc.ecc, altro le ho già spiegato in precedenza. Mi chiedo perchè mai demonizzare il gioco più remunerativo per le casse dello Stato ( che può dare dipendenza come i gratta e vinci e le decine di giochi statali diffusi sul territorio), proprio ora che arrivano le VLT ( con ancora un sacco di problemi di gestione e controllo, infatti pagano il PREU a forfait nonostante dovrebbero essere gestite on-line, strano vero??), che devono pagare la seconda rata di circa 400 milioni entro il 30 novembre, da parte delle 10 concessionarie, ora in difficoltà, (leggasi le dichiarazioni del presidente SNAI dei giorni scorsi), anche questo strano. Detto tutto ciò è gradita un informazione più corretta. Grazie Eugenio Bernardi Presidente CNA Parma B.E. Consulente Tecnico e produttore di giochi da 28 anni La Sapar replica ad un articolo del Corriere della Sera Venerdì 8 ottobre è apparso, sul Corriere della Sera-Inserto Milano/Lombardia, un articolo avente titolo Sale da gioco, il Comune detta nuove regole Lontane da scuole e chiese, che anticipa il nuovo Regolamento comunale di prossima uscita. Senza entrare nei contenuti del regolamento che, del resto, essendo in fase di predisposizione non ha ancora i crismi dell'ufficialità, è necessario sottolineare il tono sprezzante col quale l autore dell articolo (Andrea Galli) si pone nei confronti del nostro settore. Atteggiamento stigmatizzabile sia perché ignora completamente le regole dell imparzialità e dell equidistanza alle quali il giornalista deve ispirarsi, sia perché foriero di notevoli inesattezze.

2 Leggiamo testualmente alcuni passaggi. Qui all esame non ci sono i bar con le maledette slot machine, che mangiano soldi: infatti le percentuali di vincita, al di là dei proclami ufficiali, si aggirano sul 20/30%. All esame ci sono, piuttosto, quei locali, di solito piccoli, anche stanzette di venti metri quadri, interamente e ugualmente dedicati al videopoker e, per la cronaca, in larghissima prevalenza gestiti da stranieri. Non a caso, sulle slot, ci hanno messo occhi e mani le organizzazioni criminali, a cominciare dalla ndrangheta. Affermazioni che si commentano da sole, ma sulle quali riteniamo doveroso fare un paio di appunti. In primo luogo, il quadro da far west dipinto dall articolo mistifica una realtà che in gran parte è composta da aziende di gestione ispirate alla massima professionalità e legalità, le quali sono esse stesse le prime vittime di chi opera fuori da ogni norma, e pertanto hanno tutto l interesse a collaborare costantemente, sotto l egida della Associazione Sapar, con le Forze dell ordine per combattere i fenomeni di devianza. Del resto, se fosse vero che il settore è ancora in mano prevalentemente all illegalità, non potremmo assistere, di mese in mese, alla costante crescita del gettito erariale, tanto che le NewSlot, oggi, producono da sole il 53% della raccolta dell intero mercato dei giochi, mentre nel 2009 hanno raccolto 25,525 miliardi contro i 21,685 dell anno precedente (+17,7%). In secondo luogo, la distinzione fra Newslot e videopoker, che spesso è frutto di una confusione terminologica, stavolta sembra sia stata fatta coscientemente per evidenziare la larga diffusione delle realtà clandestine. Pura illazione, alla pari di quella che le macchine legali lavorano ad una percentuale del 20/30%. Come è ormai ben noto, la migrazione al comma 6A ha reso gli apparecchi per il gioco lecito del tutto inviolabili ed inalterabili, ragion per cui il rispetto della percentuale minima di restituzione al giocatore del 75% è pienamente assicurato. Il problema vero è che tali affermazioni offuscano la verità dei fatti agli occhi dell opinione pubblica facendo passare per malfattori tutti quelli che operano nel settore. Quanto ai contenuti del Regolamento in via di emanazione, come detto in apertura, ci riserviamo di prendere visione del testo approvato del regolamento in oggetto, ma come Associazione di categoria ci rendiamo disponibili a dare il nostro appoggio e contributo affinchè si arrivi a norme veramente utili e non soltanto proibizionistiche. In definitiva, l Associazione Sapar, prendendo le distanze da quanto affermato dal Corriere della Sera, invoca da parte degli organi di informazione maggior rispetto nei confronti delle imprese di gestione e di tutti gli attori della filiera, che oltre a lavorare quotidianamente sul territorio nel rispetto dei canoni del gioco legale e responsabile promosso da Aams in tutte le sedi e da Sapar pienamente appoggiato.

3 Da: Eugenio Bernardi Inviato: lunedì 4 ottobre A: 'lettere@corriere.it' Cc:. Oggetto: Priorità: Alta Spett.le Redazione Alla cortese attenzione di Andrea Galli e p.c. LETTERE AL CORRIERE Le scrivo (tramite )in merito al suo articolo odierno Slot machine la nuova droga. Mi sembra strano che un giornale preciso come il Corriere si presti a un articolo cosi DISINFORMATO e paragonare il gioco regolare agli stupefacenti vietati. Gli apparecchi con vincita in denaro si definiscono A.W.P. (Amusement With Prizes) le come definite dai Monopoli di Stato - AAMS New slot comma 6/a, omologate e certificate con parametri certi. Sono in commercio le nuove New Slot 2 con giocata di 1 euro, vincita di 100 euro e ciclo di partite e percentuale sempre del 75%, macchine ancora più controllate avendo all'interno un chip smart card che se non collegate si spengono, hanno sostituto tutte le vecchie comma 6 entro il 15 dicembre del 2009, collegate in rete controllati da AAMS - SOGEI). Nei giochi comma 6 e comma 7 del 110 TULPS è espressamente vietato il gioco del poker, solo la mala informazione può far commettere tali errori, che sono al limite della querela. Cifre e considerazioni, quelle che precedono, senza delle quali non sarebbe possibile compiere una analisi corretta dei risultati del settore in termini erariali e che si ritiene fondamentale premettere, in quanto la realtà industriale dei giochi di Stato in quanto gestiti sotto il controllo di AAMS - Monopoli di Stato - SOGEI non appare direttamente nei dati ufficiali relativi al gioco, ( la tassazione PREU al 12,6% ) sull'ingresso, unici al mondo, equivalente a una tassazione di oltre il 50% ), ci sono impiegati migliaia di tecnici e maestranze nelle circa aziende di gestione sparse sul territorio, oltre 300 aziende di produzione e i 10 concessionarie di rete, tutti insieme hanno portato allo Stato per il 2009 circa 3 miliardi e 150 milioni di euro di PREU. Le Associazioni di categoria attraverso l'adozione di un codice etico a cui aderiscono le imprese fornitrici di servizi nel settore del gioco e operatori di gioco qualificati nella offerta di gioco pubblico mediante la messa a disposizione nei pubblici esercizi di apparecchi da gioco da intrattenimento e le c.d. A.W.P. o New Slot, è da anni sono impegnate nel contrasto al gioco illegale, anche attraverso la promozione presso i propri associati di comportamenti ispirati a legalità e rispetto delle Istituzioni. Sono a rammentarvi infine che esistono anche due Decreti ( uno già dall'ottobre 2003 e non da ora e uno dal 18 gennaio 2007) che contingentano, giustamente, l'installazione degli apparecchi nei locali pubblici e che ne limitano il numero e le tipologie, in base alla superficie, fra giochi comma 6/a ( a premio con vincita in denaro, con un massimo di 4 per esercizio pubblico, numeri e proporzioni diverse per sale giochi, sale scommesse e sale Bingo ) e comma 7 ( videogiochi, gru, flipper, freccette e tutti i giochi elettromeccanici e meccanici).

4 Se il Comune di Milano non si è dato un Regolamento comunale è chiaro che si diffondano molte di quelle sale, ma che dire della nuova sala Videolottery aperta in via Diaz, con giocate da 10 euro e vincite fino a euro ( con jackpot da a euro)??? Come anche voi spesso scrivete, subiamo giornalmente molti furti, su cui comunque dobbiamo corrispondere ugualmente la tassazione del Preu, ripagarci i danni e la stampa ci considera sempre come 'videopokeristi', mentre siamo fra i primi contribuenti dello Stato, terza industria italiana per fatturato, di cui oltre il 45% è fornito dal settore degli apparecchi da gioco, posso comprendere certi moralismi verso i giochi che gestiamo ( comunque sotto legida dello Stato come in altre nazioni europee, Inghilterra, Spagna, Germania e Olanda). Comprendo i problemi di dipendenza ma se il gioco é morale, sono morali tutti i giochi, purtroppo c'è un metro e una misura della moralità, spesso falsato anche dai media che ne sono coinvolti (vedi trasmissioni televisive sul gioco), occorre educare al gioco qualunque esso sia. Nel frattempo pensi come attivare uno strumento che limiti l'accesso on -line ai giochi di Stato definiti di abilità (skill games) con giocate da 100 euro, e in futuro fino a 250, alla volta sui tornei di Texas Hold'em, pubblicizzati dalla stampa e dai media, quale esempio si porta?? Quindi Le chiedo per COERENZA di usare gli stessi termini per tutti i giochi come (gratta e Vinci - da 5, 10 o 20 euro) il (SuperEnalotto - con giocate iperboliche) in vendita nelle tabaccherie e tramite distributori di gratta e vinci accessibili anche ai minori di 18 anni, forse Le è sfuggito. Se la pena deve essere commisurata al reato, i nostri giochi che funzionano a 1 euro, contro le giocate iperboliche degli altri giochi, vedi numeri ritardatari al Lotto e ora dei gratta e vinci a 5 e 10 euro a grattino ( e non vietati ai minori come le nostre apparecchiature che sono vietate ai minori di anni 18) come dovrebbero essere considerati??!!. Proibire non risolve. Serve educare all'uso del libero arbitrio. Tutto qui." Distinti saluti BERNARDI EUGENIO Produttore di apparecchi da gioco da 27 anni e Consulente Trend In pista un' innovazione che sta attirando tutti i grandi operatori Videolotterie Parte la sfida in famiglia

5 Saranno le principali concorrenti delle newslot che valgono il 51% del mercato. Nel 2013 previsti incassi per 31 miliardi A ttese in primavera, rimandate a giugno, sono state promosse e messe sul mercato in agosto. Si tratta delle videolotterie, le pronipoti tecnologiche delle newslot. Le nuove macchine da gioco, simili ai computer, ma rivestite come le classiche slot sono state accese da poco nelle sale italiane. E hanno un obbiettivo: ripercorrere il successo dei genitori, le newslot per l' appunto, arrivando a raccogliere cifre importanti a 9 zeri. Magari a scapito proprio delle parenti prossime (oggi molto gettonate dai giocatori di bar), alle quali potrebbero togliere quote di mercato. Un piccolo problema per gli operatori che oggi registrano i guadagni maggiori proprio da questi apparecchi. «Al momento le newslot sono le locomotive del settore giochi - dice Paolo Franci, direttore responsabile di Agipronews -. Le newslot da sole rappresentano il 51,1 per cento della raccolta totale, pari a 22,5 miliardi incassati in nove mesi». E dovrebbero toccare i 31 miliardi a fine Grandi attese «Siamo agli inizi di un business da costruire e non possiamo fare i paragoni con altri Paesi, ma il gradimento sembra alto», commenta Ezio Filippone, amministratore delegato di Gamenet, società concessionaria di videolotterie che è già attiva insieme a Lottomatica e Sisal. Il resto dei 10 operatori accreditati dai Monopoli non è ancora partito. Su una cosa sono d' accordo: all' inizio gli incassi di videolotterie e newslot non saranno paragonabili per una ovvia differenza tra numero di macchine. «Le videolotteries sono circa 57 mila, mentre le newslot superano le 300 mila unità - spiega Francesco Durante, amministratore delegato di Sisal Slot -. Di conseguenza non è possibile fare un confronto di cifre. Per le videolotteries la raccolta complessiva sarà inferiore, ma le prospettive di sviluppo appaiono interessanti. Per esempio, Wincity, la nostra prima sala aperta nel cuore di Milano da qualche settimana, sta registrando riscontri positivi, superiori alle aspettative di lancio». Della serie: gli affari danno buoni segnali e ciò rincuora. Soprattutto se si pensa all' entità dell' investimento, circa 20 milioni per Sisal (escluso licenze) e altri 20 milioni per Cogetech (sempre senza licenze). Poi c' è il costo della strumentazione: 15 mila euro il prezzo di una singola macchina, da moltiplicare per Costi e opportunità «Ci aspettiamo che le videolotteries piacciano quanto le newslot - sottolinea Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Cogetech che a giorni aprirà le prime sale per videolotteries - almeno per giustificare gli investimenti. Solo di diritti la nostra azienda spende 80 milioni di euro». Qualche indicazione più precisa sul futuro delle videolotteries è emersa dal convegno «Giochi pubblici 2.0: le videolotteries», organizzato a Roma da Business International. Qui si è discusso sulle potenzialità del mercato appena nato, sulle opportunità di crescita e sul bando di gara previsto per la primavera del 2011 che permetterà l' ingresso di nuovi operatori. Ad abbozzare una stima dei guadagni futuri per le videolotteries è Mag Consulenti Associati: nel 2011 i terminali hi-tech potrebbero garantire una raccolta compresa tra 18 e 19 miliardi di euro, raggiungendo i miliardi nel 2012 e i miliardi nel Bene. Cosa ne pensano le aziende di questa previsione? Qualcuno dubita. «Nel 2012, a regime, si registrerà una raccolta ottimale e completa - dichiara Durante - non prima. Adesso siamo in fase di start up e forse lo saremo anche nel 2011». Schiavolin gli fa eco: «Il ritardo delle certificazioni sposta tutto in avanti di 6 mesi - dice - compreso i guadagni». Ma le videolotteries non rischiano di cannibalizzare il mercato delle altre macchinette? Gli esperti di Mag Consulenti Associati hanno ipotizzato per le slot una contrazione variabile tra il 18 e il 20 per cento a causa dei nuovi apparecchi. «Il rischio cannibalizzazione esiste - dichiara Fabio Felici, direttore dell' agenzia Agicos, specializzata nel settore giochi -. Il prossimo anno con il nuovo bando di gara le videolotterie potrebbero essere molte di più e coprire meglio il territorio nazionale, rubando mercato proprio alle newslot». Filippone non è convinto di questa tesi e commenta: «I due mercati non si sovrappongono perché le newslot possono essere installate in location vietate alle videolotteries, come per esempio bar e tabaccherie. Inoltre il tipo di pubblico è diverso: di passaggio e poco esigente per le slot, stanziale e professionista per le videolotteries». Sulla

6 stessa linea Schiavolin: «Più che di perdita di un mercato in favore dell' altro, immagino un assestamento delle newslot frenato dalla crescita delle videolotteries». Il numero ' ' 57 Le migliaia di apparecchi che hanno avuto l' autorizzazione. Le newslot sono più di 300 mila * * * I nuovi protagonisti V eri e propri computer da sala: questo l' identikit più appropriato per le videolotterie. Gli apparecchi, infatti, possono ospitare una vasta gamma di giochi con un semplice download dal server centrale. È il server che decide chi e quanto vince, non la macchina, come succede nelle slot machine che, tra l' altro, hanno un numero limitato di giochi. Con le videolotterie si può giocare da 50 centesimi a 10 euro e la vincita arriva a 5 mila euro, con un jackpot che può salire fino a 500 mila (100 mila è il limite di sala). Le videolotterie, a differenza delle new slot, non si trovano nei bar, ma solo negli spazi adibiti al gioco (sale Bingo o scommesse). Il pay-out sarà l' 85% del giocato. Caruso Paola Pagina 35 (11 ottobre 2010) - Corriere Economia